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    Grottazzolina corre in aiuto dell’ex Popov devolvendo l’intero incasso del prossimo match

    Di Redazione La famiglia M&G non poteva non raccogliere l’appello straziante di Igor Popov, ex atleta ucraino della Videx Grottazzolina, in cerca di aiuto per la sua famiglia costretta all’esodo in Ungheria dove ad accoglierla troverà un altro ex atleta Videx, Tibor Tomanoczy.  M&G Scuola Pallavolo è una grande famiglia, quante volte lo abbiamo detto e quante volte lo abbiamo sentito direttamente dalle parole di atleti più o meno famosi che sono passati da Grottazzolina nell’ambito delle puntate di Videx Heroes?! – si legge nel comunicato della società – Bene, bello. Ora, però, è la volta di dimostrarlo. Perché quando un membro della famiglia ha bisogno di aiuto, e si trova in condizioni di oggettiva difficoltà, va aiutato, senza se e senza ma. E questo è un caso di quelli. Un fratello chiama, Grottazzolina risponde. Ed è per questo motivo che la società ha deciso di devolvere l’intero incasso della gara interna di domenica contro Belluno alla causa di Igor e della sua famiglia. Contestualmente verrà inoltre istituita una raccolta fondi dedicata presso il bar del palasport, dove chi vorrà potrà dare il suo importante contributo. Chi volesse contribuire può effettuare un versamento all’IBAN IT98S3608105138201020801053 (intestato a Pietro Scarduzio). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’ex giocatore Igor Popov chiede aiuto dall’Ucraina: lanciata una raccolta fondi

    Di Redazione Molti appassionati di volley italiani ricorderanno Igor Popov, schiacciatore ucraino attivo tra gli anni Novanta e i Duemila che ha giocato a più riprese nel nostro paese: prima in A1 tra Padova e Napoli e poi in A2 a Torino, Grottazzolina, Schio e Formigine. Oggi Popov, nativo di Lugansk (dove ha sede una delle due repubbliche indipendenti all’origine della guerra), non può lasciare l’Ucraina a causa della legge marziale decretata dal governo dopo lo scoppio della guerra, e via Whatsapp ha chiesto aiuto agli amici in Italia: a raccontare la sua storia è Simona Bastiani sul portale Azzurri24 News. Popov, 52 anni, ha spiegato in un messaggio inviato via Whatsapp che domani accompagnerà i suoi familiari al confine con l’Ungheria per consentire loro di lasciare il paese: ad aiutarlo dall’altra parte della frontiera ci sarà Tibor Tomanoczy, anche lui ex giocatore in Italia a Loreto e Grottazzolina. “Negli ultimi due giorni – ha detto Popov – c’è stato un grande combattimento a 20 km da noi, all’inizio bombardavano con gli aerei e poi hanno attaccato con i carri armati, ma siamo riusciti a resistere (…). Chiedo aiuto alle persone che si ricordano di me, ai miei ex compagni di squadra e a tutti quelli che hanno cuore, purtroppo ho bisogno di soldi per mettere i miei cari al sicuro“. L’appello dell’ex giocatore è stato subito raccolto: alcuni amici di Igor, tra cui l’ex allenatore Pietro Scarduzio, hanno dato vita a una raccolta fondi per aiutarlo. Chi volesse contribuire può effettuare un versamento all’IBAN IT98S3608105138201020801053 (intestato a Pietro Scarduzio). (fonte: Azzurri24 News) LEGGI TUTTO

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    La Millenium Brescia accoglie in palestra i bambini rifugiati dall’Ucraina

    Di Redazione È stata una settimana particolare per le giovani “Leonesse” del Volley Millenium Brescia, che hanno ospitato all’interno dei corsi al Polivalente Raffaello di Brescia due ragazze provenienti dall’Ucraina, Katia e Sofia, 7 e 10 anni, rifugiatesi dai parenti in Italia dopo essere riuscite a mettersi in salvo scappate dalla guerra. Per loro un’occasione di svago e un momento per dimenticare la lontananza dai genitori rimasti in prima linea nella terra natia. Nei gruppi mini di Millenium sono già presenti una bambina di origine russa, una di origine ucraina e una di origine moldava, quindi la comunicazione è stata agevolata dalle nuove compagne di corso, e con le bimbe italiane è stata sufficiente la lingua universale dello sport per capirsi al volo. “Le nuove arrivate sono state accolte benissimo da tutti i bimbi presenti, che le hanno coinvolte da subito nelle varie attività – spiega Silvia Bertoli, responsabile delle giovanissime Millenium – per farle sentire parte del gruppo abbiamo subito fornito loro l’abbigliamento necessario. Appena arrivate erano entrambi molto tristi, ma da quando hanno preso in mano il pallone sono sbocciati i sorrisi. È stato bellissimo vedere a fine allenamento Katia e Sofia abbracciarsi con la nostra Leonessa di origini russe, lo sport non ha confini“. La società bresciana si è resa disponibile ad accogliere altri giovani rifugiati nati dal 2012 al 2017 che volessero praticare la pallavolo in palestra. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La missione di Sassuolo: in viaggio verso l’Ucraina per portare 14 profughi in Italia

    Di Redazione Fare, nel proprio piccolo, qualcosa di concreto per testimoniare la propria vicinanza alla popolazione ucraina. È con questa volontà che Carmelo Borruto, presidente del Volley Academy Sassuolo ha deciso di organizzare un viaggio ai confini con l’Ucraina per portare in Italia 14 persone scappate dalla guerra. “La scorsa settimana al telegiornale – racconta Borruto – ho visto un servizio in cui si parlava di due ragazzi partiti alla volta della Polonia con un pullmino per portare in Italia dei profughi e da lì un pensiero mi ha colpito: se quello che sta succedendo ora in Ucraina, succedesse a noi, sicuramente vorremmo che qualcuno facesse per noi quello che i ragazzi del servizio del telegiornale stavano facendo. E da lì si è accesa quella sensazione, quella consapevolezza che siamo nati per aiutare il prossimo. Avendo quindi la possibilità di usufruire della struttura organizzativa e logistica Idea Volley Academy – perché questo è un progetto che il Volley Academy Sassuolo realizza con Idea Volley – ho chiesto ad alcune persone la loro disponibilità ad intraprendere questo viaggio ai confini dell’Ucraina per recuperare donne e bambini e toglierli da un campo profughi, da una situazione veramente disastrosa e fare, nel nostro piccolo, qualcosa per aiutare qualcuno“. Due pulmini societari con a bordo il presidente Borruto, coach Maurizio Venco e il dirigente Giuseppe Cataldo partiranno quindi domani mattina all’alba alla volta del confine tra Romania ed Ucraina, con l’obiettivo di raggiungere la meta in serata: fondamentale la collaborazione con l’Associazione Europea Italia Ucraina Maiden e con la sua vicepresidente Nataliya Dyachenko, responsabile della sezione di Reggio Emilia, che si è occupata di tutte le questioni logistiche e burocratiche relative all’accoglienza dei profughi una volta in Italia. “È un piccolo gesto – conclude Borruto – che però ci rende molto fieri e credo possa fare capire come il Volley Academy vive lo sport. La nostra è una Società Sportiva che lavora sui giovani e lavorare sui giovani vuol dire anche aiutare gli altri: era doveroso fare qualcosa per aiutare chi in questo momento si trova così in difficoltà, sperando che questa terribile e drammatica situazione possa finire il prima possibile“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Unet E-Work Busto Arsizio, dall’Ucraina una storia di solidarietà

    Di Redazione Nel clima di grande difficoltà creato dalla guerra in Ucraina si inserisce una storia legata al mondo della pallavolo che porta un messaggio di speranza. È quella di Elena Colombo, dirigente della Unet E-Work Busto Arsizio, che nei giorni scorsi, insieme alla sorella Laura e ai genitori, ha intrapreso un viaggio coraggioso fino al confine polacco, dove è riuscita a riabbracciare la “sorella ucraina” Milana, con cui la famiglia aveva stabilito un legame già 15 anni fa ai tempi dei progetti legati ai “bambini di Chernobyl”. Grazie alla forza di volontà della dirigente bustocca e a un pulmino carico di generi di prima necessità, la missione è stata compiuta e ben cinque persone si sono messe in salvo oltre la frontiera di Medykan in Polonia: Milana e altri quattro parenti sono ora in viaggio per l’Italia. E non poteva mancare una foto con la maglia della UYBA, che la ragazza ucraina sostiene a distanza e per la quale fa il tifo anche al palazzetto in occasione delle visite nel nostro paese. (fonte: Unet E-Work Busto A.) LEGGI TUTTO

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    Belluno, l’incasso di domenica prossima al popolo ucraino. Da Rold: “Alimentiamo la macchina”

    Di Redazione Il mondo della pallavolo si è schierato in maniera compatta contro l’invasione russa e a difesa del popolo ucraino. E la Da Rold Logistics Belluno non fa eccezione. Come conferma il presidente Sandro Da Rold, infatti: “Domenica, alle ore 18, giocheremo alla Spes Arena una partita molto importante contro il Volley Garlasco. Ma di fronte alle immagini di guerra che arrivano dall’Est Europa, e che rimbalzano quotidianamente sui nostri schermi e all’interno dei giornali, anche il concetto di importanza, in relazione allo sport, è del tutto relativo. Ecco perché abbiamo deciso di devolvere l’intero ricavato della prossima sfida al popolo ucraino, oppresso dal conflitto e costretto a fuggire dalla propria terra”.  Nello specifico, il club presieduto da Sandro Da Rold donerà la cifra legata alla vendita dei biglietti alla Croce Rossa Italiana, in prima fila per far fronte all’emergenza nell’Est Europa: “Ho preso contatto con il Comitato bellunese della stessa Croce Rossa, una realtà che sta già rispondendo alle necessità di chi è ostaggio della guerra. In Ucraina mancano acqua, cibo, elettricità, medicine. E, nel nostro piccolo, vogliamo dare una mano. Oltre al ricavato della partita, noi stessi, tra società e gruppo squadra, raccoglieremo delle risorse da destinare a chi, in questo momento, sta soffrendo”.  Domenica, quindi, c’è un motivo in più per raggiungere la Spes Arena: “Chi decide di passare un paio d’ore al palasport a sostenere i rinoceronti – conclude il presidente della DRL – potrà quindi alimentare la macchina degli aiuti umanitari”.  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Russia: la Superleague perde il suo sponsor principale

    Di Redazione Le sanzioni inflitte alla Russia in conseguenza della guerra in Ucraina stanno creando diversi problemi anche al movimento pallavolistico locale. Al di là dell’esclusione dei club dalle competizioni internazionali e dalla defezione di alcuni giocatori, i danni sono anche di carattere economico: BO Sport riferisce infatti che l’operatore di scommesse sportive Parimatch, il title sponsor della Superleague maschile e femminile, ha ritirato il suo marchio dal campionato. Parimatch è una società di fondazione ucraina, anche se la sua sede legale è attualmente a Cipro, e sponsorizzava i due principali campionati nazionali dal 2019. Secondo la testata russa, il suo marchio è già scomparso dai siti ufficiali e dai profili social della Lega e delle squadre di club. Nel 2021 l’ammontare delle sponsorizzazioni sportive (non solo per la pallavolo) attuate dalla società in Russia aveva superato i 5 milioni di euro. (fonte: BO Sport) LEGGI TUTTO

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    Dmitry Pashitsky riparte dal Trefl Gdansk dopo il divorzio dallo Zenit San Pietroburgo?

    Di Redazione Nonostante le dichiarazioni di facciata, sembra destinata a interrompersi in conseguenza della guerra in Ucraina l’avventura di Dmitry Pashitsky con la maglia dello Zenit San Pietroburgo. Secondo gli ultimi rumors, infatti, il centrale ucraino (ma di nazionalità russa) avrebbe firmato con il Trefl Gdansk per disputare la parte finale della stagione nella PlusLiga polacca; non è ancora noto se si tratterà di un prestito o di un trasferimento definitivo. Nei giorni scorsi lo Zenit aveva comunicato ufficialmente che il giocatore aveva chiesto una “vacanza” di durata imprecisata in considerazione dei recenti avvenimenti, ma che il suo contratto con la società non sarebbe stato risolto. LEGGI TUTTO