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    Perugia, Ricci: “Modena è un avversario di rango, saranno due partite dure”

    Di Redazione
    Si avvicina sempre di più l’esordio stagionale della Sir Safety Conad Perugia. È iniziata infatti ieri la settimana che porta al primo appuntamento ufficiale dei Block Devils subito a caccia del primo trofeo 2020-2021.
    Domenica sera al PalaBarton, con inizio alle ore 20:35 e diretta su Raisport, arriva la Leo Shoes Modena per l’andata della semifinale di Supercoppa Italiana (il ritorno a Modena domenica 20 settembre). In palio un posto per la finalissima del 25 settembre all’Arena di Verona.
    Settimana perciò diversa dal solito per Vital Heynen ed il suo staff. Il tecnico belga fin da ieri ha sviluppato un programma di lavoro incentrato sulla preparazione della partita con lo staff addetto alle statistiche che sta lavorando alacremente per mettere a disposizione dei ragazzi tutte le caratteristiche tecnico-tattiche dell’avversario.
    Il clima di attesa è palpabile al PalaBarton con i bianconeri che sono pronti a giocarsi le loro carte nella corsa alla Supercoppa.
    “Non vediamo l’ora di scendere in campo”, dice il centrale romagnolo Fabio Ricci, alla sua quarta stagione a Perugia. “Dopo il lungo stop nella passata stagione ed i due mesi di preparazione, l’attesa è ovviamente tanta e siamo tutti molto carichi in vista della gara di domenica. Abbiamo lavorato tanto in questo periodo, crescendo sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico, il gruppo ha risposto sempre con entusiasmo e voglia di fare e credo che ci presentiamo all’inizio della stagione ad un buon livello generale, consci ovviamente che abbiamo ancora tanti passi da fare. Il gruppo è nuovo in alcuni elementi, ma già bello compatto. L’esordio sarà un match subito molto importante, ci giochiamo l’accesso alla finale di Supercoppa contro Modena, un avversario di rango. Saranno due partite dure, difficili, dove bisognerà mettere in campo grande carattere. Ma noi siamo pronti ed il nostro obiettivo è arrivare a Verona”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Supercoppa, Fabris: “Polemiche? La diretta ha fatto i numeri di 10 giornate di campionato”

    Foto Lega Pallavolo Serie A Femminile

    Di Redazione
    Come diffuso ieri dalla Rai, la finale della Supercoppa Italiana, trasmessa in prima serata domenica sera e terminata con la vittoria dell’Imoco Conegliano su Busto Arsizio, non solo ha segnato l’inizio di una ripresa pallavolistica desiderata da tutti, ma ha anche fornito ottimi risultati di share. Sono stati, infatti, 823 mila gli spettatori sintonizzati alle 21.20 su Rai 2, pari al 4,1 % di share.
    “L’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alla pallavolo è stato centrato come dimostrano i numeri della diretta”, commenta a riguardo Mauro Fabris, presidente di Lega Volley femminile. Le sue dichiarazioni sono riportate da Il Giornale di Vicenza, nell’edizione odierna.
    “Per capirci servono 10 giornate di campionato per totalizzare gli stessi numeri. Senza contare il forte segnale lanciato dal Ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, che dal Gp d’Italia è arrivato a Vicenza per la finale”.
    A riprendere le polemiche sorte a seguito dell’interruzione della semifinale di sabato sera, tra Uyba e Novara, a causa dell’alto tasso di umidità che ha reso impraticabile il campo, Carla Burato, vicepresidente di Lega Serie A2: “Vedendo le immagini andate in onda e guardando le fotografie non capisco come si possa affermare che questa Supercoppa è andata male”.
    “Ovvio che sarebbe stato il massimo aver potuto disputare tutte le partite in piazza dei Signori, ma ci tengo a sottolineare che il palasport era una location adeguata. Ai commercianti che si sono lamentati per le due ore di disagio avute sabato vorrei invece chiedere se hanno contato quante volte le vetrine illuminate con il loro nome sono comparse nelle riprese andate in onda a livello nazionale e internazionale”, conclude. LEGGI TUTTO

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    823mila spettatori per la finale di Supercoppa Italiana su Rai 2

    Di Redazione
    La Rai ha diffuso i dati di ascolto della prima serata di domenica 6 settembre, comprendente anche la finale di Supercoppa Italiana femminile vinta dall’Imoco Volley Conegliano ai danni della Unet E-Work Busto Arsizio. La gara decisiva è stata seguita da 823mila spettatori con uno share del 4,1%: numeri inferiori rispetto all’audience media della seconda rete nazionale, ma abbastanza simili a quelli fatti registrare in passato dal volley femminile sulle reti generaliste (in occasione dei Campionati Europei 2019 si erano toccati i 900mila spettatori per la semifinale).
    Il comunicato della Rai sottolinea inoltre che la diretta della competizione di Vicenza ha generato 32mila interazioni social nella fascia di prima serata.
    (fonte: Rai.it) LEGGI TUTTO

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    Le pagelle della Supercoppa Italiana: Wolosz perfetta, che impatto Adams

    Di Alessandro Garotta
    L’Imoco Volley Conegliano conquista a Vicenza il decimo trofeo della sua storia, alzando la Supercoppa Italiana, al termine di una Final Four senza storia che ha ribadito come le ragazze di coach Daniele Santarelli siano sempre la corazzata che avevamo lasciato qualche mese fa. Nemmeno la lunga pausa dovuta al coronavirus ha saziato la “fame” delle pantere che festeggiano la terza Supercoppa consecutiva trionfando per 3-0 sia in semifinale contro la Savino Del Bene Scandicci sia nella finalissima contro la Unet E-Work Busto Arsizio, che probabilmente accusa la stanchezza per aver dovuto giocare due partite nell’arco di poche ore (in precedenza eliminata la Igor Gorgonzola Novara). 
    Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori di questo weekend vicentino che segna la ripartenza definitiva del volley femminile italiano.
    Raphaela Folie (Foto Rubin/LVF)
    IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 
    Joanna Wolosz voto 9. Se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve a lei, che riesce ad addomesticare qualsiasi tipo di ricezione ed a trasformarla in oro per le sue attaccanti. Solita gestione in attacco dei suoi martelli, messi sempre nelle condizioni di far male e brava nell’inserire primi tempi e pipe sempre al momento giusto.
    Paola Egonu voto 8. Ogni volta che viene chiamata all’esecuzione, la palla va giù emettendo un suono fortissimo: l’opposto è l’arma letale di Conegliano, si conferma dominante come sempre e mette una sfilza di punti a terra con una semplicità disarmante (26 punti in due partite con percentuali in attacco vicine al 60%).
    McKenzie Adams voto 9. Acquisto sopraffino, quello della texana. Se Egonu è il cannoniere che travolge e spazza via tutto, Adams rappresenta l’elemento che dà equilibrio alla squadra: sempre presente nei punti decisivi, si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui contare. Sicura e affidabile in ricezione (nel complesso 70% di efficienza), regala giocate da applausi anche in attacco fatturando 25 punti nel weekend.
    Raphaela Folie voto 8,5. Final Four eccellente da parte della centrale che è brava a mettere in campo grande cinismo e tanta sostanza e a fare la voce grossissima in tutti i fondamentali. Contro Busto Arsizio si esalta e chiude con un vertiginoso 75% in attacco (MVP con 10 punti, 2 ace e 2 muri).
    Monica De Gennaro voto 8. Prestazioni top per il libero che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (80% di positiva nella finalissima) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle venete: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate in bagher d’altri tempi.  
    Camilla Mingardi (foto Rubin/LVF)
    UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO 
    Asia Bonelli voto 7. La giovane palleggiatrice si fa trovare pronta dopo l’infortunio della vigilia di Poulter, giocando due buone partite e dimostrando grande personalità. In finale prova a variare il gioco, anche se la maggior parte delle volte non riceve risposte confortanti dalle sue attaccanti. 
    Camilla Mingardi voto 7. La sua fisicità ed esplosività sono fattori che la UYBA sfrutta a dovere in semifinale (20 punti con il 39% di efficienza in attacco). Contro Conegliano fa quel che può, ma è davvero complicato tenere il passo alla freschezza e tecnica delle avversarie: chiude la finale con 9 punti e 4 errori.
    Jovana Stevanovic voto 6,5. In semifinale è una delle migliori, fa la differenza in fase break e totalizza 14 punti (con il 70% in attacco e 6 stampate vincenti); in finale la centrale serba appare esausta, fatica a leggere la regia di Wolosz e non va oltre a 2 punti. 
    Alessia Gennari voto 7,5. Il cuore del capitano non è mai mancato. Dopo essere stata determinante con la Igor (12 punti), fa un po’ fatica a mettere il pallone a terra nella partita di domenica sera (6 punti) anche se in alcuni tratti è la farfalla che ci prova con più convinzione; in seconda linea non manca mai il suo apporto con il 75% di ricezione positiva e tante buone difese. 
    Rossella Olivotto voto 5,5. La giocatrice spumeggiante ammirata nei quarti contro Chieri si è vista poco in questo weekend. Non è quasi mai risolutiva, non riesce a trovare il ritmo e alla fine viene sostituita da Herrera Blanco: chiude con 8 punti in totale e un’efficienza in attacco mai superiore al 30%.
    Elena Pietrini (Foto Rubin/LVF)
    SAVINO DEL BENE SCANDICCI 
    Letizia Camera voto 5. Le avversarie spesso leggono in anticipo le sue traiettorie e, alla fine, le percentuali in attacco di squadra rimangono piuttosto basse. L’intesa con le centrali non sembra ancora perfetta, mentre va meglio con le attaccanti di palla alta, soprattutto nel terzo set: troppo poco per ribaltare la china di una semifinale che è scivolata via troppo rapidamente.
    Magdalena Stysiak voto 6,5. Quando c’è da “picchiare” lo fa senza troppi fronzoli ed è proprio lei la top scorer di Scandicci con 12 punti (con 1 ace e il 38% in attacco), ma trovare la marcia in più in questa Supercoppa è davvero complicato: alterna colpi ottimi ad errori grossolani, insiste tanto, talvolta senza lucidità (7 errori di cui 4 al servizio). 
    Elena Pietrini voto 6,5. Dà un apporto importante in ricezione con il 63% di positiva, mentre concretizza meno del solito in fase offensiva (9 punti con il 33% di efficienza). Abbattere il muro avversario è un’impresa ardua e il giovane martello prova a prendere per mano la sua squadra cercando in tutti i modi di mettere a terra palloni vincenti, anche se non basta. 
    Megan Courtney voto 5. In questo avvio di stagione aveva camuffato le lacune in attacco con una grande incisività a muro e in seconda linea, ma Conegliano è un ostacolo davvero invalicabile per la schiacciatrice statunitense. I suoi numeri dicono 5 punti, 29% in attacco e 43% in ricezione (con 2 errori in questo fondamentale). 
    Marina Lubian voto 5. Il tabellino è eloquente (solo 2 punti con 2 errori e il 25% in attacco) e conferma la sua semifinale tutta in salita. Le traiettorie dell’Imoco e l’impatto con l’attacco gialloblù fanno decisamente male e la centrale fatica ad entrare in partita e prendere le misure come dovrebbe non offrendo alla squadra il suo solito contributo. 
    Micha Hancock (Foto Rubin/LVF)
    IGOR GORGONZOLA NOVARA 
    Micha Hancock voto 5. Sovente si ritrova a dover fare i conti con una ricezione problematica, ma in generale è una regia spenta con schemi facili da leggere per le avversarie. Prova a rimediare facendosi sentire sotto rete e al servizio: alla fine mette a referto 6 punti, di cui 2 muri e 1 ace. 
    Britt Herbots voto 6,5. Nel complesso è una prestazione più che sufficiente per la schiacciatrice belga: ultima ad arrendersi, dimostra grinta da vendere e gioca una partita di spessore. Obiettivo della battuta avversaria, le percentuali sono 60% di ricezione positiva e 35% di perfetta; in attacco è la migliore delle sue con 21 punti (2 ace e il 47% in attacco, ma anche 6 errori). 
    Haleigh Washington voto 5. Passo indietro rispetto alle prime uscite stagionali per la centrale statunitense, in difficoltà a muro e in attacco, anche se non sempre è messa in condizioni di giocare primi tempi facili. Sostituita nel terzo set, rientra nel match, ma non riesce assolutamente a modificare il suo trend, chiudendo con 6 punti, di cui solo 1 muro. 
    Malwina Smarzek voto 6. Coach Lavarini la inserisce quando Zanette è in evidente difficoltà e l’opposta polacca prova a dare il suo contributo per tenere viva la Igor. Ci riesce a corrente alternata, ma si vede che non è ancora al 100%: alla fine mette a referto 11 punti, con il 35% in attacco e 4 errori.
    Stefania Sansonna voto 6,5. Grande sostanza per il libero pugliese, che deve ricevere per tre, mettendo una pezza alle lacune delle compagne in questo fondamentale. Di sicuro un compito non facile e talvolta va in difficoltà persino lei (58% di ricezione positiva e 29% di perfetta). In difesa, ci mette la solita determinazione, ma mancano i suoi voli a recuperare l’impossibile. LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro della Supercoppa Italiana femminile. Conegliano cala il poker

    Di Redazione
    Quella appena terminata a Vicenza è stata la venticinquesima edizione della Supercoppa Italiana femminile: la prima fu assegnata nel 1996. L’Imoco Volley Conegliano ha conquistato il suo terzo trofeo consecutivo, il quarto in assoluto, e insegue il record di Bergamo (6 volte campione).
    Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione.
    1996 Foppapedretti Bergamo1997 Foppapedretti Bergamo1998 Foppapedretti Bergamo1999 Foppapedretti Bergamo2000 Capo Sud Reggio Calabria2001 Metodo Minetti Vicenza2002 Volley Modena2003 Asystel Novara2004 Radio 105 Foppapedretti Bergamo2005 S.Orsola Asystel Novara2006 Scavolini Pesaro2007 Despar Colussi Perugia2008 Scavolini Pesaro2009 Scavolini Pesaro2010 Scavolini Pesaro2011 Norda Foppapedretti Bergamo2012 Unendo Yamamay Busto Arsizio2013 Rebecchi Nordmeccanica Piacenza2014 Nordmeccanica Rebecchi Piacenza2015 Pomì Casalmaggiore2016 Imoco Volley Conegliano2017 Igor Gorgonzola Novara2018 Imoco Volley Conegliano2019 Imoco Volley Conegliano2020 IMOCO VOLLEY CONEGLIANO
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    Imoco, dominio senza fine. Un’altra Supercoppa per le Pantere

    Di Eugenio Peralta
    Piove sul bagnato a Vicenza. Questa volta, per fortuna, solo metaforicamente: l’Imoco Volley Conegliano si aggiudica ancora una volta la Supercoppa Italiana, la sua terza di fila, mettendo l’ennesimo trofeo in bacheca e confermandosi inavvicinabile anche nella nuova stagione. Intendiamoci: la partita, visto il disastro meteorologico della sera precedente, ha un valore tecnico relativo, e la Unet E-Work Busto Arsizio, sconfitta con un nettissimo 3-0, può contare su tutte le attenuanti di questo mondo. Ma la sensazione, al di là delle contingenze, è che il divario tra le “pantere” e le avversarie, tutte le avversarie, sia sempre più ampio e sempre più difficile da colmare.
    Sulla partita c’è davvero poco da dire: le gialloblu dominano in lungo e in largo per tutti e tre i parziali e anche quando accusano l’unico, piccolissimo passaggio a vuoto (2-5 nel terzo) vengono rimesse in gioco dagli errori avversari. Conegliano è devastante a muro (9 vincenti) e in difesa, con le rivali contenute a un misero 28% di efficacia. McKenzie Adams è di nuovo protagonista con 12 punti (55% in attacco) e top scorer a pari merito con Paola Egonu; Raphaela Folie – giustamente premiata come MVP – e Robin De Kruijf sono due alternative micidiali per la regia di Wolosz, e in ricezione De Gennaro e Sylla non corrono mai alcun rischio.
    La UYBA non ha gli strumenti né le forze per reagire: alcune giocatrici, come Escamilla e Stevanovic, sono visibilmente esauste. Fenoglio le prova tutte, mandando in campo la veterana Piccinini e la giovanissima Bulovic (23 anni di differenza tra le due!), ma non c’è nulla da fare: la palla non cade mai a terra, neanche con Mingardi (9 punti). Alla squadra biancorossa restano i rimpianti: come sarebbe andata con una vigilia “normale” e con Jordyn Poulter al suo posto in regia (senza parlare dell’assenza di Gray)? Forse allo stesso modo, ma nessuno può dirlo con certezza.
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    Prendiamo quello che resta di buono di questo evento, irrimediabilmente danneggiato da mille difficoltà organizzative (alcune probabilmente evitabili): la 25° Supercoppa Italiana resta pur sempre il primo trofeo assegnato dallo sport italiano nella stagione 2020-2021, la trasmissione in diretta tv su Rai 2 e la presenza al palazzetto del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora hanno un valore simbolico che va oltre le beghe politiche quotidiane. La speranza è che si tratti davvero di un segnale di ripartenza per un settore messo in ginocchio dall’emergenza sanitaria, aspettando di ritrovare anche quel pubblico la cui voce manca davvero tanto.
    LA CRONACA DELLA PARTITA
    Imoco Volley Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio 3-0 (25-16, 25-15, 25-15)Imoco Volley Conegliano: Caravello, Natalizia (L) ne, Gicquel 2, Butigan, De Kruijf 9, Folie 10, Omoruyi ne, De Gennaro (L), Adams 12, Gennari G., Wolosz 1, Sylla 9, Egonu 12, Fahr. All. Santarelli.Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter ne, Olivotto 4, Gennari A. 6, Bonelli 1, Leonardi (L), Mingardi 9, Piccinini, Cucco ne, Stevanovic 2, Escamilla, Bulovic 1, Herrera Blanco 1. All. Fenoglio.Arbitri: Puecher e Piana.Note: incontro disputato a porte chiuse (circa 150 presenti). Conegliano: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 54%, ricezione 67%-50%, muri 9, errori 22. Busto A.: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, attacco 28%, ricezione 66%-49%, muri 2, errori 20. LEGGI TUTTO

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    Finale Supercoppa Italiana: Imoco Volley Conegliano-Unet E-Work Busto Arsizio LIVE

    Di Eugenio Peralta
    Il PalaGoldoni di Vicenza ospita la finalissima della venticinquesima edizione della Supercoppa italiana femminile: l’Imoco Volley Conegliano campione in carica affronta l’Unet E-Work Busto Arsizio. La gara, che prenderà il via alle 21.15, è trasmessa in diretta televisiva su Rai 2.
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    Foto Rubin/LVF
    LA CRONACA – Manca lo scenario spettacolare di piazza dei Signori, pesano le difficoltà organizzative nel percorso di avvicinamento alla gara, ma a Vicenza l’atmosfera è comunque quella di una finale che conta: la Supercoppa Italiana è il primo trofeo nazionale assegnato nella nuova stagione sportiva. Un momento suggellato dalla presenza del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che prima dell’inizio del riscaldamento incontra in campo le due finaliste e rivolge loro un messaggio di supporto da parte del Governo. Presente, tra le autorità, anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco. Non può mancare naturalmente l’esecuzione dell’inno nazionale, cantato per l’occasione da un tenore e un soprano accompagnati dal pianoforte.
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    I SESTETTI – Nessuna sorpresa nello starting six di Conegliano, che ripropone Wolosz in diagonale con Egonu, De Kruijf e Folie al centro, Adams e Sylla schiacciatrici e De Gennaro libero. La UYBA risponde con Bonelli in regia, Mingardi opposto, Olivotto e Stevanovic al centro, Gennari ed Escamilla schiacciatrice, Leonardi libero. Gli arbitri sono Puecher e Piana.
    1° SET – Il primo punto della finale è un attacco out di Mingardi. Adams sigla il 2-0, ma l’attacco vincente di Mingardi e l’errore di Egonu valgono la parità immediata. Si continua punto a punto (4-3, 5-4) e Stevanovic vince il contrasto a rete con Wolosz. Il muro vincente di Folie su Mingardi (7-5) regala il break all’Imoco, che poi allunga fino al 9-5 sul servizio di Wolosz. Mingardi manda out il pallone dell’11-6 ed Escamilla la imita per il più 6 Conegliano; il servizio di Folie mette in difficoltà la UYBA e Fenoglio chiama time out sul 15-7. De Kruijf consolida il vantaggio gialloblu (17-8), Santarelli getta nella mischia Gennari e Gicquel, seguite da Caravello. Busto dà segnali di vita con Gennari (18-10). LEGGI TUTTO