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    Abbiati-Andreatta, gli inseparabili: “Faccio fatica a pensare di giocare con altri”

    Di Roberto Zucca

    L’estate di Andrea Abbiati e Tiziano Andreatta è una stagione di colori. Dall’oro, all’argento al bronzo, la coppia più longeva del Beach Volley italiano può sicuramente affermare di aver vinto qualsiasi tipologia di premio. E adesso si prepara con rinnovato vigore alle Finali del Campionato Italiano Assoluto che si giocheranno nel weekend a Caorle. Questo il (provvisorio) bilancio di Abbiati ai nostri microfoni:

    “È un’ottima annata, non possiamo lamentarci. Abbiamo centrato il primo posto ad Albisola e Cordenons e nelle altre tappe, esclusa una in cui non abbiamo preso parte per un impegno internazionale, siamo sempre saliti sul podio“.

    Il Campionato Italiano come obiettivo. Una scelta strategica?

    “Intanto è un obiettivo. Per la prima volta, dopo alcuni anni di sperimentazione e di prove sul dove riuscire ad arrivare, anche puntando maggiormente sulla dimensione internazionale, ci siamo posti degli obiettivi concreti. Finora il Campionato Italiano è stato ciò a cui ci siamo dedicati con concretezza e abbiamo fatto molto bene. Abbiamo sacrificato un po’ le tappe estere, ma non a malincuore, perché gli impegni lavorativi, al di là del Beach Volley, sono stati più coinvolgenti del solito per entrambi“.

    Foto Federazione Italiana Pallavolo – Centro Estate Viva

    A Caorle si punta in alto?

    “Si cerca di puntare in alto sempre. Sarà difficile come ogni tappa, ma alle finali ci troveremo di fronte i migliori della disciplina. Ma vogliamo essere lì e misurarci alla pari con tutti“.

    Una novità rispetto agli altri anni è la scelta di Segalini come tecnico.

    “Rientra nella strategia anche l’utilizzo di un allenatore per tutto l’anno. Abbiamo sentito la necessità di avere un supporto come quello di Diego nella quotidianità e si è rivelata una scelta vincente. Assieme allo Studio Zago, che soprattutto durante l’anno ha lavorato con me, oltre che per la solita preparazione atletica, anche per il recupero di un piccolo intervento, tengo a ringraziare anche il Quanta Club per il supporto di ogni stagione“.

    Foto FIVB

    Abbiati-Andreatta, la coppia più longeva del beach italiano. Come si fa a durare più degli altri?

    “Ci vogliono anni per costruire una partnership concreta. Io e Tiziano ci siamo trovati non per caso, ma spinti da obiettivi comuni, dai sogni e dalle ambizioni che negli anni abbiamo saputo plasmare sulla carriera di entrambi. Ci vuole anche una giusta dose di amicizia al di fuori del campo, ma non conta solo quello. È un lavoro che si fa assieme. Ed entrambi ci abbiamo messo il 100%“.

    Si potrebbe immaginare di vedervi giocare con altri compagni, come è capitato a qualcuno negli anni?

    “Faccio fatica a pensare ad una cosa simile“.

    Perché insieme vincente tanto?

    “Non solo. Si parla proprio del lavoro, dei tempi. Noi andiamo quasi col pilota automatico. Attorno alla coppia si costruisce tutto un mondo fatto di equilibri che è difficile, almeno per me, pensare di ripianificare. Alleno dei ragazzi al Quanta Club, sono professore di scienze motorie in un liceo, anche Tiziano ora si dedica all’insegnamento. Capisce che quando si pianifica una stagione, anche gli equilibri del privato contano. E poi noi stiamo bene così“.

    Foto Instagram Tiziano Andreatta

    Si è parlato di montepremi nell’ultima stagione. Mi dice onestamente, se con ciò che si vince ad un campionato italiano, si rientra nelle spese di gestione?

    “Sicuramente no, se non sei supportato dagli sponsor. Anche su questo noi abbiamo lavorato bene e ringrazieremo sempre quelli che hanno puntato su di noi. Una tappa gold può farti guadagnare bene, ma per accumulare un piccolissimo tesoretto, diciamo che devi vincere tanto, ma proprio tanto (ride, n.d.r.)”. LEGGI TUTTO

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    Roberto Cominetti torna a casa: “È un onore vestire i colori di Bergamo”

    Di Roberto Zucca Ha scelto di tornare a casa. Dopo una stagione fantastica in quel di Reggio Emilia, Roberto Cominetti ha optato per una nuova annata in pompa magna nella sua Bergamo, con la maglia dell’Agnelli Tipiesse. Ambizioso quanto basta, lo schiacciatore ha dimostrato un entusiasmo palpabile sin dai giorni appena successivi alla firma e all’annuncio da parte della società lombarda: “Per me è un onore tornare a casa e vestire i colori di Bergamo. È una società che ha sempre lavorato bene per non sfigurare in A2, allestendo degli organici di livello e puntando anno dopo anno a distinguersi e fare bene. Indossare questa maglia e cercare di fare il meglio possibile per me è un punto di partenza“. In compagnia di Cominetti, è stato annunciato anche Tim Held. “Sono contento di condividere la prossima stagione con Tim, perché a Reggio Emilia abbiamo legato e abbiamo fatto entrambi bene. Spero che, sull’onda dei buoni risultati conseguiti lo scorso anno, si possa cercare assieme di costruire qualcosa di buono anche a Bergamo“. Foto Volley Tricolore Gli obiettivi sono ambiziosi anche quest’anno? “Inutile nascondersi. La voglia di centrare obiettivi importanti c’è. Abbiamo una grossa avversaria sulla nostra strada che è Vibo Valentia, una squadra allestita con l’obiettivo di risalire subito in Superlega e composta da molti giocatori che lo scorso anno hanno militato in Superlega. Sarà l’avversaria da battere. Poi certamente le squadre dello scorso anno non sono state di certo a guardare e hanno allestito dei bei sestetti. Penso che la prossima stagione sarà più difficile di questa“. Difficile ripetere l’impresa di Reggio? “Non parlerei di difficoltà, ma di circostanze che sulla carta mi sembrano irripetibili. Parlo di una squadra che sulla carta all’inizio si filavano in pochi. Dopo la Coppa Italia, forse qualcuno ha capito che a puntare in alto c’eravamo anche noi. Nonostante questo, abbiamo notato che anche durante i play off pochi credevano che potessimo centrare davvero l’obiettivo. E nonostante tutto siamo riusciti comunque a regalare alla città e alla società una promozione storica“. Era vero che durante i play off si sapeva già che la Superlega non si sarebbe fatta? “Il fatto che avessero già promesso il titolo non era vero. Sapevamo che la società stava facendo di tutto per trovare l’impianto e gli sponsor per poter cercare di disputare la Superlega. Sono voci che possono in qualche modo portare squilibrio, ma a noi non interessava più di tanto, perché volevamo tutti portare a casa il risultato“. Foto Volley Tricolore Quando ha capito che avreste vinto? “Le dico la verità: ho capito che se fossimo andati a Gara 5 non avremmo centrato la promozione. Eravamo stanchi e abbastanza cotti da una stagione lunga e difficile. Quindi abbiamo dato tutto nell’ultima partita, più di ciò che avevamo in corpo. Volevamo festeggiare con i tifosi e viverci quell’emozione unica“. L’anno più importante della sua vita? “Assolutamente sì. È stato un anno bellissimo“. Ha dimostrato a tutti quanti di essere un punto di riferimento per la A2. E ora? “Intanto la ringrazio per il giudizio. Adesso bisogna ripetersi. E magari salire ancora di un gradino, puntando a giocare nel massimo campionato. Ci proverò con tutto me stesso“. LEGGI TUTTO

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    Il salto di qualità di Davide Benzi: “Siamo nei primi 50, ma non ci basta”

    Di Roberto Zucca Non solo stanno ben figurando a livello internazionale, conquistando posizioni su posizioni nel ranking. Davide Benzi, nel nuovo sodalizio con Carlo Bonifazi sui campi di Beach Volley, vuole ottenere infatti anche qualcosa di più di un semplice passaggio sulla scena italiana: “È una coppia che nasce da un intento comune, cioè quello di fare qualcosa a livello internazionale con una continuità che ci permetta anche alla fine della stagione estiva di proseguire in autunno e in inverno con le tappe al di là dei nostri confini. Sono molto felice di lavorare con Carlo su questo aspetto“ Siete nei top 50. “Era il primo obiettivo quello di arrivare tra le prime 50 coppie del ranking. Ma non ci accontentiamo e vogliamo fare sempre meglio. Alzare l’asticella è il prossimo passo“. Foto CEV Ai Mondiali di Roma avete passato il girone. “Giocare il Mondiale era già una bellissima soddisfazione, soprattutto perché lo abbiamo fatto in un contesto di mura amiche, e in una splendida cornice come quella di Roma e del Foro Italico. Passare il turno non era per niente scontato ed è stato importante. Abbiamo dato tutto perché una volta che sei lì giochi al 200% per ottenere anche qualcosa di più. Ora la testa va agli Europei di Monaco“. Che è in programma dal 16 agosto. “Sì, lo stiamo preparando e vogliamo cercare di fare bene. Poi forse proveremo a fare un Elite. E certamente parteciperemo al Campionato Italiano. Faremo le tappe Gold di Termoli e la finale di Caorle, il resto verrà poi da sé“. Foto Federazione Italiana Pallavolo Torniamo alla dimensione internazionale: un oro in Thailandia e un argento a Giardini Naxos. “Se ce lo avessero detto tre mesi fa ci avremmo messo la firma. Abbiamo lavorato bene, perché con Carlo è scattata una bella scintilla sin dalle prime volte in cui lo scorso anno abbiamo deciso di giocare assieme. Il sodalizio è nato perché Carlo è un bravissimo giocatore di destra, e volevo un compagno come lui al mio fianco in un progetto che ci vede certamente più spinti verso una dimensione a 360 gradi“. Gli scorsi anni con Paolo Ficosecco che sodalizio è stato? “Una splendida esperienza. È nata una bella amicizia e Paolo mi ha permesso di giocare tre anni intensi e importanti, nei quali il Covid non ci ha permesso di allenarci e giocare come avremmo voluto. Ma al di là di questo resta una persona che considero importante per il mio percorso di giocatore e un riferimento anche tutt’oggi“. LEGGI TUTTO

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    Giacomo Raffaelli: “Siena punta alla salvezza, tutto il resto sarà ben accetto”

    Di Roberto Zucca Gli anni trascorsi oltralpe sono ormai un vecchio ricordo. Così come la stagione archiviata a Cisterna, con un finale personale decisamente buono, che ha fatto comprendere a tutti quanto Giacomo Raffaelli si meriti la Superlega. È così che proprio dalla sua terra, la Toscana, è arrivata la proposta della Emma Villas Aubay Siena per proseguire la carriera in Superlega: “Quando Siena ha bussato alla mia porta è stata davvero una bella soddisfazione. È una società che ho conosciuto negli anni da avversario e della quale ho sempre carpito l’ambizione e la voglia di creare ottimi sodalizi“. La campagna acquisti prosegue con Pinali da Trento e, tra gli altri, Van Garderen e Petric. “Sta venendo su sicuramente una squadra altamente competitiva, che dovrà misurarsi con sodalizi altrettanto competitivi. Sicuramente l’arrivo di Giulio e di alcuni ex giocatori di Modena è un segnale del fatto che anche noi vogliamo ritagliarci il nostro spazio all’interno del prossimo campionato“. Dove può arrivare questa Siena? “Sicuramente dovrà puntare ad un obiettivo salvezza, che è il primo traguardo da raggiungere, visto che tutte le squadre, rispetto alla scorsa stagione si stanno rinforzando e saranno pronte a darsi battaglia dalla prima giornata. Tutto il resto che arriverà sarà ben accetto. È un gruppo nuovo che dal primo giorno in palestra dovrà lavorare per costruire la chimica per affrontare una stagione lunga e complessa“. foto Emma Villas Aubay Siena Anche Cisterna si sta rinnovando in tutti i reparti. “Anche loro ho sentito che stanno allestendo una buona squadra. Per me lo scorso anno è stata una stagione non facilissima, perché spesso avrei voluto trovare maggiore spazio. Ho recuperato ritagliandomi una parentesi nei playoff, e questo ha fatto sì che il bilancio fosse sicuramente positivo“. Poi è arrivata la chiamata in nazionale. “L’esperienza è andata bene e lavorare con De Giorgi è stato un modo per farmi conoscere anche da chi sceglie quali siano i giocatori per l’azzurro durante tutta la stagione. Credo di aver portato la mia voglia di mettermi a disposizione, oltre all’entusiasmo di indossare di nuovo quella maglia. Spero ci saranno altre occasioni“. Mi dica se è felice di tornare in Toscana. Sono già pronti i pullman di tifosi e amici? “Sicuramente saranno più comodi, ma loro sono capaci di seguirmi ovunque. In generale sono felice di essere rimasto nella massima serie. E di giocare in un club prestigioso. Negli anni non ho particolarmente sofferto la lontananza da casa perché è il mio lavoro e ci sono abituato. Nei prossimi anni potrei accettare ancora proposte come quella della Francia, credo siano occasioni di crescita personale e professionale“. LEGGI TUTTO

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    Felice Sette sbarca a Porto Viro: “Il livello cresce di anno in anno”

    Di Roberto Zucca

    Dopo una stagione personalmente redditizia in quel di Cantù, Felice Sette approda alla Delta Group Porto Viro, una squadra che lo scorso anno ha avuto una stagione altalenante, concludendo tuttavia il percorso con una salvezza sofferta ed esaltante. Sette è sicuramente uno dei colpi messi a segno dalla dirigenza veneta e arriva alla Delta Volley con la voglia di fare bene:

    “Sono molto contento della scelta fatta. Arrivo a Porto Viro in una stagione in cui ho sentito da subito l’entusiasmo di rilanciarsi per la loro seconda stagione in serie A2. L’obiettivo è quello di lavorare da subito ad una salvezza tranquilla e pian piano togliersi delle belle soddisfazioni“.

    Arriva da una stagione a Cantù per lei importante.

    “Personalmente è andata molto bene, più che altro perché ho ritrovato una buona continuità di gioco che vorrei mantenere anche a Porto Viro. È stato un anno complicato in cui oltre alla pandemia, che ha un po’ sparigliato le carte, ci sono stati dei cambi all’interno della squadra, come quello dovuto alla partenza Manuel Coscione, che non hanno reso semplice il fatto di trovare la continuità dei risultati. Ma è stato comunque un anno in cui siamo stati in grado di affrontare tutto e di concludere con serenità al decimo posto“.

    Foto Delta Volley Porto Viro

    Ha già buttato l’occhio sulla nuova squadra?

    “Ci sono delle conferme importanti, e dei nuovi arrivi che promettono molto bene. Sono molto curioso di iniziare la stagione, perché secondo me è davvero buono lo spirito che si respira. Sono curioso di giocare con molti di loro perché li ho conosciuti da avversari e attorno ai confermati so che si è creato un bel gruppo. Credo ci siano le basi per fare una buona stagione“.

    Arriva a Porto Viro con il suo allenatore Matteo Battocchio.

    “Sono contentissimo che mi abbia chiesto di seguirlo in questa nuova avventura. È un segnale di fiducia nei miei confronti ed è assolutamente ricambiato. Quando mi ha presentato il progetto e l’idea di Porto Viro non ho saputo dire di no“.

    Cosa ha visto del resto del mercato della A2?

    “Il livello cresce anno dopo anno. Abbiamo assistito agli annunci di Vibo Valentia, ad esempio, che ha fatto una squadra con alcuni ex della Superlega. Ecco, se devo essere onesto, credo che squadre con presenze di quel calibro, vedi Orduna e Buchegger per fare due nomi, possono in qualche modo partire da favoriti. Per il resto ci sono altre squadre che stanno costruendo delle buone rose. Penso a Cuneo, ma anche a Bergamo o alla stessa Cantù. In realtà tutti stanno costruendo delle squadre con le quali sarà difficile scontrarsi. Sarà una bella lotta“.

    Foto Andrea Iommarini/Federazione Italiana Pallavolo

    Parliamo della sua vita estiva. Come procede il Beach Volley?

    “Alla grande. In queste settimane sono a Pescara e Alessandro Ubaldi sta allenando me e Paolo Di Silvestre. È arrivato un nono posto alla tappa di Bellaria, nella quale con i sorteggi non siamo stati di certo fortunati, ma poi abbiamo vinto ‘in casa’ a Montesilvano“.

    La vostra avventura è partita contro Lupo-Ranghieri…

    “Con le teste di serie numero uno! Ma è stata una gara che ci ha subito dato l’idea del torneo. Adesso stiamo ragionando su quali tappe poter ancora giocare, visto gli impegni che entrambi abbiamo con i club. Ci stiamo divertendo, abbiamo riformato un bel sodalizio e con il supporto di Alessandro stiamo facendo una stagione interessante“. LEGGI TUTTO

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    Matteo Paris apre il capitolo Pineto: “Tomasello saprà darmi gli stimoli giusti”

    Di Roberto Zucca Quando tutto sembra andare verso una direzione, Matteo Paris è capace di stupire tutti e di dirigersi controcorrente, verso qualcosa di nuovo e inaspettato. È così che il regista, che quest’anno non ha nascosto una certa delusione per l’avventura di Palmi, ha ritrovato in breve tempo la lucidità e gli stimoli per scegliere di ripartire verso l’Abba Pineto, dove lo aspetta una nuova avventura: “La verità è che è stata una scelta molto difficile. E da qualche anno lo è sempre di più, ancora di più. Mia figlia e la mia compagna sono in Grecia, e resteranno lì. Io non sono stato in grado di dire di no al lavoro e alla pallavolo. Quindi, nonostante tutto, ho detto di sì al proseguimento della mia carriera in Italia. Sarà dura, ma ce la farò“. foto ABBA Pineto Volley Perché Pineto? “Perché è un bel progetto, e perché sono contento di trovare Giacomo Tomasello alla guida di questo progetto. È un allenatore che ha saputo fare bene e che sarà in grado di darmi gli stimoli giusti. In più c’è Angelo Marolla, un preparatore che viene considerato tra i migliori in Italia, e sono curioso di lavorare anche con lui“. La voglia di continuare da dove arriva? “Mi fa stare bene questo sport. La voglia di arrivare su ogni pallone, di sfracellarmi su ogni pallone, è ancora tanta“. Con lei Pineto può ambire alla serie A2? “È una società importante, che lavora bene da qualche anno. Ha una struttura propria e ha degli obiettivi sicuramente stimolanti. Si vuole cercare di eguagliare la finale raggiunta lo scorso anno, con l’idea di regalare ai tifosi e alla società un finale diverso“. Foto Lega Pallavolo Serie A Una squadra giovane. Paris è l’elemento di esperienza. “Conosco solo Baldari, ma fare parte di un gruppo più giovane con cui crescere è sicuramente interessante. Si ha sempre voglia di mettersi a disposizione e di portare il proprio vissuto e la propria esperienza in un gruppo. Sono qui a Pineto anche per questo“. La delusione della scorsa stagione pesa ancora? “La vita di un atleta è fatta di vittorie e sconfitte, di soddisfazioni e di delusioni. Mi è spiaciuto che a Palmi il finale sia stato così rapido nei play off, ma dopo qualche settimana nelle mie avventure pallavolistiche ho sempre ritrovato la voglia di fare bene altrove. Riparto sempre da questo“. LEGGI TUTTO

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    Simone Starace riparte da Massa Lubrense: “Ho dormito indossando la nuova maglia!”

    Di Roberto Zucca L’entusiasmo per una nuova avventura e la gioia immensa di intraprenderla a pochi passi da casa. È il Simone Starace che non ti aspetti quello che commenta l’approdo nella Shedirpharma Massa Lubrense, squadra che il prossimo anno, grazie anche al giovane talento classe 1999, proverà a centrare obiettivi importanti: “Non l’ho mai raccontato a nessuno, ma la prima volta che ho parlato col presidente, dopo che mi ha proposto il progetto della Folgore, ho dormito con la maglia che mi ha donato! Ci siamo inseguiti per tanto tempo, e quest’anno non ho potuto dire di no ad una proposta così bella“. Quando parla di bellezza, a cosa si riferisce? “Al fatto che ritorno a casa, in un contesto che mi fa sentire ancora più vicino alla famiglia, alla mia fidanzata e ai miei amici. Quando venni a giocare qui, c’erano più familiari miei che tifosi generici. E quel ricordo mi fa venire i brividi perché spero che quest’anno si possa ripetere quella bella cornice di pubblico che viene a sostenere me e la Folgore“. Foto Lega Pallavolo Serie A Con lei dove vuole arrivare Massa Lubrense? “Non solo con me, ma con la buona campagna acquisti che sta intraprendendo la società, vogliamo toglierci qualche soddisfazione. Non sono bravo a fare pronostici, ma penso che possiamo diventare la classica squadra tignosa che darà fastidio a parecchi avversari“. Fuori i nomi. “Beh, la A3 cresce di anno in anno. Posso dire che sto vedendo formarsi una bella squadra a Tuscania, che sta facendo una campagna acquisti importante, ma anche ad Aversa si stanno muovendo bene. Sarà una finale ogni domenica, il livello sta salendo e noi dobbiamo tenerci pronti ad affrontare ogni squadra con costanza nei risultati“. Foto Lega Pallavolo Serie A Parlava di Aversa. Il rammarico per l’uscita c’è? “C’è un ricordo di una società in cui mi sono trovato bene e con la quale ci siamo lasciati con un sorriso e una stretta di mano. Hanno capito la mia esigenza di avvicinarmi ulteriormente a casa e di completare gli studi in Economia. È stata una bella parentesi e ringrazio tutti coloro che mi hanno permesso di fare una stagione in cui ho iniziato ad affacciarmi con maggiore consapevolezza al campo“. Alla Folgore le responsabilità si sentono di più? “È indubbio che un po’ con la maturità le responsabilità si creano, e la società, più che responsabilizzarti, cerca di stimolarti e farti trovare le motivazioni per fare bene. Personalmente, con il fatto che mi ritrovo praticamente a casa, mi sento carico ma anche investito dalla responsabilità di rendere. Sono in un momento di crescita professionale, è normale alzare l’asticella anno dopo anno“. LEGGI TUTTO

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    Andrea Mattei sbarca a Santa Croce: “Ci sarà da lottare. Ma non mi spavento”

    Di Roberto Zucca Da Siena a Santa Croce, con la Toscana sempre nel cuore. Andrea Mattei ha scelto la Kemas Lamipel per la prossima stagione e lo ha fatto con l’entusiasmo che lo contraddistingue in ogni nuova avventura: “Ho detto sì subito, perché ho capito quanto la dirigenza e soprattutto coach Mastrangelo tenessero al mio nome per questa nuova avventura. Ho sentito parlare molto bene negli anni di questa società, e sono convinto che lavorando bene con Vincenzo potremmo toglierci delle buone soddisfazioni“. Mastrangelo arriva da una promozione storica. Voglia di replicare? “Non sbilanciamoci. Le annate come quelle di Reggio Emilia sono un’eccezione. È un finale bellissimo, se vogliamo anche inaspettato rispetto ad altre società che puntavano alla Superlega, ma non succede sempre così. E poi io non sono uno che ama guardare troppo avanti. Vorrei pormi come obiettivo quello di fare, a livello personale, meglio della stagione precedente“. Foto Lega Pallavolo Serie A Lo scorso anno la salvezza è arrivata all’ultima giornata. “È stata una stagione molto lunga, complessa, e posso dire che soprattutto nell’ultima gara ho dato tutto ed è finita nel migliore dei modi. Quest’anno vorrei giocare un campionato diverso“. Si parla di una Santa Croce giovane. “Parlerei di una Santa Croce abbastanza variegata. Ci sono molti atleti che qui hanno iniziato il loro percorso di crescita e poi ci sono elementi che arrivano come me da altre esperienze, ma che vengono a Santa Croce per giocare un bel campionato. Sarà una stagione non semplice, perché ci sono squadre che già si stanno ben attrezzando. Bergamo e Cuneo giocheranno per le prime posizioni, così come stanno facendo un buon mercato altre compagini. Ci sarà da lottare. Ma questo non mi spaventa“. Foto Lega Pallavolo Serie A Mastrangelo quanto ha contato nella scelta? “Moltissimo. È un tecnico con cui ho lavorato molto bene, e che mi ha permesso di trovare una bella continuità di gioco. Oltre al fatto che riesce sempre a trasmettermi gli stimoli giusti, e poi è una persona che apprezza chi lavora duramente“. Mi dica perché ancora la Toscana. “Mi trovo molto bene. Questi giorni sono stato a Santa Croce e l’accoglienza è stata veramente emozionante. Mi hanno fatto sentire subito a casa e hanno usato parole di stima e affetto che mi hanno colpito. Mi piace vivere qui. Poi Santa Croce è uno di quei palazzetti in cui in A2, con 2000 persone sugli spalti, si sente il calore e la differenza. È un luogo che vive di pallavolo e io quest’anno avevo voglia davvero di questo“. LEGGI TUTTO