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    Grottazzolina conferma Vecchi, Marchiani e Cubito. Laconi: “Rappresentano molto per la nostra squadra”

    Il tema della “continuità” è sentito in casa Yuasa Battery Grottazzolina, che dopo aver annunciato la permanenza sulle sponde del Tenna del duo Fedrizzi-Marchisio cala oggi un tris d’assi in vista della prossima stagione, la seconda consecutiva in Superlega.

    Tre elementi che rappresentano altrettante colonne portanti per lo spogliatoio, ovvero quella che per presenze e pregresso può senz’altro essere definita la “vecchia guardia” grottese: Riccardo Vecchi, Manuele Marchiani e Marco Cubito.

    Messi insieme, parliamo complessivamente di oltre trenta stagioni nel mondo M&G per i tre confermati, con conseguente grande soddisfazione espressa in proposito dal vice presidente Claudio Laconi: “Il mercato di Superlega è diverso da quello di A2, anticipa molto i tempi e dunque abbiamo dovuto metterci ben presto alla ricerca di elementi giusti per completare il roster che già poggia su un’ossatura di livello. E proprio questi tre elementi rappresentano molto per la nostra squadra perché lo spogliatoio a Grottazzolina conta e ha una valenza importante: i risultati sono il frutto del lavoro dello staff tecnico e di questi ragazzi che ci danno qualcosa in più. Dalla prossima settimana inizieremo a svelare anche i nuovi tasselli in vista della prossima stagione, e siamo molto curiosi di vedere come questi volti nuovi si uniranno al gruppo storico. Tornando allo scorso anno anche quando abbiamo vissuto una lunga striscia di sconfitte, abbiamo sempre tenuto bene il campo, perdendo tanti set dopo quota venti punti. Avevamo difficoltà ma ci abbiamo sempre creduto, lottando fino alla fine. Eravamo la perdente con onore ma poi la vittoria a Monza ci ha sbloccati: non eravamo più solo simpatici, abbiamo inanellato anche diversi risultati e di questo vanno ringraziati tutti questi ragazzi che hanno fatto qualcosa di straordinario”.

    Sulla stessa falsariga anche il punto di vista di uno dei perni della dirigenza Yuasa ovvero Valerio Finucci: “Il rapporto che ci lega a questi tre ragazzi va ben al di là del campo. Di Riccardo ho ben chiaro il ricordo del suo esordio in prima squadra: aveva 14 anni ed esordiva da libero, eravamo in B2 e nonostante fosse uno scricciolo dopo una manciata di punti mostrò già il piglio e l’atteggiamento del veterano. Per noi è molto importante che il loro percorso continui: Manuele aveva già un pluriennale, gli altri sono rinnovi cui teniamo molto perché non bisogna mai dare per scontato tutto questo. Nelle gerarchie a loro è spesso capitato di partire dalla panchina, ma nonostante questo hanno deciso di rimanere, e a tutti e tre non sono certo mancate offerte dalla A2 dove sarebbero titolari e grandi protagonisti in qualsiasi squadra. Il fatto che abbiano preferito restare qui ha per noi una grande valenza, perché significa avere in squadra tre ragazzi speciali e che ci danno la possibilità di tenere molto alto il livello in allenamento. Personalmente li ringrazio per la fiducia che ci hanno confermato e per noi è un piacere poterla ricambiare”. 

    La parola passa poi ai protagonisti, partendo proprio da Riccardo Vecchi, che qui ha iniziato nel mini-volley scalando tutte le categorie da protagonista fino alla Superlega. “Aver raggiunto una salvezza così importante per una società come la nostra è importantissimo e ho accettato subito il secondo anno in Superlega con la Yuasa. L’obiettivo non cambia, vogliamo mantenere la categoria. Nonostante siamo una società così piccola possiamo giocarcela con tutti e lo abbiamo dimostrato. Dopo il girone di andata, tutti ci hanno rispettato e tutti venivano a dare il loro meglio da noi per strappare qualche punto. Nella stagione ventura vorremmo confermarci come mina vagante, ma ora già conosciuta dai nostri avversari. Il nostro dovere è continuare sulla stessa falsariga, magari con un pizzico di fortuna in più con gli infortuni”. 

    Alla settima stagione in maglia Yuasa è il centrale Marco Cubito, unico ‘superstite’ nel suo ruolo rispetto al roster dello scorso anno e quindi pronto ad inserirsi in un reparto completamente rinnovato. “E’ stato un mercato velocissimo per molte squadre. Per le altre noi siamo una sorpresa e ci vedono come una novità ma riusciamo sempre a fare la nostra figura come siamo riusciti a fare lo scorso anno. Personalmente sono felice di essere qui, Grottazzolina è un ambiente nel quale mi trovo a meraviglia e ormai sono di casa. Per quello che riguarda i centrali tutti nuovi posso dire, senza spoilerare nulla, che mi troverò a dividere il campo con un giocatore che in vita mia ho visto sempre come un idolo e un riferimento nel ruolo. Sarà assolutamente emozionante ma anche molto stimolante per me”. 

    Chi sarà invece all’ottava stagione in maglia Yuasa è Manuele Marchiani, che tra l’altro ha collezionato in carriera, al momento, 199 presenze in maglia grottese. Alla prima di campionato del prossimo anno toccherà dunque quota 200, traguardo importante per il regista loretano.“Sono onorato di far parte di questa famiglia da un sacco di anni, contribuendo al suo arrivo nell’olimpo della pallavolo. Alla prima del prossimo anno saranno 200 e sono tante, spero ne manchino ancora altrettante davanti a me. Ogni anno che inizia porta con sé qualcosa di nuovo e già dalle prime partite vedremo il livello della squadra che cambierà molto rispetto allo scorso anno, senza dimenticarci mai che l’obiettivo primario resta la salvezza. Ogni anno si è sempre cercato qualcosina in più da quando sono qui a Grotta ma prima di tutto blindiamo la salvezza, poi vedremo se si potrà fare qualcosina in più”. 

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Comparoni lascia Grottazzolina: “Questa stagione è stata un’autentica montagna russa, anche molto divertente”

    E’ arrivato in estate con la voglia di misurarsi sempre più da protagonista in Superlega con i galloni di una giovane promessa pronta ad esplodere ed è assolutamente riuscito in tutto questo. Una stagione in grandissimo crescendo per Francesco Comparoni, centrale di grande fisico che si è messo in evidenza proprio nella Yuasa Battery Grottazzolina, conquistandosi la titolarità in campo a suon di prestazioni convincenti e con un’efficienza importante sia a muro che al servizio, dove spesso ha saputo fare la differenza.

    Una crescita costante per lui, che si era messo in evidenza anche nelle nazionali giovanili e che, proprio di recente, si è guadagnato la convocazione da parte di Fefè De Giorgi per la Nazionale maggiore per la prossima Volley Nations League.

    Proprio il ct azzurro ha avuto modo di vederlo da vicino, a bordo campo al PalaSavelli e di certo non si è fatto sfuggire l’occasione. Un azzurro che corona al meglio una stagione da urlo per Francesco Comparoni che, arrivato la scorsa estate da Monza dove era stato poco utilizzato, proprio a Grottazzolina ha trovato l’ambiente e la società ideale per consacrarsi fino alla nazionale. 

    “Possiamo dire che questa stagione è stata un’autentica montagna russa, alla fine anche molto divertente perché non ci si poteva certamente annoiare. C’è stata quella grande esplosione di gioia e di risultati a cavallo tra dicembre e gennaio decisamente molto importante, soprattutto dopo aver sofferto prima. E’ stata una liberazione autentica da quel cruccio di non riuscire a vincere una gara e poi bellissima proprio la seconda parte di stagione. Per quello che mi riguarda non ho fatto altro che mettermi a disposizione e cercare di dare sempre il massimo. Il calore di questa piazza e dei suoi tifosi l’ho sentito ben chiaro e devo dire che aiuta moltissimo. Personalmente il mio più sincero grazie alla società per l’opportunità che mi ha dato di mettermi in gioco e di questo sono estremamente felice e spero di avere ripagato loro nel miglior modo possibile per la fiducia riposta in me”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Demyanenko saluta Grottazzolina: “Sono pieno di gratitudine per l’abbraccio caloroso di questa straordinaria cittá”

    E’ arrivata ai saluti l’esperienza del centrale canadese Danny Demyanenko con la Yuasa Battery Grottazzolina, in quella che è stata la sua prima stagione assoluta nella Superlega italiana. È arrivato a Grottazzolina proveniente dal campionato francese ma soprattutto reduce dalla straordinaria esperienza olimpica vissuta con il suo Canada a Parigi.

    Un sorriso enorme fin dal primo giorno, a Danny è servito poco per ambientarsi ed iniziare a spingere al massimo, diventando subito protagonista in campo e scalando le classifiche di rendimento nel proprio ruolo. “Ripensando al mio percorso con Grottazzolina – sottolinea Demyanenko – sono pieno di gratitudine per il caloroso abbraccio di questa straordinaria cittá. Fin dal mio arrivo, la comunità mi ha accolto a braccia aperte, facendomi sentire a casa in ogni senso”.

    “I tifosi, appassionati e motivati, hanno trasformato ogni partita in un’esperienza indimenticabile. Il loro incrollabile supporto, sia sugli spalti che attraverso il tifo, è stato una fonte costante di motivazione. Partecipare alla storica prima stagione della Yuasa Battery Grottazzolina in SuperLega, culminata con la salvezza, è stato un sogno che si è avverato. Mentre vado avanti, porto con me i ricordi di questo incredibile viaggio e le amicizie forgiate lungo il cammino. Grazie, Grottazzolina, per aver reso questo capitolo della mia carriera davvero speciale”.

    Parole chiare di un canadese arrivato in Italia per la prima volta che se ne va ora avvolto dall’affetto di un intero paese e, nel suo bagaglio, anche un buon italiano che può sempre essere utile nel suo futuro. Se ne va soprattutto da idolo del pubblico di Grottazzolina che ne ha apprezzato la classe, il suo agonismo e la sua presenza in campo.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Tempo di saluti tra Grottazzolina e lo schiacciatore bulgaro Denislav Bardarov

    E’ arrivato alla Yuasa Battery Grottazzolina a stagione in corso, quando la squadra stava ingranando la marcia decisiva direzione salvezza in Superlega. Ha messo anche lui il suo mattoncino all’interno di un gruppo che era solido e rodato. Denislav Bardarov, giovane schiacciatore bulgaro, ha vissuto metà stagione alla Yuasa facendosi apprezzare per la voglia messa in ogni singolo allenamento, per la capacità che ha avuto di mettere le sue qualità al servizio della squadra e riuscendo altresì a ritagliarsi alcuni spazi in campo, soprattutto nella parte finale della stagione.

    Un percorso di crescita per lui, dunque, passato dalla Yuasa in questa stagione, che ora andrà a proseguire in qualche altra importante realtà.“Il mio periodo a Grottazzolina volge ormai al termine – sono i saluti finali di Denislav – voglio ringraziare società, squadra, tifosi tutti dal profondo del cuore. Giocare qui è stata un’esperienza indimenticabile e l’incredibile supporto di tutti i tifosi ha significato tutto per me. Grazie ai miei compagni di squadra, allo staff tecnico e soprattutto ai fantastici sostenitori che mi hanno fatto sentire sempre idealmente a casa. Anche se il mio viaggio continua altrove, Grottazzolina avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. Grazie di tutto”.

    Sono bastati pochi mesi a Bardarov per far suo l’ambiente di Grottazzolina. La società augura a Denislav le migliori fortune per il proseguo della sua carriera, ben consapevole delle sue qualità tecniche ed umane.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Andrea Mattei saluta Grottazzolina: “La prima stagione un sogno, la seconda fantastica”

    Due stagioni a Grottazzolina per Andrea Mattei che sono coincise con la vittoria della A2 e il salto in Superelga oltre alla successiva salvezza. Insomma, il nome del centrale romano resterà stabilmente nella storia del volley a Grottazzolina come simbolo di quel gruppo che ha scritto al momento le pagine più alte del volley da queste parti.

    Due anni e un’esperienza che si chiude ma un libro dei ricordi invece apertissimo e intriso di significati veri anche fuori dal campo. Grottazzolina ha il potere di entrarti dentro e di non lasciarti più ed è proprio quell’effetto che ha lasciato ad Andrea, un sorriso dolcissimo ma anche una grinta infinita in campo.

    Proprio lui apre l’album dei ricordi di queste due stagioni, nel giorno del saluto finale a questa realtà.“Il primo anno è stato un autentico sogno che abbiamo vissuto intensamente e con un entusiasmo pazzesco. Se vogliamo l’unico dispiacere è quello di essermi infortunato poco prima della Supercoppa e non aver potuto giocare. E’ una stagione incredibile che è anche difficile da raccontare. Della salvezza di quest’anno sono felicissimo perché il completamento di quanto avevamo fatto l’anno prima. Sarebbe stato brutto affiancare i nomi del nostro gruppo ad una eventuale retrocessione. In questo modo è invece rimasta impressa una gioia vera e autentica: sono orgoglioso e felicissimo della salvezza. Il ricordo della prima con Monza? Beh emozionante e sinceramente incredibile, quel premio di Mvp e l’essere inserito nel sestetto ideale della settimana è stato veramente fantastico e lo ricordo con piacere”.

    Una città di 3200 abitanti che non solo ti sostiene in campo ma ti avvolge e ti coinvolge anche fuori, con un modo di vivere lo sport e la vita unico. “Di Grottazzolina mi porto via le chiavi della città e la cittadinanza onoraria. Qui c’è stato un legame enorme con tutti. Il Palas di Grotta è da 1000 posti e ogni settimana era strapieno quindi è normale che li ho conosciuti tutti perché tutti sono passati da lì. Sono riuscito a scambiare due chiacchiere praticamente con tutti gli abitanti. Restano tante amicizie molto belle che raramente capitano, forse mai. Essere accolto così da una città intera, in questo caso da un paese, è speciale ed è un coinvolgimento incredibile. Fin dall’inizio, dai primi giorni dopo il mio arrivo, la gente che ti incontra, ti offre il caffè, vuole chiacchierare e chiede di te, come ti sei trovato, come va la squadra. Piccoli gesti che sono come fogli di carta che unendosi formano un libro tutto da leggere e da vivere”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Oleg Antonov lascia Grottazzolina: “E’ stata una stagione straordinaria, vi poterò nel cuore”

    Fino all’anno passato, a Grottazzolina, il nome Antonov aveva un volto, al quale erano associate le gesta legate alla permanenza nel primo memorabile campionato di A2. Da quest’anno i volti sono diventati ufficialmente due, perché nell’album che ripercorre la lunga storia della pallavolo grottese, insieme a quello di Jaroslav, è ora impresso quello di Oleg, che, a distanza di trent’anni, ha raccolto un testimone, portandolo nel gruppo che ha costruito sul campo la permanenza nel primo epocale campionato di Superlega.

    Una annata straordinaria per Oleg vissuta anche nel nome del padre Jaroslav. La Yuasa Battery Grottazzolina ringrazia Antonov per la salvezza raggiunta e il forte schiacciatore fa altrettanto nel momento dei saluti.

    La storia è fatta di storie e, tra le tante che questa stagione consegna alla buona memoria, vi è proprio quella di un bambino tornato adulto, di un figlio tornato marito e padre, di un piccolo tifoso tornato atleta, dal curriculum e dal palmares di assoluto rilievo, costruito in Italia e in giro per il mondo.

    “All’inizio è stato sicuramente molto strano – spiega Oleg Antonov –: quando facevo i primi passi per Grotta, ero continuamente fermato e riportato ai ricordi della mia infanzia. A questo si aggiungeva che quando sentivo le prime volte mio padre, la cosa diventava ancora più particolare, perché raccontare, come sempre, di un ambientamento, in questo caso significava, diversamente dalle altre occasioni, riportargli i saluti della gente che incontravo e sentire lui che li ricambiava. Poi ci siamo gettati nella stagione e tutto questo non è scomparso ovviamente, ma ha ceduto alla priorità del campo”.

    Una stagione che ha avuto per la Yuasa e per Antonov capitoli diversi e fatiche con le quali fare i conti, ma che resta speciale e unica nella sua interezza, che non avrebbe avuto mai un sapore così incredibilmente dolce senza il contributo e il tassello che ognuno ha saputo mettere, nei modi e nei tempi in cui ciascuno è stato chiamato a porre il proprio mattone, incluso quello del martello italiano di origini russe: “Questa stagione che tutti definiscono straordinaria lo è stata di fatto, non solo per la rilevanza sportiva, ma per l’importanza che la pallavolo riveste per questo territorio e per questa comunità. I grottesi hanno la pallavolo nel sangue, io so bene la storia di questo paesino, della gente che lo abita, di quanto ci tiene. Fino al PalaSavelli è arrivato quel battito del cuore che nasce e pulsa tra le vie di Grottazzolina”.

    Un anno insieme, proprio nell’anno che nessuno potrà mai dimenticare. Ma ora le strade si dividono, come lo sport insegna a vivere e accettare, consegnando alla gratitudine le ultime parole, anche quelle destinate ai tifosi.“Mi sono trovato bene, in un’avventura che sono contento abbia fatto parte della mia storia sportiva così come sono contento di averne fatto parte. Sono felice di aver contribuito a regalare questa stagione ai grottesi, che se lo meritano. Ringrazio tutti i tifosi, di cuore, per averci sostenuto durante tutta la stagione. Il PalaSavelli era sempre molto animato e in campo si sentiva molto. Anche loro hanno dato un contributo importante per il nostro obiettivo. Li saluto e li ringrazio”.

    In tanti modi si può lasciare un segno di sé, perché in fondo i progetti, così come le case, stanno in piedi grazie al contributo silenzioso e operoso di molti e grazie al modo speciale in cui riescono a convivere differenze tese al bene più grande del proprio. Da quest’anno Grottazzolina terrà memoria di un altro Antonov, ma della stessa testimonianza viva di rigore, serietà e dedizione, a distanza di una generazione, due imprese, tre decenni, incorniciate in un immutato amore per la pallavolo.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Andrea Marchisio e Grottazzolina ancora insieme: “Ci sarà da divertirsi ogni domenica”

    Ancora un anno insieme. E non poteva essere altrimenti dopo due stagioni superlative con la storica promozione in Superlega e la ciliegina sulla torta della salvezza. Andrea Marchisio sarà dunque il libero della Yuasa Battery Grottazzolina anche nella stagione 2025-2026 come hanno annunciato lo stesso atleta e il presidente Rossano Romiti in conferenza stampa. Proprio il numero uno del club grottese ha aperto le danze. 

    “Con Marchisio due estati fa avevamo fatto una scommessa: aveva accettato la sfida di vincere l’A2 per poi giocare da titolare in Superlega, cosa che non aveva ancora mai fatto. Eravamo fiduciosi e siamo contentissimi di come siano andate le cose. Sono molto felice per lui che dopo tanti anni da gregario in Superlega ha potuto dimostrare di meritare a pieno il ruolo di titolare. Abbiamo voluto fortemente che rimanesse anche per il prossimo anno, la trattativa è stata veloce e siamo felici entrambi”.

    Sorridente e soddisfatto dell’accordo lo stesso Andrea Marchisio che nella stagione appena conclusa è stato tra i migliori liberi in Superlega. “Sinceramente non posso che ringraziare la società. Coach Ortenzi mi chiamò due anni fa e mi disse che in un biennio avremmo puntato al salto in Superlega e invece ci siamo riusciti al primo colpo. Devo ringraziare la Yuasa perché è stata bravissima non mettendoci pressione anche nei momenti difficili. Alla lunga siamo riusciti ad esprimerci a livelli altissimi. Si è creato realmente un gran connubio tra società ed ambiente, un feeling perfetto”.

    Dopo un girone di andata con sole sconfitte facile pensare che la svolta sia stata Monza, ma riavvolgendo il nastro della stagione Marchisio pone l’attenzione anche più indietro: “Nel girone di andata di prestazioni buone ce ne sono state anche se gli infortuni ci avevano portato via elementi importanti. Devo dire che un momento chiave è stato dopo il derby in casa con la Lube: abbiamo avuto due settimane a disposizione per lavorare intensamente con tutti a disposizione, avendo recuperato sia Petkovic sia Fedrizzi. Il livello di allenamento è aumentato e lo abbiamo riportato in gara e Monza è stata la chiave di volta. Perdendo quella gara ci saremmo staccati tanto e sarebbe stata durissima e invece quelle due settimane di lavoro unite a quella vittoria ci hanno dato grandissima fiducia”.

    Marchisio racconta anche il suo rapporto incredibile con Grotta e i suoi tifosi, lanciando un messaggio chiaro per il futuro: “A loro dico che, come avvenuto quest’anno, noi ci metteremo cuore e grinta e non molleremo mai. Un grazie enorme va ai tifosi: dopo undici sconfitte non ci hanno fatto mai mancare supporto e affetto. Quindi grazie per lo scorso anno ma dico loro che la squadra che si sta allestendo sarà molto combattiva e ci sarà da divertirsi ogni domenica con gli Skapigliati pronti a guidare l’entusiasmo all’interno del Palas. Quindi abbonatevi e vi divertirete”.

    La chiusura finale spetta al presidente di Grottazzolina Romiti ben concentrato ora sulla stagione 2025-2026: “Gli obiettivi non cambiano. All’inizio lo scorso anno sembravamo la vittima sacrificale ma siamo diventati la sorpresa. Vorremmo non cambiare affatto il risultato finale con qualche patema in meno, portandoci dietro le esperienze che abbiamo maturato in quella prima parte di stagione, facendo meglio tante piccole cose. I ragazzi metteranno la loro esperienza con un anno di più in Superlega, chiaramente non ci poniamo limiti”.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Tsimafei Zhukouski e Gabriel Cvanciger lasciano Grottazzolina: “Porteremo sempre nel cuore questa società”

    La Yuasa Battery Grottazzolina saluta Tsimafei Zhukouski e Gabriel Cvanciger. L’esperto palleggiatore e il giovane opposto hanno segnato da protagonisti la stagione, culminata con la storica salvezza in Superlega.

    Per Zhukouski è un addio non solo alla Yuasa Battery, ma anche al suo personale giro d’Europa durato tre lustri: rientra nella sua Croazia dove chiuderà la carriera. Un momento particolare e ricchissimo di emozioni per Zhukouski che ha salutato con la voce rotta dall’emozione il popolo di Grottazzolina: “Sono 15 anni che sono lontano da casa, dalla mia Croazia, quello appena concluso è stato il mio ultimo anno in Italia. Un piacere e un onore averlo vissuto a Grottazzolina, dove si vive la pallavolo in ogni sua forma e in ogni momento. In tute le gare abbiamo vissuto questa energia di un intero territorio: anche nei momenti difficili i nostri tifosi c’erano, insieme abbiamo fatto grandi cose. Ad inizio stagione scherzando ho detto che avremmo puntato allo scudetto: ora posso dire veramente che il nostro scudetto lo abbiamo vinto”.

    Per tutti Zhukouski è stato uno dei riferimenti all’interno dello spogliatoio, un collante eccezionale che ha saputo tenere uniti tutti anche quando le cose non andavano bene, dall’alto anche della sua esperienza. “Grazie per le belle parole ma io guardo sempre la squadra e il valore vero sono tutti quelli che hanno lavorato insieme in questi mesi per raggiungere il nostro traguardo. Non abbiamo mai mollato. Questa è stata la chiave della stagione, ci abbiamo creduto senza mai abbassare la guardia e nel corso della stagione siamo cresciuti tantissimo”.

    Non poteva che chiudersi con un saluto speciale da parte di Zhukouski per Grottazzolina che, come sempre accade, entra stabilmente del cuore di chi la incrocia nel corso del proprio cammino professionale e sportivo. “Grazie mille dal profondo del mio cuore e un grande in bocca al lupo per il futuro. Dopo quindici anni di carriera internazionale, in questi ultimi attimi prima di tornare a casa è assolutamente difficile trovare le parole giuste per esprimere i miei sentimenti”. Ma quella voce rotta dall’emozione, seppur in un italiano da dieci in pagella per un atleta straniero, sono la dedica più bella per Grottazzolina.

    Cvanciger ha avuto i suoi spazi ed è stato decisivo in alcune partite chiave: “Porterò per sempre nel mio cuore Grottazzolina e questa società, giovane e ambiziosa. Massimo rispetto per tutti, qui ho trovato l’ambiente ideale. Grazie, non dimenticherò quanto ricevuto”. LEGGI TUTTO