Nessun passo indietro per Giulio Sabbi: “La stagione non è ancora finita”
Di Roberto Zucca
È difficile, togliere dal suo viso l’espressione di chi, nonostante tutto, conferma la fermezza e la determinazione insita nel suo carattere. Giulio Sabbi è colui che le battaglie le combatte fino alla fine. È anche colui che avanza, anche dopo il fischio finale, dopo uno o più conflitti persi dalla sua Top Volley Cisterna, consapevole che le guerre sono spesso complesse e impegnative:
“Io vado avanti settimana dopo settimana. Mi guardo indietro e vedo che c’è un gap tra ciò che facciamo in allenamento e ciò che poi esprimiamo in partita. Questo mi spiace, personalmente cerco di portarmelo a casa e di lavorarci la settimana successiva in palestra. È una stagione dura, non solo per i risultati, ma io non indietreggio di un passo”.
Sabbi, questi risultati da Cisterna non se li aspettava nessuno.
“Nemmeno noi. Siamo partiti ad inizio stagione con molte certezze, la prima era quella di poter fare bene. Non riusciamo a trovare continuità, in campo è fondamentale. Facciamo delle cose bene ma poi su altre cadiamo. Bisogna insistere”.
Quando si parla di stagione fallimentare, lei a cosa pensa?
“Che la stagione non è ancora finita. Mi dispiace per le tante sconfitte, che non erano in programma, e per i risultati attesi che erano ben diversi rispetto all’ultimo posto in classifica. Stiamo cercando di fare qualcosa di più, ci sono ancora partite nelle quali possiamo dire la nostra”.
Foto Lega Pallavolo Serie A
Come si fa a non cedere il passo?
“Io non lo faccio mai. Sono così anche nella vita. Conosco situazioni in cui bisogna adattarsi. L’estero mi ha insegnato proprio questo. Certo, i risultati in quel caso sono arrivati, ma la base era quella di una grande incognita”.
Cosa pensa della riduzione a un solo mese del campionato cinese?
“Loro credo siano molto scottati da ciò che è successo, anche perché è partito tutto da lì. Ricordo quelle settimane, ricordo quando tutto ciò che abbiamo poi vissuto in Italia era solo un’immagine lontana, tranne per chi, come noi, era dentro quella bolla. È un paese che sa sempre stupirti, ma è anche un paese talmente vasto che se non monitorato rischia di collassare. Il volley in Cina è un bel ricordo. Spero di poterlo vedere ripartire presto, anche perché ho lasciato tanti amici che non vedono l’ora che si ritorni in campo”.
Due figlie, il matrimonio. Che rivoluzione è stata la sua vita negli ultimi anni?
“Una gran bella rivoluzione. Adesso lei sentirà mia figlia in sottofondo che piange, ma è tutto molto divertente. I figli ti cambiano, ti assorbono e Federica è sempre un punto fermo quando c’è bisogno di una parola in più. Per quello le dico che poi, a bocce ferme, sono uno che tendenzialmente vede sempre il bicchiere mezzo pieno”. LEGGI TUTTO