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    VNL: 3-0 anche alla Thailandia, l’Italia vola alle Finals con 10 vittorie su 12

    Di Giuliano Bindoni L’Italia chiude nel migliore dei modi questa Week 3 di Volleyball Nations League centrando contro la Thailandia l’ottava vittoria consecutiva, e decima in totale nel torneo. Dopo aver sperimentato nelle precedenti uscite, che hanno dato la possibilità di non spremere troppo alcune giocatrici e di testare l’effettiva compatibilità di altre con il suo sistema di gioco, il ct Mazzanti in quest’ultimo match ha mandato in campo quello che dovrebbe essere lo starting six titolare con cui ad Ankara andrà alla conquista di questa VNL, e poi del Mondiale dopo l’estate. Al di là del risultato, che era comunque scontato, di cose incoraggianti non se ne sono viste però molte. A convincere poco, anche in questa occasione, è stata la regia. Se Orro aveva giocato benissimo la partita di ieri contro la Bulgaria, oggi ha stentato per lunghi tratti a trovare la giusta intesa con alcune compagne (non le centrali), Egonu in primis. La stessa cosa era successa anche a Malinov nel match contro la Corea del Sud. Bisognerà trovare la magia dell’Europeo, e in fretta, ma non abbiamo dubbi che la prossima settimana, quando le azzurre si ritroveranno in palestra per preparare le Final Eight, il ct Mazzanti sarà in grado di accordare i suoi strumenti per trasformare la sua squadra ancora una volta in una vera orchestra. foto Volleyball World STARTING SIX – Come detto, tutte le big in campo per l’Italia, con diagonale Orro-Egonu, Chirichella-Danesi al centro, Sylla e Pietrini in banda e De Gennaro libero. Dall’altra parte della rete Sriwacharamaytakul schiera le sue con Pornpun al palleggio opposta a Pimpichaya, Kaewkalaya e Hattaya centrali, Ajcharaporn e Chatchu-On schiacciatrici e Piyanut libero. 1° SET – Primo punto del match a firma Chirichella, che di polpastrelli trova il block-out del muro avversario. Con la stessa dinamica arriva anche il secondo punto azzurro con Egonu sempre da post 2. Al terzo attacco Orro arma anche la mano al centro di Danesi che non sbaglia. Ma attaccano, e bene, anche le avversarie che restano a contatto e poi addirittura accelerano andando avanti 4-7. Egonu con un attacco dei suoi conquista prima il cambio palla e poi pizzica la linea di fondo dai nove metri mettendo a referto il primo ace della sua partita. In queste prime fasi è principalmente la numero 16 Pimpichaya a creare i maggiori problemi per De Gennaro e compagne, andando a bersaglio con grande efficacia, di forza o di tocco, tanto da posto 4 quanto da posto 2. Il controsorpasso Italia (10-9) arriva con una pipe devastante di Egonu, e poco dopo si brekka (12-10) con un errore delle asiatiche al termine di una lunga azione risolta da Sylla con due difese davvero super. Ace di Orro e il solco aumenta (+3). Un vantaggio che l’Italia riesce a difendere fino alla fine del set, al netto di qualche errore di Egonu, che in un paio di occasioni ci mette del suo, in altre non viene servita alla perfezione da Orro che in questo primo set fatica a trovare la giusta intesa con la nuova giocatrice del VakifBank. L’Italia non benissimo anche nel gioco mura-difesa (1 solo muro punto in tutto il set), merito delle asiatiche che sono brave a muovere la rete, ma compensa con il servizio, che crea alle sempre qualche grattacapo, e si gira così campo con il punteggio di 25-20. foto Volleyball World 2° SET – Anche nel secondo set le thailandesi difendono su tutti i palloni, e si esaltano anche oltre misura quando riescono a contenere una stella mondiale del calibro di Egonu. L’ex Pantera è così costretta ad imprimere ancor più potenza ai suoi colpi e nell’azione che vale il secondo punto azzurro centra violentemente in pieno volto il libero Supattra costringendola a lasciare il campo con la borsa del ghiaccio sulla fronte. Bello il gesto di Paola che passa sotto la rete per scusarsi con l’avversaria e accertarsi delle sue condizioni. Col passare delle azioni ci si rende conto, però, che quella a cui si sta assistendo non è sicuramente una bella partita. Tanti errori da una parte e dall’altra, tante alzate imprecise che costringono le attaccanti a sterili pallonetti. Le Azzurre, in un modo o nell’altro, doppiano le asiatiche sul 12-6 e da metà set in avanti diventano anche più efficaci nel contenere gli attacchi a muro. Il gioco avversario diventa sempre più falloso e poco incisivo, e il risultato è un 25-14 sconsigliato ai puristi della bella pallavolo. 3° SET – Nel terzo parziale si va subito avanti 7-2 ed è subito chiaro che il match non ha più molto da raccontare. L’Italia cerca semplicemente di chiuderla nel modo più rapido possibile, giocando col braccio sciolto e la testa libera (20-10). A svegliare tutti dal torpore ci pensa Moki De Gennaro, che si inventa un’alzata in bagher di spalle per Danesi che schiaccia al centro praticamente una veloce. Alla fine la chiude Sylla (25-14). Com’è, come non è, la miglior marcatrice dell’incontro è comunque sempre lei, Paola Egonu con 24 punti (4 ace e 1 muro). In doppia cifra anche Pietrini (12). THAILANDIA – ITALIA 0-3 (20-25, 14-25, 14-25)THAILANDIA: Chatchu-On 10, Pimpichaya 8, Hattaya 5, Ajcharaporn 4, Kaewkalaya 2, Thanacha 2, Sasipapron 2, Jarasporn 1, Piyanut (L), Pornpun, Sutadta, Supattra, Sirima, Tichakorn. All. SriwacharamaytakulITALIA: Pietrini 11, Danesi 9, Egonu 24, Sylla 8, Chirichella 7, Orro 3, De Gennaro (Libero), Fersino. N.E. Lubian, Gennari, Bonifacio, Degradi, Malinov e Nwakalor. All. MazzantiArbitri: Akrinci Erdal (Tur) e Adler Laszlo (Hun)Durata: 23’, 20’, 22’Spettatori: 150Note: Italia: a 7, bs 7, m 6, et 5. Thailandia: a 3, bs 0, m 0, et 8. LEGGI TUTTO

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    Un’Italia frizzante stende la Bulgaria e si prende il terzo posto

    Di Redazione

    Azzurre in carrozza nella penultima gara della fase a gironi di VNL femminile: davanti al pubblico di Sofia l’Italia travolge in tre set la Bulgaria e conquista il terzo posto in classifica generale scavalcando il Giappone, anche se le asiatiche hanno disputato una gara in meno. Con un sestetto rivoluzionato rispetto alla gara del giorno precedente, la squadra di Davide Mazzanti vince e convince, pur tenendo conto della modestia delle avversarie (allenate dal nostro Lorenzo Micelli): i primi due set non hanno storia e soltanto nel terzo la Bulgaria resta incollata nel punteggio fino al 18-17, senza riuscire però a completare la rimonta.

    Buone notizie per l’Italia arrivano da Elena Pietrini, schierata da titolare e grande protagonista con 20 punti personali (66% in attacco); ottima prova anche per Cristina Chirichella, soprattutto nella fase decisiva del terzo set, e per Anna Danesi, molto incisiva al servizio. Lucida la regia di Alessia Orro, che centellina una Sylvia Nwakalor in serata positiva (57% in attacco), e il muro (7 punti a 1) è ancora una volta presente; le uniche pecche, se proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo, stanno in qualche affanno in ricezione sulle battute di Dimitrova e Saykova.

    L’Italia tornerà in campo domani, domenica 3 luglio, alle 15.30 per l’ultima gara del girone contro la Thailandia: serve una vittoria per strappare la miglior posizione possibile nella griglia delle Finals, ma anche le asiatiche sono alla disperata ricerca di un successo per entrare tra le prime 8.

    I SESTETTI – Schieramento inedito per l’Italia con Orro in palleggio, Nwakalor opposta, Chirichella e Danesi centrali, Pietrini e Gennari schiacciatrici, De Gennaro libero. Nessuna sorpresa dalla parte di Micelli, che manda in campo Kitipova in regia, Chausheva opposta, Mira Todorova e Dimitrova al centro, Yordanova e Paskova in posto 4 e Zhana Todorova libero.

    1° SET – Il primo break della gara lo sigla la Bulgaria: Chausheva va a segno per due volte consecutive e Dimitrova prende di mira Pietrini in ricezione per il 3-6. L’Italia però risponde con la stessa moneta e proprio un ace di Danesi vale il pareggio sul 7-7. Gennari firma il sorpasso (9-8) e Nwakalor regala alle azzurre il break del 12-10. Al rientro dal time out tecnico Chirichella inventa l’ace del più 3 e il vantaggio aumenta fino al 15-10 grazie a Danesi e Pietrini: Micelli deve fermare il gioco. Ancora a segno Danesi per il 16-10, finché la neoentrata Marinova interrompe il break. L’Italia però è in pieno controllo e sul servizio di Orro dilaga addirittura fino al 23-11, malgrado l’ingresso di Ralitsa Vasileva tra le avversarie. Danesi porta le azzurre al set point e Nwakalor lo trasforma subito a muro per il perentorio 25-12.

    2° SET – Si riparte con le formazioni iniziali. L’avvio è molto simile al set precedente: un ace di Dimitrova porta avanti la Bulgaria (1-3), ma l’Italia pareggia subito con Nwakalor (5-5) e poi passa a sua volta in vantaggio, grazie all’opposta e al servizio di Danesi (8-6). Chirichella e Pietrini spingono avanti le azzurre, che si involano di nuovo a cavallo del time out tecnico: dal 9-8 al 14-8 e stop per Micelli (che aveva già inserito Barakova e Marinova). Yordanova prova a limitare i danni (14-10) e l’errore di Nwakalor riavvicina la Bulgaria sul 16-13. Vantaggio che si riduce ancora su un’invasione di Orro (17-15) ma torna consistente con Gennari (19-15). Sul 20-16 un po’ di preoccupazione per Nwakalor, colpita a un braccio da Pietrini durante un recupero; l’opposta resta però in campo. Chirichella mantiene un margine rassicurante (22-17), Pietrini trascina l’Italia al set point (24-18) e ancora Nwakalor chiude i conti sul 25-19.

    3° SET – Cambia la diagonale titolare Micelli, che parte con Barakova-Marinova. L’avvio stavolta è in equilibrio (4-3), ma il servizio di Danesi permette a Chirichella di firmare il break azzurro in attacco e a muro (7-4). La centrale continua a imperversare sotto rete (8-5, 9-6), ma la solita battuta di Dimitrova, in collaborazione con gli attacchi di Yordanova, riporta la Bulgaria in parità (11-11). Dura poco, però: Nwakalor e Gennari confezionano subito il controbreak del 14-11. Nwakalor allunga sul 16-12 e Gennari prova a blindare il vantaggio (18-13), ma il servizio della neoentrata Sakyova e gli attacchi di Paskova “mangiano” quasi tutto il margine costringendo Mazzanti al time out sul 18-17. Ci pensa Chirichella a stoppare la rimonta con una magia, poi Pietrini firma un mani-out cruciale e Paskova sbaglia tutto per il 21-17. Pietrini fa il vuoto in attacco per il 23-18, l’errore in battuta di Paskova procura 4 match point e ancora Pietrini mette fine alla gara sul 25-21.

    Italia-Bulgaria 3-0 (25-12, 25-19, 25-21)Italia: Lubian ne, Gennari 9, Bonifacio ne, Malinov ne, De Gennaro (L), Fersino (L) ne, Orro 3, Chirichella 8, Danesi 9, Pietrini 20, Nwakalor 12, Sylla ne, Egonu ne, Degradi ne. All. Mazzanti.Bulgaria: Dimitrova 8, Neykova ne, Yordanova 9, Paskova 7, Kitipova, Barakova, Saykova 2, Todorova M. 2, Todorova Z. (L), Marinova 3, Chausheva 7, Milanova 1, Krivoshiyska ne, Vasileva 1. All. Micelli.Arbitri: Collados (Francia) e Gerothodoros (Grecia).Note: Italia: battute vincenti 4, muri 7, errori 12. Bulgaria: battute vincenti 4, muri 1, errori 14.

    LA SITUAZIONEPool 5: Belgio-Olanda 1-3 (25-21, 24-26, 20-25, 21-25); Turchia-Giappone 3-1 (25-20, 25-15, 18-25, 25-22); Serbia-Canada 3-1 (25-20, 25-14, 20-25, 25-22). Prossimo turno: Turchia-USA sab 2/7 ore 22; Giappone-Serbia dom 3/7 ore 1.00; Germania-Canada dom 3/7 ore 4.00.Pool 6: Rep.Dominicana-Polonia 3-2 (20-25, 38-36, 25-20, 13-25, 15-9); Brasile-Thailandia 3-1 (25-18, 26-24, 23-25, 25-23); Italia-Bulgaria 3-0 (25-12, 25-19, 25-21). Prossimo turno: Cina-Corea del Sud dom 3/7 ore 12.30; Thailandia-Italia dom 3/7 ore 15.30; Polonia-Bulgaria dom 3/7 ore 19.Classifica: Brasile 10 vittorie (29 punti); USA 9 (27); Italia 9 (26); Giappone 8 (24); Cina 7 (23); Turchia 7 (22); Serbia 7 (20); Thailandia 5 (15); Rep.Dominicana 5 (14); Canada e Polonia 4 (12); Germania e Olanda 3 (11); Bulgaria 3 (9); Belgio 3 (6); Corea del Sud 0 (0). LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: anche Cina e Serbia staccano il biglietto per le Finali

    Di Redazione Ultimi fuochi della terza e decisiva tappa di VNL femminile, che determinerà i nomi delle squadre qualificate alla Final Eight di Ankara. Tra ieri e oggi, oltre all’Italia, altre due nazionali si sono assicurate la qualificazione matematica: la Cina, che ha piegato nettamente in tre set la Repubblica Dominicana, e la Serbia, che ha avuto la meglio per 3-1 sul Canada, con 27 punti di una scatenata Ana Bjelica. Con USA, Giappone e Brasile già certe del passaggio del turno e la Turchia qualificata come paese ospitante, resta un solo posto a disposizione: a contenderselo saranno Thailandia, Canada e Repubblica Dominicana, anche se quest’ultima ha una sola partita ancora da giocare. Parlando di Turchia, nella notte la formazione di Giovanni Guidetti ha giocato forse la sua miglior partita nella competizione, piegando per 3-1 il Giappone con ben 19 muri-punto di squadra: 6 di Zehra Gunes e 5 di Eda Erdem, che sono anche tra le migliori realizzatrici insieme a Hande Baladin (18 punti). Il Brasile ha fatto un passo verso il secondo posto con il 3-0 alla Bulgaria (anche qui 11 muri per le verdeoro, 3 della giovane Julia Kudiess), mentre l’Olanda ha vinto per 3-1 il derby con il Belgio, che ora rischia la “retrocessione” in European League: protagonista assoluta la neo-perugina Juliet Lohuis con 19 punti, dall’altra parte non ne bastano 31 di Britt Herbots. LA SITUAZIONEPool 5: Belgio-Olanda 1-3 (25-21, 24-26, 20-25, 21-25); Turchia-Giappone 3-1 (25-20, 25-15, 18-25, 25-22); Serbia-Canada 3-1 (25-20, 25-14, 20-25, 25-22). Prossimo turno: Turchia-USA sab 2/7 ore 22; Giappone-Serbia dom 3/7 ore 1.00; Germania-Canada dom 3/7 ore 4.00.Pool 6: Cina-Rep.Dominicana 3-0 (25-19, 25-16, 25-15); Italia-Corea del Sud 3-1 (25-17, 23-25, 25-15, 25-19); Brasile-Bulgaria 3-0 (25-21, 25-20, 25-18). Prossimo turno: Rep.Dominicana-Polonia sab 2/7 ore 12.30; Brasile-Thailandia sab 2/7 ore 15.30; Italia-Bulgaria sab 2/7 ore 19.Classifica: USA 9 vittorie (27 punti); Brasile 9 (26); Giappone 8 (24); Italia 8 (23); Cina 7 (23); Turchia 7 (22); Serbia 7 (20); Thailandia 5 (15); Canada e Rep.Dominicana 4 (12); Polonia 4 (11); Germania e Olanda 3 (11); Bulgaria 3 (9); Belgio 3 (6); Corea del Sud 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    VNL: Sylla e Nwakalor mandano l’Italia alle Finals, ma quanti errori contro le coreane

    Di Giuliano Bindoni Contro la Corea del Sud, cenerentola di questa Volleyball Nations League (unica squadra a zero punti) l’Italia ha la strada spianata per conquistare matematicamente l’accesso alle Finals e non la spreca imponendosi per tre set a uno. Un match che, come si sapeva sin dalla vigilia, avrebbe, e di fatto ha permesso al ct Mazzanti di sperimentare, a partire dal sestetto iniziale che ha visto sì l’esordio da titolare di capitan Sylla, ma ha concesso del meritato riposo a Paola Egonu, Anna Danesi e persino alla stacanovista Moki De Gennaro. Non è tutto oro quello che luccica, però. L’Italia ha conquistato tre punti fondamentali ma senza dominare a modo suo, come ci si sarebbe aspettato, un avversario decisamente modesto, come dimostra la sua classifica. Le azzurre hanno addirittura perso il secondo set e in generale sono risultate per lunghi tratti fallose e poco efficaci, soprattutto in attacco. Degradi (la più fallosa delle azzurre) a corrente alternata per tutto il match, Malinov molto imprecisa in regia, fortunatamente a tenere la barra dritta ci hanno pensato Nwakalor (top scorer del match con 21 punti, di cui 4 a muro), Sylla (17 punti, 4 muri) e Chirichella. Siamo comunque alle Finals, e oggi l’obiettivo da conquistare era solo questo. STARTING SIX – Mazzanti, come detto, schiera una formazione inedita con la diagonale Malinov-Nwakalor, con Chirichella e Bonifacio al centro, Sylla e Degradi in posto 4 e Fersino libero. Ganzalez, coach delle coreane, risponde con la formazione tipo che vede al palleggio Hye Seon opposta a Yerim, Dahyeon e Juah centrali, Jeongah e Show schiacciatrici e infine Dahye libero. 1° SET – Dai nove metri apre le danze la Corea ma il primo punto del match è di Bonifacio al centro. Le azzurre approcciano il match con prudenza e senza strafare, molto attente in difesa con le autocoperture e con Malinov che cerca di variare il gioco in attacco, mentre dall’altra parte della rete le avversarie giocano praticamente solo fast. Il primo vero allungo arriva con due punti in fila di Degradi e vale il +4 Italia (8-4). Ma le coreane non si disuniscono e trovano addirittura un mini break di 3-0 che le riporta sotto di due (10-8). È però un lampo a cui non segue il tuono, perché le azzurre in un amen volano subito sul +9 (8-17) con Sylla e Nwakalor e svariati errori delle asiatiche. L’Italia intravede così il traguardo e lo raggiunge passeggiando serenamente fino al 25-17 finale. 2° SET – Il secondo set si apre subito con un monster block di Nwakalor, poi però le azzurre pasticciano più del consentito in difesa, in attacco (brutta alzata di Malinov per Bonifacio al centro che schiaccia in rete) e al servizio (soprattutto con Degradi), e permettono alle coreane di andare avanti addirittura 3-7. La reazione fortunatamente è immediata, e la parità arriva con Sylla, che buca il muro, e l’ennesimo errore di Hanbi. Poi ancora una gran diagonale di Sylla su una free ball e sorpasso (8-7). Si viaggia punto a punto fino ai 15, con Malinov che sbaglia troppo spesso misura e timing dei suoi appoggi, cosa che fa perdere al gioco azzurro la giusta efficacia in attacco. Fortunatamente il gioco offensivo delle coreane è falloso oltre misura, e contribuisce sensibilmente all’allungo dell’Italia che nel finale di set mette ancora la freccia e vola sul +3 (15-18). Sul 20 pari Malinov si riscatta e con una seconda velenosa riporta avanti le sue. Per Mazzanti però non basta e in cabina di regia sale così Orro. Altra parità a 23, con le coreane che trovano punti pesanti anche a muro (2 in fila ai danni di Nwakalor) e conquistano addirittura per prima il set point con Hanbi, che questa volta trova l’angolo giusto e costringe Mazzanti al timeout. Dentro Gennari per Degradi, Nwakalor non chiude ma la free ball diventa avvelenata: tutte le azzurre guardano la palla ma nessuna la prende e si cambia così campo sull’1-1 e nel più beffardo dei modi. 3° SET – Catechizzata Malinov in panchina, Mazzanti la rimanda in campo nel terzo set insieme a Degradi e in pratica si rivede la stessa formazione di inizio gara. Nwakalor colpisce subito da posto quattro, e poi si ripete anche da posto 2. L’Italia resta aggrappata ai suoi colpi in attacco, ma le difficoltà più evidenti continuano ad essere quelle di Malinov e anche di Degradi, quest’ultima oggi in giornata più no che sì in tutti i fondamentali. Fortunatamente capitan Sylla suona la carica sia a muro che in attacco e l’Italia trova il +5 (10-15). È la scossa giusta. Quantomeno sufficiente per permettere alle ragazze di Mazzanti di conquistare il set senza avere il fiato delle coreane sul collo, anzi. Grazie anche agli ace di Chirichella (due in questo set) e la buona serie dai nove metri di Orro (entrata sul 13-22) si cambia campo con l’Italia avanti 2 set a 1 e le coreane che in questo non vanno oltre i 15 punti. 4° SET – Come nel secondo set, le coreane mettono subito la testa avanti e la perdono, anche se per poco, quando Sylla, ancora lei, regala il primo sorpasso all’Italia sul 10-9. Diventa così una partita Sylla-Nwakalor contro la Corea del Sud, e a vincerla sono le azzurre. Fantastica l’azione che vale il 17° punto, con la nuova schiacciatrice della Vero Volley Monza che di bagherone (di spalle) da posto 4 serve la compagna che realizza in lungo linea da posto 2. Sul 17-20 Mazzanti non vuole rischiare di andare al tie-break e si gioca ancora una volta il jolly Alessia Orro al servizio. Si chiude così 25-19 con l’ennesima (sono state davvero tantissime) palla sparata dalle coreane oltre la linea di fondo. Fine dei giochi (e delle sofferenze), le Finals sono certezza. [IN AGGIORNAMENTO] LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: USA e Brasile tagliano il traguardo delle Finals

    Di Redazione Ci sono già tre nazionali certe della qualificazione alle Finals della VNL femminile, in programma ad Ankara dal 13 al 17 luglio: tra ieri e oggi hanno tagliato il traguardo anche USA e Brasile, oltre al Giappone (che peraltro ha giocato una partita in meno). L’Italia potrebbe centrare matematicamente l’obiettivo già oggi in caso di vittoria contro la Corea del Sud (si gioca alle 15.30). La sconfitta della Thailandia contro la Repubblica Dominicana ha invece riaperto tutti i giochi per le ultime posizioni. Le campionesse olimpiche hanno dato una severa lezione alla Serbia di Daniele Santarelli: netto 3-0, pur con un secondo set-fiume (33-31). Sugli scudi due presenti e future protagoniste del campionato italiano come Kathryn Plummer (18 punti) e Jordan Thompson (15). 3-0 senza problemi anche per il Brasile ai danni della malcapitata Corea, con 16 punti (ben 5 muri) di Julia Bergmann. La Cina inguaia la Polonia con 11 muri-punto e 15 centri di Li Yingying, facendo un altro passo verso la qualificazione, mentre la Turchia si riscatta superando l’Olanda in tre set, malgrado il turno di riposo concesso a Karakurt. Super prestazione, infine, per Lina Alsmeier (28 punti) nel successo della Germania ai danni del Belgio. LA SITUAZIONEPool 5: Turchia-Olanda 3-0 (25-23, 25-11, 25-21); Germania-Belgio 3-1 (20-25, 25-18, 25-22, 25-20); USA-Serbia 3-0 (25-17, 33-31, 25-18). Prossimo turno: Belgio-Olanda ven 1/7 ore 22; Turchia-Giappone sab 2/7 ore 1.00; Serbia-Canada sab 2/7 ore 4.00.Pool 6: Thailandia-Rep.Dominicana 1-3 (25-22, 23-25, 23-25, 21-25); Polonia-Cina 0-3 (8-25, 23-25, 20-25); Corea del Sud-Brasile 0-3 (17-25, 19-25, 13-25). Prossimo turno: Cina-Rep.Dominicana ven 1/7 ore 12.30; Italia-Corea del Sud ven 1/7 ore 15.30; Brasile-Bulgaria ven 1/7 ore 19.Classifica: USA 9 vittorie (27 punti); Giappone 8 (24); Brasile 8 (23); Italia 7 (20); Cina 6 (20); Turchia 6 (19); Serbia 6 (17); Thailandia 5 (15); Canada e Rep.Dominicana 4 (12); Polonia 4 (11); Germania 3 (11); Bulgaria 3 (9); Belgio 3 (6); Olanda 2 (8); Corea del Sud 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    Linda Bock rifiuta la convocazione della Germania: dissapori con il CT Heynen?

    Di Redazione I maligni potrebbero definirla la prima “vittima” della gestione di Vital Heynen, notoriamente non un tecnico tra i più accomodanti. Forse si tratta di una conclusione affrettata, ma sta di fatto che il giovane libero Linda Bock, sulla carta un punto fermo della nazionale femminile della Germania, non è partita per il Canada con le compagne di squadra in occasione della terza tappa di VNL femminile, dopo aver partecipato alle precedenti gare negli USA e in Brasile. La giocatrice, riferisce la testata Saechsische, ha chiesto e ottenuto di lasciare il gruppo per proseguire gli allenamenti individualmente. Nelle prime due tappe di VNL Heynen ha spesso preferito Anna Pogany alla giocatrice del Dresdner SC; pare però che questa non sia l’unica causa dell’insoddisfazione di Bock. “C’erano prospettive diverse da quelle che immaginavo. In realtà non ho giocato molto, ma non è questo il motivo per cui volevo andarmene. Ha a che fare con altre cose“, dice la libero classe 2000, che però non va oltre. Anche in Federazione le bocche sono cucite, ma è facile immaginare che i rapporti tra la giocatrice rivelatasi nel Munster e trasferitasi nel 2021 a Dresda (dove è stata impiegata anche come schiacciatrice) non siano proprio idilliaci… (fonte: Saechsische.de) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: l’Olanda rallenta la corsa del Giappone

    Di Redazione Ancora una sorpresa nella terza settimana di gare della VNL femminile: il Giappone, unica squadra ancora imbattuta nella competizione, subisce la prima sconfitta per mano di una sorprendente Olanda. Anne Buijs (22 punti) e compagne fermano una formazione meno efficace del solito in attacco, malgrado l’ennesima grande prova di Sarina Koga (31 centri); determinante il muro olandese, che va a segno per ben 16 volte contro le due delle avversarie, con 4 punti della neo-giocatrice di Casalmaggiore Juliet Lohuis e 3 a testa per Buijs, Savelkoel e Timmerman. Del risultato approfittano gli USA per raggiungere le nipponiche in vetta alla classifica generale, passando anche avanti per miglior quoziente set. Le campionesse olimpiche si impongono con un netto 3-0 sul Belgio, mettendo in mostra il talento offensivo di Kara Bajema (20 punti con il 64% in attacco); da segnalare il ritorno in regia a tempo pieno di Jordyn Poulter. Nella pool dell’Italia, intanto, la Thailandia sconfigge in tre set la Corea del Sud con ben 17 muri-punto; oggi le asiatiche si giocheranno buona parte delle loro chance di qualificazione alle Finals nello scontro con la Repubblica Dominicana. LA SITUAZIONEPool 5: Giappone-Olanda 2-3 (25-23, 20-25, 26-24, 21-25, 10-15); Belgio-USA 0-3 (16-25, 21-25, 19-25). Prossimo turno: Turchia-Olanda gio 30/6 ore 22; Germania-Belgio ven 1/7 ore 1.00; USA-Serbia ven 1/7 ore 4.00.Pool 6: Thailandia-Corea del Sud 3-0 (25-11, 25-22, 25-17); Italia-Polonia 3-1 (25-27, 25-20, 28-26, 25-18). Prossimo turno: Thailandia-Rep.Dominicana gio 30/6 ore 12.30; Polonia-Cina gio 30/6 ore 15.30; Corea del Sud-Brasile gio 30/6 ore 19.Classifica: USA e Giappone 8 vittorie (24 punti); Brasile e Italia 7 (20); Serbia 6 (17); Cina 5 (17); Turchia 5 (16); Thailandia 5 (15); Canada 4 (12); Polonia 4 (11); Bulgaria e Rep.Dominicana 3 (9); Belgio 3 (6); Germania e Olanda 2 (8); Corea del Sud 0 (0). (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    L’Italia parte bene a Sofia: rimonta vincente sulla Polonia

    Di Redazione L’Italia fa un altro passo verso la qualificazione alla fase finale della VNL femminile: la pool di Sofia inizia con un’altra vittoria azzurra, 3-1 in rimonta ai danni della Polonia di Stefano Lavarini. Gara tutt’altro che priva di insidie, come dimostra l’inizio in salita in tutti e quattro i set disputati: nel primo la squadra di Mazzanti riesce a risalire incredibilmente dal 16-23 al 24-24 solo per farsi beffare nel finale, ma poi domina il secondo e il quarto, e ai vantaggi del terzo dimostra un notevole killer instinct. Al netto delle ormai consuete amnesie in ricezione (problema comunque da affrontare), è un’Italia in crescita, che piace soprattutto nella versione guidata da Alessia Orro, subentrata a Malinov a gara in corso. Il muro è ancora una volta una delle armi principali delle azzurre: impressionante la prova di Anna Danesi con 7 block vincenti e 13 punti totali, peraltro quasi tutti messi a segno nelle fasi decisive dei set. Paola Egonu è la solita sicurezza con 29 punti e il 50% in attacco, mentre Alice Degradi sbaglia qualcosa di troppo chiudendo con 19 punti e 7 errori, anche se il successo del secondo set è in buona parte farina del suo sacco. Importante, come detto, l’ingresso di Orro, sia in regia e in battuta. La Polonia si impegna con generosità e con il talento di Wolosz, ma sconta ancora una volta l’assenza di un’opposta di ruolo: la sola Olivia Rozanski (19 punti) alla lunga non può bastare. Domani subito un turno di riposo per le azzurre, che torneranno in campo venerdì 1° luglio alle 15.30 italiane contro il fanalino di coda Corea del Sud. I SESTETTI – Mazzanti schiera la diagonale Malinov-Egonu, con Chirichella e Danesi al centro, Gennari e Degradi come schiacciatrici e De Gennaro libero. Lavarini conferma Rozanski nella posizione di opposta a Wolosz, mandando in campo Czyrnianska e Szlagowska in posto 4; le centrali sono Stencel e Kakolewska, il libero Stenzel. 1° SET – Partenza difficile per l’Italia, che con il muro di Kakolewska e l’errore di Egonu si ritrova subito sotto 1-4. Le cose peggiorano sul servizio di Wolosz, che sorprende Degradi con un ace a cui segue addirittura un errore di formazione (2-7). Egonu si sblocca, ma Rozanski e Kakolewska tengono avanti le polacche (5-10). Accorciano le distanze prima Gennari (7-10) e poi Chirichella a muro (9-11), ma gli errori in battuta frenano la rimonta delle azzurre e Mazzanti è costretto a fermare il gioco sul 12-16. La Polonia torna a volare grazie a Szlagowska e all’attacco out di Chirichella, che portano il punteggio sul 14-20. Entra Orro in regia. Ennesimo errore, stavolta di Egonu, per il 16-23; Paola, in combinazione con Danesi, si fa perdonare murando due volte Czyrnianska (19-23) e Lavarini chiama time out. Degradi e Danesi (altro muro) recuperano ancora due punti, ma la neoentrata Gryka si procura il 21-24. Danesi piazza un altro muro e Sylla, entrata per il servizio inventa l’ace del 23-24; poi di nuovo Danesi, con il quarto muro consecutivo, completa l’incredibile rimonta (24-24). Ai vantaggi però la Polonia si guadagna altri due set point con Gorecka e Rozanski e sfrutta il secondo grazie all’errore in ricezione di Sylla sul servizio di Kakolewska (25-27). 2° SET – Le due squadre ripartono con i sestetti iniziali. Comincia meglio ancora la Polonia con l’ace di Szlagowska (0-2), ma Degradi rimedia subito con attacco e muro. Dopo il block vincente di Kakolewska su Egonu (4-5), ancora Degradi con un ace ribalta il risultato e Danesi dà il primo break alle azzurre (7-5), vantaggio consolidato dall’errore di Czyrnianska (8-5). Le polacche tornano sotto con Stencel (11-10), ma Degradi imperversa ancora con due mani out (13-10). L’attacco out di Kakolewska dà altro ossigeno alle azzurre (15-11), che restano saldamente avanti con Egonu (18-14). Degradi allunga ancora per il 20-15 e spinge fino al 23-17, poi l’Italia rischia di “incartarsi” in una rotazione difficile, che Egonu sblocca per il 24-19. Kakolewska annulla il primo set point, poi chiude ancora Egonu (25-20). 3° SET – Ancora una partenza a dir poco in salita per l’Italia sotto il segno di Stencel, che firma in prima persona l’attacco dello 0-2 e l’ace dell’1-5. Le azzurre però accorciano prima con Degradi (3-5), poi con Gennari (5-6), raggiungendo poi il pareggio su un altro attacco vincente della neo-attaccante di Busto (10-10). Altro tentativo di fuga della Polonia con il muro di Rozanski (11-13), ma Gennari ritrova l’equilibrio sul 14-14; ci riprova Szlagowska (15-17), stavolta è Danesi a rispolverare il muro per il 20-20. Finale in volata: è la nuova entrata Orro a procurarsi il primo set point con il muro del 24-23, ma Stencel annulla (dopo il time out di Lavarini) e si va di nuovo ai vantaggi. Altre due chance azzurre (25-24, 26-25) vengono annullate da Wolosz e Czyrnianska; alla fine ci pensa Danesi a chiudere con attacco e muro per il 28-26. 4° SET – Orro confermata in regia per le azzurre, c’è Fedusio nella Polonia. Per la quarta volta la partenza è sfavorevole all’Italia, che subisce il break di Rozanski (2-4); subito dopo però il punteggio si ribalta con l’ennesimo muro di Danesi e l’errore della stessa neo-giocatrice di Chieri (6-4). Fedusio pareggia sul 6-6 e l’equilibrio resiste fino all’8-9, ma a cavallo del time out tecnico arriva un pesantissimo break di 6-0 per l’Italia, con le firma di Chirichella ed Egonu (3 punti personali). Lavarini chiama a raccolta le sue, le azzurre però continuano a volare con Orro (16-10) e dilagano fino al 20-12 sul servizio della stessa palleggiatrice, con la collaborazione di Danesi e Degradi. Il finale è in discesa: tanto per cambiare Danesi va a segno a muro (23-14), poi conquista anche il match point (24-16). La Polonia annulla due chance, poi chiude Chirichella per il 25-18. Italia-Polonia 3-1 (25-27, 25-20, 28-26, 25-18)Italia: Lubian, Gennari 6, Bonifacio ne, Malinov 1, De Gennaro (L), Fersino (L) ne, Orro 3, Chirichella 8, Danesi 13, Pietrini ne, Nwakalor, Sylla 1, Egonu 29, Degradi 19. All. Mazzanti.Polonia: Stenzel (L), Stencel 6, Kakolewska 7, Gorecka 1, Fedusio 1, Lukasik ne, Szczyglowska (L), Wolosz 4, Czyrnianska 12, Gryka 1, Grabka ne, Szlagowska 8, Rozanski 19, Jurczyk. All. Lavarini.Arbitri: Gerothodoros (Grecia) e Adler (Ungheria).Note: Italia: battute vincenti 4, muri 14, errori 32. Polonia: battute vincenti 4, muri 9, errori 23. LA SITUAZIONEPool 5: Serbia-Germania 3-1 (17-25, 25-16, 25-21, 25-18); Canada-Turchia 3-1 (25-22, 21-25, 25-22, 25-23). Prossimo turno: Giappone-Olanda gio 30/6 ore 1.00; Belgio-USA gio 30/6 ore 4.00.Pool 6: Thailandia-Corea del Sud 3-0 (25-11, 25-22, 25-17); Italia-Polonia 3-1 (25-27, 25-20, 28-26, 25-18). Prossimo turno: Thailandia-Rep.Dominicana gio 30/6 ore 12.30; Polonia-Cina gio 30/6 ore 15.30; Corea del Sud-Brasile gio 30/6 ore 19.Classifica: Giappone 8 vittorie (23 punti); USA 7 (21); Brasile e Italia 7 (20); Serbia 6 (17); Cina 5 (17); Turchia 5 (16); Thailandia 5 (15); Canada 4 (12); Polonia 4 (11); Bulgaria e Rep.Dominicana 3 (9); Belgio 3 (6); Germania 2 (8); Olanda 1 (6); Corea del Sud 0 (0). LEGGI TUTTO