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    L’incredibile record di Richard Gasquet che potrebbe terminare lunedì prossimo

    Richard Gasquet

    Nello sport le statistiche hanno sempre una maggior rilevanza, per analizzare i dati di gioco, per valutare la grandezza o qualità di un tennista, o semplicemente come curiosità di vario tipo. Ne riportiamo una di un certo interesse.
    Richard Gasquet, classe ’86 come Rafael Nadal, è stato uno dei tennisti più precoci degli ultimi anni. Già da piccolissimo le riviste francesi lo lanciavano come potenziale nuovo campione, incantate dal suo rovescio ad una mano e dalla precisione dei suoi colpi. A soli 15 anni (2002) ebbe una wild card per le qualificazioni a Monte Carlo. Le superò, stabilendo il primato di più giovane tennista della storia a qualificarsi per un torneo Master Series. Non si fermò qua: vincendo il primo turno contro Franco Squillari, divenne all’epoca il giocatore più giovane a vincere un match nel tabellone principale di un torneo ATP.
    Gasquet entrò per la prima volta nella top 100 ATP il 29 settembre 2003 (n.95), e quindi dopo un anno e mezzo di saliscendi, si è attestato stabilmente tra i migliori cento della disciplina il 18 aprile 2005. Il dato incredibile è che da quella data, non è più uscito dalla top 100! Sono esattamente 6840 giorni, 977 settimane.
    Perché questo dato assume un significato particolare proprio questa settimana? Poiché Gasquet rischia di interrompere la sua striscia record di permanenza tra i migliori 100 al mondo lunedì prossimo. Infatti il talentoso tennista di Beziers deve difendere i punti della vittoria ottenuta lo scorso anno nel torneo Atp 250 di Auckland. Se non riuscirà ad arrivare almeno in finale, uscirà dalla top 100.
    Attualmente Gasquet è il tennista in attività con più settimane consecutive in top 100, 11 più di Novak Djokovic (come rileva il collega Damian Kust). Davvero un dato statistico prestigioso, che sottolinea il talento e la longevità del francese. Vedremo se riuscirà nell’impresa e allungherà ancora il suo record personale.
    Richard ha regalato agli appassionati momenti di puro divertimento con la sua tecnica raffinata e un po’ d’antan, ma penalizzato da un fisico tutt’altro che eccelso e dall’incapacità di evolvere il suo tennis su tempi di gioco più rapidi e con un anticipo che non lo costringesse a retrocedere troppo dietro la riga di fondo, non è mai riuscito ad arrivare in finale in uno Slam (vanta tre semifinali, due a Wimbledon e una a US Open) o vincere una finale 1000 (ha perso vs. Federer quella dell’Open del Canada nel 2006). Complessivamente ha trionfato in 16 tornei in singolare, su tutte le superfici (9 sul cemento,di cui 6 indoor, 3 su erba, 3 su terra battuta e una su tappeto indoor).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet sorpreso dalla condizione di Rafael Nadal: “LIbero da ogni dolore fisico”

    Richard Gasquet nella foto

    Mentre il mondo del tennis continua a seguire da vicino le sorti di Rafael Nadal, il campione spagnolo si è immerso in una fase intensiva di allenamento, sia in Kuwait con la giovane promessa Arthur Fils, che a Manacor con una leggenda del tennis francese, Richard Gasquet.Nati entrambi nel giugno del 1986, Nadal e Gasquet hanno condiviso molti momenti sui campi da tennis, con il bilancio decisamente a favore dello spagnolo, che ha vinto tutti i 18 incontri diretti contro il francese nel circuito maggiore. Recentemente, Gasquet ha avuto l’opportunità di allenarsi con Nadal a Manacor, notando una netta assenza di dolori nel campione spagnolo e prevedendo un suo ritorno competitivo: “Rafa mi ha detto di aver impiegato un po’ per tornare in forma, ma ora sembra libero da dolori. Sarà sicuramente competitivo e vincerà partite, non ho dubbi!”, ha dichiarato Gasquet in un’intervista a L’Equipe.
    Gasquet, che ha ottenuto la sua unica vittoria su Nadal nel lontano 2003 nel Challenger di St. Jean de Luz, si trova ora in un momento diverso della carriera, avendo vinto quest’anno un unico titolo ad Auckland. Questo contesto ha spinto Nadal a cercare sfide con diversi giocatori, incluso Gasquet.
    L’incontro è stato facilitato da Gustavo Marcaccio, uno degli allenatori di Nadal, che ha contattato Gasquet per un periodo di allenamento a Manacor. “Mi hanno cercato per alcuni allenamenti in dicembre e ho accettato volentieri. Non avevo visitato l’accademia di Nadal da quasi 10 anni; ora è completamente trasformata, con infrastrutture di alto livello, diverse tipologie di campi, inclusi quelli in terra battuta, e un hotel”, ha spiegato Gasquet, che ha anche menzionato sessioni di allenamento con altri giocatori come Struff e Munar.
    Gasquet si unisce all’opinione di Fils riguardo al livello elevato di gioco di Nadal, aggiungendo che lo spagnolo sembra aver superato i problemi fisici. Nadal sta sfruttando questi giorni per una preparazione minuziosa, allenandosi con vari giocatori di alto calibro come Fils, Gasquet, Struff e Ruusuvuori, prima di partire per l’Australia e il suo atteso ritorno in competizione.La determinazione e la metodicità di Nadal nella sua preparazione evidenziano la sua volontà di tornare in campo più forte che mai. La presenza di giocatori di alto livello come Gasquet nella sua fase di allenamento sottolinea ulteriormente il suo impegno verso un ritorno di successo.Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet potrebbe chiudere la carriera nel 2024. Benoit Paire continuerà almeno per 2 anni “ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente”

    Benoit Paire nella foto

    Richard Gasquet rappresenta un forte elemento del tennis mondiale negli ultimi decenni e desidera prolungare la sua carriera professionale finché si vede competitivo. Ha terminato l’anno come 76° del mondo e il suo titolo ad Auckland all’inizio della stagione gli ha dato l’impulso necessario per continuare. Cercherà di riconfermarsi nel 2024, anno che potrebbe segnare il suo addio al tennis professionistico. In più di un’occasione, il nativo di Béziers ha affermato che il suo ultimo torneo da professionista sarà a Roland Garros o a Parigi-Bercy, e che potrebbe avvenire nel prossimo anno. Nel frattempo, si sta preparando con dedizione alla Rafa Nadal Academy, che ospita anche Jan-Lennard Struff durante la pre-season
    Benoit Paire vive un’intensa relazione di amore-odio con il tennis che lo rende uno dei giocatori più indisciplinati dell’intero circuito. Lontano dal suo miglior livello e mentalmente esaurito durante molte fasi degli ultimi tempi, il francese ha sorpreso con delle dichiarazioni raccolte da ESPN in cui parla del suo obiettivo di continuare a competere, così come della sua predisposizione a rientrare nella top-100, essendo attualmente il numero 117 del mondo. “Onestamente, mi sento abbastanza fiducioso nelle mie possibilità. Ho avuto un anno difficile nel 2023, ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente che mentalmente. Voglio godermi questo sport per uno o due anni in più perché desidero tornare nella top-100”, ha commentato.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet: Un grande, non solo d’età

    Richard Gasquet all’età di nove anni

    Buon compleanno, Richard Gasquet!Oggi il tennista francese dal noto rovescio, mirabile ed elegante come il Pont Vieux della occitanica città natale di Béziers, festeggia i 37 anni, confermando la sua longevità tennistica: è il quarto tennista in attività con più vittorie, dopo Nole, Nadal (ancora per poco) e Murray. Il 15 giugno, vincendo a Stuttgart contro Tsitsipas, ha conseguito la sua 600esima vittoria in carriera. Una vita per il tennis: suo unico, grande amore. Geneticamente portato per questo sport, è figlio unico di 2 maestri di tennis che precocemente, a 4 anni, introducono il loro bimbo, con una racchetta in mano, nel tennis club di Sérignan; a 9 anni l’enfant prodige è già sulle copertine, oggetto di pressanti aspettative, presentato come il campione che la Francia attende.
    “Le petit Mozart du tennis français” è un ragazzo pieno di talento che adora giocare nel club con i suoi amici, mentre consegue risultati sorprendenti: Campione del Mondo junior all’età di 16 anni e capace di battere a 18 anni a Montecarlo il numero 1 Roger Federer …Verrebbe da chiedersi: è dunque lui il puro talento del tennis? Dai risultati non lo è. L’ultima partita contro Struff dimostra la sua discontinuità. Se poi si analizzano i titoli conquistati, Gasquet ha vinto ‘solo’ 16 titoli ATP della categoria 250, l’ultimo nel torneo australiano di Auckland, nella finale del 14 gennaio di quest’anno contro il britannico Cameron Norrie; nessuno Slam o 1000 vinti nella pur lunga carriera. Ha un anno più di Nole ed è numero 55 nel ranking, il cui record, come n. 7, è stato raggiunto nel 2007. Perché dunque Richard Gasquet riesce ad appassionare tanto il pubblico?
    I francesi lo hanno onorato come moderno ‘’moschettiere”, insieme a Tsonga, Simon e Monfils. Se si osserva il pubblico nelle partite del francese, si notano tanti maturi appassionati, pronti a sostenerlo e ad incoraggiarlo, riconoscendosi certamente più in lui che nei grandi, irraggiungibili miti Roger, Nadal e Nole.Umberto Eco avrebbe potuto scriverne la fenomenologia: Richard Gasquet, come Mike Bongiorno, convince il pubblico, che lo vede come un esempio vivente e trionfante di discreto giocatore. Non provoca complessi di inferiorità e viene quasi da pensare che sarebbe facile giocare come lui, vincere di tanto in tanto belle partite e tornei di media importanza con la perseveranza e la generosità. Il pubblico, non solo francese, lo ripaga per questa illusione e gli è grato, amandolo. A maggio, al Roland Garros, prima di essere sconfitto, ha tenuto testa per più di 3 ore, fino al quinto set, al giovane connazionale Arthur Rinderknech, e il pubblico del Suzanne Lenglen era tutto per lui. È quasi facile rispecchiarsi in Gasquet, perché rappresenta un ideale raggiungibile: il tifoso tennista, in particolare quello attempato, lo percepisce come un giocatore di livello ‘normalmente discreto’, soprattutto ora che la sua voce matura esprime la fatica nei colpi più impegnativi. È uno dei pochissimi tennisti che mette da sé l’overgrip sull’impugnatura della sua racchetta durante le pause, come fa ognuno di noi. È il tennista che si curva nella battuta come apparentemente potrebbe fare un qualunque giocatore classificato…È il vincente che non ti aspetteresti, che ti sorprende e ti fa pensare che anche tu, con qualche sforzo, potresti vincere le tue partite. È anche l’atleta incostante che al turno successivo, dopo una esaltante vittoria, ti delude, a cui perdoni il tuo stesso limite, la stessa umanità.Perché i tifosi amano vedere Gasquet? Per vederlo vincere, come qualche giorno fa a Stuttgart, contro Tsitsipas, 24 anni e n. 5 del mondo. Per il piacere di assistere a colpi sorprendenti, vari e creativi, di estrema bellezza, che coi suoi movimenti fa sembrare facili: lungolinea vincenti di rovescio a una mano, sua firma d’artista, che incantano; volée che strappano l’applauso; palle corte improvvise che sorprendono l’avversario; eccezionale sensibilità di mano, ampi gesti eleganti e leggeri, di lenta naturalezza. Solido, pochi errori, corretto e controllato nelle reazioni anche quando lo svedese Mikael Ymer all’ATP di Lyon gli ruba un’opportunità polemizzando eccessivamente con il giudice di sedia, qualche giorno prima che lo stesso venga squalificato e multato per aver colpito violentemente la sedia di un altro arbitro durante la partita con Arthur Fils (Nemesi sportiva?).
    Sentiamo un senso di rispetto totale per un tennista di talento che ha fatto la sua parte di storia del tennis, il tennista timido dei tornei minori, dall’aria modesta ma tenacissimo, specializzato nell’impegnare a fondo i suoi avversari, emerso ai tempi difficili di Federer e Nadal con cui si è più volte misurato.Non è adatto al tennis attuale, muscoloso e di potenza, ma gioca un tennis prezioso e davvero bello da vedere. Gasquet ha curato la tecnica del gioco e la creatività più che il suo fisico in palestra. Ciò non toglie che conserva agilità ed efficacia in campo.A volte la forza mentale è stata messa particolarmente alla prova. Nel 2009 un episodio lo ha profondamente segnato: trovato positivo a un controllo antidoping, ha subito la gogna mediatica per mesi, è stato massacrato, ma ha sempre categoricamente smentito di drogarsi e di essere gay (altra accusa mossagli da più parti per la sua solitudine sentimentale). Dall’accusa di doping è in seguito risultato innocente.Oggi risiede in Svizzera (i francesi residenti a Montecarlo sono tenuti a pagare ugualmente le tasse in Francia) e gestisce molto efficacemente il suo ricchissimo patrimonio.Forse non sarà l’uomo bionico del tennis, ma Richard Gasquet, grande non solo di età, merita pienamente l’elogio tributatogli, nella prefazione al suo libro autobiografico intitolato À Revers et contre tout (2022), dall’amico Rafa Nadal, che il francese ha battuto solo nei tornei giovanili:“Ha dovuto fare i conti con aspettative folli. Posso immaginare quando debba essere difficile per un bambino affrontare l’entusiasmo di un’intera nazione. Quello che ha ottenuto non è mai sembrato essere al livello di quello che i fan speravano. Per venirne fuori ha dovuto dimostrare una grande forza mentale: mantenere un livello così alto per così tanti anni è una sfida che pochi giocatori sono riusciti a vincere”.Lunga vita al tuo rovescio, Richard!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet rilancia il dibattito sulla qualità delle palline da tennis: dal COVID, più lente e simili a quelle da supermercato

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    L’utilizzo di una nuova palla Dunlop al recente Open d’Australia 2023 ha iniziato a generare un dibattito che, ad oggi, non sembra destinato a placarsi presto. Negli ultimi mesi è stato frequente vedere molti giocatori lamentarsi della qualità, dimensioni e durata delle palle di diversi tornei.
    Richard Gasquet ha voluto andare oltre e ha riaperto la conversazione con alcune dichiarazioni taglienti a L’Equipe: “Abbiamo un problema dal COVID, tutte le palle sono più lente, non c’è più alcun dubbio al riguardo. Lo sto dicendo da due anni, non è una novità. Appena sono diventate così grandi (imita un pallone), ho detto al mio allenatore: ‘Cos’è questa merda?’ Ora se ne parla ovunque, ma sono sicuro che non sono come prima. Allora erano leggere, veloci, era uno dei miei punti di forza, ero in grado di controllarle molto bene. Ora, a prescindere dalla marca e con solo un paio di eccezioni, la loro qualità è vicina a quella dei supermercati”. LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet: Un nuovo record storico per il tennis francese e vicino a un significativo traguardo delle 600 vittorie ATP

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Mentre si avvicina al suo 37° compleanno, Richard Gasquet dimostra di non aver perso il tocco, raggiungendo traguardi sempre più notevoli nel mondo del tennis. Nonostante le aspettative di molti che il tennista francese sarebbe diventato un campione di vittorie Slam, la sua carriera è già di per sé impressionante. Lunedì, Gasquet ha stabilito un altro record che entrerà nella storia del tennis francese.
    In particolare, lunedì Gasquet ha segnato l’inizio della sua 944ª settimana all’interno della top 100 mondiale, diventando così il francese con il maggior numero di settimane in questa élite nella storia. Supera Fabrice Santoro, che è stato nella top 100 per 933 settimane.
    Ma Richard Gasquet non si ferma qui: è ormai vicinissimo a raggiungere un altro importante traguardo, ovvero diventare il primo tennista francese a conquistare 600 vittorie ATP. La vittoria ottenuta nel primo turno del torneo di Miami rappresenta la sua 596ª vittoria in carriera. Tra i tennisti attualmente in attività, solo Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray possono vantare un numero maggiore di vittorie. LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Sinner batte Gasquet in due set, buon ingresso nel torneo per l’azzurro

    Jannik Sinner a Indian Wells

    Buona la prima per Jannik Sinner ad Indian Wells. L’azzurro sconfigge Richard Gasquet col punteggio di 6-3 7-6 (2) in poco più di un’ora e mezza di gioco con una prestazione solida, piuttosto convincente e, soprattutto, in crescendo. Dopo un avvio incerto (ha rischiato di andar sotto 0-3 con due break), Jannik è stato bravo ad alzare il livello: si è preso il contro break che ha impattato lo score sul 2 pari ed è volato via, imponendo un ritmo a tratti insostenibile per il francese, costretto a rincorrere da metri fuori campo. Forte di una prima di servizio incisiva, ha dominato il primo set ed è stato solido nei propri game nel secondo, deciso al tiebreak a favore di un Sinner praticamente perfetto nel momento clou. Quando Jannik è entrato in partita e ha iniziato a condurre gli scambi, mai si è avuta la sensazione che il match potesse girare, tanto che il secondo set è arrivato al “decider” grazie al buon rendimento del servizio di Richard. Al terzo turno Sinner attende Adrian Mannarino che ha sconfitto con un doppio 64 Lorenzo Musetti.
    Passare dai tornei indoor in Europa alle condizioni lente e sempre variabili del deserto della California non è mai facile, ancor più contro un avversario esperto e che aveva già giocato un match. Si è visto chiaramente nei primissimi giochi, nei quali Sinner stentava a prendere le misure. Diritti incisivi e poi out, pallate eccezionali ma anche errori, e non tanto per meriti del francese. C’ha messo un quarto d’ora “Jan” a registrare i suoi drive e mettere in moto il servizio, appena c’è riuscito la partita è svoltata dalla sua parte. I due non avevano mai giocato contro, ma la velocità di palla dell’azzurro ai suoi ritmi è quasi ingestibile per il francese, vista la sua posizione in campo troppo arretrata e il suo modo di colpire la palla con grandissima mano ma poco anticipo. È stato costretto a rincorrere, a cercare giocate ad effetto per uscire dalla “morsa” di Sinner (ricavando qualche gemma ma anche troppi errori) ma soprattutto a tenere tempi per lui troppo rapidi per i suoi standard. Appena Sinner è riuscito ad aprirsi il campo con un diritto o rovescio cross, ha avuto gioco facile nel fare un passo avanti e verticalizzare con una botta potente e precisa, senza nemmeno il massimo del rischio visto che Richard si difendeva da almeno 3 metri dietro la riga.
    33 vincenti e 22 errori per l’azzurro, contro i 14 winner e ben 23 errori di Gasquet, numeri eloquenti di una partita dominata da Sinner più di quanto non dica il punteggio. Il secondo set è stato discretamente equilibrato – e senza palle break – grazie al buon rendimento del servizio del 36enne di Beziers, bravo a sua volta a variare molto, cercando spesso lo slice e poi dentro con un’accelerazione a grande rischio, quasi senza palleggiare. Non il tennis che ama, ma ha dovuto giocare contro i suoi schemi abituali Richard per non crollare in quegli scambi velocissimi nei quali è uscito quasi sempre sconfitto.
    9 Aces e 89% di punti vinti con la prima per Sinner, “solo” il 53% di prime però in campo per Jannik, un dato questo non eccellente, che dovrà migliorare per continuare la sua corsa nel torneo. Resta un buon ingresso in questo 1000 per Jannik, non ha fatto molta fatica e ha governato bene il gioco, confermando quel che di buono aveva mostrato nei tornei indoor europei nelle scorse settimane. Buono soprattutto come sia riuscito a superare le difficoltà iniziali, prendere il suo ritmo e non calare mai per tutto il resto del match, risolvendo molto bene alcuni situazioni che potevano complicare l’incontro e soprattutto dominare il tiebreak in modo totale. Non era una partita tecnicamente complicata, ma l’ha vinta bene. Bene così.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia al servizio. Vince un primo lunghissimo scambio con un diritto fulminante, poi commette un doppio fallo sul 30-0 e altri tre errori in costruzione che gli costano un break immediato. 1-0 Gasquet. Il francese è molto preciso, non sbaglia niente e colpire col rovescio palle cariche di spin e profonde, trovando anche un vincente lungo linea improvviso bellissimo. 2-0 Gasquet, ottimo inizio per lui. Troppo falloso invece Jannik in quest’avvio, alterna buone accelerazioni col diritto ad errori, come se dovesse ancora prendere le misure dei suoi colpi. Annulla un pericolosissima palla del doppio break, anche grazie al servizio che finalmente gli porta punti (2 Ace). Muove lo score, Jan, 1-2. Inizia ad entrare più nel campo l’azzurro, sceglie anche l’attacco in contro tempo per punire la solita posizione piuttosto arretrata di Richard. Sul 30 pari si scambia di ritmo, Sinner prende possesso dello scambio e spara un rovescio cross strettissimo, imprendibile. Ecco la palla break per Jannik. Si salva Gasquet con un servizio esterno ottimo. Manca di pochissimo il break sulla seconda chance, un passante in corsa gli esce di un niente. Il BREAK arriva alla terza occasione, viene a rete Richard ma non chiude, corre avanti Jannik e trova il tocco giusto. 2 pari. Ha cambiato marcia Jannik, la prima di servizio entra, il diritto è imprendibile, con Gasquet costretto a rincorre da metri fuori dal campo per reggere il ritmo. 3-2 Sinner. Richard è costretto a spingere con velocità superiori alla sua classica di crociera, e sbaglia. 0-30. Jannik va a nozze con questo tipo di gioco e l’altro che corre e tira forte da 3 metri dietro. Un altro errore e 0-40, tre palle per l’allungo per l’azzurro. Una stecca di rovescio sull’ennesimo scambio velocissimo con tempi di gioco nulli, costa a Gasquet il BREAK del 4-2 Sinner. Regala pure una palla corta Jan, pure facile vista la posizione troppo arretrata del veterano transalpino. Tutto va troppo veloce per Richard, Jannik a questi ritmi gli è nettamente superiore (quando non sbaglia per eccesso di spinta). Con un recupero splendido, Sinner vola via 5-2 (e parziale di 18 punti a 5). Chiude 6-3 in sicurezza Jannik, al primo set point con una comoda chiusura di volo dopo un’ottima apertura di campo. Dalla palla del possibile 0-3, l’altoatesino ha alzato il ritmo, il livello, si è preso il campo e ha sovrastato il rivale. Solo il 52% di prime palle in campo, ma con le quali ha ricavato 14 punti su 16.
    Secondo set, inizia Gasquet alla battuta. Con un buon game di servizio, Richard si porta 1-0. Bene anche Sinner, con un Ace impatta 1 pari tenendo l’ottimo ritmo del primo set. Si prende diversi rischi il francese per respingere il forcing dell’italiano, e anche per non crollare nello scambio alla massima velocità nel quale è sempre in difficoltà. Nonostante due doppi falli, Gasquet regge e sale 3-2. Si avanza sui game di servizio, in risposta non si incide (solo i quinto game va ai vantaggi). Con un game a zero Jannik impatta 4 pari, il parziale entra nel rush finale. Con un buon game (bene col diritto), Richard resta avanti 5-4, ora la pressione è su Sinner. Inizia male Jannik, un rovescio banale è lungo. Una folata di vento violenta sposta la seconda palla dell’azzurro rendendola quasi ingiocabile, non facili le condizioni in questo momento. Con coraggio Sinner avanza e chiude con uno smash per nulla facile, e con l’ottavo Ace del match si porta 5 pari. Serve bene il francese nel secondo set, varia molto l’angolo e non facile rispondere in modo aggressivo per l’italiano. Nessuna palla break, l’equilibrio non si rompe, si va al tiebreak. Molto deciso Gasquet, entra subito col diritto dopo essersi aperto il campo col servizio slice, 1-0. Ace Sinner (nono), 1 pari. Gran ritmo imposto da Jan, 2-1. Doppio fallo Gasquet! 3-1 Sinner, ecco il primo allungo. Trova un Ace il francese, 3-2 e serve l’azzurro. Gran prima palla esterna, si gira sul 4-2 Sinner. Molto freddo e preciso nell’aprire il campo con il servizio esterno. Con un’altra prima esterna è 5-2 Sinner, non si è quasi scambiato finora nel “decider”. Ecco un bello scambio, condotto da Jannik a ritmo altissimo che costringe all’errore il rivale. 6-2 e 4 Match Point Sinner! Basta il primo, con una bella difesa Sinner chiude 7 punti a 2. Un successo limpido, dopo un inizio così così, ha alzato il ritmo e ha condotto l’incontro con buona sicurezza. Nessun break nel secondo set, ma mai s’è avuta la sensazione che Gasquet potesse girare il match a suo favore. Un buon ingresso nel torneo per Jannik. Speriamo nel derby contro Musetti al terzo turno, ma Lorenzo deve battere un giocatore molto insidioso su questi campi come Mannarino.

    Sinner – Gasquet (0-0)ATP Indian Wells Jannik Sinner [11]67 Richard Gasquet36 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 ace 2-1* 3-1* df 3*-2 ace 4*-2 5-2* 6-2*6-6 → 7-6J. Sinner 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6R. Gasquet 15-0 15-15 30-15 ace 40-155-5 → 5-6J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace4-5 → 5-5R. Gasquet 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4R. Gasquet 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4J. Sinner 15-0 ace 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3R. Gasquet 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df 40-40 df A-402-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-2 → 2-2R. Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 ace0-1 → 1-1R. Gasquet 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace5-3 → 6-3R. Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-15 df5-2 → 5-3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-2 → 5-2R. Gasquet 0-15 0-30 0-403-2 → 4-2J. SinnerA-40 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2R. Gasquet 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 2-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 ace A-40 ace0-2 → 1-2R. Gasquet 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 df 30-30 30-400-0 → 0-1
    9 ACES 51 DOUBLE FAULTS 435/66 (53%) FIRST SERVE 38/66 (58%)31/35 (89%) 1ST SERVE POINTS WON 29/38 (76%)17/31 (55%) 2ND SERVE POINTS WON 11/28 (39%)1/2 (50%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)11 SERVICE GAMES PLAYED 109/38 (24%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 4/35 (11%)17/28 (61%)2ND SERVE RETURN POINTS WON 14/31 (45%)2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 1/2 (50%)10 RETURN GAMES PLAYED 118/11 (73%) NET POINTS WON 4/7 (57%)34 WINNERS 1218 UNFORCED ERRORS 1848/66 (73%) SERVICE POINTS WON 40/66 (61%)26/66 (39%) RETURN POINTS WON 18/66 (27%)74/132 (56%) TOTAL POINTS WON 58/132 (44%)215 km/h MAX SPEED 203 km/h193 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 189 km/h152 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 152 km/h LEGGI TUTTO

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    Hopman Cup, annunciate le prime squadre. Alcaraz e Bencic presenti

    Belinda Bencic, giocherà per la Svizzera

    Una delle novità del 2023 sarà il ritorno della Hopman Cup, evento a squadre miste che per moltissimi anni ha rappresentato l’apertura della nuova stagione a Perth, in Australia. La manifestazione, cessata con la nascita della ATP Cup nel 2020, rivedrà la luce in Francia, sulla terra battuta del Lanw Tennis Club di Nizza, dal 19 al 23 luglio prossimi.
    Il sito ufficiale dell’ITF ha comunicato le prime squadre che vi parteciperanno, a seguito di una conferenza stampa svoltasi nella città sulla Costa Azzurra alla presenza del direttore del torneo, Iva Majoli, e del primo cittadino di Nizza, Christian Estrosi. Si tratta di:
    Francia, rappresentata da Richard Gasquet e Alizé Cornet
    Spagna, con Carlos Alcaraz e Paula Badosa
    Svizzera, con Leandro Riedi e Belinda Bencic
    Proprio Bencic è stata curiosamente l’ultima campionessa della “vecchia” Hopman Cup, nel 2019 in Australia in coppia con Roger Federer.
    In totale saranno sei le squadre al via delle edizioni 2023 e 2024; diventeranno otto dal 2025 in poi. In qualità di paese ospitante, la Francia schiererà una squadra ogni anno. Le restanti tre squadre per l’edizione 2023 saranno annunciate a breve. L’evento si giocherà su terra battuta ed è organizzato dall’ITF in partnership con la società Tennium, a cui è stato affidato l’onere di rilanciare l’evento. LEGGI TUTTO