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    Toscani nuovo libero di Bergamo: “Mai stato prima al nord, Nicolai fonte d’ispirazione”

    Di Redazione “Ministro della Difesa”. Etichetta abusata, scontata e perfino logora quando si devono aprire le porte per un nuovo libero. Quasi un “luogo comune” che viene forzato per questioni di ruolo. Per tanti forse, non per tutti. Sicuramente non per lui. Perché Alessandro Toscani, ortonese doc classe 1998, è il nuovo padrone della seconda linea dell’Agnelli Tipiesse. Studente di Giurisprudenza, ha disputato l’ultima stagione a Castellana Grotte dopo la formazione ed il lungo percorso con la Sieco Service Ortona e l’annata a Potenza Picena. Era il 2017/2018 ed il suo compagno di reparto un “certo” Francesco D’Amico. BERGAMO, UNA GARANZIA – “Ho scelto una società che non ha bisogno di presentazioni. Serietà allo stato puro, obiettivi e continuità di risultati impressionante da quando calca il palcoscenico della serie A2”. EFFETTO “CICCIO” – “La presenza di Gianluca Graziosi è stata l’elemento decisivo per la destinazione. Un tecnico il cui percorso parla chiaro, cosi come fanno altrettanto i tantissimi giovani che ha saputo forgiare negli anni. Penso anche solo al primo anno dell’Olimpia in A, con Cavuto e Pierotti su tutti. E dalla prima chiacchierata con lui non posso che confermare tutte le sensazioni positive maturate nel tempo”. CASTELLANA GROTTE – “Un campionato contrassegnato da tanti saliscendi. Prima che il Covid si abbattesse sul gruppo, si era in linea con gli obiettivi ed il rendimento. Poi purtroppo da quel momento sono subentrati tanti problemi e ne abbiamo risentito sul piano sia fisico che mentale. Fino alla resa in gara 3 dei quarti play-off con Reggio Emilia, ossia l’avversario che si è dimostrato più squadra di tutti e che ci ha lasciato in dote un preziosissimo insegnamento sull’importanza del collettivo e sulla sua forza. Che talvolta può ribaltare ogni pronostico”. LE CARATTERISTICHE – “Sono ancora giovane e, naturalmente, devo migliorare ogni aspetto circa il mio ruolo. Dovessi mettere la lente d’ingrandimento, lo farei sulla difesa. In ricezione, invece, ho più solidità e sicurezza” NICOLAI, IL RIFERIMENTO – “Da ortonese non posso che avere il mio esempio in Paolo Nicolai. Un beacher capace di fare la storia dal punto di vista dei risultati, ma un modello assoluto come persona. Ci conosciamo benissimo, ne apprezzo le doti tecniche quanto quelle umane. Emblema di umiltà, capacità, voglia e sacrificio”. LA “PRIMA” AL NORD – “Il mio curriculum ha sempre preso forma tra il centro ed il sud Italia. Bergamo coinciderà con la mia prima esperienza al nord. Uno stimolo in più e tanta curiosità anche dal punto di vista dell’ambiente. Che spero di trovare caldissimo grazie al supporto dei nostri tifosi, a cui rivolgo un saluto e che non vedo l’ora di conoscere”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Michele Bulleri sarà il secondo di Mastrangelo a Santa Croce

    Di Redazione Sarà Michele Bulleri, il nuovo secondo allenatore della prima squadra dei Lupi Santa Croce per la stagione 2022-2023. Bulleri, pisano di 40 anni, conosce molto bene l’ambiente biancorosso, avendo già lavorato a Santa Croce come allenatore e responsabile tecnico del settore giovanile femminile dal 2014 al 2018. Dopo 4 anni al Nantes Rezé nel massimo campionato francese, come assistente allenatore prima di Fulvio Bertini (altra vecchia conoscenza santacrocese) per 3 anni e poi di Hubert Henno nell’ultima stagione, torna ai Lupi mettendo a disposizione sia la sua esperienza di oltre 15 anni con i giovani sia la maturità acquisita nelle ultime stagioni in Ligue A. Oltre al ruolo di assistente allenatore, Bulleri ricoprirà anche la carica di responsabile tecnico del settore giovanile della società. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Consar riporta a casa Arasomwan. In arrivo anche Roberto Pinali?

    Di Redazione Comincia a prendere forma la Consar che disputerà il prossimo campionato di Serie A2. Dopo la prima (e unica) conferma ufficiale del regista Manuel Coscione, Il Corriere Romagna annuncia il ritorno di Martins Arasomwan, già a Ravenna nella stagione 2020-2021. Il nigeriano tornerebbe a vestire la maglia ravennate probabilmente con doppio ruolo: nato centrale, Arasomwan all’occorrenza si è fatto valere anche come opposto e nella prima fase della stagione andrà probabilmente a sostituire il titolare Bovolenta che nel frattempo sarà impegnato nei Campionati Europei Juniores. Spetterà poi a Bonitta decidere se utilizzarlo come opposto di riserva o al centro. Tra i volti nuovi, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino Romagna ci sarebbe inoltre lo schiacciatore bolognese Roberto Pinali, fratello maggiore dell’azzurro Giulio. Prodotto del vivaio modenese, Roberto è reduce da una stagione positiva a Portomaggiore in A3, mentre in precedenza aveva giocato a Potenza Picena in A2 e Motta di Livenza in A3. In diagonale con Coscione potrebbe giocare un altro confermato, l’olandese Niels Klapwijk. LEGGI TUTTO

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    Vincenzo Mastrangelo è il nuovo coach della Kemas Lamipel Santa Croce

    Di Redazione Vincenzo Mastrangelo è il nuovo Coach della Kemas Lamipel Santa Croce. Mastrangelo, 52enne tecnico di Gioia del Colle, sarà nella cittadina conciaria già dalla prossima settimana. Conquistata la Coppa Italia e la promozione in Serie A2 con Reggio Emilia, Mastrangelo ha ceduto alle lusinghe dei biancorossi. Conosciamo le motivazioni che hanno portato il tecnico Vincenzo Mastrangelo a Santa Croce. Raccontaci l’ultima stagione pazzesca a Reggio Emilia. “È stata una stagione che sarà ricordata come qualcosa di eccezionale per l’intera pallavolo italiana. La maggior parte degli atleti di Reggio Emilia non aveva mai giocato partite così importante, la maggior parte aveva poca esperienza in questi palcoscenici. Dalla partita di Santacroce a dicembre, quando vincemmo 3-2 è cambiato qualcosa nei giocatori di Reggio Emilia. Consideravo Santa Croce  fortissima , vincere in quel palazzetto era sintomo di carattere. Con la vittoria della Coppa Italia abbiamo iniziato a programmare il finale di campionato per riuscire a giocare al meglio i Playoff. Tutti sono stati bravi, dallo Staff tecnico a quello fisioterapico. Era da molto tempo che nessuno riusciva a vincere Coppa e Campionato nella stessa stagione. Spero che Reggio riesca a fare la SuperLega”. Il tuo futuro a Santa croce. “I contatti con i Lupi sono iniziati quattro anni fa. Quel 19 dicembre Alberto mi ha fatto una battuta e me la sono portata dietro fino alla firma con la Kemas Lamipel. Il Vicepresidente Alberto Lami mi ha trattato molto bene, ho siglato un contratto che mi legherò a questa realtà per due anni. Ci sono le condizioni ottimali per fare bene, per giocare una pallavolo ad altissimo livello. Quando finirà il mercato metteremo degli obiettivi”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Motta annuncia l’arrivo di Andrea Schiro: “Mi sento già a casa”

    Di Redazione Inizia a prendere sempre più forma la squadra biancoverde che affronterà il prossimo campionato di Serie A2 targato Credem Banca. Tra i nomi di spicco che arriveranno nella provincia di Treviso c’è sicuramente quello di Andrea Schiro.Vicentino, scuola Pallavolo Padova, classe 2001 che per l’HRK Diana Group giocherà da banda, dopo l’esperienza come opposto. Per Andrea sarà l’occasione di mettersi alla prova dopo l’anno in Superlega con la Kioene Padova e le tante estati azzurre con la nazionale minore. Campione del mondo lo scorso settembre insieme all’ex Ferrato. Andrea è attualmente impegnato a Cavalese con il gruppo azzurro under 22 che si prepara ad affrontare gli europei di categoria, ma noi lo abbiamo “disturbato” per qualche domanda. Ciao Andrea come stai? Al momento sei impegnato con la nazionale, ci racconti qualcosa? “Sono molto carico e orgoglioso di potermi allenare e confrontare con atleti della mia età, sono sicuro che questa esperienza mi potrà fare bene sia a livello sportivo che personale. Attualmente sono impegnato con il gruppo della nazionale under 22, ci stiamo allenando a Cavalese, per prepararci al meglio agli europei di categoria dato che la qualificazione l’abbiamo appena raggiunta a Guidonia. Infatti siamo giusto appena rientrati da Lussemburgo dove abbiamo avuto modo di confrontarci contro la nazionale tedesca.” Il prossimo anno per te ci sarà Motta, giocherai da banda e avrai l’occasione di metterti in mostra. Cosa ti aspetti? “Sicuramente da parte mia l’aspettativa è al massimo: cercherò soprattutto di lavorare tecnicamente così da poter contribuire al meglio all’interno della nuova squadra. Sono contento di poter tornare a fare il posto 4. La cosa che più mi rende felice è che questo ruolo offre la possibilità di confrontarsi con più fondamentali. Mi aspetto di affrontare questa nuova opportunità al meglio.” Cosa ti ha spinto a firmare per la Pallavolo Motta e che squadra pensi sarà? “L’interesse nei miei confronti, la serietà dimostrata e la capacità di avermi già fatto sentire a casa sono alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a decidere di entrare a fare parte di questo gruppo. Come appunto detto prima mi aspetto molto da questa nuova esperienza, sono sicuro che il gruppo spingerà al massimo.” A Motta tutti parlano di clima e tifo molto caldo, cosa vuoi dire ai tuoi nuovi tifosi? “Anche se ora sono impegnato con la nazionale u22, non vedo l’ora di entrare in palazzetto ed iniziare a prepararmi al meglio per questa nuova stagione! Ci vediamo presto, forza Leoni” (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Padura Diaz resta a Bergamo: “Darò tutto me stesso”

    Di Redazione Due. Come il suo posto in campo, come la voglia di replicare con Bergamo. Perché Williams Padura Diaz non lascia, raddoppia. Il 35enne martello italo-cubano rimane in rossoblù e lo fa mettendo subito in chiaro ruolo ed obiettivi. Con la sua tradizionale verve. Del trascinatore, dell’uomo-faro per i giovani e di quello pronto a mettere sempre la faccia. Personalità, grinta, carattere e sfrontatezza di un professionista vero, autentico e sempre più al centro del progetto. “Ho parlato con la società, sono molto contento e motivato. Essere al centro di un nuovo ciclo è motivo d’orgoglio perché la volontà, oltre a quella di dare tutto me stesso, è di aiutare gli altri ragazzi nel percorso ed essere un fulcro per il gruppo che sta prendendo forma” spiega. “La nuova A2? Il livello sarà stellare. Come quello che ho vissuto con la maglia di Reggio Emilia al mio arrivo in Italia oltre dieci anni fa. Quando si potevano schierare due stranieri per una regola che è stata ripristinata per la prossima stagione. Vantaggio da sfruttare sarà quello di non avere la pressione del risultato e di non essere la squadra da battere. Non si deve essere convinti d’essere i migliori, piuttosto dimostrarlo sul campo battendoci ad armi pari su tutti i campi e contro ogni avversario”. “La base, l’elemento cardine per tirar fuori qualità, dedizione, sacrificio e voglia di non mollare mai. Anche quando gli altri si mostrano superiori a te. Perché nell’arco di un’annata la flessione è fisiologica ed è quello il momento in cui si fa la differenza, con la mentalità. Perché i migliori sono quelli che riescono a mascherare la fase critica e a ripartire più convinti”. Su Copelli, nuovo arrivo: “Un giocatore fantastico, emblema proprio della fame e dell’ambizione. Basta guardare il suo rendimento nell’ultimo biennio. Non per nulla il club ha deciso di cominciare la campagna acquisti da lui. E’un simbolo della voglia di fare la differenza, rispettando tutti ma senza aver paura di nessuno”. Su Jovanovic: “Conosco molto bene Igor. Me lo ricordo da avversario in Italia, sia a Bergamo che a Livorno. L’ho seguito tantissimo nell’ultimo torneo in Spagna che ha vinto con l’Almeria: è stato protagonista di un percorso meraviglioso che si è concluso con uno scudetto meritatissimo. E’umile, forte, innamorato di questi colori e il suo ritorno è alquanto significativo. Mi ricordo che quando veniva sconfitto, bastava guardarlo negli occhi per capire quanto fosse un leone in gabbia. La sua mentalità da guerriero è tutta lì”- “L’Agnelli Tipiesse che sta nascendo mi ricorda molto l’esperienza a Civita Castellana. Con un paio di leader, con ruoli ben definiti. Si era creata una famiglia autentica, reale. Essere leader non vuol dire esserlo solo in palestra, ma anche fuori. Con comportamenti irreprensibili affinché i giovani vedano una guida anche nei momenti di difficoltà. Un esempio da seguire. Come successe in quell’anno in cui si era formato un gruppo amalgamato con ragazzi carichi e sempre pronti a dare tutto per la maglia e per fare uno step in più. Che fosse tecnico e anche psicofisico”. (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO

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    Un altro Douglas a Vibo, ma è coach Cezar: “Società seria, ho accettato subito”

    Di Redazione Sulla panchina della Tonno Callipo Volley arriva il brasiliano Cezar Douglas. Il sodalizio giallorosso del Cavaliere Pippo Callipo ha individuato nell’ex tecnico della Kemas Lamipel Santa Croce esperienza, dinamicità e sagacia tecnico-tattica, le giuste caratteristiche per guidare la squadra che si presenterà ai nastri di partenza del Campionato di Serie A2 con il chiaro intento di tornare immediatamente in SuperLega. LA CHIAMATA DELLA TONNO CALLIPO. “Conoscevo già la Società calabrese perché da qui sono passati tanti brasiliani. Ho avuto anche modo di allenare in Brasile alcuni di loro come ad esempio Rapha Oliveira. Ho sempre sentito parlare molto bene del Club per la serietà e la buona organizzazione. È risaputa anche l’accoglienza delle persone del posto. Non posso nascondere che ho sempre guardato a questa realtà con un certo interesse. È stata una grande soddisfazione ricevere la chiamata della Tonno Callipo e non ho esitato ad accettare la proposta”. L’ESPERIENZA IN ITALIA E LE ORIGINI VENETE. “Attratto dal Campionato più competitivo del mondo, sono arrivato in Italia nel 2017. Durante i dieci anni da allenatore nella Superlega brasiliana mi è capitato di ascoltare le considerazioni degli atleti che avevano giocato in Italia, mi raccontavano dell’ambiente e del metodo di lavoro. Ciò ha alimentato la mia curiosità e ho deciso di venire in Italia a cui ero già legato da un filo sottile in quanto i miei bisnonni erano veneti, di Rovigo. Per tre mesi ho studiato la lingua, e poi ho iniziato a frequentare gli allenamenti e le gare di Campionato e Supercoppa delle squadre di Superlega: Milano, Modena, Verona, Perugia, Castellana. Trascorso questo periodo stavo per rientrare in Brasile quando ho ricevuto la chiamata di Andria in Serie B”. IL CREDO DA ALLENATORE.  “Organizzazione e intensità di lavoro. Sono questi i due elementi che servono ogni giorno in allenamento. Serve programmare e pianificare bene il lavoro, serve la sinergia e la collaborazione di tutto lo staff che ruota intorno alla squadra. I giocatori devono sentire che c’è intesa. Allo stesso tempo bisogna affrontare ogni seduta di allenamento con intensità e dinamismo”. LA STRADA PER IL SUCCESSO IN A2. “Per vincere un torneo di A2 bisogna capire che ogni partita è una battaglia importante. Occorre dare il massimo contro ogni avversario. Per ogni gara si fanno delle variazioni tattiche ma l’atteggiamento deve essere sempre il medesimo nell’affrontare ogni concorrente. Con due atleti stranieri in squadra si alzerà il livello fisico e tecnico di tutti i roster. Si prospetta un torneo molto competitivo in cui almeno 8 squadre saranno in lizza per i primi posti”. LA SCELTA DEI GIOCATORI. “Per la scelta dei nuovi giocatori, insieme ai dirigenti societari, stiamo dando rilevanza al bagaglio di esperienza che ognuno di loro può portare con sé ed alla combinazione delle diverse caratteristiche tecniche cercando il giusto equilibrio tra i vari elementi. Anche l’aspetto motivazionale è importante. Si deve trattare di atleti che siano convinti di venire a Vibo. La Società vuole questo e anche ad un allenatore piace lavorare con giocatori che vogliono indossare questa maglia capendo la loro responsabilità e l’obiettivo del Club”. CURIOSITÀNon è la prima volta che un allenatore proveniente dal club toscano approda sulla panchina giallorossa; era già accaduto nella stagione 2011–2012 con il giovane tecnico piemontese Gian Lorenzo Blengini, con alle spalle l’esperienza a Santa Croce. A Vibo rimase per tre stagioni, conducendo la Tonno Callipo per ben due volte ai Play Off scudetto, una semifinale (2012–2013) e un quarto di finale in Coppa Italia (2014–2014). Cezar Douglas è il secondo brasiliano a sedere sulla panchina giallorossa: lo ha preceduto Marcelo Fronckowiak, nativo di Porto Alegre, subentrato a Lorenzo Tubertini l’undici gennaio 2018, con la formazione del patron Pippo Callipo al terz’ultimo posto dopo 17 turni di campionato con 10 punti e reduce da 11 sconfitte consecutive. LA CARRIERALa maggior parte della carriera di allenatore Cezar Douglas l’ha trascorsa nella Superliga brasiliana prima alla guida del Voley Futuro – Aracatuba (dal 2006–2007 al 2012–2013) e successivamente al Funvic Taubate (dal 2013–2014 al 2016–2017) con la quale ha vinto due volte la Coppa del Brasile, tre volte il campionato Paulista e una Coppa São Paulo.Dopo questo intenso periodo di lavoro e di importanti risultati sportivi Cezar Douglas ha deciso di trasferirsi in Italia per studiare ed approfondire la conoscenza della “pallavolo italiana”.Nel nostro campionato ha esordito nella stagione 2017–2018 con il ruolo di Direttore Tecnico della Florigel Andria (Serie B).Nella stagione 2019-2020, precisamente il 17 gennaio 2019, raggiunge un accordo con il Santa Croce sull’Arno, formazione di Serie A2, dove collabora con l’head coach Alessandro Pagliai. La regular season è stata chiusa al sesto posto in classifica con dieci vittorie.Dopo una stagione in Qatar sulla panchina dell’Al Gharafa S.C., è tornato alla guida dei “Lupi” in qualità di capo allenatore, riuscendo a centrare il secondo posto al termine della regular season con 47 punti dietro l’ Agnelli Tipiesse Bergamo a quota 60 punti, superando formazioni del calibro di Cuneo (46) e Conad Reggio Emilia (44) e la quotata BCC Castellana Grotte, che ha chiuso anch’essa a 44 punti. Sono state 14 le vittorie (undici per 3-0, due per 3-1 e una alla frazione decisiva), a fronte di 10 sconfitte, sei delle quali scaturite al tiebreak decisivo, due per 3-1 e altrettante al quinto e decisivo parziale.Nei Play Off promozione, dopo aver superato i quarti di finale rifilando un doppio perentorio tre a zero alla Gruppo Consoli McDonald’s Brescia, il sogno promozione è svanito in semifinale contro la BAM Acqua San Bernardo Cuneo, perdendo tre a uno in casa e tre a zero in trasferta. LO STAFF TECNICOIn panchina ad affiancare coach Cezar Douglas, ci sarà il trentottenne Francesco Racaniello che fungerà da vice allenatore e lo scoutman Giampaolo Maragò. Francesco Racaniello è reduce dall’esperienza come allenatore della Mya Volley Marcianise in A3. Nella stagione precedente era stato vice alla Prisma Taranto in A2. La carriera del tecnico pugliese inizia come scoutman nel 2009 a Gioia del Colle in serie A2. Poi il passaggio a Corigliano, due anni ad Avellino (il secondo da vice), il salto in A1 con il Sansepolcro prima di accettare l’incarico di dirigere le giovanili a San Marino dal 2015 al 2017. Torna in Campania a Ischia nel 2017 dove vince il campionato di serie C. Un altro anno in cadetteria sull’isola, poi ad Atripalda come primo allenatore. Nel suo palmares anche la partecipazione alla World Cup disputatasi in Giappone (2015) come scoutman del Venezuela, un European Silver League e un Europeo con la nazionale austriaca (2019). Per Racaniello anche un’esperienza francese, nel 2013/14, nelle fila dell’Asul Volley Lyon. Giampaolo Maragò, giovane e intraprendente vibonese, classe ’95, laureato in Scienze Motorie, che aveva già trovato spazio nell’ambiente giallorosso ricoprendo per due anni il ruolo di scoutman per la Serie B e il Settore Giovanile. Promosso in Prima Squadra dopo l’impegno dimostrato a supporto delle attività dello staff tecnico guidato da Valerio Baldovin nel precedente biennio. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo spagnolo Aitor Barreros Casado nello staff tecnico di Brescia

    Di Redazione La Pallavolo Atlantide Brescia continua ad investire per accrescere la qualità del proprio settore tecnico e si assicura per il prossimo anno l’esperienza di Aitor Barreros Casado. L’allenatore spagnolo, conosciuto nelle passate trasferte a Ibiza come vice del compianto Piero Molducci, seguirà da vicino sia il settore giovanile che la prima squadra di Serie A2 maschile. “È un tecnico molto preparato e titolato – racconta il coach della squadra bresciana, Roberto Zambonardi – ha sostituito Molducci durante la malattia, portando l’Ushuaia alle fasi finali del campionato spagnolo. Ha fatto bene in realtà internazionali molto diverse ed è un aiuto necessario, che si rivelerà prezioso per migliorare ancora il livello qualitativo delle nostre sedute tecniche. Seguirà in particolare le squadre maschili U17 e U19 e gli allenamenti della serie A ovviamente, integrando il lavoro mio e di Paolo Iervolino“. Coach Barreros Casado, 43 anni, oltre che in Spagna ha lavorato in Francia e ha passato l’ultima stagione nella massima serie finlandese con il Raision Loimu. È stato giocatore ed è allenatore da 15 anni: si occupa con passione ed entusiasmo di formazione, reclutamento, pratica e strategie di gioco, statistica, sia per formazioni maschili che femminili. “Per me avere la possibilità di fare esperienza in Italia è un sogno che si avvera – ammette il tecnico iberico – è il campionato più bello, ambito da chiunque ami la pallavolo. Se incontrare la squadra di Brescia nei tornei a Ibiza è stata una fortuna, aiutata dalla mediazione del grande Piero Molducci, avere oggi l’opportunità di collaborare con l’Atlantide è un onore. Ho visto molto lavoro e voglia di vincere nel team dei Tucani: sarà un piacere unire le forze con Roberto (Zambonardi) e Paolo (Iervolino), imparare da loro e dare il mio contributo per continuare a tenere acceso il sogno della Superlega“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO