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    Il 2022 si apre con una sconfitta per la Folgore: il derby è di Aversa

    Il 2022 si apre con una sconfitta per la ShedirPharma Folgore Massa, che cede in tre set nel derby contro Aversa, abile a portare 3 punti preziosi a casa dopo l’ultimo match non disputato contro Ottaviano a seguito della condensa all’interno del PalaJacazzi. Gli uomini di Nicola Esposito vanno sotto, ma con caparbietà riportano il primo set in equilibrio sotto i colpi di Lugli e Sorrenti. Ma quando i palloni iniziano a scottare, Morelli e Starace alzano i giri del motore ed i normanni chiudono 18-25.Sulle ali dell’entusiasmo gli ospiti mettono subito un discreto margine tra sé e la Folgore: Gianpio Aprea e compagni provano a ricucire, ma la fase break è altalenante ed il block-out di Agostini manda il roster normanno sul doppio vantaggio. Il terzo set lascia più di qualche rammarico ai costieri: sempre in vantaggio per quasi tutto il parziale, mantengono due lunghezze di vantaggio fino al 21-19. Ma quando il match sembra ormai destinato ad allungarsi, la maggiore freddezza di Aversa diventa un fattore, con i normanni che chiudono in rimonta 23-25 senza cedere alcun set lungo il cammino.
    Coach Nicola Esposito parte con capitan Aprea in diagonale con Lugli, Fantauzzo e Sorrenti in posto 4, Pilotto e Deserio centrali, Denza libero. Risponde Aversa con Putini/Morelli, Sacripanti/Starace, Trillini/Diana, Calitri libero.
    PRIMO SET. Normanni subito avanti (0-2), Pilotto accorcia, poi dopo la pipe di Sacripanti è break pesante Folgore: Lugli trova due punti di fila premiando la difesa attenta di Denza, poi Sorrenti ha buoni riflessi e approfitta della difettosa ricezione normanna per piazzare il 4-3. Aversa non ci sta: controsorpasso immediato e +4 sull’ace di Diana (5-9). Starace affonda in pipe, poi i colpi di Morelli costringono il tecnico biancoverde a sospendere temporaneamente le ostilità sull’8-12. Diana e Morelli trovano l’opposizione del net, Sorrenti non perdona da zona 4 e poi si ripete con un astuto mani fuori su Putini (13-14). Starace sbaglia dai 9 metri, Fantauzzo buca il taraflex agerolino (15-16), ma Aversa tira fuori gli artigli e piazza il break decisivo volando 15-20. Sacripanti risponde a Lugli, poi Morelli e Starace non sbagliano più nulla con Aversa a chiudere 18-25.
    SECONDO SET. Il turno al servizio di Sacripanti va subito malissimo (0-3), Lugli prova a reagire, ma Starace è implacabile in attacco e poi a muro portando Aversa sul 2-7. Deserio mette le mani in faccia a Starace, la slash di Sorrenti è perentoria (5-7), ma gli ospiti pigiano ancora il piede sull’acceleratore e in un attimo è 7-12. Fantauzzo attacca strettissimo da zona 2, Starace non trova il campo da seconda linea, mentre Pilotto fa la voce grossa su Trillini (11-13). Deserio risponde subito a Diana nei 3 metri (13-16), Sorrenti non perdona in diagonale, poi Fantauzzo scarica un missile che vale il 15-18. Entra Grimaldi per la spin mancina, Lugli piazza il 16-20, Pilotto forza il primo tempo, ma Aversa non cede campo e sull’ace di Sacripanti sulla riga esterna va sul 17-23. Pilotto sfonda ancora nei 3 metri, Morelli invade, Sorrenti risponde in block-out ad Agostini, ed è poi nuovamente il martello normanno a chiudere il set sul 20-25.
    TERZO SET. Coach Esposito apporta qualche cambiamento al 6+1 inserendo Illuzzi e Peripolli per Aprea e Fantauzzo. Aversa riparte mostrandosi fallosa dai 9 metri, Lugli risponde immediatamente alla pipe di Sacripanti, quindi Diana trova l’ace del 3-5. Sorrenti sale in cattedra con un attacco longline sontuoso, Starace è impreciso in pipe, Lugli la piazza e poi si ripete con una bordata incrociata da seconda linea di inaudita potenza (8-7). Block-out griffato Peripolli (9-7), coach Tomasello ferma le ostilità, ed al rientro è subito parità (9-9). Lugli è incontenibile, Sorrenti chiude con lucidità uno scambio lungo e appassionante (13-12), Sacripanti non trova il campo, poi è ancora Sorrenti a cercare d’astuzia le mani del muro per il 15-13. Il colpo di Lugli è potente e veloce (16-14), Aversa ricuce, Lugli attacca sulla riga di fondo, mentre il monster block di Illuzzi vale il 19-17. Peripolli replica a Morelli, ma i normanni si ricompattano e piazzano un break importante (21-23). Deserio accorcia, Lugli risponde a Morelli, che poi mette la parola fine al match con il punto del 23-25.SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA – WOW GREEN HOUSE AVERSA 0-3 (18-25, 20-25, 23-25)
    SHEDIRPHARMA FOLGORE MASSA: Aprea, Lugli 13, Fantauzzo 5, Sorrenti 11, Pilotto 5, Deserio 3, Denza (L). Cambi: Illuzzi 1, Peripolli 2, Grimaldi. N.e.: Pontecorvo (L), Imperatore, Conoci. All: N. Esposito.
    WOW GREEN HOUSE AVSERSA: Putini 1, Morelli 14, Sacripanti 13, Starace 15, Trillini 6, Diana 6, Calitri (L). Cambi: Cuti, Agostini 2, Barretta. N.e.: Di Meo (L), Corrieri, Schioppa, Gatto. All: G. Tomasello.
    Primo Arbitro: Giorgia AdamoSecondo Arbitro: Luca Pescatore
    Durata Set: 23’, 26’, 29’.
    Ace: 0-6. Battute Sbagliate: 8-10. Muri: 4-4 LEGGI TUTTO

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    Savigliano, coach Bonifetto: la Videx un modello per noi

    Analogie. O déjà vu. Nel prepararsi a ricevere un’altra big del girone ovvero la Videx Grottazzolina (questo sabato sera alle 20,30, diretta su legavolley.tv), in casa Monge Gerbaudo Savigliano la sensazione è quella di una vigilia già vissuta (con l’auspicio che in campo le cose vadano poi diversamente).Il precedente è Abba Pineto, presentatosi al Pala San Giorgio di Cavallermaggiore furibondo dopo lo scivolone casalingo contro San Donà di Piave che gli era costato la temporanea cessione del primo posto. “Grottazzolina è arrabbiata a prescindere – esordisce coach Bonifetto – non solo perché reduce dalla sconfitta interna contro la Tinet Prata. È una squadra orgogliosa, grintosa, arcigna, con valori da prima della classe. E ha perso da un’avversaria che è a sette vittorie di fila. Dura per chiunque, in questo momento, battere i friulani”.Tinet che ha fatto il colpaccio “battendo fino alla morte. C’è anche da dire che la Videx giocava senza opposto di ruolo, e il fatto che abbia perso tre set ai vantaggi dimostra che, anche se spuntata, rimane un osso durissimo, e comunque finora non ne ha risentito granché. Non sappiamo chi troveremo dall’altra parte della rete, se ci sarà Nielsen, il titolare, che sta recuperando dall’infortunio d’inizio stagione”.Bonifetto reputa Grottazzolina la formazione più esperta del campionato sulla scorta del numero di stagioni in A3 e A2 dei suoi giocatori. Il dossieraggio del roster non può non iniziare dal palleggiatore, Marchiani, 12 stagioni di fila in A (14 in totale ad oggi), al suo quarto campionato con la Videx. Come il libero Romiti, che le 14 stagioni in A le ha messe tutte in fila. Lo schiacciatore-ricevitore Vecchi: “Un normodotato che eccelle tra i giganti” lo descrive Bonifetto, e infatti: 25 anni, 185 cm, 1.755 punti. E ancora: i centraloni Cubito e Focosi, 2 metri e 02 entrambi.“Loro molto forti da posto 4, giocano una palla veloce in banda, ma sono anche attrezzati al centro, sono organizzati e quadrati, completi. Complicatissimo affrontarli”.Ma la Videx è anche un modello: “Sono come noi cerchiamo di essere, dobbiamo ambire ad essere come loro. Per caratteristiche ci somigliamo, certo loro sono di un altro livello”.L’allenatore del Savigliano chiude con uno sguardo alla sua truppa: “Stiamo bene, siamo sereni. Finalmente una settimana normale, avevamo accusato un po’ i ritmi frenetici degli impegni ravvicinati. Ma siamo grati alla società di averci messo nelle migliori condizioni possibili per sostenerli”. LEGGI TUTTO

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    Savigliano impreciso, a Montecchio non si passa

    SERIE A3
    SOL LUCERNAR MONTECCHIO MAGGIORE             3MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO                           122-25, 27-25, 25-15, 27-25
    Montecchio Maggiore: Baciocco, Novello, Fiscon, Gonzato, Monopoli, Zanovello, Marszalek, Carlotto, Franchetti, Frizzarin, Bellia. All.: Di PietroSavigliano: Gonella, Ghibaudo, Bossolasco, Garelli, Gallo, Bosio, Ghio, Galaverna, Rabbia, Bergesio, Vittone, Cravero, Testa, Dutto. All.: Bonifetto
    MONTECCHIO MAGGIORE – Nemmeno il Monge-Gerbaudo riesce ad oscurare il Sol Lucernar a casa sua. Quel nemmeno potrebbe suonare pretenzioso trattandosi di una matricola, ma se è vero che il PalaCollodi ancora non è stato profanato, lo è altrettanto il fatto che in esterna il Savigliano ha quasi sempre fatto bene. Il primo set ha confermato la tendenza. E ci è mancato pochissimo che anche il secondo non la rafforzasse. Sullo 0-2, con la certezza di un almeno un punto da stivare sul pullman al rientro, forse adesso saremmo a raccontare un’altra storia.Invece è finita con Montecchio a +7 in classifica (20). Per fare punti in partite del genere, ed entrare a far parte del ceto medio del girone bianco, corre l’obbligo di giocare con sbavature minime. Questo il distillato della prestazione saviglianese.Roberto Bonifetto riconferma lo starting six contro Garlasco: la diagonale palleggio/opposto con Vittone e Bosio, Dutto e Ghio al centro, Galaverna e capitan Bossolasco di banda, Gallo libero.Il primo set è un batti e ribatti fino al 21 pari, e qualcosa vorrà pur dire a favore (o a discolpa) del Monge-Gerbaudo. È qui, in vista del primo traguardo, che il cavo dell’alta tensione si spezza: Garelli entra per Dutto in battuta tattica e firma l’ace con un beffardo lungo linea (saranno 5 degli ospiti contro i 6 locali, a fronte rispettivamente di 11 e 18 errori). Un tocco astuto di Ghio (7 punti), un altro ace (Vittone) e un attacco in rete dei veneti e il Savigliano è in vantaggio.Il secondo set non si discosta granché dal primo nell’andamento, se non per uno strisciante vantaggio degli uomini di coach Di Pietro, sorpassati in vista del traguardo (23-24: errore in battuta di Franchetti). Ma Frizzarin (10 punti) annulla il primo di due set point saviglianesi e, dopo il punto 26 del subentrato Fiscon da subito a suo agio nella gara (9 punti), è proprio il centralone a pareggiare il computo dei parziali con una murata su Dutto. In questo fondamentale Montecchio a casa propria ha sempre fatto meglio dell’ospite di turno: stavolta a referto sono 15 (6 del solo Franchetti) contro i 9 di Savigliano.Nel terzo l’equilibrio si ripropone, ma sul 16-14 l’immarcescibile Monopoli e compagni vanno in fuga e i biancoblù (dentro Gonella e Testa) non riescono a riprenderli. Nel finale di un quarto set di nuovo serrato si staglia una sfida tra coppie di schiacciatori: Bellia (20 punti, top scorer) e Marszalek (14) contro Bosio (17) e Galaverna (16). I saviglianesi ricuciono da 20-17 e ancora da 24-22 (mani out di Bosio, lungo linea di Galaverna che poi mura Bellia per il 25 pari). Ma l’ultima parola è in dialetto veneto.Più dispiaciuto che per altre sconfitte, coach Bonifetto: “Avessimo fatto meglio certe cose qualcosa l’avremmo portato a casa. Noi parecchio imprecisi nel primo tocco (malgrado una ricezione positiva del 52% contro 48%, ndr) e nella catena di gioco: abbiamo perso diverse occasioni per ricostruire con efficacia. E abbiamo preso troppi muri, al netto che loro in questo sono i migliori del campionato. Dobbiamo imparare da Montecchio, una squadra che non mi ha impressionato come altre ma molto concreta, precisa, che fa sempre le cose facili con profitto”. LEGGI TUTTO

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    Savigliano: a Fano tre punti strappati per sfinimento

    SERIE A3
    VIGILAR FANO                                        1MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO            325-20, 21-25, 22-25, 21-25
    Fano: Nasari (16), Roberti, Zonta (2), Bartolucci (2), Carburi, Stabrawa (37), Chiapello (1), Cesarini, Ferraro (4), Galdenzi, Bernardi, Gori, Gozzo (12), Sorcinelli. All.: PascucciSavigliano: Gonella, Bossolasco (13), Garelli, Gallo, Bosio (19), Ghio (5), Galaverna (21), Rabbia, Bergesio, Vittone (1), Cravero, Testa, Dutto (6). All.: Bonifetto
    FANO – Squadra da trasferta, la matricola Savigliano: dei 12 punti fatti fin qui, 10 sono maturati in lontane contrade. Gli ultimi tre in casa di una formazione che si era rimessa in sesto, reduce da due vittorie di fila, con giocatori di qualità come la banda Nasari, bravo in ambo le fasi, il libero Cesarini, uno che copre mezzo campo, il bombardiere Stabrawa, opposto a due ante. Ma la Vigilar, da metà  secondo set in poi, ha progressivamente smarrito le certezze di recente ritrovate, perché di là della rete gli ospiti hanno rialzato la testa e non l’hanno più chinata. La svolta è arrivata con l’ingresso di Ghio per un Gonella un po’ in affanno a muro per un fastidio al ginocchio; il subentrante, escluso dallo starting six e dalle rotazioni nelle ultime partite, aveva quella trance agonistica da accumulo che si è propagata ai compagni. Savigliano ha rovesciato l’11-5 in 11-12 e da lì  non ha più mollato il pallino del gioco, respingendo a più riprese Fano ogni volta che si riavvicinava. Il segno del destino si è manifestato in una difesa di Vittone tramutatasi in punto.Il regista ha distribuito bene i palloni dosando il carico per ciascun attaccante. Ha saputo quando far rifiatare capitan Bossolasco (lui a chiudere con un mani fuori il secondo set); giustamente ha insistito con un Galaverna che ha sfoderato colpi di gran classe (suo il set ball nel terzo, una murata su Nasari dopo una free ball); e nel quarto set ha rifornito soprattutto il caricatore di un Bosio che ha sistematicamente sorvolato, infilato o scherzato le palizzate marchigiane (Ghibaudo è rimasto a casa per problemi fisici). A muro, 8 i punti di Savigliano contro 3.La squadra di coach Bonifetto ha marchiato la gara con le specialità della casa: un’ottima ricezione (sebbene le statistiche premino i fanesi: 56% di positiva contro 46%) e una robusta correlazione muro-difesa. E, virtù strettamente connessa a questi fondamentali, una palese superiorità nel reggere gli scambi prolungati e chiuderli a favore. Una continuità micidiale. Un frame in tal senso è custodito nel terzo set, un attacco vincente al centro di Ghio al terzo tentativo.Starbawa ne ha messi tanti, vero, ma a forza di cannoneggiare il mirino gli si è appannato e comunque gli hanno preso le misure, rimbalzandolo (il punto 24 del quarto set). La gara si è chiusa con una battuta fuori misura di Nasari, l’errore numero 20 dei padroni di casa dalla linea dei 9 metri (a fronte di 3 punti). Per contro il Monge-Gerbaudo è sceso dai 23 errori al servizio contro Belluno a 9 (e 3 ace): della serie, lezione imparata.L’analisi di Matteo Brignone, il vice di Bonifetto: “Una grande partita, davvero bravi i ragazzi. Nel primo set erano un po’ sulle punte, con poco grip, poco attenti a muro e poco incisivi in attacco, in battuta non spingevano. Poi hanno messo in pratica la raccomandazione del coach a ogni time-out: non abbiate paura di rigiocare un altro pallone, non snaturate la nostra capacità di ricostruire che è ciò che snerva gli avversari”.Con questa vittoria da tre punti Savigliano compie un bel balzo in classifica raddoppiando il distacco su Fano (12 rispetto a 6). Ma non c’è tempo per mirarsi allo specchio (e in ogni caso è vietato): mercoledì sera al Pala San Giorgio, nel posticipo del turno infrasettimanale, è atteso Garlasco. LEGGI TUTTO