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    Acqua & Sapone Roma Volley e Valeria Papa ancora insieme

    Di Redazione Valeria Papa, nata a Genova il 9/9/1989, 183 cm, schiacciatrice, è la quarta conferma nel roster dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club Femminile per la prossima stagione in serie A1. Valeria ha contribuito in maniera determinante alla stagione vincente delle Wolves, mettendo al servizio della squadra esperienza, punti ed equilibrio tra i reparti. E’ stata anche la schiacciatrice più prolifica della squadra con i suoi 329 punti realizzati. Dopo l’anno in Brasile con il Flamengo e le precedenti stagioni in A1, nelle quali militò nelle formazioni della Savino Del Bene”Volley Scandicci” , della Sudtirol Bolzano e dell’ Unendo Yamamay Busto Arsizio, nella capitale ha conquistato la sua seconda promozione in A1 in carriera. Con questa attesa conferma è giunto il momento per la maglia numero 9 della squadra di Roma di tornare nella massima serie del Campionato Italiano. L’anno scorso è stata una stagione perfetta, laurea e promozione in Serie A1, come l’hai vissuta? “La laurea e la promozione sono state grandi soddisfazioni. È stata una stagione complicata che ha visto alternarsi momenti di entusiasmo ad altri di sconforto. Nonostante tutto siamo riuscite a raggiungere l’obiettivo che mi ero prefissata fin dal primo momento e sono orgogliosa di quello che ha fatto questo gruppo”. Quest’anno torni in A1 con la squadra della città che ti ha adottato, cosa ti aspetti dalla prossima stagione? “Sono curiosa di conoscere le compagne e il nuovo allenatore. Ho voglia di iniziare questo capitolo tornando a lavorare in palestra. Cerco di trovare in ogni situazione un’occasione di crescita e spero che la prossima stagione possa essere un ulteriore passo in avanti del progetto Roma: la mia seconda casa“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Roma, Papa: “La Serie A1 è il coronamento di anni di lavoro e sacrificio”

    Di Redazione SuperNews ha avuto il piacere di intervistare Valeria Papa, capitana della Roma Volley Club di pallavolo femminile, squadra che in data 2 maggio ha conquistato la promozione in Serie A1. La schiacciatrice genovese ha parlato di sé, di come è approdata a Roma e del suo ruolo da capitano nella squadra giallorossa. Valeria ha fatto il bilancio di questa stagione sportiva, significativa e complicata allo stesso tempo. Valeria, come sei approdata a Roma? Il tuo ruolo è sempre stato quello della schiacciatrice? “Quello dell’estate scorsa è stato un mercato particolare, soprattutto a causa del Covid. Quando ho capito che il mio futuro sarebbe stato in Serie A2, ho deciso di scegliermelo, così ho scelto Roma: conoscevo l’allenatore, Luca Cristofani, che è stato il mio primo contatto, e poi mi è piaciuto fin da subito il progetto e la squadra che stavano allestendo. Per questa ragione, ho scelto di giocare nel club giallorosso con grande entusiasmo. Per quanto riguarda il mio ruolo sì, ho sempre giocato come schiacciatore”. In questa stagione, Roma ha vinto 21 partite e ne ha perse solo 6. Sono numeri significativi, che testimoniano una grande annata. Quali sono stati i punti di forza di questa squadra, cosa vi ha consentito di avere un rendimento così importante? “Sicuramente quello di aver allestito un roster di altissimo livello per la categoria. Lo ha dimostrato il fatto di aver portato a casa questo obiettivo. Abbiamo creato il giusto mix tra giocatrici di grande esperienza e giocatrici giovani e di grande talento”. Secondo alcune indiscrezioni, coach Luca Cristofani non condividerà con Roma l’avventura in A1. Che coach è stato per voi Cristofani? “Luca è stato uno dei motivi per i quali ho scelto di giocare a Roma. È un allenatore che ha tantissima esperienza. Con lui ho avuto un rapporto di “odi et amo”. Cristofani aveva un bellissimo rapporto anche con i giocatori più giovani, è stato il collante della squadra”. Avete conquistato la Serie A1, che mancava da 25 anni in casa giallorossa, dopo la vittoria per 3 a 0 contro Cuore di Mamma Cutrofiano. Cosa significa per voi e per la società questo traguardo? “Fin dal primo giorno, eravamo tutti consapevoli di poter raggiungere questo obiettivo. Magari non si è mai detto esplicitamente, ma Roma sapeva di potercela fare. In questa stagione così particolare e complicata per tutti, per noi la promozione è stata un traguardo importantissimo. Dopo la vittoria con Macerata, ottenuta ancor prima del match contro Cutrofiano, ci siamo resi conto che eravamo ad un passo dal titolo. Il 3 a 0 contro Cutrofiano, quindi, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione bella e complicata. Per la società, la Serie A1 è il coronamento di anni di lavoro, di sacrificio e fatica, quindi siamo felici di alzare questa coppa e festeggiare il successo”. (Fonte: SuperNews) LEGGI TUTTO

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    Roma ospita l’Omag. Papa: “Dobbiamo stabilizzare il nostro buon livello di gioco”

    Di Redazione È tempo di un altro anticipo per l’Acqua & Sapone Roma Volley Club che sabato 10 marzo affronterà la formazione dell’Omag S.Giovanni in Marignano. L’incontro, valevole per la terza giornata di ritorno della pool promozione, avverrà fra le mura amiche del Pala Fonte alle ore 17 e sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma LVFTV.   La squadra guidata da coach Saja, dopo lo stop forzato causato dal contagio di coronavirus, è tornata in campo alla ricerca di quel ritmo gara che le aveva consentito di avere la meglio su Pinerolo al termine di una battaglia durata cinque set. Le Wolves, invece, giungono alla gara numero cinque, ovvero metà del percorso in questa seconda fase. Al mancato sprint iniziale, complice la sconfitta contro Macerata e le insidiose problematiche di carattere fisico che hanno interessato alcune giocatrici, le giallo-rosse hanno saputo reagire riprendendo in mano le redini della situazione con tre bottini pieni conquistati ai danni di Soverato (andata e ritorno) e Cutrofiano. Quella che si prospetta è perciò una gara in cui entrambe le formazioni lotteranno su ogni pallone, da una parte per dimostrare di poter ancora competere con le temibili avversarie del girone, dall’altra per riagguantare la vetta della classifica e continuare ad esprimere un gioco sempre più di alto livello. Valeria Papa, capitana e schiacciatrice dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club, ha analizzato così la prossima sfida casalinga: “Il successo delle ultime gare è dovuto al fatto che siamo riuscite finalmente a trovare continuità nel lavoro settimanale fatto in palestra con tutte le giocatrici a disposizione. Questo ci ha permesso di ritrovare degli equilibri nel sestetto e avere anche delle sostituzioni in fase di gioco che si sono rivelate fondamentali nei momenti decisivi. In questa nuova sfida, come nel resto del percorso, quello che dobbiamo fare è stabilizzare il buon livello di gioco che abbiamo dimostrato in queste ultime partite”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valeria Papa si laurea: 110 e lode per il capitano di Roma

    Di Redazione
    Un altro grande traguardo per Valeria Papa: la schiacciatrice dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club si è laureata ieri all’Università di Genova conseguendo la votazione di 110 e lode. “Questa sì che è la fine di un’era!” ha scritto la giocatrice sul suo profilo Instagram, mentre dalla società è arrivata una speciale grafica dedicata al capitano.
    Anche la redazione di Volley NEWS si unisce alle congratulazioni a Valeria per l’importante risultato ottenuto.
    (fonte: Facebook Roma Volley Club Femminile) LEGGI TUTTO

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    La Bolla di Valeria Papa: Paolo Rossi, un fiore troppo presto sciupato

    Di Redazione
    Nuovo appuntamento con La Bolla di Valeria Papa, giocatrice della Roma Volley Club Femminile. Argomento di questo episodio, la dipartita di Paolo Rossi.
    La recente scomparsa di Paolo Rossi ha toccato il mondo intero e riunificato ancora una volta la nostra nazione sotto la sua bandiera, contribuendo a far riscoprire un forte sentimento di italianità, anche se questa volta legata a un tragico evento. La sua morte ha riportato al centro dell’attenzione l’estate che rappresentò l’apice della sua carriera: quella dei mondiali del 1982 in Spagna. Questo evento fa parte, ormai da un certo tempo, della mia vita perché argomento della Tesi di laurea alla quale sto lavorando.
    Ogni giorno rivivo le emozioni di quelle partite attraverso gli occhi di tre scrittori, inviati come giornalisti sportivi: leggendo le loro cronache e ascoltandone i ricordi mi proietto sulle tribune degli stadi spagnoli. Come tutti gli italiani, nati dopo quegli eventi, ho sentito parlare degli eroi di Spagna ’82, tanto frequentemente da identificare le loro persone con quelle di campioni da sempre, indiscussi e indiscutibili, immortalati nelle loro foto sorridenti da album di figurine con la maglia azzurra. Leggendo le cronache di quei giorni ho scoperto il grande campione che ha risvegliato in una nazione intera l’orgoglio di essere italiani, ma soprattutto ho conosciuto un piccolo spaccato dell’uomo che si cela dietro al mito e di cui tanto in questi giorni si è detto. Ho sempre sentito parlare delle sue reti, delle sue esultanze e dell’amore che una nazione intera gli ha dimostrato per tutto questo, ma poco conoscevo della sua storia personale. Sono rimasta particolarmente colpita e mi ha appassionato il modo in cui ha raggiunto un risultato così incredibile, che dimostra quanto, nello sport come nella vita, sia fondamentale trovare una persona che creda in te sempre e comunque, come fece con lui Enzo Bearzot, l’allora ct della nazionale italiana.
    L’opinione pubblica, durante tutto il pre-Mondiale, era stata infatti fomentata da un giornalismo incattivito e decisamente critico che, in seguito all’opaca prima fase a gironi giocata dall’Italia, ne aveva individuato la principale causa nelle deludenti prestazioni del suo bomber, che la maggior parte della stampa dava ormai per finito. Era arrivato a quei Mondiali dopo due anni di squalifica per le vicende legate al caso del calcio scommesse, ma Bearzot aveva deciso di convocarlo ugualmente e aveva continuato a confermare la sua titolarità nonostante un avvio di mondiale davvero deludente. I riflettori erano puntati su Rossi: ogni sua parola, ogni suo silenzio, un suo sorriso o un’espressione pensierosa venivano utilizzati dalla stampa per cercare di delineare il profilo di un giocatore «reclinante a volte come un fiore troppo presto sciupato», come lo aveva descritto Oreste del Buono dopo l’esordio contro la Polonia. Rileggendo le vicende del suo mondiale da atleta e non solo da tifosa ho trovato in lui una delle più belle storie di riscatto. Vittima prediletta degli haters, ante litteram, del suo tempo ha continuato a fare caparbiamente quello che meglio sapeva fare: giocare a pallone, celandosi con i suoi compagni dietro al primo silenzio stampa della storia del nostro calcio, senza dare così adito a ulteriori polemiche. Fu la prova, penso, più eclatante di come l’immagine dello sportivo possa subire crolli repentini e strumentalizzazioni, passando, nel giro di poche partite, da bersaglio prediletto a mito per eccellenza di tutte le generazioni a venire perché, gli anni possono passare, ma un vero mito non muore mai. Grazie Paolo.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Roma, Valeria Papa: “Ci è mancato il cinismo nei momenti decisivi”

    Di Redazione
    È sul taraflex rosa del Palamanera che le ragazze guidate da coach Cristofani trovano la prima battuta d’arresto nella fase d’avvio di regular season, dove si rivela vano il tentativo di contenere una Lpm Pallavolo Mondovì irrefrenabile che chiude i conti al termine di quattro set ad altissima intensità (??-??, ??-??, ??-??, ??-??). A disposizione dell’ Acqua & Sapone Roma Volley Club tanto materiale su cui lavorare in vista dell’appuntamento in campo di mercoledì 14 ottobre contro Torino.
    Le parole di Valeria Papa al termine del match: “È stato un peccato aver ceduto il primo set perché eravamo avanti di diversi punti e ci ha, per così dire, tagliato le gambe. Siamo sempre state abbastanza in partita anche se, nei momenti decisivi, ci è mancato quel cinismo che avrebbe fatto la differenza. Dall’altra parte della rete c’è sempre stata una squadra che ha giocato molto bene dal muro-difesa alle fasi di contrattacco”.
    “Questi risultati devono servire per capire come reagire alle difficoltà, ma soprattutto come crescere. Sarà utile in funzione della partita di mercoledì. Bisogna scrollarsi di dosso questa sconfitta, cercare di prendere il buono che abbiamo fatto e da lì ricominciare a lavorare serenamente sulle cose che si possono migliorare”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO