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    Usa, chiesto il rilascio della campionessa di basket in Russia

    Il dipartimento di stato degli Stati Uniti ha richiesto la scarcerazione dei detenuti americani in Russia, di cui fa parte Brittney Griner, la cestista due volte campionessa olimpica arrestata all’aeroporto di Mosca per alcune ricariche con olio di cannabis per svapare. Il timore è che Griner sia stata fermata sullo sfondo delle tensioni per l’Ucraina e che Mosca voglia usarla per uno scambio con altri prigionieri. Nel frattempo, le tv statali russe hanno mostrato una foto dell’atleta, in piedi in una caserma di polizia con in mano un pezzo di carta su cui è scritto il suo nome.Sullo stesso argomentoBasketRussia, campionessa americana di basket arrestata per droga LEGGI TUTTO

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    Ucraina, Usa chiedono il rilascio della campionessa WNBA in Russia

    Il dipartimento di stato Usa ha chiesto il rilascio dei detenuti americani in Russia, compresa Brittney Griner, la cestista due volte campionessa olimpica arrestata all’aeroporto di Mosca per alcune ricariche con olio di cannabis per svapare. Il timore è che Griner sia stata fermata sullo sfondo delle tensioni per l’Ucraina e che Mosca voglia usarla per uno scambio con altri prigionieri. Intanto le tv statali russe hanno mostrato una foto dell’atleta, in piedi in una caserma di polizia con in mano un pezzo di carta su cui è scritto il suo nome.Sullo stesso argomentoRussia, arrestata per droga una campionessa americana di basketBasket LEGGI TUTTO

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    Bologna, la raccolta di generi di prima necessità al PalaDozza per il popolo ucraino

    Di Redazione La società Pallavolo Bologna, da sempre sostenitrice di ideali quali pace, solidarietà e cooperazione, in occasione dell’incontro casalingo previsto per venerdì 11 marzo, aderisce ad una raccolta di generi di prima necessità da donare al popolo ucraino, promossa e diretta dal partner B Building. Gli aiuti umanitari raccolti verranno consegnati direttamente in un centro di accoglienza in Polonia. Pallavolo Bologna invita quindi tutti i suoi tifosi a sostenere l’iniziativa portando al PalaDozza prodotti quali: pannolini, salviette umidificate, latte in polvere, assorbenti, disinfettanti, cerotti e garze, per fare arrivare il contributo di tutti noi a chi ne ha più bisogno. Inoltre, per dare a tutti la possibilità di partecipare ad un incontro così importante e decisivo, l’ingresso alla partita sarà al prezzo simbolico di 1€. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Dijkema va, Bednorz resta: come cambia il mercato in Russia

    Di Redazione La guerra in Ucraina sta avendo conseguenze importanti anche sul volley in Russia, dall’annullamento di tutte le manifestazioni in programma (tra cui i Campionati Mondiali maschili) all’esclusione delle squadre del paese dalle competizioni internazionali. Anche il destino di alcuni protagonisti della Superleague maschili e femminili è cambiato: diversi giocatori ucraini hanno risolto i propri contratti o sospeso l’attività, e anche un’atleta di primo piano come Laura Dijkema, palleggiatrice del Leningradka, ha deciso di lasciare il paese. “Quando il ministro degli Esteri ha invitato gli olandesi a lasciare la Russia – ha spiegato Dijkema – ho deciso insieme al mio agente che sarei tornata il prima possibile. È stato piuttosto stressante, ma sono molto felice di essere tornata. Nello sport ho sempre stretto belle amicizie con giocatrici di tutti i paesi: lo sport è un fattore di condivisione, l’ho sempre sperimentato. In una guerra ci sono solo vittime e i miei pensieri sono con le persone che in Ucraina stanno combattendo per la loro vita e la loro libertà“. Oltre a Dijkema, è rientrato in Olanda anche Gido Vermeulen, ex CT delle nazionali orange, quest’anno nello staff dell’Uralochka Ekaterinburg. Tutto sommato, però, gli effetti sui giocatori stranieri sono stati limitati, e i big dei due maggiori campionati sono rimasti al loro posto. Questo vale anche per Bartosz Bednorz (autore di 23 punti nella vittoria dello Zenit Kazan sullo Zenit San Pietroburgo) e Malwina Smarzek della Lokomotiv Kaliningrad, malgrado la decisione della Polonia di riaprire il mercato per l’eventuale rientro degli atleti polacchi impegnati in Russia. Discorso evidentemente diverso per quanto riguarda il futuro: nessuno è in grado di dire quale sarà l’impatto delle sanzioni sul “potere d’acquisto” delle squadre russe e se queste ultime potranno ancora partecipare alle Coppe europee. In questo senso molte delle trattative già in pieno svolgimento, come quella per portare Micha Hancock alla stessa Lokomotiv Kaliningrad, tornano in discussione. E anche sulla concessione dei transfer ai giocatori russi impegnati all’estero c’è un enorme punto interrogativo. Nel frattempo nel paese non mancano le prese di posizione dei giocatori contro le sanzioni internazionali. Valeriya Zaytseva, centrale della Lokomotiv e della nazionale, ha affidato a Instagram il suo sfogo: “Sport fuori dalla politica! È quello che ci hanno sempre detto: 1) Tutti dovrebbero poter praticare sport senza discriminazioni. 2) Le organizzazioni sportive devono rispettare la neutralità politica. 3) Nessuna forma di discriminazione razziale o basata sulla lingua, la religione, la politica, il sesso, il colore della pelle.. Non sono queste le regole del CIO stesso? Perché sta succedendo questo?“. (fonte: Volleybal.nl, BO Sport, Instagram) LEGGI TUTTO

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    Anche Trentino Volley scende in campo a favore dell’Ucraina

    Di Redazione Dimostrare concretamente la vicinanza alla popolazione ucraina che, suo malgrado, da più di una settimana sta facendo i conti con la guerra. Con questo scopo da martedì 8 marzo Trentino Volley farà scattare l’iniziativa denominata “Trentino Volley for Ukraine“; in collaborazione con l’associazione culturale dei cittadini ucraini in Trentino “Rasom” (ass.rasom@yahoo.it), gli uffici della sede gialloblù di via Trener 2 diventeranno un punto di raccolta per beni di prima necessità da inviare il prima possibile in Ucraina per far fronte all’emergenza umanitaria. Tutti i tifosi di Trentino Volley potranno partecipare attivamente alla raccolta di aiuti, portando di persona presso gli uffici societari generi di conforto di questa natura:– prodotti per la cura personale;– generi alimentari ed omogenizzati a lunga conservazione;– medicinali, mascherine;– garze e bendaggi, antisettici e disinfettanti. La raccolta sarà attiva dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    I giocatori ucraini lasciano la Russia: Pashitsky in “vacanza” dallo Zenit San Pietroburgo

    Di Redazione L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il tragico conflitto che ne è scaturito stanno comportando conseguenze importanti anche nel campo della pallavolo. Oltre allo spostamento dei Campionati Mondiali maschili e all’esclusione di tutte le squadre russe dalle competizioni internazionali, in gioco ci sono anche le carriere dei singoli giocatori: sono molti gli atleti di nazionalità ucraina impegnati nel campionato russo che hanno risolto o rescisso di propria iniziativa i contratti con le rispettive squadre. È questo il caso, ad esempio, di Yurii Synytsia, regista titolare dell’Ugra Samotlor. Il suo divorzio dalla squadra è stato annunciato ieri e oggi il direttore generale Alexey Berezin si è rivolto ai tifosi sui Instagram: “Per favore, comprendete la sua decisione. Questo non è il momento di commentare o discutere. Non abbandoneremo i nostri obiettivi per la stagione: sarà più difficile realizzarli, ma non per questo sarà impossibile. Tutto ciò che non uccide la squadra la rende più forte“. Un’analoga decisione era stata presa in precedenza dal centrale Ian Iereshchenko dello Yenisei Krasnoyarsk e dallo schiacciatore Illia Kovalov del Gazprom-Ugra Surgut. La vicenda più peculiare è però senza dubbio quella di Dmitry Pashitsky (nella grafia russa), centrale nato in Ucraina che nel 2020 ha acquisito la cittadinanza russa e gioca con la maglia dello Zenit San Pietroburgo. Dopo aver saltato la partita con lo Zenit Kazan per infortunio, il giocatore non si è più presentato agli allenamenti: secondo la società “ha deciso di andare in vacanza a proprie spese. Il contratto non è stato interrotto e il nostro club ha reagito alla decisione di Dmitry con comprensione. Il giocatore ha il diritto di stare dove ritiene opportuno fino al suo rientro in squadra. Pashitsky rimane cittadino russo e non ha rifiutato il passaporto“. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Basket, i club di Serie A in campo contro la guerra

    La Lega Basket Serie A e i suoi club scenderanno in campo nel weekend tra sabato 5 e domenica 6 marzo della Serie A UnipolSai per sostenere pubblicamente il popolo ucraino. Nel prepartita, durante l’esecuzione dell’inno nazionale italiano, verrà trasmessa sui led a bordocampo un’animazione con la bandiera ucraina, contro la guerra. Nel corso della gara sono previsti poi altri momenti per mostrare visivamente piena solidarietà all’Ucraina.Sullo stesso argomentoBasketBasket, la Fiba esclude la Russia da tutte le competizioni LEGGI TUTTO

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    L’inno dell’Ucraina risuonerà a Bologna prima della semifinale Perugia-Piacenza

    Di Redazione Ci sarà un omaggio speciale all’Ucraina anche in occasione della Final Four di Del Monte Coppa Italia in programma sabato 5 e domenica 6 marzo alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno: come riporta oggi La Gazzetta dello Sport, prima della semifinale tra Sir Safety Conad Perugia e Gas Sales Bluenergy Piacenza verrà eseguito l’inno nazionale ucraino. Un riconoscimento a tutta la popolazione colpita dalla guerra e legato anche alla presenza dello schiacciatore di Perugia Oleh Plotnytskyi, l’unico giocatore ucraino di Serie A. Il giorno successivo, la finalissima per l’assegnazione del titolo sarà naturalmente preceduta dall’inno di Mameli, ma in una versione particolare: “Fratelli d’Italia” sarà cantato infatti da un coro di medici del reparto Covid dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. (fonte: La Gazzetta dello Sport) LEGGI TUTTO