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    Dragan Stankovic e Federico Buffa aprono la campagna abbonamenti di Grottazzolina

    “Chi l’ha mai vista una storia così?!”. E’ questo il claim scelto dalla Yuasa Battery Grottazzolina, per la campagna abbonamenti in vista della sua seconda storica stagione in Superlega. Una storia da film, si è detto spesso durante la stagione appena trascorsa, ed effettivamente qualcosa di magico e comunque di “non ordinario” si è percepito anche in mattinata, quando attorno alle 11:30 la sala consiliare del Municipio di Grottazzolina era già gremita in ogni ordine di posto.

    Il parterre schierato rappresenta infatti quanto, nel corso delle ultime stagioni, il club pallavolistico più importante del fermano sia cresciuto in termini sportivi, ma anche mediatici. Accanto al Sindaco Alberto Antognozzi erano infatti seduti due autentici giganti dello sport, come Federico Buffa e Dragan Stankovic, unitamente alla dirigenza del club al gran completo. 

    La mattinata si apre con un primo momento di grande emozione, ovvero con le parole del più grande storyteller dei nostri giorni, che riceve dalle mani del Presidente Romiti la prima tessera ad honorem della stagione ventura: “per il suo straordinario sostegno allo sport italiano e al territorio del Fermano”, si legge nella card consegnata a sorpresa nelle mani di Buffa, che con la sua inimitabile capacità narrativa ringrazia.

    “Nella mia vita sono sempre andato a cercarmi storie improbabili, nei collage americani ho visto robe incredibili ma quando entrai al PalaGrotta due anni fa e vidi il coach intento a stampare il giornalino capii che qui c’è qualcosa che va oltre. In quel PalaGrotta ho ritrovato la “bombonera” del Boca Juniors e oggi mi chiedo cosa dovrebbero pensare del lavoro fatto da questo coach tutti quelli che dopo il girone di andata erano convinti che Grottazzolina fosse già retrocessa. Dopo la vittoria esterna a Monza, personalmente, ho preso coscienza che stava per accadere qualcosa di magico”.

    La scena si sposta sull’altro pezzo da novanta presente al tavolo dei relatori, ovvero quel Dragan Stankovic che del volley è un vero e proprio monumento vivente. A dargli il proprio caloroso benvenuto c’è l’intero direttivo del club, con messaggi toccanti e beneauguranti da parte del Presidente Romiti, del Vice Laconi, del Team Manager Moretti, del main sponsor Sopranzi fino a coach Ortenzi.

    “E’ un piacere perché avere giocatori che hanno vinto tanto, vissuto tanti allenatori e tanti ambienti, perché ti portano sempre qualcosa in più. Per allenare a questi livelli io credo che sia indispensabile mettersi sempre in discussione e quando arrivano questi giocatori serve prendere il più possibile da loro. Mi è capitato già in questa stagione con Petkovic, sono giocatori che ti costringono a crescere e alzare il livello. Ma questo è anche il nostro credo di sempre, crescere, fare qualcosa di diverso pur non dando mai per scontato quanto fatto prima, non scostandosi mai dal nostro ambiente che è Grottazzolina e non quello dei grandi centri, vivendo le vittorie e le sconfitte nel modo giusto”.

    Arrivato in Italia (alla Lube) come ragazzo di belle speranze, Dragan Stankovic si appresta a vivere la sua diciassettesima stagione consecutiva in Superlega con l’immutata voglia di stupire, e dimostrare di essere ancora tra i migliori al mondo nel suo ruolo: “Non è semplice parlare dopo tutti questi complimenti, ringrazio davvero tutti per un benvenuto che non mi aspettavo così caloroso. Nell’ultima gara a Modena, alla domanda di uno dei giornalisti ho dichiarato subito che sarei venuto a Grottazzolina, forse anche contravvenendo alle regole mediatiche, ma io sono una persona molto diretta, non mi piacciono i ‘giochetti’, a me piace la trasparenza”.

    “Non sapevo molto di Grottazzolina nonostante i dieci anni passati alla Lube, ma da qualche anni ho visto la grande ascesa che ha avuto questo club. Nell’ultimo anno di A2 ho iniziato a seguire Marchisio, con cui ho giocato alla Lube. Mi aveva detto che l’obiettivo era provare a raggiungere la Superlega, che poi in effetti è arrivata. Nella passata stagione, dopo un brutto inizio, la società ha dimostrato di credere nei ragazzi che aveva scelto, e questa cosa mi ha colpito. In tanti avrebbero cambiato tecnico o tanti giocatori, qui si è creduto in ciò che già c’era dando serenità al gruppo, raggiungendo la salvezza addirittura prima dell’ultima gara. Anzi, a dire il vero si sono anche sfiorati i playoff… ma qualcosa bisognava lasciare anche per i prossimi anni no?!”. 

    Il sorriso generale non sposta però l’obiettivo che è ben chiaro nella testa di chi la Superlega la conosce come pochi altri al mondo: “Dovremo avere pazienza e consapevolezza che non sarà facile. Giocare a pallavolo in Italia è difficile, ci sono club che continuano ad investire tantissimo e non c’è mai un match semplice, ogni gara va disputata al 100%. Mi auguro di allenarci duramente ogni giorno, crescere durante il campionato e centrare il nostro obiettivo”. 

    Una mattinata densa di grandi emozioni, che sposta infine il suo focus sul punto centrale all’ordine del giorno, ovvero la presentazione della campagna abbonamenti. “Chi l’ha mai vista una storia così?!” è il nuovo claim scelto dal club, con un impianto comunicativo di chiara ispirazione cinematografica, frutto del lavoro sinergico svolto dal settore comunicazione del club, e nato da un’idea della grafica e social media manager Dania Spinosi a quattro mani con il dirigente delegato alla comunicazione Valerio Finucci.

    Un claim che nasce dall’idea di continuare a rappresentare la straordinarietà della presenza di un piccolo borgo come Grottazzolina tra i giganti della Superlega italiana, il campionato più bello del mondo, ma anche l’intento chiaro di mettere in evidenza come sia un territorio intero, ormai, ad aver adottato questa squadra aiutandola a reggere l’urto tra i grandi club. Locandina ispirata ad un classico degli anni ‘90, “Mamma ho perso l’aereo”, un film che è anche simbolo di famiglia, calore, attesa, valori che rispecchiano perfettamente lo spirito di M&G Scuola Pallavolo.

    La storia di un “piccolo” che si ritrova improvvisamente solo e deve ingegnarsi in tutti i modi possibili per difendersi dai grandi, intenzionati a derubarlo di tutto ciò che di più caro lo circonda. Un parallelo che calza a pennello con la piccola Grottazzolina, catapultata per la sua seconda stagione consecutiva nel massimo livello pallavolistico mondiale. Una storia da film, in cui tutti i tifosi sono chiamati ad essere protagonisti.

    In netta continuità rispetto alla passata stagione i parametri economici e i contenuti della campagna abbonamenti, che lascerà i prezzi invariati per i 685 vecchi abbonati con l’intento di premiare il loro gesto nella stagione passata, quando sottoscrissero la tessera come un vero e proprio “atto di fede” viste le tante incertezze logistiche che caratterizzarono l’estate 2024. Fino al 25 luglio sarà dunque periodo di prelazione, suddivisa in due momenti per permettere la conferma del posto (fino al 10/7) o la conferma dell’abbonamento con cambio di posto (dal 11/7 al 25/7). Non casuale la scelta del weekend di inizio della vendita libera, che partirà proprio in occasione della due giorni finale della Beach Volley Young Academy.

    Decisamente contenuti anche i prezzi per i nuovi abbonati (vedasi schema a fondo pezzo), con l’interessante novità costituita dall’abbonamento Under 12 (60€ per qualsiasi settore), accompagnata dall’allargamento della forbice per l’ottenimento della tariffa ridotta fino ai 16 anni di età. Simbolico il prezzo per i tesserati minorenni di Grottazzolina, che potranno godere dell’intera stagione di Superlega per soli 30€ andando a colorare il settore curva, così come confermati sono anche i “pacchetti sconto” per membri dello stesso nucleo familiare, per quello che vuole essere un chiaro intento di incrementare sempre di più il numero dei giovani e delle famiglie al palas e di trasformare sempre di più l’evento partita in un momento di festa e di divertimento per tutti. 

    PREZZI RISERVATI AI VECCHI ABBONATI CHE CONFERMERANNO L’ABBONAMENTO NEL PERIODO DI PRELAZIONE:

    CURVA: 150€ (ridotto 120€) – “Ska” 100€*

    TRIBUNA LATERALE: 200€ (ridotto 170€)

    TRIBUNA CENTRALE: 200€ (ridotto 170€)

    TRIBUNA GOLD: 350€ (ridotto 300)

    PREZZI NUOVI ABBONAMENTI S.S. 2025/26:

    CURVA: 165€ (ridotto 130€) – “Ska” 100€*

    TRIBUNA LATERALE: 220€ (ridotto 180€)

    TRIBUNA CENTRALE: 220€ (ridotto 180€)

    TRIBUNA GOLD: 385€ (ridotto 310)

    ABBONAMENTI SPECIALI:

    TRIBUNA VIP: 800€

    TESSERATI M&G SCUOLA PALLAVOLO UNDER 18: 30€ (solo settore Curva)

    UNDER 12: 60€ (qualsiasi settore)

    PACCHETTI FAMIGLIA:10% di sconto sul secondo abbonamento20% di sconto dal terzo abbonamento in poi

    Termini e Condizioni:L’abbonamento “Tribuna Gold” include l’accesso all’area hospitalityL’abbonamento “VIP” include il parcheggio riservato e l’accesso all’area hospitalityIl prezzo ridotto si applica alle persone Under 16 e Over 65Per Under 12 si intendono i/le nati/e a partire dal 2013 (incluso)*Prezzo riservato esclusivamente ai tifosi iscritti al gruppo organizzato “Skapigliati Volley Club Since 1990”

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Arriva l’ufficialità: il centrale Dragan Stankovic chiude il mercato di Grottazzolina

    Il mercato della Yuasa Battery Grottazzolina si chiude con il botto: è Dragan Stankovic l’ultimo tassello, di certo non per importanza, ad arricchire la rosa 2025-26 a disposizione di coach Massimiliano Ortenzi. Un segreto di Pulcinella, a dire il vero, visto che fu lo stesso atleta diverse settimane fa a rivelare ai microfoni di Modena Volley, in occasione della sua ultima intervista dopo un quinquennio passato sotto la Ghirlandina, la sua nuova destinazione in terra marchigiana.

    Ma nomi come quelli di Stankovic, in una realtà come Grottazzolina, erano più che impensabili fino ad una manciata di mesi fa, per cui leggere questa ufficialità è comunque una storia nella storia, anche perché figure come la sua sono quelle che immettono tanta tanta benzina in un ambiente già di per sé bello carico in vista della sua seconda storica stagione di Superlega. Non a caso, infatti, la società ha deciso di far presenziare proprio Stankovic alla mattinata di presentazione della nuova campagna abbonamenti, in programma per sabato 21 giugno alle 11:30 presso la Sala Consiliare del Comune di Grottazzolina.

    Raccontare Stankovic è superfluo, visto che rappresenta un’istituzione ed è uno degli atleti in assoluto più vincenti e longevi tra quelli ancora in attività. Bastano pochi numeri per testimoniarlo: oltre 3000 punti messi a segno nelle 16 stagioni disputate sin qui in Italia, tutte indistintamente in Superlega, numeri assolutamente straordinari per un centrale. Oltre 700 i muri punto, oltre 2000 gli attacchi messi a terra, oltre 500 gli incontri disputati. Numeri da marziano, per un gigante del volley aldilà dei 205 cm di altezza.

    Dieci le stagioni in maglia Lube, dal 2009 al 2019, in cui vince di tutto diventando di fatto un idolo per la tifoseria cuciniera; poi una stagione a Piacenza e le ultime cinque vissute a Modena: non è uno cui piace cambiare maglia tanto spesso Stankovic, che ora con la sua inseparabile maglia numero 7 è pronto a far innamorare di sé anche i tifosi della Yuasa Battery, lui che proprio nelle Marche ha deciso di mettere le radici insieme alla sua meravigliosa famiglia.

    Nato e cresciuto pallavolisticamente a Zajecar, nella Serbia orientale, a 19 anni si trasferisce alla Stella Rossa di Belgrado dove disputa quattro stagioni vincendo un campionato. Nel 2008 si sposta in Montenegro, dove in un biennio gli basta per vincere il campionato; nel 2009 viene poi prelevato dalla Lube e da lì comincia la sua ascesa vertiginosa fino a diventare uno dei centrali più vincenti ed apprezzati del panorama pallavolistico internazionale. Il suo palmares in maglia Lube è incredibile: quattro scudetti, due Supercoppe, una Challenge Cup, una Coppa Italia e una Champions League l’impressionante bottino raccolto. Nella stagione 2022-23, a Modena, il suo ultimo trofeo internazionale, ovvero la Coppa CEV, l’unica tra le coppe europee ancora assente dalla sua personale bacheca.

    Altrettanto notevole il suo percorso in nazionale serba, di cui rimane un punto fermo ed inamovibile dal 2005 al 2017: dodici annate in cui raccoglie la bellezza di undici medaglie, record difficilmente imitabile. Un bronzo al mondiale italiano del 2010, altri quattro agli europei (2005, 2007, 2013, 2017) e uno in World League, in cui colleziona anche tre argenti (2005, 2009. 2015). Sempre nella medesima competizione arriva anche il primo oro, nel 2016, dopo quello agli europei del 2011. Nel 2018 vince anche due prestigiosi premi individuali come miglior centrale, in Champions League e al Campionato mondiale per club.

    Tutto questo, e molto altro, fanno di Dragan Stankovic uno dei migliori interpreti del suo ruolo al mondo, atleta apprezzatissimo anche dal punto di vista umano, ovunque sia transitato. Un atleta che a Grottazzolina potrà dare tantissimo in termini di professionalità, esperienza e attitudine all’alto livello; altrettanto però, ne siamo certi, sarà lo stesso Stankovic a riceverlo dal club, e da un territorio intero che a questo club si è visceralmente affezionato.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Grattozzolina conferma, il vice Petkovic in posto 2 sarà l’iraniano Amir Golzadeh

    Sarà Amir Golzadeh, come anticipato da VolleyNews, il vice Petkovic per la stagione 2025-26 di Superlega in casa Yuasa Battery. Opposto iraniano classe 2003 per 205 centimetri di altezza, Amir viene da una terra che proprio in questi giorni è fortemente segnata da tensioni internazionali: starà dunque alla piccola comunità di Grottazzolina coccolare e proteggere un altro giovane talento che sbarca nel campionato italiano con tantissime belle speranze.

    “Non sono giorni facili questi per l’Iran” rivela il giovane opposto, coetaneo del predecessore Cvanciger, “per il momento stiamo tutti bene e l’auspicio è chiaramente quello di poter tornare quanto prima a parlare di altro.” I suoi genitori sono impegnati nell’insegnamento universitario, e l’educazione è la prima caratteristica che emerge parlando con Amir, che non nasconde la gratitudine al club per aver puntato su di lui: “Sono onorato di poter vivere l’opportunità di misurarmi con i migliori giocatori del mondo nel campionato più bello del mondo, onestamente la chiamata di Grottazzolina mi ha emozionato. Sono felice, perché sto raggiungendo i miei obiettivi. La scorsa stagione, aldilà della rimonta incredibile del girone di ritorno culminata con la salvezza, ha dimostrato che il club è molto bravo a lavorare sui giovani, per cui per me questa sarà una grande occasione di crescita!”

    Malgrado la giovane età Golzadeh non è alla prima esperienza lontano dalla sua terra: dopo essersi “fatto le ossa” nella sua Teheran nelle fila del Saipa, infatti, nella passata stagione si aprono per lui le porte di un importante club europeo, il ACH Volley Ljubljana, uno dei maggiori team sloveni con cui vince campionato e Coppa di Slovenia, oltre al campionato MEVZA, riservato alle migliori formazioni di diversi paesi dell’Europa centrale, affiliata alla CEV. Al Ljubljana gioca anche Champions League e Coppa CEV, e questi palcoscenici e risultati lo fanno subito notare per le sue doti fisiche ed atletiche, tanto da attirare le attenzioni di tanti club europei. Tra questi, però, il più lesto e convincente è la Yuasa Battery Grottazzolina. E ciò che più impressiona di Golzadeh è la veloce ascesa che ha avuto la sua pur breve carriera, soprattutto in nazionale. Nel 2021 vince con la sua nazionale under 19 la medaglia di bronzo ai campionati del Mondo, mentre un anno dopo vince il campionato asiatico under 20 e nel 2023 arriva anche la Coppa del Mondo, da titolare, con l’Iran under 21 che in finale regola l’Italia per 3-2. Arriva dunque la chiamata della nazionale maggiore, agli ordini di coach Roberto Piazza, che una manciata di settimane fa lo inserisce nella lista dei 30 convocabili in vista della VNL, tuttora in corso.

    “In campo” prosegue il ragazzo nel raccontarsi “i miei amici e compagni di squadra mi ripetono sempre che la mia abilità principale è distruggere la palla e la squadra avversaria (ride)… ma fuori dalla pallavolo non sono un distruttore, posso dirlo. Anzi, mi piace molto viaggiare e scoprire nuovi posti e città, mi piace immergermi nella natura, guidare la mia auto e ripararla. Sono un appassionato di auto, posso dirlo. Ho studiato matematica e meccanica e mi piacciono molto.”

    Grottazzolina aggiunge dunque al suo roster, in affiancamento a bomber Petkovic e ad altri “marpioni” esperti della Superlega, un talento cristallino da crescere, che nelle Marche ritroverà su sponda Lube anche il suo connazionale (e compagno di nazionale) Poriya Hossein Khanzadeh, sicuramente un riferimento importante per una più rapida integrazione. “Ci aspetta un campionato difficile e di livello altissimo, ma sono certo che tutti insieme potremo divertirci e fare bene. Personalmente voglio fare del mio meglio per la squadra e la gente di Grottazzolina, portando sorrisi e gioie, e festeggiando insieme il nostro obiettivo.” Che Grottazzolina sia il posto giusto per la definitiva consacrazione di Golzadeh tra i grandi sarà solo e soltanto il campo a stabilirlo, di sicuro i mezzi ci sono tutti.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina riporta in Italia Lazar Koprivica: “Felice di tornare a misurarmi con i migliori”

    Nuovo annuncio in casa Yuasa Battery: a completare il reparto schiacciatori per la stagione 2025-26 di Superlega arriva infatti nel fermano Lazar Koprivica, esperto schiacciatore serbo (classe ‘91), autentico specialista dei fondamentali di seconda linea nonostante i due metri di altezza. Con Fedrizzi, Tatarov e Magalini, Koprivica andrà a completare un reparto che rappresenta un bel mix in termini di età ed esperienze, ma anche di caratteristiche tecniche.

    “Quando sono stato contattato dal club – le prime parole di Koprivica da neo-grottese – ero molto emozionato, non è per me la prima esperienza in Italia ma sono davvero felice di poter tornare a misurarmi con i migliori giocatori del mondo e nel miglior campionato del mondo.” 

    Un primo aspetto interessante della chiacchierata di benvenuto affrontata con il giocatore serbo è rappresentato dal fatto che la storia sportiva di Grottazzolina, nella sua unicità, sta davvero facendo il giro del mondo: “Siamo legati da una sincera amicizia con Dusan (Petkovic ndr), per cui ci seguiamo a vicenda nelle rispettive stagioni. Così ho avuto modo di scoprire un po’ l’incredibile storia sportiva di Grottazzolina, credo unica e difficilmente replicabile. Farò del mio meglio per aiutare la squadra a raggiungere i nostri obiettivi in questa stagione.”

    Una storia da film, disse l’onorevole (ed ex ct della nazionale di volley) Mauro Berruto ai tempi della promozione, un film che evidentemente attira anche giocatori importanti, volenterosi di prenderne parte e di contribuire a scrivere, sempre a piccoli passi, un nuovo capitolo di quella storia.

    Non fa eccezione Lazar Koprivica, che a dispetto di un nome forse meno noto di altri nel panorama pallavolistico italiano, è in realtà un giocatore dal curriculum importante: cresciuto pallavolisticamente nella prestigiosa “cantèra” della Stella Rossa di Belgrado, dove disputa anche le sue prime sette stagioni in massima serie, nel 2015 arriva la prima chiamata estera, e vola al Rennes, in Francia. Da lì inizia il suo girovagare per l’Europa, con esperienze nei massimi campionati di Romania e Grecia. Nel 2017 arriva anche la sua prima esperienza in Italia, a Padova (compagno di squadra di Andrea Canella, tra gli eroi che hanno contribuito a portare Grottazzolina in Superlega). Quindi il ritorno in patria, in top club serbi come il Partizan e la Stella Rossa, con una parentesi anche a Kragujevac. Due anni fa arriva di nuovo la chiamata del Nizza, ancora in Ligue A francese. E ora, una nuova chiamata dall’Italia, a Grottazzolina, pronta ad accoglierlo come da par suo, con Koprivica che porterà con sé anche la famiglia cui è molto legato: “Inizialmente verrò da solo, ma dopo qualche settimana arriveranno anche mia moglie e mio figlio.”

    Quattro campionati serbi, quattro Supercoppe e quattro Coppe di Serbia nel suo palmares, oltre a numerose presenze nelle coppe europee (Challenge, CEV e Champions League) e, nondimeno, un buon percorso in nazionale sin dalle giovanili. Due i campionati balcanici vinti in Under 21, categoria in cui porta a casa anche due medaglie di bronzo, all’europeo 2010 e al mondiale 2011. Due argenti a completare il curriculum giovanile con la selezione serba, agli Europei under 19 del 2009 e ai mondiali under 23 nel 2013. In nazionale maggiore partecipa, tra gli altri, agli European Games di Baku nel 2015 e alla VNL 2022 dove, come accaduto anche in altre parentesi con la sua Serbia, ricopre il ruolo di libero.

    “Il mio punto di forza è la ricezione” racconta Koprivica “fondamentale che mi consente di ricoprire diverse posizioni, come accaduto nelle mie ultime squadre. Di sicuro sono un atleta che punta molto sullo spirito di squadra, da questo punto di vista sento di poter dare tanto al gruppo di cui entrerò a far parte.”

    Descritto da tutti coloro che hanno avuto il piacere di condividerne lo spogliatoio come un ragazzo speciale, Koprivica è il classico elemento “aggiustatore”, il jolly che ogni coach apprezza per disponibilità e spirito di sacrificio. Un elemento esperto che va ad aggregarsi ad un gruppo, rinnovato per metà, che sta iniziando a solleticare l’interesse dei tifosi, che nel frattempo fremono in vista dell’imminente avvio della campagna abbonamenti.

    “Mi aspetto un campionato molto competitivo, dal momento in cui ho firmato con la Yuasa ho iniziato a prendere informazioni sugli altri roster in costruzione e devo dire che è incredibile come la Superlega italiana riesca ogni anno ad incrementare il proprio livello. Non sarà facile ottenere la salvezza in un contesto simile, non lo è mai stato in questo campionato. Posso però promettere ai tifosi che lotteremo ad ogni punto contro tutti, e che il loro supporto sarà molto importante per la riuscita dei nostri piani.”

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Grottazzolina, Falaschi e Rafael: storia di una amicizia speciale nata per una ‘pallonata gentile’

    Una storia incredibile. Protagonista: Rafael Z., originario delle Filippine e residente in Canada. Da qualche giorno – lo ha scritto lui sui social – è diventato tifoso della Yuasa Battery Grottazzolina grazie a una… pallonata in faccia. Sembra quasi un romanzo, ma il bello dello sport, soprattutto ai suoi livelli più alti, è che in nome di una passione può accadere di tutto, anche ciò che normalmente parrebbe impossibile.

    Tutto nasce, come spesso accade ai giorni nostri, dai social. Grottazzolina presenta il nuovo palleggiatore Marco Falaschi (lunga esperienza in Europa, titoli, Nazionale), e il post del suo arrivo in maglia Yuasa Battery viene condiviso, tra i tanti, da un ragazzo poco più che trentenne dai lineamenti orientali, residente in Canada. La cosa incuriosisce, in fondo Grottazzolina si sta facendo conoscere, ma certamente non è ancora un club di fama mondiale. L’ufficio stampa lo contatta e viene così a conoscenza di una storia meravigliosa dove la parola ‘gentilezza’ è alla base di tutto.

    “Il mio percorso da tifoso di Falaschi si è consolidato nel corso degli anni – racconta Rafael – All’inizio ero un grande tifoso degli Stati Uniti e della Polonia, parlando di nazionali maschili. Quando Falaschi e la Nazionale italiana sono arrivati alla VNL di Ottawa nel 2022, però, ho iniziato ad apprezzarli, vedere Giannelli giocare dal vivo è un po’ come guardare un’opera d’arte!”.

    “Sono diventato improvvisamente un suo tifoso quando mi ha accidentalmente colpito in faccia con una pallonata durante il riscaldamento tra un set e l’altro: sono cose che capitano di frequente, eppure lui si è fermato ed è immediatamente venuto ad abbracciarmi. È iniziato tutto da lì. Da quell’episodio, ad ogni partita dell’Italia ci si salutava. Ho capito che avevo di fronte un campione vero, e dopo quella parentesi, ho iniziato a seguirlo: lui giocava a Taranto. Guardavo le sue partite dal Canada, poi è tornato alla VNL 2023, stessa interazione. Nonostante fosse passato parecchio tempo si è ricordato di noi, e si è avvicinato per abbracciarci, probabilmente nessun altro lo avrebbe mai fatto, ecco perché Falaschi è così speciale. Poi ho seguito il suo percorso a Padova, e per dimostrargli il mio supporto, anche se sono lontano, ho comprato appositamente la sua maglia. Mi è dispiaciuto che Padova non lo abbia confermato, ma quando ho letto che si trasferirà a Grottazzolina ho capito immediatamente per quale squadra tiferò nella prossima stagione!”.

    foto Yuasa Battery Grottazzolina

    Una storia che ribolle di sana passione per il volley: “Anch’io gioco a pallavolo qui in Canada, ovviamente a livelli amatoriali. Gioco come libero, la passione per questo sport è talmente elevata che aldilà delle categorie la pallavolo rappresenta una parte importante della mia vita”.

    Grottazzolina, dunque, grazie ad una pallonata in faccia e ad un campione di gentilezza, avrà un nuovo tifoso dall’altra parte dell’Oceano: “Se farò il tifo per la sua nuova squadra? Sì, sicuramente! E tiferò per Grottazzolina anche se un giorno Falaschi non dovesse più giocare lì, perché questo interesse nei confronti della mia storia mi ha colpito e stupito, non è comune trovare questo tipo di sensibilità nei confronti di un semplice appassionato nei club di così alto livello, specialmente al giorno d’oggi. Grazie davvero di cuore per la sorpresa.”

    Davvero una bella storia, ma noi di VolleyNews quanto sia speciale Marco Falaschi lo abbiamo ben presente da molto tempo. Così come speciale è la società di Grottazzolina, compreso il responsabile della comunicazione Fabio Paci che, da giornalista di razza qual è, ci ha regalato questo bel racconto. Quelle di Grottazzolina sono anche persone dotate di grande umanità, riconoscenza e senso di ospitalità e non ci sorprende che abbiano invitato Rafael ad andare ad assistere a una partita di persona. Ovviamente con indosso la maglia numero 5 di Marco Falaschi! “Non vedo l’ora, proverò ad organizzarmi” la sua risposta.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO

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    Marco Pellacani alza il muro di Grottazzolina: “Il PalaSavelli mi ha impressionato”

    Marco Pellacani, centrale classe 2004 di 210 cm, ha scelto Grottazzolina. Che Grottazzolina fosse interessata al talentuosissimo posto 3 friulano non era un segreto, il club marchigiano lo segue dai tempi della Serie B disputata all’UniTrento. Come nel caso di Magalini, tuttavia, mancava ancora un presupposto per fare in modo che il matrimonio potesse realizzarsi, ed era la certezza della partecipazione alla massima serie nazionale.

    Talenti cristallini e italiani come quello di Magalini e Pellacani non si possono, infatti, inseguire se non in Superlega, e non appena la Yuasa Battery ha avuto la certezza di poter disputare nuovamente la serie regina del volley nazionale, ecco che il club del presidente Romiti non ha perso tempo nel bussare alla porta dell’Itas Trentino. Comprensibilmente, però, non si era da soli a farlo: Pellacani è un profilo ambito, ad altissimo potenziale, e dunque una prima valutazione spettava comprensibilmente a Trento stessa.

    E quando il club campione d’Italia ha aperto alla possibilità di far partire il ragazzo, la palla è passata a lui. Pellacani ha sfogliato la margherita, ma non ci ha messo molto a scegliere Grottazzolina come prossima tappa della sua carriera, com’è lui stesso a rivelare: “Quando ho saputo dell’interesse di Grottazzolina nei miei confronti ero molto contento, perché è una squadra che nella scorsa stagione mi aveva impressionato molto. Dal punto di vista del livello di gioco hanno fatto un girone di ritorno incredibile, facendo un sacco di punti e vincendo tante partite per essere una squadra neopromossa. La cosa che però mi ha impressionato più di ogni altra è stata la passione che ho trovato, il PalaSavelli è stato quello che mi ha impressionato più di tutti per il calore del pubblico, era veramente assordante! Sono felicissimo di poter far parte di questa società”.

    L’altezza fa di Pellacani un attaccante già temibile, a dispetto della giovanissima età. Negli anni del giovanile ha giocato tre finali scudetto (due under 20 e una under 19), e il fatto di non averle vinte non gli ha evitato di farsi notare, tanto che il suo nome è finito ben presto nel taccuino di tantissimi addetti ai lavori. L’anno scorso, non a caso, ha fatto parte del gruppo della nazionale Under 22, mentre attualmente si sta allenando col gruppo azzurro che parteciperà alle Universiadi, competizione continentale in programma a Berlino dal 16 al 24 luglio cui l’Italia parteciperà con una sorta di “Nazionale B”.

    La vita di Pellacani, tuttavia, come del resto quella di tantissimi giovani di oggi, non si ferma al solo volley: studente di ingegneria informatica, “ho scelto questa facoltà perché frequentando il Liceo Scientifico avevo una naturale predilezione per le materie scientifiche, sono piuttosto portato per la matematica e la fisica”.

    Sceglie il volley perché, aldilà dell’altezza favorevole, era una disciplina praticata anche dai suoi genitori, e dopo un importante percorso nelle giovanili trentine agli ordini di coach Francesco Conci, un vero e proprio mentore per Pellacani, nell’ultima stagione viene promosso in pianta stabile in prima squadra e con Fabio Soli in panchina è reduce dalla conquista dello scudetto. E tra una manciata di settimane sarà già ora di mettersi a disposizione di coach Massimiliano Ortenzi, in una Yuasa Battery rinnovata per metà, che però stimola non poco le fantasie di Pellacani: “La squadra che si sta creando mi entusiasma molto, perché mi sembra un grande un bel mix tra giocatori di esperienza, che molte situazioni sono capaci di risolverle, e giocatori giovani che hanno molta voglia di dimostrare. Mi pare una combinazione azzeccata in vista del prossimo campionato, che sarà ancora più competitivo di quello passato”.

    A facilitare il suo inserimento nel gruppo, però, ci sarà un’importante presenza, ovvero quella di Giulio Magalini, compagno di squadra di Pellacani a Trento: “Sono molto contento di ritrovare Maga come compagno di squadra, con lui ho legato molto fin da subito a Trento nonostante lo conoscessi solo da quest’anno. Abbiamo fatto delle bellissime esperienze insieme nella passata stagione ed è diventato un grande amico, lo considero davvero una bellissima persona”.

    Il roster della Yuasa Battery 2025-26 si arricchisce dunque di un giovane di belle speranze, con il sogno nel cassetto di esordire un giorno in Nazionale maggiore. I mezzi per diventare un top player nel suo ruolo ci sono tutti, il segreto è godersi il momento senza troppe pressioni. LEGGI TUTTO

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    Gabrijel Cvanciger a Perugia da Grottazzolina: “Voglio dimostrare che appartengo ai massimi livelli”

    Gabrijel Cvanciger si è presentato a Perugia, la sua nuova squadra, con queste parole e le idee molto chiare: “Sono un giovane giocatore con grandi ambizioni e unirmi a uno dei club più grandi del mondo, vincitore della Champions League, è un passo enorme nella mia carriera”.

    Il giovanissimo opposto croato, classe 2003, sarà quest’anno il vice di Wassim Ben Tara ed avrà l’opportunità di crescere e vivere una stagione da protagonista ad altissimo livello tra le fila dei Block Devils della Sir Susa Vim Perugia, che scenderanno in campo a competere per ben 5 trofei in palio, sia nel campionato italiano sia internazionale. Un’opportunità unica per un giocatore che, dopo essere maturato nel campionato del suo paese (è stato in forza dal 2019 al 2024 nel Mladost Zagreb in serie A) è approdato lo scorso anno in Italia, dove ha vestito la maglia della Yuasa Battery Grottazzolina.

    “Questa stagione è stata la mia prima nel campionato italiano – commenta Cvanciger – e, anche se tutto era nuovo, sono riuscito ad adattarmi rapidamente, a trovare fiducia nel mio gioco e a fare bene quando ho giocato e quando ho avuto la possibilità di scendere in campo, soprattutto nei momenti chiave. La chiamata da Perugia per me è un grande onore, significa che il mio impegno viene riconosciuto e mi motiva ancora di più”.

    Nel campionato di Superlega Gabrijel Cvanciger ha giocato 27 incontri ufficiali. Nonostante la sua giovane età è già ricco il suo palmares con ben 4 vittorie del campionato croato e 2 coppe di Croazia all’attivo.

    Le sue caratteristiche tecniche sono state ritenute, dallo staff dirigenziale e tecnico bianconero, perfettamente in linea con le esigenze del club, che mai come quest’anno avrà un calendario denso di impegni ravvicinati: “Tecnicamente sono un opposto che porta energia, disciplina e una mentalità forte alla squadra. In questa stagione voglio continuare a crescere, contribuire il più possibile al successo della squadra e dimostrare che appartengo ai massimi livelli”. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale, Marco Falaschi è il nuovo regista di Grottazzolina: “Credo nel concetto di squadra”

    Un curriculum che parla da solo, una carriera fatta di vittorie, di esperienze internazionali e di talento cristallino. E ora, una nuova sfida all’orizzonte: la Yuasa Battery Grottazzolina ha confermato quanto avevamo scritto a inizio aprile e ha annunciato l’ingaggio di Marco Falaschi, palleggiatore toscano classe 1987, pronto a vestire i colori grottesi nella stagione 2025/2026.

    Con 219 presenze in Superlega e 19 in azzurro, Falaschi porta con sé una valigia piena di tecnica, intelligenza tattica e, soprattutto, una leadership silenziosa ma riconosciuta ovunque. Non un volto nuovo tra i tanti, dunque, bensì un vero e proprio “faro” per il gruppo di coach Ortenzi, con gli elementi più giovani che potranno prenderlo come punto di riferimento e i più esperti che troveranno in lui una validissima spalla cui poggiarsi per continuare a scrivere pagine indimenticabili della storia pallavolistica del club marchigiano.

    Nato a Pisa ma cresciuto pallavolisticamente a Santa Croce sull’Arno, nella sua ultraventennale carriera ai massimi livelli Falaschi esordisce in A2 appena sedicenne proprio nei Lupi, per poi farsi le ossa in prestito in Serie B tra Pescia e Massa, sempre nella sua amata Toscana. Rientra a Santa Croce maturato, e a parte una parentesi a Spoleto nel 2007-08 rimane nel piccolo borgo conciario fino al 2010, quando arriva per lui la possibilità di esordire in massima serie con Castellana Grotte. Qui rimane per tre stagioni, che diventeranno poi quattro aggiungendo l’annata 18-19 sempre in massima serie, e proprio con il club pugliese conquista la Coppa Italia di Serie A2 nella stagione 2011/2012.

    Un trampolino di lancio che lo porta lontano, fino ai palcoscenici internazionali: nel 2013 passa al Budvanska Rivijera con cui vince Super League e Coppa del Montenegro, quindi i quattro anni in Polonia tra Gdansk, Katowice e Zaksa, nell’ambito dei quali aggiunge al suo palmares anche una Coppa di Polonia ed una Supercoppa. Dopo la parentesi a Siena in A2 nel 2019-20, l’anno successivo torna in massima serie e non riscende più: a Civitanova nella stagione 2020-21 affianca De Cecco e, con Marchisio dalla stessa parte del campo, aggiunge al palmares scudetto e Coppa Italia; quindi i due bienni a Taranto prima, e Padova più recentemente, tutti conclusi con altrettante salvezze conquistate.

    Prestigioso anche il palmares in maglia azzurra, dove oltre alle già citate 19 presenze può vantare una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo 2013 e due medaglie di bronzo, alla World League 2013 e ai Giochi del Mediterraneo 2022. La sua prima presenza in Nazionale risale all’estate del 2011, durante la World League, entrando in punta di piedi ma lasciando subito il segno grazie a una regia ordinata, elegante, efficace. Una carriera in cui ha sempre messo al centro il gruppo, il gioco pulito e la capacità di esaltare i compagni.

    Nella stagione appena trascorsa Falaschi ha indossato la maglia della Sonepar Padova, dove ha confermato di essere un regista lucido, affidabile e sempre pronto a prendersi responsabilità nei momenti chiave. Ora, la scelta di Grottazzolina. Un progetto serio, ambizioso e dalla fortissima componente passionale, per una realtà che si affaccia per il secondo anno consecutivo alla Superlega con la voglia di sorprendere ancora, e di consolidarsi tra i grandi. E lo fa, scegliendo chi sa cosa significa vincere, lottare, costruire.

    “Già una ventina di anni fa a Santa Croce nel 2003 da aggregato in prima squadra venni a giocare nel Palas di Grotta, un bel palazzetto caldo e un bel fortino. Quest’anno sono uscito col mal di testa dal PalaSavelli dunque direi che le buone premesse ci sono tutte. All’inizio era normale pagare lo scotto della neopromossa e non è affatto semplice al primo anno salvarsi. Sono contento sia stata Grotta a salvarsi da neopromossa, mi era successo con Taranto qualche anno fa e non accadeva da tanti anni”.

    “Ripartiamo da un gruppo che più o meno già sappiamo e che a me piace ma l’obiettivo è la salvezza prima possibile perché anche la neopromossa Cuneo sta costruendo una buona squadra. Ci sarà da battagliare ovunque, da Padova a Monza a Cisterna, in ogni Palas. Pensiamo al nostro gioco e dare il nostro imprinting. Entro in punta di piedi per capire il roster anche se conosco tutti, alla mia età ‘purtroppo’ mi capita spesso. Puntiamo alla salvezza prima di tutto, con l’obiettivo di vedere un PalaSavelli gremito sin dall’inizio”.

    “Perchè ho detto sì a Grotta? A Padova mi son trovato bene due anni, società organizzata. Come accade in tutte le società e nello sport si è deciso di cambiare, ho appreso la decisione quando capivo che cercavano altro. Grottazzolina è arrivata, abbiamo valutato insieme la cosa, non ero solo io nel mio ruolo libero sul mercato. A tutti gli addetti ai lavori ho detto ‘io a Grotta andrei volentieri’: squadra grintosa e con un buon gioco e questo mi ha fatto piacere”.“Ho giocato con Marchisio a Civitanova, con Fedrizzi e di passaggio, con Petkovic tante volte contro e mi ha sempre fatto male, stavolta lo avrò dalla mia parte. Ci conosciamo tutti, ci siamo parlati tra di noi e può essere una stagione interessante”. 

    “Non ho le mani d’oro, di fenomeni al palleggio ce ne sono pochi e sono altri. Reputo De Cecco uno di questi, Giannelli un grande. Io mi affido alla tecnica – conclude Falaschi – che mi è stata insegnata e all’istinto, sono maniacale dal punto di vista tattico e credo molto nel concetto di squadra. Che vada oltre il campo, perché è importante stare uniti soprattutto quando le cose andranno male, e sono momenti che fisiologiamente capitano. Dovremo essere bravi a inseguire sempre il nostro obiettivo, che è la salvezza. Di tutto ciò che arriva dopo saremo ben lieti, creiamo un bel gruppo dentro e fuori dal campo. Non occorre essere tutti amici ma combattere tutti per lo stesso obiettivo”. 

    Coach Ortenzi potrà dunque contare su una pedina importante, capace di cambiare il ritmo del gioco con una finta, una palla spinta, una parola sussurrata nel momento giusto. Ma anche – e forse soprattutto – su un uomo di squadra, uno che conosce il valore del lavoro quotidiano, della fatica, della coerenza.

    (fonte: Yuasa Battery Grottazzolina) LEGGI TUTTO