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    Piacenza sfiderà Milano senza Kovacevic, out per un risentimento articolare

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    .elementor-heading-title{padding:0;margin:0;line-height:1}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title[class*=elementor-size-] >a{color:inherit;font-size:inherit;line-height:inherit}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-small{font-size:15px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-medium{font-size:19px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-large{font-size:29px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xl{font-size:39px}.elementor-widget-heading .elementor-heading-title.elementor-size-xxl{font-size:59px} LEGGI TUTTO

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    Serie A3, i risultati degli anticipi di sabato 2 novembre

    Inizia con un gran colpo di scena il weekend di Serie A3. Nel primo dei sei anticipi in programma la Negrini CTE Acqui Terme, in testa al Girone Bianco a punteggio pieno dopo le prime due giornate, è caduta rovinosamente in Sardegna sul taraflex della Sarlux Sarroch, che invece era ultima e ancora a secco in fatto di punti. Di seguito tutti gli altri risultati in aggiornamento.

    Serie A3 – Girone Bianco3ª Giornata di Andata

    Sabato 2 novembreSarroch – Acqui Terme 3-0(25-18, 25-19, 25-14)Savigliano – CUS Cagliari 3-2(21-25, 25-22, 17-25, 25-21, 15-10)Mantova – AnconaDomenica 3 novembreBelluno – Brugherio ore 16.00San Donà di Piave – San Giustino ore 18.00

    Serie A3 – Girone Blu4ª Giornata di Andata

    Sabato 2 novembreCampobasso – Reggio CalabriaSabaudia – LecceModica – OrtonaDomenica 3 novembreGioia Del Colle – Lagonegro ore 18.00Sorrento – Castellana Grotte ore 18.00Riposa: Gaia Energy Napoli

    (fonte: Lega Volley) LEGGI TUTTO

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    Gaia Giovannini sulla copertina di Pallavolo Supervolley di Novembre

    Pallavolo Supervolley torna con il numero di novembre e dedica la copertina a Gaia Giovannini, la rivelazione di questi Giochi olimpici. Prima che Velasco la convocasse per l’estate più vincente della pallavolo italiana, non aveva mai indossato la maglia azzurra. Neanche nelle squadre giovanili. Nonostante questo è stata impeccabile nel ruolo di primo cambio delle schiacciatrici. “Credo che mi abbia scelta per il modo con cui entro in campo: sono serena, tranquilla, sto nel mio habitat. E sono una giocatrice di equilibrio, la seconda linea è fondamentale. Questa medaglia me la sono sudata. E se non sono mai stata nessuno prima è perché prima non ne ho avuto la possibilità. Per me questa estate è stata stupefacente. Sono giovane e spero di avere una carriera davanti. Certo, mi è capitato questo nella vita e me lo porterò per sempre dietro, ma è stato letteralmente solo l’inizio”.

    L’eco dell’oro olimpico non smette di farci sognare e insieme agli staff azzurri, gli uomini e le donne che hanno supportato la squadra con le loro competenze, torniamo indietro nel tempo. Quello che ne viene fuori è un nuovo racconto di quei giorni di Parigi.

    Non è andato ai Giochi (anche se ammette che gli sarebbe piaciuto) ma sogna ancora di farlo, a Los Angeles 2028, cambiando “sport”. Intanto Ivan Zaytsev, dopo aver vinto il campionato italiano di beach volley in coppia con Daniele Lupo, è tornato in palestra per la sua ultima stagione indoor vestendo la maglia del Vero Volley Monza: “Cosa mi renderebbe davvero felice a fine stagione? Arrivare almeno in final four di Champions League. Mi sento bene, vengo da un’estate fantastica e mi aspetta una stagione di mille emozioni”.

    Altro grande protagonista della Superlega è Matey Kaziyski, che nonostante i suoi 40 anni continua ad essere il punto fermo dell’Allianz Milano “Non so quando smetterò, la fine della carriera non mi spaventa, il dopo invece un po’ sì perché non so cosa farò. Ma ho tempo ancora per pensarci”.

    Imperdibili come sempre le rubriche. Se Alessia Orro ci fa entrare nelle sue emozioni post olimpiche nel racconto “Nella borsa”, conosciamo meglio la palleggiatrice di Conegliano Joanna Wolosz che risponde alle domande del questionario “Time out”, mentre andiamo in Giappone con l’intervista doppia a Sylvia Nwakalor e Francesco Recine che nel Sol levante stanno facendo un’esperienza di vita e di volley. E poi il nuovo spazio per parlare della pallavolo nel mondo. Con “Vollaround the world” analizziamo il campionato olandese.

    Ma ad aprire le danze è sempre l’inviata speciale Rachele Sangiuliano e questa volta tocca alla surfista Marta Maggetti, che nelle acque di Marsiglia ha vinto l’oro olimpico, rispondere alle sue domande.

    foto Pallavolo Supervolley

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie A2 maschile, 5° giornata: successo pieno per Cantù, Pineto e Macerata

    Nella quinta giornata di Serie A2, Aversa piega Acicastello al tie break con i 35 sigilli di Motzo, Brescia batte Prata 3-2, Reggio Emilia prende due punti a Cuneo, Porto Viro passa a Ravenna al fotofinish. Posta piena per Cantù, Macerata e Pineto.

    Cuneo-Reggio Emilia 2-3 (25-20, 21-25, 22-25, 32-30, 10-15)Ravenna-Porto Viro 2-3 (20-25, 29-27, 26-24, 22-25, 12-15)Brescia-Prata di Pordenone 3-2 (21-25, 25-19, 26-24, 22-25, 15-13)Cantù-Palmi 3-1(23-25, 25-19, 25-17, 25-15)Aversa-Acicastello 3-2(20-25, 25-20, 25-20, 21-25, 19-17)Pineto-Fano 3-0(38-36, 25-22, 25-19)Macerata-Siena 3-0(25-21, 29-27, 29-27)

    CLASSIFICAConsar Ravenna 12, Delta Group Porto Viro 11, Cosedil Acicastello 10, MA Acqua S.Bernardo Cuneo 10, Gruppo Consoli Sferc Brescia 9, Evolution Green Aversa 8, Tinet Prata di Pordenone 8, Abba Pineto 8, Banca Macerata Fisiomed MC 6, Campi Reali Cantù 6, Emma Villas Siena 6, Smartsystem Essence Hotels Fano 5, Conad Reggio Emilia 4, OmiFer Palmi 2.

    PROSSIMO TURNO

    Domenica 3 novembre Palmi-Ravenna Ore 16:00Siena-Cuneo Ore 17:30Prata di Pordenone-Cantù Ore 17:30Porto Viro-Aversa Ore 18:00Reggio Emilia-Macerata Ore 18:00Fano-Brescia Ore 18:00Acicastello-Pineto Ore 19:00

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fukudome si racconta: dalla passione per gli anime all’arrivo in Italia alla Vero Volley

    Sarà sicuramente capitato almeno una volta che qualcuno vi abbia chiesto: “Conosci quella persona?”. Vi sarà anche capitato almeno una volta di rispondere una cosa del tipo: “di nome” o “per sentito dire”. Sono in realtà due modi per dire che non la conoscete affatto e non ci avete mai avuto nulla a che fare. Prima della stagione 2024-2025, quella persona era Satomi Fukudome, un libero classe 1997 che forse qualcuno aveva sentito nominare; un nome che in qualche modo suonava familiare a chi segue la V-League o la nazionale giapponese, ma che per molti altri di fatto identificava una sconosciuta. Ecco, quella giocatrice ora ha un volto, una voce, un numero di maglia e soprattutto un talento molto interessante che sta mettendo in evidenza con la Numia Vero Volley Milano.

    Proviamo a conoscerla meglio in questa intervista esclusiva.

    Satomi, per cominciare raccontaci qualcosa di te.

    “Mi considero una persona piuttosto competitiva per natura. Adoro guardare anime (ovvero la trasposizione animata dei manga giapponesi, ndr) e trascorro gran parte del mio tempo libero dedicandomi a questa attività“.

    foto Instagram @310mi_14

    Come riassumeresti la tua carriera pallavolistica prima di arrivare a Milano?

    “Ho iniziato a giocare a pallavolo in terza elementare, seguendo le orme di mia sorella maggiore. Ho continuato a praticare questo sport durante le scuole medie, il liceo e l’università. Infine, ho giocato per quattro stagioni con le Denso Airybees nella V-League“.

    Come hai capito che era arrivato il momento giusto per lasciare il Giappone e trasferirti in Italia?

    “Volevo giocare all’estero perché credevo che mi avrebbe aiutato a crescere sia come pallavolista che come persona. Sentivo che era il momento giusto, considerata la mia età. Così ho preso questa decisione“.

    Quali sono le prime impressioni sulla tua esperienza in Italia?

    “In campo, devo abituarmi alle traiettorie e alla velocità della palla. Fuori dal campo, invece, mi sto adattando allo stile di vita italiano e sto studiando inglese“.

    Quali sono le differenze tra Italia e Giappone per quanto riguarda le partite e gli allenamenti?

    “Nel campionato giapponese, le partite si svolgono principalmente in modalità back-to-back (quando una squadra gioca due o più partite consecutive senza giorni di riposo, ndr). Inoltre, ho notato che le sessioni di allenamento in Italia sono meno ‘segmentate’ rispetto a quelle a cui ero abituata in Giappone“.

    Alla Vero Volley hai trovato compagne di squadra provenienti da Italia, Serbia, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Grecia e Bulgaria. Come ti trovi a stare insieme a persone di culture così diverse?

    “È piacevole perché sto imparando molte cose nuove“.

    Sei già andata alla scoperta delle città di Milano e Monza?

    “Non ho ancora avuto l’opportunità di visitarle, ma mi piacerebbe farlo“.

    Quali sono i tuoi obiettivi con la Vero Volley quest’anno?

    “Il mio obiettivo è vincere il campionato. Per raggiungere questo traguardo, mi impegnerò a dare il massimo contributo alla squadra“.

    foto Vero Volley

    Cosa ne pensi delle tue prime partite con la nuova squadra?

    “Ero molto nervosa, specialmente in occasione della prima partita. Penso che ci siano alcuni aspetti del gioco in cui potrei migliorare, quindi non vedo l’ora di affrontare le prossime sfide“.

    In che modo questa esperienza in Italia ti può aiutare a crescere come giocatrice? Quali aspetti del tuo gioco speri di migliorare?

    “Questa esperienza mi consente di esplorare elementi che non avrei potuto sperimentare nel campionato giapponese, come la potenza, la velocità e le altezze raggiunte dalle attaccanti. In generale, sono convinta di poter crescere sotto ogni punto di vista“.

    foto Instagram @310mi_14

    Ti va di tracciare un bilancio della tua esperienza a Parigi 2024 con la nazionale giapponese?

    “Anche se abbiamo esibito uno stile di gioco molto giapponese alle Olimpiadi, penso che abbiamo trovato un’atmosfera particolare e sperimentato una tensione a cui non siamo riuscite ad adattarci completamente“.

    Quali sono i tuoi sogni per il futuro?

    “Il mio obiettivo è partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles tra quattro anni. Sono consapevole che, per raggiungerlo, devo focalizzarmi sulla mia crescita, a partire da questa stagione in Italia“.

    Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Trevor Clevenot ad Ankara per continuare a crescere: “Voglio mettere tanto di me stesso”

    Sapendo della sua timidezza, della sua straordinaria diplomazia (assai diversa dalla mia), non ho pensato di metterlo naturalmente a suo agio, ma ho esordito dicendo che dopo ogni pallone che ha attaccato con quella splendida tecnica che si ritrova e che ha consentito alla Francia di ottenere il secondo oro olimpico consecutivo, il mio commento dinanzi al commensale di turno era pressochè il medesimo: come mai siamo stati così scemi da lasciar partire Trevor Clevenot? Come mai con tutti gli stranieri che mettiamo sotto contratto ad occhi chiusi, non li abbiamo aperti per fargli firmare la pensione in Italia? Come mai, in un mondo che spesso trova scarni esempi di brand identity, un’immagine come la sua non abbiamo pensato di metterla nella voce dei ricavi?

    Lui nella nostra lunghissima chiacchierata Italia-Turchia ha riso e si è imbarazzato spesso perché non sei uno dei più forti posti quattro del mondo così a caso, dato che non sei consapevole di esserlo e di non avere quell’immenso potenziale:

    “La ringrazio molto per gli apprezzamenti. Io sono partito da Piacenza dopo un anno molto complesso, le ricordo che era l’anno della pandemia e ho scelto di espatriare in Polonia per andare in Plusliga e vivere un’esperienza di tre anni bellissima, nella quale ho fatto un percorso di crescita, e nella quale mi sono impegnato tanto per conseguire dei buoni risultati”

    Lei, lo ricordiamo, oltre alle due medaglie d’oro olimpiche, è riuscito a vincere anche con il club.

    “Al di là delle vittorie, che sì, come dice lei, ci sono state ad esempio con Jastrzębski Węgiel, ho avuto modo di trascorrere tre anni in un campionato che è cresciuto molto ed è diventato interessante al pari di quello in cui ho giocato in precedenza”

    Si è detto che quest’anno ha avuto la possibilità di rientrare in Italia. Mi dica che è vero, così da assolvere parzialmente le società che l’hanno contattata.

    “(ride n.d.r.) Sì, c’è stato qualche contatto come è normale, alla fine della stagione e nel momento in cui ho deciso di lasciare il campionato polacco. Ho scelto di accettare la sfida di Ankara e l’opportunità di trasferirmi in Turchia. È stato un cambio significativo e anche in questo caso è stato un modo per mettermi alla prova e tentare una nuova esperienza”.

    Foto Instagram @ziraatvolley

    Lo Ziraat, vedendo la comunicazione fatta sinora, ha trasformato Trevor Clevenot in un uomo immagine.

    “Prima della questione dell’immagine, vorrei dirle che di una società come lo Ziraat apprezzo la grande professionalità dimostrata dal primo giorno, l’organizzazione eccellente e il fatto di potermi cimentare con il campionato, ma anche con la coppa turca e la CEV, quindi riaffacciandomi in Europa con la squadra. Per ciò che riguarda la sua domanda, cerco di migliorare questo aspetto di me e penso di aver fatto dei passi da gigante, perché prima nelle occasioni pubbliche ero un pochino più in imbarazzo”.

    Clevenot e Anderson. Bellissimi, vincenti, magnetici. Non mi dica di no.

    “(ride n.d.r.) Avere Matt in squadra è uno stimolo per tutti noi. È un giocatore fenomenale, dal punto di vista mentale è pazzesco e da giocatori c’è sempre qualcosa da imparare. Un grande professionista, poi dal punto di vista dei tifosi, certamente ne ha più di me!”

    Per ora una sola sconfitta. Cosa vuole vincere allo Ziraat in questa stagione?

    “Le dico cosa voglio fare, ossia mettere tanto di me stesso in questa avventura. Il livello che metteremo decreterà poi i risultati. Ogni giorno in palestra mi ripeto questa frase, in modo da poter dare sempre il massimo”.

    Parigi è distante due mesi. Lei vogliamo dire che ha fatto un’Olimpiade eccezionale?

    “Giochiamo da anni assieme, il segreto di questa Francia è che ci accettiamo tutti con le nostre diversità. La differenza è il nostro punto di forza, la fiducia il nostro valore”.

    Lei e Brizard giocate in maniera mnemonica.

    “Ci conosciamo da quando abbiamo quattordici anni. Abbiamo condiviso ogni cosa e sappiamo ognuno tutto dell’altro. Basta uno sguardo per capire e basta un’occhiata per sapere quando l’uno ha bisogno dell’altro in campo”.

    Foto Instagram @trevor_clevenot

    L’emozione quando l’ha sentita?

    “Durante l’inno. Avevo gli occhi lucidi. Ero lì nel mio paese, nell’Olimpiade della Francia, davanti alla mia famiglia, con i miei amici fuori dal campo e i miei amici in campo. Indescrivibile”.

    Ci diamo appuntamento a Los Angeles Trevor?

    “La voglia c’è”.

    Come si fa a voler vincere ancora dopo due ori olimpici e dopo aver vinto nel proprio Paese?

    “Possiamo vincere ancora e ogni Olimpiade è un torneo a parte. Ognuno avrà una propria motivazione. Io ho quella di vincere tre medaglie d’oro ed entrare nella storia!”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    La Nazionale di Velasco premiata come “Miglior Squadra Femminile” agli ANOC Awards 2024

    La Nazionale femminile di Julio Velasco conquista il premio di “Miglior squadra femminile” agli ANOC Awards 2024.

    Azzurre tra le protagoniste dell’evento di Cascais, in Portogallo, organizzato dall’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali e trasmesso in diretta sull’ItaliaTeamTV. La giuria che ogni anno consegna un riconoscimento a chi si distingue nei principali eventi sportivi internazionali ha scelto l’Italvolley, che a Parigi 2024 ha vinto l’oro da imbattuta permettendo all’Italia Team di raggiungere quota 40 podi e di migliorare il medagliere record di Tokyo 2020.

    Ekaterina Antropova, Caterina Bosetti, Carlotta Cambi, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Paola Egonu, Sarah Fahr, Gaia Giovannini, Marina Lubian, Loveth Omoruyi, Alessia Orro, Miriam Sylla, Ilaria Spirito: questo il gruppo che ha firmato il primo trionfo della storia della pallavolo italiana ai Giochi Olimpici dopo i tre argenti e gli altrettanti bronzi ottenuti dalla squadra maschile.

    Presenti alla cerimonia all’Auditorium del CCE di Estoril, tra gli altri, il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Segretario Generale Carlo Mornati e una delegazione della Preparazione Olimpica del CONI volata in Portogallo per partecipare alla concomitante Assemblea Generale dell’ANOC che si chiuderà il primo novembre.

    “Come abbiamo fatto a conquistare l’oro? La nostra mentalità è cambiata e grazie al nostro coach Julio Velasco, a tutto lo staff e alle lezioni imparate dalle esperienze del passato ce l’abbiamo fatta – le riflessioni di Carlotta Cambi sul palco dopo aver ricevuto il premio da Francesco Ricci Bitti, Presidente dell’Associazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive –. È stata un’avventura fantastica. Una volta tornate in Italia abbiamo ricevuto un’accoglienza straordinaria”.

    A Cascais prima dell’Italvolley è stato premiato anche Raffaele Pagnozzi, Segretario Generale dei Comitati Olimpici Europei ed ex Segretario Generale del CONI, che ha ricevuto l’ANOC Merit Award.

    (fonte: CONI) LEGGI TUTTO

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    Pineto batte Fano 3-0, infinito il primo set: 38-36

    Nella 5^ giornata di Serie A2 Credem Banca, turno infrasettimanale andato in scena questa sera (30 ottobre) al palasport abruzzese, l’ABBA Pineto supera sul 3-0 (38-36, 25-22, 25-19) la Smartsystem Essence Hotels Fano e conquista la prima vittoria stagionale di fronte al proprio pubblico. Secondo successo in campionato per la squadra guidata da coach Simone Di Tommaso che, grazie anche ai due punti racimolati nei tie break contro Siena e Aversa, sale a quota otto e con questo bottino si presenterà domenica a Catania, sul difficile campo dell’Acicastello.

    Grande prova di carattere dei biancoazzurri, trascinati da una prova sontuosa del capitano Paolo Di Silvestre – 15 punti e titolo di MVP della gara – e capaci nel primo set di risalire la china di fronte ad un triplo vantaggio dei marchigiani (24-21).

    1° SET. Simone Di Tommaso, tecnico dell’ABBA, riparte dal 6+1 che ha caratterizzato l’avvio di stagione: diagonale formata dal palleggiatore Catone e dall’opposto Kaislasalo, in banda il capitano Di Silvestre e il brasiliano Baesso; la coppia dei centrali è formata dall’ex Zamagni e da Presta. Il libero è Morazzini.

    Meglio Fano per larghi tratti. L’esperto Coscione in palleggio è bravo nell’innescare Roberti e il tedesco Marks, principali terminali offensivi ospiti. Il vantaggio di 9-4 della Virtus non disunisce Pineto, capace di crescere a muro – saranno tre con Baesso e Presta – e di rientrare fino al 21-20, dopo avere superato un altro +4 dei marchigiani di coach Vincenzo Mastrangelo. La svolta quando tutto sembrava chiuso: sotto 24-21, Pineto annulla tre set point avversari. Ruggito del capitano Paolo Di Silvestre: è suo l’ace del 24-24. Ai vantaggi inizia un botta e risposta infinito, con set point annullati da ambo i lati. Pineto la risolve con lucidità e il punto di Kaislasalo, decisivo dopo la difesa di Presta che rompe gli indugi. ABBA avanti e con un cuore grande così.

    2° SET. L’energia della partita cambia. Pineto appare più efficace al servizio – Di Silvestre su tutti – e aiutata in misura sempre maggiore dalla coppia Baesso-Kaislasalo, a tratti straripanti. Pineto accelera fino all’11-8 e poi ancora sul 14-9. Roberti e Marks trascinano Fano al break con cui pareggiare i conti (15-15) e trovare il momentaneo sorpasso (16-15). Al bivio, il set prende la strada del Pala Santa Maria. Sopra 23-22, Pineto trova il 2-0 decisivo. A chiuderla è un altro ace di un eccellente Di Silvestre. Sarà l’MVP della gara con merito.

    3° SET. Assolo ABBA Pineto. Accelerazione poderosa dei biancoazzurri in apertura di frazione (12-6), complice un grande lavoro difensivo sugli attacchi marchigiani. Pineto contiene e affonda il colpo con Kaislasalo e Baesso, 16 e 18 punti a conti fatti. Il 24-16 a cui si giunge nell’ultima parte del set è il viatico per chiudere la sfida. Fano annulla tre match point, poi cede. Al Pala Santa Maria risuona “Gente di mare”. Per l’ABBA è la prima gioia stagionale con il proprio pubblico.

    Simone Di Tommaso, allenatore dell’ABBA Pineto: “Penso che la chiave della partita sia passata in buona parte dalla gestione del primo set. Siamo entrati un po’ contratti, ma ce lo aspettavamo venendo da una brutta prestazione a Porto Viro. Fano ci ha aggrediti, noi siamo stati bravi a rimanere aggrappati e trovare il pareggio. Poi nel finale, punto a punto, siamo riusciti ad esprimere lucidità e qualità, instradando la partita e portandola sui binari che volevamo, riuscendo poi a governarla con maggiore tranquillità. Di Silvestre? Il set lo giochiamo con tutta la squadra, ma nei momenti-chiave è ovvio che i singoli possano fare la differenza. Questa squadra è singoli di grande valore e che possono venire fuori da un momento all’altro. Basta avere fiducia e continuare a lavorare”.

    Abba Pineto 3Smartsystem Essence Hotels Fano 0(38-36, 25-22, 25-19)Abba Pineto: Catone 0, Baesso 18, Presta 3, Kaislasalo 16, Di Silvestre 15, Zamagni 7, Pesare (L), Iurisci 0, Morazzini (L), Bulfon 0, Rampazzo 0. N.E. Molinari, Favaro, Calonico. All. Di Tommaso. Smartsystem Essence Hotels Fano: Coscione 0, Roberti 15, Acuti 3, Marks 14, Klobucar 7, Mengozzi 5, Rizzi (L), Merlo 2, Raffa (L), Mandoloni 0, Compagnoni 1, Tonkonoh 2. N.E. Magnanelli, Sorcinelli. All. Mastrangelo. Arbitri: Merli, Chiriatti.Note – durata set: 51′, 35′, 38′; tot: 124′.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO