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    Millman annuncia il ritiro dopo i tornei in Australia nel 2024

    John Millman

    John Millman ha deciso appendere la racchetta al chiodo al termine dei tornei in Australia il prossimo gennaio. L’ha comunicato con l’ormai classico messaggio social, nel quale ringrazia i suoi fan per il sostegno ricevuto tanti anni di carriera in giro per il mondo.
    “Tutte le cose belle finiscono. Dopo la prossima estate australiana mi ritirerò dal tennis professionistico. Sono incredibilmente grato per tutto il supporto che ho avuto durante la mia carriera. È stata un’esperienza elettrizzante vivere un sogno che avevo da bambino”

    All good things come to an end.After the upcoming Australian Summer I’ll be retiring from professional tennis.I’m incredibly grateful for all the support I’ve had throughout my career.It’s been a thrilling ride living out a dream I had as a kid. ❤️ pic.twitter.com/BFru6Wjwgn
    — John Millman (@johnhmillman) November 9, 2023

    Nato a Brisbane 34 anni fa, l’australiano ha vinto un titolo ATP in carriera (Nur Sultan, 2020), toccando come best ranking la posizione n.33 nel 2018. Ha raggiunto anche due finali, Budapest nel 2018 e Tokyo nel 2019. Negli Slam, il suo miglior risultato sono i quarti di finale a US Open 2018, il suo miglior anno in carriera.
    Dotato di un fisico compatto e colpi potenti, ha fatto della resistenza in campo e della lotta le sue doti migliori. Molti ricorderanno la sue due  splendide partite contro Roger Federer negli Slam. A New York nel 2018 vinse John, rimontando il campione svizzero in una giornata umidissima che rese le condizioni di gioco al limite della sopportazione, in quella si rivelò una delle vittorie più prestigiose della carriera di Millman; due anni dopo agli Australian Open 2020 lo svizzero si prese la rivincita, superando l’australiano al tiebreak decisivo nel quinto set (1o punti a 8) al termine di una battaglia feroce terminata a notte fonda (fu la vittoria n.100 per Roger nel torneo).
    Personaggio verace e pungente, sui social spesso commenta i fatti del tour maschile e femminile con commenti senza peli sulla lingua, a difesa dei propri colleghi contro le “storture” dei circuiti. LEGGI TUTTO

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    Matteo Donati dice addio al tennis: un talento condizionato dagli infortuni

    Matteo Donati nella foto

    Matteo Donati, un nome che ha fatto sognare gli appassionati di tennis, un talento che ha regalato ottime prestazioni nel circuito Challenger e che ha raggiunto l’apice con una vittoria al Masters 1000 di Roma nel 2015 contro Santiago Giraldo. Nonostante un best ranking alla posizione numero 159 e un futuro che avrebbe potuto brillare ancora di più, la carriera di Donati è stata segnata da continui problemi fisici.Il 28enne di Alessandria, con grande tristezza, ha annunciato il suo addio definitivo al mondo del tennis. Gli incessanti problemi al gomito destro hanno limitato la sua crescita e il pieno sfruttamento del suo talento. Nonostante tre interventi chirurgici negli ultimi quattro anni, le difficoltà sono state costanti e spesso più presenti dei momenti di gioia.
    Attraverso un toccante post sul suo account Instagram, Donati ha condiviso con il mondo il suo doloroso addio: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese. Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi”.
    Il tennis ha rappresentato per lui non solo una passione, ma una vera e propria ragione di vita. Ha ringraziato chi lo ha sostenuto in questi anni, in particolare la famiglia Puci, che per un decennio gli è stata accanto come una vera famiglia, e il suo team di fiducia, Chicco e Marco Rivoira. Un ringraziamento speciale è andato alla sua famiglia, pilastro fondamentale del suo percorso.Il mondo del tennis perde un grande talento, ma resta il ricordo di un atleta che ha sempre dato tutto, lottando contro le avversità con determinazione e coraggio.
    Questo il post completo di Matteo sui social: “Ci ho messo un po’ di tempo per accettare la brutta notizia di qualche mese fa quando i dottori mi hanno detto che purtroppo il mio gomito non riuscirà più a sostenere lo stress a cui è sottoposto giornalmente.In questi ultimi 4 anni nei quali ho dovuto sottopormi a 3 interventi chirurgici sono stati più i momenti difficili di quelli belli.Oggi, in modo forzato, sono costretto a salutare il tennis giocato. È stato tutta la mia vita, da quando ho preso in mano per la prima volta la racchetta dai miei 5 anni fino ad oggi.Questo sport mi ha dato tanto, tutto, mi ha fatto vivere momenti indimenticabili e mi ha insegnato ad affrontare le difficoltà sempre a testa alta.Ringrazio con tutto il mio cuore le persone e i miei amici che ognuno a modo suo mi ha aiutato e sostenuto durante tutta la mia carriera. Un grazie speciale alla famiglia Puci che da 10 anni mi fa sentire come se fossi a casa. Siete e sarete per sempre la mia seconda famiglia. Grazie Chicco per il tuo affetto e Marco Rivoira per il tuo sostegno quotidiano.Un immenso ed indescrivibile grazie a mia mamma, mio fratello e mio zio, perchè senza di voi tutto ció sarebbe stato solo un lontano ed irraggiungibile pensiero.GRAZIE TENNIS 💙🙏🏻#NEWCHAPTER”Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Thomas Fabbiano annuncia il ritiro: “Ho deciso che è arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera”

    Thomas Fabbiano ITA, 1989.05.26

    Thomas Fabbiano annuncia il suo ritiro dal tennis professionistico tramite i social. L’italiano, vincitore di 6 tornei Challenger in singolare e del Roland Garros junior in doppio nel 2007, decide di appendere la racchetta al chiodo all’età di 33 anni. “Ho deciso che è arrivato il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera, di voltare pagina e scoprire cosa la vita mi riserverà. È stata una decisione difficile da prendere. È stato un viaggio affascinante, pieno di grandi momenti”, scrive Fabbiano.
    Il tennista italiano ha raggiunto il suo miglior ranking nel 2017, posizionandosi al numero 70 al mondo. Ha anche vinto alcuni match memorabili, tra cui contro Stefanos Tsitsipas a Wimbledon e Dominic Thiem agli US Open.Nei tornei dello Slam ha conquistato per due volte il terzo turno a Wimbledon, una volta agli Us Open e all’Australian Open.Fabbiano lascia il tennis professionistico. Adesso, si prepara ad affrontare una nuova sfida nella sua vita, pronta ad affrontare tutto ciò che il futuro ha in serbo per lui. Gli auguriamo il meglio in questo nuovo capitolo della sua vita. LEGGI TUTTO

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    Si ritira Thomaz Bellucci

    Thomaz Bellucci nella foto

    Thomaz Belluci, ex top 25 del mondo e uno dei migliori giocatori della storia brasiliana, si ritirerà il mese prossimo per l’edizione 2023 del Rio Open, dove ha ricevuto una wild card per il tabellone principale.
    Si tratta del secondo invito assegnato dalla manifestazione, dopo che Matheus Alves aveva vinto il torneo che assegnava la prima wild card.Bellucci ha vinto quattro titoli ATP in carriera e ha accumulato 200 vittorie. Non gareggia dal settembre dello scorso anno e lascerà lo sport all’età di 35 anni. LEGGI TUTTO

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    Gilles Simon: l’ultimo match di uno sport che rende pazzi

    Gilles Simon nella foto

    “C’est terminé”: con sudore e sofferenza Gilles Simon ha giocato contro l’attuale numero 8 del mondo Felix Auger-Aliassime il suo ultimo match da professionista.
    Non c’era solo Parigi stasera, nel Court Centrale di Bercy, ma tutta la Francia, che con affetto e gratitudine ha espresso un tributo al suo campione uscente.
    Ha solo 37 anni, 38 a dicembre, Gilles, ma per il tennis sono tanti, è una vita, la vita di un corpo allenato per vincere, di una mente concentrata giorno e notte su una passione, uno sport che logora e rende pazzi, di cui sente di doversi scusare pubblicamente con la moglie Carine. Ha voluto accanto a sé in questo momento il giovane figlio Timothée, a cui ha dedicato parole toccanti. Tenace, umile, equilibrato, intelligente, umano, sportivo, rispettato da tutti gli atleti, amici e avversari, per il fair play sul campo e nella vita; 504 vittorie e 14 titoli vinti, ex numero 6 del mondo (nel 2009): i numeri non rendono il valore. Come in una vera festa di pensionamento, anni e successi del nizzardo scorrono nel filmato, realizzato per l’occasione, che lo ritrae fin da bambino. Lo scopriamo, inusualmente, perfino al pianoforte, lo rivediamo vittorioso su Federer, e anche su Nadal e Djokovic che in un’intervista lo omaggiano. Lo fa anche il suo amico Tsonga, ritiratosi circa 6 mesi fa, che aveva voluto essere presente con gli altri storici francesi Gasquet e Monfils per festeggiarlo al primo turno di questo torneo, vinto contro Andy Murray. Come loro, Gilles gioca il tennis alla vecchia maniera, senza arroganza e potenti colpi offensivi di dritto e rovescio, ma quasi garbato, tattico, strategico e inventivo a un tempo, è un tennista brillante che sa cambiare e adattare il suo gioco rispetto all’avversario. Esperto di problem solving sul campo. Nel suo libro dal titolo ‘Ce sport qui rend fou’ pubblicato nel 2020, Simon ha espresso la sua visione del tennis e dato consigli sulla formazione dei giovani tennisti.
    Gilles talvolta ha sollevato qualche polemica per le sue dichiarazioni, come quando ha affermato che è ingiusta la ripartizione uguale dei montepremi maschili e femminili, perché i tornei maschili attirano più pubblico. Inoltre in modo laconico, ma con la sua consueta franchezza, lo scorso anno, dopo essere stato escluso dagli US Open, aveva alimentato un dibattito per aver sostenuto di non volersi vaccinare perché non aveva paura del virus.
    Stasera Gilles Simon ha detto ripetutamente grazie per la wild card che gli ha concesso di giocare questo Masters 1000, lo ha ripetuto più volte ringraziando gli organizzatori presenti, il direttore Tecnico Nazionale e la Federazione Francese di Tennis col suo Presidente: lo stesso ringraziamento che avremmo voluto sentire dal nostro Andreas Seppi, a cui invece è stata negata l’ultima partecipazione in un torneo ATP e che ha dovuto salutare il suo pubblico in sordina al Challenger di Ortisei.
    Ha ringraziato davvero tutti Gilles: il pubblico e i fedelissimi per il sostegno nel corso di tanti anni.
    Una vera festa in famiglia, un ricordo da conservare per sempre nell’angolo più dolce del suo cuore: felice in quel campo da tennis col suo pubblico…Si gioca a tennis per questo!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Serena Williams: “Non mi sono ritirata. Un rientro? Le probabilità sono alte”

    Serena Williams all’ultimo US Open

    Serena Williams allo scorso US Open ha salutato il pubblico di New York, ma… è stata molto attenta a pronunciare la parola “ritiro”. Prima in un’intervista ad un magazine in agosto, poi nelle varie press conference nel torneo, ha sempre parlato di nuovo capitolo della sua vita, non della volontà di appendere per sempre la racchetta al chiodo. L’ha confermato ancora una volta in un evento relativo alle sue attività imprenditoriali “Serena Ventures” a San Francisco, nel quale si è spinta addirittura oltre, parlando di “alte probabilità” di un suo ritorno in torneo.
    “Non mi sono ritirata, non mi considero una ex giocatrice” afferma la minore delle sorelle Williams, “la possibilità di un mio rientro è molto alta. Potete venire a vedere a casa mia, ho un campo da tennis e mi alleno”.
    Così continua la 23 volte campionessa Slam in singolare: “Non ho ancora pensato al ritiro. Ma l’altro giorno mi sono svegliata, sono uscita andando in campo e per la prima volta nella mia vita ho capito che non stavo giocando per un torneo, e mi sono sentita molto strana. È stato come il primo giorno del resto della mia vita e mi sto divertendo, ma sto ancora cercando di trovare quell’equilibrio”.
    Vedremo se questa l’ennesima “sparata” di Serena, per far notizia, oppure se davvero nella sua testa continua a considerarsi una tennista in attività, pronta a tornare sperando di poter ancora dire la sua… LEGGI TUTTO

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    Seppi: “Questa è la mia ultima stagione”

    Andreas Seppi

    Andreas Seppi chiuderà la sua lunga carriera al termine del 2022. L’ha annunciato nel corso di una intervista a Rai Südtirol.
    “Prima o poi arriva la fine per tutti e a 38 anni non credo ci sia da vergognarsi”, ha dichiarato l’altoatesino. Quando gli ricordano che smette insieme a Roger Federer, contro il quale ha ottenuto una delle sue più prestigiose vittorie in carriera (all’Australian Open 2015), ha risposto “Non so se sia stata una fortuna o una sfortuna aver giocato nell’era di Roger Federer”.
    Andreas chiude con tre tornei ATP vinti in carriera, Eastbourne sull’erba nel 2011 e Mosca e Belgrado nel 2012, riportando quindi un titolo su erba, uno su terra e l’altro su sintetico indoor. Ha toccato il best ranking al n.18 nel 2013, restando per molti anni miglior tennista italiano in classifica e vero esempio di dedizione al lavoro, grazie a cui si è migliorato costantemente e ha vissuto una carriera assai longeva.
    Ha disputato ben 130 match nei tornei dello Slam, raggiungendo gli ottavi a Roland Garros, Wimbledon e Australian Open. Vanta il record di 66 partecipazioni consecutive nei tornei dello Slam (da Wimbledon 2005 e l’Australian Open 2022) terzo nella classifica assoluta nell’era Open, dietro solo a Feliciano Lopez (78) e Fernando Verdasco (67), davanti a Federer con 65.
    Ha annunciato che lascerà giocando ancora un torneo, o Napoli la prossima settimana oppure il Challenger “di casa” ad Ortisei, nel suo amato Alto Adige.
    Appende la racchetta al chiodo, ma non dovrebbe tagliare di netto col tennis. Infatti nelle scorse settimane Seppi ha annunciato di essere entrato a far parte del gruppo di Horizon Tennis Home, creato dal suo storico coach Massimo Sartori. LEGGI TUTTO