consigliato per te

  • in

    Ufficiale: Sinead Jack è la nuova centrale dell’Eczacibasi

    Di Redazione L’Eczacibasi Dynavit Istanbul ha annunciato ufficialmente l’ingaggio, già noto da tempo, della centrale Sinead Jack, protagonista quest’anno di un’ottima stagione in Italia alla Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia. Di ritorno in Turchia dopo le stagioni al Galatasaray (2016-2018) e all’Ilbank Ankara (2020-2021), Jack potrà essere schierata come giocatrice turca, grazie al suo matrimonio con il giocatore Murathan Kisal. Contestualmente l’Eczacibasi ha salutato la pari ruolo Selin Arifoglu, arrivata a stagione in corso dal Kuzeyboru: sarà uno dei nuovi innesti della neopromossa Cukurova, la nuova squadra di Lucia Bosetti. (fonte: Eczacibasi Spor Kulubu) LEGGI TUTTO

  • in

    Vallefoglia punta su Mingardi e sulla conferma di Kosheleva. Jack verso l’Eczacibasi

    Di Redazione Mercato incandescente in casa Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia in vista della prossima stagione. La neopromossa marchigiana, che ha tutte le intenzioni di continuare la sua avventura in Serie A1, lascerà partire Ana Bjelica e punterà fortemente su un’opposta italiana: sul piatto, secondo quanto riportato da Piero Giannico su Tuttosport, c’è già un’offerta per Camilla Mingardi. La bomber di Busto Arsizio, però, ha già ricevuto proposte anche da altre squadre italiane e dall’estero. L’altro obiettivo di mercato della Megabox è la conferma di Tatyana Kosheleva, che aveva un contratto per un solo anno: la società farà di tutto per farla restare. Niente da fare invece per la centrale Sinead Jack, che ha rifiutato l’offerta di rinnovo per accasarsi all’Eczacibasi: la caraibica, che ha il vantaggio di poter essere schierata anche come giocatrice turca (ha sposato il giocatore Murathan Kisal), avrebbe già firmato un contratto triennale. Su Jack aveva messo gli occhi anche la Savino Del Bene Scandicci, ma la trattativa non è andata a buon fine: la società toscana sembra quindi aver “ripiegato” (si fa per dire) sull’olandese Yvon Belien, in arrivo da Firenze. LEGGI TUTTO

  • in

    Top & Flop della Serie A1: il meglio e il peggio del girone d’andata

    Di Alessandro Garotta Il campionato di Serie A1 femminile si è fermato a un passo dal giro di boa: com’è noto, l’ultima giornata del girone di andata (prevista per il 26 dicembre) non si è disputata a causa dei numerosi rinvii per casi di Covid, e nella situazione attuale è estremamente difficile ipotizzare la tempistica dei recuperi. Tuttavia, la sosta forzata è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Come da tradizione, andiamo dunque ad individuare quali giocatrici si sono particolarmente distinte e chi invece ha deluso le aspettative. LE TOP Foto LVF/Rubin Paola Egonu. Qualora servissero controprove, l’opposta della Prosecco DOC Imoco Conegliano dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 21,83 punti di media a gara (262 in totale di cui 22 ace e 14 muri) con il 48,60% di positività e il 37,85% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’hanno sempre contraddistinta. Alterna pallonetti in posto 3 a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca nel Minivolley. Nei frangenti decisivi, quando la squadra campione d’Italia e d’Europa ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, ci pensa lei, o con il servizio o in attacco (vedasi tie break delle sfide contro Monza, Busto Arsizio e Cuneo). Foto LVF/Rubin Eleonora Fersino. Una giocatrice che quest’anno non ha sbagliato ancora una partita è il libero della Igor Gorgonzola Novara. Stimolata dalla concorrenza interna con Caterina Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino sta offrendo prestazioni di alto livello in serie (53,18% di ricezione perfetta e solo 8 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Stefania Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni. I meriti vanno divisi con quelli del muro, quasi sempre composto ed ordinato, ma poi il pallone bisogna comunque tirarlo su e lei lo fa con reattività, coraggio e qualità tecniche fuori dal comune. foto Vero Volley Monza Anna Danesi. Nel terzo posto in classifica della Vero Volley Monza c’è tanto, tantissimo della centrale della nazionale, che sta confermando l’altissimo rendimento della scorsa stagione e dei Campionati Europei, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 51,41% di positività su una buona quantità di assist (145) e i soli 9 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fa un vero incubo per le altre compagini. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 38 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Ofelia Malinov. Se dovessimo scegliere la miglior palleggiatrice del girone di andata, non potrebbe essere altri che lei. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: Malinov è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per la Savino Del Bene Scandicci è una soltanto e porta ad arrivare in fondo a ogni competizione. Foto Unet E-Work Busto Arsizio Alexa Gray. Soverato, Casalmaggiore, Caserta, Scandicci. E poi Unet E-Work Busto Arsizio. C’è un prima e un dopo nella carriera della giocatrice canadese. C’è un prima fatto di speranza e un talento che bussa alla porta della pallavolo italiana, c’è un dopo che equivale a responsabilità, concretezza e consapevolezza di essere un perno fondamentale per la propria squadra. Cresciuta esponenzialmente sotto la guida di Marco Musso, nella prima parte del campionato Gray si conferma una macchina da guerra con 181 punti, il 47,38% di positività e il 39,09% di efficienza in attacco: nel dubbio, Jordyn Poulter chiama il suo martello all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo. Foto Fenera Chieri ’76 Héléna Cazaute. “Impatto” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione ai primi mesi della schiacciatrice francese in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (120 punti, 15 muri, il 43,58% in fase offensiva e il 45,73% di ricezione positiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice sulla propria squadra. Ora la miglior banda d’equilibrio del campionato deve solo compiere il passo più difficile, cioè mantenere la continuità e confermare le qualità mostrate fino a qui. Foto Il Bisonte Volley Firenze Sylvia Nwakalor. Ci eravamo abituati a considerare la giovane opposta come un talento brillante e con colpi da campionessa, ma ancora incostante nell’arco del match. Quest’anno Nwakalor sta squarciando il velo e mostrando quanto possa essere decisiva una con il suo atletismo e il suo killer instinct. Lo si legge nei numeri, prima di tutto: 171 punti (di cui 4 ace e 20 stampate), attaccando col 41,61% di positività. Il girone di andata ci restituisce dunque una giocatrice nel pieno della maturazione tecnica, fisica e psicologica, che sa mettere il suo talento sconfinato al servizio del Bisonte Firenze, per elevarne a potenza i valori offensivi. foto Megabox Vallefoglia Sinead Jack-Kisal. Nella pallavolo è innegabile che, se dei grandi numeri individuali non sono accompagnati dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Jack-Kisal è probabilmente uno dei massimi esempi in questa prima parte di Serie A1: a suon di punti (136), muri (31) e alte percentuali in attacco (49,48% di positività e 46,91% di efficienza) la centrale di Trinidad e Tobago ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia che sta vivendo una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa. I FLOP foto Igor Volley Novara Britt Herbots. No, non è un girone di andata da ricordare per la schiacciatrice belga dell’Igor Gorgonzola Novara. Tutto sembrava apparecchiato per il suo decollo verso lo spazio, soprattutto dopo quelle prestazioni estive in nazionale da vera leader, che sembravano aver cancellato persino il calo nel finale della scorsa stagione. Invece, anche la nuova annata si piega presto su se stessa. Prima uno strappo ai muscoli addominali che condiziona la sua preparazione, poi le difficoltà nel ritrovare la forma migliore, con ingressi in campo non sempre convincenti e prestazioni altalenanti (56 punti con il 37,39% di efficienza in attacco e il 29,52% di ricezione positiva). Tuttavia, nella sfida con la Savino Del Bene Scandicci si sono rivisti sprazzi della vecchia Herbots: speriamo sia di buon auspicio in vista del 2022, l’anno decisivo per capire se ritroveremo tutto il suo talento o se dobbiamo rassegnarci ad una carriera in tono minore. foto Instagram Hanna Orthmann Hanna Orthmann. In che senso “flop”? Rispetto alla sua versione di Monza? Rispetto a compagne o avversarie che giocano nello stesso ruolo? A tutte le giocatrici del campionato tout court? Orthmann è certamente una delle più talentuose schiacciatrici in Europa, gioca in una delle migliori squadre della Serie A1 e inserirla in una qualche classifica che contempli l’essere meno incisiva di altre fa sempre un po’ strano. Eppure in quella sinfonia wagneriana che dovrebbe essere il gioco della Savino Del Bene Scandicci, al momento suona come un bemolle, una nota che, diminuita di mezzo tono, fluttua a mezz’aria, come sospesa, e dà un senso di incompiutezza (seconda scelta per coach Massimo Barbolini, mette a referto 23 punti, 2 muri e 4 ace con il 18,33% di efficienza offensiva in soli 16 set giocati). foto VBC Casalmaggiore Luna Carocci. È vero che la stagione della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore non sta andando negativamente rispetto alle premesse iniziali, ma non per questo rimane esente da giudizi. In particolare, tra le giocatrici apparse più in difficoltà finora c’è la 33enne toscana, che non riesce a portare quella dose di esperienza per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti in regia di Marta Bechis. Nelle prime 12 partite Carocci chiude con il 28,85% di positività, il 24,52% di efficienza e ben 18 errori in ricezione, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla la formazione casalasca ha bisogno della miglior Luna. Foto Volley Bergamo 1991 Ana Paula Borgo. Il fatto è che si può fallire in molti modi, ma quello della giocatrice brasiliana del Volley Bergamo 1991 ha proprio i connotati rotondi e corposi di un Cabernet Franc che ti fa schioccare la lingua prima di dire al cameriere che “sì, può servirlo anche alla signora”. Ovviamente sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare bene pur non avendo la possibilità di attaccare palle sempre perfette, ma purtroppo in questo sport se un opposto mette a terra 62 palloni su 184 (66 punti totali in 27 set giocati se aggiungiamo anche 1 ace e 3 muri) di solito per la propria squadra non ci sono tante speranze di riuscire a vincere. Inoltre, mancano la personalità e l’esperienza che è lecito aspettarsi da una giocatrice che ha vestito la maglia della nazionale verdeoro e di club brasiliani prestigiosi, prima di approdare in Europa. Foto Delta Despar Trentino Rebecca Piva. Le grandi aspettative, inevitabilmente, anticipano grandi reazioni. Nel caso dell’ex martello di Ravenna alla Delta Despar Trentino tutto faceva pensare all’operazione perfetta: una delle migliori giocatrici dell’ultima A2 aveva scelto di vivere la prima avventura nel massimo campionato in una piazza dove potesse crescere senza troppe pressioni. Purtroppo, però, questo sodalizio sta un po’ deludendo. Complice lo stop per l’operazione al menisco di Vittoria Piani e il conseguente spostamento di Jessica Rivero in posto-2, Piva ha finalmente l’occasione di partire nel sestetto titolare, ma non la sfrutta a dovere: fatica a trovare ritmo in attacco (33 palloni a terra, 19 errori e 13 murate su 116 assist) e in battuta (8 ace a fronte di 23 errori), soffre tantissimo in ricezione (29,46% di positiva e 25,58% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per la squadra gialloblù. foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi perugia Britt Bongaerts. Essere “peggiore” alla prima esperienza in Italia, porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la palleggiatrice olandese era stata annunciata dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia, in molti si aspettavano la sua esplosione consacratoria dopo stagioni positive tra Germania e Polonia. Tuttavia, Bongaerts sta incontrando qualche difficoltà ad imporsi: le sue alzate non sono facili da gestire per le bocche da fuoco; con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco. Foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi Perugia Christina Bauer. Anche una realtà di bassa classifica come quella di Perugia sembra diventata un vestito troppo largo per una giocatrice che nella sua carriera ha vinto tutto e ora appare in un’evidente fase di calo – tendenza peggiorata ancor di più dal contesto tattico della squadra di Luca Cristofani. Poco coinvolta dalla regia di Britt Bongaerts, la centrale francese prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano, anche se trovare la marcia è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. Alla fine, segna 39 punti con il 40,28% di positività e il 38,89% di efficienza offensiva, 9 muri e 1 ace (11 errori al servizio). LEGGI TUTTO

  • in

    Vallefoglia, Jack: “Dobbiamo giocare ogni partita come il primo set contro Novara”

    Di Redazione La Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia torna da Novara senza punti, ma dopo aver sfiorato la vittoria nel primo set, giocato testa a testa sin dall’inizio e sfumato nel finale nonostante due set-point a proprio favore. Secondo e terzo set hanno visto la Igor tenere in pugno le redini del gioco sin da subito e per le tigri è stato via via più difficile rispondere agli strappi delle padrone di casa. Ora la Megabox ha davanti a sé due partite casalinghe in fila contro due tra le migliori squadre del campionato: si comincia sabato 11 alle 20.30, in diretta su Rai Sport, contro la Savino Del Bene Scandicci; seguirà sabato 18 alle 17, sempre in casa, la partita con il Vero Volley Monza.  In classifica, la Megabox è stata superata da Cuneo, vittoriosa a Casalmaggiore, ma resta appaiata a Bergamo a 9 punti, davanti a Roma, Perugia e Trento. Sette squadre in sei punti, a conferma dell’equilibrio nella seconda parte della classifica.  Così racconta la serata di Novara Sinead Jack, una delle migliori tra le biancoverdi (10 punti, 54% in attacco e 4 muri):  “Quello che voglio dire sulla partita è che sono orgogliosa della mia squadra. Abbiamo tenuto testa a Novara per tutto il primo set, restando in corsa sino all’ultima palla. Nel secondo e nel terzo set abbiamo dato il massimo delle nostre possibilità, ma io sono positiva e fiduciosa: se giochiamo ogni partita come abbiamo fatto nel primo set, possiamo battere qualunque squadra, indipendentemente dalla posizione in classifica”.   (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Sinead Jack: “A Vallefoglia c’è tutto quello di cui ho bisogno”

    Di Redazione Prosegue la preparazione precampionato della Megabox Vallefoglia, che dopo la seconda sgambata con la Bartoccini Fortinfissi Perugia si appresta a disputare un nuovo allenamento congiunto mercoledì 22 settembre a Sassuolo, contro le colleghe di A1 della VBC Èpiù Casalmaggiore. Intanto, la centrale Sinead Jack-Kisal ha riassunto le sue impressioni dopo il suo primo mese a Vallefoglia: “La prima settimana di allenamenti è stato parecchio difficile, perché venivo da quattro mesi nei quali non avevo toccato la palla, ma già dalla seconda è andato tutto molto meglio, ho ripreso confidenza con il gioco e ho ritrovato il mio ritmo. Le mie compagne sono super amichevoli e accoglienti, mi sento come le conoscessi da una vita! Stiamo lavorando duramente, siamo tutte concentrate e ci alleniamo al massimo per raggiungere i nostri obiettivi stagionali“. La giocatrice caraibica ha trovato subito un buon feeling con l’allenatore della Megabox: “Fabio Bonafede ha un bel carattere, ed ho grande rispetto per lui perché si sforza sempre di parlare inglese durante gli allenamenti per mettere il più possibile a nostro agio noi straniere. Non succede spesso di vedere un allenatore che esce dalla sua comfort zone per far sentire le giocatrici straniere come benvenute“. Anche il contesto italiano sta aiutando l’ex centrale di Galatasaray e Chemik Police a inserirsi: “Vallefoglia mi piace molto, non c’è traffico, tutto ciò di cui hai bisogno è vicino, per esempio il supermercato o le gelaterie… Anche la gente è molto amichevole, mi chiede sempre notizie sul mio paese e, naturalmente, quanto sono alta! Nel mio tempo libero cerco di visitare altre città assieme alle mie compagne: per esempio, nello scorso weekend sono stata all’Isola d’Elba con Sonja Newcombe e Giada Cecchetto e l’ho trovata meravigliosa, mi ha ricordato molto Trinidad e Tobago, il paese in cui sono nata“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Continua il mercato Megabox: ecco la centrale Sinead Jack

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia aggiunge un altro tassello alla squadra che disputerà la prossima stagione di serie A1: dopo le due bande Tatyana Kosheleva e Sonja Newcombe, il nuovo arrivo è quello della centrale Sinead Jack, 1.98, nata a Mount Hope (Trinidad e Tobago) l’8 novembre 1993.   Sinead ha giocato tre stagioni in Polonia con l’ASZ Bialystok (2010-2013), per poi trasferirsi in Russia dove ha giocato per altri tre campionati con l’Uralochka NTMK (2013-2016), Poi si è trasferita in Turchia, dove ha disputato due stagioni con il Galatasaray Istanbul (2016-2018). Nel 2018 è andata a giocare in Giappone con il Denso Airybees, dove è restata due anni. Nel 2020 è tornata in Turchia, all’Ilbank, e successivamente ha vinto il campionato polacco con il Chemik Police. Così presenta la nuova atleta biancoverde il Direttore sportivo Piero Babbi: “Sinead è una centrale di livello assoluto. L’avevo adocchiata nel 2013, quando è andata all’Uralochka, poi ha fatto un’ottima carriera in Russia, Turchia, Giappone e Polonia, oltre che con la sua nazionale. Ha grande fisicità e potenza in attacco, è una giocatrice esperta e adatta ad una formazione come la nostra. Siamo neopromossi in A1 e abbiamo bisogno di atlete che siano abituate a questi livelli di gioco, perché il primo nostro obiettivo è consolidarci in massima serie”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Anche Sinead Jack e Sonja Newcombe nel mirino della Megabox Vallefoglia

    Di Alessandro Garotta Dopo la promozione in Serie A1, la Megabox Vallefoglia si prepara ad affrontare la nuova categoria con entusiasmo e consapevolezza, puntando a qualcosa di più di una semplice salvezza. Per farlo la dirigenza marchigiana sta conducendo un mercato di alto profilo: un ambizioso mix di giovani promesse e giocatrici esperte, ben rappresentato dal duo composto da Tatyana Kosheleva (già ufficializzata) e Jordan Thompson (sempre più vicina). Ma le novità dall’estero non finiscono qui. Infatti, secondo gli ultimi rumors, il ds Piero Babbi sarebbe alla ricerca di una centrale per sostituire Rachael Kramer (intenzionata ad appendere le ginocchiere al chiodo e accettare un’offerta di lavoro negli USA) e il primo nome sul taccuino è quello di Sinead Jack: per la 27enne di Trinidad e Tobago si prospetta quindi la possibilità di giocare per la prima volta in Italia, dopo le esperienze in Russia, Giappone, Turchia e Polonia (nella stagione 2020-2021 ha vestito le maglie dell’Ilbank e del Grupa Azoty Chemik Police). In banda, invece, si cerca un’alternativa a Kosheleva e tra le papabili c’è anche Sonja Newcombe, la giramondo statunitense (ex SAB Legnano tra le altre) che tornerebbe in campo dopo l’esperienza con l’Eczacibasi VitrA Istanbul nella stagione 2019-2020.  Insomma, la Megabox – attiva anche sul mercato delle italiane con la definizione del colpo Giada Cecchetto come libero – sta lavorando intensamente per costruire una squadra in grado di competere con qualsiasi avversario anche in A1.  LEGGI TUTTO

  • in

    Il Chemik Police ufficializza l’ingaggio di Sinead Jack

    Di Redazione Arriva l’ufficialità del passaggio di Sinead Jack al Chemik Police, già anticipato nei giorni scorsi. La società polacca ha annunciato oggi l’ingaggio per la parte finale della stagione della centrale di Trinidad e Tobago, che vestirà la maglia numero 18 nella squadra di Akbas. Ex Galatasaray e Uralochka, Jack quest’anno ha giocato con la maglia dell’Ilbank Ankara, che ha già terminato la sua stagione in Turchia. “Si può dire che la mia carriera sia iniziata in Polonia – ha detto Jack ricordando le stagioni con l’AZS Bialystok, dal 2010 al 2013 – erano anni difficili, la situazione societaria spesso non era ideale, ma credo di aver imparato molto. Mi sono formata lì come giocatrice di pallavolo. Al Chemik arrivo a play off già iniziati, non ho potuto conoscere la squadra durante la stagione; non è certo facile, ma accetto la sfida“. Il Chemik Police sarà in campo domenica per la Gara 2 dei quarti di finale in casa del Budowlani Lodz, dopo aver vinto per 3-1 nel primo incontro. (fonte: Tauronliga.pl) LEGGI TUTTO