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    Gino Sirci: “Siamo i più forti, ma non i favoriti…”

    Di Redazione “Se volevamo avere una conferma su quale sia la squadra più forte, l’abbiamo avuta in questa gara-5 e quella squadra non può che essere Perugia!”. Il patron della Sir Safety Conad, che ieri ha raggiunto la sua quarta finale scudetto consecutiva, Gino Sirci, non trattiene le emozioni e, nell’articolo di Valeria Benedetti e Antonello Menconi per la Gazzetta dello Sport, manifesta tutto il suo entusiasmo, mostrato anche in campo dopo l’attacco di Anderson che ha decretato la vittoria dei Block Devils. Tornando con i piedi per terra, Sirci pensa subito alla finalissima che si disputerà contro i Campioni di Italia della Lube. Fischio di inizio di Gara 1 fissato per domenica primo maggio: “Non ci riteniamo comunque favoriti per lo scudetto, perché la nostra squadra ci ha abituato in questa stagione anche a dei crolli che ci fanno essere molto cauti, anche se poi abbiamo visto che c’è stata sempre la forza di reagire che è una caratteristica solo delle grandi squadre, fatte da grandi giocatori come li abbiamo noi. Onore ai nostri avversari, anche se la nostra impresa non è stata quella di aver vinto questa gara, ma la data da ricordare è quella del 24 aprile, quando abbiamo vinto a Modena per la seconda volta”. Quando la stagione 21-22 sta per volgere al termine, è tempo di bilanci anche per la società umbra. Sirci non può non tornare con la testa allo scorso 7 aprile, quando la squadra di Grbic venne eliminata, da una straordinaria Itas Trentino, dalla competizione europea più importante, togliendo uno degli obiettivi stagionali dalle mani di Perugia. Nonostante la delusione, però, il Patron resta focalizzato su quello che reputa comunque il traguardo principale: “La delusione per essere usciti dalla Champions League? Non possiamo nascondere che ci rimane e non la dimenticheremo, ma se davvero riuscissimo a vincere lo scudetto ritengo che potremmo parlare di una stagione trionfale, perché il campionato, che dura mesi e mesi, vale più di qualsiasi altra competizione, anche della Champions che pure era uno dei nostri obiettivi di questa stagione” chiosa Sirci.  LEGGI TUTTO

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    Trento si congeda dal campionato. Podrascanin: “Orgoglioso di questa stagione. Peccato, mancava poco”

    Di Redazione Dopo un avvio di serie Semifinale Play Off brillante, l’Itas Trentino non riesce a chiudere a suo favore: in finale scudetto ci andrà la Lube Civitanova, detentrice del titolo. Anche Gara5 è stata una partita al cardiopalma, terminata solo al tie break, dopo che i dolomitici erano in vantaggio 2-1. C’è rammarico e amarezza nelle parole di Podrascanin, autore di 6 punti, e del regista Riccardo Sbertoli. Podrascanin: “Lo abbiamo sempre saputo che in questa Gara5 sarebbe stato tutto possibile. Siamo stati lì, sempre presenti, sono molto orgoglioso della squadra e di ogni membro dello staff. Quello che abbiamo fatto qua, sul campo dei Campioni d’Italia, è stato grande e peccato per la fine, mancava davvero poco. Siamo partiti molto bene, abbiamo vinto il primo set e poi eravamo davanti 2-1, ma loro hanno dimostrato di avere qualcosa in più soprattutto nei momenti importanti, quando contava. Adesso abbiamo tre settimane che sfrutteremo al massimo per preparare bene la Champions. Ma ripeto, davvero orgoglioso della mia squadra e di quello che abbiamo fatto in Italia quest’anno”. Sbertoli: “C’è tanta amarezza, ecco la parola giusta. Speravamo di fare una partita migliore e di allungare al quinto set, portandocelo a casa. Purtroppo resta il rammarico degli ultimi due set dove abbiamo giocato sempre a rincorrere: il quarto proprio abbiamo fatto fatica ed è stato un vero peccato. Siamo arrivati a Gara5 volendocela giocare ma siamo arrivati poco lucidi mentalmente e questo mi dispiace”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Chicco Blengini: “Abbiamo scalato questa serie a mani nude”

    Di Redazione Un’incredibile rimonta sull’Itas Trentino regala alla Cucine Lube Civitanova la Finale Scudetto più sudata e sofferta delle ultime cinque edizioni del campionato. Gianlorenzo Blengini usa un’immagine efficacissima per commentare la decisiva Gara 5 di semifinale: “La serie e questa partita sono state scalate a mani nude. Quando eravamo sotto 2-0 molti non ci credevano più, ma ci hanno creduto i ragazzi e, un passettino alla volta, si sono costruiti un percorso per arrivare in Finale. Sono state delle vittorie difficili, abbiamo vissuto giornate complicate, però con umiltà la squadra ha lavorato, ci ha messo disponibilità e ha creduto che si potesse rimontare la serie“. “I ragazzi hanno affrontato le difficoltà compatti – continua Blengini – soprattutto tra Gara 4 e Gara 5, dove si è visto il contributo di tutti. La Lube è stata squadra. Era importante saper vivere i momenti: per questo bisognava tenere botta pur essendo in svantaggio anche nella partita decisiva. L’errore fa parte del gioco, soprattutto quando si cerca il punto. Il problema è il tipo di sbaglio, a seconda dei fondamentali, e credo che questo la squadra lo abbia interpretato bene. Va sottolineato come i ragazzi abbiano ricominciato a difendere tanto come in Gara 4, è stata una chiave molto importante per girare anche questa partita. Noi eravamo concentrati e si è visto. Ora dobbiamo prepararci bene a questa Finale, sarà una serie molto dura“. “È stata una settimana intensa – aggiunge Robertlandy Simon – con tre gare giocate ad alto livello. Siamo contenti del risultato, anche se il gioco non è quello che vorremmo. Siamo in fiducia, stiamo lottando e questa sera l’importante è stato aver acciuffato la vittoria. Anzani ha fatto una partita incredibile, Gabi è entrato e ha buttato giù quasi tutti i palloni. Siamo contenti di essere in finale. Non importa di chi è lo zampino in questi successi, siamo una squadra e chi va in campo gioca per vincere, qualche volta a qualcuno riesce bene, ad altri meno: conta solo che lotteremo ancora per lo Scudetto. Fortunatamente le trasferte a Perugia sono più brevi rispetto a quelle di Trento“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il programma della Finale Scudetto: domenica 1° maggio Gara 1 a Perugia

    Di Redazione Per la quarta volta consecutiva sarà la sfida tra Sir Safety Conad Perugia e Cucine Lube Civitanova ad assegnare il titolo di Superlega maschile: gli umbri hanno vinto nel 2018, i marchigiani nel 2019 e nel 2021 (l’edizione 2020 non è stata disputata a causa della pandemia). Questa volta sarà la Sir ad avere il fattore campo a favore, grazie al primo posto in regular season, e la serie della Finale Scudetto – al meglio delle 3 vittorie – inizierà proprio al PalaBarton domenica 1° maggio. Gara 2 si giocherà mercoledì 4 maggio all’Eurosuole Forum, mentre domenica 8 si tornerà a Pian di Massiano per Gara 3. Mercoledì 11 e domenica 15, infine, le eventuali Gara 4 (a Civitanova Marche) e Gara 5 (a Perugia). Tutti gli incontri saranno trasmessi in diretta tv da RaiSport. Ecco il calendario completo: Gara 1 Finale Play Off SuperLega Credem BancaDomenica 01 Maggio 2022, ore 18.00Sir Safety Conad Perugia – Cucine Lube CivitanovaDiretta Rai Sport e Volleyballworld.tv Gara 2  Finale Play Off SuperLega Credem BancaMercoledì 04 Maggio 2022, ore 20.30Cucine Lube Civitanova – Sir Safety Conad PerugiaDiretta Rai Sport e Volleyballworld.tv Gara 3 Finale Play Off SuperLega Credem BancaDomenica 08 Maggio 2022, ore 18.00Sir Safety Conad Perugia – Cucine Lube CivitanovaDiretta Rai Sport e Volleyballworld.tv Eventuale Gara 4 Finale Play Off SuperLega Credem BancaMercoledì 11 Maggio 2022, ore 20.30Cucine Lube Civitanova – Sir Safety Conad PerugiaDiretta Rai Sport e Volleyballworld.tv Eventuale Gara 5 Finale Play Off SuperLega Credem BancaDomenica 15 Maggio 2022, ore 18.00Sir Safety Conad Perugia – Cucine Lube CivitanovaDiretta Rai Sport e Volleyballworld.tv (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Un super Anderson piega Modena e consegna la finale a Perugia

    Di Redazione Per la quarta volta consecutiva la Sir Safety Conad Perugia conquista la Finale Scudetto: dopo quattro partite sempre vinte dalla squadra ospite, Gara 5 si chiude nel segno del fattore campo al PalaBarton, con la Leo Shoes PerkinElmer Modena che si inchina in rimonta al quarto set. Per il tricolore gli umbri sfideranno ancora una volta la Cucine Lube Civitanova, a partire da domenica 1° maggio. Gli emiliani restano fuori anche dalla prossima edizione della Champions League, a cui si qualificano Perugia, Civitanova e Trento. Match per tre set, come sempre nella serie, combattuto e spettacolare. Modena gioca una grande pallavolo nel primo parziale, Perugia reagisce nel secondo. Il terzo è quello decisivo. Dopo mille emozioni la spuntano i padroni di casa ai vantaggi per 27-25 con il colpo vincente di Anderson. Nel quarto Perugia gioca sulle ali dell’entusiasmo, Modena cala ed il sigillo finale ancora di Anderson chiude 25-15. È ancora il muro il grande protagonista nella metà campo bianconera. 15 i punti diretti nel fondamentale per Perugia contro i 7 di Modena. Differenza anche in attacco, dove i bianconeri chiudono con il 57% contro il 45% dei gialli. MVP uno stratosferico Matt Anderson: l’americano ne mette 21 con il 74% in attacco. Doppia cifra in casa Sir anche per Leon (19 punti con 6 ace) e Rychlicki (19 con il 67% sotto rete). Giannelli gestisce alla grande l’attacco di casa, ingressi fenomenali dalla panchina per Piccinelli e Mengozzi; agli ospiti non bastano altri 18 punti di Nimir Abdel-Aziz e 11 di Dragan Stankovic. Foto Sir Safety Perugia La cronaca:Modena parte con la diagonale Bruno-Abdel Aziz, in banda ci sono Earvin Ngapeth e Van Garderen, al centro Stankovic-Mazzone, il libero è Salvatore Rossini. Perugia inizia il match con Rychlicki opposto in diagonale a Giannelli, le bande sono Leon e Anderson, al centro Ricci e Solè, Colaci è il libero. Il muro di Ricci apre il match. Anderson pesta la linea dei tre metri, poi ace di Van Garderen (2-4). Ace di Leon, poi muro di Solèé (6-5). Mazzone in contrattacco (6-7). Muro vincente di Nimir (7-9). Ancora Nimir mantiene le distanze (10-12). Muro di Stankovic (10-13) e ace dello stesso centrale (11-15). Perugia non riesce ad avvicinarsi, anzi ancora Stankovic allunga a più 5 per Modena (14-19). Fuori l’attacco di Leon (16-22). In rete il servizio del capitano bianconero, set point Modena (18-24). Ngapeth manda avanti i suoi (19-25). 2-2 in avvio di secondo set dopo il muro di Leon. Mette anche la pipe Leon, poi muro di Ricci (5-3). Muro anche di Rychlicki, poi out Mazzone (8-4). Stankovic dimezza (8-6). Anderson (attacco ed ace) fa ripartire Perugia (10-6). Contrattacco di Rychlicki (11-6). Il turno al servizio di Nimir (3 ace) riporta la situazione in parità (11-11). Ngapeth porta avanti i suoi (12-13). Doppio ace di Leon, poi muro di Solé (17-14). Leon mantiene le distanze (21-18). Il muro a tre ferma Ngapeth (23-19). Rychlicki porta Perugia al set point (24-20). Chiude Anderson (25-20). Nimir lancia Modena in avvio di terzo set (2-4). Ancora l’olandese (4-7), manda fuori Anderson (5-9). Perugia torna a contatto con l’ace di Leon (11-12). Rychlicki pareggia i conti (14-14). Il muro di Stankovic rimette avanti Modena (15-17). Muro del neo entrato Mengozzi (16-17), Leon pareggia ancora (17-17). Muro vincente di Solé (20-19). Giannelli di seconda intenzione (22-21). Nimir segna il punto del 23-23. Anderson in pipe, set point Perugia (24-23). Van Garderen manda il set ai vantaggi (24-24). Fuori i servizi di Van Garderen e Rychlicki (25-25). Rychlicki si procura un’altra chance (26-25) e Anderson raddoppia per Perugia (27-25). Leon in avvio di quarto set sigla il 2-0. Muro vincente di Mengozzi (6-3). Nimir accorcia (7-6), muro vincente di Giannelli per la fuga (10-7). Gli ace di Rychlicki e Leon creano il gap (14-8). Ancora ace di Leon (16-8). Rychlicki dalla seconda linea e poi a muro (19-10). Anderson sulle mani alte (20-11). Solé per le vie centrali (23-14). Fuori Nimir, match point Perugia (24-14). Anderson porta gli umbri in finale: 25-15. Stefano Mengozzi: “È stata una serata perfetta. Siamo stati bravi a non mollare dopo un primo set di Modena strepitoso. Poi siamo cresciuti durante la partita, soprattutto in battuta ed in generale in fase break. Il terzo set è stato decisivo, sempre punto a punto, è stato la chiave di tutto. Il nostro fantastico pubblico si merita questa finale“. Bruno Mossa De Rezende: “È stata una serie di altissimo livello tra due squadre che hanno giocato un grande volley. Sono state partite molto combattute e oggi abbiamo sofferto il loro servizio e il contrattacco. Il futuro? Ho un contratto, voglio continuare a lottare per questa maglia e questa città“. Sir Safety Conad Perugia-Leo Shoes PerkinElmer Modena 3-1 (19-25, 25-20, 27-25, 25-15)Sir Safety Conad Perugia: Giannelli 3, Anderson 21, Ricci 4, Rychlicki 19, Leon Venero 19, Solé 7, Piccinelli (L), Travica 0, Colaci (L), Plotnytskyi 0, Mengozzi 3. N.E. Dardzans, Ter Horst, Russo. All. Grbic.Leo Shoes PerkinElmer Modena: Mossa De Rezende 0, Ngapeth E. 15, Mazzone 6, Abdel-Aziz 18, Van Garderen 8, Stankovic 11, Sanguinetti 0, Rossini (L), Sala 0, Gollini (L). N.E. Ngapeth S., Leal, Salsi. All. Giani.Arbitri: Puecher, Goitre. Note: Durata set: 26′, 31′, 37′, 26′; tot: 120′. Perugia: 19 b.s., 8 ace, 41% ric. pos., 34% ric. prf., 57% att., 15 muri. Modena: 13 b.s., 6 ace, 49% ric. pos., 30% ric. prf., 45% att., 7 muri. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    È di nuovo finale per la Lube: Trento si arrende al tie break di Gara 5

    Di Redazione La serie delle rimonte premia i campioni d’Italia della Cucine Lube Civitanova: dopo aver perso i primi due incontri della semifinale Play Off contro l’Itas Trentino, la squadra marchigiana riesce nell’impresa di vincere i tre successivi e qualificarsi alla sua quarta Finale Scudetto consecutiva. Anche nella decisiva Gara 5 all’Eurosuole Forum, davanti a oltre 3500 tifosi, la Lube si ritrova per due volte sotto nel punteggio ed è costretta a recuperare, ma domina il quarto e il quinto set contro un’avversaria ormai in debito d’ossigeno. Domenica 1° maggio al PalaBarton Gara 1 dell’infinita sfida per il tricolore con la Sir Safety Conad Perugia. A fare la differenza in favore di Civitanova, oltre al cuore di squadra e tifosi, sono i punti dei quattro biancorossi in doppia cifra imbeccati dall’MVP De Cecco: Simon (20 punti con 4 ace e 5 muri), Lucarelli (18 con il 57% in attacco), Yant (16 con il 60%) e Garcia, entrato nella seconda parte (12 con il 67%). Nel complesso la Lube attacca con il 57% contro il 49%, vince il confronto a muro (12-8) e batte a tutto braccio (10 ace a 2). Sul fronte opposto si segnalano le prove del top scorer Kaziyski (22 punti con il 50%) e del centrale Lisinac (19 con 6 block). Trento può comunque consolarsi con la qualificazione alla prossima Champions League, grazie alla contemporanea qualificazione di Perugia e Civitanova. Foto Lega Pallavolo Serie A La cronaca: Copia e incolla alla voce starting six, con le squadre che ripropongono gli stessi sestetti iniziali delle precedenti sfide nella serie, anche se a partita in corso Blengini proverà gli innesti di Kovar e Garcia. Trento va subito sul più 4 con giocate incisive al centro (3-7). Civitanova reagisce con l’ace di Lucarelli (6-8), ma Kaziyski ha la mano calda (7-11). Blengini inserisce Kovar al posto di Yant per dare equilibrio, la Lube si riavvicina con Lucarelli (11-13). Sia Zaytsev che il brasiliano trovano delle carambole vincenti (13-14), ma il pari è di Simon (16-16) e precede l’attacco out dei gialloblù (17-16). Kaziyski riporta avanti i suoi (17-18). Una battuta errata del bulgaro e un ace di Simon ridanno il vantaggio ai cucinieri (21-20). Civitanova va sul 24-23 grazie all’errore in battuta di Michieletto, ma Kaziyski annulla un primo set ball (Kovar ammette il tocco a muro) e, a seguire, un secondo, per poi mettere il naso avanti (25-26). Simon e Lucarelli riportano due volte la parità (27-27). Il servizio out di Simon e il muro trentino condannano la Lube (27-29). Al rientro in campo Yant sale in cattedra (10 punti nel set con l’80% di positività) e nella partita a scacchi con i trentini dà l’impressione di muovere la regina grazie ai diagonali imprendibili (9-9). Un muro di Anzani, un attacco alle stelle di Kaziyski e il mani out di Lucarelli valgono il break (15-12). Sul servizio di Anzani due attacchi e due muri di Yant portano la Lube sul più 6 (20-14). Il cubano prosegue lo show personale (21-15). Un errore trentino dai nove metri regala diverse palle set ai biancorossi (24-18), che se ne vedono annullare tre prima di chiudere 25-21 con Lucarelli. In apertura di terzo set l’inerzia torna a sorpresa dalla parte dei trentini, subito avanti di 4 punti (2-6) e in grado di aumentare il divario con Kaziyski e Lisinac (5-11). I padroni di casa reagiscono (10-14), ma il canovaccio non cambia e Sbertoli mette a terra il pallone del più 6 (10-16), mentre un attacco out dei biancorossi manda Trento sul più 7 (11-18). Con Simon al servizio Civitanova si riavvicina (14-18), ma una battuta fischiata out al cubano e un attacco fuori del nuovo entrato Garcia danno tranquillità ai trentini (14-20). I campioni d’Italia non si abbattono e accorciano con l’ace di Lucarelli (18-21). Un errore al servizio regala 4 set point a Trento che chiude con Kaziyski alla seconda palla set (21-25). Nel quarto set Kovar e Garcia partono nel sestetto di casa e la Lube ingrana subito, con il portoricano applauditissimo per l’ace del più 5 (8-3) e sui due bolidi provvidenziali per l’11 a 6. Tutti partecipano alla festa (17-7), ma sono Simon e Garcia martellare a ripetizione i trentini (21-9), con il pubblico dell’Eurosuole Forum che diventa l’uomo in più grazie al boato costante. I tifosi e i 10 punti di Garcia trascinano la Lube fino al 25-15 che porta il match al tie break. Il tie break, con Kovar e Garcia confermati, vede lo sprint iniziale della Lube (6-4), che allunga con una finta da giocoliere di De Cecco (9-6). I biancorossi devono fare i conti con il ritorno di Trento (9-8) e Simon ci mette una pezza (10-8). Lucarelli conserva il vantaggio e il muro di Simon vale il break (12-9). Il cubano mette a terra il pallone del più 4 (13-9), ma l’Itas rosicchia 2 punti (13-11) prima di del servizio a rete di Lisinac (14-11). L’ace di Simon chiude i giochi (15-11). Robertlandy Simon: “Alla fine questo è il bello della pallavolo: abbiamo sofferto tanto, perdendo le prime due partite, ma siamo riusciti a girare la serie a nostro favore. Siamo in finale, ora pensiamo a riposarci un po’ perché è ancora lunga, dobbiamo battagliare ancora. Nelle prime due sfide non abbiamo giocato a pallavolo, Trento ha fatto il suo e ha vinto facilmente. In Gara 3 abbiamo dimostrato che potevamo farcela e ci siamo riusciti. Ora ci godiamo questo momento, dato che la stagione non era cominciata nel migliore dei modi. Dobbiamo cercare di vincere ancora, contro una squadra completa come Perugia: sarà una bella finale“. Angelo Lorenzetti: “Questa sera i ragazzi sono stati protagonisti, come avevo chiesto. Non possiamo e non vogliamo di certo essere felici di questo risultato però la squadra ha dato tutto quello che poteva dare. È mancata la resistenza tecnica nel finale, dove ciò che avevamo fatto bene nel primo e nel terzo set è stato fatto male nella parte finale e prendere tanti break di vantaggio con la Lube è difficile“. Cucine Lube Civitanova-Itas Trentino 3-2 (27-29, 25-21, 21-25, 25-15, 15-11)Cucine Lube Civitanova: Garcia Fernandez 12, Kovar 4, Sottile ne, Marchisio ne, Juantorena ne, Jeroncic (L) ne, Balaso (L), Lucarelli 18, Zaytsev 9, Diamantini, Simon 20, De Cecco 4, Anzani 6, Yant 16. All. Blengini.Itas Trentino: Kaziyski 22, D’Heer, Michieletto 11, Sbertoli 2, Cavuto 4, Pinali 1, Albergati, Lavia 3, Zenger (L), Podrascanin 6, Lisinac 19, Sperotto ne, De Angelis (L). All. Lorenzetti.Arbitri: Stefano Cesare (RM) e Ilaria Vagni (PG).Note: Durata set: 34′, 25′, 26′, 25′, 18′, tot. 2h08′. Spettatori: 3552. Civitanova 21 battute sbagliate, 10 ace, 12 muri vincenti, 57% in attacco, 49% in ricezione (23% perfette). Trento 19 battute sbagliate, 2 ace, 8 muri, 49% in attacco, 44% in ricezione, 10% perfette). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’Allianz Milano si sblocca vincendo la tirata sfida con Verona

    Di Redazione Primo successo nei Play Off 5° posto per l’Allianz Milano: la squadra di coach Piazza batte in trasferta Verona Volley con il punteggio di 1-3 nella tirata sfida valida per il terzo turno della pool. Per Milano arriva così il primo acuto da 3 punti, dopo le sconfitte casalinghe subìte con Monza e Cisterna, nel torneo che assegna un posto in Challenge Cup per il prossimo anno. Il match si chiude in 4 set dopo due ore di gioco: guidata da una buona prova di Porro in regia, la squadra meneghina trova conferme nel duo Ishikawa-Patry (32 punti in due), quest’ultimo eletto MVP del match, e sempre più interessanti ed efficaci soluzioni nella coppia di centrali che portano in dote punti (14 per Chinenyeze e 13 per Piano). Match intenso, con Milano che, dopo una buona partenza, si lascia sfuggire la possibilità di vincere il secondo set, ma si riscatta nel terzo e combatte con le unghie e con i denti nel quarto (25-27) contro una Verona trascinata da un Rok Mozic tornato sui livelli della regular season (25 punti). La cronaca:Starting six Milano con coach Piazza che dà fiducia a Jaeschke e Ishikawa in posto 4, riproponendo Chinenyeze al centro con Piano e confermando Porro-Patry in diagonale di posto 2 e Pesaresi libero. Dall’altra parte della rete coach Stoytchev si affida a Spirito-Jensen in diagonale, Cortesia-Nikolic al centro, Asparuhov e Mozic in posto 4 e libero Bonami. Allunga Milano in avvio con l’errore in attacco di Jensen che sigla il 3-6. L’attacco vincente di Ishikawa porta i meneghini sul punteggio di 5-9, ma arriva il recupero di Verona con la parallela di Mozic (8-9). Asparuhov da seconda linea riporta i suoi in parità a quota 11. Fluido cambio palla tra le due formazioni che porta il parziale sul 14-15 (mani out vincente di Jaeschke), segue il break per gli scaligeri con l’ace di Asparuhov (16-15). Risponde Milano approfittando dell’imprecisione in ricezione di Verona, chiude con il suo smash Patry (17-18). La diagonale vincente di Jaeschke per il 20-21 costringe coach Stoytchev al time out, ma l’errore in attacco di Verona consegna ai meneghini un doppio vantaggio importante (20-22). L’invasione di Romanò (entrato con il doppio cambio sul 20-22) porta ai vantaggi il primo parziale (24-24), segue l’errore al servizio di Ishikawa che vale il 26 pari e coach Piazza chiama time out. Prima Patry chiude l’attacco su alzata del connazionale Chinenyeze, poi sempre l’opposto francese pone fine alla prima frazione con il punto del 26-28. Coach Stoytchev inserisce Magalini al posto di Asparuhov per il secondo set. Parte bene Milano, che si guadagna il doppio vantaggio con il muro siglando l’1-3; Verona non lascia scappare gli ospiti, ricucendo il gap con l’attacco di Mozic (3-3). Prima l’attacco da seconda linea del martello sloveno, poi il muro di Magalini determinano il sorpasso dei padroni di casa: 6-4. Altro break per Verona, con Cortesia che sbarra la strada a Chinenyeze (11-8). Mozic impensierisce e non poco Milano, il suo attacco vincente del 13-9 costringe il tecnico di Milano al time out. Romanò (entrato con il doppio cambio insieme a Daldello su Porro-Patry sul 15-12) riporta i meneghini a una lunghezza di distanza, poi Ishikawa sceglie Chinenyeze per riportare la situazione in equilibrio: 16-16. Riprende il largo Verona, Mozic approfitta dell’imprecisione in ricezione della formazione ambrosiana e chiude il punto portando la sua squadra avanti 21-18. Mantiene il vantaggio Verona fino a chiudere il secondo parziale con il mani out di Magalini, 25-22. Milano tinge dei suoi colori il terzo parziale e mette il piede sull’acceleratore: l’errore di Mozic in attacco consegna lo 0-4 ai meneghini. Mozic con il suo turno al servizio tenta di agguantare gli avversari, ace per lui (4-6). Bagarre in campo e la spunta la formazione scaligera con il muro di Magalini, riportandosi sotto 6-7. Muro vincente di Ishikawa, che chiude la strada alla pipe di Magalini (10-12), poi l’ace di Porro conferma il vantaggio per il 10-13. L’opposto francese si fa beffe del muro di Verona e segna il parziale di 0-6 a favore della sua squadra, coach Stoytchev chiama time out sul 10-16. Sul turno di servizio efficace di Chinenyeze, Milano allarga la forbice con l’attacco out di Jensen (13-21). L’errore al servizio di Magalini chiude il terzo parziale sul 16-25. Altro cambio nella formazione scaligera, parte Raphael al posto di Spirito. Avvio del quarto set equilibrato, il primo tempo di Chinenyeze sigla il 5 pari. L’errore in attacco di Ishikawa consegna il doppio vantaggio a Verona, 9-7. Piano e compagni non vogliono lasciar andare i padroni di casa, Romanò entra su Patry e segna il punto della parità a quota 12, poi vale il doppio vantaggio l’ace di Chinenyeze (12-14). Ace di Jaeschke che regala il più 3, Milano si porta avanti 14-17. Tenta di avvicinarsi Verona con l’ace di Mozic (18-19), coach Piazza vuole scongiurare il recupero e chiama time out. L’attacco out di Romanò riporta in parità le due formazioni a quota 23, poi capitan Piano si guadagna la prima chance di chiudere il match con il suo primo tempo, azzerata però dalla diagonale vincente di Mozic che rimanda ai vantaggi. Out il servizio di Mozic (25-26), chiude il set e il match l’ace di Ishikawa: 25-27. Yuki Ishikawa: “Siamo partiti molto male in questo girone dei Play Off 5° posto, però oggi abbiamo vinto e sono contento. Giocare in questo palazzetto a Verona è molto complicato perché c’è sempre molto pubblico che supporta la squadra di casa e che se riesce a prendere il ritmo è difficile giocarci contro. Noi siamo riusciti ad avere la pazienza giusta che ci ha consentito di portarci alla vittoria. Ora dobbiamo andare a Taranto e poi giocare contro Piacenza, saranno due partite importanti e dobbiamo continuare così“. Verona Volley-Allianz Milano 1-3 (26-28, 25-22, 16-25, 25-27)Verona Volley: Cortesia 6, Magalini 10, Raphael, Asparuhov 5, Mozic 25, Nikolic 6, Jensen 19, Spirito 3, Wounembaina, Donati (L), Bonami (L). Non entrati: Qafarena, Zanotti. All. Stoytchev.Allianz Milano: Chinenyeze 14, Daldello, Romanò 6, Maiocchi, Patry 18, Piano 13, Mosca, Ishikawa 14, Djokic, Porro 3, Jaeschke 11, Pesaresi (L). Non entrato: Staforini. All. Piazza.Arbitri: Rolla, Merli.Note: Durata set: 34’, 27’, 26’, 33’, tot. 2h00′. Spettatori: 1335. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Top Volley Cisterna batte anche Taranto e tiene vivo il sogno europeo

    Di Redazione Seconda vittoria consecutiva per la Top Volley Cisterna nel girone di Play Off per il 5° posto: nel turno infrasettimanale i pontini superano in tre set la Gioiella Prisma Taranto, unica squadra ancora a secco di punti nella post season. Una prova di grande spessore in attacco e a muro per la squadra di casa, che tocca il 51% di efficacia e i 10 block vincenti: 14 punti per Stephen Maar e 12 per Giacomo Raffaelli, anche se il top scorer è l’opposto ospite Giulio Sabbi con 16. Gli ionici hanno peccato soprattutto al servizio, con ben 21 errori totali, perdendo ai vantaggi un secondo set combattutissimo; bene Freimanis, che ha dato un buon contributo in attacco con 7 punti. La cronaca:Di Pinto conferma lo stesso starting-six di tre giorni fa. In cabina di regia c’è Falaschi con opposto Sabbi, Gironi e Randazzo schiacciatori, Alletti e Di Martino centrali con Laurenzano libero. Cisterna risponde con Baranowicz in palleggio, Dirlic opposto, Maar e Raffaelli schiacciatori, Zingel e Bossi centrali con Cavaccini libero.  Il primo punto del set è siglato dall’ex Sabbi. Dirlic e Maar prendono subito per mano la Top Volley, portandola fino al 6-4. Errore al servizio di Falaschi, punto di Bossi e muro di Dirlic su Sabbi: 9-5 Cisterna e timeout richiesto da coach Di Pinto. Al rientro sul taraflex, Randazzo sigla il meno 3 (9-6). Lo schiacciatore catanese sbaglia, poi, il successivo turno di battuta. Ancora Randazzo a segno prima del punto di Raffaelli e dell’ace di Maar su Gironi (12-7). Attacco in pipe dell’ex Randazzo per il nuovo meno 4. Errore al servizio per Di Martino, poi Sabbi commette invasione sottorete: 14-8 e seconda sospensione chiesta dal tecnico tarantino. Errore di Alletti col primo tempo: Cisterna conquista un altro punto. Zingel lo segue a ruota, mandando in rete l’attacco. Sabbi piazza l’ace del 15-10, i laziali commettono un errore e regalano un punto agli ionici. Sabbi sbaglia dai nove metri (16-11), poi il muro di Alletti su Maar riporta gli ionici sul meno 4. Raffaelli interrompe il minibreak positivo dei pugliesi, Alletti passa col primo tempo vincente. Randazzo accorcia fino al 17-14: coach Soli interrompe con un time out. Al rientro, Alletti sbaglia il servizio; Randazzo colpisce l’asta nell’attacco successivo e Zingel piazza due ace consecutivi portando Cisterna sul 20-14. I laziali si portano sul più 8 con Dirlic (22-14), poi Di Martino interrompe il break dei pontini. Bossi, l’errore in attacco di Sabbi e l’ace di Giani su Gironi consegnano il primo set alla Top Volley per 25-15.  Si riparte con l’ace di Sabbi, gli risponde Raffaelli con un attacco in pipe (1-1). Muro di Dirlic su Gironi, poi Maar piazza l’ace su Laurenzano prima dell’attacco punto di Raffaelli: 4-1 e timeout per Di Pinto. Maar sbaglia il servizio successivo, Bossi piazza il 5-2. Maar manda out, Raffaelli riporta a tre le lunghezze (6-3). Dirlic commette errore in battuta, poi si riscatta; Randazzo a segno con un attacco in parallela. Lo schiacciatore catanese risponde, con una pipe, al punto di Dirlic (8-6), poi Di Martino sbaglia nuovamente al servizio. Primo tempo di Alletti e nuova pipe di Randazzo: Taranto si porta sul meno 1. Sabbi manda out il servizio, Alletti firma il 10-9 ma dai nove metri gli ionici sono ancora fallosi, con Gironi che manda out. Erorre di Sabbi: 12-9. Falaschi si affida agli attacchi centrali, con Alletti che non fallisce. Dirlic sbaglia in attacco, Raffaelli riporta sul più 2 la Top Volley (13-11). Muro di Di Martino su Maar: -1. Due muri consecutivi di Sabbi su Raffaelli permettono alla Gioiella Prisma Taranto di operare il sorpasso: 13-14. Altro errore di Dirlic: 13-15 e timeout per Soli. Raffaelli interrompe il break rossoblù, poi Zingel ristabilisce la parità con un muro (15-15). Randazzo riporta avanti Taranto. Di Pinto chiama Di Martino con Freimanis e il lettone sigla subito il primo punto (15-17). Errore al servizio di Randazzo, dimezza lo svantaggio la Top Volley. Secondo punto consecutivo per Freimanis: 16-18. In battuta, però, arriva il primo errore anche per il centrale. Diagonale vincente di Gironi, poi Maar gioca sul muro avversario (18-19). Lo stesso Maar manda fuori il servizio, lo segue Gironi a ruota. Randazzo schiaccia sulle mani del muro (19-21). Muro di Dirlic su Randazzo, rosicchia un punto la Top Volley. Dirlic, però, manda in rete il servizio per il 20-22. Maar ottiene il cambio palla e mura Randazzo per il 22-22: secondo timeout per Di Pinto. Attacco di Sabbi in posto 5: nuovo vantaggio per Taranto. Randazzo, però, vanifica il grande punto del suo compagno di squadra: 23-23. Gironi sorprende il muro e ottiene il primo set-point, annullato da Bossi. Entra Wiltenburg per Bossi. Muro di Maar sull’attacco di Gironi: set-point per la Top Volley annullato da Sabbi (25-25). Coach Soli chiama il secondo time out per organizzare le ultime fasi del set. Maar riporta avanti Cisterna, Sabbi risponde con un attacco in parallela per la nuova parità. Tocco a muro di Alletti sull’attacco di Raffaelli, poi lo stesso centrale tarantino sigla il 27-27. La battuta di Alletti si ferma sul nastro, Freimanis colpisce ancora e ristabilisce l’equilibrio. Errore al servizio anche per Falaschi, poi Sabbi gioca sul muro (29-29). Zingel a segno, poi l’invasione in attacco di Gironi regala il set alla Top Volley per 31-29. Due ace di Giulio Sabbi portano Taranto subito in vantaggio nel terzo set. Dopo un lungo scambio, Maar firma l’1-2. Raffaelli col muro trova il pareggio, poi Bossi manda fuori il servizio (2-3). Errore di Alletti, poi Randazzo e il muro di Freimanis portano sul 3-5 gli ionici. Zingel, Maar e Baranowicz permettono il sorpasso (6-5), Sabbi trova la parità. Nuovo errore al servizio per Taranto con Falaschi; Dirlic attacca sul muro e trova l’8-6. Diagonale vincente di Randazzo da posto 2; Maar sorprende il muro con un pallonetto. Bossi trova il 10-7, Gironi accorcia ma subisce, poi, il muro di Dirlic (11-8). Alletti trova il meno 2, poi ennesimo errore al servizio per Taranto con Sabbi. Raffaelli regala un punto a Taranto (12-10) ma dai nove metri gli ionici sono ancora fallosi. Errori di Gironi e Randazzo, poi Raffaelli mura Sabbi: 15-10. L’opposto rossoblù si riscatta, interrompendo il break dei pontini. Dall’altro lato del taraflex, Zingel a segno con l’attacco vincente e il muro su Gironi: 17-11. Entra Giani per Baranowicz, con Soli che chiama timeout. Freimanis accorcia ma Zingel ha la mano calda. Randazzo prova a mantenere vive le speranze dei tarantini, Freimanis cresce e mura Maar per il 18-14. Randazzo manda di poco fuori la battuta, lo segue Giani. Maar trova il 20-15, Sabbi rosicchia un punto. Raffaelli trova il più 6 ma prosegue la serata no in battuta per Taranto (22-17). Sabbi firma il meno 4: timeout chiesto dalla Top Volley. Sabbi risponde a Raffaelli (23-19), Falaschi realizza l’ace del meno 3 prima del nuovo errore. Quattro match-point per la Top Volley. Taranto annulla i primi due: 24-22 e secondo timeout per Soli. Al rientro, la chiude Rinaldi sul 25-22. Aidan Zingel: “Purtroppo non abbiamo iniziato benissimo questo girone contro Piacenza, però la vittoria contro Milano, nonostante la stanchezza e gli infortuni in una partita abbastanza combattuta, ci ha dato gli stimoli giusti per replicare oggi contro Taranto. Dobbiamo goderci questo momento e cercare di arrivare pronti alle prossime partite per centrare la finale per un posto in Europa“. Top Volley Cisterna-Gioiella Prisma Taranto 3-0 (25-15, 31-29, 25-22)Top Volley Cisterna: Zingel 8, Cavaccini (L), Wiltenburg, Giani 1, Maar 14, Rinaldi 1, Dirlic 10, Picchio, Bossi 5, Baranowicz 1, Raffaelli 12. All.: Fabio Soli.Gioiella Prisma Taranto: Stefani, Laurenzano (L), Alletti 7, Falaschi 1, Randazzo 11, Gironi 3, Sabbi 16, Freimanis 7, Di Martino 3, Dosanjh. All.: Vincenzo Di Pinto. Arbitri: Turtù-Salvati.Note: Durata set: 21’, 33’, 28’. Totale: 88 minuti. Top Volley Cisterna: ace 5, err.batt. 8, ric.prf. 37%, att. 51%, muri 10. Gioiella Prisma Taranto: ace 4, err.batt. 21, ric.prf. 33%, att. 40%, muri 6. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO