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    Belluno, che impresa: battuta la vice capolista

    Ci sono vittorie utili, altre importanti, altre ancora simboliche. A tal punto da dare un senso e un significato profondo a un’intera stagione. Ebbene, il successo al tie-break contro la corazzata Pineto rientra di diritto in quest’ultima categoria. Sì, profuma di impresa il 3-2 stampato all’Abba: per il valore indiscutibile dell’avversario, ma anche per come è maturato. Perché la Da Rold Logistics, nel quarto parziale, ha annullato il match-ball dell’1-3. Ha danzato sul filo, è rimasta in piedi. E si è regalata un finale da incorniciare, in cui ha avuto il merito di portare gli episodi decisivi dalla propria parte e ha saputo dosare il calore di uno spirito in ebollizione con la freddezza in termini di giocate e di scelte. Impeccabile Maccabruni in regia e non da meno Graziani in banda, mentre Novello si merita la palma di top scorer. Grazie a questi due punti, la DRL rimane quinta, anche se viene raggiunta da San Giustino. 
    APPROCCIO – L’approccio è perfetto. E il primo strappo è dolomitico, con Stufano a inchiodare il muro dell’11-8. Pineto, però, risale: impatta a quota 13, sorpassa sul 19-20, in seguito a un schiacciata in rete di Saibene. E mantiene il break di margine, fino a guadagnarsi tre set-ball: Graziani sventa il primo, Stufano il secondo e Link spedisce out il terzo. E così, l’ultimo acuto è di Mozzato: vale il 30-28 e infiamma la Spes Arena. 
    GIRI DEL MOTORE – Al cambio di campo, l’Abba aumenta i giri del motore e si porta subito sull’8-5. E ad aumentare è pure la precisione in vari fondamentali: anche senza il contributo di bomber Jacob Link, fuori per scelta tecnica. A prendersi la scena, in particolare, sono il “baldanzoso” Baldari (7 su 10 sotto rete) e Milan (5 punti con l’83 per cento in attacco). La DRL prova a rimanere in scia, ma alla lunga è costretta a cedere: 22-25. Le certezze degli abruzzesi sono rafforzate. Anzi, moltiplicate. E mantenere i livelli paradisiaci di inizio partita è un’impresa da titani per i bellunesi: come lo sarebbe per chiunque. L’Abba prende quindi il largo (8-14) e tocca le 7 lunghezze di vantaggio: 10-17. In realtà, la generosità dolomitica, unita al servizio di Novello, sembra un mix perfetto per riaprire i giochi (22-24). Ma è tardi. E il duo Baldari-Milani (13 in tandem) è ancora decisivo. 
    PROTESTE – I rinoceronti, però, non si arrendono. E nel quarto atto succede letteralmente di tutto: Pineto, avanti 18-15, sembra a un passo dal chiuderla. Solo che Stufano ha altre idee e mura per il 21 pari. Sono necessari ancora i vantaggi: Graziani sventa la prima (e unica) palla match della vice capolista e, sul 26-26, Milan sbaglia il servizio, mentre nell’azione successiva lo scambio è combattutissimo: i due arbitri non puniscono un intervento sotto rete del libero Martinez (a muro?) e Mozzato risolve la questione, timbrando il 28-26 fra veementi proteste. Sulle ali dell’entusiasmo, e di una Spes Arena che spinge all’impazzata, si va al tie-break. E non c’è storia: la DRL doppia gli l’Abba (6-3), respinge il tentativo di rimonta (7-6) e scappa via, con Stufano a muro (12-7), Graziani (contrattacco della staffa) e tutti gli altri. Che serata. 
    “CALIENTE” – «Una grande prova – commenta coach Gian Luca Colussi -. La dovevamo a noi stessi e al pubblico, visto che le ultime prestazioni casalinghe non erano state brillanti. Abbiamo dato tutto, siamo riusciti a rimanere aggrappati alla partita e l’abbiamo portata a casa. Il pubblico? Bello sentirlo così “caliente”». 

    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-ABBA PINETO 3-2
    PARZIALI: 30-28, 22-25, 22-25, 28-26, 15-8.
    DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 7, Novello 23, Saibene 11, Graziani 16, Mozzato 9, Stufano 11; Martinez (L), Guastamacchia, Ostuzzi 3. N.e. Paganin, Candeago, Galliani, Guolla, Pierobon (L). Allenatore: G. Colussi.
    ABBA PINETO: Baldari 18, Basso 9, Paris 2, Milan 23, Bragatto 7, Link 11; Giuliani (L), Merlo 2, Bongiorno 5, Mignano. N.e. Calonico, Omaggi, Fioretti. Allenatore: G. Tomasello. 
    ARBITRI: Ruggero Lorenzin di Vicenza ed Emilio Sabia di Potenza.
    NOTE. Spettatori: 400 circa. Durata set 35’, 25’, 28’, 38’, 25’; totale 2h31’. Belluno: battute sbagliate 21, vincenti 5, muri 7. Pineto: b.s. 22, v. 4, m. 10. LEGGI TUTTO

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    Una Sieco vietata ai deboli di cuore completa la rimonta e vince al tie-break contro l’Aurispa Lecce

    Continua la striscia consecutiva di vittorie della Sieco, anche se in quel di Lecce c’è davvero mancato poco che si interrompesse nel peggiore dei modi. Bravissimi i ragazzi di Coach Nunzio Lanci che cancellano un avvio di gara scellerato e riescono a passare letteralmente dalle stalle alle stelle. Una prova che dimostra quanto i ragazzi impavidi siano coesi, resilienti, tenaci e soprattutto capaci di tutto.

    Una Sieco già sotto per due set a zero, che anche all’avvio del terzo e decisivo set non dava segni di risveglio aveva fatto mettere il cuore in pace a molti tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Chissà in quanti l’avranno data per spacciata, dimenticando che la Sieco è decisamente imprevedibile.
     
    Una serata di gran spolvero per i padroni di casa che, impeccabili in ogni fondamentale e spinti da un monumentale Vaskelis non hanno lasciato scampo al gioco degli Impavidi che sembravano in effetti non pervenuti. E dire che la partenza dei ragazzi di Nunzio Lanci non era stata poi così male tentando per primi una mini fuga. Mini fuga che però è durata relativamente poco grazie ad una ottima fase difensiva dei salentini sfruttata al meglio dal già citato Vaskelis ma anche dall’ex Ferrini e dal centrale Fortes. E chi si aspettava una reazione dagli abruzzesi è rimasto deluso anche dal secondo set. Molti sfortunati errori individuali concentrati nella stessa gara hanno contribuito a mettere nei guai i bianco azzurri, che sembrano essere quasi spettatori non paganti dell’incontro.
    Linea piatta anche nelle prime battute del terzo set ma poi qualcosa comincia a cambiare.

    Qualcosa di importante accade in campo: la Sieco si sveglia da un insolito torpore e comincia a macinare gioco. Lo svantaggio si riduce ed ora sono gli ortonesi a fare la voce grossa. Non che gli avversari fossero sulle gambe, tutt’altro. L’Aurispa Lecce continua a picchiare forte contro una Sieco che però diventa letteralmente invalicabile. Cresce il muro e cresce l’efficacia della ricostruzione. Anche il servizio è completamente cambiato con Bertoli che picchia dai nove metri, fiaccando la difesa dei padroni di casa. Bulfon si fa perdonare un secondo set sotto tono e con la complicità di Ferrato riaccende le speranze di Ortona. La Sieco diventa imprendibile e per quanto gli avversari provino a star dietro agli abruzzesi non ci riescono. Gli scambi si fanno lunghi ed intensi, nessuna delle due squadre vuole mollare l’osso. L’Impavida però è più lucida e con sangue gelido trova il cambio palla sul momento migliore delle Libellule. La tensione è spezzata e i ragazzi di Coach Lanci raggiungono il tie-break che vale, ancora una volta, la sicurezza di aver sempre conquistato punti in questo campionato.

    Questa volta sono i tifosi pugliesi a rimanere delusi, quando i propri beniamini non riescono a trovare la tanto sperata reazione. Ancora una volta Marshall è un porto sicuro, Bulfon picchia forte e mura altrettanto bene. Lo stesso fa Arienti e alla fine Ortona ribalta una gara che sembrava compromessa.

    Finisce quindi 2 set a 3 con la Sieco che vendica la sconfitta patita in casa nel girone di andata, quando Lecce si impose al tie-break dopo essere stata in vantaggio anche allora per due set a zero.

    Leonardo Ferrato: «Siamo partiti troppo tesi. È un difetto che ci portiamo avanti da un po’ di tempo a questa parte di non giocare bene nei primi set. In più tutte le squadre che ci affrontano sono portate a dare il massimo perché siamo quelli da battere. Paradossalmente è quando passiamo da essere quelli favoriti a quelli sfavoriti che cominciamo a dare il meglio di noi. Una che mi rende particolarmente felice perché dimostra che noi non molliamo mai soprattutto contro una squadra che ha giocato veramente bene. Di certo dobbiamo continuare a lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nei nostri mezzi e a sfruttarli sempre. D’altronde se abbiamo vinto così tante partite di seguito non siamo poi così malaccio. Soddisfatto della mia prestazione, è sempre una soddisfazione far punto, soprattutto a muro». E poi una dedica «Oggi sono stati sei i miei muri e li dedico tutti alla mia mamma».

    IN BREVE

    Un avvio di primo se molto equilibrato ma è la Sieco la prima a mettere a segno il primo punto break. L’Ortona grazie ad un muro attento riesce a limitare di molto le azioni offensive di Lecce e dopo il break trova subito una mini-fuga sul e 5-9. Dura poco però il vantaggio ortonese, Lecce riprende a giocare a trova subito il pareggio 10-10 e così la partita si incanala su un binario di equilibrio. Sul finire del set è l’Aurispa a tentare la sorte con una mini-fuga con un Vaskelis decisamente in giornata. Ancora in difficoltà gli ortonesi, che con due errori individuali di troppo perdono il contatto con gli avversari che vanno a vincere il primo parziale addirittura aumentando il divario: 25-21.

    Le primissime azioni del secondo set sono una sfida Marshall – Vaskelis e la Sieco trova il primo punto break. Proprio come nel set precedente, una volta trovato il punto break la SIECO si ferma e gli ospiti non solo recuperano ma dilagano 11-6. Dopo essersi fermata, la SIECO sparisce dal campo e gli ortonesi sono in balia dei padroni di casa avanti 15-8 quando la metà del set è superata. Ortona è in evidente difficoltà, Ferrato si rifugia spesso su Marshall che però non può far tutto da solo, soprattutto contro una Libellula così attenta in difesa e ricostruzione. Come se Vaskelis non fosse sufficiente anche Ferrini trova un gran set e da il colpo di grazia alla Sieco. Nonostante un terzo set vinto in rimonta, quando la Sieco ha ripreso ad avere una buona fase muro/difesa/ricostruzione

    Nel terzo set Lecce vuole chiudere la pratica e sul pronti-via trova subito un bel vantaggio. Questa volta sono bravi i ragazzi impavidi a ricucire lo strappo e a stringere le maglie della difesa. Nell’ultima parte del parziale Ortona trova anche la via del recupero che mantiene accese le speranze. Vaskelis e Ferrini però continuano a giocare benissimo e l’impresa è ardua. Cresce l’efficienza di Ortona nel fondamentale del muro e finalmente gioca ad armi pari con gli avversari. Cresce anche Bertoli che con il suo servizio impensierisce non poco gli avversari.

    La Sieco appare grintosa nel quarto set. La tensione è alta e questo rende gli atleti abruzzesi più attenti e reattivi. Ortona conquista subito un piccolo margine di vantaggio. Le due squadre danno vita ad una serie di scambi lunghi ed intensi con un Bulfon che sembra essere entrato in partita. Il muro di Ortona si fa più efficace e quando non ferma completamente gli avversari, smorza le bordate della coppia Ferrini/Vaskelis. Cresce anche Bertoli e la rimonta comincia a sembrare più alla portata. Ma per festeggiare bisogna fare i conti con un avversario mai domo e proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i salentini tornano a macinare gioco facendo sentire il fiato sul collo ad Ortona. Ci prova la Sieco a mettere ulteriore distanza tra sé e l’avversaria ma non riesce a capitalizzare le ricostruzioni, anche perché i palloni sono di difficile gestione. Ci riesce invece Lecce che proprio quando sembrava fatta per la Sieco riduce pericolosamente uno strappo piuttosto ampio fino al 22-23.

    Equilibratissimo anche l’avvio del Tie-Break. Ortona subito sul +2 con un formidabile Bertoli ma avversari bravissimi a recuperare. Equilibratissimo così come gli ultimi due set anche questo parziale. Ortona è finalmente in grado di giocare al massimo. Un eccezionale Ferrato trova il nono punto personale e le maglie tornano a stringersi rendendo la vita difficile ai padroni di casa. Lecce prova a sfondare al centro ma la Sieco risponde bene con un intramontabile e soprattutto incontenibile Leo Marshall.

    PRIMO SET:
    Coach Nunzio Lanci affronta la difficile gara di Lecce con il classico schieramento che vede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono gli schiacciatori di posto tre mentre al centro ci sono Fabi e Arienti. Libero Benedicenti.

    Per il sestetto iniziale, i padroni di casa si affidano a Tulone in regia, al centro Fortes e Agrusti, Vaskelis opposto, i martelli Mazzone e Ferrini, Giaffreda libero.

    Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime del violento terremoto in Turchia, la prima palla spetta ai padroni di casa che vanno al servizio con Turone ma il primo punto è di Fabi. Batti e ribatti la Sieco si mangia il punto break e il punto è di Lecce 1-1. Fischiato un fallo al palleggiatore leccese 2-4. La pipe di Marshall si infrange sul muro 4-4. Ferrini riceve e schiaccia ma ferrato lo ferma con un buon muro 4-6. Bertoli trova una precisa palla piazzata 5-7. Muro di Bulfon 5-8 ma l’arbitro fischia invasione allo schiacciatore. Punto comunque ad Ortona: 5-9 e time out per la Libellula. Vasquez attacca forte e il muro non trattiene 6-9. Fuori il primo tempo di Fabi 9-8. Bertoli sbaglia il sevizio 9-10. Sempre Vasquez con una diagonale stretta 11-10. Potente la diagonale di Marshall 13-13. Bulfon dalla seconda linea trova le mani del muro e la palla schizza fuori 13-14. Ferrato fermato dal muro a tre alzato da Ortona 15-16. Fortunato l’ace dei padroni di casa, il nastro ferma il servizio e la palla cade a piombo sul campo di Ortona 17-16. Fischiati quattro tocchi ad Ortona, ma Lanci chiede un controllo. Alla fine l’azione va rigiocata, Lanci aveva ragione. Murato Bertoli 18-16. La diagonale di Marshall finisce nei tre metri 19-18. Fabi serve fuori, seppur di poco 20-18. Ferrato sbaglia completamente un palleggio per Bulfon e mette la palla direttamente fuori 21-18. Bulfon appoggia la palla sulle mani del muro 21-19. Errore al servizio per il N.1 Mazzone 22-20. Bertoli trova il mani-fuori 22-21. Marshall sbaglia il servizio 23-21. Ace di Vaskelis 24-21. Bulfon murato da Bulfon 25-21.

    SECONDO SET
     
    C’è Bertoli al servizio, la rigiocata di Marshall finisce fuori 1-0. Al secondo tentativo Marshall si riscatta e fa 1-1. Ancora Marshall che gioca a carambola con il muro 2-2. Muro di Ferrato 2-3. Arienti attacca direttamente una free-ball 3-4. Ancora Marshall ma stavolta il pipe 3-5. Bulfon murato 6-6. Ace di Ferrini 7-6. Fuori l’attacco di Bertoli 8-6. Nessuno tra gli impavidi interviene e la palla cade mollemente a terra 9-6. Vaskelis trova il muro e la palla schizza fuori 10-6. Pregevole pallonetto di Vaskelis che da posizione impossibile elude il muro 11-6. Bertoli trova il cambio palla 11-7. Dopo lunga azione è sempre Vaskelis 14-8. Fabi sbaglia il servizio 16-9. La palla è fuori ma Bertoli d’istinto alza le mani, la tocca e il punto va a Lecce 17-10. Primo tempo di Arienti 19-12. Ferrato sfiora la palla a muro 20-12. Ferrini 23-13. Ace per Bertoli 23-15. Ancora Vaskelis ed il primo punto finisce in tasca all’Aurispa Lecce.

    TERZO SET
     
    Si parte con il primo punto per Marshall 0-1. Bulfon torna al punto con un mani-fuori 1-2. Ferrini schiaccia forte e Benedicenti non riesce a trattenere 3-2. Arienti fa invasione 4-2. Ancora invasione, stavolta di Marshall 5-2. Vaskelis ferma Marshall 6-2. Bertoli subisce il muro dell’8-5. Fuori il lungo linea di Vaskelis 8-7. Errore di Benedicenti che offre un ghiotto assist a Lecce 11-9. Fuori l’attacco al centro di Arienti 14-12. Errore anche per Bertoli che chiude troppo la sua diagonale che si spegne sulla rete 15-12. L’invasione stavolta è del Lecce 15-14. Arienti serve bene e Ferrato attacca la palla di ritorno 15-15. Mani fuori di Bertoli, Ortona è in vantaggio 15-16. Ferrini schiaccia fuori la sua parallela 15-17. Bulfon è attento a muro 17-20. Ancora un muro per Ortona, stavolta l’autore è Iorno 17-21. Ace per Bertoli 17-22. Marshall non riesce a fermare Vaskelis 18-22. Ancora l’opposto salentino 19-22. Errore al servizio anche per Lecce con Turone 19-23.  Il solito Vaskelis tira forte in diagonale 21-23. Bulfon trova il cambio palla che vale il set-point 21-24. Leonardo Ferrato trova un buon muro che permette alla Sieco di rimanere a galla 21-25.

    QUARTO SET
     
    Ortona deve continuare su questi binari, possibilmente facendo ancora meglio, dato che l’avversaria è in serata. Si parte con Bertoli ma il primo punto è per Lecce. Check richiesto sul punto di Marshall e alla fine, dopo un doppio controllo (chiamata di Lecce e contro Chiamata di Ortona) l’elettronica decide per dare il punto a Ortona perché se il muro non ha toccato la palla, la schiacciata di Marshall è dentro 1-3. Muro di Bulfon 1-4. Ricezione errata di Mazzone 1-5. Out l’attacco di Marshall 2-5. Potente il primo tempo di Arienti 2-6. Ferrato blocca Ferrini 3-8. Ace del mai domo Vaskelis 5-8. Bertoli picchia forte 6-10. Vaskelis attacca sulla linea di fondo campo 8-11. Iorno fa cambio palla 10-12. Potente l’attacco di Marshall, indifendibile per Mazzone 11-13. Fuori la Pipe di Mazzone 11-14. Vaskelis tira forte e il muro finisce fuori 12-14. Ottima la pipe di Bertoli 12-15. Fuori Vaskelis dai nove metri 13-16. Ottimo attacco di Bulfon 14-17. Ferrini grazia Bulfon toccando una palla che sarebbe finita fuori 16-19. Riesce una ricostruzione ad Ortona che grazie a Marshall trova il 16-20. Errore al servizio per Mazzone 17-21. Giocata di prima intenzione di Ferrato 18-22. Bertoli schiaccia forte ma viene murato 21-23. Marshall conquista il primo set point 22-24. Ancora Marshall attacca una pipe davvero scomoda e la Sieco trova il pareggio.

    QUARTO SET – TIE BREAK
     
    Si comincia con la palla tra le mani di Mazzone ma il primo punto è di Marshall. Poi tocca a Bertoli attaccare in Pipe 1-2. Ancora Bertoli, ancora in Pipe 1-3. Marshall fermato dal muro 2-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Fuori l’attacco di Iorno che aveva intercettato un pallone di ritorno 4-4. Ancora un punto per Ferrato di prima intenzione 4-5. Muro di Ferrato 4-6. Ferrato con questo punto va in doppia cifra. Fortunato Vaskelis che riceve male ma la palla arriva a toccare uno spigolo del campo ortonese: 6-7. Marshall trova il tocco del muro di Mazzone che ammette. Si cambia il campo sul 5-8. Muro di Bulfon 5-10 ma poi l’elettronica trova un invasione ed è quindi 6-9. Ci riprova Bulfon e stavolta è buonissima 6-10. Errore al servizio per Bertoli che da vero impavido forza la battuta: 7-10. Marshall infermabile 7-11. Primo tempo ottimo per Agrusti 8-11. Pallonetto spinto di Vaskelis 9-11. Fuori il muro di Vaskelis su Marshall 9-12. Bertoli toglie le castagne dal fuoco trovando una carambola con il muro di casa 11-14. Mazzone mani e fuori per il 12-14. È Iorno a chiudere la gara con un attacco preciso al centro 12-15.

    Aurispa Libellula Lecce – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (25-21 / 25-16 / 21-25 / 22-25 / 12-15)

     
    Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 4, Vindice n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos. 55% perf 24%, Iorno 6, Marshall 24, Di Tullio n.e., Ceccoli n.e., Bulfon 19, Arienti 8, Ferrato 9, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.
     
    Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 8, Morciano n.e., Ferrini 13, Tulone 2, Carachino, Davide Coppola, Vaskelis 35, Fortes 12, Giacomini, Pepe 1, Del Campo 6, Agrusti 7, Giaffreda pos: 81% – perf: 65%, Bello n.e. Allenatore: Peppe Bua. Vice: Luca Bramato

    Durata Set: 28’ / 25’ / 29’ / 33’ / 21’
    Durata Complessiva: 2h 16’
    Muri Punto: Ortona 14 / Lecce 10
    Aces: Ortona 2 / Lecce 5
    Errori Servizio: Ortona 9 / Lecce 7
    Ricezione: Ortona: Ortona Pos: 58% – Perf: 31% / Lecce Pos: 72% – Perf: 40%
    Attacco: Ortona 50% / Lecce 45%
    Arbitri: Palumbo Christian (Cosenza) e Colucci Marco (Matera) LEGGI TUTTO

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    Farmitalia, vittoria in tre set sull’Aversa: primato rafforzato

    Bottino pieno. La Farmitalia Saturnia vince la sfida con Aversa, confermandosi in testa alla classifica del girone blu del campionato Serie A3 maschile Credem Banca. Una vittoria arrivata al termine di tre set combattuti (il primo vinto 30-28, dopo aver annullato due set point) e che la squadra di Kantor ha sempre ricercato con grande piglio. Superato a pieni voti il primo dei due incontri consecutivi interni, con un vantaggio su Ortona (vincente per 3-2 a Tricase contro Alessano) adesso di due punti. Domenica prossima, alle 17, al PalaCatania arriverà il Marcianise.
    MIX ZONE. In sala stampa si presenta il capitano Marco Fabroni: “Non è stata la nostra migliore partita. Abbiamo commesso qualche errore di troppo, ma siamo stati bravi a conquistare la vittoria in tre set. Ci aspetta una fase della stagione importante, dove giocheremo per la Final Four di Coppa Italia e per la promozione in Serie A3”.
    Il segretario Gaetano Caserta e il consigliere delegato Mauro Nicosia concordi sull’importanza della partita: “Affrontavamo un avversario forte, la squadra caratterialmente ha dato dimostrazione di grande solidità”. Caserta aggiunge: “Vittoria dedicata a Nello Greco, presidente onorario, che ha festeggiato i 70 anni”.

    PRIMO SET. In tribuna ospiti speciali Hugo Conte e Gianni Lanfranco. Scatenato Enrico Zappoli nelle prime battute con due punti in attacco, uno in battuta e uno a muro. Smiriglia, mandato in campo da Kantor dall’inizio, timbra subito la presenza con un muro punto. Il break è immediatamente sigillato con il diagonale di Casaro (7-3). Sempre l’opposto della Farmitalia trova da posto 4 il punto del 14-10. Aversa si rifà sotto e opera il sorpasso sul 21-20. La partita si fa bella e appassionante. L’Aversa è un osso troppo duro. La Farmitalia annulla diversi set ball e piazza l’acuto con Piervito Disabato (30-28) che festeggia il compleanno (a fine partita coro dei tifosi) con una vittoria e una prestazione importante (59% in attacco).
    SECONDO SET. Che partita, quante emozioni. L’Aversa tiene botta, vuole a tutti i costi giocarsela sino alla fine. Si gioca punto a punto sino al 12 pari. Disabato e Zappoli trovano soluzioni positive per rimanere avanti (17-16). Casaro e Zappoli (a muro) alimentano il vantaggio (20-16). Jeroncic, entrato in campo al posto di Smiriglia, piazza il più 4. Frumuselu mette tutti d’accordo e archivia il set con un muro punto.
    TERZO SET. Nel terzo set deve crescere necessariamente l’efficienza in attacco, dopo il 36% del parziale precedente. Aversa risponde colpo su colpo senza tirare i remi in barca (15-16). A muro la squadra cresce, in difesa si recuperano palloni preziosi (21-18). Sulle ali dell’entusiasmo e con la ricezione ospite in evidente difficoltà, Casaro archivia la pratica (25-20).

    Farmitalia Saturnia- Wow Green House Aversa 3-0 

    Farmitalia Saturnia: Fabroni 0, Zappoli 12, Smiriglia 3, Casaro 17, Disabato 16, Frumuselu 6, Zito (L), Fichera 0, Jeroncic 3. Ne: Maccarrone, Battaglia, Nicotra, Tasholli. All. Kantor.
    Wow Green House Aversa: Pistolesi 1, Lyutskanov 15, Marra 2, Argenta 16, Gasparini 11, Pasquali 3, Diana 0, Fortunato (L), Ricci Maccarini 0, Iannaccone 0. N.E. Di Meo, Pietronorio, Barretta. All. Falabella.
    ARBITRI: Pecoraro e Ciaccio.
    Set: 30-28, 25-21, 25-20 LEGGI TUTTO

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    San Giustino espugna il PalaRaschi e stacca Parma

    Nello scontro diretto vittoria meritata degli umbri che, grazie a una grandissima prova in difesa, piegano in quattro set i gialloblù, ora momentaneamente fuori dalla zona Play Off
    L’ErmGroup San Giustino espugna in quattro set (23-25, 25-14, 14-25, 21-25) il PalaRaschi e sale al sesto posto in classifica, in compagnia di Belluno, staccando di tre lunghezze la WiMORE Parma, scavalcata anche da Garlasco e Bologna e attualmente fuori dalla zona Play Off. Un successo meritato quello degli umbri che nello scontro diretto si rivelano pressochè impeccabili in difesa e riescono a riprendere in mano le redini dell’incontro dopo il momentaneo 1 a 1 e la prepotente reazione dei gialloblù, alla seconda sconfitta di fila tra le mura amiche. Coach Andrea Codeluppi, ancora privo di capitan Sesto non al meglio, si affida a Chakravorti in regia, Dimitrov opposto, Rossatti e Reyes in banda, ai centrali Fall e Bussolari e al libero Cereda, il collega Bartolini, senza l’influenzato Marra e con Hristoskov in panchina, schiera il palleggiatore Sitti, l’opposto Cipriani, gli schiacciatori Cappelletti e Skuodis, il duo Quarta–Antonaci al centro e Cioffi nel ruolo di libero che incassano subito il muro di Dimitrov (2-0) e la “pipe” di Reyes (3-0) prima del positivo turno al servizio di Cipriani, autore di un ace (4-3), che propizia il primo vantaggio ospite (4-5). Il pallonetto di Dimitrov ribalta la situazione (7-5) riequilibrata dalla diagonale di Cappelletti (8-8) che dalla seconda linea sigla anche il più tre (11-14) costringendo Parma a chiamare il time out. L’errore di Dimitrov, al rientro in campo, dilata il divario (11-15) allargato ulteriormente dal “mani out” di Cipriani (11-16) e dalla parallela di Cappelletti (14-20). Sul 15 a 20 entrano Colangelo e Beltrami che assistono al muro di Rossatti (16-20) in un tentativo di riavvicinamento rinvigorito da due punti consecutivi di Beltrami (18-21) e dalla diagonale fuori misura di Cappelletti (19-21). Due errori a stretto giro di posta di Antonaci e Skuodis ristabiliscono la parità (22-22) spezzata dal contrattacco di Dimitrov (23-22), subentrato a Colangelo, ma il rush finale sorride ai biancazzurri che piazzano un break di 0-3, dentro Hristoskov al posto di Cipriani, e chiudono a proprio favore sul 23 a 25 grazie alla diagonale di Skuodis. Nel secondo, in cui si rivedono i sestetti iniziali, il muro di Dimitrov (5-2) prova a dare la scossa confermata da un altro servizio super dello stesso opposto bulgaro (9-5) che obbliga la panchina ospite a fermare il gioco. Ancora Dimitrov tiene a distanza gli avversari (11-7) rimessi in carreggiata dall’ace di Antonaci (12-10) e allontanati nuovamente dalla parallela di Dimitrov (15-10). Due aces e la “pipe” di Rossatti consolidano il margine (21-11) in uno show a tinte ducali che passa anche attraverso la parallela di Dimitrov (22-11) e il muro di Fall (24-13) fino alla battuta imprecisa di Quarta (25-14). Hristoskov è la novità del terzo parziale, inaugurato dal punto numero 200 di Fall in stagione (1-0) e dall’ace di Chakravorti (4-1) che vengono cancellati dalla diagonale di Hristoskov (6-7) e dal muro di Antonaci (7-9). La “pipe” di Cappelletti (10-16) evidenzia le difficoltà di Parma rimarcate dal successivo attacco di Skuodis (10-17) e, nonostante le contromisure dei padroni di casa (trovano spazio Daniel Codeluppi, Colangelo e Beltrami), il finale è tutto degli ospiti che completano l’opera sul velluto con le giocate di Antonaci in attacco e a muro (13-23) e la diagonale out di Rossatti (14-25). Il primo tempo di Quarta (4-6) e il muro di Sitti (4-7) ribadiscono l’inerzia ora decisamente dalla parte degli altotiberini insidiati dal muro di Rossatti (7-8) ma poi capaci di scappare avanti di cinque lunghezze (9-14) sul pallonetto vincente di Hristoskov (9-14) che si mostra implacabile anche in diagonale (11-17). Il muro del neoentrato Ferraguti riporta sotto i suoi (16-19) ricacciati indietro dal muro di Antonaci (16-21) poi l’ace ancora di Ferraguti (18-21) è solo l’ultima illusione perché il muro di Quarta consegna definitivamente l’intera posta in palio alla truppa di Bartolini (21-25). A fine partita il libero della WiMORE Parma, Mattia Cereda, riconosce i meriti di San Giustino. “Complimenti a loro che hanno giocato una gran partita, soprattutto, in difesa perché ci sono stati momenti in cui non riuscivamo a mettere giù la palla, continuavano a fare grandi difese e tocchi a muro. Dobbiamo lavorare molto e di più in palestra, trovare delle soluzioni perché questo non è un campionato facile, nessuno ci regala niente e bisogna credere di più in noi stessi. Non penso sia un problema d’approccio da come vedo i compagni nel prepartita, siamo molto carichi e abbiamo voglia di scendere in campo: purtroppo ci manca un po’ di cattiveria agonistica che magari ci consentirebbe di fare il salto di qualità. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci creiamo, a volte non riusciamo a concretizzare le opportunità che ci costruiamo in difesa o nei tocchi a muro. Non è che dobbiamo prendere solo le cose negative da questa partita, non si può essere soddisfatti da una sconfitta ma non siamo usciti dal campo senza lottare. Adesso ci dobbiamo concentrare, innanzitutto, ad archiviare il prima possibile il nostro obiettivo stagionale che è la salvezza, una volta raggiunta quella possiamo pensare a qualcosina in più ma bisogna stare coi piedi per terra e lavorare partita su partita”. Prossimo impegno in programma domenica 19 febbraio alle 18 in casa di Sol Lucernari Montecchio Maggiore, sceso al terzultimo posto in piena zona Play Out.
    Qui, di seguito, il risultato ed il tabellino della partita tra WiMORE Parma e ErmGroup San Giustino valida per la ventesima giornata del Girone Bianco del campionato di Serie A3 Credem Banca:
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    WiMORE PARMA: Chakravorti 2, Dimitrov 20, Rossatti 14, Reyes 10, Fall 7, Bussolari 2, Cereda (L), Colangelo, Beltrami 2, D.Codeluppi, Ferraguti 3. N.e. Sesto, Zecca (L), Chirila. All.: A.Codeluppi-Borghi
    ERMGROUP SAN GIUSTINO: Sitti 2, Cipriani 4, Cappelletti 16, Skuodis 12, Quarta 8, Antonaci 8, Cioffi (L), Hristoskov 7, Ingrosso. N.e. Procelli (L), Daniel, Conti, Stoppelli. All.: Bartolini-Monaldi
    ARBITRI: David Kronaj (Varese)-Antonio Giovanni Marigliano (Torino)
    NOTE: WiMORE Parma: servizi vincenti 3, servizi sbagliati 15, errori in ricezione 4, attacchi vincenti 39%, errori in attacco 10, muri 10. ErmGroup San Giustino: s.v. 4, s.s. 14, errori in ricezione 3, a.v. 39%, errori in attacco 9, muri 5. Durata set: 30’, 23’, 23’, 30’; tot. 106’. Spettatori: 1037. Prima dell’inizio della partita è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Turchia e Siria.
    RISULTATI VENTESIMA GIORNATA GIRONE BIANCO SERIE A3:
    Da Rold Logistics Belluno-Abba Pineto 3-2 (30-28, 22-25, 22-25, 28-26, 15-8)
    Geetit Bologna-Sol Lucernari Montecchio Maggiore 3-0 (25-18, 25-19, 25-14)
    Stadium Pallavolo Mirandola-Moyashi Garlasco 1-3 (25-23, 22-25, 29-31, 19-25)
    Vigilar Fano-Monge-Gerbaudo Savigliano 3-0 (25-21, 25-23, 25-22)
    Volley Team San Donà di Piave-Gamma Chimica Brugherio 0-3 (20-25, 23-25, 23-25)
    Med Store Tunit Macerata-TMB Monselice 3-0 (25-21, 25-21, 25-16)
    WiMORE Parma-ErmGroup San Giustino 1-3 (23-25, 25-14, 14-25, 21-25)
    CLASSIFICA GIRONE BIANCO:
    Vigilar Fano 52; Abba Pineto 47; Monge-Gerbaudo Savigliano, Med Store Macerata 41; Da Rold Logistics Belluno, ErmGroup San Giustino 32; Moyashi Garlasco, Geetit Bologna 31; WiMORE Parma 29; Volley Team San Donà di Piave, Gamma Chimica Brugherio 20; Sol Lucernari Montecchio Maggiore 19; Stadium Pallavolo Mirandola 14; TMB Monselice 11.
    INTERVISTA MATTIA CEREDA (LIBERO WiMORE PARMA)
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    La settima giornata è un remake dell’andata. Bologna archivia la pratica con Montecchio in tre set.

    Geetit Bologna – Sol Lucernari Montecchio Maggiore: 3-0 (25-18, 25-18, 25-14) 
    Geetit Bologna: Ballan 6, Donati 1, Guerrini 11, Govoni 4, Lugli 17, Orazi 5, Maletti 1, Vinti 10, Gabrielli (L), Oliva, Grottoli, N.e. Lusetti, Serenari, Brunetti. All: Di Pietro
    Sol Lucernari: Mitkov 6, Mancin 6, Beghelli 9, Martinez, Fisco, Gonzato 2, Battocchi (L), Di Franco 4, Carlotto (L2), Franchetti 6, Frizzarin 4, N.e: Guarda, Parise, Giusto. All: Marzola. 
    Nella settima giornata del girone di ritorno andata in scena Domenica 12 Febbraio al PalaSavena non c’è storia: Bologna batte Montecchio in una gara a senso unico. 
    L’andata aveva già sorriso ai rossoblu e ripetere il riusato tra le mura amiche era l’unica opzione contemplata. Bologna si fa trovare pronta e con un buon sistema muro-difesa e una buona fase break si aggiudica 3 punti importanti per tenere in vita il sogno playoff. 
    Govoni serve magistralmente il gioco inserendo a tabellino tutti i suoi giocatori, nota di merito a Guerrini premiato Despar MVP del match. 
    Di Pietro schiera Martinez al palleggio con Mitkov opposto, Di Franco e Mancin gli schiacciatori, Franchetti e Frazzarin i centrali, Battocchio libero. 
    Marzola risponde con Govoni e Lugli nella diagonale principale, Vinti e Guerrini in posto quattro, Orazi e Ballan al centro con Gabrielli libero. 
    Nel primo parziale si assiste ad un gioco corale dei rossoblu che, preso il largo grazie ad un ottimo sistema muro-difesa, riescono a tenere le redini del set per l’intera durata. 
    La seconda frazione di gioco vede ancora una Geetit salire in cattedra già in apertura. Nonostante il quoziente di errori aumentato Guerrini e Lugli trascinano Bologna sul 2-0. 
    Nel terzo set il copione si ripete con l’ottima distribuzione di Govoni e grande contributo da tutti gli ingressi dalla panchina. Il gioco corale imposto fin da subito trascina la Geetit al 3-0. 
    Il match si apre con Lugli incisivo in attacco e a muro che porta i suoi sul 2-1. Quando al suo gioco si aggiungono Ballan e Guerrini Bologna allunga 4-2. Si assiste a una serie di scambi in cui Bologna tiene le redini del gioco, ma non riesce mai a trovare l’allungo decisivo. Non è una novità: è il muro a trascinare Bologna al largo, quello di Orazi e Lugli vale infatti il 9-5 e il timeout veneto. Al rientro Montecchio trova una Bologna compatta: Guerrini, Vinti e pure Orazi il gioco è corale e i padroni di casa allungano 12-6. Mitkov cerca di scuotere i suoi con l’ace del 13-9, ma ci pensano subito Lugli al servizio e Guerrini in attacco a ristabilire gli equilibri: 16-9. Di Pietro chiama il secondo discrezionale a disposizione: nulla che modifiche l’andamento di un set a forti tinte rossoblu. Govoni serve magistralmente i suoi, un suo muro poi trascina Bologna nella fase calda del set con 9 punti di vantaggio: 20-11. Nel turno al servizio di Martinez, complice qualche errore nel rettangolo rossoblu, Montecchio accorcia fino al 20-15 ma Lugli trascina nuovamente i suoi al largo: 23-17. Marzola è costretto al cambio Orazi-Grottoli per un infortunio sotto rete del primo. Lugli trova il setpoint sul 24-17, un errore ospite poi consegna a Bologna il primo set sul 25-18. 
    Nel secondo set Vinti suona la carica in attacco come a muro e Bologna trova il largo sin dai primi punti: 4-0. Franchetti accorcia le distanze con un ace, ma il muro premia ancora i felsinei: 5-2. Ancora una volta Bologna centra il largo sul 10-5 con Guerrini incisivo in attacco come al servizio che costringe gli ospiti al time out. Al rientro tutto prosegue al meglio: il servizio è l’arma chiave e Bologna allunga 13-6. Di Pietro sostituisce Mitkov con Beghelli sul 16-8, poi Gonzato per Mancin e i neo entrati accorciano le distanze fino al 19-13. Non basta: Vinti scalda il pubblico con l’attacco del 22-15, un errore avversario e il classico Lugli segnano il 24-16. Gli avversari annullano due setball poi Maletti, entrato per Vinti, firma il 2-0. 
    La terza frazione di gioco si apre a fotocopia delle precedenti con Guerrini e Lugli a trascinare ancora Bologna al largo: 6-2. Sul turno al servizio su Franchetti il Sol Lucernari accorcia fino al 6-4 poi ci pensa Vinti a ristabilire gli equilibri: 9-5. Vinti prosegue l’ottima prestazione in fase offensiva, Lugli poi ferma a muro Di Franco per il 12-7 e di Pietro chiama i suoi alla panchina. Montecchio commette diversi errori diretti mentre nel rettangolo rossoblu Vinti, Lugli e Guerrini sono una certezza e trascinano i petroniani sul 18-9. Nel set spicca anche Ballan e il suo primo tempo, unito al muro di Govoni vale l’ingresso nella fase calda del set. Gli stessi Ballan e Govoni fanno salire in cattedra la Geetit che vola 23-12. Marzola lascia spazio alla panchina e Oliva e Donati segnano il 25-13, 3-0. 
    Francesco Guerrini: “Sono felice della partita di oggi. Vincere era l’unica cosa che contava. Abbiamo dunque fatto il nostro dovere ma siamo stati bravi a non calare mai a livello di intensità. Ringrazio per il premio ma faccio i complimenti a tutta la squadra.” LEGGI TUTTO

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    Moyashi conquista 3 punti nella battaglia con Mirandola

    MIRANDOLA, 12 febbraio 2023 – La Moyashi Garlasco trova il tris sul campo della Stadium Mirandola imponendosi per 1-3 con parziali 25-23, 22-25, 29-31, 19-25. Una gara tutt’altro che semplice in cui i neroverdi rimontano dallo 0-1 e sono costretti a soffrire in un terzo parziale infinito. Puliti e compagni mettono in campo una buona prestazione a muro (15 muri punto, 6 personali di Peric) e sono bravi a mantenere la giusta lucidità nel finale di un terzo set deciso dai particolari. Contava tornare a casa con i 3 punti e la Moyashi non ha fallito. Ora la testa va all’incontro casalingo con Macerata (domenica 19 alle 18), in cui i neroverdi dovranno provare a confermare il successo dell’andata, potendo contare su un Giannotti che nei momenti decisivi è una solida certezza (oggi 28 punti personali di cui 3 muri e 3 ace).
    Formazioni
    Bertini conferma Baciocco e Puliti in banda, al centro Peric e Romagnoli, Bellucci in palleggio e Giannotti opposto, libero Calitri. Dall’altro lato della rete coach Pinca schiera in banda Stohr con Dombrovski, Ghelfi G. in palleggio opposto Ghelfi F., al centro Rustichelli R. e Scaglioni, Angiolini libero.
    Cronaca
    La Moyashi esce meglio dai blocchi con un 0-3 propiziato da un ottimo Romagnoli al servizio, ma la Stadium è brava a rientrare sul 12-12 grazie a un servizio ficcante e ai colpi del suo opposto Francesco Ghelfi. Con l’ace di Dombrovski Mirandola entra in fiducia e trova il là per il 21-15. Garlasco riesce a riprendere ritmo e non vuole lasciare scivolare via il set. Giannotti sale in cattedra e la Moyashi si fa minacciosa accorciando sino al 21-20. Ma l’ace di Ghelfi rilancia i suoi sul 23-20 e non è sufficiente l’ace di Romagnoli (24-23) per poter riacciuffare gli emiliani che chiudono con il primo tempo di Scaglioni (25-23).
    La Moyashi rientra in campo concentrata nel conquistarsi il 2-6 con l’ottimo servizio di Romagnoli. Il tentativo di fuga si scontra sul muro di un super Rustichelli che firma il 7-7. Il ristabilito equilibrio viene spezzato dal muro di Puliti su Ghelfi (11-13). Gli ace di Giannotti e Puliti propiziano l’allungo (12-16). I neroverdi sprecano qualche occasione di troppo e Mirandola si rifà sotto con l’ace di Stohr (19-20). Puliti risolve un’azione complicatissima e Giannotti sigla un altro ace che dà respiro ai garlaschesi (19-22). Anche Peric dice la sua con il muro del 19-23. Pinca pesca dalla panchina Bellei per il servizio, e il numero 7 emiliano trova subito il 21-23, concludendo in rete il secondo tentativo (21-24). Dombrovski annulla il primo set point (22-24), ma il servizio out degli emiliani rimette la gara in parità.
    Pronti, via e la Moyashi si ritrova sopra (0-4) anche nel terzo set. I fratelli Ghelfi trascinano gli emiliani sul 10-9 per poi veder Garlasco rientrare con Peric e Puliti (11-12). È ancora il servizio mirandolese a propiziare il controsorpasso (14-13) ma Baciocco ribalta la situazione con il muro del 17-19. Bellucci e Ghelfi non hanno dubbi e si affidano ai loro opposti per tenere il set in equilibrio, con Ghelfi F. a firmare il 22 pari. È Puliti a portare i suoi a set point (23-24) ma il servizio in rete rimanda il verdetto ai vantaggi. Nessuna delle due contendenti intende cedere e si dipinge così un terzo parziale con un finale al cardiopalma: le sorti del set vengono ribaltate più volte sino all’errore di Dombrovski (29-30) e al muro perentorio di Peric per il sudatissimo 29-31.
    Mirandola rientra in campo combattiva e si porta sul 6-3 grazie al turno al servizio di Ghelfi F. I neroverdi sono bravi a ritrovare il ritmo e il muro di Romagnoli rimette il set in parità (8-8). Il gioco gialloblù si fa scontato e Peric e Puliti sono invalicabili a muro per Ghelfi (10-12). La gara si impreziosisce di grandi difese in entrambe le metà campo, con i Pinguini che devono cambiare qualcosa nella scelta dei loro colpi per poter mettere palla a terra. Giannotti premia l’attenzione difensiva dei suoi con l’attacco del +4 (13-17). L’attacco out di Ghelfi regala il +5 alla Moyashi (16-21), che affidandosi a Giannotti può gestire sino al definitivo 19-25.
    TABELLINO
    Stadium Mirandola 1 – Moyashi Garlasco 3Parziali: 25-23, 22-25, 29-31, 19-25Durata: 28, 26, 37, 27 min.
    MOYASHI GARLASCO: Baciocco 14, Romagnoli 7, Peric 11, Giannotti 28, Bellucci, Calitri (L), Accorsi, Agostini, Puliti 14. N.E. Caianiello, Minelli. All. Bertini, vice Moro.
    Note: 15 muri, 7 ace, 16 errori al servizio, 56% efficienza in attacco, 40% ricezione positiva (27% perfetta).
    STADIUM PALLAVOLO MIRANDOLA: Stohr 13, Ghelfi G. 5, Angiolini (L), Bellei 3, Ghelfi F. 25, Rustichelli M. (L), Dombrovski 9, Scaglioni 7, Schincaglia, Rustichelli R. 5, Persona 1. N.E. Capua, Gulinelli, Canossa. All. Pinca, vice Mescoli.
    Note: 7 muri, 12 ace, 15 errori al servizio, 40% efficienza in attacco, 37% ricezione positiva (28% perfetta). LEGGI TUTTO

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    Stadium perde il treno Garlasco: la salvezza diventa sempre più complessa

    La partita si prospetta infuocata già dal primo minuto, con entrambe le squadre che tirano al loro massimo nel riscaldamento, consapevoli che nessuna delle due avrà vita facile.

    I 6+1 a partire sono sempre i soliti che hanno inaugurato le partite della Stadium dal ritorno a pieno regime: la diagonale principale ai fratelli Ghelfi, con Giacomo in regia e Francesco opposto, le palle alte in posto 4 affidate a Stoehr e Dombrovski e al centro Rustichelli Riccardo con Giacomo Scaglioni, subentrato a Canossa dopo la partenza per il Belgio.

    La prima battuta affidata a Romagnoli, centrale della Moyashi che riesce a costruire un buon break aiutato da alcuni errori dei mirandolesi e da una buona solidità a muro. Il primo punto emiliano arriva sul 3-0 avversario ad opera di Scaglioni, a cui Puliti risponde immediatamente con un mani out per mantenere il vantaggio a +3. In fase di avvio i gialloblù non riescono a mantenere il turno di servizio oltre alla prima battuta, ma in fase successiva sembrano risvegliarsi, raccogliendo tre punti in fila e pareggiando i conti sul 5-5. I pavesi continuano a riprovarci ma vedono tutti i loro break recuperati, il 10-7 prima e il 12-10 poi, senza riuscire a scollarsi da una Stadium agguerrita come poche altre volte in questo campionato. L’ace di Francesco Ghelfi segna il primo sorpasso di Mirandola, che si porta sul 14-13 e obbliga coach Bertini al timeout. Giannotti segna e rimarca il livello, ma i padroni del PalaSimoncelli non cedono di un centimetro, e l’ace di Dombrovski (che ha scoperto la battuta in salto) costringe capitan Puliti alla panchina sul 17-14. I lombardi sono in difficoltà e il loro tecnico li richiama in panchina dopo aver offerto il +4 per 18-14 con un errore in attacco. I pinguini tornano a segnare subito dopo la pausa, ancora una volta con un muro e per una sola volta.Il ventesimo punto è segnato direttamente da una difesa di Rustichelli, che cade nel centro del campo avversario. Gli ospiti tornano a segnare sul 21-15 grazie a un attacco dell’opposto Giannotti, a cui segue un buon break che sospinge la sua formazione dal 21-15 al 21-18. Qui Pinca chiama il suo primo discrezionale per mantenere ciò che avanza del vantaggio e chiudere il set. Agostini mantiene vivo ogni pallone e Baciocco continua a bombardare arrivando fino al 21-20, su cui Pinca esaurisce i timeout a sua disposizione. Stoehr fa una palletta e capitan Ghelfi fa ace, 23-20. L’opposto lombardo segna di nuovo e capitan Puliti torna in campo, ma un errore in battuta offre 3 set point a Stadium. Il capitano della squadra pavese annulla il primo, e Romagnoli fa ballare il servizio sul nastro annullando il secondo: 24-23. Scaglioni e Ghelfi decidono di chiudere con un primo tempo e il primo set è dei gialloblù.

    Secondo set a sestetti invariati su entrambi i campi, con il primo servizio che spetta ai padroni di casa. Giacomo Ghelfi fa ace ma Puliti e Stipe segnano immediatamente il sorpasso, sospinti da un servizio di ottima qualità del centrale Romagnoli. Moyashi parte subito con un break positivo in saccoccia correndo sul 4-1 prima del primo timeout di Pinca. Il servizio degli ospiti è molto aggressivo, e concede l’errore solo sul 5-1. Mirandola continua ad arrancare e non riesce a mantenere un turno al servizio, esattamente come in apertura dell’incontro. Ghelfi va in battuta sul 4-7 e forza al massimo mettendo in difficoltà la conversione avversaria, che viene sospesa per tre azioni di fila da tre muri punto di Riccardo Rustichelli che costringe ancora Bertini al timeout dopo il pareggio. Dopo lo squilibrio iniziale si prosegue punto a punto fino al turno di servizio di Giannotti prima e di Puliti dopo, che consentono a Garlasco di tentare la fuga sul punteggio di 17-13. Mirandola si risveglia dal torpore con il turno di servizio di Dombrovski che risospinge i suoi al -2 per 17-15. La prima formazione a marcare il ventesimo punto è ancora quella dei neroverdi, ancora osservati a -2 da Mirandola. Stoehr segna un ace ma perde subito dopo il turno al servizio. Un altro a segnare ace è Giannotti per il 22-19, seguito dal 23 ad opera di Peric. L’opposto lombardo sbaglia e rimanda a Mirandola il pallone, con Bellei che entra al servizio al posto di Scaglioni. Il numero 7 segna un ace ma non ha altri servizi in cartucciera, Garlasco ha 3 set point. I mirandolesi ne annullano uno e inizia il turno al servizio di Francesco Ghelfi mentre il fratello scende per Schincaglia nel tentativo di alzare il muro. Non sarà però necessario alcun muro, il servizio è fuori e la partita si ristabilizza sul punteggio di 1-1.

    Sestetti ancora invariati sul servizio di apertura ad del regista Bellucci, che prende un ottimo e vitale break iniziale per 4-0, su cui il tecnico emiliano si vede costretto a chiamare una pausa per far rinsavire i suoi. Dopo il timeout è il palleggiatore a sbagliare il servizio, concedendo a Mirandola il primo turno di battuta. I beniamini del PalaSimoncelli tentano il recupero, accorciano il break ma rimangono sotto agli ospiti fino al turno di servizio di Dombrovski, che pareggia a 6 con un ace. Il capitano e palleggiatore di Mirandola segna il primo sorpasso con un altro ace sul 9-8. Il fratello non vuole essere da meno e mette a terra un altro attacco che consente il primo break positivo agli emiliani. Puliti guida il ritorno dei pinguini, che riescono a riportarsi avanti sul punteggio di 11-12. Francesco Ghelfi va al servizio sul pari 13 e segna il sorpasso e Moyashi si muove in copia con un controsorpasso sul 15-14. Romagnoli sbaglia però il servizio. Le formazioni continuano a darsi battaglia a distanza ravvicinata fino al 17 pari, dove i pavesi prendono un break molto importante sul 19-17. L’opposto mirandolese si presenta al servizio sul 20-21 e annulla il vantaggio avversario con un ace. Sul 21 pari Bertini si rifugia nel timeout per rompere l’appena ritrovato ritmo emiliano. Giannotti è una cannoniera e atterra il ventiduesimo, ma l’omologo gialloblù non vuole essere da meno e atterra il pallone di un altro pareggio. Errore mirandolese al servizio, 22-23 e i modenesi chiamano di nuovo timeout e il tedesco in forze alla città dei Pico offre nuovamente un pareggio. Puliti atterra il pallone che lo manda in battuta, set point Garlasco. Il capitano ospite sbaglia, 25-25 e si va ai vantaggi. Giannotti pesta la linea dei 3 metri da seconda linea ma c’è un nuovo muro lombardo che livella nuovamente il punteggio. Il successivo set point per Stadium arriva dopo una pipe di Stoehr sul 27-26, ma Giannotti lo annulla di nuovo. Scaglioni ne ottiene un altro sul 28-27 e viene sostituito al servizio da Bellei, che non riesce a mettere in difficoltà la ricostruzione di Moyashi. Si prosegue in un set che sembra essere infinito, e il set point è nelle mani di Garlasco e Peric mura Rustichelli. I neroverdi segnano 2 set a referto concludendo 31-29, e la squadra di Pinca è ora all’inseguimento del tiebreak.

    Primo servizio sbagliato da entrambe le formazioni, e Stoehr prende il servizio sul punteggio di 1-1. Il tedesco non si fa attendere e si porta a casa un ace millimetrico sulla riga di fondo campo, seguito da un mani out di Francesco Ghelfi ed è subito sorpasso. Giannotti sbaglia poi il servizio appena guadagnato e i padroni di casa si prendono un buon +2. Sul 5-3 Ghelfi porta a casa un altro ace che vale il 6-3. I pinguini si riavvicinano per 7-6 ma sbagliano e iniziano a volare scintille sul +2 emiliano, che valgono il cartellino giallo ad entrambe le squadre in gara. Il tentativo di riavvicinamento riesce sul punteggio di 8-8. I lombardi si allontanano sul 10-12 e Pinca mette a sedere i suoi ragazzi. Scaglioni con un muro interrompe la serie positiva avversaria, senza però che Stadium riesca a recuperare lo strappo, che si allarga fino a +3 sul 12-15 e arriva +4 sul 13-17. Il tecnico emiliano chiama il secondo timeout e Francesco Ghelfi segna, riducendo a 3 lo strappo. Bellei entra per Dombrovski ma Moyashi continua a correre e si prende il +5. Francesco Ghelfi ne atterra un altro e uno Scaglioni in difficoltà viene sostituito da Persona, che alla sua prima azione in campo si prende un ottimo punto di prima intenzione. La caccia al tiebreak della Stadium inizia a scricchiolare dopo un altro errore che manda a +5 gli avversari. Ace di Giannotti, 17-23. Un altro servizio al nastro mette in crisi Mirandola, che subisce anche il punto del 24-17. Bellei con un mani out annulla il primo match point e con un muro ne annulla un altro, ma il gap è troppo ampio e il set chiude 25-19.

    Stadium perde i primi 3 punti in casa e continua a complicarsi la rincorsa salvezza non riuscendo a riprendersi dopo la battaglia ai vantaggi del terzo parziale. LEGGI TUTTO

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    Sono cinque di fila: Med Store Tunit batte Monselice 3-0

    Continua la striscia di vittorie dei biancorossi che al Banca Macerata Forum si impongono anche sui veneti di Monselice. La Med Store Tunit ha conquistato la partita dovendo ancora fare a meno di Morelli ma confermandosi di nuovo ad alti livelli dopo la gara contro Savigliano. Nel primo set, dopo una buona partenza di Macerata, gli ospiti sono cresciuti e hanno messo in difficoltà i biancorossi, che solo nel finale sono riusciti a conquistare il set. Più convinta Macerata nel secondo e nel terzo set, dove è riuscita a controllare nonostante Monselice abbia lottato su ogni pallone. Ora per i biancorossi arriva la trasferta di Garlasco, dove andranno a caccia di altre punti per la corsa al terzo posto.
    LA CRONACA – Coach Gulinelli conferma gli schiacciatori Lazzaretto, Margutti e Wawrzynczyk, novità al centro con De Col in coppia con Luisetto, regia affidata a Kindgard, il Capitano Gabbanelli è il libero. Monselice in campo con Drago, Vianello e Borgato, centrali Vattovaz e De Grandis, il palleggiatore è Beccaro, Dainese il libero. La Med Store Tunit prova ad imporre subito il proprio ritmo al gioco: difendono bene i biancorossi e Kindgard serve due volte Lazzaretto con lo schiacciatore bravo a trovare lo spazio giusto dove mettere i punti della prima fuga, 7-4. Il time-out chiamato da coach Cicorella ricarica i suoi che pian piano, anche grazie alla buona serie in battuta di Vattovaz e all’ingresso di Bacchin per Drago, costruiscono il pareggio, 11-11. Prova a scuotersi Macerata con la combinazione al centro che premia Luisetto, 16-14, Monselice però resta in scia e sorpassa 16-17 costringendo coach Gulinelli a chiamare il primo time-out biancorosso. Alzano il muro gli ospiti che proseguono il buono momento e allungano 18-20: reazione Macerata, buona serie in battuta di Gonzi e diagonale vincente di Wawrzynczyk, 22-20; il polacco porta a casa punti importanti che permettono ai suoi di chiudere 25-21. Partenza di nuovo avanti per la Med Store Tunit che cerca di mantenere il buon momento del finale di primo set: Wawrzynczyk a servizio mette in difficoltà la ricezione avversaria che regala ai biancorossi il 5-2; prova a controllare il vantaggio Macerata, Monselice lotta ma su una palla vagante deve cedere sul colpo di Kindgard, 10-8. Cresce la Med Store Tunit e allunga con l’ace di Lazzaretto, aiutato dal tocco della rete, 16-12 e coach Cicorella chiama il time-out. Rispondono gli ospiti che provano a restare in partita, Macerata trova sfogo nel suo schiacciatore Wawrzynczyk, con un preciso pallonetto aggira il muro ma ancora Monselice non si arrende e accorcia con una buona combinazione conclusa da Kobzev, 19-16. Ancora efficace al centro la Med Store Tunit con Luisetto, il 23-19 scaccia Monselice che lotta su ogni pallone ma deve arrendersi nuovamente 25-21. Le squadre giocano punto a punto ad inizio di terzo set: Borgato trova poi un preciso diagonale al quale risponde subito Margutti con il muro-out del 5-5. Gioca sul vantaggio Macerata, giocata di qualità di Margutti che premia Lazzaretto bravo a superare la difesa ospite, poi lo schiacciatore aggiunge anche un ace e i biancorossi allungano 13-9. Cresce anche De Col che a muro ferma Borgato per il 18-14, la Med Store Tunit controlla: ancora positivo Gonzi in battuta, Monselice si rifugia nel time-out, ma i padroni di casa vanno verso un finale senza rischi. Wawrzynczyk e Lazzaretto confezionano punti pesanti, gli ospiti accusano e il colpo e la Med Store Tunit chiude 25-16.
    Il tabellino:
    MED STORE TUNIT MACERATA 3
    TMB MONSELICE 0
    PARZIALI: 25-21, 25-21, 25-16.
    Durata set: 30’, 30’, 23’. Totale: 83’.
    MED STORE TUNIT MACERATA: Luisetto 8, De Col 3, Lazzaretto 16, Margutti 5, Kindgard 1, Wawrzynczyk 18, Gonzi, Gabbanelli. NE: Ravellino, Paolucci, Pizzichini, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
    TMB MONSELICE: Drago 2, Perciante, Vattovaz 1, Kobzev 4, Vianello 11, De Grandis 2, De Santi, Bacchin 9, Beccato, Borgato 11, Dainese. NE: Monetti, Rizzato, Diere. Allenatore: Cicorella.
    ARBITRI: Giulietti e Galteri. LEGGI TUTTO