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    Giappone: i verdetti della regular season. Sylvia Nwakalor miglior realizzatrice

    Si è conclusa con una sorpresa la regular season della V.League femminile in Giappone: proprio sul filo di lana le NEC Red Rockets, campionesse uscenti, sono riuscite a superare al secondo posto le Hisamitsu Springs, guadagnandosi la qualificazione diretta alle semifinali. Arbitro della contesa le Saitama Ageo Medics, che hanno perso in tre set contro le Red Rockets (21 punti di Sarina Koga) ma hanno poi trascinato al tie break le Springs con 28 punti di Sara Lozo, consentendo il sorpasso.

    Gli altri verdetti erano già noti in anticipo: nei quarti di finale di sabato 24 febbraio le Hisamitsu Springs troveranno le Toyota Auto Body Queenseis, e la vincente andrà a sfidare proprio le Red Rockets nella semifinale di domenica 25. Dall’altra parte del tabellone Ageo Medics e Denso Airybees si contenderanno un posto nella semifinale contro le JT Marvelous, dominatrici della stagione con 22 vittorie in altrettante partite. La finalissima si disputerà domenica 3 marzo a Takasaki, preceduta sabato 2 dalle finali per terzo e quinto posto.

    Le Toray Arrows di Sylvia Nwakalor sono rimaste fuori dai playoff, ma l’attaccante italiana può comunque festeggiare un primato prestigioso: è la miglior realizzatrice dell’intera stagione regolare con 538 punti. Le Arrows torneranno in gioco, insieme a tutte le altre squadre, nella Coppa nazionale (V.Cup) che prenderà il via dal 9 marzo. Premi individuali anche a Annie Drews (JT Marvelous) per il servizio più efficace, Yanami Nishimura (Hisamitsu Springs) per la miglior ricezione e Daphne Santiago (JT Marvelous) per il miglior attacco e il miglior muro.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Giappone: 40 punti di Sylvia Nwakalor trascinano le Toray Arrows

    Arriva l’acuto delle Toray Arrows dopo tre sconfitte consecutive, e che acuto: Sylvia Nwakalor e compagne si impongono per 2-3 (25-27, 26-24, 25-18, 21-25, 11-15) dopo una vera e propria maratona sul campo delle campionesse uscenti NEC Red Rockets. Prestazione maiuscola per l’opposta azzurra, autrice di 40 punti con il 52% in attacco e 3 muri vincenti, mentre dall’altra parte Dani Drews si ferma a 28. Purtroppo per le Arrows, il giorno precedente era arrivata una secca sconfitta per 0-3 contro le Denso Airybees che non ha permesso loro di avanzare oltre l’ottavo posto in classifica.

    In vetta non fa più notizia l’ennesimo successo delle JT Marvelous, che giocano una sola partita e la vincono per 3-0 contro il Prestige Aranmare. Provano a tenere il ritmo della capolista le Hisamitsu Springs, che battono per 3-0 le PFU Blue Cats e per 3-1 le Kurobe Aqua Fairies (20 punti di McKenzie Adams con 4 muri e 4 ace), e le Saitama Ageo Medics di Sara Lozo, che con la doppia vittoria su Okayama Seagulls e Aranmare raggiungono proprio le Red Rockets al terzo posto. Avanzano prepotentemente anche le Denso Airybees, che vincono per 3-1 sul campo delle Toyota Auto Body Queenseis (33 punti per Rosamaria Montibeller) e le raggiungono in quinta posizione.

    (fonte: Vleague.jp) LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor tra i migliori Under 40 d’Italia per la rivista “Fortune”

    Di Redazione

    C’è anche una pallavolista della nazionale tra i migliori Under 40 d’Italia per l’anno 2022 secondo la rivista Fortune Italia: è l’opposta Sylvia Nwakalor, giocatrice de Il Bisonte Firenze, campionessa d’Europa e convocata anche per le VNL Finals ad Ankara. La versione italiana di “Fortune“, celebre rivista fondata nel 1930, compila ogni anno un elenco dei 40 talenti più promettenti del paese, sulla base dei profili pervenuti in redazione nel corso dell’anno, premiando i giovani che contribuiscono non solo all’affermazione personale e delle proprie aziende ma anche al cambiamento del sistema Italia.

    La lista completa (disponibile online) comprende top manager, ricercatori, innovatori, content creator, professionisti e, in questa edizione, anche tre sportivi: oltre a Nwakalor ci sono il tennista Jannik Sinner e l’arbitra di calcio Maria Sole Ferrieri Caputi. È la prima volta che il mondo della pallavolo entra nello speciale elenco.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessia Gennari: “Questa vittoria può far scattare la scintilla”

    Di Redazione È arrivata la prima vittoria per l’Italia nella VNL femminile: le azzurre hanno superato in rimonta il Belgio nella loro seconda uscita, pur mostrando ancora qualche imprecisione. E così come non si era abbattuto dopo la sconfitta nella gara d’esordio, il CT Davide Mazzanti tiene i piedi per terra dopo il successo: “Continuiamo a sbagliare qualcosa in difesa – è il suo commento – nonostante buone letture tattiche. Su questo aspetto dobbiamo lavorare per quanto fitto il calendario della VNL. Oggi le ragazze hanno però dato tanto e tutte hanno contribuito in un match non certo semplice. Chi è entrato ha fatto benissimo, come Mazzaro, Lubian e Gennari, con quest’ultima capace di dare un grande contributo offensivo nonostante una forma fisica non ottimale“. “Sono soddisfatto del risultato – prosegue Mazzanti – che ci premia e muove la classifica, ma allo stesso tempo sono consapevole che sia ancora tanta la strada da fare. Domani affrontiamo l’Olanda e non sarà semplice recuperare in così poche ore le energie mentali e fisiche. Poi chiuderemo con la Cina, insomma ci attende un finale di prima settimana piuttosto intenso“. “Ci manca ancora un po’ di precisione – aggiunge Alessia Gennari, il cui ingresso dalla panchina è stato decisivo per la rimonta – stiamo imparando a conoscerci, serve un po’ di rodaggio e questa vittoria è importante per innescare la scintilla positiva e darci motivazioni per continuare a lavorare duramente. Serviva un po’ di tranquillità, perché oggi era una partita alla nostra portata e bisognava affrontarla con ordine. Domani l’Olanda e poi la Cina, partite in crescendo: noi vogliamo far bene e proveremo a vincere anche domani“. “Siamo partite in maniera contratta – ammette la top scorer delle azzurre Sylvia Nwakalor – ma poi ci siamo sbloccate portando a casa il secondo set. Voglio ringraziare tutte le mie compagne, perché nel momento più complesso del match è emerso il gruppo. Chi è subentrato ha fatto molto bene dandoci quel contributo necessario per vincere la prima partita della nostra VNL. Domani c’è l’Olanda, sarà un’altra sfida dura, anche perché in questa competizione non ci sono squadre semplici da affrontare“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    C’è la Unet E-Work Busto Arsizio nel futuro di Sylvia Nwakalor?

    Di Redazione

    La stagione è ancora in pieno svolgimento, ma la Unet E-Work Busto Arsizio si interroga già sulla prossima stagione. E, secondo quanto riportato da La Prealpina, sarà una squadra molto diversa dall’attuale quella che si presenterà al via del campionato 2022-2023. Il fronte più caldo è nuovamente quello delle partenze per Novara: al trasferimento, ormai dato per certo, di Jordyn Poulter potrebbe aggiungersi anche quello di Alexa Gray. Mentre c’è la possibilità che Britt Herbots, già a Busto dal 2018 al 2020, compia il percorso inverso.

    Non è finita: anche Camilla Mingardi, secondo il quotidiano, sarebbe pronta a lasciare le Farfalle in direzione Casalmaggiore. Per sostituirla il club di via Maderna avrebbe messo gli occhi su Sylvia Nwakalor, che però è seguita anche da Chieri. Proprio nella Reale Mutua gioca un altro obiettivo di mercato delle biancorosse, la francese Hélena Cazaute, mentre per il palleggio si fa un nome di altissimo spessore: quello di Naz Aydemir, stella del volley turco e del Fenerbahce. LEGGI TUTTO

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    Top & Flop della Serie A1: il meglio e il peggio del girone d’andata

    Di Alessandro Garotta Il campionato di Serie A1 femminile si è fermato a un passo dal giro di boa: com’è noto, l’ultima giornata del girone di andata (prevista per il 26 dicembre) non si è disputata a causa dei numerosi rinvii per casi di Covid, e nella situazione attuale è estremamente difficile ipotizzare la tempistica dei recuperi. Tuttavia, la sosta forzata è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Come da tradizione, andiamo dunque ad individuare quali giocatrici si sono particolarmente distinte e chi invece ha deluso le aspettative. LE TOP Foto LVF/Rubin Paola Egonu. Qualora servissero controprove, l’opposta della Prosecco DOC Imoco Conegliano dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 21,83 punti di media a gara (262 in totale di cui 22 ace e 14 muri) con il 48,60% di positività e il 37,85% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’hanno sempre contraddistinta. Alterna pallonetti in posto 3 a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca nel Minivolley. Nei frangenti decisivi, quando la squadra campione d’Italia e d’Europa ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, ci pensa lei, o con il servizio o in attacco (vedasi tie break delle sfide contro Monza, Busto Arsizio e Cuneo). Foto LVF/Rubin Eleonora Fersino. Una giocatrice che quest’anno non ha sbagliato ancora una partita è il libero della Igor Gorgonzola Novara. Stimolata dalla concorrenza interna con Caterina Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino sta offrendo prestazioni di alto livello in serie (53,18% di ricezione perfetta e solo 8 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Stefania Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni. I meriti vanno divisi con quelli del muro, quasi sempre composto ed ordinato, ma poi il pallone bisogna comunque tirarlo su e lei lo fa con reattività, coraggio e qualità tecniche fuori dal comune. foto Vero Volley Monza Anna Danesi. Nel terzo posto in classifica della Vero Volley Monza c’è tanto, tantissimo della centrale della nazionale, che sta confermando l’altissimo rendimento della scorsa stagione e dei Campionati Europei, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 51,41% di positività su una buona quantità di assist (145) e i soli 9 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fa un vero incubo per le altre compagini. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 38 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Ofelia Malinov. Se dovessimo scegliere la miglior palleggiatrice del girone di andata, non potrebbe essere altri che lei. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: Malinov è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per la Savino Del Bene Scandicci è una soltanto e porta ad arrivare in fondo a ogni competizione. Foto Unet E-Work Busto Arsizio Alexa Gray. Soverato, Casalmaggiore, Caserta, Scandicci. E poi Unet E-Work Busto Arsizio. C’è un prima e un dopo nella carriera della giocatrice canadese. C’è un prima fatto di speranza e un talento che bussa alla porta della pallavolo italiana, c’è un dopo che equivale a responsabilità, concretezza e consapevolezza di essere un perno fondamentale per la propria squadra. Cresciuta esponenzialmente sotto la guida di Marco Musso, nella prima parte del campionato Gray si conferma una macchina da guerra con 181 punti, il 47,38% di positività e il 39,09% di efficienza in attacco: nel dubbio, Jordyn Poulter chiama il suo martello all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo. Foto Fenera Chieri ’76 Héléna Cazaute. “Impatto” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione ai primi mesi della schiacciatrice francese in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (120 punti, 15 muri, il 43,58% in fase offensiva e il 45,73% di ricezione positiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice sulla propria squadra. Ora la miglior banda d’equilibrio del campionato deve solo compiere il passo più difficile, cioè mantenere la continuità e confermare le qualità mostrate fino a qui. Foto Il Bisonte Volley Firenze Sylvia Nwakalor. Ci eravamo abituati a considerare la giovane opposta come un talento brillante e con colpi da campionessa, ma ancora incostante nell’arco del match. Quest’anno Nwakalor sta squarciando il velo e mostrando quanto possa essere decisiva una con il suo atletismo e il suo killer instinct. Lo si legge nei numeri, prima di tutto: 171 punti (di cui 4 ace e 20 stampate), attaccando col 41,61% di positività. Il girone di andata ci restituisce dunque una giocatrice nel pieno della maturazione tecnica, fisica e psicologica, che sa mettere il suo talento sconfinato al servizio del Bisonte Firenze, per elevarne a potenza i valori offensivi. foto Megabox Vallefoglia Sinead Jack-Kisal. Nella pallavolo è innegabile che, se dei grandi numeri individuali non sono accompagnati dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Jack-Kisal è probabilmente uno dei massimi esempi in questa prima parte di Serie A1: a suon di punti (136), muri (31) e alte percentuali in attacco (49,48% di positività e 46,91% di efficienza) la centrale di Trinidad e Tobago ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia che sta vivendo una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa. I FLOP foto Igor Volley Novara Britt Herbots. No, non è un girone di andata da ricordare per la schiacciatrice belga dell’Igor Gorgonzola Novara. Tutto sembrava apparecchiato per il suo decollo verso lo spazio, soprattutto dopo quelle prestazioni estive in nazionale da vera leader, che sembravano aver cancellato persino il calo nel finale della scorsa stagione. Invece, anche la nuova annata si piega presto su se stessa. Prima uno strappo ai muscoli addominali che condiziona la sua preparazione, poi le difficoltà nel ritrovare la forma migliore, con ingressi in campo non sempre convincenti e prestazioni altalenanti (56 punti con il 37,39% di efficienza in attacco e il 29,52% di ricezione positiva). Tuttavia, nella sfida con la Savino Del Bene Scandicci si sono rivisti sprazzi della vecchia Herbots: speriamo sia di buon auspicio in vista del 2022, l’anno decisivo per capire se ritroveremo tutto il suo talento o se dobbiamo rassegnarci ad una carriera in tono minore. foto Instagram Hanna Orthmann Hanna Orthmann. In che senso “flop”? Rispetto alla sua versione di Monza? Rispetto a compagne o avversarie che giocano nello stesso ruolo? A tutte le giocatrici del campionato tout court? Orthmann è certamente una delle più talentuose schiacciatrici in Europa, gioca in una delle migliori squadre della Serie A1 e inserirla in una qualche classifica che contempli l’essere meno incisiva di altre fa sempre un po’ strano. Eppure in quella sinfonia wagneriana che dovrebbe essere il gioco della Savino Del Bene Scandicci, al momento suona come un bemolle, una nota che, diminuita di mezzo tono, fluttua a mezz’aria, come sospesa, e dà un senso di incompiutezza (seconda scelta per coach Massimo Barbolini, mette a referto 23 punti, 2 muri e 4 ace con il 18,33% di efficienza offensiva in soli 16 set giocati). foto VBC Casalmaggiore Luna Carocci. È vero che la stagione della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore non sta andando negativamente rispetto alle premesse iniziali, ma non per questo rimane esente da giudizi. In particolare, tra le giocatrici apparse più in difficoltà finora c’è la 33enne toscana, che non riesce a portare quella dose di esperienza per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti in regia di Marta Bechis. Nelle prime 12 partite Carocci chiude con il 28,85% di positività, il 24,52% di efficienza e ben 18 errori in ricezione, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla la formazione casalasca ha bisogno della miglior Luna. Foto Volley Bergamo 1991 Ana Paula Borgo. Il fatto è che si può fallire in molti modi, ma quello della giocatrice brasiliana del Volley Bergamo 1991 ha proprio i connotati rotondi e corposi di un Cabernet Franc che ti fa schioccare la lingua prima di dire al cameriere che “sì, può servirlo anche alla signora”. Ovviamente sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare bene pur non avendo la possibilità di attaccare palle sempre perfette, ma purtroppo in questo sport se un opposto mette a terra 62 palloni su 184 (66 punti totali in 27 set giocati se aggiungiamo anche 1 ace e 3 muri) di solito per la propria squadra non ci sono tante speranze di riuscire a vincere. Inoltre, mancano la personalità e l’esperienza che è lecito aspettarsi da una giocatrice che ha vestito la maglia della nazionale verdeoro e di club brasiliani prestigiosi, prima di approdare in Europa. Foto Delta Despar Trentino Rebecca Piva. Le grandi aspettative, inevitabilmente, anticipano grandi reazioni. Nel caso dell’ex martello di Ravenna alla Delta Despar Trentino tutto faceva pensare all’operazione perfetta: una delle migliori giocatrici dell’ultima A2 aveva scelto di vivere la prima avventura nel massimo campionato in una piazza dove potesse crescere senza troppe pressioni. Purtroppo, però, questo sodalizio sta un po’ deludendo. Complice lo stop per l’operazione al menisco di Vittoria Piani e il conseguente spostamento di Jessica Rivero in posto-2, Piva ha finalmente l’occasione di partire nel sestetto titolare, ma non la sfrutta a dovere: fatica a trovare ritmo in attacco (33 palloni a terra, 19 errori e 13 murate su 116 assist) e in battuta (8 ace a fronte di 23 errori), soffre tantissimo in ricezione (29,46% di positiva e 25,58% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per la squadra gialloblù. foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi perugia Britt Bongaerts. Essere “peggiore” alla prima esperienza in Italia, porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la palleggiatrice olandese era stata annunciata dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia, in molti si aspettavano la sua esplosione consacratoria dopo stagioni positive tra Germania e Polonia. Tuttavia, Bongaerts sta incontrando qualche difficoltà ad imporsi: le sue alzate non sono facili da gestire per le bocche da fuoco; con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco. Foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi Perugia Christina Bauer. Anche una realtà di bassa classifica come quella di Perugia sembra diventata un vestito troppo largo per una giocatrice che nella sua carriera ha vinto tutto e ora appare in un’evidente fase di calo – tendenza peggiorata ancor di più dal contesto tattico della squadra di Luca Cristofani. Poco coinvolta dalla regia di Britt Bongaerts, la centrale francese prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano, anche se trovare la marcia è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. Alla fine, segna 39 punti con il 40,28% di positività e il 38,89% di efficienza offensiva, 9 muri e 1 ace (11 errori al servizio). LEGGI TUTTO

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    Sfida in famiglia per le sorelle Nwakalor. Linda: “Entrerò solo per murare lei…”

    Di Redazione Il PalaBarton riapre agli amanti della pallavolo in rosa, per la seconda giornata del campionato di Serie A1 Femminile: in campo due squadre reduce da altrettante trasferte amare in Piemonte, Bartoccini Fortinfissi Perugia e Il Bisonte Firenze. Tra i temi della gara anche la sfida tra le due sorelle Sylvia e Linda Nwakalor, che per la prima volta si affrontano in una competizione ufficiale. “Sono curiosa – dice la centrale in maglietta nera – di vedere che gara sarà. È la prima volta che giocherò contro mia sorella, c’è quell’aria di goliardia dove lei magari chiede di non murarla, mentre io rispondo che entrerò solo per murare lei! Sono impaziente di vedere come andrà a finire“. “Domenica scorsa – aggiunge Linda – quando sono stata chiamata in campo sono entrata desiderosa di dare il 100%, anche in questa giornata mi farò trovare pronta a dare il massimo. Questa settimana abbiamo lavorato molto sulle cose che non sono andate bene contro Chieri ed abbiamo analizzato anche quelle che sono andate bene, in modo da consolidare quelle che sono le nostre sicurezze, cercheremo quindi di affrontare Firenze facendo meglio“ Quattro gli incontri fino ad ora disputati nella massima serie, con due vittorie ciascuno (due in favore di Firenze, stagione 2019/2020 e due in favore delle umbre, stagione 2020-2021). Nessuna ex in campo per Firenze, mentre per la Bartoccini-Fortinfissi Perugia le ex sono due: Laura Melandri (al Bisonte nella stagione 2016-217) ed Anastasia Guerra (con la squadra del capoluogo toscano nella scorsa stagione). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sylvia Nwakalor: “Dovevamo essere più incisive alla fine dei set”

    Di Redazione Al termine della lunga battaglia di VNL contro l’Olanda la grande protagonista del match, Sylvia Nwakalor, è combattuta tra la soddisfazione per la buona prestazione delle azzurre e la delusione per il risultato finale: “Abbiamo giocato bene – dice l’opposta azzurra – ma dovevamo essere più incisive alla fine dei set. Soprattutto nel quarto abbiamo avuto la possibilità di chiudere, ma non ci siamo riuscite. A muro e difesa forse possiamo fare ancora un po’ di più ma va bene, abbiamo giocato contro una grande squadra e contro di loro bisogna avere pazienza“. Domani l’Italia è attesa da una sfida sulla carta proibitiva contro la Cina: “L’importante è avere energie positiva. Dobbiamo trovare le energie per non arrenderci e reagire insieme da squadra” commenta Nwakalor. LEGGI TUTTO