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    Il Developres Rzeszow devolve gli incassi (reali e virtuali) all’Ucraina

    Di Redazione Negli ultimi giorni giocatori, squadre e istituzioni di tutto il mondo della pallavolo si stanno mobilitando a favore dell’Ucraina, colpita da una guerra tanto inaspettata quanto drammatica. La Polonia, per comprensibili motivi di vicinanza geografica, è toccata ancora più da vicino dalla situazione: basti pensare al caso dell’Arena Ursynow, la casa del Projekt Warszawa, riadattata a centro di accoglienza per i profughi provenienti dal paese confinante. Anche molte società hanno deciso di attivarsi direttamente per sostenere la popolazione colpita della guerra, come nel caso del Developres Rzeszow. L’attuale capolista della Tauron Liga ha infatti scelto di devolvere all’Ucraina l’intero incasso di due delle partite più importanti della stagione: la gara di andata dei quarti di finale di Champions League contro il VakifBank Istanbul (mercoledì 8 marzo) e la sfida casalinga di campionato con l’E.Leclerc Moya Radomka Radom (sabato 11 marzo). Iniziative simili sono state realizzate anche da altre squadre europee, ad esempio il Kuzeyboru in Turchia e la Tecnoteam Albese nella A2 italiana, ma il Developres ha fatto ancora di più. Per massimizzare il ricavato, la società polacca ha messo a disposizione di chi non potrà essere al palazzetto una serie di biglietti virtuali che possono essere acquistati online: gli incassi, ancora una volta, saranno devoluti in beneficenza. (fonte: Twitter Developres Rzeszow) LEGGI TUTTO

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    La Polonia riapre il mercato in entrata da Russia, Bielorussia e Ucraina

    Di Redazione Quale sarà il destino dei giocatori stranieri impegnati in Russia e Bielorussia dopo il blocco delle squadre dei due paesi attuato da CEV e FIVB in conseguenza della guerra in Ucraina? Il “muro contro muro” tra la Federazione russa e il resto del mondo è ormai conclamato e in giornata si era sparsa la voce – per il momento non confermata – che fosse in cantiere una rescissione forzata dei contratti tra i club russi e i giocatori provenienti dall’estero (con conseguente notevole risparmio). Per il momento, la prima mossa concreta l’ha compiuta la Polonia: la Lega locale, in accordo con la Federazione, ha aperto una nuova finestra di mercato (la precedente si era chiusa il 31 gennaio) per consentire alle squadre di PlusLiga maschile e Tauron Liga femminile di ingaggiare giocatori e giocatrici polacchi provenienti dalla Russia, dalla Bielorussia o dall’Ucraina, dove i campionati sono ovviamente sospesi. In quest’ultimo caso la norma è quasi “ad personam” per lo schiacciatore Artur Szalpuk, che in questa stagione aveva giocato nell’Epicentr Podolyany. Altri due grandi nomi che potrebbero essere interessati dalla riapertura del mercato sono Bartosz Bednorz, sotto contratto con lo Zenit Kazan, e Malwina Smarzek, opposta della Lokomotiv Kaliningrad, anche se quest’ultima aveva già dichiarato di non voler lasciare la Russia. La norma si applica soltanto ai contratti interrotti o rescissi dopo il 23 febbraio. (fonte: PlusLiga.pl) LEGGI TUTTO

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    La schiacciatrice Diana Frankevych: “La mia testa e il mio cuore sono in Ucraina”

    Di Redazione
    La stagione 2021-2022, per la giovane schiacciatrice Diana Frankevych, è la prima lontana dall’Ucraina: messasi in luce con l’SC Prometey, la scorsa estate la giocatrice classe 1999 ha spiccato il volo per la Francia per unirsi al Vandoeuvre Nancy. Si può ben immaginare l’angoscia con cui Diana sta vivendo in queste ore le drammatiche notizie provenienti dal suo paese: le sue compagne di squadra e lo staff hanno mostrato il loro sostegno scendendo in campo con i simboli e i colori della bandiera ucraina, ma anche con gesti più concreti, come una raccolta di beni di prima necessità a favore delle vittime della guerra.

    “Io e tutti gli ucraini – ha spiegato Frankevych a France Bleu – stiamo vivendo i peggiori momenti della nostra vita. Sono cose che non dovrebbero succedere nel ventunesimo secolo. L’Ucraina e i suoi abitanti non hanno mai voluto la guerra, siamo un popolo pacifico; purtroppo non è ciò che pensano le autorità russe, che hanno montato una guerra di disinformazione contro di noi. Sono veramente colpita e triste per questa ingiustizia“.
    “Putin voleva dividere gli ucraini – continua la schiacciatrice – invece ci ha riunito, e sono molto fiera di tutti quelli che combattono e del nostro presidente, che è diventato un leader e un eroe. Per quello che posso, con mio marito, cerco di aiutare economicamente l’esercito e le vittime della guerra, e di condividere notizie verificate per combattere la disinformazione russa. Sono in contatto costante con la mia famiglia, che vive a Vinnista, nella zona centro-occidentale: al momento è una città relativamente calma rispetto all’epicentro dell’attacco. I miei familiari non vogliono lasciare l’Ucraina, mio padre si è unito alla difesa della città ed è pronto ad aiutare i soldati“.
    “In questo momento – conclude Frankevych – è veramente difficile concentrarsi sulla pallavolo. Che io lo voglia o no, penso sempre alla guerra, alla salute dei miei cari e di tutti i miei connazionali. Sono qui, in totale sicurezza, ma la mia testa e il mio cuore sono in Ucraina. Però sono un’atleta professionista, è il mio lavoro, devo aiutare la mia squadra e fare ciò che ci si aspetta da me. Ringrazio la società, i tifosi e le mie compagne di squadra per il loro sostegno, è molto importante e lo apprezzo davvero“.
    (fonte: Nouvelle France) LEGGI TUTTO

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    L’Arena Ursynow del Projekt Warszawa di coach Anastasi accoglie i profughi ucraini

    Di Redazione L’Arena Ursynow di Varsavia, casa della squadra polacca Projekt Warszawa del coach italiano Andrea Anastasi, è stata allestita per ospitare profughi ucraini. La Polonia scende in campo per aiutare il vicino popolo ucraino, sotto attacco russo da quasi una settimana, e lo fa anche grazie al contributo della pallavolo. Fino a ieri, campo da gioco e palestra della squadra maschile della capitale polacca, oggi l’Arena Ursynow ospita il necessario per garantire un tetto e un posto caldo ai profughi ucraini che scappano dalla guerra. A condividere la notizia con il mondo intero, proprio l’italiano Andrea Anastasi che, sul suo profilo Instagram insieme al giocatore Andrzej Wrona, scrive: “Questo è il posto dove passiamo tutte le nostre giornate, cercando di allenarci e migliorarci. Ora, è il posto dove la Polonia mostra come aiutare gli altri”. (Foto: Instagram Andrea Anastasi) (Fonte: Instagram Andrea Anastasi) LEGGI TUTTO

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    Coppe europee: italiane già in finale di Champions femminile e CEV Cup maschile

    Di Redazione La CEV ha ufficializzato gli effetti della decisione presa ieri sull’esclusione delle squadre russe (e bielorusse) dalle manifestazioni internazionali. Come previsto, tutte le formazioni ancora in gioco nelle Coppe europee subiranno la sconfitta per 3-0 a tavolino nelle partite restanti e verranno dunque eliminate dalle rispettive competizioni. Questo determinerà nuovi tabelloni – già anticipati ieri – per la Champions League maschile e femminile e per la CEV Cup maschile. Le conseguenze per le squadre italiane sono immediate: in Champions femminile è già sicura la presenza di una rappresentante del nostro paese in finale, dato che la vincente del derby tra Vero Volley Monza e A.Carraro Imoco Volley Conegliano non giocherà il turno successivo. Il Fenerbahce Opet Istanbul avanza invece alla semifinale contro la sqaudra vincente tra VakifBank Istanbul e Developres Rzeszow (che sarà l’unica a disputare, in caso di qualificazione, tutti e tre i turni restanti). In Champions maschile la Sir Sicoma Monini Perugia avanza direttamente alle semifinali, dove troverà una fra Trentino Itas e Berlin Recycling Volleys. Anche la Cucine Lube Civitanova, in caso di passaggio del turno contro lo Jastrzebski Wegiel, sa già di dover affrontare un’altra squadra polacca, i campioni d’Europa dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Infine la Vero Volley Monza maschile, che aveva già giocato e perso per 1-3 la semifinale di andata di CEV Cup con lo Zenit Kazan, approda alla finalissima con la vincente tra PGE Skra Belchatow e Tours VB (ritorno in programma stasera). Ecco i tabelloni delle competizioni coinvolte: CHAMPIONS LEAGUE MASCHILEQuarti di finaleZenit San Pietroburgo (Russia)-Sir Sicoma Monini Perugia (Italia) 0-3 a tavolinoTrentino Itas (Italia)-Berlin Recycling Volleys (Germania)Cucine Lube Civitanova (Italia)-Jastrzebski Wegiel (Polonia)Zaksa Kedzierzyn-Kozle (Polonia)-Dinamo Mosca (Russia) 3-0 a tavolino SemifinaliSir Sicoma Monini Perugia-vincente Trento/BerlinVincente Civitanova/Jastrzebski-Zaksa Kedzierzyn Kozle CHAMPIONS LEAGUE FEMMINILEQuarti di finaleDinamo Kazan (Russia)-Dinamo Mosca (Russia) non disputataVero Volley Monza (Italia)-A.Carraro Imoco Conegliano (Italia)Developres Rzeszow (Polonia)-VakifBank Istanbul (Turchia)Lokomotiv Kaliningrad (Russia)-Fenerbahce Opet Istanbul (Turchia) 0-3 a tavolino SemifinaleVincente Developres/VakifBank-Fenerbahce Opet Istanbul FinaleVincente Monza/Conegliano-Vincente semifinale CEV CUP MASCHILESemifinaliZenit Kazan (Russia)-Vero Volley Monza (Italia) 0-3 a tavolinoTours VB (Francia)-PGE Skra Belchatow (Polonia) andata 2-3 FinaleVero Volley Monza-vincente Tours/Belchatow (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Tecnoteam Albese in campo per il popolo ucraino: devoluto parte dell’incasso del match

    Di Redazione La Tecnoteam Albese Volley Como ha disputato la scorsa domenica l’ultima partita interna della Regular Season. Ospite la Lpm Bam Mondovì di coach Solforati. Se il risultato non ha premiato la squadra di casa, fermata con un secco 3-0 dalle piemontesi, a farlo è stata sicuramente l’iniziativa di solidarietà verso il popolo ucraino, promossa dalla società. Alla vigilia della gara, infatti, il presidente della Tecnoteam Albese, Graziano Crimella, aveva comunicato: “Domani giochiamo alle 17 al Palafrancescucci di Casnate l’ultima partita in casa della Regular Season contro Mondovì, attualmente terza forza del Campionato. Avrei veramente piacere di vedere un pubblico numeroso, che possa rendere omaggio a queste ragazze che hanno tenuto alto il nome della Tecnoteam Albese volley Como, al primo anno della nostra partecipazione al Campionato dì Serie A2. Ho ritenuto di destinare metà dell’incasso della partita a sostegno della popolazione ucraina così duramente colpita dagli eventi di questa incomprensibile guerra”. Dall’inizio dello scoppio del conflitto, iniziato dalla Russia il 24 febbraio scorso, il corridoio umanitario si è immediatamente attivato: raccolta di alimenti, medicinali e abiti, donazioni e sostegno sui social network. Anche il mondo della pallavolo ha fatto sentire la sua voce, tramite numerosi messaggi di supporto all’Ucraina di atleti e società e, grazie alle Tecnoteam Albese Volley Como, anche con un sostegno economico. In data odierna, infatti, la società comunica di aver tenuto fede alla promessa e di aver inviato alla Caritas Ambrosiana Onlus – Conflitto in Ucraina un ricavato pari a 540 euro, raccolto tramite la vendita dei biglietti per il match e le donazioni volontarie dei tifosi. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Russia reagisce alle sanzioni: “Chiederemo un rimborso”

    Di Redazione Si è tenuto oggi in Russia un consiglio straordinario del Ministero dello Sport per rispondere alle sanzioni che hanno colpito duramente anche questo settore della vita pubblica del paese in seguito alla guerra in Ucraina. All’appello del CIO a escludere gli atleti e le squadre russe dalle competizioni hanno risposto positivamente gran parte delle Federazioni internazionali, tra cui anche la CEV e la FIVB per la pallavolo. Già in precedenza era stata annullata l’organizzazione sul territorio russo di numerosi eventi sportivi, come i Campionati Mondiali maschili 2022. All’incontro, secondo quanto riporta l’agenzia TASS, hanno partecipato il ministro dello Sport Oleg Matysin e il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko, che ha dichiarato: “Il nostro paese aderisce sempre al principio ‘lo sport deve restare fuori dalla politica’, ma è la politica a coinvolgerci costantemente, perché capisce quanto sia importante lo sport nella vita dei russi“. Chernyshenko ha aggiunto inoltre di aver dato la propria disponibilità ad altre organizzazioni internazionali, come l’unione dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), la SCO (Shanghai Cooperation Organization) e la CSI (Commonwealth of Indipendent States) per ospitare le rispettive manifestazioni. Matysin ha invece puntualizzato che le autorità russe chiederanno un rimborso per il mancato svolgimento degli eventi in programma, come previsto dai contratti con le Federazioni internazionali, e che i fondi risparmiati per l’organizzazione verranno utilizzati per la costruzione di nuove infrastrutture sportive. Le sanzioni saranno ulteriormente discusse in una riunione del Comitato Olimpico russo prevista per giovedì 3 marzo. Il ministro dello Sport ha sottolineato che, nonostante le ultime decisioni, la Russia è determinata a collaborare con la comunità sportiva internazionale: “Abbiamo contatti con quasi tutte le Federazioni internazionali, anche se in alcuni casi sono piuttosto complicati. Continueremo questo lavoro per ottenere una risposta rapida. Non vogliamo isolarci. Tutti si rendono conto che è impossibile sviluppare lo sport nel mondo senza il contributo dello sport russo“. Il “lancio” iniziale dell’agenzia riportava anche la notizia che Matysin avrebbe elencato nel corso della riunione i nomi di 1909 atleti russi attualmente impegnati fuori dal paese in 38 diversi sport, affermando che sarebbe stato necessario “rimpatriarli il prima possibile per non mettere a rischio la loro salute e la loro vita“. La frase è poi stata cancellata dalla versione finale dell’articolo. (fonte: TASS) LEGGI TUTTO