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    Il record di Zverev nei Masters 1000, importante ma…

    Alexander Zverev (foto Getty Images)

    Alexander Zverev a Roma 2024 ha ritrovato il successo in uno dei tornei maggiori dopo il gravissimo infortunio patito a Roland Garros 2022, la rottura di ben sette tendini della caviglia. C’ha messo mesi a rientrare e buona parte del 2023 a ritrovare un’ottima forma. Sul rosso del Foro Italico  quest’anno il tedesco è stato il più forte, alzando il 22esimo trofeo in carriera e secondo agli Internazionali dopo quello vinto nel 2017 a soli 20 anni.
    Per Zverev il titolo romano è il sesto Masters 1000 in carriera (da quando esiste la categoria, 1990). Questo successo gli vale un primato eccellente ma… non totalmente invidiabile. Infatti Sasha diventa il tennista aver vinto più tornei Masters 1000 senza aver ancora vinto uno Slam. In questa speciale classifica con 6 M1000 supera Marcelo Rios (5), Andrei Medvedev (4), Thomas Enqvist, Stefanos Tsitsipas e Nikolay Davydenko a quota 3.

    📊 Les joueurs qui ont remporté le plus de titres en Masters 1000 sans avoir remporté de Grand Chelem :🇩🇪 Alexander Zverev – 6 titres ⬆️🇨🇱 Marcelo Rios – 5 titres🇺🇦 Andrei Medvedev – 4 titres🇸🇪 Thomas Enqvist – 3 titres🇷🇺 Nikolay Davydenko – 3 titres🇬🇷 Stefanos Tsitsipas -… https://t.co/Vb7WGVRudB
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) May 19, 2024

    Questa la lista dei Masters 1000 vinti dal tedesco in carriera:
    Roma (2017)
    Open del Canada (2017)
    Madrid (2018)
    Madrid (2021)
    Cincinnati (2021)
    Roma (2024)
    A questi trofei vanno aggiunte anche due edizioni delle ATP Finals, 2018 (Londra) e 2021 (Torino). Tuttavia manca ancora lo Slam. Una sola finale disputata da Zverev, US Open 2020, rimontato clamorosamente da Thiem dopo esser stato avanti due set a zero. Per uno Zverev recuperato fisicamente, sarà il 2024 l’anno buono per alzare il primo Major e… togliersi da questa lista di prestigio ma un po’ scomoda?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nuovo record per Jannik Sinner

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Jannik Sinner a suon di vittorie continua scrivere pagine di storia e segnare nuovi record per il tennis italiano, e non solo. La semifinale raggiunta al Masters 1000 di Monte Carlo battendo Holger Rune è la terza consecutiva in tornei mille nel 2024, stagione finora straordinaria per lui con una sola sconfitta (e 25 vittorie!). Come riporta l’account ufficiale del torneo monegasco, Jannik è il quarto giocatore nella storia capace di arrivare in semifinale nei primi 4 grandi appuntamenti stagionali: Australian Open, Indian Wells, Miami e Monte Carlo. Il club ristretto in cui Sinner entra è della massima qualità: Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic gli altri membri. Il massimo.
    Infatti prima di lui Roger è riuscito in quest’impresa nel 2006, Rafael per due volte (2008 e 2012), Novak altre due (2012 e 2015). Ora è toccato a Jannik nel 2024.

    Players to reach semi-finals at the Australian Open, Indian Wells, Miami, and Monte Carlo to start the year:
    Roger Federer (2006)Rafael Nadal (2008, 2012)Novak Djokovic (2012, 2015)Jannik Sinner (2024)
    🌟 @janniksin #RolexMonteCarloMasters pic.twitter.com/heMxTro3GP
    — Rolex Monte-Carlo Masters (@ROLEXMCMASTERS) April 12, 2024

    Numeri, statistiche, come tante altre che rendono l’azzurro sempre più forte e dominante. La vittoria su Rune è stata la sua 14esima negli ultimi 16 match disputati contro top10. È la vittoria n.28 negli ultimi 29 incontri disputati e allargando il tiro la n.45 sulle ultime 48 partite giocate.
    Nell’era Open sono soltanto 7 i tennisti capaci di vincere 25 delle prime 26 partite disputate in una stagione: Jimmy Connors, Bjorn Borg, Ivan Lendl, John McEnroe, Roger Federer, Novak Djokovic, Jannik Sinner.
    Chiudiamo con un altro primato di precocità: è il terzo giocatore a raggiungere i quarti di finale nei primi 4 grandi eventi dell’anno prima dei 23 anni, prima di lui solo Nadal e Djokovic. Numeri da capogiro…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Numeri da record per Grottazzolina: Breuning Nielsen re dei bomber

    Quella che ha visto assoluta protagonista la Yuasa Battery Grottazzolina nel 79esimo campionato di Serie A2 Credem Banca è una stagione con numeri da record: nei 17 campionati sin qui disputati da Grottazzolina in Serie A, infatti, mai era capitato di chiudere al primo posto la regular season, primato peraltro mai in discussione e mantenuto sin dalla prima giornata disputata il 15 ottobre scorso.

    Una stagione sin qui davvero da sogno per i grottesi, che però ora hanno il dovere di azzerare tutto e prepararsi ad un altro campionato, molto più complesso e probante di ciò che è stato sinora: i Play Off Promozione. La Yuasa Battery attende infatti di sapere chi dovrà affrontare in semifinale, tra Prata e Ravenna. Gara 1 a Grottazzolina fissata, con tutta probabilità, per giovedì 11 aprile alle 20.30, con la possibilità che l’evento possa essere anticipato a domenica 7 aprile (ore 18) solo laddove nessuno dei quarti di finale dovesse arrivare a Gara 3. Nel frattempo la Yuasa Battery non perde un allenamento e si preparerà alla post season ospitando, venerdì 29 marzo alle 18.15, la Banca Macerata di Serie A3 per un allenamento congiunto.

    Tornando però alla stagione sin qui disputata, ciò che più impressiona, soprattutto per chi è amante dei numeri, è la quantità di graduatorie nelle quali la Yuasa Battery primeggia, sia in forma individuale che di squadra. A partire da quella dei punti totali messi a segno, che vede la formazione di coach Ortenzi primeggiare con 1835 segnature nei 109 set disputati, davanti a Brescia (1826 punti in 112 set) e Cuneo (1796 punti in 103 set). Sempre Grottazzolina davanti a tutti negli attacchi vincenti, ben 1463 ancora una volta davanti a Cuneo (1437) e Brescia (1436); ed anche nelle ricezioni perfette nessuno ha fatto meglio, 653 palloni messi in mano a Marchiani, tredici in più rispetto ad Aversa, più staccato Cuneo con 590. Secondo gradino del podio, invece, per quanto attiene alle battute vincenti, graduatoria in cui è Brescia a guardare tutti dall’alto con 112 ace, tre in più di Fedrizzi e compagni, seguiti da Prata ferma a 100.

    Pioggia di record anche sul fronte delle statistiche individuali, con Rasmus Breuning Nielsen autentico mattatore nel conto dei punti totali, con l’incredibile numero di 670 segnature messe a segno in 26 incontri, quasi cento oltre il più diretto inseguitore Kristian Gamba (Cantù), fermo a 578 e seguito dall’altro danese Jensen (Cuneo) con 551. Inevitabile pertanto il primato anche nel conto dei punti/set, il “numero” più idoneo a misurare la costanza dei bombardieri di categoria; la media di 6,57 è infatti tra le più alte del mondo, con pochissimi atleti capaci di sforare il tetto delle sei unità in questa speciale classifica. Tanto per fare un nome di spicco, Nimir Abdel-Aziz, sicuramente tra gli opposti più forti del pianeta, ha registrato sin qui un 6,01 nella massima serie turca, mentre nessuno nella Superlega italiana ha sfondato quota cinque.

    Ben 105 le unità di scarto nel conto degli attacchi vincenti, con “Ras” unico a sfondare le 600 unità e i più diretti inseguitori, i soliti Gamba e Jensen, fermi rispettivamente a 496 e 484. Il dominio si fa addirittura schiacciante nel conto del maggior numero di punti in una gara, dove il danese è addirittura l’unico ad occupare le prime tre posizioni, due delle quali con 37 punti (a Castellana Grotte ed in casa contro Aversa), seguite dai 34 messi a segno il 30 dicembre scorso a Cuneo.

    Ma non c’è solo il “vichingo con gli occhi di bambino” in testa alle graduatorie individuali di categoria: Michele Fedrizzi si conferma infatti lo specialista assoluto delle battute, con la ragguardevole cifra di 68 punti diretti; anche in questo caso ampio il distacco su Gamba, secondo con 49, e Krauchuk fermo a 47. Ancora una volta, la media di battute vincenti per set disputati, pari a 0,62, è tra le più alte in Europa, basti pensare che in Italia l’unico ulteriore atleta ad aver oltrepassato lo 0,6 è Wilfredo Leon, giocando però solo 31 set. L’attaccante trentino è inoltre sulla piazza d’onore per ricezioni perfette e al comando della graduatoria di Lega riservata agli schiacciatori, con un indice di 1.70 che lo vede davanti ad Orioli (Ravenna, 1.43) e Canuto (Aversa, 1.39).

    Passando invece al fondamentale del muro, è Mattei ad essersi messo particolarmente in luce, tra i pochissimi eletti a sfondare quota 70 block vincenti, preceduto soltanto da Aguenier (Cantù, 77), Nikacevic (Pineto, 75) e Ceban (Castellana Grotte, 72). Secondo e terzo gradino del podio per il centrale romano sul conto dei muri messi a segno per singolo incontro, grazie al ragguardevole risultato di 8 stampate registrate nell’esordio contro Cuneo e 7 nella trasferta di Siena. Meglio di lui solo Katalan (Prata) con 14 muri vincenti su singolo incontro, record assoluto di sempre.

    Ancora un atleta Yuasa Battery davanti a tutti anche sulla speciale classifica dei migliori ricettori del torneo: è infatti Andrea Marchisio, autentico specialista del ruolo, a precedere tutti con il 41,81% di ricezioni perfette.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sinner tocca 17 vittorie di fila, è il nuovo record storico per un tennista italiano

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    La netta e convincente vittoria di Jannik Sinner su Jan Lennard Struff nel terzo turno del Masters 1000 di Indian Wells segna un nuovo impressionante record del n.3 al mondo per il tennis italiano. Jannik infatti è ancora imbattuto nel 2024, dopo i successi agli Australian Open e Rotterdam, con una striscia di 14 vittorie e zero sconfitte. La striscia complessiva di vittorie tuttavia, includendo anche il 2023, è di 17 match consecutivi, visti i tre singolari vinti da Jannik a Malaga nella Final 8 di Davis Cup. Con 17 successi consecutivi, Sinner stabilisce la più lunga striscia vincente per un tennista italiano dall’Era Open, superando le 16 vittorie ottenute da Adriano Panatta nel 1976.
    Curiosamente anche Panatta aveva dato il via alla sua striscia magica di imbattibilità in Coppa Davis, nel marzo del 1976, con un successo con la maglia azzurra contro l’allora Jugoslavia in singolare, e non perdendo più sino al primo turno del torneo di Nottingham. Nel mezzo, riportò la vittoria agli Internazionali d’Italia e soprattutto a Roland Garros, in quel che era l’ultimo successo Slam per un tennista italiano fino al magico Australian Open di Sinner lo scorso gennaio.
    Sono passati ben 48 anni dal record di Panatta, ora superato da Sinner. Erano stati 47 gli anni di attesa per riportare la Davis in Italia, sempre grazie a Jannik trascinatore del team azzurro in finale, tra vittorie in singolare e in doppio. Jannik Sinner a furia di successi e prestazioni magistrali sta letteralmente riscrivendo la storia del tennis italiano. Tra le tante statistiche, una perla assoluta è quella del suo attuale best ranking di n.3 ATP, posizione più alta mai raggiunta da un azzurro da quando la classifica è calcolata al computer (e lunedì prossimo potrebbe teoricamente scalare ancora un gradino al n.2 se nel torneo farà meglio di Alcaraz, essendo appunto Jannik n.2 nel Live Ranking).
    Molto sereno Jannik dopo la vittoria su Struff, è totalmente focalizzato sul suo tennis: “Sento di avere fiducia nei miei colpi.“Ecco perché lavoro duro, cercando di avere buone sensazioni. Ci sono giorni buoni e giorni peggiori. Oggi mi sono sentito davvero bene in campo. Vediamo cosa succederà nel prossimo round”. Per allungare la striscia a 18 vittorie e continuare la corsa nel torneo californiano, dovrà superare Ben Shelton.
    Queste le 17 le vittorie consecutive di Sinner:
    Davis Cup 20231. Tallon Griekspoor 7-6 (7-3) 6-12. Novak Djokovic 6-2 2-6 7-53. Alex de Minaur 6-3 6-0
    Australian Open 20244. Botic van de Zandschulp 6-4 7-5 6-35. Jesper de Jong 6-2 6-2 6-26. Sebastian Baez 6-0 6-1 6-37. Karen Khachanov 6-4 7-5 6-38. Andrey Rublev 6-4 7-5 (7-5) 6-39. Novak Djokovic 6-1 6-2 6-7 (6-7) 6-310. Daniil Medvedev 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3
    ATP 500 Rotterdam Open 202411. Botic van de de Zandschulp 6-3 6-312. Gael Monfils 6-3 3-6 6-313. Milos Raonic 7-6 (7-4) 1-1 ret14. Tallon Griekspoor 6-2 6-415. Alex de Minaur 7-5 6-4
    Masters 1000 Indian Wells 202416. Thanasi Kokkinakis 6-3 6-017. Jan-Lennard Struff 6-3 6-4

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Indian Wells: al via tutti i primi 32 del ranking ATP, è solo la sesta volta che accade in un Masters 1000

    Il centrale di Indian Wells

    Stanno per scattare gli incontri di primo turno al Masters 1000 di Indian Wells. Riportiamo una piccola curiosità statistica: se non ci saranno ritiri last minute, tutti i primi 32 tennisti nel ranking ATP (e quindi tutte le teste di serie) saranno al via del torneo californiano. Dalla creazione dell’ATP Tour nel 1990, è solo la sesta volta che in un torneo 1000 tutti i primi trentadue giocatori sono presenti in un torneo della categoria.

    📊 Si pas de forfait dans les prochains jours, cela serait la 6ème fois que les 32 meilleurs joueurs mondiaux seraient présents dans le tableau d’un Masters 1000, une première depuis plus de 10 ans !🇫🇷 Paris 1996🇺🇸 Indian Wells 2001 🏜️🇺🇸 Miami 2001🇺🇸 Indian Wells 2008 🏜️🇺🇸… https://t.co/NjSdqZ8JDd pic.twitter.com/7Wep2wgNJo
    — Jeu, Set et Maths (@JeuSetMaths) March 5, 2024

    È proprio il torneo di Indian Wells quello a vantare più presenze contemporanee dei migliori: infatti è già accaduto tre volte, nel 2001, nel 2008 e nel 2013. Il primo 1000 a presentare al via tutti i migliori 32 è stato Paris Bercy nel lontano ’96, quindi un’edizione di Miami nel 2001. Non resta che attendere il completamento degli incontri di primo turno per certificare che l’edizione 2024 è diventata la sesta in assoluto in piccolo record statistico.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    L’incredibile coincidenza della sconfitta di Djokovic a Melbourne

    La stretta di mano tra Jannik e Novak a Melbourne (foto Getty Images)

    “Il caso non esiste”. Questa famosa massima resa celebre dal libro Kybalion (1908) e poi ripresa da molti autori in vari ambiti della cultura, della filosofia e del sociale, è perfetta per l’incredibile coincidenza che ricorre con la sconfitta sofferta in semifinale da Novak Djokovic contro il nostro bravissimo Jannik Sinner.
    Sinner ha giocato una partita stupefacente superando in semifinale il n.1 del mondo e campione in carica degli Australian Open, imbattuto nel torneo dal lontano 2018, quando l’autore di una simile impresa fu il coreano Hyeon Chung. Dall’ultima sconfitta di Nole nel primo torneo dello Slam ad oggi sono passati esattamente 2195 giorni.
    Ha dell’incredibile che lo stesso numero di giorni, 2195, siano trascorsi tra la sconfitta subita da Djokovic nella finale 2023 di Wimbledon, battuto da Carlos Alcaraz, e la sua ultima precedente sconfitta ai Championships, datata 12 luglio 2017, quando si arrese di fronte a Tomas Berdych, un ritiro nel corso del secondo set dopo aver ceduto il primo al ceco.

    Due strisce vincenti incredibile per Djokovic, sia a Wimbledon che agli Australian Open, durate entrambe esattamente 2195 giorni!
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Sinner da record: alcuni primati segnati da Jannik

    Sinner saluta il pubblico dopo la vittoria su Djokovic (foto Getty Images)

    Jannik Sinner con la vittoria su Novak Djokovic nella prima semifinale degli Australian Open 2024 ha segnato nuovi record, alcuni storici per il tennis italiani. Riportiamo i più significativi.
    1 – È il primo tennista italiano a raggiungere la finale in singolare agli Australian Open. Il precedente primato apparteneva a Matteo Berrettini, fermato in semifinale nel 2022 da Rafael Nadal
    2 – Altro primato assoluto per Sinner: è il primo tennista italiano capace di battere il n.1 del mondo in un torneo dello Slam da quando il ranking ATP è calcolato al computer (1973). Prima di questo successo di Jannik, il record dei giocatori italiani contro il primo n.1 del ranking in un major era di 0 vittorie e 23 sconfitte. Barriera storica abbattuta da Sinner con questo straordinario successo.
    3 – Sinner succede proprio a Djokovic come finalista più giovane del torneo, con 22 anni e 163 giorni. Era dal 2008, quando il serbo disputò la sua prima finale a Melbourne (vinta vs. Tsonga), che non c’era un tennista così giovane in lizza per vincere il Norman Brookes Trophy.

    Scintillating Sinner 🇮🇹🔥
    He achieves the impossible defeating 10x #AusOpen champion Djokovic 6-1 6-2 6-7(6) 6-3.@janniksin • #AO2024 • @wwos • @espn • @eurosport • @wowowtennis@Kia_Worldwide • #Kia • #MakeYourMove pic.twitter.com/X6qFAtegq7
    — #AusOpen (@AustralianOpen) January 26, 2024
    4 – Sempre da quando il ranking è formulato al computer (1973), solo Rafael Nadal ha vinto più partite di Jannik Sinner nelle sue prime sei sfide contro il numero 1 del mondo: 5 per lo spagnolo, 4 per l’italiano. Questi i match dell’azzurro:Monte Carlo 2021: Djokovic b. SinnerMiami 2023: Sinner b. AlcarazATP Finals 2023: Sinner b. Djokovic nei roun robinATP Finals 2023: Djokovic b. Sinner in finaleDavis Cup 2023: Sinner b. DjokovicAustralian Open 2024: Sinner b. Djokovic
    5 – Sinner è n.4 del mondo nel Live Ranking ATP con ben 7610 punti. Mai un tennista italiano ne aveva accumulati così tanti, e in caso di vittoria del torneo domenica potrebbe arrivare a 8310. Molto vicino al n.3 di Medvedev (che avrà cambiali pesantissime in primavera…)
    6 – Sinner ha vinto 11 delle sue ultime 12 partite giocate contro avversari top 10. Mai un italiano era riuscito a compiere una striscia di successi così prestigiosi. Questa la successione degli incontri dallo scorso ottobre (dopo US Open 2023):W – n. 2 Alcaraz (ATP 500 Pechino 2023, SF)W – n. 3 Medvedev (ATP 500 Pechino 2023, F)W – n 5 Rublev (ATP 500 Vienna 2023, SF)W – n. 3 Medvedev (ATP 500 Vienna 2023, SF)W – n.6 Tsitsipas (ATP Finals 2023, RR)W – n.1 Djokovic (ATP Finals 2023, RR)W -n.8 Rune (ATP Finals 2023, RR)W – n. 3 Medvedev (ATP Finals 2023, SF)L – n.1 Djokovic (ATP Finals, F)W – n.1 Djokovic (Davis Cup 2023, SF)W – n.5 Rublev (Australian Open 2024, QF)W – n.1 Djokovic (Australian Open 2024, SF)
    Numeri eccezionali, che confermano la grandezza e lo status di Campione di Jannik Sinner. Se la salute lo sosterrà, è facile prevedere che Sinner riscriverà completamente la storia del tennis italiano al maschile. Bravissimo!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rune b. Djokovic a Roma: alcuni record e numeri dopo questa partita

    Holger Rune (foto Getty Images)

    Holger Rune ha estromesso dal Masters 1000 di Roma il campione in carica Novak Djokovic. Un successo meritato, che porta ad alcune considerazioni storiche e statistiche di un certo rilievo. Ne riportiamo le più interessanti.
    Rune diventa il primo tennista dopo Rafael Nadal a battere due volte di fila Djokovic. È accaduto nella finale del 1000 di Bercy lo scorso anno e oggi al Foro Italico.

    RUTHLESS RUNE @holgerrune2003 knocks 6-time Champion Novak Djokovic out of Rome! #IBI23 pic.twitter.com/8c74E8lIs0
    — Tennis TV (@TennisTV) May 17, 2023

    Rune vanta così un record positivo contro Djokovic. Con un minimo di tre scontri disputati, sono solo 5 i tennisti ad avere un record in attivo contro il serbo:Andy Roddick, 5 W e 4 L (tra 2007 e 2012)Fernando Gonzalez, 2 W e 1 L (tra 2005 e 2006)Ivo Karlovic, 2 W e 1 L (tra 2008 e 2015)Nick Kyrgios, 2 W e 1 L (tra 2017 e 2022)Holger Rune, 2 W e 1 L (tra 2022 e 2023)
    Rune ha battuto Djokovic, attualmente n.1 al mondo. Dal 2000, sono soltanto i seguenti i tennisti aver battuto in 6 match consecutivi rivali classificati nella top5 ATP: Kuerten, Agassi, Djokovic, Federer, Nadal.
    Per la prima volta dal 2004, né Nadal né Djokovic sarà presente alla finale degli Internazionali BNL d’Italia. I due super campioni si sono sfidati nella finale di Roma nelle stagioni 2009, 2011, 2012, 2014, 2019, 2021. L’ultima finale del torneo senza nessuno dei due in campo fu quella che vide Carlos Moya sconfiggere in tre set David Nalbandian (allora la finale si giocava al meglio dei 5 set).
    Gli internazionali BNL d’Italia vedranno un nuovo campione, visto che nessuno dei rimasti in gara ha mai vinto il torneo capitolino
    Novak Djokovic ha subito la sconfitta n.70 in carriera da n.1 (totale 387 settimane). Nessuno ha mai perso così tanti match da n.1 …anche perché nessuno è mai stato così tante settimane al vertice! Lo segue Pete Sampras, nelle sue 286 settimane in vetta al ranking ha perso 69 match (statistica di Enrico Riva) LEGGI TUTTO