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    Tommaso Barotto e la questione ‘azzurrabilità’: “Continuo a tenere i piedi per terra”

    Questa è una conversazione che nasce da un’altra conversazione, ovvero quella con un caro collega con il quale lavoro, e della cui creatività linguistica ed espressiva si potrebbe scrivere un trattato. Per Tommaso Barotto l’amico Giuliano Bindoni ha coniato il termine “azzurrabile” (vorrei prendere la paternità del neologismo, ma ahimé non posso), alludendo alla candidabilità di Tommaso, opinione tra l’altro condivisa con il sottoscritto, alla maglia della nazionale seniores.Quanto sia azzurrabile Barotto lo dimostrano le scelte, fra cui l’approdo alla Powervolley Milano, nella quale è arrivato dopo una rapidissima e giustissima ascesa. Anche Tommaso è sbocciato in quel di Porto Viro, società che in questi anni è servita come apripista per molti giovani e meno giovani che nel club veneto hanno trovato una stabilità e una fonte di affermazione:“Porto Viro è stata una bellissima esperienza. Arrivavo da Milano in un paesone di 20.000 abitanti, nel quale mi sono sentito subito a casa, poiché è un luogo che vive di volley, e nel quale capitava di fermarsi per strada o al supermercato perché le persone notavano un giocatore alto e ricollegavano il volley e allora bastava un pretesto per parlarti della partita o per chiederti semplicemente a che ora si sarebbe giocato la domenica successiva. Rimane la passione, la tifoseria, davvero una bella parentesi”.Foto Lega Pallavolo Serie AQui a Milano ha trovato un altro simbolo della pallavolo, capace di catalizzare quell’attenzione da sempre. Si chiama Matteo Piano.“Lui è veramente una persona solare, capace di donarsi alla gente. Milano è certamente un contesto più grande, nel quale come in moltissime città, il calcio la fa da padrone. Ma anche alla Powervolley siamo riusciti a creare un bel microcosmo, con uno zoccolo duro di tifosi e con il palazzetto che si riempie sempre per venirci a vedere. Sono molto felice di essere arrivato”.Creare microcosmi come fa da sempre la società o lo stesso Matteo, aiuta secondo lei a perseguire determinati risultati?“Secondo me ti aiuta parecchio, perché il calore del pubblico, l’attenzione dei tifosi fa sempre bene. È uno stimolo perché capisci che sei lì certamente per te stesso, ma devi far bene anche per quelle centinaia di persone che ti seguono con passione e da te è come se volessero in cambio qualcosa, che poi non è altro che lo spettacolo o la grinta che siamo tenuti a servire per tutta la partita. Le persone anche a Milano sono in grado di spingerti, è un sogno comune, quello tra noi giocatori e loro sostenitori, e c’è una percentuale di supporto del pubblico che contribuisce a realizzarlo”.Barotto nuovo volto che piace anche agli addetti ai lavori. Lei si percepisce nella strada giusta per il successo?“Oddio, è una domanda difficile. Io so di avere scelto Milano perché so di avere degli obiettivi, il primo dei quali è crescere compiendo dei passi giusti nelle società giuste che in qualche modo contribuiscono alla mia affermazione”.Foto Powervolley MilanoLa sua carriera è stata rapidissima. Cosa ha saputo gestire meglio?“L’aver tenuto i piedi per terra e il continuare a tenerli”.Quando la definiamo azzurrabile lei cosa pensa?“Io non guardo molto all’azzurrabilità, come la chiama lei, o meglio cerco di non pensarci più di tanto. Ovviamente ognuno di noi si affaccia nel panorama della nazionale maggiore con il sogno di poterne fare parte. Sono molto focalizzato nel riuscire a far bene con la maglia di Milano e a vivere altrettanto il mio presente pallavolistico, e se ciò mi aiutasse ad arrivare un giorno ad indossare la maglia della seniores sarebbe davvero il massimo”.Foto Federazione Italiana PallavoloUna volta arrivato a casa sua a Stienta, si accorge di essere rimasto quel Tommaso degli anni dell’infanzia?“Consideri che sono andato via molto presto e sotto questo aspetto i miei genitori sono stati un supporto fondamentale, in primis perché mi hanno permesso di poter fare questa scelta. Li ringrazierò tutta la vita perché hanno fatto davvero tanti sacrifici per permettermi di diventare ciò che sono oggi. Stienta è un luogo in cui torno con grande piacere perché è casa, famiglia e perché sono rimasto molto legato a tutto e tutti”.So di una famiglia Barotto tifosissima.“Nonno sta diventando molto bravo anche a guardare le partite al pc, con l’ausilio della famiglia (ride n.d.r.). In generale sento il loro calore sempre”.Chiedo scherzosamente, li ha mai perdonati di averle fatto abbandonare il calcio per il volley?“Per me parlare del calcio è un argomento molto nostalgico, anche perché sono tifosissimo e sono uno juventino sfegatato. Ho avuto il pallone tra i piedi sin dalla nascita, e a 12 anni ho dovuto lasciare perché sono cresciuto troppo e non era lo sport più adatto per le mie altezze. Si immagini un ragazzino alle elementari alto 1.75 cm in mezzo a una pletora di bambini. Ho pianto molto, ero un difensore centrale e quando parlo di calcio mi si illuminano sempre gli occhi”.I miti assoluti?“Del Piero e Marco Reus”.Barotto, potrebbe giocarsi un secondo tempo della vita sportiva nel calcio. Ci ha mai pensato?“Non mi ci faccia pensare. Ho una maglia di Del Piero appesa in casa. Chissà che magari un giorno non riesca davvero, ma parlo di un tempo lontanissimo, a rigiocare ancora”.Cosa resta di quegli anni così spensierati?“Le stesse idee e la stessa voglia di vincere”.Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Milano già concentrata sulla sfida contro lo Zawiercie, Barotto: “Loro ci metteranno sotto pressione”

    Allianz Milano on the road. Senza il suo Allianz Cloud per la manifestazione di padel, la squadra di coach Piazza è in attesa di due ultime sfide che diranno molto sulla stagione 2024-2025. La prima è martedì sera ed è la terza partita di Champions, Pool C, contro la corazzata Aluron CMC Warta Zawiercie. La seconda, chiuderà il girone di andata della SuperLega Credem Banca e sarà domenica al PalaPanini, contro la Valsa Group Modena, diretta concorrente per le posizioni dal 4° all’8° posto, che definiscono il quarto di finale della Del Monte Coppa Italia.

    Difficile fare i conti oggi, se non per Perugia e Trento che sono ormai irraggiungibili per tutte. Civitanova e Piacenza si dovrebbero giocare terza e quarta posizione, ma la lotta è davvero tutta aperta nella “pancia” della classifica. Certo, la squadra di coach Piazza è obbligata in un certo senso a vincere a Modena se vuole evitare le prime due dominatrici del torneo fino a questo momento e arrivare alla quarta final four consecutiva.

    Ma andiamo con ordine, e al “regalo” per i residenti nei dintorni di Busto Arsizio, terra di grande pallavolo soprattutto al femminile, che martedì alle 20.45 potranno vivere lo spettacolo della Cev Champions League all’e-work Arena di Busto Arsizio. Allianz affronta una delle più forti squadre d’Europa, i “Cavalieri giurassici” dell’Aluron CMC Warta Zawiercie. Zawiercie è, dopo la vittoria di ieri sera contro un arrendevole PSG Stal Nysa per 3-0, la squadra capolista nella Plusliga polacca con 11 successi in 14 partite.

    In Champions ha fatto come Milano: percorso netto fino a questo punto sbarazzandosi con grande facilità di Roeselare ed Innsbruck (match entrambi vinti 3-0). La squadra di coach Michal Winiarski, ex giocatore di Trento e coach anche della nazionale tedesca, ha lasciato a riposo nell’ultimo turno Aaron Russel, una delle stelle del team, che ha preso il posto del francese Clevenot. Nella Coppa Cev dello scorso anno i polacchi dominarono con un doppio 3-0 la sfida, eliminando Allianz Milano dalla competizione, ma non riuscirono ad alzare la Coppa.

    Ora c’è in gioco il primo e secondo posto del girone, per l’accesso ai quarti di Coppa dei Campioni. Sarà indispensabile contenere l’opposto polacco Karol Butryn, ma anche lo schiacciatore della nazionale Barosz Kwolek. Temibili anche: il palleggiatore portoghese Tavares, dotato di un servizio importante; il centralone e capitano Mateusz Bieniek che ha giocato anche in Italia, nella Lube, campione del mondo nel 2018 e argento iridato nel 2022; l’altro centrale è Yuri Gladyr arrivato dallo Jastrzebski e per due volte vicecampione della Cev Champions League; il libero è il grintoso australiano Luke Perry. Sarà una grande partita e un grande spettacolo di volley. I biglietti sono disponibili sul portale Vivaticket, con particolari agevolazioni per le squadre della Fipav del territorio.

    Tommaso Barotto (Allianz Milano): “Martedì sera giochiamo contro Zawiercie, in un campo “nuovo” come quello di Busto Arsizio, la squadra è una formazione molto forte dove dovremmo prestare molta attenzione sul nostro gioco ed essere sempre mentalmente pronti per riuscire a portare a casa una partita dove loro ci metteranno sotto pressione”. Barotto fa un appello al pubblico: “Ci servirà tutto il loro apporto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Milano, ecco Tommaso Barotto: “Arrivo in un ambiente in cui posso solo imparare molto”

    Se Catania con Staforini, annunciato ieri, costituirà una giovane coppia di liberi tra le più forti al mondo, l’ideale diagonale tra opposti di Allianz Milano nella stagione 2024-25 fa addirittura sognare. La premiata ditta Fusaro-Lini-Piazza si è infatti assicurata il gioiello azzurro Tommaso Barotto. Dall’alto dei suoi 212 centimetri, il 18enne (farà i 19 il 24 agosto) nato a Rovigo, ma esploso pallavolisticamente parlando sotto l’ala di Danino Durand tra i Diavoli Rosa di Brugherio, con un’ultima stagione a Porto Viro in A2, andrà a formare insieme con la rivelazione dell’ultima SuperLega, Ferre Reggers (classe 2003), un binomio di opposti dal valore e dal potenziale immenso.

    Foto di Allianz Milano

    Due volte campione d’Italia Under 17 e due volte eletto miglior giocatore d’Italia. Argento nazionale Under 19, in un campionato di A3 (Gamma Chimica) e uno di A2 (Delta Group) ha messo a terra quasi mille punti (912). Tommaso Barotto per doti fisiche è il classico predestinato a fare qualcosa di grande sui maggiori palcoscenici del volley. Il suo approdo in SuperLega con una squadra “big” come Allianz Milano è un segnale forte della politica Powervolley di investire su giovani talenti per farli crescere sotto la Madonnina. Così è stato in passato per altri nomi del panorama internazionale, da Sbertoli e Porro, da Nimir a Reggers. Ora c’è una nuova pagina da scrivere nel prossimo campionato.

    Foto di Allianz Milano

    Come anticipato qualche riga sopra, Tommaso Barotto arriva in Superlega e a Milano dopo l’esperienza in A2 con la maglia di Porto Viro: “Da Porto Viro mi porto sicuramente una maggiore esperienza fatta in un campionato di livello come la serie A2. Certo, sono consapevole che la SuperLega è un mondo totalmente diverso. Ci sarà da lavorare e lavorare, per riuscire ad abituarmi al ritmo e al livello di gioco. Per quanto riguarda l’aspettativa da Milano, come ho detto mi immagino un livello altissimo di allenamento e di gioco con dei grandissimi campioni. Diciamo che la cosa positiva è che si tratta di un ambiente in cui io posso solo imparare molto, in tutti gli aspetti”.

    Infine un saluto ai nuovi tifosi: “Ai tifosi di Allianz Milano, come al presidente Fusaro, al diesse Lini e al coach Piazza, allo staff e ai miei compagni, posso dire che non mi risparmierò mai. Sono arrivato a Milano per darò sempre il 100% per onorare una maglia davvero importante”.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La linea verde di Allianz Milano si completa con l’opposto Barotto

    Se Catania con Staforini (annunciato ieri) costituirà una giovane coppia di liberi tra le più forti al mondo, l’ideale diagonale tra opposti di Allianz Milano nella stagione 2024-25 fa addirittura sognare. La premiata ditta Fusaro-Lini-Piazza si è infatti assicurata il gioiello azzurro Tommaso Barotto. Dall’alto dei suoi 212 centimetri, il 18enne (farà i 19 il 24 agosto) nato a Rovigo, ma esploso pallavolisticamente parlando sotto l’ala di Danilo Durand tra i Diavoli Rosa di Brugherio, con un’ultima stagione a Porto Viro in A2, andrà a formare insieme con la rivelazione dell’ultima SuperLega, Ferre Reggers (classe 2003), un binomio di opposti dal valore e dal potenziale immenso.

    Due volte campione d’Italia Under 17 e due volte eletto miglior giocatore d’Italia. Argento nazionale Under 19, in un campionato di A3 (Gamma Chimica) e uno di A2 (Delta Group) ha messo a terra quasi mille punti (912). Tommaso Barotto per doti fisiche è il classico predestinato a fare qualcosa di grande sui maggiori palcoscenici del volley. Il suo approdo in SuperLega con una squadra “big” come Allianz Milano è un segnale forte della politica Powervolley di investire su giovani talenti per farli crescere sotto la Madonnina. Così è stato in passato per altri nomi del panorama internazionale, da Sbertoli a Porro, da Nimir a Reggers. Ora c’è una nuova pagina da scrivere nel prossimo campionato.

    In attesa di vederlo ai primi allenamenti con Allianz Milano, facciamo due parole anche con il giovane gigante Tommy.Benvenuto in Allianz Milano intanto. Cosa ti porti dall’ultima stagione vissuta da protagonista in A2 a Porto Viro e cosa ti aspetti dalla prima esperienza in Superlega con Milano?
    “Da Porto Viro mi porto sicuramente una maggiore esperienza fatta in un campionato di livello come la serie A2. Certo, sono consapevole che la SuperLega è un mondo totalmente diverso. Ci sarà da lavorare e lavorare, per riuscire ad abituarmi al ritmo e al livello di gioco. Per quanto riguarda l’aspettativa da Milano, come ho detto mi immagino un livello altissimo di allenamento e di gioco con dei grandissimi campioni. Diciamo che la cosa positiva è che si tratta di un ambiente in cui io posso solo imparare molto, in tutti gli aspetti”.

    A tutti chiediamo di fare un saluto anche i tuoi nuovi tifosi, anche se in diversi, quando avevi la maglia dei Diavoli-Power e hai vinto tutto da giovanissimo, hanno già potuto conoscerti e fare il tifo.
    “Ai tifosi di Allianz Milano, come al presidente Fusaro, al diesse Lini e al coach Piazza, allo staff e ai miei compagni, posso dire che non mi risparmierò mai. Sono arrivato a Milano per darò sempre il 100% per onorare una maglia davvero importante”. LEGGI TUTTO

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    Tommaso Barotto: “Porto Viro c’è, non abbiamo perso la testa”

    Il curriculum, a prima vista, non è quello di uno che deve ancora compiere diciannove anni. Scudetti, titoli da miglior giocatore, e non ultimo, domenica scorsa, una partita da quasi 20 punti che ha sancito la prima vittima eccellente dei Play Off Promozione di A2, ovvero Cuneo. Tommaso Barotto, classe 2005, è uno dei protagonisti dell’armata della Delta Group Porto Viro, che ora sta affrontando la semifinale con Siena, un’altra grande ambiziosa del campionato:

    “È certamente un momento di grandi gioie per me. Giocarsi una semifinale Play Off a 18 anni è bellissimo ed è una conquista, fatta assieme ad una squadra che ha disputato un girone di ritorno davvero incredibile“.

    Siena è in vantaggio dopo Gara 1.

    “Giovedì sera abbiamo perso, ma non abbiamo perso la testa e la concentrazione che ci serve per giocare Gara 2 perché è ancora tutto aperto“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Che aria si respira dopo Gara 1?

    “L’aria di chi vuole arrivare in fondo. Di chi non ha tanto voluto pensare a guardarsi indietro o a festeggiare troppo un primo tassello, ma a focalizzarsi subito sull’obiettivo successivo“.

    Perché Porto Viro ha eliminato Cuneo ai quarti?

    “Perché ha saputo fare un cammino all’interno delle prime tre partite di Play Off, in cui è stata in grado di superarsi e di giocare una grande pallavolo. Siamo riusciti a vincere per ben due volte su un campo difficilissimo, come è quello di Cuneo, esprimendo un bel gioco fatto di combattimenti, bei break che ci hanno fatto raggiungere questo importante risultato“.

    Durante i Play off ha giocato alcune delle gare più importanti della sua carriera?

    “Sicuramente Gara 3 dei quarti entra di diritto nelle prime tre, dopo la finale dell’Europeo Under 19 disputata con la nazionale e la semifinale scudetto Under 17 che ho disputato con Brugherio contro il Vero Volley“.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Porto Viro come Brugherio. Il colore rosa, un po’ l’atmosfera dei diavoli.

    “Sicuramente è famiglia, ed è una squadra in cui capisci che i risultati non si antepongono alla persona e al giocatore. Come ai Diavoli Rosa, periodo bellissimo della mia vita da giocatore e non solo, mi sono ambientato subito ed è davvero un’esperienza positiva. Trovarsi in una società con una squadra così mi aiuta tanto per il percorso che sto facendo“.

    Lei va via di casa che non aveva finito nemmeno le medie.

    “A 13 anni ho lasciato casa. Sono stato disposto a lasciare il Veneto, che ho ritrovato quest’anno e che per me ha quel qualcosa in più che forse è proprio l’ambiente familiare, ma è anche una regione nella quale ci sono davvero tante ottime realtà pallavolistiche nel quale poter crescere“.

    foto Delta Volley Porto Viro

    Ora che lo ha ritrovato, ha paura di rimanerne stregato?

    “No, sono consapevole del fatto che la vita potrà ancora portarmi lontano da casa e dalla mia famiglia. Ne siamo tutti consapevoli perché quando un giocatore fa una scelta come la mia, la lontananza è un fattore che devi prendere in considerazione. Sono nato a Rovigo e casa mia è a Stienta, un paesino di 3000 abitanti. Lei capisce bene che se non considero normale dovermi allontanare, mi prendono per pazzo (ride, n.d.r.)!“.

    Pensa tanto al suo futuro ora che tutti parlano di lei?

    “Sono molto capace di disinteressarmi a tutto ciò che si dice di me. La determinazione e l’ambizione ci sono, ma non ci penso troppo e sono bravo a non prendere per oro colato tutto ciò che viene detto, nel bene e nel male. Passo per passo. Ragiono così“.

    di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Euro U20: Garra convocato al posto dell’infortunato Barotto per il 2° Round di qualificazione

    Il giocatore Tommaso Barotto (A.S.D Delta Volley Porto Viro), causa infortunio, non proseguirà il collegiale al Centro Pavesi FIPAV di Milano e non prenderà parte al 2° Round di qualificazione ai Campionati Europei di Podgorica, in Montenegro.

    In sua sostituzione, su indicazione del 1° allenatore Michele Zanin, è stato convocato Filippo Garra (A.S.D. Pallavolo La Bollente). 

    Gli azzurrini faranno il proprio debutto alla Verde Sports Hall di Podgorica (MNE) venerdì 5 aprile alle ore 16 contro la Norvegia. La Nazionale tricolore affronterà poi Israele (06/04 ore 16) e i padroni di casa del Montenegro domenica 7 aprile alle ore 18.30.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vigilar ospita Brugherio: c’è Bibop contro Barotto e il nuovo acquisto Ferraro

    Foto Vigilar Fano Di Redazione La Vigilar Fano si prepara ad ospitare domenica 6 novembre (ore 18.00) la Gamma Chimica Brugherio per continuare la sua striscia di vittorie (al momento ferma a quattro consecutive) e confermarsi nelle prime posizione della classifica generale. Nell’ultima trasferta in terra bolognese i virtussini sono riusciti a mostrare un grande […] LEGGI TUTTO

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    Brugherio, la gioia di Innocenzi e Barotto: “È entusiasmante esordire così”

    Foto Pallavolo Diavoli Rosa Di Redazione Il campionato della Gamma Chimica Brugherio è cominciato domenica con una vittoria al tie break contro la Monge-Gerbaudo Savigliano: tra i protagonisti della gara il capitano Andrea Innocenzi e Tommaso Barotto, premiato come MVP. “Che serata fantastica, che partita bella – commenta entusiasta Innocenzi – e anche se è […] LEGGI TUTTO