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    Perugia alla volta di Padova, Giannelli. “Trasferta dura ma siamo carichi e determinati”

    Di Redazione “Ci attende una trasferta molto dura ed impegnativa in casa di un avversario che ha già dimostrato di saper vincere contro squadre importanti. Padova è una società che tutti gli anni fa giocare i giovani e tutti gli anni li fa giocare bene. Noi siamo carichi e determinati, ci aspettiamo di andare da loro a combattere palla su palla, con l’intenzione di giocare la nostra miglior pallavolo e di portare a casa la vittoria”. Così alla vigilia Simone Giannelli conscio, come tutto l’entourage bianconero, delle difficoltà che attendono Perugia domani sera. Di fronte infatti la vera rivelazione finora della Superlega, quella Padova che viene negli ultimi due turni dalle vittorie contro due squadre di rango come Piacenza e Monza. Fischio d’inizio alla Kioene Arena domenica alle ore 20:30.Nikola Grbic ed il suo staff hanno predisposto un piano accurato per fronteggiare la formazione patavina con il tecnico serbo che ha toccato tasti importanti sotto l’aspetto mentale e temperamentale fondamentali per riprendere la marcia e tornare con punti importanti dal Veneto.Non dovrebbero esserci novità nel 6+1 di Perugia che dovrebbe partire con Giannelli in regia, Rychlicki in diagonale, Solè e Ricci coppia di centrali, Leon ed Anderson martelli ricevitori e Colaci libero.Cuttini, coach della Kioene, dovrebbe pure lui confermare la formazione delle ultime uscite con il tedesco ex della partita Zimmermann al palleggio, il connazionale Weber in diagonale, Canella e Vitelli centrali, il canadese Loeppky e l’azzurro Bottolo schiacciatori di posto 4 e Gottardo libero. PRECEDENTI – Diciannove i precedenti tra le due formazioni con sedici successi di Perugia e tre vittorie di Padova. L’ultimo confronto diretto proprio alla Kioene Arena il 14 dicembre 2020 per il match di ritorno della Superlega 20-21 con vittoria di Perugia in tre set (24-26, 23-25, 15-25). (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sir in partenza per Taranto, Giannelli presenta la sfida: “Dovremo essere attenti e concentrati”

    Di Redazione Ultime rifiniture al PalaBarton per la Sir Safety Conad Perugia, che mercoledì sera, nel turno infrasettimanale affronterà in terra pugliese la Gioiella Prisma Taranto. Inizio dell’incontro, valido per la quarta giornata di Superlega, ore 20.30. Match importante per Nikola Grbic ed i sui ragazzi chiamati ad un pronto riscatto dopo la Supercoppa per mantenere l’imbattibilità in campionato. A presentare il match di Taranto è il regista bianconero Simone Giannelli: “In questi dieci giorni successivi alla Supercoppa abbiamo analizzato le cose che non sono andate bene, le abbiamo portate in palestra cercando di migliorarle giorno dopo giorno. La squadra sta lavorando, ci sta mettendo grande impegno, sappiamo che ovviamente c’è da crescere tanto. Ora ci attende la trasferta di Taranto, una partita importante per noi ed una partita da prendere con le pinze come tutte del resto perché ormai in Superlega giocano tutti bene. Taranto ha dei giocatori che possono fare la differenza per cui dovremo essere attenti, concentrati sul nostro stile di gioco e su come stare in campo, dovremo pensare a fare al meglio nella nostra metà campo e mettere sul taraflex la nostra miglior pallavolo. Poi è chiaro che ogni gara ha la sua storia e, con l’andare del match, vedremo cosa ci sarà da fare. L’obiettivo? In questa fase del campionato mettere punti in cascina è importante, sfruttare ogni partita per crescere è ancora più importante. Sono due obiettivi che abbiamo e li andremo a cercare a Taranto”. (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Perugia, Giannelli alla corte di Grbic: “Grande palleggiatore e ora grande allenatore, un esempio”

    Di Redazione Primi allenamenti con la Sir Safety Conad Perugia per Simone Giannelli, nuovo regista bianconero. Ieri l’Mvp dell’ultimo Campionato Europeo ha indossato i suoi nuovi colori e svolto le prime sedute di lavoro agli ordini di Nikola Grbic. Simone ha raggiunto Pian di Massiano e si è messo subito in moto insieme ai propri compagni in vista della stagione ormai alle porte. “Avevo tantissima voglia di arrivare e di iniziare, sono super carico e contento di essere qui a Perugia. È tutto nuovo per me, mi sto ambientando, ma mi sto già sentendo a casa, abbiamo spinto da subito in palestra ed è molto bello perché questo è ciò che ci servirà questa stagione”. Trasuda entusiasmo Giannelli che ha già avuto modo di parlare fitto con il coach bianconero Nikola Grbic. “Penso che Nikola sia molto importante per la squadra e, personalmente, anche per me. Ho ancora tanto da migliorare, sono qui a Perugia per vincere, ma anche per crescere e con Nikola posso proseguire questo percorso. Lui è stato un grandissimo palleggiatore e adesso è un grande allenatore. Cercherò di ascoltare tutti i suoi consigli, insieme condivideremo la strategia di gioco ed anche quella per proseguire nella mia crescita”. Se giustamente durante gli Europei il pensiero era fisso sull’azzurro, adesso la testa è tutta sui Block Devils. “Ci aspetta una stagione bella e molto impegnativa. Siamo una squadra molto forte, ma ci sono altre squadre molto forti. Sarà un campionato difficile, duro, ogni volta che si scenderà in campo bisognerà giocare forte, rimboccarsi le maniche e farsi il mazzo perché per vincere bisogna giocare bene a pallavolo. Certamente faremo di tutto per portare a casa più partite possibili e speriamo anche qualche trofeo”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Giannelli, Ricci e Piccinelli: orgoglio in casa Sir Safety, “Oltre le aspettative”

    Di Redazione È ripresa stamattina, con una seduta di buon’ora in sala pesi, una nuova settimana di preparazione della Sir Safety Conad Perugia. Una settimana ancora di intenso lavoro, una settimana che si interromperà, per quello che concerne l’attività al PalaBarton, mercoledì sera perché poi giovedì la squadra volerà in Polonia a Poznan per partecipare nel fine settimana al 16° Memorial Arkadiusz Gołaś, quadrangolare di respiro internazionale molto importante per Nikola Grbic per proseguire nella ricerca della migliore condizione tecnico-tattica in vista dell’inizio della Superlega. Ma oggi è il giorno delle celebrazioni azzurre perché l’impresa dell’Italia di Fefè De Giorgi, che ieri sera si è laureata campione d’Europa, è di quelle da raccontare. Emozioni che raccontano i tre Block Devils d’oro del gruppo azzurro: Simone Giannelli, Alessandro Piccinelli e Fabio Ricci. “È tutto bellissimo, oltre le aspettative, non ci credo ancora e non ho tante parole”, dice un emozionato Alessandro Piccinelli che in settimana si aggregherà al gruppo del PalaBarton. “Siamo stati eccezionali a rimanere attaccati alla partita che sapevamo sarebbe stata molto diversa da quella del girone. Siamo stati sempre lì con la testa, lucidi e con la voglia di prenderci l’oro. Ieri in finale ho avuto anche l’occasione per fare l’esordio, quindi meglio di così è difficile da immaginare. A livello personale questo oro è una soddisfazione eccezionale, sono stato catapultato in questo grande gruppo a ridosso dell’Europeo, è stato davvero bello far parte di questa squadra, ci siamo integrati benissimo e credo che proprio la forza del gruppo sia stata determinante. Un pensiero lo dedico anche a Filippo Federici. Lo sport a volte è così, gli faccio un grande in bocca al lupo”. “Com’è oggi? È una figata”, spiega in maniera decisamente eloquente Fabio Ricci pure lui atteso in settimana al PalaBarton. “Penso che ancora non ce ne siamo resi conto di cosa abbiamo fatto, un po’ perché tutto da ieri sera è stato frenetico e un po’ perché forse nessuno se l’aspettava alla vigilia. Quando siamo partiti non avevamo questo obiettivo, però la vittoria 3-0 con la Slovenia nel girone mi ha fatto capire che potevamo giocare bene e vincere anche contro le grandi. Poi una gara alla volta siamo arrivati a giocarci l’oro ed in finale, una partita tostissima e probabilmente non la nostra migliore di questo Europeo, abbiamo messo in pratica quello che ci aveva chiesto Fefè, cioè di essere concreti. A livello personale essere parte di questo gruppo e raggiungere questo grande obiettivo è bello e gratificante, mi ripaga dei sacrifici di tutto l’anno e di questa estate. Sono partito con i collegiali ad inizio giugno e chiudere con questa ciliegina è stupendo. In finale mi sono fatto trovare pronto quando c’è stato bisogno, così come hanno saputo fare tutti i miei compagni, sia in precedenza nel torneo e sia ieri sera. Il primo tempo alla fine del tie break? Tutto normale, dritto per dritto in posto sei. Ma a Simo (Giannelli, ndr) non l’ho chiamata quella palla…” “Incredibile è la prima parola che mi viene in mente, abbiamo fatto qualcosa di stupendo”, la sentenza finale di Simone Giannelli, capitano azzurro ed Mvp dell’Europeo che arriverà a Pian di Massiano la prossima settimana. “Essere capitano è stata una bella responsabilità ed un grande orgoglio. I miei compagni mi hanno dato fiducia in questo ruolo e li ringrazio davvero per questo, abbiamo creato un equilibrio che ci ha permesso di rendere tutti al massimo. Il primo tempo nel finale a Riccio (Ricci, ndr)? Era carico come una mina, se la meritava e sapevo che l’avrebbe messa giù. E poi, anche se nel palazzetto c’era un rumore pazzesco, io credo che me l’abbia chiamata…”. Non lo sapremo mai chi ha detto la verità. Ma che importa. L’Italia è campione d’Europa! (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Italia Campione d’Europa, festeggia il vivaio gialloblù: tre gli azzurri cresciuti in casa

    Trento, 20 settembre 2021
    Dopo ben sedici anni di attesa la Nazionale Italiana Maschile è di nuovo Campione d’Europa; a far festa per il grande risultato ottenuto questa sera a Katowice dagli azzurri ci sono tanti appassionati di questo sport ma anche un intero settore giovanile: quello di Trentino Volley che ha fornito alla rosa guidata in panchina da Ferdinando De Giorgi ben tre atleti del sestetto titolare.Il palleggiatore Simone Giannelli, il centrale Gianluca Galassi e lo schiacciatore Alessandro Michieletto, assoluto protagonista della manifestazione, sono infatti cresciuti con addosso la maglia gialloblù, iniziata a vestire sin da quando erano poco più che tredicenni.Simone Giannelli è approdato nel 2010 nel vivaio della Società di via Trener, dove è rimasto sino allo scorso maggio, vincendo qualsiasi titolo giovanile, qualsiasi premio individuale e vestendo la maglia della prima squadra per 315 volte, durante le quali ha conquistato due scudetti, un Mondiale per Club e una CEV Cup. Nel corso di questo Europeo ha rivestito anche il ruolo di Capitano della Nazionale, mansione che ha iniziato a svolgere proprio a Trento dal 2018, totalizzando in seguito 130 partite con la fascia.Gianluca Galassi, oggi centrale del Vero Volley Monza che ne ha acquistato il cartellino due anni fa, ha fatto parte delle formazioni giovanili di Trentino Volley a partire da settembre 2012 sino all’estate del 2015, vincendo cinque titoli italiani: uno scudetto Under 17 (2013), due Junior League (2014 e 2015) e due Scudetti Under 19 (2014, da mvp, e 2015). Nella sua ultima stagione in gialloblù (2014/15) in un paio di occasioni vestì anche la maglia dell’allora Energy T.I. Diatec Trentino (con cui spesso si allenava mentre disputava la Serie B1 agli ordini di mister Francesco Conci), pur senza mai esordire effettivamente in SuperLega. Il debutto nel massimo campionato nazionale è arrivato due anni più tardi con la Revivre Milano, Società a cui Trentino Volley lo prestò dopo l’esperienza con il Club Italia.Per Alessandro Michieletto, invece, la scalata è stata ancora più rapida; ha impiegato infatti solo quattro anni a collezionare la prima presenza in prima squadra (datata 13 febbraio 2019 – successo casalingo in tre set su Amriswil con annesso ultimo punto del match), essendo arrivato nel vivaio gialloblù nel settembre del 2015, non ancora quattordicenne. Quella odierna è la seconda grande vittoria della sua carriera; la prima l’aveva ottenuta nell’estate 2019, sempre in maglia azzurra (Mondiale Under 19).Anche per il Settore Giovanile di Trentino Volley quella di Katowice è una prima volta assoluta; sino ad ora mai nessun giocatore cresciuto nel vivaio aveva vinto una medaglia d’oro con la Nazionale Seniores. In totale sono otto i giocatori che hanno vestito l’azzurro più importante: oltre a Giannelli, Galassi e Michieletto, l’elenco comprende anche Filippo Lanza, Gabriele Nelli, Michele Fedrizzi, Tiziano Mazzone e Oreste Cavuto.
    Trentino Volley SrlUfficio Stampa LEGGI TUTTO

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    Il saluto di Giannelli a Mosna: “La ringrazio per aver creduto in me”

    Di Redazione Le dimissioni annunciate dal presidente Diego Mosna hanno procurato forti emozioni a tutto il popolo dell’Itas Trentino. E anche a chi da Trento si è separato, come Simone Giannelli, che al suo ormai ex patron ha dedicato un appassionato post di saluto su Instagram. “Le vittorie, le imprese… il raggiungimento di risultati incredibili, arrivando alla fine con una coppa tra le braccia – scrive Giannelli – sono importanti, sono parte della nostra vita, ma non sono tutto. C’è anche il lato umano, e ciò che riusciamo a dare alle persone che abbiamo vicino e non. Presidente Mosna sono grato per avermi dato la possibilità di vivere quei momenti, ma sono grato per molte altre cose ancora più importanti per me“. “Io la ringrazio per avermi accolto a Trento, nella sua società, quando ancora ero un bambino – continua il capitano della nazionale – che arrivava da Bolzano con tanti sogni nel cassetto. La ringrazio per aver creduto sempre in me e nei giovani che Trentino Volley ha forgiato. La ringrazio per avermi insegnato tanti valori, nella vittoria e nella sconfitta. Grazie di tutto, grato per sempre. Un abbraccio grande“. (fonte: Instagram Simone Giannelli) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli una gioia per gli occhi, Pinali convince

    Di Paolo Cozzi A sei anni di distanza dall’ultima semifinale continentale, l’Italia ritorna là dove è stata di casa per tanti decenni e lo fa con l’ennesima prova convincente di questi Europei. Sette vittorie consecutive, ma soprattutto la sensazione che questa squadra abbia la forza per provare ad andare al di là di qualche limite tecnico-tattico che un gruppo appena nato porta chiaramente con sé. Artefice di questo exploit sicuramente Fefè De Giorgi, tecnico che si è trovato “catapultato” sulla panchina azzurra con un anno di anticipo, ma che nonostante il poco tempo e la necessità di gestire atleti reduci da Tokyo è riuscito a dare da subito alla squadra una filosofia di gioco ben precisa, dei dettami tattici chiari, e anche nel non facile compito di riportare Giannelli al centro del progetto. Ed è proprio Simone il giocatore che sembra rinato fra tutti, leader in campo e perfetto in cabina di regia; ma la mano del coach pugliese si vede anche nella gestione degli errori, nella gestione della battuta… insomma, un cambio di strategia netto rispetto al passato che al momento sta dando i suoi frutti. Se l’arrivo in semifinale contro la Serbia è molto importante anche per i punti in palio nel ranking mondiale, è soprattutto un bel segnale per una squadra giovane che può crescere tanto nei prossimi anni. Partita quasi perfetta quella contro la Germania, con il muro e il servizio che ancora una volta sono stati punti fermi nel nostro gioco, senza dimenticare un attacco che chiude al 56% con solo 4 errori diretti. Foto CEV Giannelli voto 8,5. Lucido, preciso e veloce nelle alzate, spietato a muro. Un Simone così in fiducia non lo si vedeva da un po’, ed è una gioia per gli occhi. Pinali voto 7,5. Una bella prova convincente per l’opposto azzurro, che in attacco trova potenza e angoli, e continua ad essere terminale offensivo importante anche dalla linea dei 9 metri. Lavia voto 8. Top scorer di giornata con un buon 56% in attacco e soprattutto 4 muri punto. Bene anche in ricezione dove non subisce neanche un ace. Michieletto voto 8. Cresce di partita in partita e anche al servizio è diventato uno di quei giocatori capaci di trovare l’ace nei momenti caldi del match. Ottimo in ricezione e perfetto in attacco… Michieletto, what else! Anzani voto 7. In attacco vive una giornata da dimenticato, ma è bravo a rimanere lucido e concentrato e portare la sua esperienza a muro. Qui non solo trova 4 punti personali, ma guida tutta la prima linea ad una ottima performance di squadra. Galassi voto 6,5. Anche lui finisce nel dimenticatoio, ma è bravo a restare concentrato e a fare le cose giuste quando viene chiamato in causa. Balaso voto 7,5. Altra gran prova del nostro libero, che in un gruppo alle prime armi è comunque uno dei giocatori più esperti e vincenti. Ordinaria amministrazione in attesa dei bombardieri serbi! LEGGI TUTTO

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    Giannelli, un giovane capitano: “La nostra sarà un bella storia, tutta da scrivere”

    Di Redazione Simone Giannelli, 25 anni e la responsabilità di guidare il gruppo azzurro nell’Europeo, possibilmente emulando la Nazionale femminile e trovando il riscatto dopo Tokyo. Per il momento, la strada intrapresa dal gruppo di Fefè De Giorgi è sicuramente favorevole, il vento soffia nella nostra direzione in un primo posto di pool consolidato. Il percorso è ancora lungo ma “Bisogna imparare a sottolineare le cose positive” ammonisce Giannelli alla Gazzetta dello Sport. Un avvio alla grande considerato anche che questa squadra ha giocato insieme solo due amichevoli col Belgio prima dell’Europeo. «Infatti è proprio così. Una parte di questi ragazzi ha lavorato duramente in estate mentre noi eravamo a Tokyo. Al completo abbiamo fatto una decina di giorni. Non abbiamo lavorato tantissimo, ma quello che abbiamo fatto in allenamento lo abbiamo fatto bene e lo stiamo facendo anche adesso». Questa Nazionale è una storia totalmente nuova. Che storia è? «Spero che diventi una bella storia. L’ho già detto, lo ripeto. la parola giusta è: costruire. Bisogna avere pazienza e prendere le cose belle di quello che succede qui, non fare come facciamo spesso noi italiani che sottolineiamo solo la parte negativa. Ci vuole pazienza, ci devono dare il tempo di costruire perché le potenzialità ci sono». Nel ciclo precedente è entrato da ragazzino, qui è il più esperto e il capitano. Come la sta vivendo? «È una grande responsabilità. lo sono sempre disposto a dare un contributo a tutti i ragazzi, ma anche a farmi aiutare. Essere giovani non è un difetto e alla fine io ho solo 25 anni. Magari sono vecchio di testa – ride -, ma sono giovane, ho ancora tanto da imparare e migliorare». LEGGI TUTTO