consigliato per te

  • in

    Leon a San Pietroburgo? L’agente smentisce: “Non c’è nulla di vero”

    Di Redazione Arriva la smentita dopo la bomba di mercato lanciata oggi dal portale russo BO Sport, che dava per imminente il trasferimento di Wilfredo Leon allo Zenit San Pietroburgo. In un’intervista alla testata polacca Super Express l’agente del giocatore, Andrzej Grzyb, bolla la notizia come una bufala: “Sciocchezze, non c’è niente di vero. Questo è un normale gioco di alcuni procuratori che diffondono voci in giro“. “Wilfredo – spiega Grzyb – ha un contratto strutturato in modo tale che entro la fine di gennaio ha la possibilità di comunicare se a fine stagione cambierà squadra. Se qualcuno era interessato, aveva tempo fino a dicembre per contattarmi. È vero che in aprile ci sono state ulteriori richieste di informazioni da parte dello Zenit, ma era troppo tardi. Anche in questi giorni abbiamo parlato con il presidente Sirci e non c’è nessuna idea del genere“. E i tifosi della Sir Safety Conad Perugia sperano naturalmente che questa versione non venga messa ulteriormente in dubbio. (fonte: Super Express) LEGGI TUTTO

  • in

    Bomba di mercato dalla Russia: lo Zenit San Pietroburgo vuole Leon!

    Di Redazione Una clamorosa indiscrezione di mercato rimbalza dalla Russia: lo Zenit San Pietroburgo sarebbe disposto a tutto per strappare Wilfredo Leon alla Sir Safety Conad Perugia e avrebbe già raggiunto un accordo di massima con lo schiacciatore. La notizia è riportata da BO Sport, secondo cui la società russa avrebbe offerto a Leon un contratto da circa un milione di euro all’anno (un compenso simile a quello che percepisce Perugia) oltre a un sostanzioso buyout alla Sir, visto che il giocatore è ancora sotto contratto per una stagione. La notizia, che secondo la testata russa è confermata da diverse fonti, sarebbe sensazionale ma non incredibile: la squadra guidata dal CT della nazionale Tuomas Sammelvuo – quest’anno sconfitta per tre volte dalla Dinamo Mosca nelle finali di campionato, Coppa di Russia e CEV Cup – sta investendo cifre molto considerevoli per rinforzarsi in vista della prossima stagione. Nei piani dello Zenit rientra anche l’ingaggio di Jenia Grebennikov dalla Leo Shoes Modena. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Kolodinsky allo Zenit San Pietroburgo, il Belogorie punta su Al Hachdadi?

    Di Redazione Nel giro di pochi giorni lo Zenit San Pietroburgo completa il suo reparto palleggiatori, almeno secondo le notizie riportate da BO Sport. Oltre all’arrivo di Igor Kobzar dal Kuzbass, per sostituire il partente Antoine Brizard (a Piacenza), c’è infatti da registrare anche uno scambio di palleggiatori con il Belogorie Belgorod: se Dmitry Kovalev è, come già noto, in partenza, dalla squadra biancorossa arriverà invece l’esperto Igor Kolodinsky, classe 1983, che in carriera ha giocato con le maglie dei più prestigiosi club russi – dalla Dinamo Mosca al Fakel Novy Urengoy – e ha vinto tre scudetti e due Champions League, oltre a disputare le Olimpiadi 2008 di Beach Volley. Il Belogorie, dal canto suo, non resta con le mani in mano: oltre a Kovalev e al libero Roman Bragin la squadra di Belgorod, che sarà allenata dal veterano Boris Kolchin, avrebbe come ambizioso obiettivo quello di portare in Russia lo schiacciatore marocchino Mohammed Al Hachdadi, attualmente in Polonia allo Jastrzebski Wegiel. La società mira a formare una diagonale tutta straniera con l’ex Vibo e Nemanja Petric, sempre che entrambe le trattative vadano in porto. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Igor Kobzar dal Kuzbass Kemerovo allo Zenit San Pietroburgo

    Di Redazione All’indomani dalla terza sconfitta in finale contro la Dinamo Mosca di questa sfortunata stagione, lo Zenit San Pietroburgo pensa già al futuro. Secondo BO Sport, la società ha trovato il sostituto del regista francese Antoine Brizard, ingaggiato dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza: si tratta di Igor Kobzar, regista del Kuzbass Kemerovo. Il palleggiatore, che compirà 30 anni tra pochi giorni, ritroverebbe così Tuomas Sammelvuo, che oltre a essere il suo CT in nazionale lo ha allenato anche nel Kuzbass, conquistando insieme a lui lo storico titolo nazionale del 2019. A rischio di ridimensionamento dunque la formazione di Kemerovo, che oltre a Kobzar perderà anche Ivan Zaystev. È sempre la testata russa a rivelare il nome del giocatore che prenderà il posto dello Zar: si tratta del 29enne opposto Vitaly Papazov, miglior realizzatore dell’ultima regular season con la maglia dello Ugra Samotlor. Novità, infine, anche per il Belogorie Belgorod, che ha concluso la stagione con un disastroso ultimo posto anche nel girone di play out: in arrivo, proprio dallo Zenit San Pietroburgo, il palleggiatore e ex nazionale Dmitry Kovalev. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Russia: la Dinamo Mosca torna sul trono dopo 12 anni

    Di Redazione Il capolavoro della Dinamo Mosca si completa in finale: Sokolov e compagni battono per 3-1 lo Zenit San Pietroburgo (25-21, 25-18, 23-25, 26-24) e per la prima volta dal 2008 si laureano campioni della Superliga maschile russa, completando uno strepitoso “triplete” con la Coppa di Russia e la CEV Cup. Per la formazione della capitale è il terzo titolo dell’era post-sovietica. Grande slam… al contrario anche per lo Zenit, sconfitto in finale in tutte e tre le occasioni e in 8 partite su 8 nell’arco della stagione. Anche questa volta la squadra di Sammelvuo, dopo un pessimo inizio, prova a rimontare e dà parecchio filo da torcere alla Dinamo: nel quarto set Kliuka e compagni riescono a risalire dall’11-16 e si presentano in vantaggio alla volata finale (22-20), ma falliscono il set point sul 22-20 e cedono ai vantaggi con il muro vincente di Likhosherstov su Podrebinkin. Il palleggiatore Pavel Pankov è ancora una volta l’uomo della partita per la Dinamo e riceve il premio di MVP, mentre Tsvetan Sokolov è di gran lunga il miglior realizzatore con 27 punti; fondamentale, e non solo per il punto conclusivo, anche Likhosherstov (13 punti). Allo Zenit, invece, manca decisamente l’apporto offensivo di Camejo e Podrebinkin; si salva Kliuka con 12 punti, mentre Yakovlev ne mette a segno 10. Giù dal podio il Kuzbass Kemerovo di Ivan Zaytsev, che nella finale per il terzo posto si arrende alla Lokomotiv Novosibirsk con il punteggio di 1-3 (26-24, 23-25, 13-25, 21-25). (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Russia: la finale è Dinamo Mosca-Zenit San Pietroburgo. Fuori il Kuzbass

    Di Redazione Sarà ancora una volta la sfida tra Dinamo Mosca e Zenit San Pietroburgo ad assegnare il titolo nazionale in Russia. Le due squadre si sono già affrontate nella finale di Coppa di Russia e in quella di CEV Cup – entrambe vinte dalla Dinamo – e domani si contenderanno anche lo scudetto, sul campo dei moscoviti: lo Zenit, infatti, ha ribaltato il verdetto della regular season eliminando in semifinale il Kuzbass Kemerovo grazie al successo per 3-2 (26-24, 22-25, 24-26, 25-22, 15-11). Nulla da fare, dunque, per la squadra di Ivan Zaytsev, che chiude la stagione senza trofei. A trascinare lo Zenit una superba performance di Egor Kliuka, autore di 25 punti, e del recuperato Oreol Camejo (18); Zaytsev ha chiuso a quota 17, mentre il centrale Petr Krsmanovic ha messo a terra 15 palloni. Per la squadra del CT della nazionale Tuomas Sammelvuo si tratta della seconda finale nella storia, dopo quella persa nel 2018 contro lo Zenit Kazan. La Dinamo, dal canto suo, ha battuto per 3-1 (25-17, 25-13, 16-25, 25-23) i campioni uscenti della Lokomotiv Novosibirsk, che hanno dato filo da torcere ai grandi favoriti nel finale, dopo un inizio di gara a senso unico. Tsvetan Sokolov il top scorer dell’incontro con 19 punti, ma decisiva anche la prova del centrale Ilia Vlasov, che ha siglato 13 punti. In caso di successo in finale la squadra di casa, che in stagione ha perso solamente 2 partite, tornerebbe a laurearsi campione dopo 13 anni. Domani si giocherà anche la finale per il terzo posto tra Kuzbass e Lokomotiv; lo Zenit Kazan, invece, si consola con il quinto posto grazie al successo per 3-1 (25-21, 23-25, 25-15, 25-19) sul Fakel Novy Urengoy. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Russia: rimonta lo Zenit San Pietroburgo, Fakel a Gara 3

    Di Redazione Tre squadre su quattro ottengono la qualificazione alla Final Six nella Superleague maschile russa, mentre in un solo caso si dovrà ricorrere alla “bella”: il Fakel Novy Urengoy non soltanto non riesce a ripetere il successo dell’andata sull’ASK, ma esce sconfitto da Nizhny Novgorod con un secco 3-0 (25-22, 25-23, 25-19) che rimette in discussione il passaggio del turno. L’assenza di Denis Bogdan, bloccato da problemi alla schiena, è decisiva in negativo per il Fakel, impallinato in ricezione dai veterani Nikonenko e Petrovs: la speranza del Fakel è quella di recuperare lo schiacciatore per Gara 3 in programma mercoledì 31 marzo. Si salva con una superlativa rimonta dal 2-0 al 2-3 (25-19, 25-22, 18-25, 13-25, 12-15) lo Zenit San Pietroburgo sul campo dell’Ugra Samotlor: 25 punti per Egor Kliuka, ma importanti anche l’apporto di Camejo e il servizio di Iakovlev. Anche la Lokomotiv Novosibirsk deve lottare fino al tie break (21-25, 28-26, 32-30, 17-25, 16-18) in casa dell’Ural Ufa, che non sfrutta un vantaggio iniziale di 5-2 nel tie break: ci pensa Drazen Luburic con 28 punti, ma Konstantinov è costretto a ricorrere a tutta la sua panchina, inserendo via via Tisevich, Shcherbinin e Savin. Infine lo Zenit Kazan, qualificatosi grazie all’1-3 (31-29, 21-25, 13-25, 22-25) in casa dello Yenisei Krasnoyarsk, con un’ottima prestazione di Mikhaylov (24 punti) e Volvich (17). La svolta all’inizio del secondo set, quando lo Zenit va sotto addirittura 9-2 e Alekno sostituisce un deficitario Bartosz Bednorz con Voronkov: da quel momento la squadra ritrova equilibrio e, con l’aiuto di molti errori avversari, recupera il set (16-16) e prende il comando della partita. Lo Zenit incrocerà Kuzbass Kemerovo e Lokomotiv in Final Six, mentre la Dinamo Mosca se la vedrà con lo Zenit San Pietroburgo e la vincente di Fakel-ASK. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

  • in

    Un tifoso della Dinamo Mosca ferito: scambio di accuse con lo Zenit San Pietroburgo

    Di Redazione La finale di ritorno di CEV Cup maschile vinta dalla Dinamo Mosca sullo Zenit San Pietroburgo è stato forse il primo evento di pallavolo disputato in un palazzetto pieno (5400 spettatori presenti) dallo scoppio della pandemia. Purtroppo, però, il ritorno del pubblico ha portato con sé anche seri problemi di sicurezza. Le immagini pubblicate su YouTube dal canale Diplomat testimoniano l’allontanamento di un tifoso moscovita che era entrato in campo (ovviamente senza autorizzazione) per festeggiare la vittoria della sua squadra; successivamente lo stesso supporter è stato trasportato in barella fuori dall’impianto, secondo la Dinamo perché malmenato dal personale di sicurezza ingaggiato dallo Zenit. Il club della capitale accusa il servizio di sicurezza di aver tenuto fin dall’inizio un atteggiamento estremamente aggressivo nei confronti dei numerosi tifosi arrivati alla Sibur Arena, impedendo loro di esporre striscioni e bandiere, aggiungendo che a dare manforte allo staff della squadra di casa sarebbero state presenti persone non identificate con badge incomprensibili. Inoltre al tifoso ferito sarebbe stato prestato soccorso solo dopo un’attesa di 20 minuti, benché un’ambulanza debba essere obbligatoriamente presente sul luogo della partita. Dal canto suo lo Zenit replica che il supporter in questione (noto sui social come “Dima Chelsea”) avrebbe provocato a lungo gli steward, insultandoli per tutta la durata della partita, fino a violare la “zona rossa” delimitata per ragioni di sicurezza sanitaria e ferire a sua volta un membro del personale di casa. Secondo la società di San Pietroburgo, inoltre, il tifoso sarebbe in realtà un dipendente a libro paga della Dinamo, i cui supporter avrebbero ripetutamente apostrofato con cori e gesti offensivi i giocatori avversari per tutta la gara di andata. (fonte: World of Volley) LEGGI TUTTO