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    Roma batte Milano e si aggiudica la Coppa Italia dei Territori

    Il Marino Pallavolo ha partecipato “in massa” alla Coppa Italia dei Territori, manifestazione che si è tenuta in concomitanza con la Coppa Italia di Superlega che si è svolta a Bologna e ha messo di fronte le selezioni territoriali 2009 di Roma, Firenze, Milano, Bologna, Verona, Pesaro e Urbino.

    Nel gruppo romano, che ha vinto il torneo battendo 2-0 Milano nell’ultimo atto, ben 7 convocati su 14 provenivano dal Marino Pallavolo e tra questi c’era anche il martello classe 2009 Alex Watrak. “E’ stata un’esperienza molto divertente anche perché abbiamo affrontato giocatori di alto livello. Ma la nostra squadra era molto competitiva e sapevamo di poter arrivare fino in fondo”.

    Metà gruppo della selezione romana arrivava dal Marino Pallavolo, segno di una squadra marinese Under 15 molto forte. “Ci sono ottimi elementi nel nostro club, d’altronde la società sta lavorando tanto sui giovani. Gli obiettivi del nostro gruppo sono quelli di continuare a crescere come squadra seguendo le indicazioni di coach Stefano Vazzana, poi vogliamo provare ad arrivare prima ai vertici dei tornei provinciale e regionale e poi cercare di fare bene anche nelle finali nazionali. Recentemente abbiamo vinto la “Winter Cup”, un prestigioso torneo che si è disputato a Modena e che ha visto la partecipazione di molte squadre italiane di ottimo livello, ma dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo”.

    Watrak, nato a Roma da genitori polacchi, è al suo primo anno di Marino Pallavolo: “Fino all’anno scorso giocavo alla Roma XVI, quest’anno mi sono spostato qui e faccio parte del gruppo di ragazzi che vivono nella foresteria della società marinese. Frequento l’indirizzo commerciale dell’istituto “Amari-Mercuri” di Ciampino e sto affrontando l’esperienza di vivere da solo che mi servirà anche a livello umano. Gioco da cinque anni a pallavolo, ma in questa stagione mi sto allenando quotidianamente e questo contribuisce alla mia crescita tecnica. Ho trovato una società organizzativa e un alto livello sia dello staff tecnico che dei miei compagni di squadra” conclude Watrak.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Premio Donna Sport a Micheli, Marziali, Cardenia e all’As Roma femminile

    Valorizzare il contributo delle donne, sottolineando il valore aggiunto che l’universo femminile conferisce in ogni aspetto della vita e della società. Questo l’obiettivo che il Panathlon International Club di Roma continua a porsi organizzando la 24a edizione del “Premio Donna Sport”, istituito nel 1990 e rivolto alle atlete, alle dirigenti, alle allenatrici e alle giudici di gara capaci di portare in alto il nome e il valore dello sport italiano con i propri risultati dentro e fuori dal campo. Un premio prestigioso, celebrato mercoledì 11 ottobre al Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia di Palazzo Barberini, che vuole essere celebrazione ma fornire al contempo l’opportunità per riflettere sulla condizione femminile anche sotto il profilo sociale. E che cade, quest’anno, a pochi mesi da Olimpiadi mai così importanti per la parità di genere: per la prima volta, infatti, nei Giochi di Parigi 2024 avremo una piena e totale uguaglianza in termini di partecipazione numerica di atleti e atlete. 
    Il presidente Walter Borghino e i soci del club hanno premiato come “Donna-atleta” la romana Elena Micheli, due volte campionessa del mondo a livello individuale nel pentathlon moderno (nel 2022 ad Alessandria D’Egitto e nel 2023 a Bath, in Inghilterra), qualificata per le Olimpiadi. Con la seguente motivazione: “Vanto dello sport italiano, sin dagli inizi della sua attività si è distinta più volte in campo mondiale nella complessa disciplina del Pentathlon Moderno. Olimpionica a Tokio 2020, è la prima atleta italiana laureatasi due volte Campionessa del Mondo individuale. Collare d’Oro al merito sportivo, sarà una delle protagoniste a Parigi 2024”.  “Sono lusingata e onorata di ricevere questo riconoscimento in quanto atleta e in quanto donna, è gradito e mai scontato – le sue parole sul palco – Parigi è un sogno che ho in un cassetto che voglio aprire lentamente. Il gruppo di lavoro che è con me e mi supporta funziona, quindi ho sensazioni molto positive in vista delle Olimpiadi. Ai Giochi sogno in grande”.
    Il Premio “Giudice di gara” è andato a Silvia Marziali, 34 anni, prima donna arbitro in Serie A1 maschile di basket dopo l’ultima, più di trent’anni fa, Antonella Frabetti. “L’avrebbero meritato tante altre prima di me – ha spiegato il fischietto originaria di Porto San Giorgio – forse però non erano maturi i tempi e sono felice di aver in qualche modo aperto un varco. La soddisfazione più grande per un arbitro? Commettere meno errori possibile ed essere un facilitatore del gioco”. Silvia, oltre alla passione per la pallacanestro, ha portato avanti gli studi e si è laureata in medicina. “Innamorata del Basket sin dall’infanzia, ha coniugato la passione sportiva con l’impegno, la preparazione e la serietà nel difficile ruolo di Ufficiale di Gara – si legge nella motivazione del premio – raggiungendo in tale veste le più alte vette del basket nazionale, sino alla massima serie maschile e femminile, e internazionale.  Stella d’Oro al Merito Sportivo, è Ufficiale Medico dell’Aeronautica Militare, nel cui ambito si è particolarmente distinta nella lotta contro la Pandemia”.
    Premio Dirigente”, invece, a Stefania Cardenia, direttore regionale Special Olympics Team Lazio, organizzatrice di oltre 400 eventi sportivi nel corso della propria carriera, con particolare attenzione al mondo dello sport paralimpico e per disabili. “Nel corso degli anni sono stati compiuti tanti passi in avanti nella parità di genere a livello sportivo e dirigenziale – le sue parole – ma il percorso non è ancora concluso e la sfida per noi donne è quotidiana. Grazie a questo Premio e a chi lo organizza per accendere costantemente un faro sull’universo femminile”. “Pioniera della dirigenza sportiva al femminile in una delle più grandi polisportive europee, l’A.S.D. Roma 12, due volte campione d’Italia di Basket in carrozzina, ha sempre operato, con determinazione e entusiasmo, per la crescita del movimento sportivo locale e nazionale, con una particolare attenzione verso le disabilità” la motivazione del riconoscimento.
    Il Panathlon Roma ha inoltre assegnato un premio speciale alle ragazze dell’As Roma, campionesse d’Italia, vincitrici della Supercoppa e protagoniste di uno straordinario percorso in Champions League nella stagione in cui il professionismo femminile è divenuto realtà nel calcio italiano. A tutte le premiate dei fiori, una pergamena e una statuetta fusa in bronzo, opera di Pierpaolo e Piergiorgio Ermini, che riporta l’immagine di “Gloria”, figura eretta in bilico con il corpo in tensione verso la discesa dalla posizione di trionfo, in un equilibrio ideale tra l’umiltà della disciplina e la fierezza della vittoria. Alla 24a edizione del Premio Donna, tra le autorità e le personalità presenti, hanno partecipato Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Luca Mazzini di Banco BPM, il presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner, Paolo Pizzo (che ha lavorato con Elena Micheli come mental coach), il colonnello Spina dell’Aeronautica Militare e Alessandro Palazzotti di Special Olympics. “Siamo veramente orgogliosi di aver dato continuità a questo evento, con grande sensibilità da parte delle istituzioni sportive e amministrativ e locali – ha dichiarato Walter Borghino, presidente del Panathlon Roma – e il patrocinio di Roma Capitale e del Coni Lazio lo dimostra. Questo premio è diventato un punto di riferimento e ogni anno premia personalità di altissimo profilo”. LEGGI TUTTO

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    Vasseur esclusivo: “Nessun privilegio a Leclerc rispetto a Sainz”

    L’intervista esclusiva a Vasseur
    Fred Vasseur dopo sei mesi alla guida della Ferrari…
    «…sono ancora vivo!»
    Ma in una condizione ben peggiore rispetto alle aspettative di inizio anno.
    «Andavano oltre la realtà e al lancio in febbraio non potevamo immaginarlo. Ci è apparso chiaro con i test invernali. Un fatto spiacevole, ma la reazione della squadra è stata positiva: ognuno si fa in quattro per sviluppare».
    Fate tremendamente fatica, ma quali sono gli obiettivi a questo punto? Per l’anno, e poi questo impegno di vincere il Mondiale: quanto dovranno aspettare ancora i tifosi?
    «Non possiamo parlare di obiettivi e di scadenze, se non dicendo: dobbiamo sviluppare tutte quelle piccole cose che contribuiscono alla prestazione della macchina. I tifosi, i giornalisti, gli sponsor vorrebbero sapere quando si tornerà a vincere: dare una risposta precisa sarebbe sciocco. Perderei tempo se mi lambiccassi pensando a dov’è la Red Bull e dove siamo noi. Concentriamoci su noi stessi, e basta».
    Spesso ci si riferisce alla Ferrari vincitutto dell’era Schumacher: la comandava Jean Todt col pugno di ferro. Lei crede nel pugno di ferro?
    «Non è il mio sistema, e quelli erano altri tempi. Io in squadra devo convincere ognuno che possa fare la differenza. Al pugno di ferro preferisco la psicologia».
    Dai tempi di Domenicali si dice che la Ferrari ha tutto per vincere. Non sembra questo il caso, dunque cosa manca?
    «Ciò che è mancato a Todt tra il 1993 e il 2000, eppure gli ingredienti erano completi: c’era Jean, c’era Schumacher, c’erano gli ingegneri giusti, c’era la Bridgestone, c’era la Marlboro. C’era la Ferrari! Ma non tutto funzionava e hanno dovuto sincronizzarsi per riuscirci. La vera impresa di Todt è stata sopravvivere ai primi sette anni di sconfitte, più che vincere per i successivi sette».
    Perché ha dato la notizia dei due tecnici top in arrivo ma non ne fa i nomi?
    «Perché sono ancora in attività in altre squadre e non sappiamo quando potremo averli con noi. I tempi che abbiamo a disposizione in Formula 1 non sono quelli di un allenatore di calcio: se prendo un ingegnere lo potrò utilizzare magari due anni più tardi e il suo lavoro farà effetto al terzo anno. Quest’anno assumeremo un’ottantina di tecnici, la metà nuovi e l’altra metà per sostituire chi va via, o in pensione o viene spostato in altri settori. I nomi li comunicheremo quando iscriveranno i figli a scuola… Bisogna agire con discrezione per cercare di ridurre al massimo il loro periodo di gardening».
    È arrivato il momento della separazione da Laurent Mekies: come lo vive?
    «Bene. Abbiamo fatto le stesse scuole in Francia, ci conosciamo da venticinque anni, mi ha aiutato molto quando sono arrivato in Ferrari, il nostro rapporto è sempre stato ottimo e voglio che continui così quando saremo concorrenti. È dura separarmi da Laurent (che non sarà più al muretto a Spa, ndr) ma lui è giustamente ambizioso: sarà uno dei dieci team principal della Formula 1, non potevo negargli questa possibilità».
    Lo aveva definito un pilastro: sostituirlo non sarà facile.
    «Distribuiremo le sue competenze al nostro interno fra tre-quattro persone: Diego Ioverno, da poco tornato al muretto e quindi visibile, si occuperà di regolamenti e rapporti con la FIA. Ma bisognerà dedidere quante persone dedicare all’aerodinamica, che linea prendere per i nuovi regolamenti 2026, quante risorse spostare dal 2024 al 2026, tutte questioni delicate e strategiche».
    Lei dice di voler tenere Leclerc e Sainz anche oltre il 2024, ma la squadra sembra favorire Charles e per Carlos, che legittimamente aspira a diventare campione del mondo, sembra esserci sempre meno spazio. Lei stesso ha detto che il titolo piloti si insegue puntando su uno soltanto.
    «No no, non mettetemi in bocca parole di Helmut Marko! Io non l’ho mai detto, né l’ho mai fatto. Dico solo che se vuoi puntare al Mondiale piloti, a un certo punto della stagione devi fare una scelta e privilegiare chi è più avanti in classifica. Comunque non siamo oggi in queste condizioni».
    Lo farebbe anche se davanti ci fosse Carlos?
    «La sua domanda presume che Charles sia numero uno, ma non è così. Ho cominciato questo lavoro venticinque anni fa pensando che a due piloti si dovesse dare lo stesso supporto, e non ho intenzione di cambiare. Tutti i team si muovono in questo modo, con l’eccezione della Red Bull con Verstappen e Perez».
    Li terrebbe entrambi nel 2025, oltre le attuali scadenze contrattuali?
    «Perché no? Ma cominceremo a parlare verso fine stagione ed entrambi lo sanno bene: gliel’ho detto appena sono arrivato. Oggi l’unica priorità è sviluppare la macchina».
    Vive la SF-23 come una scomoda eredità?
    «È un’eredità degli ultimi dieci anni. I tempi in Formula 1 sono lunghi, ecco perché non posso immaginare di cambiare mentalità in squadra in soli sei mesi. Un team di Formula 1 è come una grande nave: i cambiamenti di rotta avvengono lentamente».
    Cosa direbbe ai tifosi per spiegare in sintesi l’attuale situazione?
    «Siamo in un mondo competitivo in cui ognuno lavora per dare il meglio, come Mercedes che ha vinto sette campionati di fila, o Red Bull sei volte campione in dodici anni. E il nome Ferrari non basta per vincere: il successo scaturisce dal lavoro, non dalla storia. Credo che noi si stia andando nella giusta direzione e abbiamo grandi risorse come altre due o tre squadre, mentre una volta questo privilegio spettava solo a uno o due team. Ora scusatemi ma devo andare: ho una riunione con il mio capo».
    Dunque chi è il capo della squadra Ferrari: lei o l’a.d. Benedetto Vigna?
    «La Scuderia Ferrari è parte dell’azienda Ferrari S.p.A., dunque il boss è Vigna». LEGGI TUTTO

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    Aurispa Libellula inarrestabile supera 3-0 la Smi Roma

    La decima giornata di ritorno del girone blu mette di fronte due squadre in forma, Aurispa Libellula e Smi Roma, entrambe reduci da una vittoria, ma con i salentini già salvi e proiettati all’obiettivo playoff.
    Mister Peppe Bua schiera il sestetto iniziale con la diagonale Tulone Vaskelis, Fortes e Agrusti al centro, i martelli Ferrini e Mazzone, e Giaffreda libero. Da registrare l’infortunio di Riccardo Morciano e la convocazione in prima squadra del giovanissimo libero (classe 2005) Aidan Kit Russo, proveniente dal settore giovanile della Progetto Azzurra Alessano.
    Buon inizio per Aurispa Libellula che scalda le mani con un attacco di Vaskelis da posto 4, un muro di Agrusti e il lungolinea ancora di Vaskelis ma da posto 2 (5-2). La Smi Roma comincia a trovare le misure e, con due muri consecutivi, si riavvicina ad Aurispa Libellula, poi l’ottimo turno di battuta di De Fabritiis permette la rimonta capitolina (9-10). È invece la stessa squadra ospite a sbagliare qualcosa e a farsi raggiungere, poi Ferrini e Vaskelis affondano il colpo per il +1 dei salentini (15-14). Il risultato rimane in bilico e la forbice a favore dell’una o dell’altra compagine è sempre molto stretta, quindi Mazzone prova a dare il suo contributo con un mani-fuori e con un monster block, ma dall’altra parte Mercante rimette il punteggio in parità (20-20). Aurispa Libellula accelera con una diagonale di Vaskelis che trova l’incrocio delle righe e spinge coach Budani a chiedere il timeout, ma il primo tempo di Antonucci e il -1 Roma porta al timeout di coach Bua. Finale concitato con l’attacco vincente di De Fabritiis che porta il set ai vantaggi, seguito però da Vaskelis e Tulone che rispondono colpo su colpo, sino all’ace di Tulone e al muro decisivo di Agrusti (28-26).
    L’inizio del secondo set è incoraggiante ma i salentini si fanno subito avvicinare da Roma che a sua volta trova coraggio e sfrutta anche qualche errore di Aurispa Libellula (4-5). I padroni di casa non riescono ad essere fluidi come al solito ma l’asse Tulone-Vaskelis ritrova sintonia e l’opposto lituano colpisce due volte consecutive, prima dell’attacco al centro di Tulone e dell’ennesima risposta ospite (11-10). Giaffreda riceve bene e Tulone regala un bel pallone ad Agrusti che sfrutta un mani-fuori, poi Vaskelis regala il +3 con una bella diagonale (15-12). Dopo il ritorno della Smi Roma, Ferrini prende l’ascensore da posto 4 e centra l’incrocio delle righe, poi il perentorio primo tempo di Fortes diventa il preludio al timeout di coach Budani (17-14). Aurispa Libellula ritrova ritmo, entusiasmo e precisione, sia in attacco che in difesa spingendosi sul +6 (20-14). Il pubblico al Palazzetto è in visibilio e i cori dei Leones riscaldano l’ambiente: ad aumentare temperatura e vantaggio ci pensano Ferrini e Mazzone, poi la ricezione di Giaffreda mette in moto la diagonale palleggiatore-opposto, ma a chiudere il set ci pensa ancora capitan Mazzone con un lungolinea vincente (25-20).
    Mazzone apre il terzo set con un muro, Tulone conquista l’ace e Agrusti mette a terra un primo tempo prima del muro di Vaskelis (5-2). A muro ci va anche Ferrini e tutto il collettivo guidato da coach Peppe Bua regala una bella pallavolo tornando agli standard di eccellenza toccati nell’ultimo periodo, viaggiando sul +6 con un ace millimetrico di Ferrini (10-4). Aurispa Libellula va a punto con Mazzone e mantiene invariate le distanze grazie anche agli errori ospiti (15-8). Il capitano si toglie anche lo sfizio di conquistare due ace consecutivi, prima di regalare una pipe spettacolare su un pallone delizioso di Tulone, quindi Roma trova qualche punto con orgoglio ma Ferrini mantiene invariato il distacco (20-12). Si segnala l’esordio in Serie A3 di Aidan Kit Russo, poi arriva il muro di Mazzone, la pipe di Ferrini e l’errore di Roma che chiude definitivamente la partita.
    Aurispa Libellula – Smi Roma 3-0 (28-26; 25-20; 25-15).
    Aurispa Libellula: Tiziano Mazzone 13, Alessio Ferrini 9, Calogero Tulone 3, Edvinas Vaskelis 16, Francesco Fortes 5, Federico Giacomini, Stefano Pepe 2, Federigo Del Campo, Marinfranco Agrusti 3, Francesco Giaffreda, Aidan Kit Russo, Giacomo Carachino, Matteo Bello. Allenatore: Peppe Bua.
    SMI Roma: Alfieri 2, De Fabritiis 9, Mercanti 5, Rossi 10, Sablone 1, Antonucci 6, Recupito (L), Cicchinelli S., Cicchinelli A. 1, Coggiola, Acconci 3, Barone, Cieslak, Rosso. All. Budani
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    Aurispa Libellula con Roma vuole continuare a sorprendere

    La decima giornata di campionato del girone blu vede di fronte Aurispa Libellula e Smi Roma, con i salentini in forma smagliante e reduci dal successo con la diretta concorrente Aversa, e i capitolini in gran ripresa dopo il successo ottenuto con Bari. Per raccontare del momento della squadra, ai microfoni di Mondoradio si è presentato lo schiacciatore Alessio Ferrini.

    Queste le considerazioni sulla stagione: “Siamo arrivati nel momento più bello del campionato, dove si decide tutto. In classifica ci sono due gruppi ben distinti, quello che lotta per non retrocedere e quello, dove siamo presenti anche noi, che lotta per i playoff. Dentro lo spogliatoio sappiamo bene di volere un posto nei playoff e di volerci classificare nel miglior modo possibile, anche se sembrava un obiettivo lontanissimo ad inizio stagione quando lottavamo nelle retrovie per evitare la retrocessione. Abbiamo fatto un girone di ritorno praticamente perfetto, siamo andati a punto in ogni partita e abbiamo perso solo due partite al tiebreak, ma la cosa che ci contraddistingue è che partiamo sempre molto bene, poi abbiamo un calo nel terzo set, ma se finisce 3 a 1 va bene così. In realtà fino a poco tempo fa eravamo una tra le squadre ad aver fatto più 3 a 0, poi però bisogna tenere conto anche del valore dell’avversario.”

    Ferrini ha raccontato poi di un gruppo sempre più unito: “Noi ci divertiamo in primis in allenamento, anche mister Bua è molto bravo a fare il cosiddetto “bastone-carota”, fa parte del gruppo e tante volte in allenamento lo abbiamo avuto come palleggiatore quando mancava qualcuno per infortunio. Le vittorie sono comunque frutto del nostro lavoro, ma ci divertiamo perché lo facciamo con passione.”

    Sulla sfida di domenica, lo schiacciatore ha aggiunto: “Il prossimo impegno con Roma non ci deve far stare tranquilli. Dalla loro parte non hanno grandi pressioni, sono una buona squadra e hanno vinto anche con Bari nell’ultimo turno, quindi sarà sicuramente una bella partita, loro si vorranno vendicare del 3 a 0 dell’andata ma è sempre bello incontrare vecchi amici e conoscenze della pallavolo.”

    Infine il plauso ai tifosi: “Quel quarto set rimontato con Aversa è stato in gran parte merito del pubblico e dei Leones. Ero uno dei primi a non crederci, ma quando guardi la curva e li vedi incitare nonostante 6 punti di svantaggio, ti dà una mano incredibile e lì, con due/tre cose riuscite bene, ci è tornato il sorriso e ci è riuscita la rimonta. Ci stiamo divertendo anche la domenica e riusciamo a difendere, coprire, murare e facciamo quasi sempre le scelte giuste in attacco. Stiamo giocando tutti bene, anche chi entra dalla panchina fa sempre benissimo, siamo felici e speriamo di continuare così sino alla fine.”

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    Coppa Italia: in 20mila in tribuna a Roma con il Presidente Mattarella

    Di Redazione

    La presenza d’eccezione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i migliori giocatori del mondo, un’atmosfera da brividi e un sold out che ha confermato Roma al centro di tutte le mappe pallavolistiche. La finale della Del Monte Coppa Italia di Superlega, vinta dalla Gas Sales Bluenergy Piacenza al Palazzo dello Sport di Roma, è stata un successo senza precedenti. Nei due giorni della final four hanno assistito al match oltre 20 mila persone, per un incasso totale – da record – di 351.774,85 euro.

    La macchina organizzativa di FIPAV Lazio e FIPAV Roma è partita da lontano, promuovendo la manifestazione sul territorio nei vari eventi dei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. In questo percorso di avvicinamento, durante il quale le società del Lazio e i loro tesserati hanno svolto ruoli da assoluti protagonisti, i Comitati presieduti da Andrea Burlandi e Claudio Martinelli hanno potuto contare su partner e stakeholder fondamentali per la riuscita della kermesse. Roma Capitale ha sostenuto l’evento per il tramite dell’assessore allo sport, ai grandi eventi, al turismo e alla moda, Alessandro Onorato, che con la fascia tricolore domenica ha premiato gli arbitri della final four dopo aver ospitato nei giorni scorsi in Campidoglio (presso l’aula Giulio Cesare) la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

    Foto Fipav Lazio

    Immancabile il supporto della Regione Lazio, che ha accompagnato il viaggio del “Diario di Volley” – un documentario nel quale pallavolo, turismo e cultura sono andati di pari passo – alla scoperta dei borghi più caratteristici del territorio in 4 diverse puntate pubblicate su YouTube, oltre a permettere a 800 possessori della Lazio Youth Card di assistere gratuitamente alle partite. Nel corso dell’evento sono state attivate varie sinergie con Sport e Salute, la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita, mentre Arsial, l’Agenzia regionale per lo Sviluppo dell’agricoltura, ha personalizzato la sala ospitality del Palazzo dello Sport con le eccellenze alimentari delle province.

    La presenza del Capo dello Stato è stata per certi versi la ciliegina sulla torta. A dir poco emozionante l’accoglienza riservata dal pubblico di Roma al Presidente Mattarella: i tifosi del volley lo hanno omaggiato con una standing ovation e con lo striscione “Benvenuto Presidente”, mostrato insieme a una grande bandiera tricolore nel momento dell’Inno di Mameli suonato dalla Banda della Polizia Municipale di Roma Capitale. 

    Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Fipav Lazio Andrea Burlandi: “È stata una manifestazione da sogno, che ha dimostrato ancora una volta la grande passione del nostro movimento. Avere con noi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la terza volta dopo la sua partecipazione al Mondiale del 2018 e alla finale di Coppa Italia di Serie A1 femminile della passata stagione, rappresenta un onore che inorgoglisce tutta la nostra famiglia pallavolistica. Abbiamo visto tifosi, tesserati e appassionati venire da ogni angolo del Lazio e voglio sottolineare ancora una volta il sostegno costante da parte delle istituzioni, in particolare Roma Capitale e Regione Lazio“.

    “Da parte dei Comitati un sincero ringraziamento all’organizzazione, allo staff, ai volontari e a tutte le persone che hanno reso possibile la riuscita della Final Four di Coppa Italia – ha aggiunto il presidente della Fipav Roma Claudio Martinelli – possiamo dire, senza il timore di essere più smentiti, che la nostra città è sempre di più la capitale della grande pallavolo, nazionale e internazionale. Alle persone che sabato e domenica hanno riempito gli spalti del Palazzo dello Sport dico un enorme “grazie!” e invito già da ora a rivivere questo meraviglioso entusiasmo il 14 e il 16 settembre per le finali dell’Europeo“.

    Nei giorni della Del Monte Coppa Italia si è giocata anche la prestigiosa Coppa Italia dei Territori, vinta dal CQT Roma. Nella finalissima contro Milano a spuntarla è stato il Comitato Territoriale guidato dal presidente Claudio Martinelli, che davanti al pubblico del Pala Fonte ha strappato il titolo agli avversari imponendosi al tie break. Un successo importante per gli Under 15 romani guidati in campo da Giulia Del Monte, dal suo vice Valentini e dal terzo allenatore Bernucci (scout Murolo), che hanno prima dominato il girone all’italiana del sabato – vincendo tutte e tre le partite in programma e lasciando solo un punticino per strada – riuscendo poi a concludere in bellezza il torneo, nonostante la sofferenza nell’atto conclusivo contro il Comitato Territoriale lombardo.

    Nella finalina per il terzo posto si è imposto il CQT Firenze, che ha superato 2-0 il CQT Bologna. Una grande festa di sport, sia per i giovani atleti, ma anche per le famiglie arrivate nella capitale dal resto d’Italia. Grande soddisfazione da parte di Massimiliano Giordani, direttore tecnico del CQT Roma: “Siamo davvero felici, il trofeo era molto sentito e lo scorso anno non si è riuscito a organizzarlo a causa del Covid. C’erano un po’ di ricordi negativi legati alla pandemia e siamo riusciti a lavarli via con questa prestazione. Abbiamo avuto modo di visionare tanti ragazzi, quindici per la precisione, e abbiamo constatato ancora una volta come il territorio sia in fermento a livello pallavolistico. A prescindere dall’entità dell’avversario giocare gare di questo livello è sicuramente un criterio di crescita ed è un bel segnale per il futuro dei ragazzi“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Presidente della Repubblica sarà ospite alla Finale di Coppa Italia

    Di Redazione

    Il rapporto di grande vicinanza tra Sergio Mattarella e il mondo della pallavolo continuerà anche in occasione della Final Four di Del Monte Coppa Italia a Roma: la Lega Pallavolo Serie A ha annunciato infatti che il Presidente della Repubblica sarà presente alla finalissima di domenica 26 febbraio al Palazzo dello Sport della capitale e parteciperà alla cerimonia di premiazione. Un graditissimo “bis” per il Capo di Stato, che lo scorso anno – sempre a Roma – aveva presenziato alle finali di Coppa Italia femminile, oltre ad aver ricevuto in più occasioni le nazionali azzurre dopo i trionfi ai Campionati Europei e ai Campionati Mondiali.

    “Ringraziamo il Capo dello Stato – dice Massimo Righi, presidente di Lega Pallavolo Serie A – per la grande sensibilità dimostrata verso il nostro sport. La sua presenza alla finale certifica l’affetto che nutre verso la pallavolo, dimostrando anche una comunanza di valori col nostro ambiente. Sarà un onore per me accoglierlo al Palazzo dello Sport assieme al presidente del CONI Giovanni Malagò e al presidente della Federazione Giuseppe Manfredi; siamo inoltre lieti di annunciare che sarà lui a consegnare il trofeo alla squadra vincitrice“.

    Giuseppe Manfredi, presidente della Federazione Italiana Pallavolo, aggiunge: “Siamo contenti che il Presidente della Repubblica ancora una volta prenda parte a un evento di pallavolo. Negli ultimi due anni ci siamo visti spesso… e questo naturalmente ci inorgoglisce. Il Presidente è un grande appassionato di volley e averlo con noi dà lustro e prestigio alla nostra organizzazione. Permettetemi di ringraziarlo per la vicinanza che continua a dimostrarci“.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Sarà Roma ad ospitare le finali dei Campionati Europei Maschili

    Di Redazione

    La sede delle Finali dei Campionati Europei sarà Roma e non più Bologna come precedentemente comunicato. Roma, l’iconica e unica “Città Eterna”, dunque, sarà il palcoscenico dove le quattro migliori squadre dei Campionati Europei maschili 2023 si riuniranno per disputare semifinali e finali in programma rispettivamente il 14 e il 16 settembre. I match si disputeranno nella splendida e storica cornice del Palazzo dello Sport, location che vide trionfare proprio l’Italia nella rassegna continentale del 2005 davanti a Russia e Serbia Montenegro.

    Bologna, che originariamente avrebbe dovuto ospitare la fase finale della competizione, ospiterà invece la partita inaugurale in programma il 28 agosto che vedrà opposti i padroni di casa dell’Italia campione del mondo e i “Dragoni Rossi” del Belgio. Il match si giocherà all’ Unipol Arena, impianto che ha già ospitato le Finals della passata edizione della Volleyball Nations League maschile.

    Migliaia di tifosi provenienti da tutta Europa dunque, si riuniranno verso la fine della prossima estate per partecipare a quella che sarà la grande festa della pallavolo europea.

    Roma sarà protagonista non solo della fase finale dei Campionati Europei; parallelamente alla manifestazione sportiva, la Capitale ospiterà, infatti, anche il Galà che sarà organizzato per celebrare il 50° anniversario della CEV.

    Il calendario degli azzurri nella pool A

    28/8 Bologna: Belgio-Italia31/8 Perugia: Estonia-Italia1/9 Perugia: Serbia-Italia   4/9 Ancona: Italia-Svizzera6/9 Ancona: Germania-Italia

    Le pools si giocheranno con la formula del round robin, al termine della quale le prime quattro classificate di ogni girone accederanno agli ottavi di finale e si affronteranno secondo il seguente schema.

    (Ottavi di finale in Italia a Bari)A1 vs C4A2 vs C3A3 vs C2A4 vs C1

    (Ottavi di finale in Bulgaria)B1 vs D4B2 vs D3B3 vs D2B4 vs D1

    Nei Quarti di finale (a Bari e a Varna) si affronteranno le squadre vincitrici che hanno disputato gli ottavi nello stesso paese. Questo lo schema degli incroci.

    (Bari)QF1: Vincente A1 vs C4 – Vincente A3 vs C2QF2: Vincente A4 vs C1 – Vincente A2 vs C3

    (Varna)QF3: Vincente B1 vs D4 – Vincente B3 vs D2QF4: Vincente B4 vs D1 – Vincente B2 vs D3

    Le semifinali e le finali si giocheranno a Roma, secondo questo schema.

    Semifinale 1: Vincente QF1 – Vincente QF4Semifinale 2: Vincente QF2 – Vincente QF3

    Finale 1-2 posto: Vincente SF1 – Vincente SF2Finale 3-4 posto: Perdente  SF1 – Perdente SF2

    (fonte: Comunicato Stampa) LEGGI TUTTO