Simone Parodi e il richiamo della A2: “Siena non è una seconda scelta”
Di Roberto Zucca Una nuova avvincente sfida. Di quelle a cui lui non si sottrae. Così come lo scorso anno, in un emozionante finale di stagione, è riuscito a portare Taranto in Superlega, in questa stagione Simone Parodi prova a concedersi il suo personalissimo bis, tentando la scalata alla classifica con la Emma Villas Aubay Siena: “Sono qui a Siena perché è una società che ho sempre apprezzato e conosciuto per la professionalità. Ci sono diverse cose che mi hanno convinto a firmare: la squadra, nella quale ho visto delle ottime potenzialità, Montagnani e il progetto“. Prima esperienza con Montagnani? “Sì, ma è un allenatore che apprezzo molto. Molto preparato, molto tecnico e rigoroso. Per certi versi mi ha ricordato Alberto Giuliani, che è stato un allenatore con il quale ho condiviso tantissime stagioni della mia carriera. Sono certo che con lui potrò fare un buon lavoro. Le premesse ci sono tutte“. foto Emma Villas Siena Siena ha avuto un avvio travagliato. Parodi rappresenta la cura? “Non credo di essere in grado, da solo, di costituire una terapia per i risultati. Sicuramente sono un innesto che è arrivato qui per poter fare bene e supportare la squadra nel raggiungere i risultati che si è posta come obiettivi. Dobbiamo lavorare tutti assieme per fare sì che domenica dopo domenica si possa raggiungerli. Ma l’affiatamento giusto si sta creando e in palestra lavoriamo tanto per fare sì che tutto sia perfetto in campo“. Perché ha aspettato il mese di novembre per firmare un contratto? “Perché è arrivato il momento di non buttarsi a capofitto in qualsiasi cosa mi propongano, ma di scegliere il progetto anno per anno con cura. Negli ultimi anni ho imparato ad aspettare le giuste occasioni e soprattutto da pretendere dalla mia carriera ciò che realmente mi soddisfaceva. Ho cercato una soluzione che si cucisse addosso a me come un vestito“. Foto Emma Villas Aubay Siena Ad un certo punto sembrava fatta a Cisterna. “Sono andato ad allenarmi qualche settimana. Mi sono trovato molto bene, ma poi sono tornato a casa per proseguire il lavoro e mi ha chiamato Siena. Non è una seconda scelta. Così come lo scorso anno optare per Taranto non è stato un declassamento dalla Superlega. La gioia e la soddisfazione di ottenere la promozione sul campo è stata bellissima“. A Siena per replicare l’impresa? “Ancora troppo presto per parlare di queste cose. È appena iniziato tutto. È una fase in cui adesso bisogna trovare i giusti equilibri. In primis devo rientrare nel pieno della condizione e giocare al 100%. Ne riparliamo tra qualche mese, promesso!“. LEGGI TUTTO