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    Red Bull, il cordoglio e il futuro. Sarà tutto come prima?

    TORINO – La scomparsa di Dietrich Mateschitz ha profondamente scosso il mondo della Formula 1. Il magnate austriaco non è stato solo il fondatore della Red Bull, ma ha anche rilanciato la Toro Rosso (oggi Alpha Tauri) e in precedenza aveva sostenuto molti piloti giovani, alcuni arrivati a ottimi livelli (da Mark Webber a Daniel Ricciardo), alcuni diventati iridati (da Sebastian Vettel a Max Verstappen), altri ancora in rampa di lancio (Carlos Sainz).

    Un grande tycoon

    La domanda che sorge spontanea adesso, prematura ma certo non infondata, è che cosa accadrà alla galassia Red Bull della Formula 1. Ora che sono state interrotte le trattative con la Porsche e sta crescendo la divisione Powertrain (e al contempo sono stati riallacciati i rapporti con la Honda) tutto lascia pensare che si andrà verso un futuro più forte e solido del già ottimo presente. Ma c’è anche spazio per qualche dubbio, come sempre quando un grande tycoon scompare. Sapranno (o vorranno) i suoi eredi e il management oggi al comando continuare nel solco tracciato dal fondatore? Impossibile dirlo adesso, ma interessante vedere come andrà. La Red Bull ha assicurato linfa vitale all’intero sistema-Formula 1, una linfa dalla quale sarebbe molto difficile prescindere.
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    F1 Vettel, addio amaro tra tempo e memoria: “Niente dura per sempre”

    ROMA – Sebastian Vettel, prossimo all’addio dalla Formula 1 dopo una lunga carriera, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali dell’Aston Martin. Il tedesco ha svelato cosa si aspetta dal futuro lontano dal Circus, e più precisamente cosa ne sarà della sua immagine nell’opinione pubblica: “Le persone potranno decidere se ricordarsi di me o no. Qualora non volessero, per me non sarebbe un problema. Non mi importa di come sarò ricordato”.
    Le parole di Vettel
    L’ex pilota Ferrari ha poi tentato di spiegarsi meglio: “Io provo sempre a fare del mio meglio, ma prima ancora provo a trattare le persone con rispetto e gentilezza. Se questo è ciò che la gente si ricorderà di me, allora sarò una persona felice. Ad un certo punto nessuno si ricorderà più di te, nulla dura per sempre. Una volta ho sentito dire ‘Sarai ricordato fino a quando l’ultima persona che si ricorda di te muore’. C’è un limite alla memoria” ha concluso Seb, determinato a godersi le sue ultime gare in F1 prima di aprire un nuovo capitolo della sua vita.
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    F1, Vettel: “Ad un certo punto nessuno si ricorderà più di me”

    ROMA – Mai banale Sebastian Vettel, che in un’intervista ai canali ufficiali dell’Aston Martin ha svelato cosa si aspetta dal futuro, già a partire dal prossimo anno in cui non sarà più un pilota di Formula 1. In particolare, il pilota tedesco ha detto la sua in merito a cosa ne sarà della sua immagine nell’opinione pubblica: “Le persone potranno decidere se ricordarsi di me o no. Qualora non volessero, per me non sarebbe un problema. Non mi importa di essere ricordato in un certo modo”.
    Il pensiero di Vettel 
    Vettel ha poi fatto chiarezza su queste sue dichiarazioni: “Io provo sempre a fare del mio meglio, ma prima ancora provo a trattare le persone con rispetto e gentilezza. Se questo è ciò che la gente si ricorderà di me, allora sarò una persona felice”. L’ex pilota Ferrari ha proseguito: “Ad un certo punto nessuno si ricorderà più di te, nulla dura per sempre. Una volta ho sentito dire “Sarai ricordato fino a quando l’ultima persona che si ricorda di te muore”. C’è un limite alla memoria”. Un’interessante spunto di riflessione ed un pensiero molto profondo da parte di un pilota che si è sempre distinto sotto questo aspetto.
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    F1, Vettel: “Non mi pento di aver scelto Aston Martin”

    ROMA – Sebastian Vettel ha parlato in un’intervista ai canali ufficiali di Aston Martin delle due stagioni passate con la scuderia britannica in Formula 1. Il tedesco ex Ferrari, nonostante i risultati non brillanti, non si è detto pentito della scelta fatta ormai due anni fa. “Non sto puntando il dito, dicendo che abbiamo fatto un cattivo lavoro – ha detto -. Sono solo realista. Avevamo grandi speranze, ma non ci siamo riusciti. Non mi pento affatto di aver fatto questa scelta.Non credo che siano stati due anni inutili, anche se i risultati e i punti conquistati non sono stati così utili o come speravamo. Mi è piaciuto molto lavorare con la squadra, conoscere persone diverse e approcci diversi”. 
    Il commento di Vettel
    “Questi due anni sono stati molto impegnativi perché non avevo familiarità con il fondo dello schieramento – ha aggiunto Vettel -. È stata un’esperienza nuova, a volte difficile, e ho capito che si vede solo quello che succede intorno a noi. Se sei davanti, vedi solo quello che c’è davanti. Se sei dietro, vedi solo quello che c’è dietro, anche se guardi sempre davanti perché vuoi essere lì. Non ottenere grandi risultati non significa che non si lavori altrettanto duramente. Sono molto felice e orgoglioso di aver lavorato al fianco di un gruppo di persone così talentuose. Non sarà stato molto divertente in termini di risultati, ma lo è stato il lavoro con tutti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel: “Quelli in Aston Martin non sono stati due anni inutili”

    ROMA – “Non sto puntando il dito, dicendo che abbiamo fatto un cattivo lavoro. Sono solo realista. Avevamo grandi speranze, ma non ci siamo riusciti. Non mi pento affatto di aver fatto questa scelta. Non credo che siano stati due anni inutili, anche se i risultati e i punti conquistati non sono stati così utili o come speravamo. Mi è piaciuto molto lavorare con la squadra, conoscere persone diverse e approcci diversi”. Sebastian Vettel ha parlato così, in un’intervista ai canali ufficiali di Aston Martin, delle due stagioni passate con la scuderia britannica in Formula 1. Il tedesco ex Ferrari, nonostante i risultati non brillanti, non si è detto pentito della scelta fatta ormai due anni fa.
    Le parole di Vettel
    “Questi due anni sono stati molto impegnativi perché non avevo familiarità con il fondo dello schieramento – ha aggiunto Vettel -. È stata un’esperienza nuova, a volte difficile, e ho capito che si vede solo quello che succede intorno a noi. Se sei davanti, vedi solo quello che c’è davanti. Se sei dietro, vedi solo quello che c’è dietro, anche se guardi sempre davanti perché vuoi essere lì. Non ottenere grandi risultati non significa che non si lavori altrettanto duramente. Sono molto felice e orgoglioso di aver lavorato al fianco di un gruppo di persone così talentuose. Non sarà stato molto divertente in termini di risultati, ma lo è stato il lavoro con tutti”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel a Singapore per l'ultima volta: “Ricordi fantastici, vincere qui è speciale”

    ROMA – Per la Formula 1 si avvicina sempre più il momento si dire addio a Sebastian Vettel. Il tempo del pilota tedesco nel Circus sta per scadere e in programma c’è il Gran Premio di Singapore, una pista speciale per lui. “Ho molti ricordi fantastici delle gare a Singapore. Ho sempre amato la sfida che il circuito offre. È un classico circuito cittadino, implacabile, con curve su curve e tratti incredibilmente veloci. Riuscire a vincere qui dà una soddisfazione incredibile”, ha infatti affermato Sebastian Vettel, che qui nel 2019 ha raccolto la sua ultima vittoria in Formula 1. Per questo weekend invece sono queste le sue impressioni: “Dovremmo ottenere prestazioni migliori questo fine settimana, grazie ai punti di forza della nostra vettura nelle curve a bassa velocità”, ha poi aggiunto il 35enne di Heppenheim.
    I ricordi di Vettel
    Oltre alla vittoria nel 2019, Vettel ha trionfato a Singapore anche dal 2011 al 2013 con la Red Bull e poi ancora nel 2015 in Ferrari. Il pilota dell’Aston Martin è detentore del record di vittorie sulla pista di Marina Bay (cinque), ma resta l’amaro in bocca per il 2017, quando un indicente al via del Gp gli precluse la possibilità del mondiale. Anche Lance Stroll, suo compagno di squadra, si prepara al weekend e afferma: “Singapore è sempre stata una delle gare più difficili del calendario, ma è anche una sfida che mi piace e non vedo l’ora di tornarci dopo due anni di assenza”. Poi il figlio di Lawrance Stroll, CEO della scuderia britannica, conclude”: Dopo un fine settimana difficile in Italia, affrontiamo questo doppio appuntamento – Singapore e Giappone – con maggiore ottimismo per quanto riguarda la nostra competitività”. LEGGI TUTTO

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    F1, Vettel per l'ultima volta a Singapore: “Qui ho ricordi fantastici”

    ROMA – Ora che la carriera di Sebastian Vettel in Formula 1 sta per finire, per il tedesco è ora il tempo di godersi le ultime gare della stagione. Il prossimo appuntamento è il Gran Premio di Singapore, un tracciato che spesso ha sorriso all’ex pilota Ferrari, che proprio con la Rossa ha raccolto a Marina Bay la sua ultima vittoria nel Circus nel 2019. “Ho molti ricordi fantastici delle gare a Singapore. Ho sempre amato la sfida che il circuito offre. È un classico circuito cittadino, implacabile, con curve su curve e tratti incredibilmente veloci. Riuscire a vincere qui dà una soddisfazione incredibile”, ha detto Sebastian Vettel, che poi analizza la pista. “Dovremmo ottenere prestazioni migliori questo fine settimana, grazie ai punti di forza della nostra vettura nelle curve a bassa velocità”, ha infatti aggiunto il 35enne di Heppenheim.
    Vittorie e delusioni
    Oltre alla vittoria nel 2019, Vettel ha trionfato a Singapore anche dal 2011 al 2013 con la Red Bull e poi ancora nel 2015 in Ferrari. Il pilota dell’Aston Martin è detentore del record di vittorie sulla pista di Marina Bay (cinque), ma resta l’amaro in bocca per il 2017, quando un indicente al via del Gp gli precluse la possibilità del mondiale. Anche Lance Stroll, suo compagno di squadra, si prepara al weekend e afferma: “Singapore è sempre stata una delle gare più difficili del calendario, ma è anche una sfida che mi piace e non vedo l’ora di tornarci dopo due anni di assenza”. “Dopo un fine settimana difficile in Italia, affrontiamo questo doppio appuntamento – Singapore e Giappone – con maggiore ottimismo per quanto riguarda la nostra competitività”, ha poi chiosato il canadese. LEGGI TUTTO