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    Wilfredo Leon e Michal Kubiak puntano a rilevare la proprietà del Verva Varsavia?

    Di Redazione
    Il futuro del Verva Varsavia potrebbe essere nelle mani di due campioni della nazionale polacca, Wilfredo Leon e Michal Kubiak. Secondo quanto riportato dalla testata Puls Biznesu, i due schiacciatori avrebbero presentato un’offerta di due milioni di zloty (circa 450mila euro) per rilevare la proprietà della squadra della capitale, e le trattative potrebbero concludersi già a fine mese. Inizialmente nel progetto di acquisizione delle azioni del club era coinvolto anche Bartosz Kurek, che però avrebbe poi rinunciato all’investimento.
    Martedì scorso il presidente del Verva Varsavia, Bertrand Jasinski, ha dichiarato di avere intenzione di ritirarsi dalla gestione della società, che attualmente è finanziata esclusivamente dallo sponsor Orlen Paliwa con circa 900mila euro a stagione, a cui si aggiunge un contributo di 2,8 milioni di zloty (altri 600mila euro) dalla città di Varsavia. Leon e Kubiak, non nuovi a questo genere di investimenti (i due sono anche tra gli azionisti che hanno contribuito a salvare il Paris Volley), per il momento non hanno voluto commentare le indiscrezioni.
    (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon è un marziano, Nimir irriconoscibile

    Di Paolo Cozzi
    Asfaltata: non ci sono altri termini per descrivere la Caporetto di Trento in semifinale. La più brutta e cocente sconfitta in 20 anni di storia per i trentini che, arrivati a Bologna come grandi favoriti, forti di ben 16 vittorie consecutive, non riescono mai a trovare una controffensiva allo strapotere mostrato dalla Sir Safety Conad Perugia.
    A far rumore non è solo il 3-0 secco subito, ma il modo in cui è arrivato, con tutti i giocatori trentini apparsi impotenti e incapaci di trovare una via d’uscita alla pressione avversaria. Si prospetta una notte di lunghi confronti fra squadra, staff e società, perché questa è una di quelle situazioni che vanno affrontate subito per capire il problema.
    Tutto roseo in casa umbra, con Heynen eccellente nel preparare la partita dal punto di vista tecnico, tattico e motivazionale. Se a questo aggiungiamo un Leon immenso e un Travica lucido e preciso come non mai, ecco che gli ingredienti per un grande match ci sono tutti. Perugia è perfetta dalla linea dei 9 metri , ottima a muro e in attacco, mentre in ricezione soffre parecchio ma senza deragliare come capita invece ai trentini.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto 10. Marziano… solo un marziano può fare 27 punti in tre set, con 8 ace e 4 muri. Da quando è a Perugia ha dimostrato di essere un campione, oggi si è issato di prepotenza sul gradino più alto del podio mondiale e guarda il secondo da km di distanza.
    Travica voto 8. Non male per un vecchietto che tanti davano per finito anni fa e consideravano l’anello debole di questa squadra. Avere Leon in squadra aiuta molto, certo, ma se non si hanno doti innate di leadership, unite a grandi qualità tecniche, non si va da nessuna parte!
    Ter Horst voto 8. Cresciuto tanto in stagione, l’olandesone si è messo a disposizione della squadra e appare sempre più utile alla causa. Se solo sbagliasse un po’ meno in battuta…!
    Plotnytskyi voto 7,5. In attacco è tenuto in naftalina, anche perché davanti ha Giannelli che è un osso duro a muro, però in battuta è spietato e in ricezione balla senza saltare.
    Solé voto 7. Marcato a “uomo” dai centrali trentini è comunque bravo a trovare traiettorie vincenti in attacco mentre a muro legge molto bene Giannelli e sporca davvero tanti palloni.
    Russo voto 7,5. Gran bella prova del centrale italiano, al rientro in pratica dall’infortunio. Bene in attacco, benissimo a muro, sempre lucido e in anticipo su Giannelli. Tutto molto bello per Perugia e per la nazionale.
    Colaci voto 7,5. Difende un primo tempo di Podrascanin sui 3 metri come fosse la cosa più naturale del mondo, in ricezione sembra coprire tutto il campo. Davvero il leader della seconda linea umbra.
    ITAS TRENTINO
    Lucarelli voto 6,5. È l’unico dei suoi a provarci, a non mollare, e in attacco comunque si fa valere. Ma in ricezione 5 ace sono un macigno che pesa parecchio.
    Giannelli voto 5. La palla schizza ovunque e lui è spesso costretto ad alzate scontate. Gli resta la colpa di non essere riuscito a riportare Nimir in partita e di non aver saputo trovare una chiave per scardinare, o mettere almeno in difficoltà, il muro di Perugia.
    Michieletto voto 5,5. Partita difficile per il giovane martello trentino, che viene un po’ messo ai margini del gioco in attacco, mentre in seconda linea finisce alla deriva come tutti i compagni di reparto. Una lezione amara, ma che sono sicuro farà crescere tanto il giovane Alessandro.
    Nimir voto 4. Non vado più sotto per rispetto di un giocatore che quest’anno ha fatto il diavolo a quattro in ogni partita. Ma il Nimir di oggi è stato a dir poco irriconoscibile, sprofondato presto nelle sabbie mobili di una partita che lo ha visto commettere più errori diretti che punti. Ora andrà capito se è stato solo un disastroso incidente di percorso o se manca una certa attitudine a giocare partite da dentro o fuori.
    Lisinac voto 5. In attacco trova qualche bel colpo, ma a muro insegue per tutto il tempo il gioco di Travica senza trovare il bandolo della matassa.
    Podrascanin voto 6. Con la ricezione che fa acqua da tutte le parti ha pochi palloni disponibili, ma li sfrutta bene. Trova anche un muro e un ace, di certo non è da lui che parte la débacle.
    Rossini voto 5,5. In ricezione è l’unico che riesce a dare un po’ di continuità di palloni a Giannelli; certo che si ricorderà anche lui per un bel po’ il sibilo dei palloni scagliati da Leon. LEGGI TUTTO

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    Lo Zenit: “Leon torna a Kazan”! Ma è il calciatore Musaev…

    Di Redazione
    Sebbene la squadra attraversi un momento tutt’altro che esaltante della sua stagione, con la peggior serie di risultati negativi da un decennio a questa parte, al settore comunicazione dello Zenit Kazan non manca mai la voglia di scherzare. Oggi la squadra russa ha sfornato su Instagram un altro dei suoi caratteristici post goliardici, aperto da un titolo a sensazione: “Leon torna a Kazan“!
    Basta però scendere di una riga per rendersi conto che non si parla di Wilfredo Leon, il campionissimo della Sir Safety Conad Perugia che ha giocato nello Zenit per quattro stagioni, ma del calciatore Leon Musaev, che il Rubin Kazan (la principale squadra calcistica della città) ha appena rilevato dallo Zenit San Pietroburgo. E infatti a coronare la sequenza arriva il meme di un bambino in lacrime, con la didascalia “Non farlo mai più…“.
    Soltanto uno scherzo dunque, anche se, secondo i rumors di mercato, nella prossima stagione la Russia potrebbe davvero diventare una possibile destinazione di Leon: più che la squadra di Kazan, a essere interessato al cubano sarebbe però lo Zenit San Pietroburgo, che lo aveva già inseguito vanamente lo scorso anno.
    (fonte: Instagram Zenit Kazan) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon si trasforma, Rinaldi non trema

    Di Paolo Cozzi
    Domenica con tanto volley quella appena passata in Superlega maschile: vincono le prime della classe, si fa oltremodo serrata la lotta per le migliori posizioni della griglia play off. Trento surclassa una Vibo mai in partita e mette bene in chiaro che le big in lotta per lo scudetto sono tre, tutte le altre possono correre per la medaglia di legno… Civitanova strapazza una Cisterna triste fanalino di coda e si prepara a dare l’assalto alla Coppa Italia.
    Vincono le lombarde, con Monza che culla il sogno del quarto posto dopo un inizio di stagione da film horror, mentre Milano dà segnali di ripresa e, seppur con qualche patema di troppo, si impone su una Padova combattiva come sempre. Anche Piacenza sgomita per guadagnare la miglior posizione possibile in classifica, e per farlo ricorre ad un Russell in versione superman che schianta le ambizioni di una Verona alle prese con acciacchi e un Jensen in giornata palesemente no. Tanta grinta e carattere, ma weekend da zero punti per Padova e Ravenna, che nel frattempo continuano a far giocare giovani interessanti per il futuro della nostra nazionale.
    Il match clou è invece Modena-Perugia, una classica degli ultimi anni, anche se in questa stagione è troppo il divario tecnico fra le due squadre. Modena parte bene e approfitta nel primo set di un Leon sfasato, ma poi Christenson perde un po’ il bandolo della matassa e l’attacco di posto 4 si inceppa permettendo a Perugia di rientrare prepotentemente in gioco. Certo che con zero muri fatti in 4 set diventa impossibile la missione dei canarini… Ma veniamo alle pagelle della gara.
    SIR SAFETY CONAD PERUGIA
    Leon voto da 5 a 9. Solo un grande campione può trasformare un primo set improponibile in una cavalcata trionfale. Davvero una prova di forza superlativa per un ragazzo che non smette di stupire e di essere ottimo interprete in attacco, ma anche a muro e in battuta.
    Travica voto 7,5. se Leon dorme nel primo set,  qualche colpa ce l’ha anche lui che non trova subito le giuste misure. Poi il motore si scalda, tutta la squadra cresce e la sinfonia prende forma, con la solita prova solida e anche qualche difesa d’autore.
    Ter Horst voto 6,5. Mezzo voto in meno perché anche stavolta chiude con 7 errori al servizio, alcuni davvero gratuiti. Per il resto continua a dare equilibrio e alternative all’attacco perugino: è un elemento chiave in vista della final four di Coppa.
    Plotnytskyi voto 6,5. Prova concreta per il martello ucraino, che in attacco è bravo a limitare il numero degli errori e in ricezione, anche se subisce 4 punti diretti, tiene meglio del compagno di reparto.
    Solé voto 7. Al centro il suo primo tempo spostato crea solchi nel taraflex modenese e fa venire il mal di testa ai centrali canarini. Bene anche a muro e al servizio, dove è sempre insidioso.
    Ricci voto 6,5. 6 punti e una buona prova in attacco e a muro, con un servizio flottante sempre pungente. Continuo a pensare però che il ragazzo potrebbe sfruttare molto meglio la chance di giocare titolare facendo sentire maggiormente la sua presenza in campo.
    Colaci voto 7,5. se i suoi compagni di reparto indietreggiano sotto le battute modenesi, lui alza la tecnica e chiude con un ottimo 60% in ricezione, e come sempre gestisce al meglio tutto il lavoro sporco in seconda linea.
    LEO SHOES MODENA
    Vettori voto 7. Per il numero di errori diretti e murate subite meriterebbe un voto più basso, ma premio il suo tentativo di tenere a galla i suoi da solo. Chiudere comunque al 52% su 31 palloni è comunque un ottimo segnale per Modena in vista del rush finale.
    Petric voto 5. Continua il periodo no per Nema, ed è un peccato vedere un giocatore con la sua tecnica non riuscire a trovare la via per il punto. Ma è serbo, ha la tempra dura, tornerà prima dei play off.
    Lavia voto 6. Perugia è brava a prendergli subito le misure in attacco, lui comunque cerca di non sbandare e di rendersi utile in ricezione.
    Karlitzek voto 6,5. Non gli riescono più i miracoli come ad inizio stagione, ma appare in crescita rispetto alle ultime uscite. Resta comunque una pedina molto importante per mister Giani
    Rinaldi voto 8. Non trema davanti al blasone dell’avversario e già questo è degno di nota. In più si gioca bene la sua chance mettendo in mostra un’ottima battuta e una gran varietà di colpi in attacco.
    Christenson voto 6. Continuo a vederlo in versione double face: ottimo nella velocità e precisione di alzata fino al 20, più macchinoso e prevedibile quando il set arriva nelle fasi calde. E si dimentica troppo spesso dei centrali, facendoli uscire lentamente dalla partita.
    Stankovic voto 5. Partita complicata per il serbo, che in attacco non sempre trova la palla con la tensione che vorrebbe. A muro, invece, passa davvero una brutta giornata.
    Mazzone voto 5,5. Come il compagno di reparto, a muro latita e insegue le scelte di Travica tutto il tempo. Soprattutto su Solé non trova una strategia vincente, meglio in attacco ma comunque poco appariscente.
    Grebennikov voto 6,5. In ricezione fa quasi da spettatore, ma è bravo a restare concentrato e a dare supporto di classe in copertura e difesa. LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon: “Non mi sento il numero uno, ho ancora tanto da vincere”

    Di Roberto Zucca
    Nelle ultime festività natalizie lo si è visto, oltre che sul campo da gioco ad effettuare una delle sue solite magie, anche trascorrere qualche momento di libertà con i compagni e gli affetti che ormai lo legano alla città di Perugia. Tornare indietro nel tempo con Wilfredo Leon significa perciò ripercorrere anni della sua vita in cui non era l’Umbria a fare da sfondo alle sue giornate ma una Cuba che col tempo gli ha permesso di essere oggi il giocatore più forte del mondo:
    “Ringrazio sempre per l’etichetta di più forte, ma soprattutto in questo campionato sono davvero in buona compagnia. Sono un giocatore di pallavolo, il mio obiettivo è lavorare per la squadra e per migliorarmi ogni giorno. Ho iniziato da piccolo. Mamma era una pallavolista ed è nato tutto da lì. Questo sport mi ha dato enormi soddisfazioni, insegnandomi l’impegno e la dedizione al lavoro“.
    Cosa le ha insegnato sua madre di questa disciplina?
    “Il rispetto per l’avversario, il lavoro e il sacrificio quotidiano. Penso di portare in campo questo ogni domenica”.
    Che ricordi ha del periodo delle feste natalizie a Cuba?
    “Abbiamo tradizioni un po’ diverse rispetto a quelle che ho trovato poi negli anni in Europa. Non si andava al mare perché non faceva caldo, sebbene certo, non ci fosse la neve come in Russia o come ora in Italia, ed erano giorni in cui si stava con la famiglia. Poi, quando sono diventato un pallavolista professionista, sono diventati giorni in cui ci si allenava o si giocava“.
    Foto Facebook Sir Safety Conad Perugia
    Quando si è sentito il numero uno, Leon?
    “Non mi sento il numero uno. Mi sento importante, assieme ai miei compagni, quando vinciamo una gara, una gara importante. Quest’anno ad esempio era importante non perdere la bussola e siamo riusciti pur con tutti i blocchi, il Covid e il campionato a singhiozzo a trovare una continuità e a trovare tantissime vittorie importanti. Personalmente sono contento e appagato da questo. Io faccio un lavoro che è al pari di tutti gli altri giocatori in campo. Siamo una squadra, non sei individui che giocano solo per i propri obiettivi”.
    Perugia è innamorata di Leon. E Leon di Perugia?
    “Mi piace tanto questa città, i tifosi e sin dal primo giorno ho trovato affetto e accoglienza nelle persone della società e dei tifosi. È stata una scelta importante e lo è tuttora. Poi siamo un bel gruppo, affiatato e si lavora molto bene con ognuno di loro. Il bilancio di questi anni è estremamente positivo”.
    Foto PZPS
    Mi dice dove ha imparato a parlare così bene l’italiano?
    “(ride, n.d.r.) Affinità linguistiche. È una lingua molto simile alla mia lingua nativa. Poi mi piace imparare la lingua del paese in cui gioco. Nel caso dell’italiano è venuto molto naturale”.
    Dicono che lei abbia sempre una parola di conforto per tutti. Dove va a prenderla questa generosità?
    “Sono stato educato al supporto. Vivevo in un paese dove spesso si faceva gruppo per aiutarsi e sostenersi. La generosità non è solo aiutare economicamente una persona, è anche prendersi cura di qualcuno con un gesto o una parola. A casa mi è stato insegnato semplicemente questo”.
    Non voglio chiederle quando ha guadagnato in carriera. Ma mi dice un sogno che ha avverato con il denaro messo da parte in questi anni?
    “Far conoscere il mondo ai miei genitori. Portarli con me in alcuni posti e vedere il mondo assieme a loro. Era un sogno, quando ero bambino, andare al di là di quella che fosse Cuba e con il mio lavoro ci siamo riusciti”.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    Lo scorso anno un altro suo gesto è stato speciale quello di sostenere il Paris Volley.
    “L’iniziativa è nata da un gruppo di giocatori. Io sono uno dei tanti che ha deciso di fare un gesto per sostenere una squadra storica che in quel momento aveva bisogno di liquidità per proseguire la sua attività. Si è scritto tanto su questa vicenda. Per me rimane un gesto fatto senza nessun secondo fine”.
    Lei ha vinto tutto in carriera. Cosa vuole vincere ancora?
    “Con i club ho obiettivi molto alti. Vorrei arrivare a conquistare almeno un paio di scudetti e, se possibile, arrivare a otto Champions League. Con la nazionale polacca invece il sogno e l’obiettivo è la medaglia d’oro olimpica, ma anche un Mondiale. Come vede, ho ancora tanto da vincere, e devo lavorare ancora molto per ottenere tutto ciò che ho desiderato da questa carriera. È questo il motivo che mi spinge ad andare avanti con grinta e impegno”. LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon “doppio Mvp” Credem Banca per i mesi di ottobre e novembre

    Foto: BENDA per LegaVolley

    Di Redazione
    È Wilfredo Leon l’MVP dei primi due mesi di Regular Season di SuperLega Credem Banca. Il posto quattro della Sir Safety Conad Perugia ha guadagnato quattro nomination nel mese di ottobre, con 79 punti globali a referto nelle gare in cui è stato incoronato migliore del match, e tre nel mese di novembre, con 74 sigilli personali.
    In occasione della prima gara del nuovo anno, in corso al PalaBarton di Perugia, nel match valido per la 6a giornata di ritorno contro l’Itas Trentino, a Leon è stata consegnata la duplice targa.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Leon, Colaci e Piccinelli negativi

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    La Sir Safety Conad Perugia, in seguito ai risultati dei tamponi effettuati pervenuti nel pomeriggio di ieri, comunica che gli atleti Wilfredo Leon, Massimo Colaci ed Alessandro Piccinelli sono tornati negativi. I tre giocatori seguiranno pertanto l’iter per poter riprendere il lavoro in palestra.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon continua ad allenarsi. Con la mascherina

    Foto Instagram Wilfredo Leon

    Di Redazione
    Che fosse possibile allenarsi anche indossando la mascherina, il fuoriclasse cubano Wilfredo Leon lo aveva già sperimentato in tempi non sospetti, addirittura a maggio. Ora ci riprova in una situazione ben più seria: i casi di positività alla Sir Safety Conad Perugia preoccupano tutto l’ambiente della squadra umbra, ma Leon non rinuncia all’allenamento e trova il modo di scherzare.
    “Chi ha detto che non ci si può allenare con la mascherina? E che la mia ricezione è così cattiva?” scrive lo schiacciatore su Instagram, aggiungendo poi una colonna sonora eloquente: “I’m still standing“.

     
    Olè ?
    Un post condiviso da Simone Buti (@simo.buti) in data: Gen 28, 2018 at 7:33 PST

    (fonte: Instagram Wilfredo Leon) LEGGI TUTTO