consigliato per te

  • in

    Modena eliminata in tre set, Perugia alle Final-Four di Coppa Italia come da pronostico

    Nessun colpo di scena al PalaBarton, la Sir Susa Vim Perugia batte Modena in tre set (tutti comunque combattuti) e mette in tasca il biglietto per la Final Four di Coppa Italia dove in semifinale affronterà la mina vagante Verona.[IN AGGIORNAMENTO]Sir Susa Vim Perugia 3Valsa Group Modena 0(25-20, 27-25, 25-22)Sir Susa Vim Perugia: Giannelli 2, Plotnytskyi 11, Loser 10, Ben Tara 11, Ishikawa 10, Solé 6, Piccinelli (L), Cianciotta 0, Herrera Jaime 0, Colaci (L), Semeniuk 2. N.E. Candellaro, Zoppellari, Russo. All. Lorenzetti.Valsa Group Modena: De Cecco 0, Davyskiba 10, Sanguinetti 8, Buchegger 13, Gutierrez 4, Mati 2, Gollini (L), Massari 2, Anzani 4, Ikhbayri 0, Federici (L), Rinaldi 3. N.E. Meijs, Stankovic. All. Giuliani.Arbitri: Zanussi, Giardini, Salvati.Note – durata set: 28′, 34′, 30′; tot: 92′. LEGGI TUTTO

  • in

    Conegliano batte Vallefoglia 3-0, in semifinale di Coppa Italia l’attende Novara

    La quarta semifinalista della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1 è la Prosecco DOC Imoco Conegliano, la squadra vincitrice delle ultime cinque edizioni. Nella gara unica valida per i quarti di finale, la squadra di Daniele Santarelli, fresca del terzo titolo mondiale della sua storia, ha liquidato in tre set la Megabox Ond. Savio Vallefoglia con i parziali di 25-18, 25-22, 25-20. In semifinale le Pantere affronteranno la Igor Gorgonzola Novara.Prima dell’inizio doveroso minuto di silenzio alla memoria del grande coach Daniele Bagnoli che a Modena e a Treviso per lunghi anni ha scritto la storia del volley italiano.foto LVFStarting Players – Coach Santarelli dopo il turnover post mondiale schiera dall’inizio di fronte ai 5000 dell’impianto di Villorba al palleggio Wolosz con Haak opposta, al centro Fahr e Lubian, schiacciatrici le star Zhu e Gabi, libero l’eterna De Gennaro. Coach Pistola per Vallefoglia presenta dall’inizio Perovic-Bici, Candi-Witzel ,Giovannini-Lee (ex), libero l’altra ex De Bortoli. 1° set – L’ inizio gara della Megabox è molto vivace, Simone Lee buca a ripetizione il muro di casa (2-4), ma Zhu pareggia subito dopo una bella difesa di squadra. Improvvisamente Gabi e Zhu estraggono colpi pregiati dal cilindro, poi Fahr punisce la difesa marchigiana in contrattacco e le Pantere accelerano: 9-7. Dopo il time out delle ospiti c’è il muro di Gabi e la Prosecco DOC Imoco scappa via (11-7). Vallefoglia alterna ottime cose a qualche errore e Conegliano tiene il vantaggio (16-13), nonostante una Lee ispirata (7 punti). L’olimpionica Giovannini con un paio di attacchi efficaci tiene in gara le ospiti, ci vogliono la miglior difesa di Moki De Gennaro e le bordate di Gabi e Haak (11 punti in due nel set) per allungare ancora (19-15). Le azioni diventano più intense, il ritmo si alza e la Megabox soffre, costretta all’errore dalla pressione gialloblù (23-17). Un’ottima Fahr (6 punti nel set) piazza l’ace e Conegliano chiude 25-18 il primo set.2° set – Il secondo set vede un bell’inizio di Sarah Fahr, chiamata al lavoro con successo a ripetizione da capitan Wolosz, ma Vallefoglia si conferma pimpante. C’è Carletti al posto di Lee, ancora non al meglio, e con Giovannini e Bici risponde colpo su colpo (7-7). Si continua sui binari dell’equilibrio, il primo mini break è merito di Zhu, precisa e concreta, e di una Sarah Fahr in grande spolvero (100% in attacco nel set, sarà MVP alla fine con 13 punti, 3 muri e il 63% in attacco) che domina sotto rete con muri tentacolari (11-9). Le attaccanti marchigiane vanno fuori giri, poi Wolosz manda Zhu a segno senza muro e coach Pistola chiede time out sul 14-10 per la Prosecco DOC Imoco. Altra “sgasata” gialloblù con le difese di Gabi e De Gennaro, poi ancora Fahr a muro per il 17-10 che scava un solco difficile da recuperare per Candi e compagne. Sul 19-13 entrano anche Adiwge e Seki per il doppio cambio, poi anche Lukasik per Zhu e arriva anche un sussulto delle ospiti (19-15), prontamente rintuzzato dall’attacco della giovane opposta gialloblù. Il finale è appassionante, la Megabox risale a -2 (22-20), ci pensa Adiwge a riportare il +3. Nel finale anche Conegliano sbaglia qualcosa (23-22), ma ci pensa Zhu Ting, scatenata nel set (8 punti con il 66% in attacco e 2 muri!)  a piazzare il muro che chiude le ostilità sul 25-22 ed è 2-0.3° set – Anche nel terzo set andamento simile, la Megabox ci mette impegno e qualità, dimostrandosi squadra di livello, ma Wolosz e compagne quando serve fanno valere la fisicità e il talento di un gruppo ancora imbattuto da inizio stagione. La Prosecco DOC Imoco prende un buon vantaggio (13-9), Giovannini e compagne però restano sempre lì minacciose, pronte ad approfittare di un calo della squadra di casa. Bici (16 punti alla fine) firma il -1 (13-12) con uno dei suoi colpi da seconda linea, ma Haak e Fahr oscurano la vallata a muro (14-12). Senza fuochi d’artificio, ma con tanta concretezza, la squadra di coach Santarelli avanza spedita verso la conquista del parziale e del match. Sul punto di Gabi (14 alla fine) del 18-14 dentro il doppio cambio per le Pantere, De Gennaro in versione-regista serve subito Adiwge per il 19-15. Fino all’ultimo il set è equilibrato, Weitzel a rete sigla il -1 (21-20), time out di coach Santarelli che non vuole correre rischi. Tocca a Isabelle Haak (chiuderà da top scorer gialloblù con 16 punti, 3 muti) siglare i punti decisivi con le sue bordate impressionanti: 25-20 e si chiude con l’ennesimo successo per 3-0 della Prosecco DOC Imoco che si qualifica tra gli applausi per la Final Four.Prosecco DOC Imoco Conegliano 3Megabox Ond. Savio Vallefoglia 0(25-18, 25-22, 25-20)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Braga Guimaraes 14, Fahr 13, Haak 16, Zhu 10, Lubian 4, Wolosz, De Gennaro (L), Adigwe 3, Lukasik, Seki. Non entrate: Chirichella, Eckl, Lanier, Bardaro (L). All. Santarelli. Megabox Ond. Savio Vallefoglia: Giovannini 6, Candi 4, Perovic, Lee 7, Weitzel 8, Bici 16, De Bortoli (L), Carletti 3, Kobzar, Lazda, Torcolacci. Non entrate: Feduzzi (L), Michieletto. All. Pistola.Arbitri: Caretti, Rossi.Note – Spettatori: 5230, Durata set: 24′, 30′, 28′; Tot: 82′.MVP: Fahr.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Caso Fedorovtseva: è lo Shanghai ad essere inadempiente, altro che fuga

    “Si lasciano i ricchi, si lasciano quelli che non avrebbero i soldi per lasciarsi, si lasciano gli innamorati, si lasciano persino quelli che si erano messi insieme per non lasciarsi soli. Si lasciano tutti, è solo questione di quando”.Con queste parole Ester Viola, nel suo romanzo d’esordio ‘L’amore è eterno finché non risponde’, riflette sulla naturale transitorietà delle relazioni, un concetto che, purtroppo, non risparmia nemmeno il mondo dello sport. E se a livello sentimentale si possono registrare rotture più o meno dolorose, a livello professionale a volte basta un’incertezza economica a far precipitare le cose.È proprio questo il caso di Arina Fedorovtseva, schiacciatrice russa che qualche giorno fa ha detto addio allo Shanghai. Nonostante un avvio soddisfacente della stagione e buoni risultati in campionato, Fedorovtseva ha deciso di esercitare una clausola per risolvere anticipatamente il suo contratto. Il motivo? Le inadempienze del club, in particolare il mancato pagamento degli stipendi, che hanno spinto la giocatrice ad agire di conseguenza.Adesso, con l’assistenza dei suoi legali, Fedorovtseva è pronta ad avviare una vertenza presso la FIVB e la Commissione Arbitrale Sportiva per recuperare quanto le spetta. Il divorzio tra la schiacciatrice e lo Shanghai al termine della prima fase del campionato cinese è stato dunque praticamente inevitabile.La notizia, però, non è solo una fine, ma anche un nuovo inizio per Fedorovtseva. Una volta completata la risoluzione del contratto con il club cinese, la fuoriclasse russa si riunirà al Fenerbahce, con cui aveva già trovato un accordo qualche mese fa: come pubblicato da Volley News a luglio, il nuovo contratto avrà durata fino al 2027.In conclusione, come ben dice Ester Viola nel suo libro, “si lasciano tutti”. E nel caso di Fedorovtseva, la separazione dallo Shanghai non è solo una questione di tempismo, ma anche di scelta professionale: continuare a crescere in un ambiente dove le condizioni sono più solide e promettenti.Di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

  • in

    Serie A1, Coppa Italia Frecciarossa: i risultati dei quarti di finale in gara unica

    Arrivano i primi verdetti dei Quarti di Finale della Coppa Italia Frecciarossa di Serie A1. Domenica 29 dicembre in programma tre sfide, lunedì 30 il quadro si completerà con la sfida tra Conegliano e Vallefoglia, al termine della quale avremo il quadro completo delle quattro formazioni qualificate alla Final Four di Bologna dell’8 e 9 febbraio 2025.Quarti di finale Coppa Italia A1 FrecciarossaDomenica 29 dicembre 2024ore 16.00Scandicci – Bergamo 3-1(25-15, 25-16, 23-25, 25-16)ore 17.00Milano – Chieri 3-0(25-21, 25-20, 25-21)ore 18.00Novara – Busto Arsizio Lunedì 30 dicembre 2024ore 19.00Conegliano – Vallefoglia  LEGGI TUTTO

  • in

    Superlega, Del Monte Coppa Italia: i risultati dei quarti di finale in gara unica

    Arrivano i primi verdetti dei Quarti di Finale della Del Monte Coppa Italia di Superlega. Domenica 29 dicembre in programma tre sfide, lunedì 30 il quadro si completerà con la sfida tra Perugia e Modena, al termine della quale avremo il quadro completo delle quattro formazioni qualificate alla Final Four di Bologna del 25 e 26 gennaio 2025.Quarti di Finale – Del Monte® Coppa Italia SuperLegaDomenica 29 dicembre 2024ore 16.00Trento – Cisterna 3-1(25-23, 25-19, 22-25, 25-15)ore 18.00Civitanova – Milanoore 18.30Verona – PiacenzaLunedì 30 dicembre 2024ore 20.30Perugia – ModenaLa formulaPartecipano le prime otto classificate al termine del girone di andata: i Quarti di Finale saranno disputati in gara secca in casa della miglior classificata. Le quattro squadre vincenti parteciperanno quindi alla Final Four in programma all’Unipol Arena di Bologna, il weekend del 25 e 26 gennaio 2025. LEGGI TUTTO

  • in

    Leo Turrini ricorda Daniele Bagnoli: l’uomo, l’allenatore, il suo unico grande rimpianto

    Il 27 dicembre ci ha lasciati all’età di 71 anni Daniele Bagnoli, un gigante della pallavolo italiana. Ci piace pensare che prima di salutarci abbia potuto vedere almeno una delle tante partite andate in scena nel giorno di Santo Stefano. Quello che è certo è che ha lasciato un vuoto che sarà quasi impossibile colmare. Non tanto nei pesanti numeri legati alle sue vittorie, che ne hanno fatto uno degli allenatori più titolati di questo sport, quanto per quella personalità unica, quello sguardo che sapeva pietrificarti anche. Incantesimo che solo il suo sorriso era in grado poi di sciogliere.38 TITOLI VINTI IN CARRIERA – I numeri, come detto, non sono tutto, ma nel suo caso raccontano comunque tanto e ricordarli è solo uno dei tanti modi per rendergli tutti gli onori che merita: 8 scudetti (2 con Modena, 6 con Treviso), 7 Coppe Italia (3 con Modena, 4 con Treviso), 5 Supercoppe Italiane (tutte con Treviso), 5 Coppe Campioni (2 con Modena, 3 con Treviso), 2 Coppe CEV (oggi si chiamano Challenge Cup, vinte entrambe con Treviso), 1 Coppa delle Coppe (Modena), 2 Supercoppe Europee (1 con Modena, 1 con Treviso). E non finisce qui, aggiungete anche 1 campionato russo, 1 Coppa di Russia e 1 Supercoppa russa con la Dinamo Mosca; 1 Supercoppa turca (Fenerbahce), 1 campionato iraniano e 1 Campionato asiatico per Club (Matin), 1 campionato qatariota e 1 Coppa dei Campioni del Golfo (Al-Rayyan).LE SUE SQUADRE – Altrettanto importante è ricordare tutte le sue squadre, perché ognuna di loro, dalla prima all’ultima, rappresenta una, se non più pagine, di una storia che a sua volte ne ha intrecciate tantissime altre: quelle dei suoi giocatori, dei suoi dirigenti, dei suoi staff, dei suoi tifosi. Così come gli avversari, chi gli ha voluto bene e chi magari no, sportivamente parlando. I giornalisti che lo hanno raccontato, tutte quelle persone che dagli spalti, con i loro occhi, ne hanno potuto apprezzare lo stile, l’estro, il genio.E dunque Mantova, Guidizzolo, Virgilio, Galileo Giovolly, Modena in tre differenti momenti, Roma, Treviso due volte, Dinamo Mosca, Fenerbahce, Matin Varamin, Al-Rayyan, Sfaxien, Top Volley Latina, Ural, Tonno Callipo. Senza dimenticare le esperienze con la nazionale Russa e (da vice) con la Germania. Una carriera lunga quarant’anni, iniziata nel 1980 e conclusa nel 2019.IL RICORDO DI LEO TURRINI – Parlare di Daniele Bagnoli ricordandone maglie e medaglie è assolutamente un atto dovuto, ma altrettanto lo è raccontare l’uomo oltre l’allenatore, dalla cui fusione, come detto all’inizio, ne è uscito un gigante di questo sport. E un gigante come Bagnoli poteva essere ricordato degnamente solo da un gigante del giornalismo, che nel suo caso è stato anche un caro amico. Stiamo parlando di Leo Turrini.“Faccio prima a dire che Daniele Bagnoli è stato uno dei miei migliori amici – ci racconta Turrini – : sotto rete, in palestra. L’ho ammirato e apprezzato tantissimo come coach, credo che negli Anni ’90 tra Modena e Treviso abbia espresso qualcosa di raro, se non di unico, nella conduzione di grandi squadre”. “Ha vinto tutto quello che era immaginabile vincere con i club, ma credo che abbia avuto un unico rimpianto, che poi era anche il mio: non essere mai stato nominato commissario tecnico della nazionale italiana. Era la sua aspirazione segreta. È un paradosso. È stato ct della Russia, e la Russia nel volley, a prescindere dalle attuali vicissitudini legate al contesto geopolitico, non è mai stata una espressione qualunque”.“Al di là delle qualità del tecnico, voglio anche aggiungere che era una persona sicuramente portata ad amare in modo speciale le donne, ma di rara sensibilità umana. Io gli ho voluto bene e sono stato contento di poter condividere con lui tanti momenti felici”.“Uno in particolare non lo riguardò come allenatore. Eravamo al Mondiale del 1998 in Giappone, quello del terzo storico titolo iridato consecutivo dell’Italia maschile, e lui si imbucò tra i giornalisti in tribuna stampa. Era accanto a me e ci abbracciammo all’ultimo punto come se fosse una conquista comune. In fondo Daniele era felice di essere un membro della grande famiglia della pallavolo e spero che il piccolo popolo delle palestre, come l’ho chiamato sempre io, troverà il modo di ricordarlo onorandone non solo la competenza ma anche, come ho detto, l’umanità”.A cura di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

  • in

    Volley italiano in lutto: è scomparso l’otto volte scudettato Daniele Bagnoli

    Il mondo della pallavolo italiana è in lutto, è venuto a mancare nella giornata di oggi Daniele Bagnoli: uno degli allenatori più vincenti del volley italiano a livello di club.Nato a Mantova il 25 ottobre 1953 Bagnoli ha scritto molte pagine storiche del nostro sport, legando la sua carriera in particolare alle squadre di Modena, Roma e Treviso con le quali in totale ha collezionato il record di 8 scudetti vinti, primato condiviso con Franco Anderlini. Nel corso della sua lunga carriera il tecnico mantovano ha fatto parte anche dello staff delle nazionali azzurre.“Apprendiamo con commozione la scomparsa di Daniele, un tecnico che lascia una grande grande eredità alla pallavolo italiana, e che con il suo lavoro ha contribuito in maniera importante alla crescita del nostro movimento. Da parte mia e della Federazione Italiana Pallavolo posso solo esprimere le più sentite condoglianze alla sua famiglia.” il commento del presidente federale Giuseppe Manfredi. Sincere condoglianze alla famiglia stanno arrivando da parte di tutto il mondo del volley italiano.(fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Ivan Zaytsev saluta Monza e la Superlega: il 31 dicembre lo aspettano a Istanbul

    Quando si dice il caso… l’ultima partita in Italia di Ivan Zaytsev è stata contro la Lube, sua ex squadra, ed è stata anche una vittoria, nel giorno di Santo Stefano, davanti ai 3mila dell’Opiquad Arena. Finita la partita lo Zar si è intrattenuto a lungo per salutare quello che era diventato il suo nuovo pubblico, ha firmato la solita valangata di autografi, si è smascellato per sorridere in un centinaio di selfie, poi ha preso la sua auto e si è messo in viaggio verso casa.Pochi giorni da trascorrere in famiglia, con moglie e figli, poi il 31 dicembre la partenza in direzione Istanbul dove lo attende una maglia giallorossa con il suo nome, quella del Galatasaray. Con i turchi per ora ha firmato un contratto fino a fine stagione, poi al limite si vedrà.Foto Lega Pallavolo Serie AA Monza Zaytsev lascia sicuramente un bellissimo ricordo di sé: professionista esemplare, il classico giocatore che arriva per primo in palestra e a fine allenamento, quando gli altri si tolgono le scarpe e prendono la via dello spogliatoio, è ancora lì a farsi sparare palloni addosso, per poi smettere solo quando arriva la squadra femminile del Vero Volley a reclamare il campo.Zaytsev professionista lo è stato fino alla fine anche nel discutere l’eventuale prolungamento fino a fine stagione (l’accordo iniziale scadeva a fine 2024): ha fatto una scelta personale, è rimasto fermo sulla sua posizione, ha mantenuto il punto e alla fine ha salutato tutti, dal primo all’ultimo, con lo stesso garbo del primo giorno. E lo stesso ha fatto anche il Vero Volley, che oggi, con una nota ufficiale, lo “ringrazia per la disponibilità dimostrata e gli augura il meglio per il suo futuro”. Messaggio “vero”, non di circostanza.E dire che in tanti, ancora oggi, lo dipingono come uno “ingombrante“. Noi, personalmente, di ingombrante in questi mesi abbiamo visto solo la sua generosità in campo e in palestra. Un modello che tanti giovani, e tanti meno giovani, dovrebbero prendere ad esempio.Di Giuliano BindoniFoto Vero Volley Monza LEGGI TUTTO