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    Presentata la Del Monte Supercoppa A3: Sorrento sfida San Donà di Piave

    Si è svolta nella mattina di martedì 25 marzo, all’interno della Sala Consiliare del Comune di Sorrento, la conferenza stampa di presentazione della Del Monte Supercoppa Serie A3, che domenica 30 marzo animerà il PalaVesuvio di Napoli mettendo in palio il secondo trofeo stagionale dedicato alla categoria. A sfidarsi saranno Romeo Sorrento e Personal Time San Donà di Piave, già protagoniste della Finale di Del Monte Coppa Italia Serie A3 dello scorso febbraio a Longarone.

    In Del Monte Supercoppa si incontrano la migliore in Regular Season e la vincitrice della Del Monte Coppa Italia: essendosi Romeo Sorrento guadagnata entrambi i diritti, parteciperà la “seconda migliore” in Regular Season, ovvero quella col maggior numero di punti fatti nella stagione regolare in relazione alle gare giocate dopo Romeo Sorrento, cioè Personal Time San Donà di Piave.

    Quella che si terrà a Napoli sarà la quarta edizione della manifestazione: l’appuntamento è per le ore 18.00 di domenica 30 marzo.

    L’evento è organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A con la società Folgore Massa in collaborazione con il Comune di Sorrento e con il Comune di Napoli. 

    Di seguito le dichiarazioni delle autorità intervenute e del Capitano della Romeo Sorrento.

    Massimo Coppola (Sindaco di Sorrento): “Per noi si tratta di un momento importante: ci ritroviamo oggi a presentare la Del Monte Supercoppa Serie A3, nella stessa sala in cui celebrammo il successo di Romeo Sorrento in Coppa Italia. Stiamo scrivendo pagine di storia che non avremmo mai immaginato: un grazie alla determinazione della dirigenza, agli atleti e alla passione che mettono in campo in tutte le partite. Stiamo facendo cose difficilmente pronosticabili; qualche anno fa lavorammo per adeguare il palazzetto permettendo alla Folgore Massa di giocare in Serie A3. Ci auguriamo di potere di nuovo lavorarci per permettere alla squadra di competere in Serie A2. A tutti un grande ringraziamento per l’organizzazione dell’evento”. 

    Massimo Righi (Presidente Lega Pallavolo Serie A): “Sono particolarmente contento che sia Romeo Sorrento ad organizzare questo evento. La Folgore Massa rappresenta una delle massime espressioni di crescita nel mondo della pallavolo negli ultimi anni. Per noi è importante che le società organizzino eventi perché si tratta di “stress test” cruciali per la loro crescita. Sorrento, inoltre, è una delle culle della pallavolo italiana e campana, e con l’organizzazione della Del Monte Supercoppa Serie A3 ci piaceva rendere merito ad una Regione in cui gli eventi di Lega mancavano da diversi anni: ci fa piacere essere tornati”.

    “Ho ascoltato con gioia le parole spese sul palazzetto: la crescita delle società passa anche attraverso lo sviluppo dei palasport. Noi lavoriamo per il divertimento delle persone: avere un impianto idoneo è una parte fondamentale del percorso. Grazie per l’impegno manifestato: speriamo Sorrento possa godere di un palazzetto all’altezza della capacità della società”.

    “La Serie A3 è un campionato di ottimo livello: sta trovando il suo apprezzamento e si dimostra uno dei migliori campionati europei. Partecipare e vincere trofei in questo campionato significa essere tra i club di ottimo livello della pallavolo internazionale. C’è una sfida importante: quella di portare numeri importanti in termini di pubblico in un palazzetto, il PalaVesuvio, che non è la casa di Romeo Sorrento. Ci aspettiamo supporto e partecipazione”. 

    Fabrizio Ruggiero (Presidente Romeo Sorrento): “Siamo entrati in punta di piedi nel consorzio Lega Pallavolo Serie A: ci sembrava incredibile essere arrivati, da Massa Lubrense, fino a dove siamo ora. Questa è l’ultima delle sfide che ci è stata sottoposta: avevamo il diritto di organizzare la competizione, il Presidente Righi ci ha lasciato liberi di scegliere se disputare la Supercoppa a Sorrento o se invece spostarsi al PalaVesuvio per una prova ancora più ambiziosa, portando il brand di Romeo Sorrento all’interno della Regione, testando non solo la nostra dirigenza ma tutto il movimento campano”.

    “Abbiamo abbracciato questa sfida, consapevoli che stiamo cercando di muoverci come movimento pallavolistico campano per scrivere un capitolo di storia fatto di organizzazione, qualità e immagine dell’evento. Le persone che parteciperanno vivranno una festa per lo sport. Vogliamo dimostrare, insieme all’amministrazione, che questi appuntamenti così ambiziosi non ci spaventano. Nel nostro territorio c’è un’attenzione a tutti gli sport che permette di sentirci importanti”.

    Sono intervenuti anche Gino Saetta (Consigliere Federale FIPAV) e Guido Pasciari (Presidente Comitato Regionale Fipav Campania) e per ultimo Stefano Patriarca (Capitano Romeo Sorrento): “Ci tengo in primis a ringraziare la Lega Pallavolo Serie A: in carriera ho partecipato a tanti eventi organizzati dalla Lega Pallavolo, e ho sempre un ricordo fantastico di un’organizzazione impeccabile. Insieme alla società sta crescendo un movimento importante, sono convinto che l’amministrazione vorrà starci accanto. Parlo a nome della squadra che rappresento: grazie al Presidente Ruggiero perché tutto ciò che quest’anno stiamo raggiungendo e abbiamo raggiunto.

    “Non ci aspettavamo un campionato del genere: grazie per tutte le prime volte che abbiamo vissuto in questa stagione. Stiamo affrontando questo campionato con la consapevolezza di avere al nostro fianco persone pronte per ogni sforzo. Non c’è mai stata un’attenzione così alta alla crescita del settore giovanile come quella dedicata dalla Folgore Massa, che permette di fare conoscere la pallavolo sul territorio favorendo la crescita dei ragazzi. È sintomo di una società sana, che parte dai giovani e pensa alla loro crescita. Vi aspettiamo domenica al PalaVesuvio”. 

    Finale – Del Monte® Supercoppa A3

    Domenica 30 marzo 2025, ore 18.00Romeo Sorrento – Personal Time San Donà di PiaveDiretta YouTube Legavolley

    (fonte: LVM) LEGGI TUTTO

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    Ventesima stagione in A per Stefano Patriarca: “A scanso di equivoci, ho ancora voglia…”

    Non era possibile esaurire il racconto di una vita, di una carriera lunga, lungimirante e soprattutto attualissima come quella di Stefano Patriarca in una sola intervista. Abbiamo preferito dare assieme degli assaggi di vita pallavolistica che toccano qua e là una storia che percorre Italia, ma anche la Bulgaria, dove Patriarca in un passato recente, prima di illuminare il palcoscenico della Romeo Sorrento, ha lasciato un buon ricordo.

    “Per una questione di vicinanza e di necessità famigliari ho scelto di rifiutare alcune proposte per continuare la mia esperienza estera e ho scelto Sorrento. Non sono pentito, anzi, il riavvicinamento era un obiettivo, senza badare ad un discorso legato alla categoria”.

    Cosa ha trovato alla Romeo?

    “Un progetto, oltre ad una società che si fida di te e del contributo e dell’entusiasmo che hai voglia di portare al suo interno. Sorrento è una realtà in cui tengo molto a rappresentare un punto di riferimento, per contribuire alla guida della squadra e alla crescita del gruppo. Con i ragazzi e con la società sto molto bene e per ora l’inizio è stato positivo”.

    Di lei al di fuori del campo si conosce poco. La sua famiglia invece è conosciutissima nel territorio molisano.

    “Per quel che mi riguarda tengo gelosamente privata la mia vita al di fuori della pallavolo. La mia famiglia, dal 1861, svolge l’attività di panificazione. Nell’antichità i miei antenati avevano i forni in cui cuocere il pane, nel dopoguerra i miei nonni e ora i miei genitori hanno trasformato quell’attività anche in una panetteria e pasticceria che sì, è conosciuta ad Agnone e non solo. L’occasione di avvicinamento è data dal fatto che in estate riesco a dare una mano alla famiglia, e col tempo vorrei riuscire anche a prendere in mano un pochino le attività che in un futuro mi troverò a gestire”.

    Cosa la potrebbe trattenere nel mondo della pallavolo?

    “A scanso di equivoci, ho ancora molta voglia di fare. Avevo anche io il desiderio di trovare un po’ di pace e poter avere la mia famiglia vicino a 37 anni è un’opportunità. Lo scorso anno, dopo Ortona, una stagione difficile dal punto di vista mentale, avevo quasi deciso di smettere. Ci si è messo di mezzo un infortunio a rendere il tutto meno sereno e ogni partita è stata sfiancante”.

    Quest’anno un inizio da primo della classe nel girone blu della A3. Per uno come lei esiste il pensiero della A2 o è superfluo soprattutto in questa fase?

    “La A2? Guardi, ogni allenamento, dopo il nostro saluto al centro del campo, io dico sempre che non siamo ancora salvi. Bisogna lavorare con la mentalità con cui affrontare ogni singolo giorno e ogni singolo allenamento è l’unica cosa da fare. La società non ci ha messo pressione e ci ha chiesto in primis di divertirci, perché ha capito che tutti abbiamo una grande fame e una grande voglia di fare bene. Si è creata una bella alchimia che serve per dedicarsi al lavoro in palestra con la dedizione giusta”.

    Ventunesima stagione in A. Il periodo che ricorda con più affetto?

    “Le mie cinque stagioni a Castellana. Sono rimasto molto legato alla squadra e al territorio. Sportivamente e personalmente si è creato un rapporto che non si esaurirà mai”.

    La ricordiamo all’inizio della sua avventura a Castellana con highlander tipo Cicola o Cozzi.

    “Un’altra pallavolo. Anni incredibili. Un ricordo fra tutti è quello di noi che andiamo a giocarci la salvezza al Palaverde con la Sisley di Fei e Papi. Il palazzetto stracolmo e una grande emozione giocare in quel tempio”.

    Cosa le hanno insegnato quegli anni?

    “La disciplina, la cura di sé, dell’alimentazione, lo spirito di sacrificio, i rapporti umani”.

    Fondamentali anche per il periodo della nazionale.

    “Fondamentali”.

    Lei pubblica spesso foto del periodo a Piacenza.

    “Fu un anno molto importante. Con Zlatanov e Tencati riuscii ad instaurare un rapporto molto speciale. È una città alla quale sono rimasto legatissimo”.

    Chi sono gli amici veri della pallavolo?

    “È una domanda molto difficile e ingiusta perché ne lascerò per strada qualcuno. Però a bruciapelo le dico Marco Meoni. Nell’anno di Verona, che è stato un po’ quello della consacrazione, è stata una persona di valore, dal profilo umano importante e averlo come compagno di squadra è stato importantissimo. Le dico anche Jiri Kovar, ma anche Podrascanin. Li vedo poco, ma siamo rimasti molto legati”.

    Lei, anni fa, apparì anche nel famoso appello televisivo a Le Iene per salvare da una brutta vicenda il suo ex compagno e amico Roberto Cazzaniga. Con la delicatezza che contraddistingue un argomento così, posso chiederle cosa rimane di quella storia?

    “L’unica cosa che viene da dire è che lo abbiamo liberato. È un discorso molto ampio, complesso, non esauribile in una sola domanda. Per me che ho vissuto gli anni con Roberto è difficile parlarne. Posso dirle che ha iniziato una seconda vita. Questa è l’unica cosa che conta”.

    Di Roberto Zucca LEGGI TUTTO

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    Tutta l’esperienza di Stefano Patriarca al servizio della ShedirPharma Sorrento

    Inizia subito col botto il mercato in entrata della ShedirPharma Sorrento. In posto 3 arriva Stefano Patriarca, classe ’87 soprannominato “il gigante” per i suoi 206 centimetri di tecnica e muscoli.

    Una carriera che parla da sola. Indossa la prestigiosa maglia azzurra in occasione della World League 2011, e mette titoli importanti in bacheca. Una Coppa Italia di Serie A2 tra le fila di Siena, ma soprattutto Junior League e titolo italiano difendendo i colori della Lube Macerata.

    Patriarca inizia dalla “sua” Agnone, dove a soli 15 anni fa già il suo esordio in A2. Le sue qualità non passano inosservate, e finisce subito nei radar della Lube che inizia a forgiarlo tra settore giovanile e prima squadra. Trascorsi alcuni anni in A2 tra Santa Croce e Crema, il centralone molisano ritorna prepotentemente in massima serie giocando per Bcc Castellana Grotte, Verona, Latina, di nuovo Lube, quindi Milano e Piacenza. Nel 2016 Patriarca approda a Siena, poi 4 anni a Castellana Grotte tra Materdomini e Bcc. Nel 2021 Patriarca si trasferisce a Brescia, quindi esperienza in Bulgaria difendendo i colori del prestigioso e titolato Deya Sport, trascinati fino ai quarti di finale della poule Scudetto. Il richiamo dell’Italia è ancora forte, ed il centrale si fa ancora valere tra Fano ed Ortona.

    Da quest’anno Stefano Patriarca (2914 punti, 119 ace e 613 muri in Serie A) è un’arma non convenzionale a disposizione del mister Nicola Esposito nei 3 metri.

    Una carriera importantissima la tua: 8 campionati di A1 e 12 di A2, la prossima sarà la tua prima stagione in Serie A3 escludendo la parentesi di pochi mesi in quel di Fano. Com’è nata questa possibilità e cosa ti ha spinto a scegliere questo progetto?

    “All’inizio del mercato avevo ricevuto diverse offerte, anche da società di A2, ma erano soluzioni molto lontane da casa, e sinceramente non avevo tantissima voglia di allontanarmi. A un certo punto è arrivata la chiamata del presidente Ruggiero: mi ha coinvolto in maniera veramente positiva, facendomi capire l’importanza che per lui hanno sia la squadra che il progetto. Sarò l’atleta più esperto del roster sorrentino, e questo mi inorgoglisce e responsabilizza, poiché con la mia esperienza avrò il compito di fare anche chioccia ai più giovani del gruppo”.

    A Sorrento trovi una società con voglia di crescere, e migliorare l’8° posto conquistato nella scorsa stagione. Quanto ti stimola essere il riferimento, il leader, di una squadra che punta sempre a migliorarsi?

    “Sicuramente tutto questo ha inciso tantissimo nella mia scelta. Sono un professionista, per cui mi lego solo a progetti seri e con margini di miglioramento e crescita. Devo dire che Sorrento rispondeva esattamente a tutti i requisiti, e non ho esitato un attimo nel dare riscontro positivo”. 

    Il muro è un fondamentale importante, che spesso fa la differenza. Quanto lavoro c’è per leggere bene lo sviluppo del gioco che avviene in frazioni di secondo?

    “C’è molto lavoro e tantissimo studio. Si analizzano con attenzione tutte le mosse dei palleggiatori avversari, per dare una mano a noi centrali negli spostamenti. Poi è ovvio che a muro si cresce tanto con l’esperienza. Non a caso negli anni sono migliorato sensibilmente in questo fondamentale, perché con l’esperienza riuscivo ad intuire in anticipo le intenzioni dei registi rivali. Questo è un aspetto importante del gioco, che mi piacerebbe trasmettere ai miei compagni di reparto più giovani”. 

    Quanta voglia c’è di rimettersi al lavoro, per affrontare questa nuova grande sfida?

    “In realtà sto già lavorando tanto, e non nascondo che l’estate rappresenta il periodo dell’anno in cui lavoro di più sotto l’aspetto fisico. Metto a punto qualcosa, sistemo qualche acciacco patito nella stagione precedente, e cerco sempre di potenziarmi a livello atletico. Vado in palestra 4 volte a settimana, e limo ogni singolo dettaglio del mio corpo, per far sì che arrivi in forma impeccabile al momento della ripresa dei lavori”. 

    Cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi, che sono tanto calorosi e vivono per questi colori?

    “Ho sentito parlare tanto del calore che i supporters di Sorrento sanno dare. Diversi amici che han giocato in Costiera mi han parlato di una piazza calda, accogliente, e con tanta voglia di pallavolo di alto livello. Sono molto carico, e non vedo l’ora di accontentarli sul taraflex”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Stefano Patriarca:”Sorrento un progetto serio con margini di crescita

    Inizia subito col botto il mercato in entrata della ShedirPharma Sorrento. In posto 3 arriva Stefano Patriarca, classe ’87 soprannominato “il gigante” per i suoi 206 centimetri di tecnica e muscoli.Una carriera che parla da sola. Indossa la prestigiosa maglia azzurra in occasione della World League 2011, e mette titoli importanti in bacheca. Una Coppa Italia di Serie A2 tra le fila di Siena, ma soprattutto Junior League e titolo italiano difendendo i colori della Lube Macerata.
    Patriarca inizia dalla “sua” Agnone, dove a soli 15 anni fa già il suo esordio in A2. Le sue qualità non passano inosservate, e finisce subito nei radar della Lube che inizia a forgiarlo tra settore giovanile e prima squadra. Trascorsi alcuni anni in A2 tra Santa Croce e Crema, il centralone molisano ritorna prepotentemente in massima serie giocando per Bcc Castellana Grotte, Verona, Latina, di nuovo Lube, quindi Milano e Piacenza. Nel 2016 Patriarca approda a Siena, poi 4 anni a Castellana Grotte tra Materdomini e Bcc. Nel 2021 Patriarca si trasferisce a Brescia, quindi esperienza in Bulgaria difendendo i colori del prestigioso e titolato Deya Sport, trascinati fino ai quarti di finale della poule Scudetto. Il richiamo dell’Italia è ancora forte, ed il centrale si fa ancora valere tra Fano ed Ortona.
    Da quest’anno Stefano Patriarca (2914 punti, 119 ace e 613 muri in Serie A) è un’arma non convenzionale a disposizione del mister Nicola Esposito nei 3 metri.
    Una carriera importantissima la tua: 8 campionati di A1 e 12 di A2, la prossima sarà la tua prima stagione in Serie A3 escludendo la parentesi di pochi mesi in quel di Fano. Com’è nata questa possibilità e cosa ti ha spinto a scegliere questo progetto?
    “All’inizio del mercato avevo ricevuto diverse offerte, anche da società di A2, ma erano soluzioni molto lontane da casa, e sinceramente non avevo tantissima voglia di allontanarmi. A un certo punto è arrivata la chiamata del presidente Ruggiero: mi ha coinvolto in maniera veramente positiva, facendomi capire l’importanza che per lui hanno sia la squadra che il progetto. Sarò l’atleta più esperto del roster sorrentino, e questo mi inorgoglisce e responsabilizza, poiché con la mia esperienza avrò il compito di fare anche chioccia ai più giovani del gruppo”.
    A Sorrento trovi una società con voglia di crescere, e migliorare l’8° posto conquistato nella scorsa stagione. Quanto ti stimola essere il riferimento, il leader, di una squadra che punta sempre a migliorarsi?
    “Sicuramente tutto questo ha inciso tantissimo nella mia scelta. Sono un professionista, per cui mi lego solo a progetti seri e con margini di miglioramento e crescita. Devo dire che Sorrento rispondeva esattamente a tutti i requisiti, e non ho esitato un attimo nel dare riscontro positivo”. 
    Il muro è un fondamentale importante, che spesso fa la differenza. Quanto lavoro c’è per leggere bene lo sviluppo del gioco che avviene in frazioni di secondo?
    “C’è molto lavoro e tantissimo studio. Si analizzano con attenzione tutte le mosse dei palleggiatori avversari, per dare una mano a noi centrali negli spostamenti. Poi è ovvio che a muro si cresce tanto con l’esperienza. Non a caso negli anni sono migliorato sensibilmente in questo fondamentale, perché con l’esperienza riuscivo ad intuire in anticipo le intenzioni dei registi rivali. Questo è un aspetto importante del gioco, che mi piacerebbe trasmettere ai miei compagni di reparto più giovani”. 
    Quanta voglia c’è di rimettersi al lavoro, per affrontare questa nuova grande sfida?
    “In realtà sto già lavorando tanto, e non nascondo che l’estate rappresenta il periodo dell’anno in cui lavoro di più sotto l’aspetto fisico. Metto a punto qualcosa, sistemo qualche acciacco patito nella stagione precedente, e cerco sempre di potenziarmi a livello atletico. Vado in palestra 4 volte a settimana, e limo ogni singolo dettaglio del mio corpo, per far sì che arrivi in forma impeccabile al momento della ripresa dei lavori”. 
    Cosa senti di dire ai tuoi nuovi tifosi, che sono tanto calorosi e vivono per questi colori?
    “Ho sentito parlare tanto del calore che i supporters di Sorrento sanno dare. Diversi amici che han giocato in Costiera mi han parlato di una piazza calda, accogliente, e con tanta voglia di pallavolo di alto livello. Sono molto carico, e non vedo l’ora di accontentarli sul taraflex” LEGGI TUTTO

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    Stefano Patriarca saluta Brescia e conferma: “Giocherò in Bulgaria”

    Di Redazione

    Arriva la conferma ufficiale dell’interessato: sarà in Bulgaria il futuro di Stefano Patriarca. Non però al Neftochimik Burgas, come si era pensato inizialmente, bensì nell’altra squadra cittadina, il Deya Sport, di recente fondazione e quarta nell’ultimo campionato nazionale. Ad annunciarlo via social network è lo stesso centrale, nel post in cui si congeda dalla Gruppo Consoli McDonald’S Brescia: “Saluto Brescia con la consapevolezza di aver dato tutto e l’orgoglio di aver onorato la maglia sempre…. dopo anni di A2 sempre al top ho deciso che la mia carriera merita un’esperienza forte e stimolante,così annuncio che il prossimo anno giocherò nel massimo campionato bulgaro“.

    “Un saluto agli Ultras Tucani – conclude il centrale classe 1987 – e a tutta l’Atlantide un in bocca al lupo per la prossima stagione! Un ringraziamento speciale alla mia donna, la mia spalla, senza la quale non andrei proprio da nessuna parte, che mi ha fatto capire che non sono vecchio, sono solo più esperto degli altri…“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Stefano Patriarca in Bulgaria con la maglia del Neftochimik Burgas?

    Di Redazione Un altro giocatore italiano potrebbe essere protagonista dalla prossima stagione in Bulgaria: il sito L’Eco dell’Alto Molise dà per certo il trasferimento di Stefano Patriarca al Neftochimik Burgas. L’esperto centrale classe 1987 ha disputato l’ultimo campionato di A2 nella Gruppo Consoli McDonald’s Brescia, dopo una lunga carriera tra Superlega e serie cadetta, in cui spicca anche uno scudetto vinto a Macerata. Secondo il portale, avrebbe firmato un contratto biennale con la squadra che nell’ultimo campionato bulgaro si è arresa in finale all’Hebar Pazardzhik di Camillo Placì e Jacopo Massari. (fonte: L’Eco dell’Alto Molise) LEGGI TUTTO

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    Brescia-Fano 4 a 0: “Il gruppo c’è e si è visto”

    Di Redazione Un ottimo test chiude il ritiro a Rimini per la Consoli McDonald’s Centrale Brescia: superata in quattro set la Vigilar Virtus Fano di A3. Brescia scende in campo con Tiberti in diagonale con l’opposto Giannotti, Galliani in banda con Seveglievich, Patriarca e Esposito al centro, Franzoni libero. Fano risponde con il palleggiatroe Zonta incrociato con Stabrawa, in banda Nasari e Gozzo, Bartolucci e Ferraro al centro e Cesarini libero. Primo set subito giocato a grande ritmo. I padroni di casa con il polacco mancino Stabrawa tengono botta fino al 5-5 poi l’Atlantide comincia ad allungare con Galliani e Patriarca. Grazie alle bordate di Giannotti i tucani si portano sul 20-13. Nel finale Esposito mette a terra il 23-17. Il primo set si chiude 25-18. La Consoli McDonald’s Centrale inizia subito forte nel secondo set volando sul 4-0. Fano riaggancia i lombardi sul 6-6. La Vigilar sistema la ricezione e il regista Zonta coinvolge maggiormente i centrali e passa a condurre di un paio di lunghezze fino al 18-16. Nel finale equilibrato Giannotti ferma a muro Stabrawa per il 22-22. Un ace di Galliani firma il sorpasso 23-22. Tiberti si affida a Patriarca per il 24-23. Esposito poi in rigiocata al centro chiude 25-23. Sestetti confermati anche nel terzo parziale. I padroni di casa restano in scia fino al 12-14. Tiberti fa girare tutti i suoi insistendo soprattutto sui centri. Ventura in battuta firma il 18-15 mentre Giannotti ruggisce per il 19-15. Esposito trova l’ace del 21-16. Giannotti a muro ferma Nasari per il 24-18. Galliani con un ace chiude il terzo set 25-18. L’allenamento congiunto continua per un altro set aggiuntivo. Nel quarto set Zambonardi lascia in campo Ventura a banda e inserisce Crosatti nel ruolo di libero. Sull’8-5 per Fano il coach bresciano inserisce anche Orazi su Esposito. Brescia ritrova il vantaggio sul 14-12 e Galliani lascia spazio a Seveglievich. Patriarca firma l’ace del 16-13. Orazi trova un bel primo tempo per il 18-14. Ancora Giannotti come nei set precedenti mura Stabrawa nel finale per il 22-16 e firma anche l’allungo sul 23-16. E’ il giovane bresciano Ventura a chiudere il match 25-17. Al termine del match premiati come MVP MySpritz Pawel Stabrawa e Davide Esposito. Buone idicazioni per coach Zambonardi: “Sull’ossatura della squadra dello scorso anno i nuovi si stanno inserendo molto bene. Si intravede la filosofia di gioco che Tiberti darà alla squada ma il lavoro di preparazione continua”. Soddisfatto anche Patriarca: “Il gruppo c’è e si è già visto questa sera. La parte tattica e tecnica si affinerà ma stiamo lavorando molto bene!” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO