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    Bomba di mercato dalla Russia: lo Zenit San Pietroburgo vuole Leon!

    Di Redazione Una clamorosa indiscrezione di mercato rimbalza dalla Russia: lo Zenit San Pietroburgo sarebbe disposto a tutto per strappare Wilfredo Leon alla Sir Safety Conad Perugia e avrebbe già raggiunto un accordo di massima con lo schiacciatore. La notizia è riportata da BO Sport, secondo cui la società russa avrebbe offerto a Leon un contratto da circa un milione di euro all’anno (un compenso simile a quello che percepisce Perugia) oltre a un sostanzioso buyout alla Sir, visto che il giocatore è ancora sotto contratto per una stagione. La notizia, che secondo la testata russa è confermata da diverse fonti, sarebbe sensazionale ma non incredibile: la squadra guidata dal CT della nazionale Tuomas Sammelvuo – quest’anno sconfitta per tre volte dalla Dinamo Mosca nelle finali di campionato, Coppa di Russia e CEV Cup – sta investendo cifre molto considerevoli per rinforzarsi in vista della prossima stagione. Nei piani dello Zenit rientra anche l’ingaggio di Jenia Grebennikov dalla Leo Shoes Modena. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon: “Non dobbiamo ripetere il casino fatto quest’anno”

    Di Redazione Si conclude con un abbraccio tra Robertlandy Simon e Wilfredo Leon la Finale Scudetto di Superlega maschile, ma il cubano della Sir Safety Conad Perugia ha certamente un umore diverso dal connazionale, reduce dalla vittoria del titolo con la maglia di Civitanova. E Leon lo dimostra con le parole pronunciate in diretta ai microfoni di RaiSport: “Ci sono mancati innanzitutto i tifosi, come anche a loro, e poi abbiamo avuto tantissime difficoltà con l’allenatore e con i giocatori. Dovremo cambiare molte cose nella prossima stagione perché non possiamo ripetere il casino che abbiamo fatto quest’anno. Quella della Lube è una vittoria meritata, io ho fatto il massimo che potevo ma non è bastato“. Deluso anche Massimo Colaci: “Le finali è bello giocarle ma è ancora più bello vincerle… loro sono stati più bravi di noi e dobbiamo solo fare loro i complimenti. Adesso avranno tempo per festeggiare, noi invece ci penseremo ancora a lungo“. Dragan Travica: “È uno scudetto perso quindi è ovvio che c’è delusione. Ma lucidamente devo dire che oggi abbiamo dato tutto quello che avevamo con tutte le difficoltà del caso. Quando arrivi in fondo e poi perdi la finale fa male, ma per come è partita la squadra all’inizio della stagione e per i problemi avuti dobbiamo essere fieri. Onore a noi e onore alla Lube che ha vinto con merito lo scudetto”. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leon fa il fenomeno, Leal sbanda

    Di Paolo Cozzi Dopo il primo set di Gara 2 la Finale Scudetto sembrava ormai indirizzata verso Civitanova, e invece i ragazzi di Perugia trovano la forza di rientrare in partita e riaprire la serie dopo tre giorni complicati, culminati con l’esonero di Heynen, che mentalmente avrebbero steso anche un rinoceronte. È una Sir sprecona che più di una volta con i suoi tanti errori rischia di far rientrare Civitanova in partita, ma alla fine riesce a gettare il cuore oltre l’ostacolo e ad imporsi al tie break. Battuta e ricezione danno fiducia e spinta, ma anche l’attacco al 54% e  il muro andato in crescendo sono i tasselli che hanno contribuito alla rinascita degli umbri, oltre alla presenza di Atanasijevic, su cui si potrebbe dire davvero di tutto, che è bravo a portare in campo tutta la sua voglia di rivalsa. Civitanova ha la colpa di rilassarsi dopo il primo set, paga la giornata no in ricezione di un paio di giocatori chiave e si morde le mani perché nonostante tutto è sempre sembrata in grado di poter chiudere il match. CUCINE LUBE CIVITANOVA Simon voto 9. Continuano i play off dorati per il centrale cubano che resta un incubo al centro della rete, anche se Perugia comincia a trovare qualche contromisura al suo strapotere. Anche a muro continua a piazzare le sue manone in faccia agli avversari con una continuità disarmante. Juantorena voto 6,5. Partita non esaltante per l’italo-cubano, che anche al tie break ha più volte l’occasione per piazzare la zampata vincente ma la manca. Bene al servizio, ma i 4 errori diretti in attacco e i 4 muri subiti sono troppi per un fuoriclasse come lui. Leal voto 5. Dopo una Gara 1 esaltante, torna a sbandare paurosamente in ricezione e questo gli toglie parecchia lucidità anche in prima linea, dove non riesce mai a essere determinante. Rychlicki voto 7. Partita altalenante per l’opposto lussemburghese, che in alcuni tratti del match è l’unico a passare con continuità per poi sparire in altri. Nel finale di gara manca il suo apporto per tenere a galla la Lube. De Cecco voto 5. La palla del 14 nel tie break alzata sull’asta è l’emblema della sua partita. Meno preciso del solito, meno fluido, si affida meno alla pipe e dopo alcune gare da protagonista assoluto fatica a tenere in scacco il muro umbro. Anzani voto 5. Partita ai margini per lui, dimenticato da De Cecco e in difficoltà a muro. Diamantini voto 6. Un paio di punti importanti in attacco, ma a muro non colpisce. Balaso voto 7. Rispetto a Gara 1 sembra meno onnipresente, anche se tiene bene in ricezione e trova alcune difese importanti. SIR SAFETY CONAD PERUGIA  Leon voto 10. C’è poco da dire sulla sua partita,  quando serve si carica la squadra e le aspettative di una tifoseria intera sulle spalle, e a suon di ace e attacchi stronca le resistenze marchigiane. Uno spot per la pallavolo vederlo giocare così! Atanasijevic s.v. Non si può dare un voto ad un atleta che dopo mesi di problemi fisici e mancanza di fiducia entra in campo e si pone alla guida dei suoi compagni. Qualche errore di troppo e la sensazione che fisicamente non sia al top passano in secondo piano. Bata c’è ed è la cosa più bella, più bella di qualsiasi voto. Travica voto 7,5. Alla faccia di chi lo critica da sempre, ritrova un opposto di ruolo e fluidità nel gestire la squadra. Chiaro che con un Leon così è facile per tutti, è vero che qualche palla in banda gli rimane corta, ma è anche vero che quando la squadra annaspa e poi risorge è al suo carisma che si aggrappano i compagni. Solé voto 7,5. cresce nel corso del match, fino a diventare protagonista nel tie break anche se una sua invasione di piede rischia di vanificare tutti gli sforzi. Bravo a gestire qualche palla sporca e a muro. Russo voto 8. Primo set in balia di Simon, poi comincia a entrare in partita e a trovare il giusto timing e a mettere pressione al trio cubano della Lube. Una gran bella prova di forza, sia fisica che mentale, di quelle che danno carica ed energia. Plotnytskyi voto 8,5. In attacco continua a faticare oltre il consentito, ma in ricezione resta il punto ferma di una seconda linea che regge bene l’urto dei bombardieri marchigiani. In battuta torna ad essere devastante e a creare break vincenti per i suoi. Colaci voto 7. In ricezione sforna palloni giocabili per Travica di continuo, fatica più del solito nella gestione del secondo tocco e su alcune coperture per lui fattibili. LEGGI TUTTO

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    Podrascanin e il pronostico sulla Finale Scudetto: “La Lube è più squadra”

    Di Redazione Parte il conto alla rovescia della Finale Scudetto Superlega che vedrà in campo da mercoledì 14 aprile la Cucine Lube Civitanova e la Sir Safety Conad Perugia. Una serie che si preannuncia entusiasmante e quanto mai incerta viste le ultime uscite delle due formazioni. Da una parte i cucinieri dopo un periodo di “transizione” con il cambio allenatore è tornata a viaggiare ad alti livelli con un Simon che sta trascinando la squadra in modo egregio ed energico, dall’altra Travica e compagni apparsi spesso in difficoltà in questo cammino nei Play Off che però in Gara3 di semifinale contro Monza hanno dimostrato di essere (qualora ce ne fosse bisogno) una grande squadra con una partita praticamente perfetta. A fare un pronostico ai microfoni de Il Resto del Carlino Macerata, è un ex di lusso che ha vestito la maglia di entrambe le compagini, Marko Podrascanin. Podrascanin, per chi tiferà? «Nessuno, dai. Alla Lube sono stato più anni, il doppio (8 a 4), da capitano e pure vincendo di più, ma sono stato benissimo anche a Perugia». Le ha appena sfidate, quale è la più forte? «In questo momento Civitanova sta giocando meglio. Contro di noi ad esempio ha perso gara1, però è stata bravissima a reagire e nelle ultime 3 partite si è dimostrata superiore mentalmente prima ancora che tecnicamente. Ha meritato la finale, cosi come Perugia, in tutte le competizioni nazionali noi siamo stati sempre subito sotto, terzi». Nella serie di semifinale il collega Simon ha fatto sfracelli. Il cubano sta giocando playoff devastanti: è il centrale più forte che ha mai affrontato? «Già più di dieci anni fa, in una intervista, dichiarai che era il più forte centrale di tutti i tempi. Si Muserski (che potrebbe andare al Resovia di Giuliani, in Polonia) è un top player ma più contenibile. Robertlandy è il grande vantaggio della Lube». E invece tra Juantorena e Leon chi sceglie? «Ho avuto la fortuna di giocare una stagione con Osmany e due con Wilfredo, per me Leon è il giocatore migliore al mondo. La Lube è più squadra e quindi se riesce a limitarlo può vincere sicuramente lo scudetto». Chi o quale fattore può essere determinante nella finale? «La Lube ha Leal che può far male alla Sir, il fattore campo invece vale zero senza tifosi, avrei messo Perugia alla pari se ci fosse stato il pubblico. Io credo che molti set finiranno ai vantaggi». Per lei c’è una lunga attesa, dura attendere il primo maggio per giocare la finale di Champions con lo Zaksa? «Durissima, tutti vorremmo che si giocasse domani. È una situazione strana questa attesa e non per una serie, bensì per una gara sola». LEGGI TUTTO

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    Perugia, Leon: “A maggio 2022 cosa farò? Io sono disponibile a restare”

    Di Redazione La Sir Safety Conad Perugia finalmente conosce la propria avversaria nella Finale Scudetto. Ad affrontare la formazione umbra ci sarà la Cucine Lube Civitanova che ieri sera ha fatto sua anche Gara4 eliminando così l’Itas Trentino. Una serie che si preannuncia entusiasmante che rievoca diversi ricordi e precedenti tra le due squadre. A fare il punto della situazione, come riportato nell’edizione odierna del quotidiano Corriere dell’Umbria, è il campione cubano-polacco Wilfredo Leon, l’uomo di punta della Sir. “Confesso che – ha detto a Tef Channel -, essere usciti dalla Champions è veramente un grande fastidio. Non lo nascondo, è la competizione che più mi piace, quella che mi affascina da sempre“. Quella che l’asso cubano ha vinto per quattro volte con i russi di Kazan e che vorrebbe continuare a fare in maglia bianconera: “Lo scorso anno eravamo messi molto bene e il Covid ha interrotto tutto, la stagione precedente siamo usciti in semifinale contro la mia ex squadra, quest’anno purtroppo sappiamo tutti com’è andata. Si, mi manca la Champions ma in realtà io sono a Perugia da due anni, non tre“. Quindi, non resta che lo scudetto. “E’ ora il grande obiettivo – spiega -, per la Sir è la terza finale consecutiva, una grande cosa, tanto bene se consideriamo che diventa la quinta in otto stagioni. Spero con tutto me stesso nella seconda vittoria, per questo dico di guardare avanti, lasciamo perdere il passato e quello che c’è stato finora anche in questa stagione. Abbiamo una grossa opportunità, vediamo di sfruttarla”. E, a proposito di finale, tutti si aspettano ora un Leon in forma stratosferica capace di indirizzare la sfida dalla parte di Perugia. “Le pressioni non mi fanno paura. Tranquilli, Wilfredo si caricherà la squadra sulle spalle, ci sono abituato. È da quando ero bambino che lo faccio, lo so che è così, non è una novità“. Come tutti si aspettano di vedere qualche pezzo famoso del repertorio. A cominciare dalla battuta. “A tutti piace vedere i miei ace. E ci proverò, anche questa volta. Ma una precisazione la devo fare: non è una necessità assoluta la battuta punto, così come non è che devo per forza di cose tirare a 130 km orari. Si può fare bene anche con un colpo meno veloce. E a questo proposito devo fare i complimenti a Plotnytskyi che nel fondamentale è cresciuto molto“. Leon ha parlato anche di qualche dissidio durante le gare. Il riferimento è all’episodio capitato con Travica. “Nello sport ci sono questi momenti, può succedere. Un’azione che va in un modo invece che in un altro, una palla di qua, un’altra di là. Ma come avete visto a fine gara con Dragan ci siamo abbracciati. Sono cose che accadono in tutte le squadre. Per vincere bisogna fare anche così. E se serve, vedrete che lo rifaremo, perché l’unico nostro obiettivo si chiama vittoria e tutti noi vogliamo ottenerla con ogni mezzo possibile“. E poi il gran finale a Sottorete: “A maggio 2022 cosa farò? Io sono disponibile a restare. Fate pressione su presidente e ds…“.  LEGGI TUTTO

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    Il mese di gennaio incorona nuovamente Wilfredo Leon. Terza targa per lui

    Foto: BENDA per LegaVolley

    Di Redazione
    Un altro premio MVP verrà consegnato a Wilfredo Leon, facendo così salire a 3 il numero di targhe collezionate durante la Regular Season dallo schiacciatore polacco. In occasione di Gara 1 dei Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem Banca, in programma domani alle 19.00 al PalaBarton di Perugia, Leon riceverà il riconoscimento come migliore giocatore del mese di gennaio.
    Il posto 4 perugino si è conteso il premio Credem Banca con altri 5 giocatori, ma le succose prestazioni nell’8a e nella 9a giornata non hanno lasciato speranza ai contendenti; sono stati 27 i sigilli messi a referto in entrambe le giornate, una delle quali proprio contro l’Allianz Milano, prossima avversaria nei Quarti di Finale Play Off SuperLega Credem Banca.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena, Petric e la sfida da ex: “Perugia non è soltanto Leon”

    Di Redazione
    Iniziato il countdown per il “big match” di stasera tra la Sir Safety Conad Perugia e la Leo Shoes Modena, gara di ritorno dei Quarti di Finale di Champions League. Il derby italiano in Europa è tutt’altro che scontato come alla vigilia di Gara 1 si poteva ipotizzare. Infatti, la formazione di Andrea Giani, arriverà al PalaBarton forte della vittoria per 3-0 nel primo match conquistata sette giorni fa nel Tempio del Volley. Quella di stasera (ore 20.30 in diretta RAI Sport e Sky Sport Uno) sarà tutt’altra partita perchè la posta in palio è davvero alta. A presentare il match, a poche ore dal fischio d’inizio è l’ex Nemanja Petric (che ha indossato la maglia della Sir per tre stagioni dal 2011 al 2014) nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport.
     «I ricordi del mio passato a Perugia sono bellissimi. Ho vissuto tre stagioni intense di costante crescita personale e di squadra, e della stessa società. È stato un bel percorso, con tanti successi, tante emozioni: aver partecipato al processo di costruzione di Perugia mi è rimasto dentro, sono stato felice di avere percorso quel pezzo di strada con loro».
    Ma oggi non ci possono essere tanti sentimentalismi. In palio c’è una posta altissima, il passaggio del turno in Champions League, che per Modena, qualora arrivasse, sarebbe una grande impresa. «Ritornare a Perugia per una partita decisiva è sempre tostissimo e bellissimo, così come sono state tutte le altre partite che abbiamo giocano contro la Sir. Affrontare una squadra così forte richiede un’attenzione particolare, una preparazione profonda della partita, tutto è ad altissimo livello, ma è per partite come queste che ci alleniamo e giochiamo un’intera stagione. Sono quelle che ti fanno sentire forte, che ti fanno fare il salto di qualità se le porti a casa».
    Se Perugia detta il verbo, il suo profeta è un certo Leon. Giocatore, a volte, irreale. «Non è possibile fermare Leon, perché nessuno fa le cose che sa fare lui su un flex, al massimo lo si può limitare, impedirgli di esprimersi al massimo. È un giocatore straordinario, capace di fare cose che ti restano negli occhi. Gli puoi dire solo “bravo”, a volte ti lascia a bocca aperta.. Il problema semmai è che Perugia non è soltanto Leon, ma è una squadra stellare e dovremo stare attenti a tutti al di là della rete».
    E Modena? Come risponderà? «All’andata siamo stati bravi, li abbiamo sorpresi, siamo stati continui per tre set esprimendoci ad alto livello. Dovremo fare tesoro di quello, ma ricominciare da zero, senza pressioni. Siamo una buona squadra, che è cresciuta rispetto a inizio stagione, possiamo giocarci le nostre carte. Insomma, Modena a Perugia non parte battuta».  LEGGI TUTTO

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    Wilfredo Leon e Michal Kubiak puntano a rilevare la proprietà del Verva Varsavia?

    Di Redazione
    Il futuro del Verva Varsavia potrebbe essere nelle mani di due campioni della nazionale polacca, Wilfredo Leon e Michal Kubiak. Secondo quanto riportato dalla testata Puls Biznesu, i due schiacciatori avrebbero presentato un’offerta di due milioni di zloty (circa 450mila euro) per rilevare la proprietà della squadra della capitale, e le trattative potrebbero concludersi già a fine mese. Inizialmente nel progetto di acquisizione delle azioni del club era coinvolto anche Bartosz Kurek, che però avrebbe poi rinunciato all’investimento.
    Martedì scorso il presidente del Verva Varsavia, Bertrand Jasinski, ha dichiarato di avere intenzione di ritirarsi dalla gestione della società, che attualmente è finanziata esclusivamente dallo sponsor Orlen Paliwa con circa 900mila euro a stagione, a cui si aggiunge un contributo di 2,8 milioni di zloty (altri 600mila euro) dalla città di Varsavia. Leon e Kubiak, non nuovi a questo genere di investimenti (i due sono anche tra gli azionisti che hanno contribuito a salvare il Paris Volley), per il momento non hanno voluto commentare le indiscrezioni.
    (fonte: Przeglad Sportowy) LEGGI TUTTO