Di Paolo Cozzi
Mancano ormai solo poche ore all’inizio dei Campionati Mondiali maschili in Polonia e Slovenia: dopo le ultime partite amichevoli le squadre si sono radunate a Lubiana e Katowice, pronte a dare il via alla caccia al trono, occupato nelle ultime due edizioni proprio dalla Polonia. 24 le nazionali partecipanti, ma chiaramente le compagini che possono aspirare ad un posto sul podio sono molte meno, anche se la nuova formula con ottavi ad eliminazione diretta lascia sempre aperta la porta a qualche eliminazione eccellente.
IL CALENDARIO DELLA PRIMA FASE
I nostri ragazzi arrivano ai Mondiale dopo un’estate dai due volti: estremamente soddisfacente nella prima parte, con un girone di VNL pressoché perfetto, deludente o per meglio dire sottotono nelle finali di Bologna e anche nelle amichevoli a Cuneo, dove il divario con gli USA è sembrato essere molto marcato. Incuriosisce sicuramente vedere come De Giorgi riuscirà a ricompattare il gruppo, nella speranza di ricreare quella magica alchimia che meno di 12 mesi fa ci ha issato sul gradino più alto dell’Europa. Occhi quindi ancora più puntati su Romanò, specialmente dopo l’esclusione di Zaytsev a inizio agosto, che ha suscitato polemiche e discussioni nel popolo della pallavolo.
L’Italia non la vedo fra le 2-3 favorite, ma se tutto andrà bene sicuramente sarà una grande protagonista dei Mondiali, con la semifinale come obiettivo realistico. Fondamentale sarà la ricezione, per permettere a Giannelli di sfruttare tutte le frecce nella sua faretra e alleggerire il peso sulle spalle di Romanò, Michieletto e Lavia, alternandoli con i centrali. Proprio Lavia credo possa essere l’ago della bilancia, se dovesse ritrovare lo smalto di febbraio-marzo, che lo aveva reso giocatore chiave di Trento, forse anche più di Michieletto, altro protagonista sicuro della manifestazione iridata.
Vediamo ora un’ipotetica griglia di partenza nella corsa alle medaglie:
FASCIA 5 STELLE
Foto Volleyball World
Francia. I campioni olimpici in carica, e recenti vincitori della VNL, sembrano la squadra favorita in questi Mondiali, con coach Giani capace di inserirsi alla perfezione nel gruppo. Brizard e Toniutti sono palleggiatori fra i migliori al mondo, Ngapeth sembra eterno e Chinenyeze al centro fa paura. Unico anello debole può essere l’altro centrale Le Goff, ma è solo una piccola speranza cui gli avversari possono aggrapparsi.
Polonia. I campioni in carica, pur privi di Leon, restano una delle principali pretendenti al titolo, grazie ad una rosa completa e infarcita di giocatori abituati a vincere. Il nuovo allenatore Grbic ha portato rigorosità a muro e sistema di gioco semplice ma proficuo, Kurek sembra aver fermato il tempo al 2018 quando vinse l’MVP.
USA. Inseriti nel girone eliminatorio con i polacchi, sono reduci da un 2021 disastroso, ma hanno saputo rialzare la testa e presentarsi in grande spolvero alla VNL. Il problema grosso poteva essere l’opposto, ma il rientro di Anderson darà potenza ed esperienza. Christenson pare essere tornato sui suoi livelli ed è sempre molto bravo a sfruttare le vie centrali del campo. Attenzione a Russell e Defalco, piccoletti ma dai grandi numeri.
FASCIA 4 STELLE
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Italia. Vedi sopra per il giudizio sulla squadra di De Giorgi, chiamata a ripetersi dopo lo straordinario exploit degli Europei.
Brasile. Reduce da un quadriennio con un solo oro, conquistato nella VNL 2021, sembra la nobile decaduta con un gruppo importante, ma che non riesce più ad esprimersi ad alto livello con continuità. Bruno, Leal, Lucarelli e Lucao sono certezze, ma i tanti infortuni patiti nel corso dell’estate hanno rallentato la crescita della squadra, che si ritrova con una panchina non di primissimo livello. Certo che in una partita secca possono sempre essere un problema insormontabile.
Cuba. Pallavolo fisica e tanti ritorni eccellenti in maglia cubana, per un’equipe che penso proprio possa sorprendere ed essere la mina vagante dei Mondiali. Simon è il faro catalizzatore, ma saranno tanti i cubani che scopriremo per poi vederli approdare nel nostro campionato.
Slovenia. I padroni di casa, reduci da una estate tribolata che ha portato al cambio di allenatore, sono sicuramente un avversario ostico da affrontare per tutti, e in più godranno dei favori di un sorteggio forse fin troppo benevolo. La squadra è collaudata e intrisa di giocatori d’esperienza come Urnaut, alternati a giovani promesse come Mozic. Il pubblico potrebbe essere l’uomo in più in campo per spingere la squadra verso una storica semifinale
FASCIA 3 STELLE
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Argentina. Dopo l’incredibile bronzo olimpico, la compagine sudamericana si presenta compatta e stretta intorno a capitan De Cecco, pronta a stupire di nuovo. L’assenza di Solé può pesare molto, ma Conte e Loser sono due armi importanti in un gruppo di giocatori che quando indossano la maglia dell’albiceleste sono in grado di girare al 110%.
Serbia. Tanti volti conosciuti in una squadra che, dopo essere stata lasciata a casa da Tokyo proprio in seguito allo scontro con gli azzurri, ha tanta voglia di tornare protagonista a livello mondiale. È probabilmente l’ultima occasione per alcuni di loro (come Podrascanin, Jovovic e Atanasijevic) per conquistare una medaglia con la propria nazionale.
Giappone. È una delle squadre che è cresciuta di più nell’ultimo anno, grazie anche alla sapiente guida del francese Blain: pericolosa in battuta e sempre tenace in difesa. Manca però di centimetri a muro e di due centrali di livello internazionale; tutto il peso dell’attacco ricade su Ishikawa e Nishida.
Iran. Altra squadra che negli ottavi di finale, e qualora passasse, potrebbe non far dormire notti tranquille agli avversari. Ottima a muro e servizio in tutta la VNL, ha trovato in Ebadipour il trascinatore di un gruppo che, seppur orfano di Marouf, può sempre stupire. LEGGI TUTTO