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    Il procuratore Raguzzoni: “Paola Egonu ha fatto una scelta di cuore”

    Di Redazione Dopo la conferma ufficiale della permanenza di Paola Egonu all’Imoco Volley Conegliano, il procuratore della stella della nazionale, Marco Raguzzoni, svela i dettagli della sua scelta in un’intervista a Il Gazzettino Treviso. E conferma, se ce ne fosse stato bisogno, quanto detto all’epoca dell’offerta presentata dal Fenerbahce per aggiudicarsi l’opposta: “Sì, era reale, e ce ne sono state anche altre. C’è stato un club italiano che si è fatto sentire con un’offerta molto importante. Ma Paola ha ritenuto che la cosa migliore da fare fosse rimanere all’Imoco. La sua è stata una decisione di cuore“. “L’accordo con l’Imoco – spiega l’agente – era stato già trovato ad aprile. Paola aveva espresso l’intenzione di rimanere un altro anno e chiudere un percorso con Conegliano, che potrà eventualmente allungarsi in futuro. In quel momento ha detto: ‘Non ho quasi mai giocato davanti ai nostri tifosi. Andare via con i palazzetti ancora a porte chiuse mi sembrerebbe brutto, anche perché sono arrivata qui per quello che l’Imoco rappresenta come club e come tifoseria. Sarebbe un peccato non giocare un’intera stagione davanti al pubblico del Palaverde’. Questa è stata una delle ragioni fondamentali che l’hanno portata a decidere di rimanere dov’è“. Raguzzoni parla anche della decisione del Coni di non assegnare a Egonu il ruolo di portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi, come invece sembrava possibile alla vigilia: “Non le ha pesato. Per lei era un privilegio essere lì a giocarsi questa possibilità, vista anche la sua giovane età. Se fosse successo sarebbe stata contenta, non è andata bene, ma pazienza. Mi ha detto: ‘È giusto che la precedenza sia andata a chi in carriera ha già vinto medaglie olimpiche’“. LEGGI TUTTO

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    Savino Del Bene Scandicci sempre più verdeoro. Ecco Ana Beatriz Correa

    Di Redazione E’ una Savino Del Bene Volley sempre più verdeoro. La centrale brasiliana Ana Beatriz Correa, infatti è una nuova giocatrice della società del Patron Nocentini.  La giocatrice, nata a Sorocaba nel 1992, è alla prima esperienza in terra estera e ha scelto l’Italia per iniziare una nuova avventura fuori dai confini nazionali.  Beatriz Correa, in arte Bia, ha giocato nelle ultime due stagioni nell’Osasco-Audax. Nel suo palmares può annoverare un Grand Prix nel 2017 e un Mondiale Under 18. Con i club ha vinto il campionato brasiliano nel 2012, e due edizioni della Coppa Sudamerica per Club.   Le dichiarazioni di BIA: “Questa è la mia prima esperienza all’estero e addirittura in un paese così grandioso e famoso come l’Italia. In Italia c’ero già stata poche volte per giocare ma Firenze ancora non ho avuto il piacere di conoscere e soprattutto dopo aver sentito tante lodi alla città non vedo l’ora di arrivarci e conoscere tutte le famose attrazioni turistiche di Firenze.  Non vedo l’ora di arrivarci. La Savino Del Bene è una squadra importante, è arrivata ai quarti di finale di Champions l’anno scorso. Conosco le sue grandi pallavoliste nonostante non ci abbia giocato come Malinov, Pietrini e Lippmann. Ho grandi aspettative, voglio dare il mio meglio per portare la squadra al top nella classifica, credo sia questo il desiderio di ogni pallavolista”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Megabox, il ds Babbi: “Due anni fa non esistavamo, guardate cosa abbiamo fatto”

    Di Redazione La Megabox Vallefoglia ha già coronato il successo dei successi: la promozione in serie A1. Dietro le quinte della macchina organizzativa, Pier Giuseppe Babbi. Il direttore sportivo della società marchigiana è tra i più vincenti ds italiani. La sua bacheca è ricca di supercoppe e scudetti, una Coppa Italia e due coppe internazionali. Il Corriere di Romagna-Forlì ha intervistato Babbi, che ha dedicato la promozione in massima serie alla società sportiva dove ha mosso i primi passi. Dopo tante vittorie, ci si riesce ancora a emozionare ? “Certo, perché vincere non è mai facile ed è sempre il coronamento di un percorso che è costato sudore e fatica. Sabato, quando ho visto cadere l’ultima palla a terra, non nascondo che ho provato una gioia infinita perché questa squadra ha fatto realmente qualcosa di straordinario. Soprattutto se pensiamo che fino a due anni fa non esisteva”. In che senso? “Nel senso che nell’estate del 2018 siamo partiti completamente da zero. Quando il presidente Ivano Angeli mi ha contattato spiegandomi il progetto, sono rimasto colpito dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di fare e così mi sono buttato in questa avventura. Abbiamo acquistatoidiritti per iscriverci al campionato di B1 e siamo partiti con l’intenzione di salire nel giro di un paio di anni. Ma fin da subito la squadra ha iniziato a giocare un’otti ma pallavolo conquistando le prime posizioni. Purtroppo, proprio nel momento in cui eravamo lanciatissimi, è arrivato il Covid e siamo stati costretti a fermarci. Una delusione enorme. A maggio 2020, però, ci è stata data la possibilità di acquistare i diritti di A2 di Baronissi e non ci siamo fatti scappare l’occasione. Perché, come dico sempre, quella promozione sarebbe stata nostra sul campo”. Ha una dedica particolare ? “Dedico questo successo, come tutti gli altri, al mio amico Paolo Stefanini, al mio mentore Walter Rinaldi e a tutta la Pallavolo Viserba che porto sempre nel cuore. La mia carriera è nata e partita dalla palestra Rinaldi. Ecco, forse l’unico rammarico di questi anni è proprio non aver potuto portare il Viserba dove meritava. Quando abbiamo iniziato il nostro percorso con Luigi Morolli in panchina, eravamo in C2. Abbiamo scalato tutte le categorie fino alla B1 quando, nel campionato 1997­-98, arrivammo a pari punti con la Icot Forlimpopoli. Per un miglior quoziente set, però, vinsero loro. Dopo un paio di giorni, a Paolo Stefanini arriva una telefonata della Federazione che praticamente ci conferma anche la nostra promozione in A2. Purtroppo, come poi è capitato anni dopo sempre a Viserba, nessuno ci ha dato una mano e abbiamo dovuto rinunciarvi. Ma questa è Rimini” . LEGGI TUTTO

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    Pietro Maschio: “Sono fiducioso sull’iscrizione di Bergamo e Casalmaggiore”

    Di Redazione Con la promozione ottenuta sabato dalla Megabox Vallefoglia si delinea il quadro della prossima Serie A1, che dovrebbe essere formata da 14 squadre, anche se permangono le incognite sulla situazione di VBC Èpiù Casalmaggiore e Volley Bergamo. Un tema sul quale esprime ottimismo il co-presidente dell’Imoco Pietro Maschio, intervistato da Il Gazzettino Treviso: “È vero che c’è un po’ di foschia sul futuro di quei club, ma sono più fiducioso che pessimista sulla loro presenza. Penso che la prossima A1 sarà a 14 squadre, e comunque non ci sarà un numero dispari di iscritte“. Nell’intervista Maschio traccia anche un quadro generale del campionato: “Ci sono due blocchi. Il primo è composto da noi e da squadre che erano già competitive l’anno scorso e hanno alzato l’asticella: Novara, Monza e Scandicci hanno costruito squadre ancora più forti, Chieri sarà una conferma e Busto Arsizio magari non avrà più il budget di qualche anno fa, ma resta un club competente e organizzato. Poi c’è un gruppone contrassegnato da grande equilibrio e che ipoteticamente si giocherà gli ultimi due posti disponibili per i play off. Tra queste squadre nessuna parte nettamente favorita o sfavorita: molto dipenderà dai dettagli, come gli infortuni, lo stato di forma, l’organizzazione“. LEGGI TUTTO

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    Lucia Bacchi saluta la pallavolo giocata a 40 anni: “E’ stato stupendo chiudere così”

    Di Redazione Un giorno dopo il raggiungimento della promozione in serie A1 femminile, con la Megabox Vallefoglia che corona il sogno, il capitano delle Tigri Lucia Bacchi annuncia il ritiro dalla pallavolo giocata. E lo fa dopo aver aggiunto al proprio palmarès la coppa dei Play Off Promozione e il premio MVP del torneo. Come riporta La Provincia di Cremona, infatti, la schiacciatrice classe 1981 appende le ginocchiere al chiodo: “E’ stata una stagione difficile, faticosa, ma alla fine davvero gratificante. Stavolta però, mi ritiro davvero”. Bacchi conclude: “Quest’anno ho davvero tirato al massimo, lavorando la mattina e allenandomi il pomeriggio, facendo trasferte in macchina da sola il giorno della partita perché non potevo staccare prima dal lavoro. La soddisfazione è immensa, ed è stato stupendo chiudere così”. LEGGI TUTTO

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    Giulia Gennari resta nell’Olimpo: terza stagione in maglia Imoco

    Di Redazione Giulia Gennari, palleggiatrice nata a Roma il 23 giugno 1996, è stata confermata per la sua terza stagione con la maglia dell’Imoco Volley Conegliano. In due stagioni Giulia è passata dal recitare sul palcoscenico della Serie A2 con le friulane del Martignacco a vestire la maglia azzurra quest’estate nel gruppo “olimpico”, con un palmarès che attualmente la vede contemporaneamente Campionessa d’Italia, d’Europa e del Mondo in carica con la maglia gialloblù numero 13, che sarà sua anche nella prossima stagione. In queste due stagioni Gennari è cresciuta moltissimo grazie all’impegno quotidiano ed è entrata nel gruppo come uno degli elementi fondamentali nella “panchina” gialloblù, brava a coprire le spalle alla capitana Wolosz e a farsi trovare sempre pronta sia nelle occasioni in cui ha giocato titolare, sia nei blitz per i giri in battuta o come arma tattica nel doppio cambio, inserendosi anche a meraviglia nel gruppo delle Pantere.La sua conferma diventa strategica nello scacchiere dell’Imoco Volley in previsione di una stagione con tanti impegni su cinque fronti caldi (Campionato, Champions, Mondiale, Supercoppa, Coppa Italia), dove ci sarà occasione di confermare le proprie doti, galvanizzata anche dalla chiamata in azzurro che la vede ora impegnata a Cavalese con il gruppo che si giocherà i 12 posti per le Olimpiadi di Tokyo. Ecco la sua intervista dal ritiro azzurro: In due stagioni a Conegliano hai già vinto tutti i trofei, te l’aspettavi quando sei arrivata? “Sicuramente quando ho firmato per l’Imoco Volley sapevo che a Conegliano c’era una società forte e una realtà vincente, ma conquistare così tante vittorie sinceramente non me l’aspettavo. Che devo dire, in due anni di A1, dopo tanta A2, ho vinto con l’Imoco tutti i trofei possibili, meglio di così!” Dopo tutte queste vittorie,  quali potranno essere le motivazioni del gruppo per la stagione futura? “Il nostro è un gruppo che si motiva da solo, l’obiettivo è sempre vincere e spingere ogni giorno per dare il massimo. Sappiamo che ci sarà tanta attenzione nei nostri riguardi, ancora più degli anni scorsi, la concorrenza è tanta e sempre più attrezzata, non ci mancheranno gli stimoli per andare a caccia di altre vittorie.” Quali sono i ricordi-flash più importanti,  belli e meno belli, di questi anni con l’Imoco? “Il primo ricordo è certamente il mio esordio con Casalmaggiore due anni fa da titolare alla terza giornata, poi certamente la fortissima emozione della vittoria in Cina Mondiale per Club, e il terzo ricordo più forte è la Champions di quest’anno, un traguardo speciale per il nostro gruppo. Era un trofeo che squadra e società o cercavano da tanto ed è arrivato dopo una partita dura, equilibrata e sofferta, è stato bello vincerla in quel modo coronando tanto lavoro, un ricordo che terrò per sempre.” Cosa rende questo club speciale, impossibile da lasciare per tanti giocatori? “All’Imoco, e non è una frase fatta, siamo proprio una famiglia, si sono creati forti legami, una alchimia vincente. C’è un club competente, uno staff di livello top, società e allenatori ci forniscono tutti i mezzi possibili per dare il meglio nel nostro lavoro, tifosi splendidi, è un’ambiente speciale in cui è un  piacere lavorare.” Com’e’ la sensazione di essere contemporaneamente campione d’Italia, d’Europa e del Mondo? “Orgoglio, ma anche grossa responsabilità, è una combinazione che capita di rado! Ci stimola per concentrarci anno prossimo ancora di più”. Con l’Imoco sei arrivata anche in nazionale, le tue sensazioni e le tue aspettative per quest’estate?  “Sono superorgogliosa e superfelice che sia arrivata anche questa mia prima convocazione in Nazionale, questo mi rende soddisfatta del percorso che mi ha portato fino a qui. Le mie aspettative? Continuare a crescere ed imparare in un contesto molto molto stimolante, voglio continuare a rubare con gli occhi di qua e di la’ da tante campionesse che sono qui, come ho fatto in questi anni con l’Imoco e così migliorare il più possibile il mio bagaglio. Sono avvantaggiata dal fatto che qui ci sono tante ragazze che sono anche mie compagne all’Imoco, questo fattore mi ha facilitato l’inserimento nel gruppo azzurro, è proprio un’esperienza bellissima che sto vivendo con grande orgoglio e voglia di mettermi in gioco anche a questo livello.”  (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Linda Nwakalor vicina al salto di categoria con la maglia Bartoccini Fortinfissi?

    Di Redazione Dopo aver accolto tra le propria fila Anastasia Guerra, appena qualche giorno fa, la Bartoccini Fortinfissi Perugia non smette di guardarsi intorno alla ricerca dei profili migliori per costruire la giusta competitiva squadra per la prossima stagione. Secondo La Nazione Umbra, infatti, il nuovo tecnico Luca Cristofani potrebbe aver influito sulla scelta della giovane centrale Linda Nwakalor che, sempre secondo il quotidiano, sarebbe vicina all’accordo con le “magliette nere”. Nwakalor, giovane lecchese classe 2002, ha già dimostrato le sue grandi abilità come mattatrice del Club Italia Crai, in serie A2, dove gioca dal 2018. Con un totale di 25 partite disputate e 242 punti realizzati, Linda si colloca settima nella classifica di categoria, come efficacia nel suo ruolo. Un tassello importante, quindi, per la Bartoccini Fortinfissi che arricchirebbe una squadra già piena di nomi interessanti come Diouf e Havelkova, da cui Nwakalor potrà imparare in esperienza. LEGGI TUTTO

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    Nicola Turco pensa al ritorno in A1, questa volta a Napoli

    Di Redazione Da più di un anno era scomparso dalla scena pallavolistica con la sua Volalto 2.0 Caserta, la cui domanda di iscrizione all’ultimo campionato di Serie A1 era stata rigettata. Ora però Nicola Turco torna alla ribalta nel suo stile, dichiarando alla sua testata Notix di essere pronto ad acquisire il diritto sportivo per tornare nella massima serie: questa volta, però, non più a Caserta ma a Napoli, sede che realizzerebbe un vecchio “pallino” del presidente. “Decideremo in famiglia la prossima settimana – dice Turco – se lo faremo sarà mio figlio Carmine a portare avanti l’operazione pallavolo femminile“. Ancora tutti da definire, naturalmente, i contorni dell’operazione, compresa la società da cui il dirigente campano dovrebbe acquisire il titolo. (fonte: Notix.it) LEGGI TUTTO