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    Rinascita, che carattere! Vittoria al tie-break su Castellana Grotte

    Con la grinta. La tenacia. E con un cuore immenso. Nella decima giornata di ritorno del Girone Blu di serie A3 Credem Banca, la Rinascita Volley Lagonegro vince al tie-break – e in rimonta – la sfida al cardiopalma contro una BCC Tecbus Castellana Grotte mai doma.
    Il quinto successo consecutivo per la squadra di coach Waldo Kantor arriva dopo due ore e mezza di battaglia sportiva, al cospetto di una formazione, quella pugliese allenata da Giuseppe Barbone, che ha venduto cara la pelle – nonostante qualche errore in battuta di troppo – e confermato sul campo il suo ottimo momento di forma. Per capitan Fortunato e compagni non arriva l’intera posta in palio, ma i due punti fortificano comunque tutte le certezze maturate nelle ultime uscite in previsione degli ormai imminenti playoff.
    I SESTETTI
    Privo dell’infortunato Fioretti, il tecnico biancorosso si affida alla tradizionale diagonale palleggiatore-opposto formata da Sperotto e Cantagalli, alla coppia di bande Armenante e Panciocco, a Pegoraro e Tognoni al centro e a Fortunato nel ruolo di libero. Barbone risponde con Cappadona in cabina di regia, Casaro opposto, Iervolino e Zornetta in posto quattro, Ciccolella e l’ex di giornata Marra al centro, Guadagnini a dirigere le operazioni difensive.
    LA PARTITA
    La Rinascita parte subito col piede giusto, sostenuta a gran voce dal numeroso pubblico che affolla le gradinate del Palasport di Villa d’Agri. Un preciso attacco di Armenante (6-3) dà il via al primo strappo, il susseguente muro di Pegoraro (8-4) e il primo tempo di Tognoni (10-6) consolidano il distacco. Il monologo biancorosso prosegue imperterrito anche dai nove metri (ace di Panciocco per il 14-7), ancora un ispirato Armenante porta i suoi sul +8 (16-8). Barbone, a questo punto, tenta di rallentare il ritmo forsennato dei lagonegresi con i time out tecnici, senza però ottenere gli effetti sperati. Il parziale si chiude con il sigillo di Tognoni a muro (21-14) e i due vincenti di Diego Cantagalli, di cui il secondo (25-19) con un ace.
    Al rientro in campo, dopo un’iniziale fase di equilibrio, Castellana mette letteralmente in crisi i padroni di casa: sul 5-8 (errore in attacco di Panciocco), coach Kantor è obbligato a richiamare i suoi in panchina. Dall’altro lato della rete è Luciano Zornetta, il giocatore più esperto, a prendere per mano i compagni: prima fa la voce grossa con un mortifero diagonale (6-10), poi con un furbo mani out (6-13). Kantor intuisce che deve affidarsi a un po’ di forze fresche e lascia spazio a Leo Focosi e Giulio Parrini, rispettivamente al posto di Pegoraro e Panciocco. La BCC è brava a restare organizzata e compatta e riesce senza troppi patemi d’animo a gestire il cospicuo vantaggio. Soltanto sul finale (18-23), la Rinascita tenta un timido riaggancio, ma Ciccolella prima (19-24) e Marra poi (20-25) chiuderanno la contesa. Buono, nel mentre, l’impatto del giovane Parrini (autore di due punti).
    A inizio terzo set i biancorossi ripartono di slancio: in pochi minuti è 6-3 (diagonale vincente di Cantagalli). Sembra il preludio di un parziale in discesa, ma Castellana ha dalla sua un carattere davvero encomiabile. Zornetta fa del servizio un’arma micidiale, che mette in estrema difficoltà la ricezione biancorossa (10-10) e permette ai suoi di restare aggrappati al punteggio. E’ una fase di totale equilibrio: Pegoraro prova a dare la scossa in primo tempo (16-14, dopo una gran difesa di Fortunato), Marra risponde alla stessa maniera (16-15). Col passare dei minuti, i pugliesi aumentano i giri del motore. E volano in vantaggio: prima un ace di Zornetta (18-21), poi un preciso attacco di Casaro (22-25) ribaltano completamente la situazione.
    Per recuperare il punteggio, Kantor non può fare altro che affidarsi alla grande forza di volontà e alla fame dei suoi ragazzi. Sperotto, da leader, scuote i compagni dai nove metri (12-9), il solito Zornetta risponde prima a muro su Panciocco (12-11) e poi con l’ace del 14-13. La sfida si trasforma sempre più in una lotta di nervi e in un costante cambio palla. Sull’orlo del baratro (21-23 dopo un errore al servizio di Panciocco), viene finalmente fuori il coraggio della squadra: Cantagalli prima pareggia i conti (23-23), poi conquista il set point abilmente chiuso dal regista ex Palmi (26-24) con un devastante monster block.
    Ripresa strenuamente l’inerzia del match, la Rinascita gioca un tie-break di forte impronta caratteriale. Avvio in scioltezza (3-0, doppio muro di Tognoni e Cantagalli), Armenante è glaciale dai nove metri (11-7), Cantagalli imperioso in proiezione offensiva (12-9), Panciocco accompagna per il 13-10. La grinta, però, mon manca neanche dalle parti di Castellana, da par suo decisa a non consegnarsi agli avversari. La sfida si decide solo ai vantaggi: in rapida rassegna, il mani out di Cantagalli (17-17), il muro di Sperotto (18-17) e l’attacco finale dell’opposto figlio d’arte (31esimo punto della sua partita) che fa esplodere definitivamente la festa a Villa d’Agri.
    La regular season si chiuderà domenica prossima in casa della capolista Romeo Sorrento, sconfitta nettamente 3-0 a Modica. Lì si deciderà il destino della Rinascita, in termini di classifica e, di conseguenza, in previsione dei playoff, ormai sempre più vicini.
    IL TABELLINO DEL MATCH
    RINASCITA VOLLEY LAGONEGRO:  Fortunato (L1), Vindice (L2), Panciocco (11), Latronico, Simone, Pegoraro (9), Cantagalli (31), Franza, Tognoni (9), Armenante (14), Sperotto (6), Bonacchi, Focosi (1), Parrini (2). All.: Waldo Kantor
    BCC TECBUS CASTELLANA GROTTE: Marra (20), Meschiari, Mondello, Ciccolella (9), Guadagnini (L1), Russo, Carta, Cappadona (2), Bux, Didonato, Renzi, Guglielmi (L2), Iervolino (13), Casaro (18), Zornetta (25). All.: Giuseppe Barbone
    Punteggio: 3-2 (25-19, 20-25, 22-25, 26-24, 19-17)
    Durata set: 26’, 30’, 31’, 34’, 29’
    Arbitri: Giovanni Giorgianni, Rosario Vecchione
    Note | Lagonegro: aces 6, errori al servizio 11, muri vincenti 19, ricezione pos 63% – prf 40%, attacco 42%
    Castellana Grotte: aces 5, errori al servizio 25, muri vincenti 14, ricezione pos 66% – prf 36%, attacco 44%.
    Ufficio Stampa – Rinascita Volley Lagonegro LEGGI TUTTO

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    Rimpianto Savigliano per il quarto set contro Fano

    SERIE A3
    MONGE GERBAUDO SAVIGLIANO           1VIGILAR FANO                                         320-25, 20-25, 25-15, 22-25
    Savigliano: Gonella 4, Mellano, Ghibaudo 20, Garelli 1, Gallo, Bosio, Ghio 6, Galaverna 22, Rabbia, Bergesio, Vittone 1, Testa, Dutto 6, Manca. All.: BonifettoFano: Nasari 11, Roberti, Zonta 1, Bartolucci 7, Carburi, Stabrawa 23, Chiapello 1, Cesarini, Ferraro 8, Galdenzi 2, Bernardi, Gori 2, Gozzo 14. All.: Castellano
    CAVALLERMAGGIORE – Le chiacchiere stanno a zero, lo sappiamo. Ma se arrivi tanto così dal rimontare Fano che di questi tempi ha l’argento vivo addosso ed era avanti di 2 set, significa che ci sei, che di risorse da spendere – caratteriali e tecniche –  ne hai ancora. È con questa presa d’atto che il Monge Gerbaudo deve farsi forza in vista delle restanti quattro partite. La Vigilar non ha rubato l’intera posta, sia chiaro. Ma il rammarico saviglianese per non aver racimolato almeno un punto (preziosissimo) è grande, visto che nel quarto set i padroni di casa si erano trovati a condurre 13-9 e, tra l’aggancio (14 pari) e il riaggancio (20 pari), non hanno saputo preservare uno scarto di 2 lunghezze. E si sa che a questi livelli il minimo errore, la minima distrazione costano cari.
    Il Monge Gerbaudo – diagonale palleggio opposto con Vittone e capitan Ghibaudo, Ghio e Mellano al centro, Galaverna e Dutto di banda, Rabbia libero – nei primi due set ha attaccato quasi sistematicamente per vie laterali: 7 i punti di Galaverna solo nel primo parziale. Ma ha sofferto parecchio al centro: Fano ha colpito con i centrali, specie con Ferrante, e ovviamente con l’oppostone Stabrawa, pochissimo con le bande, ma tanto è bastato, da metà in poi, per andare in fuga.Nel secondo set, a scavare il solco sul 10 pari sono stati due ace ipnotici del neoentrato Gori, 2 errori in attacco, un colpo di prima del palleggio mancino Zonta con muro a zero, una murata su Ghibaudo. Nel frattempo, con l’ingresso di Gonella (1 ace e 2 punti a muro nel parziale) per Mellano, i rapporti al centro si sono riequilibrati e anche Ghio è stato più coinvolto da Vittone.
    Il terzo set saviglianese, segnato da un approccio rabbioso e da un ritmo tambureggiante, ha rasentato la perfezione (2 errori di squadra contro i 7 degli ospiti). Una battuta tremendamente efficace ha messo sotto pressione le ricezione della Vigila disinnescandone le risposte; Vigilar a lungo doppiata fino a scivolare al -12 (22-10). Un Ghibaudo “on fire” ha piazzato due ace di fila a spese di Gozzo per il 10-5, ma non soltanto dalla linea dei 9 metri il capitano e l’S1 (3 ace a testa nel parziale) hanno fatto sfracelli: emblematica la pipe di “Gala” per il set point a spese di Cesarini (alla fine MVP).
    Nel quarto atto l’onda travolgente del Monge Gerbaudo si è prolungata fino al 13-9, salvo poi perdere di potenza. Alcune palle non gestite al meglio hanno favorito il recupero di Fano che ha attinto anche dalle bande, più Gozzo (notevole la sua elevazione) di Nasari, oltre al solito bicipite ipertrofico di Stabrawa. Il suo ace del 20-21 è stato il punto di non ritorno. E il sipario è calato con una murata di Bartolucci su Ghio.In questo fondamentale poca differenza: 11 punti Fano vs 9. Più marcata invece in attacco (39% Savigliano vs 46%) e in ricezione positiva (47% vs 54%).
    La disamina a caldo di Matteo Brignone, il vice di Bonifetto: «Ci abbiamo creduto e ci stava andare al quinto set contro un avversario di questo spessore. Con il nuovo allenatore sono loro sono cambiati ma nell’ultimo mese siamo cambiati tanto anche noi, stiamo bene, ci stiamo allenando bene, stiamo giocando bene. Purtroppo all’inizio non è andata secondo i piani, abbiamo sofferto in ricezione. Siamo stati bravi a riaprire la gara, peccato per quell’invasione di Dutto nel quarto set sul +4 a favore, che ha rinvigorito Fano. Adesso testa a Garlasco».
    Nel dopo partita le due squadre con i rispettivi staff si sono mescolate per una maxi foto di gruppo con cui dire no alla guerra in Ucraina (a tutte le guerre). Lo sport insegna che al mondo non esistono nemici ma avversari, tali solo nell’arco di una partita.
    GG – foto di Silvano Carta LEGGI TUTTO