Il dominio Juve visto dagli Usa: troppe vittorie stancano
Se persino una testata come Sports Illustrated si pone la domanda, vuol dire che qualcosa sta succedendo. O meglio: è accaduto. Si interrogano, sulla base del concetto che “the song remains the same”, sul fatto che il nono titolo consecutivo della Juventus sia la conferma, di cui secondo la rivista non si sentiva il bisogno, che a vincere siano sempre le corazzate. È vero che contano le prestazioni di Ronaldo e Dybala, ma è anche vero che non a caso Ronaldo e Dybala vanno dove c’è chi può permetterseli. Aggiungono che spesso i domini così conclamati si manifestano nell’arco dell’intera stagione, senza mai (o quasi mai) inoculare il siero di un dubbio.L’eccezione LakersIn America sono allergici ai poteri forti nello sport. Prendiamo l’Nba: dal ’46 era capitato soltanto ai devastanti Lakers, soprattutto negli anni Ottanta, di portarsi a casa l’anello per più di cinque stagioni consecutive. E per questo, infatti, nessuno ha mai visto di buon occhio l’attuale dominio dei Golden State Warriors. La prima cosa di cui si preoccupano i capi del basket americano, animati dal bisogno di tutelare la “democrazia agonistica”, è che se vince sempre la stessa franchigia vuol dire che qualcosa non torna nella distribuzione a livello di “draft”, che insomma il sistema non fa abbastanza per assicurare un equilibrio tecnico ed economico. Ma in Europa, salvo iniziative individuali, non esiste un salary cap. E in molti Paesi non si riesce neppure a garantire un’equa distribuzione dei diritti tv. Così l’appurare che la Juventus, o il Bayern, o il Psg, hanno per l’ennesima volta trionfato nel loro campionato, corrisponde definitivamente ad un “sense of weariness”, secondo Sports Illustrated, una via di mezzo tra una sensazione di stanchezza e una punta di sconforto.Scudetto Juventus 2020 LEGGI TUTTO