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    Top & Flop della Serie A1: il meglio e il peggio del girone d’andata

    Di Alessandro Garotta Il campionato di Serie A1 femminile si è fermato a un passo dal giro di boa: com’è noto, l’ultima giornata del girone di andata (prevista per il 26 dicembre) non si è disputata a causa dei numerosi rinvii per casi di Covid, e nella situazione attuale è estremamente difficile ipotizzare la tempistica dei recuperi. Tuttavia, la sosta forzata è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Come da tradizione, andiamo dunque ad individuare quali giocatrici si sono particolarmente distinte e chi invece ha deluso le aspettative. LE TOP Foto LVF/Rubin Paola Egonu. Qualora servissero controprove, l’opposta della Prosecco DOC Imoco Conegliano dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 21,83 punti di media a gara (262 in totale di cui 22 ace e 14 muri) con il 48,60% di positività e il 37,85% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’hanno sempre contraddistinta. Alterna pallonetti in posto 3 a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca nel Minivolley. Nei frangenti decisivi, quando la squadra campione d’Italia e d’Europa ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, ci pensa lei, o con il servizio o in attacco (vedasi tie break delle sfide contro Monza, Busto Arsizio e Cuneo). Foto LVF/Rubin Eleonora Fersino. Una giocatrice che quest’anno non ha sbagliato ancora una partita è il libero della Igor Gorgonzola Novara. Stimolata dalla concorrenza interna con Caterina Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino sta offrendo prestazioni di alto livello in serie (53,18% di ricezione perfetta e solo 8 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Stefania Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni. I meriti vanno divisi con quelli del muro, quasi sempre composto ed ordinato, ma poi il pallone bisogna comunque tirarlo su e lei lo fa con reattività, coraggio e qualità tecniche fuori dal comune. foto Vero Volley Monza Anna Danesi. Nel terzo posto in classifica della Vero Volley Monza c’è tanto, tantissimo della centrale della nazionale, che sta confermando l’altissimo rendimento della scorsa stagione e dei Campionati Europei, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 51,41% di positività su una buona quantità di assist (145) e i soli 9 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fa un vero incubo per le altre compagini. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 38 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Ofelia Malinov. Se dovessimo scegliere la miglior palleggiatrice del girone di andata, non potrebbe essere altri che lei. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: Malinov è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per la Savino Del Bene Scandicci è una soltanto e porta ad arrivare in fondo a ogni competizione. Foto Unet E-Work Busto Arsizio Alexa Gray. Soverato, Casalmaggiore, Caserta, Scandicci. E poi Unet E-Work Busto Arsizio. C’è un prima e un dopo nella carriera della giocatrice canadese. C’è un prima fatto di speranza e un talento che bussa alla porta della pallavolo italiana, c’è un dopo che equivale a responsabilità, concretezza e consapevolezza di essere un perno fondamentale per la propria squadra. Cresciuta esponenzialmente sotto la guida di Marco Musso, nella prima parte del campionato Gray si conferma una macchina da guerra con 181 punti, il 47,38% di positività e il 39,09% di efficienza in attacco: nel dubbio, Jordyn Poulter chiama il suo martello all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo. Foto Fenera Chieri ’76 Héléna Cazaute. “Impatto” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione ai primi mesi della schiacciatrice francese in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (120 punti, 15 muri, il 43,58% in fase offensiva e il 45,73% di ricezione positiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice sulla propria squadra. Ora la miglior banda d’equilibrio del campionato deve solo compiere il passo più difficile, cioè mantenere la continuità e confermare le qualità mostrate fino a qui. Foto Il Bisonte Volley Firenze Sylvia Nwakalor. Ci eravamo abituati a considerare la giovane opposta come un talento brillante e con colpi da campionessa, ma ancora incostante nell’arco del match. Quest’anno Nwakalor sta squarciando il velo e mostrando quanto possa essere decisiva una con il suo atletismo e il suo killer instinct. Lo si legge nei numeri, prima di tutto: 171 punti (di cui 4 ace e 20 stampate), attaccando col 41,61% di positività. Il girone di andata ci restituisce dunque una giocatrice nel pieno della maturazione tecnica, fisica e psicologica, che sa mettere il suo talento sconfinato al servizio del Bisonte Firenze, per elevarne a potenza i valori offensivi. foto Megabox Vallefoglia Sinead Jack-Kisal. Nella pallavolo è innegabile che, se dei grandi numeri individuali non sono accompagnati dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Jack-Kisal è probabilmente uno dei massimi esempi in questa prima parte di Serie A1: a suon di punti (136), muri (31) e alte percentuali in attacco (49,48% di positività e 46,91% di efficienza) la centrale di Trinidad e Tobago ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia che sta vivendo una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa. I FLOP foto Igor Volley Novara Britt Herbots. No, non è un girone di andata da ricordare per la schiacciatrice belga dell’Igor Gorgonzola Novara. Tutto sembrava apparecchiato per il suo decollo verso lo spazio, soprattutto dopo quelle prestazioni estive in nazionale da vera leader, che sembravano aver cancellato persino il calo nel finale della scorsa stagione. Invece, anche la nuova annata si piega presto su se stessa. Prima uno strappo ai muscoli addominali che condiziona la sua preparazione, poi le difficoltà nel ritrovare la forma migliore, con ingressi in campo non sempre convincenti e prestazioni altalenanti (56 punti con il 37,39% di efficienza in attacco e il 29,52% di ricezione positiva). Tuttavia, nella sfida con la Savino Del Bene Scandicci si sono rivisti sprazzi della vecchia Herbots: speriamo sia di buon auspicio in vista del 2022, l’anno decisivo per capire se ritroveremo tutto il suo talento o se dobbiamo rassegnarci ad una carriera in tono minore. foto Instagram Hanna Orthmann Hanna Orthmann. In che senso “flop”? Rispetto alla sua versione di Monza? Rispetto a compagne o avversarie che giocano nello stesso ruolo? A tutte le giocatrici del campionato tout court? Orthmann è certamente una delle più talentuose schiacciatrici in Europa, gioca in una delle migliori squadre della Serie A1 e inserirla in una qualche classifica che contempli l’essere meno incisiva di altre fa sempre un po’ strano. Eppure in quella sinfonia wagneriana che dovrebbe essere il gioco della Savino Del Bene Scandicci, al momento suona come un bemolle, una nota che, diminuita di mezzo tono, fluttua a mezz’aria, come sospesa, e dà un senso di incompiutezza (seconda scelta per coach Massimo Barbolini, mette a referto 23 punti, 2 muri e 4 ace con il 18,33% di efficienza offensiva in soli 16 set giocati). foto VBC Casalmaggiore Luna Carocci. È vero che la stagione della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore non sta andando negativamente rispetto alle premesse iniziali, ma non per questo rimane esente da giudizi. In particolare, tra le giocatrici apparse più in difficoltà finora c’è la 33enne toscana, che non riesce a portare quella dose di esperienza per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti in regia di Marta Bechis. Nelle prime 12 partite Carocci chiude con il 28,85% di positività, il 24,52% di efficienza e ben 18 errori in ricezione, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla la formazione casalasca ha bisogno della miglior Luna. Foto Volley Bergamo 1991 Ana Paula Borgo. Il fatto è che si può fallire in molti modi, ma quello della giocatrice brasiliana del Volley Bergamo 1991 ha proprio i connotati rotondi e corposi di un Cabernet Franc che ti fa schioccare la lingua prima di dire al cameriere che “sì, può servirlo anche alla signora”. Ovviamente sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare bene pur non avendo la possibilità di attaccare palle sempre perfette, ma purtroppo in questo sport se un opposto mette a terra 62 palloni su 184 (66 punti totali in 27 set giocati se aggiungiamo anche 1 ace e 3 muri) di solito per la propria squadra non ci sono tante speranze di riuscire a vincere. Inoltre, mancano la personalità e l’esperienza che è lecito aspettarsi da una giocatrice che ha vestito la maglia della nazionale verdeoro e di club brasiliani prestigiosi, prima di approdare in Europa. Foto Delta Despar Trentino Rebecca Piva. Le grandi aspettative, inevitabilmente, anticipano grandi reazioni. Nel caso dell’ex martello di Ravenna alla Delta Despar Trentino tutto faceva pensare all’operazione perfetta: una delle migliori giocatrici dell’ultima A2 aveva scelto di vivere la prima avventura nel massimo campionato in una piazza dove potesse crescere senza troppe pressioni. Purtroppo, però, questo sodalizio sta un po’ deludendo. Complice lo stop per l’operazione al menisco di Vittoria Piani e il conseguente spostamento di Jessica Rivero in posto-2, Piva ha finalmente l’occasione di partire nel sestetto titolare, ma non la sfrutta a dovere: fatica a trovare ritmo in attacco (33 palloni a terra, 19 errori e 13 murate su 116 assist) e in battuta (8 ace a fronte di 23 errori), soffre tantissimo in ricezione (29,46% di positiva e 25,58% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per la squadra gialloblù. foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi perugia Britt Bongaerts. Essere “peggiore” alla prima esperienza in Italia, porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la palleggiatrice olandese era stata annunciata dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia, in molti si aspettavano la sua esplosione consacratoria dopo stagioni positive tra Germania e Polonia. Tuttavia, Bongaerts sta incontrando qualche difficoltà ad imporsi: le sue alzate non sono facili da gestire per le bocche da fuoco; con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco. Foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi Perugia Christina Bauer. Anche una realtà di bassa classifica come quella di Perugia sembra diventata un vestito troppo largo per una giocatrice che nella sua carriera ha vinto tutto e ora appare in un’evidente fase di calo – tendenza peggiorata ancor di più dal contesto tattico della squadra di Luca Cristofani. Poco coinvolta dalla regia di Britt Bongaerts, la centrale francese prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano, anche se trovare la marcia è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. Alla fine, segna 39 punti con il 40,28% di positività e il 38,89% di efficienza offensiva, 9 muri e 1 ace (11 errori al servizio). LEGGI TUTTO

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    Sfida in famiglia per le sorelle Nwakalor. Linda: “Entrerò solo per murare lei…”

    Di Redazione Il PalaBarton riapre agli amanti della pallavolo in rosa, per la seconda giornata del campionato di Serie A1 Femminile: in campo due squadre reduce da altrettante trasferte amare in Piemonte, Bartoccini Fortinfissi Perugia e Il Bisonte Firenze. Tra i temi della gara anche la sfida tra le due sorelle Sylvia e Linda Nwakalor, che per la prima volta si affrontano in una competizione ufficiale. “Sono curiosa – dice la centrale in maglietta nera – di vedere che gara sarà. È la prima volta che giocherò contro mia sorella, c’è quell’aria di goliardia dove lei magari chiede di non murarla, mentre io rispondo che entrerò solo per murare lei! Sono impaziente di vedere come andrà a finire“. “Domenica scorsa – aggiunge Linda – quando sono stata chiamata in campo sono entrata desiderosa di dare il 100%, anche in questa giornata mi farò trovare pronta a dare il massimo. Questa settimana abbiamo lavorato molto sulle cose che non sono andate bene contro Chieri ed abbiamo analizzato anche quelle che sono andate bene, in modo da consolidare quelle che sono le nostre sicurezze, cercheremo quindi di affrontare Firenze facendo meglio“ Quattro gli incontri fino ad ora disputati nella massima serie, con due vittorie ciascuno (due in favore di Firenze, stagione 2019/2020 e due in favore delle umbre, stagione 2020-2021). Nessuna ex in campo per Firenze, mentre per la Bartoccini-Fortinfissi Perugia le ex sono due: Laura Melandri (al Bisonte nella stagione 2016-217) ed Anastasia Guerra (con la squadra del capoluogo toscano nella scorsa stagione). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor: “Dovevamo essere più incisive alla fine dei set”

    Di Redazione Al termine della lunga battaglia di VNL contro l’Olanda la grande protagonista del match, Sylvia Nwakalor, è combattuta tra la soddisfazione per la buona prestazione delle azzurre e la delusione per il risultato finale: “Abbiamo giocato bene – dice l’opposta azzurra – ma dovevamo essere più incisive alla fine dei set. Soprattutto nel quarto abbiamo avuto la possibilità di chiudere, ma non ci siamo riuscite. A muro e difesa forse possiamo fare ancora un po’ di più ma va bene, abbiamo giocato contro una grande squadra e contro di loro bisogna avere pazienza“. Domani l’Italia è attesa da una sfida sulla carta proibitiva contro la Cina: “L’importante è avere energie positiva. Dobbiamo trovare le energie per non arrenderci e reagire insieme da squadra” commenta Nwakalor. LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor: “Dobbiamo dimenticare queste tre partite”

    Di Redazione È stata per distacco la migliore in campo nella sfida di VNL femminile contro la Serbia, ma Sylvia Nwakalor non può certo essere soddisfatta, vista la terza sconfitta subita dalle azzurre: “Ho fatto tanti punti, ma non è così importante – conferma l’opposta – perché alla fine non siamo riuscite a portare a casa la vittoria. Adesso dobbiamo prima di tutto ricaricare le pile, perché giocare tre partite di fila è difficile per il corpo e per la mente; e poi dobbiamo lavorare, lavorare, lavorare, guardare avanti e cercare di dimenticare queste tre gare“. “Dovremo essere molto più incisive alla fine dei set – continua Nwakalor – nel terzo, ad esempio, non siamo riuscite a chiudere ed è su questo che dobbiamo mettere il focus. Sicuramente ci porteremo dietro le cose belle che abbiamo fatto, ma dobbiamo cercare di lasciarci alle spalle le fasi ‘un po’ così’ delle partite. Io titolare? È una decisione del coach, l’importante è farsi trovare sempre pronte“. Sul fronte opposto c’è la felicità di Katarina Lazovic, futura schiacciatrice di Monza: “È stata una bella lotta e, credo, una bella partita da vedere. Noi siamo state brave a restare lì fino in fondo e chiudere la gara. Ogni giorno impariamo qualcosa, perché siamo una squadra nuova e non ci conosciamo tra di noi. Sono molto contenta perché in ogni partita abbiamo dimostrato il nostro carattere: non abbiamo mai paura e non vogliamo arrenderci. Sono davvero orgogliosa delle mie ragazze“. LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor rinnova con Il Bisonte Firenze: “Felice di ritrovare coach Bellano”

    Di Redazione Il Bisonte Firenze comunica di aver rinnovato il contratto per una stagione con il suo opposto Sylvia Nwakalor. Una conferma fondamentale per lo scacchiere tattico del nuovo coach Massimo Bellano, che l’aveva già allenata nel Club Italia per due anni, uno in A2 e uno in A1: Nwakalor, che non ha ancora compiuto 22 anni, nell’ultimo campionato è stata una delle migliori giocatrici nel suo ruolo, risultando la quinta marcatrice assoluta fra regular season e play off con 422 punti (15,1 in media a partita) e guadagnandosi la convocazione in nazionale da parte del ct Davide Mazzanti. Nei prossimi giorni Sylvia, vicecampionessa del mondo con l’Italia nel 2018, si riaggregherà al gruppo azzurro, poi si giocherà tutte le sue carte per far parte delle dodici che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo, mentre alla fine dell’estate tornerà a Firenze per disputare la sua terza stagione con la maglia de Il Bisonte. LE PAROLE DI SYLVIA NWAKALOR – “Sono molto contenta di rimanere a Firenze e di continuare il mio percorso con il Bisonte, e sono pronta a dare ancora il mio contributo a questa società. Ho già avuto modo di lavorare con Massimo Bellano al Club Italia e sono felice che le nostre strade si incrocino di nuovo. L’ultima stagione è stata difficile per tutti a causa della situazione in cui ci troviamo, ma spero che per la prossima si possa ritornare il più possibile alla normalità, e che si possa ricominciare a giocare circondate dal tifo e dal calore del pubblico. Sono convinta che a livello di squadra saremo in grado di esprimere al massimo le nostre potenzialità e di portare a casa tante soddisfazioni”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor protagonista di questo mese di Pallavolo Supervolley

    Copertina Pallavolo Supervolley

    Di Redazione
    Vi aspetta in edicola il nuovo numero di Pallavolo SuperVolley! Sylvia Nwakalor è la protagonista di questo mese, sorriso contagioso per una delle più sorprendenti saltatrici della nostra Nazionale. Il confronto con Paola Egonu non la limita “se gioco da opposto mi sento libera.” Ed è nella sua intervista che potrete leggere della “fame con cui andavano a prendere quei palloni, l’energia che respiravo ce l’ho impressa nella mente. Perché solo avendo tutte lo stesso obiettivo si può lottare davvero”.
    Ospite di Rachele Sangiuliano è Filippo Magnini,un altro atleta che di fame ne ha da vendere. Costretto ad uno stop forzato per accusa (smentita) di doping, finalmente torna in vasca e lo fa con una determinazione che i suoi 39 anni non fermeranno facilmente.
    Tempo di bilanci per Gianluca Pasini, che ci porta sulle orme di Julio Velasco seguendo i primi due anni di direttore tecnico delle nazionali giovanili. Un ruolo che lo riempie di stimoli e proposte per il territorio, dall’inserimento di nuove regole a incentivi per il settore giovanile, fino alla preparazione fisica, un vulcano di idee da continuare ad alimentare.
    Protagonisti delle interviste sono Sara Loda, Thibault Rossard e in doppio Alessia Orro e Riccardo Sbertoli.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor protagonista del progetto “Metti In Gioco Il Tuo Talento”

    Di Redazione
    Si è svolto ieri sera il primo appuntamento dell’anno del progetto “Metti In Gioco Il Tuo Talento”, legato all’Attività di Qualificazione Nazionale Femminile. Il Settore Squadre Nazionali FIPAV mette così nuovamente in campo il programma che ha lo scopo di reclutare giovani pallavoliste da inserire nei progetti federali.
    “Metti In Gioco Il Tuo Talento” è caratterizzato da degli incontri on-line tra i tecnici federali FIPAV (Luca Pieragnoli, Pasquale D’Aniello e Oscar Maghella) con i selezionatori e i coordinatori tecnici regionali per confrontarsi sulle atlete dei diversi territori, e con le atlete al fine di agevolare un confronto sulle tematiche tecnico-metodologiche della pallavolo giovanile femminile.  
    La bella novità del 2021 è che agli incontri online prenderanno parte ex atlete del Club Italia, appartenenti alle nazionali azzurre. La prima è stata la vice campionessa mondiale, in forza al Bisonte Firenze, Sylvia Nwakalor.
    Di seguito il calendario degli incontri
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Le statistiche de Il Bisonte dopo la diciannovesima giornata di A1

    Di Redazione
    Dopo la diciannovesima giornata di serie A1 (con Trentino e Perugia che devono recuperare cinque partite, Scandicci quattro, Busto Arsizio, Chieri, Monza e Casalmaggiore tre, Bergamo e le bisontine due, Cuneo e Brescia una), le statistiche di squadra dicono che Il Bisonte Firenze è quarto per numero di ace (70), in una classifica guidata da Novara con 95, sesto per numero di muri vincenti (133), in una graduatoria guidata da Novara con 167, e ottavo a livello di percentuale di ricezioni perfette (35,2%), in una classifica guidata da Scandicci col 42,8%.
    A livello individuale Sylvia Nwakalor è la giocatrice più prolifica de Il Bisonte con 223 punti, settima in una classifica generale guidata da Paola Egonu di Conegliano (273), davanti a Britt Herbots di Novara, seconda con 253, e a Camilla Mingardi di Busto Arsizio, terza con 251. La seconda realizzatrice fra le bisontine è Anastasia Guerra, diciassettesima con 195 punti, mentre la centrale più prolifica di Firenze è Yvon Beliën, trentasettesima generale con 133 punti nonchè sesta ‘cannoniera’ nel suo ruolo in una graduatoria guidata da Katerina Zakchaiou di Cuneo, prima con 208, davanti a Sonia Candi di Cuneo, seconda con 170, e a Sarah Fahr di Conegliano, terza con 164. Katerina Zakchaiou di Cuneo è in testa anche alla classifica generale dei muri vincenti con 66, con Yvon Beliën sedicesima con 27 e prima de Il Bisonte, mentre Micha Danielle Hancock di Novara guida la speciale graduatoria degli ace con 43, con Anastasia Guerra ottava con 16 e prima delle bisontine.
    A livello di coppie di centrali, quella de Il Bisonte (Beliën e Alberti) è quarta a livello di punti realizzati (223), in una classifica guidata da quella di Cuneo (Zakchaiou-Candi) con 378, davanti a quella di Monza (Heyrman-Danesi), seconda con 292, e a quella di Conegliano (Fahr-De Kruijf), terza con 287.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO