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    Lagonegro, Tortorella: “Campionato anomalo che può essere falsato”

    Di Redazione
    Nell’epoca del coronavirus, tra assenze e partite rinviate, la pallavolo corre il rischio di un campionato falsato. A sottolinearlo è Nicola Tortorella, team manager della Cave del Sole Lagonegro, dopo il rinvio della gara con la New Mater che era in programma sabato scorso a Castellana Grotte come riportato nell’edizione odierna della Gazzetta di Basilicata.
    Il rinvio è stato deciso dalla Lega pallavolo causa positività al Covid di cinque giocatori della squadra pugliese. «È sicuramente un campionato anomalo che può correre il rischio di essere falsato perché non c’è la regolarità consueta – spiega Tortorella -. Giocare una gara oggi o, come ipotesi, tra due mesi è diverso. Può cambiare tutto, in primo luogo in termini di motivazione».
    Il protocollo prevede che le squadre possono disputare la partita se hanno al massimo tre positivi. «Se una squadra deve rinunciare a tre giocatori positivi e se quei giocatori sono punti cardine del sestetto si crea comunque uno squilibrio tra le squadre. Però, la lega ha deciso così».
    Tuttavia, nel mondo della pallavolo la parola d’ordine è andare avanti. «Dobbiamo già far fronte alle porte chiuse e alla mancanza di incassi- dice Giancarlo D’Amico, coach della Cave del Sole -. Fermare completamente il campionato sarebbe la condanna a morte di questo sport». LEGGI TUTTO

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    HRK Motta, Lorizio: “I ragazzi sono stati bravi. Hanno dimostrato gran carattere”

    Di Redazione
    Vittoria netta per l’HRK Motta di Livenza sulla Vigilar Fano per 3-0. I ragazzi di coach Lorizio sono scesi in campo con la determinazione e grinta giusta nonostante le assenze, portando a casa tre punti importanti. Il tecnico dei biancoverdi, ha commentato il match ai microfoni de Il Gazzettino Treviso.
    Coach, gran partita ma il 3-0 non racconta di un Fano osso molto duro. «Fano ha giocato un gran match ma d’altra parte ce lo aspettavamo. Quando li ho visionati hanno sempre giocato con grande determinazione, su ritmi importanti sia in battuta che in attacco, oltre che in difesa. Noi dovevamo essere bravi ad avere pazienza. Questo avevo chiesto durante la settimana perché sapevamo che avremmo potuto attaccare due o tre volte. I ragazzi sono stati bravi, hanno giocato con grande attenzione, dimostrando notevole carattere».
    Periodo molto particolare. «Sì ma è così per tutti, non solo per noi. Quindi si gioca alla pari, sarà così fino a fine anno chi avrà più resilienza, chi avrà più pazienza e forza nel sopportare questo tipo di gestione secondo me porterà dei bei risultati a casa. Assenze? Non parlo di quelli che non giocano, ma di quelli che ci sono. Ad esempio Saibene ha disputato una grande partita e non solo lui. L’importante è che chi gioca, entri in campo con la stessa determinazione e cattiveria sportiva di chi manca. Le difficoltà ci sono per tutti e noi continuiamo a lavorare».
    Il regista biancoverde Alessio Alberini: «Siamo contenti perché è importante esordire in casa con un 3-0 contro una squadra molto difficile da battere. Ci siamo riscattati dopo una settimana di allenamenti dura perché non eravamo tutti ed era difficile allenarsi. Come era difficile arrivare dopo la gara con Porto Viro e non sapere se si giocherà. Per noi questa vittoria è stata una soddisfazione grande. Ci siamo divertiti, ci abbiamo messo tutti quel qualcosa in più ed è questo quello che importa davvero».  LEGGI TUTTO

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    Massimo Righi: “Credo si debba affrontare la situazione con un po’ di fatalismo”

    Di Redazione
    Dopo l’ennesima giornata di campionato in cui le partite sono state decimate dai rinvii dalla Superlega alla Serie A3 Credem Banca, il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Maschile, Massimo Righi, fa il punto della situazione ai microfoni del quotidiano Giornale di Brescia.
    Presidente, vi aspettavate un avvio così difficoltoso? «I presupposti erano ben diversi. L’estate aveva portato ottimismo. Purtroppo quando la “macchina sociale” si è riavviata, con definitivo rientro delle persone a lavoro, la riapertura delle scuole e la frequentazione di luoghi al chiuso, la seconda ondata ha colpito anche noi».
    Spesso si è parlato di «bolla del campionato» o altre soluzioni estreme, che ne pensa? «La bolla è inattuabile. Non si possono incarcerare staff e giocatori, è una strada impercorribile sia economicamente per le società, sia sul piano mentale. Credo che si debba affrontare la situazione anche con un pizzico di fatalismo: fare sì il massimo per lavorare in sicurezza, ma rendersi conto che non ci si può proteggere al 100% dal virus, anche rispettando i protocolli».
    Tema protocolli: le società potrebbero fare meglio? «Siamo in contatto costante con loro: a tutti arrivano regolarmente circolari e richieste di non calare mai la soglia di attenzione. Al momento non si riscontrano criticità particolari. In generale però serve più perizia nell’utilizzo di docce e spogliatoi, e bisogna evitare i contatti fisici, in campo e fuori. Purtroppo però a volte lo zelo non basta».
    Non si potrebbe cambiare le regole e giocare anche con più di tre positivi per roster? «No. Il rinvio con tre casi non è una tutela di natura tecnica, ma di ordine sanitario. Non vogliamo che la situazione vada fuori controllo».
    Non c’è il rischio che si arrivi a uno stop dei tornei? «Per ora non è contemplato. Continueremo su questa linea, recuperando i match rinviati nel corso dell’intera regular season». LEGGI TUTTO

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    Cuneo, coach Pistola: “Una vittoria che dà morale e una spinta in più”

    (credit Marco Collemacine x Creattiva Agency)

    Di Redazione
    Ad oltre un mese dall’ultimo match casalingo la Bosca S.Bernardo Cuneo piega al tie-break l’Unet e-work Busto Arsizio al termine di una maratona lunga 149 minuti. Prova coriacea delle gatte, che hanno sopperito con grinta e voglia di vincere a una condizione fisica ancora fisiologicamente lacunosa. Un’iniezione di fiducia importante per affrontare con il piglio giusto le cinque sfide che attendono le biancorosse da qui al 2 dicembre a partire dal match infrasettimanale di mercoledì 18, quando al Pala UBI Banca arriverà la Zanetti Bergamo per il recupero della sesta giornata di andata (ore 18.30, diretta LVF TV).Al termine della contesa è coach Pistola, rientrato in panchina dopo le assenze di Conegliano e Novara, a commentare il match: «Sono molto soddisfatto. La forma fisica non è evidentemente quella di inizio campionato, con tanta stanchezza e poca lucidità in alcune situazioni. Siamo comunque riusciti a portare a casa due punti contro una squadra molto buona soffrendo, come ci si poteva aspettare, ma anche con tanti spunti positivi. Una vittoria che dà morale e una spinta in più e che rappresenta una tappa importante per il nostro recupero di condizione».
    LE PAROLE DELLA CENTRALE DELL’UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO ROSSELLA OLIVOTTO: «Sapevamo di affrontare un avversario molto valido, seppure reduce da un periodo difficile come noi. Cuneo è stata più decisa nei momenti chiave; c’è un po’ di rammarico perché nei punto a punto nei finali di set non abbiamo avuto quel pizzico di coraggio in più che hanno avuto loro. Dispiace, perché avremmo potuto portare a casa altri punti, ma ora dobbiamo resettare subito e concentrarci su mercoledì».
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento, Da Re: “Il caso di Argenta non ce lo aspettavamo proprio”

    Foto: La Voce del Trentino

    Di Redazione
    Tutto era già pronto alla BLM Group Arena di Trento per il confronto tra Itas Trentino e Allianz Milano ma la positività di un altro giocatore tra le file trentine (Andrea Argenta) ha fatto slittare il match a data da destinarsi. Ora salgono a tre le partite da recuperare per la formazione di Lorenzetti che spera di poter tornare in campo il prima possibile.
     “Ora come ora – spiega il direttore generale Bruno Da Re nell’intervista rilasciata al quotidiano Trentino – si può, solo cercare di capire come si potrà evolvere la situazione. Da una parte abbiamo parte del roster che ha già superato il virus, parte che lo sta affrontando e chi come Giannelli, De Angelis, Sperotto e Cortesia che ancora per fortuna non è stato contagiato. Il caso di Argenta non ce lo aspettavamo proprio e appare ancora più strano perché ha effettuato 5 tamponi negli ultimi 10 giorni e tutti sono stati negativi, poi ieri mattina purtroppo era positivo così come Kooy, Rossini e Sosa Sierra“.
    Con il rinvio di ieri salgono a tre le partite che Trento dovrà recuperare in un calendario già intasato: “Ci sono team – conclude Da Re – come Cisterna, Verona e Perugia che sono ancora ferme in quanto hanno diversi giocatori in quarantena. Anche lo scorso fine settimana si è giocata una sola partita tra quelle programmate e si sono giocati gli incontri possibili tra le squadre disponibili. Di fermarci non ci pensiamo nemmeno, andiamo avanti facendo quello che possiamo e giocando quando possiamo. Soluzioni alternative purtroppo al momento non ce ne sono. Nel calcio ci sono rose molto ampie e si è deciso di giocare a prescindere, la pallavolo invece ha meno giocatori a disposizione e ha scelto di fermare le squadre con più di tre casi positivi al loro interno. Attendiamo con speranza che i ragazzi positivi diventino negativi. Domani effettueremo un altro giro di tamponi per tutti i nostri pallavolisti e scadranno i 10 giorni di quarantena per Rossini che è positivo, sta bene e non ha mai avuto alcun sintomo. Noi speriamo che possa essere negativo ma ci rendiamo conto che sarà molto difficile“. LEGGI TUTTO

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    Padova, il Presidente Bettio: “A gennaio rinforzo in banda ma servono certezze”

    Di Redazione
    La Kioene Padova ci prova nel Tempio del Volley contro la Leo Shoes Modena nell’anticipo 7a giornata di ritorno SuperLega Credem Banca ma il risultato sorride ai padroni di casa per 3-0. Un risultato forse troppo severo per la formazione patavina che ha dimostrato di esserci e di poter dar fastidio a qualsiasi formazione.
    Padova fa il suo, ma non raccoglie punti, come in troppe altre partite. «I ragazzi ce la stanno mettendo tutta e sono anche un po’ sfortunati. Certo, ci sono difficoltà in ricezione e legate agli errori in battuta, ma anche in un campo difficile come il PalaPanini si è visto che non siamo una squadra materasso», afferma il presidente Giancarlo Bettio, nell’intervista rilasciata a Il Mattino di Padova.
    Le sconfitte di fila però sono otto, l’unica vittoria è rimasta quella su Cisterna alla seconda giornata… «Non nego che sperassimo di raccogliere qualche punto in più, ma era chiaro da subito che ce la saremmo giocata con Cisterna e Ravenna. La squadra è questa e lo sapevamo. Abbiamo puntato sui giovani e stanno facendo bene: su tutti cito Mattia Bottolo, che ha solo vent’anni e una spregiudicatezza non comune. Ma sono discorsi che in questo momento, per come stanno le cose, hanno persino poco senso. Ci sono squadre che non si stanno allenando, altre che sono ferme da settimane, altre che, come noi, pensavano di dover preparare una partita e a tre giorni dal match scoprono di dover scendere in campo contro un altro avversario. È successo in questo turno, probabile che succeda anche nel prossimo, considerando che dovremmo essere in campo a Verona, contro una formazione alle prese con diversi casi di Covid».
    Avete in programma correttivi? «Abbiamo previsto un rinforzo in banda per gennaio, ma occorre vedere se è il caso di muoversi, perché bisogna prima capire cosa succederà al campionato. Ipotizziamo che ci si fermi: a quel punto stanziare risorse extra non avrebbe senso. Servono certezze che solo la federazione ci può dare. Che sia un torneo falsato è evidente, basti ricordare che ieri abbiamo anticipato forzatamente una gara della settima giornata del girone di ritorno, l’unica che potevamo giocare».
    Voi, lo sappiamo, alla luce di tutto questo siete fra i club che chiedono il blocco delle retrocessioni. «La nostra posizione è questa: bloccarle e sospendere il campionato per un paio di mesi. Tenete presente che con le porte chiuse non tiriamo su un euro dal palazzetto. Almeno, sino a quando era possibile far entrare 600-700 spettatori, potevamo raccogliere quanto serviva a pagare le spese vive. Ora neanche quello». LEGGI TUTTO

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    La Pallavolo Casciavola ed il Volley Club Cascinese proseguono gli allenamenti

    Di Redazione
    Con il seguente comunicato la Pallavolo Casciavola ed il Volley Club Cascinese intendono chiarire le motivazioni che hanno spinto la società a proseguire con lo svolgimento degli allenamenti nonostante il passaggio della nostra regione, prima a zona arancione, poi a zona rossa. 
    “Come abbiamo visto nei giorni scorsi molte società si sono fermate o si stanno fermando, a loro dire, in virtù di una responsabilità dettata dal momento, una scelta legittima, ma questa non è la nostra linea societaria, non per mancanza di rispetto, tutt’altro, ma perché la responsabilità che noi riteniamo fondamentale in questo momento è in realtà quella sociale nei confronti di tutti i nostri tesserati. A livello di informazione le categorie attualmente impegnate sono quelle riconosciute dalla FIPAV e dal CONI di interesse nazionale (questo vuol dire che partendo da una fase iniziale territoriale passa al regionale per poi arrivare alle finali nazionali di categoria) ed in quanto di interesse nazionale vengono tutelate sia negli spostamenti (anche da fuori comune) sia negli eventuali orari di allenamento (anche oltre le 22).
    Tutto questo a fronte del solo interesse nazionale? Certamente no. Sono imposti dei protocolli rigidissimi con regole che affrontano tutte le situazioni dal momento di ingresso dell’atleta fino all’uscita il tutto condito chiaramente da un buonsenso che da sempre chiediamo ad ogni tesserato perché per poter rimanere in palestra è necessario seguire anche tutte le regole imposte nel fuori palestra, per il rispetto del gruppo squadra e di tutte quelle persone (tante) che fanno il possibile (ed è un impegno enorme) per poter andare avanti. Come società Abbiamo una quantità enorme di ragazze e ragazzi che ormai altro non possono fare che uscire di casa per andare in palestra, proprio quella palestra che grazie soprattutto ai numerosissimi dirigenti, quasi tutti genitori, che si adoperano per pulire, igienizzare e sanificare uno spazio che a volte è più simile ad una sala operatoria piuttosto che un ambiente sportivo. 
    Ragazze e ragazzi che non vedono l’ora di poter entrare ed allenarsi, in un ambiente controllato, sanificato con delle regole rigide imposte dalla linea ISS (Istituto Superiore di Sanità), CONI e FIPAV, gestito nella migliore maniera possibile per perseguire un fine che non è più quello classico. L’impostazione attuale è variata dalla funzione sportiva a quella come già detto, prettamente sociale. Tutto questo lo diciamo in funzione dei dati che stiamo analizzando: dopo il fuoco di fila delle quarantene preventive richieste dal periodo della scuola in presenza abbiamo una presenza media agli allenamenti superiore alla normalità, dovuta probabilmente alla minor socialità che questi giovani stanno affrontando.
    Certo, abbiamo avuto e avremo qualche defezione, che rispettiamo e supportiamo, perché se non c’è tranquillità è inutile venire in palestra. Ma se non ci sono problemi il nostro impegno è quello di fare il possibile per continuare a far svagare, in un ambiente controllato, tutti i nostri tesserati. La società come sempre, è a disposizione per domande e chiarimenti, sia tramite il dirigente responsabile del gruppo squadra, che rivolgendosi direttamente alla responsabile del settore giovanile Vanessa Piampiani, al Direttore Tecnico Michele Donati e ai presidenti Stefano Cecchini (pallavolo Casciavola) e Luigi Pierotti (Volley Club Cascinese)”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giacomo Sintini: “Lo sport, come anche il lavoro, deve andare avanti in sicurezza”

    Di Redazione
    Una Superlega che continua a zoppicare vistosamente con una sola partita giocata nella decima giornata di campionato escludendo gli anticipi e i recuperi del weekend. Una situazione surreale che rischia di precipitare. La stagione va avanti a rilento e sarà difficile poi recuperare tutte le partite rinviate a causa del Covid. Giacomo Sintini, ex palleggiatore di Perugia, ai microfoni del Corriere dell’Umbria, ha espresso la propria opinione sul continuare o sospendere il campionato.
    Jack, ultimamente si gioca a singhiozzo: penultimo turno surreale, una sola partita disputata… “E sì. Il mio punto di vista su quanto sta accadendo è duplice. Non avere continuità, non poter progettare, non avere un calendario certo per programmare la preparazione atletica per arrivare al top in un certo momento, rende la situazione attuale un disastro. Anche per chi investe. Dall’altro lato, stiamo avendo a che fare con gente che muore, che si ammala. Bisognerebbe mettere da parte le lamentele”.
    È giusto proseguire o sarebbe meglio fermarsi? “Lo sport, come anche il lavoro, deve andare avanti. In sicurezza, ovviamente. Nello sport si dovrebbe adottare il sistema americano, fare una bolla con la possibilità di giocare in tre o 4 stadi, in 3 o 4 palazzetti. So che andare in ritiro prolungato sarebbe un sacrificio per i giocatori, ma se vogliono continuare ad avere il loro stipendio e a performare, qualcosa va fatto. Molti atleti che magari ora sono all’apice rischiano di perdere momenti cruciali delle loro carriere che poi potrebbero non ripresentarsi. Il campionato non lo fermerei. Lo sport ha un valore sociale enorme. La gente ha bisogno”.
    Parliamo di volley giocato. Cosa l’ha colpita della Sir finora? “La concretezza della squadra. È lineare, c’è un’equa distribuzione, gioca bene con i centrali, coinvolge gli attaccanti. E poi, Heynen la rende fortissima a muro-difesa. L’impronta del coach è evidente. Mi ha anche colpito molto un giocatore”.
    Chi? “Travica. So che non avrebbe subìto il confronto con De Cecco. So bene quanto sia forte di testa. Tecnicamente mi piace molto”.
    Che Superlega è stata fino ad ora, e come se l’immagina? “Al momento, la Sir e la Lube meritano di giocarsi tutti i trofei. Mi aspetto una crescita importante da parte di Trento. Un upgrade di Modena. Mi piace molto Milano, gioca bene, sono colpito da Sbertoli e Ishikawa. È un gruppo equilibrato. Ai playoff o nei momenti delicati è una squadra rognosa da affrontare“.  LEGGI TUTTO