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    Domotek, una stagione da sogno: parla la Dirigente Pratticò

    Reggio Calabria – Una stagione indimenticabile, un sogno sfiorato e un’ondata di emozioni che ha riacceso l’amore per la pallavolo a Reggio Calabria. A raccontare questa favola sportiva è Patrizia Pratticò, dirigente della Domotek Volley e componente del trio in rosa della dirigenza amaranto insieme a Valeria Pellegrino e Palma Spadaro.«È stata una stagione che porterò nel cuore – esordisce Pratticò –, ricca di emozioni, un susseguirsi domenica dopo domenica di momenti incredibili. Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza e abbiamo quasi toccato il sogno della Serie A2, uscendo a testa alta. L’ultima partita è stata forse la più bella in assoluto: vedere il PalaCalafiore gremito, con tutto quell’entusiasmo, è stato meraviglioso. La Domotek è riuscita a riaccendere la passione di Reggio Calabria per la pallavolo».
    Un successo collettivo, come sottolinea la dirigente: «Ognuno ha dato il suo contributo, io nel mio piccolo, i giocatori, lo staff. Ringrazio il mister Antonio Polimeni per l’opportunità di far parte di questa grande famiglia».
    La “squadra nella squadra”
Pratticò ha avuto un ruolo speciale: responsabile degli addetti al campo, il cosiddetto team degli “asciughino”. «Sono ragazzi meravigliosi – racconta con affetto –, instancabili, sempre pronti a dare una mano. Mi hanno conquistato dal primo giorno. All’ultima partita hanno voluto una maglietta con una dedica speciale e il logo della Domotek sul cuore: segno che torneranno anche il prossimo anno».La Domotek ha conquistato Reggio Calabria: «I ragazzi vengono fermati per strada, sono diventati dei beniamini. Anche quelli provenienti da altre città non vorrebbero più andare via». Una favola sportiva che Pratticò spera possa crescere ancora: «Mi auguro che il prossimo anno il PalaCalafiore sia ancora più pieno: la Domotek, la pallavolo e tutta la città se lo meritano».Tra i momenti più emozionanti, Pratticò ricorda soprattutto l’ultima partita, ma anche le imprese di Saverio De Santis nei recuperi, le schiacciate del capitano Laganà e le prestazioni del palleggiatore Lorenzo Esposito, Enrico Lazzaretto ma non solo. «Il punto di forza di questa squadra – aggiunge – è stata l’unione. Il mister Polimeni ha saputo superare ogni ostacolo, circondandosi di persone competenti come Cesare Pellegrino, creando un gruppo straordinario. Questo è stato il segreto del nostro successo».
    Conclusa la stagione, resta la gratitudine e l’orgoglio: «Grazie a tutti, soprattutto ai tifosi. E alla prossima!».La Domotek Volley ha scritto una pagina indelebile nello sport reggino, e il futuro promette nuove emozioni.
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    Francesco D’Ascoli: “Domotek, una stagione epica’”

    Reggio Calabria – Francesco D’Ascoli, fisioterapista e uomo cardine, fin dal giorno uno, del progetto Domotek e volto storico del club, traccia un bilancio emozionante della stagione appena conclusa: un anno di record, infortuni superati e gruppo compatto, che ha scritto una pagina indimenticabile nella storia della società.
    D’Ascoli non ha dubbi: il merito del successo è della squadra e della società:“Antonio Polimeni, Marco Martino e tutta la dirigenza hanno formato un gruppo di ragazzi straordinari.Con persone così, il lavoro diventa più semplice, anche nei momenti difficili.Gli infortuni di Esposito, Zappoli, De Santis e Stufano ci hanno condizionato, soprattutto a fine stagione, ma fanno parte dello sport.L’anno scorso persino Lopetrone nel momento cruciale, eppure siamo sempre riusciti a rialzarci.”“Massimiliano Lopetrone, proprio lui, è stato determinante e non ha fatto rimpiangere la temporanea l’assenza di Saverio De Santis, Marco Soncini e Murabito hanno sopperito alle mancanze, Pugliatti ha chiuso il campionato in modo strepitoso. Questa è la forza del gruppo: chi era in panchina per mesi si è rivelato decisivo. Hanno fatto più del previsto, e non possiamo chiedere altro.”
    Per D’Ascoli, il progetto Domotek sta cambiando lo sport a Reggio Calabria:
”Parlavo con conoscenti che prima non seguivano la pallavolo, alcuni non conoscevano neanche le regole. Ora tutti parlano di Domotek, seguono le partite su YouTube, riempiono il palazzetto. Il Direttore Marco Martino ha piantato un seme nelle scuole, e presto potrebbe nascere un settore giovanile: sarebbe il passo successivo per crescere ancora.”Un lavoro di squadra che coinvolge tutta la società:
“Marco Martino,Cesare Pellegrino, Mirko Crucitti e tutti i dirigenti stanno facendo un clamoroso. Dobbiamo ascoltarli e costruire insieme.”
    Il ricordo più vivido? La rimonta epica in Gara 1 contro Aqui Terme:
”Dopo due set persi, quel recupero nel tie-break è stato magico. Sono finito in campo a fare festa con Lazzaretto, senza rendermene conto. Vedere il pubblico esplodere .. è stato incedibile. E l’intervista emozionata del Capitano Domenico Laganà? Lui è il cuore di questo progetto dall’inizio, anche se qui abbiamo tanti capitani: Lazzaretto, Soncini… tutti leader.”
    Infine, il legame con il coach Antonio Polimeni:
”Oltre a essere il mister, per me è un socio e un fratello. Abbiamo condiviso la nascita della Fisiospecialita e ora di Sport Specialist. Mi ha riportato alla pallavolo, una mia vecchia passione, e ho sposato questo progetto con entusiasmo.” LEGGI TUTTO

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    Laganà: “Una stagione indimenticabile per la Domotek”

    Reggio Calabria – Dopo una stagione straordinaria, il capitano della Domotek Volley, Domenico Laganà, ripercorre con emozione un anno ricco di successi, sacrifici e un’incredibile sintonia con la città.Ad un passo dalla A2,con un pubblico da favola sempre in crescendo ed un impatto sulla città incredibile.
    Come stai dopo la semifinale?
”Oggi sicuramente molto meglio. Sono stati giorni intensi dopo gara 3, con un po’ di amarezza perché penso che meritassimo qualcosa in più. Però il campo alla fine è il giudice unico: abbiamo dato tutto, ma AquiTerme è stata la squadra più completa e “sana”, e merita di giocare la finale.”
    Avete fatto innamorare Reggio Calabria, con record di pubblico e risultati incredibili. Due anni fa eravate in Serie B…“Sì, è stata una crescita incredibile. All’inizio non ci aspettavamo un campionato del genere, ma la bellezza di questo gruppo è che non si è mai accontentato. Non ci siamo posti limiti, abbiamo sempre cercato di migliorare, sia come singoli che come squadra, grazie anche a uno staff tecnico eccezionale guidato da Antonio Polimeni. Arrivare a un passo dalla finale è un risultato enorme.”
    Possiamo dire che questa è stata la tua annata più emozionante?“Assolutamente sì, la più bella della mia carriera. Dai risultati sul campo all’ambiente in squadra, ma soprattutto dal punto di vista personale. Conciliare lavoro, famiglia e pallavolo non è stato semplice, ma queste soddisfazioni ripagano ogni sacrificio.”
    Quella tua reazione a fine gara 3 dimostra quanto tenessi a questo obiettivo…
”Era doveroso. Tutti abbiamo fatto enormi sacrifici: io, i miei compagni, chi lontano dalla famiglia per mesi… Avremmo voluto la finale, ma così è lo sport. AquiTerme ha lottato come noi, e il merito è suo.”…”Siete diventati idoli in città, con migliaia di tifosi al Palazzetto. Cosa vi ha dato questa energia?“È incredibile. Essere fermati per strada, sentirci chiedere del prossimo anno, vedere 4.000 persone che ci tifano… È stata una spinta enorme, anche in gara 3, quando eravamo sfavoriti per infortuni. Questo amore ci ha reso più forti.”
    Qual è stato l’attimo più emozionante?
*”Senza dubbio gara 1 dei playoff: eravamo sotto 2-0 e anche nel terzo set, ma abbiamo rimontato. Quando abbiamo chiuso il match, mi sono buttato a terra, esplodendo in lacrime con i compagni. Il Palazzetto era un boato indescrivibile: speriamo di riviverlo presto!”*
    Un messaggio per chi ha reso possibile tutto questo?
”Ai miei compagni: grazie a loro abbiamo riempito il Palazzetto, dimostrando che non servono grandi nomi per fare una grande stagione. Al mister, che mi ha sempre creduto nonostante tutto. A Sergio(Vandir Dal Pozzo Ndr), preparatore atletico arrivato a stagione iniziata e integrato alla perfezione. Alla società, con Marco Martino instancabile nel promuovere la squadra in giro per tutto il territorio e per le scuole. E soprattutto alla mia famiglia: mio padre, mia madre, Ilenia e Antonello, che mi supportano sempre, anche quando è difficile.”
    Concludendo, Laganà lancia un messaggio di speranza: “Questa città ha dimostrato di amare la pallavolo. Abbiamo piantato un seme, e ora dobbiamo farlo crescere. Grazie a tutti, continueremo a lottare per regalarvi altre emozioni.”
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    Domotek:Cesare Pellegrino insignito del San Giorgio d’Oro

    Reggio Calabria – Una cerimonia emozionante, quella che si è svolta nella Sala del Consiglio Regionale,Federica Monteleone, dove Cesare Pellegrino, direttore sportivo della Domotek Volley Reggio Calabria, è stato insignito del prestigioso San Giorgio d’Oro dall’Associazione Anassilaos. Un riconoscimento che celebra una carriera lunga e ricca di successi, ma anche di sacrifici e dedizione.
    “Momenti importantissimi per la mia vita, che vanno a chiudere un cerchio ancora apertissimo”, ha esordito Pellegrino, visibilmente commosso. “”Una vita per lo sport è impegnativo”, è questa la dedica del premio, è un qualcosa d’impegnativo e racchiude tutto il significato della mia storia”, ha proseguito. “Una carriera fatta di emozioni, soddisfazioni, ma anche di tante rinunce e impegni personali. È stata una grande passione, che poi è diventata un lavoro, e mi ha permesso di conoscere persone straordinarie, di viaggiare, di confrontarmi con realtà diverse. È stata una scuola di vita”.
    Pellegrino ha poi rivolto un pensiero ai giovani che sognano una carriera nello sport professionistico: “Oggi è diverso rispetto alla mia epoca, ma ci vuole tanta passione e dedizione. Io ho vissuto con un impegno costante, allenandomi e cercando sempre di essere competitivo. I ragazzi di oggi hanno più opportunità, ma devono comunque metterci cuore e disciplina”.
    Durante l’intervista, è tornato il tema della “Superlega”,l’ambizione di conquistare la massima serie del volley nazionale, un progetto ambizioso che Pellegrino aveva citato in passato, nei fasti della Ionicagrumi. “Quello era il passato, un’esperienza che mi ha fatto maturare. Ora il mio presente è la Domotek”, ha spiegato. “Quest’anno abbiamo scritto una pagina storica, portando la squadra in Serie A dopo 38 anni. Reggio Calabria sta tornando a vivere lo sport come una volta: all’ultima semifinale c’erano 4.300 persone, un risultato straordinario”.
    Con un occhio al futuro, Pellegrino ha aggiunto: “Il prossimo obiettivo è raggiungere le 5.000 presenze. Siamo sulla strada giusta, e questo premio è un ulteriore stimolo per continuare a lavorare con la stessa passione di sempre”.Un riconoscimento meritato per un uomo che ha dedicato la vita allo sport, lasciando un’impronta indelebile nel panorama sportivo reggino.
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    Cesare Pellegrino riceve il San Giorgio d’Oro 2025 Anassilaos

    Cesare Pellegrino riceve il San Giorgio d’Oro 2025 Anassilaos: una vita per la pallavolo tra emozioni e nuovi obiettivi
    Reggio Calabria – Un prestigioso riconoscimento corona la carriera di una figura che ha segnato la storia della pallavolo reggina, calabrese e nazionale: Cesare Pellegrino, attuale direttore sportivo della Domotek Volley Reggio Calabria, sarà insignito del San Giorgio d’Oro 2025.
    L’Associazione Culturale Anassilaos, presieduta da Stefano Iorfida, conferirà il premio giovedì 24 aprile alle 17.30, presso la Sala “Federica Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, a Reggio Calabria.«È un grandissimo onore ricevere questo riconoscimento – ha dichiarato Pellegrino con emozione – Ringrazio l’Associazione Anassilaos e il presidente Iorfida per questo attestato di stima e affetto.».
    L’onorificenza arriva a suggellare una carriera brillante, fatta di impegno, passione e risultati che hanno lasciato un’impronta nel panorama sportivo. Pellegrino ha ripercorso i suoi inizi da giovanissimo a Reggio Calabria, per poi trasferirsi a Loreto, nelle Marche, a fine anni ’70. «Ringrazio i miei genitori, che hanno avuto il coraggio di mandarmi così lontano da casa», ha detto con riconoscenza.
    Da atleta, ha collezionato successi come la finale di Coppa CEV e le convocazioni in nazionale giovanile, Juniores, Under 23 e infine nella nazionale A, portando alto il nome dell’Italia e della sua città. «Sono tanti i ricordi bellissimi di quel periodo, che considero tra i più belli della mia vita. Sono stato fiero di aver rappresentato la nazione, partendo da Reggio Calabria, la mia città», ha confessato.
    Dopo il ritiro dalla pallavolo giocata, Pellegrino è passato in panchina, guidando sia squadre maschili che femminili. «Ho avuto tantissime soddisfazioni, confrontandomi con realtà diverse, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale», ha spiegato.
    L’ulteriore svolta è arrivata con il ruolo dirigenziale alla Domotek Volley, società di cui oggi è orgoglioso. «E’ un onore per me fare parte del team amaranto. È una grande organizzazione: quest’anno, partiti per la salvezza, abbiamo chiuso il girone di ritorno al secondo posto e disputato i play-off per volare in A2». Un traguardo importante, seppur segnato da qualche rammarico: «Purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato, ma è stata comunque una stagione di grande soddisfazione e non posso fare altro che ringraziare la società, il Mister Polimeni e tutta l’organizzazione che è riuscita a riportare il grande pubblico, per il volley al Palacalafiore».
    Pellegrino ha dedicato un pensiero alla sua famiglia, pilastro della sua vita. «Il mio riferimento è sempre stato la mia famiglia e mia moglie Dina.(la compianta Dina Yasakova, stella del Volley Internazionale, con un passato blasonato a Reggio Calabria ndr) che ho sempre seguito con amore e passione.Ho avuto la fortuna di avere una moglie che facesse il mio stesso lavoro, era un confronto continuo e bellissimo.A casa nostra si è sempre masticato pane e pallavolo. Orgoglioso di loro, vedere mio figlio Vlady(anche lui sportivo di grande valore) che oggi vive e lavora all’estero, sugli spalti nella sfida contro Acqui Terme, mi ha emozionato e non poco.».
    Ora, il nuovo obiettivo è portare la Domotek il più in alto possibile «Questo riconoscimento arriva in un momento di riflessione. Per me è un punto di partenza dirigenziale, come lo sono stati la nazionale o la carriera da allenatore. La pallavolo è stata una scuola di vita, e spero continui a esserlo. Il sogno è poter arrivare in Superlega con la Domotek: è il mio obiettivo».
    L’evento del San Giorgio d’Oro si inserisce nelle celebrazioni per il patrono di Reggio Calabria, ed è una delle massime onorificenze civiche per chi si distingue in cultura, sport, solidarietà e imprenditoria. Una cerimonia che celebra non solo un campione, ma un uomo che ha fatto dello sport un veicolo di crescita per l’intero territorio. LEGGI TUTTO

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    De Santis:”Reggio Calabria, gruppo fantastico”

    Saverio De Santis,libero della Domotek Volley Reggio Calabria, non nasconde la delusione dopo l’amara eliminazione nei playoff, ma allo stesso tempo tiene a sottolineare l’orgoglio per una stagione indimenticabile. In un’intervista a cuore aperto, il pallavolista ha ringraziato il pubblico, i compagni e tutta la città di Reggio Calabria per il sostegno ricevuto in un anno che ha regalato emozioni uniche.
    «Voglio innanzitutto ringraziare il pubblico di Reggio Calabria che, da settembre fino a oggi, è stato un crescendo di affluenza. È stato fantastico giocare con questo scenario, con questa energia. Voglio ringraziarli uno per uno per averci seguito e averci dato la forza di arrivare fino a qui.»
    «Da parte mia c’è tanto rammarico per non aver conquistato la finale. Mi dispiace profondamente perché questa maglia la sento mia, è un onore rappresentare questa città, questa terra. Me la sono cucita addosso e ho dato tutto quello che avevo. Purtroppo la storia ricorda solo chi vince, ma io credo che il pubblico si ricorderà di noi perché è stata una stagione fantastica.»
    «Siamo usciti a testa alta. Quando arrivi a certi livelli, la differenza la fanno i dettagli, e gli atleti di Acqui Terme sono stati più bravi di noi in quelle situazioni. Però abbiamo lottato fino all’ultimo punto, senza mai mollare. Questa squadra meritava di più, ma possiamo dire di aver dato tutto.»
    «Voglio ringraziare i miei compagni: è stato un onore giocare con loro. Alla fine della stagione, possiamo dire di essere come dei fratelli. Abbiamo lottato come guerrieri, e questo gruppo, con la G maiuscola, è stato qualcosa di unico, difficilmente ripetibile. Lo abbiamo dimostrato partita dopo partita: non erano parole di circostanza, ma fatti.» LEGGI TUTTO

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    Tanto orgoglio.Le parole del DS Cesare Pellegrino

    Reggio Calabria, 19 aprile 2025 – Una stagione intensa, piena di sacrifici e di emozioni, si chiude per la Domotek Volley con un mix di rammarico e soddisfazione. A parlare è il direttore sportivo Cesare Pellegrino, che dopo la sfida di semifinale contro una squadra di altissimo livello contro Acqui Terme, traccia un bilancio di un anno indimenticabile.
    “Sicuramente c’è un po’ di rammarico”, esordisce Pellegrino, “ma con questo pubblico, con le tribune superiori piene, in un Palafiore mai visto così da anni e anni, la Domotek ha vinto lo stesso. E tocca scriverlo a caratteri cubitali.”
    L’amarezza, però, non è solo per l’ultima partita: “Forse il vero dispiacere è per la gara precedente, dove eravamo vicinissimi a un’impresa storica per Reggio Calabria e per la nostra pallavolo. Ma lo sport è così: quando perdi, devi trovare il modo di ripartire.”
    La stanchezza fisica e mentale ha pesato: “Nell’ultima sfida abbiamo fatto fatica, i ragazzi erano molto motivati ma anche provati. Li ho visti distrutti, eppure hanno lottato fino all’ultimo punto.”Pellegrino riconosce il valore dell’avversario: “Abbiamo affrontato una squadra costruita per vincere, con giocatori che hanno militato in categorie superiori. Ma noi non abbiamo niente da rimproverarci: i ragazzi hanno dato tutto.”
    Uno dei grandi successi di questa stagione è stato riportare la passione nel Palasport reggino e per il volley: “Siamo felici di aver riportato il grande pubblico a Reggio Calabria. Il Palacalafiore era anni che non si vedeva così. E ripartiamo da qui.”Dopo un breve riposo, si pensa già al futuro: “Una stagione super dispendiosa, senza pause, con allenamenti persino a Natale. Ma ora ci rimbocchiamo le maniche per costruire una squadra competitiva per il prossimo anno.”Una stagione a ostacoli, ma con un 10 come
    Tra infortuni e difficoltà – ” la Domotek ha dimostrato carattere. “Se dovessi dare un voto? Il massimo. Siamo partiti da matricola sottovalutata e abbiamo raggiunto la semifinale, giocando punto a punto contro una squadra fortissima. I ragazzi non si sono mai lamentati, hanno sempre affrontato ogni partita con grinta. Per me, sono eroi.”
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    Vandir Dal Pozzo: “Reggio?Una stagione da favola”

    Domotek Volley, Vandir Dal Pozzo: “Una stagione da favola, ma il merito è di tutta la squadra”
    Reggio Calabria – Una serie playoff emozionante, un pubblico da record e una squadra che non ha mai mollato nonostante le difficoltà. Sergio Vandir Dal Pozzo, assistant coach della Domotek Volley, dopo l’ultima, drammatica partita dei quarti di finale, con una squadra che ha stretto i denti contro tutti e contro tutto, traccia un bilancio di una stagione che ha superato ogni aspettativa.“Partirei dal pubblico di Reggio Calabria – cifre da record per il campionato – e da una serie playoff tosta. È andata male? Sì, ma quando fai un ragionamento a freddo, devi guardare tutto l’anno: è stato veramente bellissimo”, esordisce Vandir Dal Pozzo. “Queste tre sfide sono state grandi, due squadre che volevano andare avanti. Noi abbiamo avuto tre infortuni importanti nei playoff, ma niente scuse: i ragazzi hanno dimostrato di essere una squadra vera, tutti hanno dato il loro contributo fino alla fine”.
    La sconfitta brucia, soprattutto dopo aver sfiorato il successo in trasferta: “Peccato, perché nella prima partita in casa loro eravamo avanti 2-0, poi abbiamo perso quel terzo set al tie-break. La partita è stata comunque spettacolare, con qualche cambio dovuto alle circostanze, ma purtroppo non è bastato”.Un ringraziamento speciale va ai sostenitori: “Dico a tutti i nostri tifosi che sono stati incredibili”, sottolinea l’assistant coach. “E ringrazio soprattutto i giocatori, Antonio Polimeni (il mister ndr) che è sempre stato vicino ai ragazzi, e tutto lo staff. Se dovessi dare un voto a questa stagione? In chiave globale, è stata una favola sportiva e umana”.Vandir Dal Pozzo, con l’esperienza di chi ha vissuto decenni nel mondo della pallavolo, non ha dubbi: “Dove sono stato in carriera, le cose sono sempre andate benissimo. E questa stagione è un’altra prova. Quando sono arrivato a ottobre, molti dicevano ‘Potremo salvarci’, ma io ho sempre creduto nel processo giorno per giorno. Abbiamo dato il massimo, in ogni allenamento, in ogni dettaglio”.
    E conclude con un messaggio di gratitudine: “Ringrazio questa società che mi ha accolto con il cuore, e io ho dato tutto. Grazie mille a tutti, ci vediamo l’anno prossimo!”.Una stagione che, nonostante la fine amara, resterà negli annali della Domotek Volley: non solo per i risultati, ma per lo spirito di squadra e la passione condivisa.
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