consigliato per te

  • in

    Civitanova, Simon tira le somme: “Non dobbiamo allentare l’attenzione”

    Foto Ufficio Stampa Cucine Lube Civitanova

    Di Redazione
    Civitanova ferma ancora ai box in questo weekend natalizio. La Cucine Lube, infatti, dovrà recuperare anche il match contro la Gas Sales Bluenergy Piacenza rinviata a data da destinarsi causa positività al Covid-19 tra gli atleti della formazione emiliana. La formazione di Fefè De Giorgi chiude così il 2020 con una vittoria molto importante contro la capolista Sir Safety Conad Perugia, nel recupero della decima giornata di andata di Superlega andata in scena il 23 dicembre. A tirare le somme è il forte centrale cubano Robertlandy Simon, nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.
    Robertlandy Simon «Secondo me non ci sono segreti – dice il centrale 33enne alla terza stagione consecutiva con Civitanova -, c’è il lavoro di squadra che sicuramente conta tanto. Quest’anno abbiamo avuto momenti no che potevamo evitare come contro Ravenna e Vibo Valentia, che è una bella squadra ma che potevamo battere. Ci siamo sempre concentrati nelle partite che contano ma alle volte nelle partite che dobbiamo vincere con tranquillità ci rilassiamo troppo».
    C’è stato anche il k.o. a Trento… «A Trento loro hanno giocato al massimo noi non siamo stati impeccabili. Però d’altronde sapevamo dall’inizio dell’anno che Trento era una squadra molto forte. Hanno avuto qualche problema di affiatamento come è normale, visto che hanno cambiato moltissimo la squadra. Ma più va avanti più diventeranno pericolosi».
    Invece in Champions League siete stati perfetti considerato che si giocava in Francia e anche al ritorno non avrete il vantaggio di poterla giocare in casa. «È vero, in Francia siamo stati molto bravi, abbiamo preso tutti i punti che dovevamo, era estremamente importante perché il secondo round sarà a Perugia e sarà tutt’altro che scontato fare altrettanto. E poi vincere in Champions contro le migliori d’Europa è sempre una soddisfazione».
    Avete battuto Perugia 2 volte in 15 giorni: in Champions e nel recupero di Superlega. «Una bella soddisfazione ma vincere adesso non significa vincere sempre: non dobbiamo allentare l’attenzione, con Perugia è sempre così, bisogna stare attenti sempre». LEGGI TUTTO

  • in

    Caso Simon-Sada Cruzeiro: la società ricorrerà al TAS

    Di Redazione
    Continua la battaglia legale tra Robertlandy Simon e il Sada Cruzeiro. Il centrale cubano, che ha giocato nella squadra brasiliana dal 2016 al 2018, si era rivolto alla FIVB per richiedere un risarcimento di 1,6 milioni di real (circa 260mila euro) per “gravi violazioni del contratto“, mentre il club pretendeva il pagamento di una penale della stessa entità per liberare il giocatore in vista del passaggio alla Cucine Lube Civitanova. Il tribunale della Federazione internazionale ha dato ragione a Simon, ma il Sada ha annunciato che farà ricorso al Tribunale Internazionale dello Sport.
    “Il Sada Cruzeiro è riconosciuto per la sua puntualità – è la dichiarazione rilasciata dal club a Web Volei – e per aver sempre onorato tutti i suoi impegni contrattuali. La società respinge le accuse di Robertlandy Simon e dei suoi avvocati, che sono riusciti a portare i giudici internazionali a un errore che sarà presto riconosciuto e corretto“. Il club brasiliano aveva richiesto anche una multa di 100mila euro ai danni della Lube, ma anche questa sanzione è stata negata dalla FIVB.
    (fonte: Web Volei) LEGGI TUTTO

  • in

    Lube, Simon: “Con Cisterna dovremo avere la testa giusta”

    Foto Facebook Lube Volley

    Di Redazione
    Domani, mercoledì 2 dicembre, la Cucine Lube Civitanova tornerà in campo per il match di recupero della 9ª giornata di andata contro la Top Volley Cisterna. Il forte centrale Simon, intervistato da Il Resto del Carlino Macerata presenta la sfida con i pontini e il testa a testa con Perugia che è tornata prima in classifica
    Simon, domani ecco il recupero contro una Top Volley che deve ritrovare la forma dopo lo stop per Covid… «Avranno bisogno di giocare parecchio per sistemarsi, ma sono un team scorbutico».
    Nonostante sia l’ultima in classifica, sulla carta Cisterna sembra più forte di Verona? «Sì, dovremo avere la testa giusta».
    Inizia un tour de force che questa volta quasi aspettavate con ansia. «Senza dubbio, è meglio giocare tanto anche se stancante, piuttosto che due volte in un mese».
    Domenica Perugia ha effettuato il contro sorpasso, sarà staffetta fino allo scontro diretto (forse prima di Natale)? «Penso proprio di sì, la Sir è tornata quella che conosciamo».
    Veniamo a sabato, 17 ace sono il suo primato personale? «No, o meglio sono record in Italia. Quando giocavo in Corea ne feci 11 o 12».
    Cosa avviene quando si prende quel ritmo in battuta? «Quando fai un ace prendi sicurezza, tiri più forte e non hai paura di sbagliare. Quella che più mi piace però è la battuta corta beffando i ricevitori».
    Il suo connazionale Leon domenica l’ha subito imitata. «Sì, ma per lui è facile: spara a 130 chilometri orari». LEGGI TUTTO

  • in

    Robertlandy Simon: “A Civitanova ho trovato una famiglia”

    Di Roberto Zucca
    Nei suoi occhi ci sono molti sentimenti contrastanti: l’ambizione, la forza fisica e morale, lo spirito di sacrificio, la sofferenza. Veder giocare Robertlandy Simon è un concentrato di emozioni. Non a caso, di quel Paese così nostalgico e fuori dal tempo quale è Cuba, Simon rappresenta un po’ tutto il meglio:
    “La mia storia è una storia lunga, complessa. La mia infanzia non è stata semplice, così come quella di tanti connazionali. La mia vita è stata sacrificante, ma non più di quella di tanti. Arrivo da un paese in cui la povertà ti restituisce la voglia di riscattarti, ma anche il coraggio di non arrenderti e la forza di essere sempre sorridente, perché questa è la vita”.
    Posso chiederle cosa conta davvero per lei nella vita?
    “La famiglia. La loro serenità, il fatto che posso contribuire a farli stare sereni. È la cosa che mi manca di più rispetto alle mie origini e alla mia infanzia trascorsa a Cuba”.
    Di quelli anni ha citato la povertà. Che rapporto ha adesso col denaro?
    “Il denaro è una sicurezza. Ti permette di poter essere utile agli altri, dando magari stabilità e serenità. La più grande soddisfazione della mia carriera è stato poter aiutare la mia famiglia. Non avere il pensiero di non poterti permettere delle cose ti va vivere certamente con maggiore tranquillità”.
    Foto FIVB
    La pallavolo è uno stile di vita. La frase che lei ha postato sul suo profilo Instagram.
    “È una manera. Un modo di vivere, di affrontare la vita. Ho iniziato molto giovane a praticare questo sport e la pallavolo mi ha accompagnato per tutto il mio percorso di crescita. Non so come sarebbe stata la mia vita senza questo sport, perché la pallavolo ne ha sempre fatto parte”.
    Quello stile di vita lo ha portato prima a Piacenza, poi a Civitanova.
    “L’Italia mi ha accolto e in Italia ho vinto tanto, ed è stata una grandissima soddisfazione. Mi sento benvoluto, amato. A Civitanova non ho trovato un team, ma una famiglia. Siamo una squadra che si rispetta ma siamo anche molto uniti. Trascorriamo molto tempo assieme anche al di fuori dal campo”.
    Il segreto di Civitanova: il trio cubano o l’essere una squadra?
    “Essere una squadra. Io, Osmany e Leal siamo parte di un gruppo nel quale ognuno ha il suo peso, le sue responsabilità. Non si vince grazie a noi tre ma si vince con il gruppo unito. Noi portiamo all’interno dello spogliatoio una mentalità latina che è molto simile a quella italiana. Ci piace sentirci parte di un gruppo e poter contare l’uno sull’altro”.
    Foto Lega Pallavolo Serie A
    Bilancio di questa prima parte di campionato?
    “Abbiamo lasciato un punto per strada e lavoriamo affinché l’affiatamento e il gruppo cresca partita dopo partita. È un bel campionato, che finché potrà andare avanti è davvero molto bello da giocare. La gara contro Ravenna di qualche settimana fa ci ha dato nuovi stimoli e nuove sfide che dobbiamo affrontare, trovando una solida continuità”.
    Cinque stagioni in Italia. Mi dica il compagno di squadra e l’avversario più forte che ha incontrato sulla sua strada?
    “Ce ne sono tantissimi. Un compagno di squadra che mi ha lasciato il segno è stato sicuramente Bruno. Fortissimo, molto tenace, era uno che anche in spogliatoio si sentiva. Sugli avversari le direi tanti, da Anderson a Juantorena. Giocatori così è meglio sempre averli dalla stessa parte del campo”.
    Al di fuori del campo è nota ai più la sua avventura nella ristorazione.
    “Quando ero in Brasile mi sono innamorato delle churrascharie, e così quando sono arrivato a Civitanova sono subito andato a cercare di mangiare brasiliano, ma senza successo. E così ho detto, perché no? Sono socio di un locale che si chiama Madeira ed è proprio a Civitanova. Ora mi piacerebbe lanciarmi nella cucina stellata”
    Tempi duri per la ristorazione?
    “Sono tempi duri per tutti. È dura per la ristorazione perché hai comunque i lavoratori da pagare, nonostante che la sera, ad esempio, ci siano delle restrizioni, e il business ne esce fortemente danneggiato. Speriamo di venirne fuori presto”.
    Il futuro di Simon. Se lo immagina?
    “Per ora sicuramente in Italia. Poi si vedrà. A Civitanova sto molto bene e ho anche delle attività da portare avanti oltre al volley. Quando smetterò di giocare non so, magari allenerò una squadra di ragazzi o sarò un imprenditore, o tutte e due le cose. Chissà!”.
    Per ora la cosa importante è vincere con Civitanova.
    “Quello sempre”. LEGGI TUTTO

  • in

    De Giorgi: “Trento ha subito il nostro servizio”

    Di Redazione
    Queste le dichiarazioni dopo la bella vittoria della Lube ai danni di Trento.
    Robertlandy Simon: “Non è mai semplice vincere così, dobbiamo continuare a migliorare il nostro atteggiamento in campo prima di tutto. Stasera ha funzionato molto bene la battuta, continuare a lavorare sul muro-difesa e sul cambio palla, altro aspetto molto importante. È davvero difficile giocare senza pubblico, non sentire il calore della gente e doverti motivare da solo non è facile. Abbiamo fatto una bella partita, mantenendo il nostro ritmo per tutta la gara”.
    Yoandy Leal: “Da parte nostra è stata una bella gara, soprattutto per la continuità. La battuta, il muro e la difesa hanno messo in difficoltà Trento: continuiamo così. Lavoriamo tanto in allenamento per migliorare il cammino è lungo ma andiamo avanti sulla nostra strada: la vittoria di stasera è merito nostro, non è stata la partita perfetta ma rispetto al match con Ravenna abbiamo fatto tutt’altra prestazione”.
    Ferdinando De Giorgi: “Guardando nel nostro campo, abbiamo disputato una partita intensa, con una buona continuità di attenzione e concentrazione anche nel punto a punto del secondo set. Abbiamo messo una buona pressione in battuta, siamo stato ordinati, restando sempre sul pezzo quando c’era bisogno, pallone su pallone. Trento ha giocato un buon secondo set ma negli altri set ha subito il nostro servizio. Dobbiamo cercare di mantenere e migliorare questo livello di gioco e questo atteggiamento”.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Delusione in casa Lube: “La differenza l’hanno fatta due palloni”

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Di Redazione
    Questa volta è la Cucine Lube Civitanova a rimanere a bocca asciutta: non accadeva da tanto. E la sconfitta contro Perugia nella finale di Del Monte Supercoppa brucia particolarmente, perché i marchigiani erano anche riusciti a rimontare e portarsi avanti nel tie break decisivo, prima di cedere ai vantaggi. Lo sa bene Osmany Juantorena: “Abbiamo battagliato ma alla fine non ce l’abbiamo fatta, la differenza è stata fatta da due palloni. Bravi loro, in Coppa Italia a febbraio è andata bene a noi, stavolta a Perugia. Peccato per alcuni errori al tie break, questa è la pallavolo e andiamo avanti a testa alta“.
    “Siamo una grande squadra con grandi obiettivi – prosegue il capitano dei cucinieri – stavolta abbiamo perso e bisogna accettarlo, abbiamo comunque fatto vedere delle belle cose siamo solo all’inizio e abbiamo tanto margine di miglioramento. Ora pensiamo al campionato, che per noi inizierà lunedì proprio qui a Verona”.
    “Non è mai bello perdere – aggiunge Robertlandy Simon – abbiamo fatto delle buone cose restando sempre in gara ma ci è mancato quell’ultimo passo. Ora continuiamo a lavorare e ad andare avanti, adesso è il momento di pensare al campionato. La stagione è ancora lunga e ci sarà da vedere una Cucine Lube pronta sempre a lottare in campo”.
    Anche Fefè De Giorgi sottolinea l’equilibrio tra le due finaliste: “Ci è mancato poco, siamo abbastanza arrabbiati perché è stata una partita molto combattuta e due tre palle hanno fatto la differenza. Dobbiamo assimilare questa sconfitta ed usarla per migliorarci. Adesso pensiamo al match qui a Verona di lunedì, da giocare dopo l’intenso impegno di stasera, concentrandoci per iniziare bene il percorso in campionato”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO