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    Roland Garros: Sinner ok, troppo consistente per Gasquet

    Jannik Sinner (foto Patrick Boren)

    Troppo Sinner per un Gasquet ancora elegante ma ormai sul viale del tramonto per tenuta ed efficacia. In prime time serale sotto il tetto del Chatrier, il francese gioca un tennis volenteroso, soprattutto nella prima parte dell’incontro, ma non può resistere alla strapotenza fisica e tecnica Jannik Sinner, che vince il match di secondo turno a Roland Garros per 6-4 6-2 6-4, qualificandosi per il terzo turno dello Slam “rosso”. Jannik c’ha messo qualche game per ingranare, un po’ incerto nel trovare la verticalizzazione lungo linea di rovescio e con qualche errore in scambio. Dopo una ventina di minuti per prendere le misure e capire le condizioni umide e pesanti del campo, Sinner ha cambiato marcia prima al servizio e poi in risposta: ha aumentato la profondità dei suoi colpi e intensità nella spinta, imponendo un ritmo continuo ed asfissiante che ha demolito “ai fianchi” un Gasquet via via meno reattivo e stabile sulle gambe. Un break nel settimo game ha dato il via a Jannik, si è preso il centro del campo e ha comandato il gioco in sicurezza, sfruttando spesso anche la palla corta per spezzare ulteriormente il fiato e la corsa del rivale dopo averlo sballottato tre o quattro volte nei lati del campo.
    Gasquet è uno che ama costruire il gioco, e nemmeno anticipando… buon per Sinner che così ha avuto il tempo per imporre la sua maggior potenza e consistenza generale, con alcuni cambi di ritmo micidiali. Gasquet forse doveva provare a scambiare di meno ed attaccare di più, rischiare maggiormente col rovescio lungo linea invece di costruire tanto senza riuscire a finalizzare. Ma reggere il ritmo angolato e profondo dell’italiano è roba tosta, figuriamoci per un quasi 38enne…Una buona prestazione complessiva per Sinner sia per qualità che per quantità, con alcune zampate difensive che hanno ammutolito il caldo pubblico di casa. Si conferma in discreta forma fisica e sostenuto anche da un servizio efficace (ha chiuso con 76% di prime palle in campo, vincendo 79% di punti). Al prossimo turno per l’azzurro ci sarà la sfida con Pavel Kotov.
    “Ringrazio il pubblico, Gasquet è stato sostenuto in modo molto onesto. È un grande giocatore, è bello vederlo ancora qua” afferma Jannik a caldo in campo. “Ho cercato di migliorare il mio gioco nel giorno di riposo”. È la vittoria n.30 in stagione, con sole due sconfitte, e la n.50 da US Open, con 4 sconfitte. Numeri da Numero uno.

    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Jannik inizia il match in risposta e affronta una partita completamente diversa dal primo turno: contro Gasquet si scambia molto, c’è tempo per prendere ritmo e lavorare la palla. Il francese dopo solo 4 punti gronda di sudore, il palleggio è intenso, ma non ha smarrito la brillantezza dei suoi colpi nonostante sia vicino alle 38 primavere. Jannik nel secondo game (e suo primo turno di battuta) prova subito la smorzata, vincente, del resto Gasquet risponde “dai teloni”. Qualche errore di Sinner nel cercare il lungo linea in avvio, mentre l’accelerazione cross a tutta è potente. 1 pari. Nel terzo game arriva il primo gran punto, un passantino stretto di diritto di Sinner clamoroso per controllo in allungo. Sul 2-1 Jannik si ritrova sotto 0-30, rimedia col servizio (anche il primo Ace) e poi un attacco ottimo con volée bassa da manuale (2-2). Nel quinto game Sinner cambia marcia, la sua palla è più netta e rapida, e in risposta sul 3 pari si ritrova avanti 0-30. Il francese trova uno dei suoi rovesci meravigliosi, ma la risposta di Jannik sul 15-30 è profondissima, si apre il campo e chiude col diritto. 15-40 e prime palle break. Il BREAK arriva subito, doppio fallo di Richard. 4-3 e servizio Sinner. È impreciso col rovescio Jannik, un paio di palle gli volano via e concede una palla del contro break. L’annulla attaccando col diritto, poi due ottime “smorze”. 5-3 Sinner. Soffre la palla corta Gasquet, parte da dietro e dopo aver rincorso due o tre palle è in affanno. La fatica dopo 45 minuti inizia a farsi sentire sulle gambe del francese. Con un diritto nell’angolo Jannik strappa due set point sul 15-40. Si salva Richard rischiando il tutto per tutto, ma niente può in risposta, Sinner chiude 6-4 con un turno di battuta sicuro. Incredibile nel primo punto del game: con la palla in gioco scatta un raccattapalle! Granitico Jannik, non se ne cura. 77% di punti vinti con la prima di servizio e un crescendo a metà set che Richard non è riuscito a gestire.
    Gasquet spinge più che può all’avvio del secondo set, ma Jannik trova subito un vincente deluse, un tocco a rimettere una volée fantastico, dimostrazione di forza e sicurezza micidiale. Gasquet si disunisce, sbaglia malamente un diritto con poche gambe e concede una palla break Se lo prende Sinner sfondando la resistenza del rivale dalla risposta e costruendo un pressing ingestibile. BREAK Sinner, 1-0 e servizio. La sensazione è che Richard faccia troppa fatica a costruire e prendersi il punto, mentre Jannik non sembra nemmeno al 70% del suo potenziale di spinta e quando cambia marcia l’altro non gli sta dietro. Adesso anche il rovescio lungo linea, falloso all’avvio, sostiene Sinner e questo taglia letteralmente le gambe e Richard, in grande affanno. Con un parziale di 7 punti di fila, lo score è 2-0 Sinner, può fare corsa di testa, con il pubblico del Chatrier ammutolito. Sinner sottopone il rivale a una sorta di supplizio chiamandolo spesso a rete con la palla corta dopo diverse rincorse, il lavoro ai fianchi dell’azzurro è pesante, ormai Richard non riesce quasi mai a comandare nello scambio. 3-1 Sinner. Pure dalla difesa Jannik si prende il punto, clamoroso il rovescio nel primo punto del quinto game… scuote la testa Gasquet, sembra non crederci più sulla bordata di rovescio che porta Sinner 0-40. Niente, prova la smorzata il nativo di Beziers, ma non va, altro BREAK e 4-1 Sinner, in totale controllo del gioco e del match. Il pusterese chiude il secondo parziale per 6-2 senza problemi. Controllo totale del match, enorme il gap fisico tra i due.
    Sinner vuole chiuderla subito: in risposta nel primo game del terzo set alza il muro, Richard va letteralmente a sbattere, rincorre con la forza della disperazione ma non riesce a chiudere il punto e sulla palla break sbaglia un diritto che gli costa un BREAK immediato, 1-0 e in un amen 2-0 Sinner, dominante in ogni situazione di gioco e posizione di campo. Sul 2-1 Jannik cala l’attenzione, concede la prima palla break del match e completa il piccolo passaggio a vuoto con un rovescio malamente in rete, gli costa il contro break e 2 pari. Poco male, Sinner ritorna a martellare immediatamente in risposta, di prepotenza si prende due chance per un nuovo allungo sul 15-40, stralunata la faccia di Richard sull’attacco dell’azzurro. Il BREAK arriva con un’altra magia, un diritto cross vincente strettissimo, la zampata del campione, per il 3-2. Gasquet trova qualche rovescio d’autore, pennellate di classe tanto belle quanto inutili a invertire l’inerzia del match. Troppo solido Jannik, sempre più centrato e sciolto con l’avanzare dell’incontro. Chiude per 6 giochi a 4 al secondo match point. Al prossimo turno Kotov o Wawrinka, Jannik sarà ancora favorito. La sua corsa a Parigi, continua.

    Richard Gasquet vs Jannik Sinner GS Roland Garros Richard Gasquet424 Jannik Sinner [2]666 Vincitore: Jannik Sinner ServizioSvolgimentoSet 3Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 40-15 40-304-5 → 4-6Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-403-5 → 4-5Jannik Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-4 → 3-5Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 40-152-4 → 3-4Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4Richard Gasquet 15-0 15-15 15-30 15-402-2 → 2-3Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-2 → 2-2Richard Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-150-2 → 1-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2Richard Gasquet 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Richard Gasquet 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 2-5Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 1-5Richard Gasquet 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4Jannik Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 1-3Richard Gasquet 0-15 0-30 15-30 40-300-2 → 1-2Jannik Sinner 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2Richard Gasquet 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Jannik Sinner 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6Richard Gasquet 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-403-5 → 4-5Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-4 → 3-5Richard Gasquet 0-15 0-30 15-30 15-403-3 → 3-4Jannik Sinner 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 3-3Richard Gasquet 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Jannik Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Richard Gasquet 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 2-1Jannik Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1Richard Gasquet15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    Statistiche
    🇫🇷 Richard Gasquet
    🇮🇹 Jannik Sinner

    Ace
    0
    8

    Doppi falli
    4
    3

    Percentuale prime di servizio
    49% (45/92)
    76% (58/76)

    Punti vinti con la prima
    62% (28/45)
    79% (46/58)

    Punti vinti con la seconda
    45% (21/47)
    50% (9/18)

    Velocità massima servizio
    209 km/h
    210 km/h

    Velocità media prima di servizio
    187 km/h
    189 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    155 km/h
    155 km/h

    Punti vinti in risposta
    28% (21/76)
    47% (43/92)

    Punti vinti in risposta sulla prima
    21% (12/58)
    38% (17/45)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    50% (9/18)
    55% (26/47)

    Palle break giocate
    3% (2/76)
    8% (7/92)

    Palle break convertite
    50% (1/2)
    71% (5/7)

    Giochi con palle break
    14% (2/14)
    43% (6/14)

    Punti totali vinti
    70
    98

    Vincenti
    18
    38

    Errori forzati
    40
    24

    Errori non forzati
    20
    28

    Punti vinti a rete
    44% (7/16)
    94% (16/17)

    Giochi vinti a zero
    0
    4

    Colpi da fondo
    308
    322

    Smash
    1
    1

    Passanti
    8
    8

    Volée
    6
    8

    Approcci a rete
    1
    1

    Palle corte
    4
    9

    Lob
    0
    1 LEGGI TUTTO

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    Gasquet: “Abbiamo bisogno del rovescio a una mano, porta varietà al gioco”

    Il rovescio splendido di Gasquet

    La curiosità statistica rilevata lo scorso weekend da TennisTv, ossia l’assenza di un tennista con rovescio a una mano nella top 10 per prima volta nella storia, ha provocato moltissime reazioni nel modo della racchetta e tra gli appassionati. Il mondo cambia, è sempre più veloce e competitivo, e anche il tennis si accoda a questa tendenza. Si colpisce forte e si cerca di giocare con la massima intensità da entrambi i lati, con meno varietà di stile rispetto al passato. Questo ha reso il rovescio bimane soluzione predominante nei ragazzi e quindi di conseguenza anche nel mondo professionistico, dove il livello è massimo e si tende ad esasperare ogni tendenza per arrivare al miglior risultato possibile.
    Uno degli ultimi profeti del rovescio a una mano – e che rovescio – è il francese Richard Gasquet. Nonostante l’età che avanza (classe ’86 come Nadal) e prestazioni ormai lontanissime da quando era un top 10, il nativo di Beziers continua con grinta a restare aggrappato alla sua carriera, tanto da aver finalmente ottenuto il primo successo sul tour maggiore questa settimana a Doha. Scivolato al n.120 nel ranking, Gasquet è consapevole che tornare tra i migliori sarà quasi impossibile, ma il suo obiettivo a breve è quello di riguadagnare una posizione tra i primi cento, in modo da poter disputare la maggior parte dei tornei, 1000 e Slam inclusi. Ormai è tra gli anziani, ma la passione che lo anima è ancora quella di un ragazzino. “Mi sento ancora capace di battere giocatori molto buoni, ma per tornare tra i primi 100 devi giocare molto e vincere altrettanto. Non ho più 25 anni, la top 100 oggi è più forte di prima, ma se sarò bravo riuscirò comunque a vincere partite e superare quella barriera” afferma il francese.
    Interpellato da Tennis Majors, necessariamente ha parlato dell’assenza di un tennista con rovescio a una mano tra i migliori. Secondo Richard è indispensabile che questo colpo tanto elegante quanto affascinante non scompaia ma anzi torni in voga, poiché rende il tennis più interessante grazie alla varietà di schemi che fornisce.
    “È difficile per me dirlo, ma fa tutto parte del gioco attuale. Ci sono molti tennisti che colpiscono forte con entrambe le mani e in modo piuttosto piatto, all’altezza delle spalle, con palle pesanti. È diventato lo stereotipo del giocatore moderno. Spero che in futuro ci saranno più rovesci con una sola mano. Oggi se ne vedono di meno, anche se ci sono Grigor Dimitrov, Stefanos Tsitsipas e Denis Shapovalov, che aveva tutto per riuscire e vincere tanto con il suo stile di gioco davvero aggressivo e potente. Abbiamo bisogno del rovescio a una mano. Non lo dico perché ce l’ho io, ma perché penso che sia un colpo che porta più varietà al gioco, è un tiro più tecnico. Ecco perché ci manca Federer, era straordinario in tutto, rovescio a una mano incluso”.
    È indubbio che gli schemi del tennis attuale, un corri-e-tira di grandissima intensità e potenza, siano predominanti, poiché l’estrema efficacia è quella che naturalmente porta al successo e quindi è perseguita dalla maggior parte dei tecnici. Tuttavia quando un giovane giocatore ha mano, forza e talento, un rovescio a una mano può rappresentare quell’eccezione che lo rende unico e pertanto scomodo da affrontare, visto che quasi nessuno applica schemi diversi. La speranza è che non si perda la scuola di questo colpo, caro moltissimi appassionati. Sarebbe un vero impoverimento, per tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    L’incredibile record di Richard Gasquet che potrebbe terminare lunedì prossimo

    Richard Gasquet

    Nello sport le statistiche hanno sempre una maggior rilevanza, per analizzare i dati di gioco, per valutare la grandezza o qualità di un tennista, o semplicemente come curiosità di vario tipo. Ne riportiamo una di un certo interesse.
    Richard Gasquet, classe ’86 come Rafael Nadal, è stato uno dei tennisti più precoci degli ultimi anni. Già da piccolissimo le riviste francesi lo lanciavano come potenziale nuovo campione, incantate dal suo rovescio ad una mano e dalla precisione dei suoi colpi. A soli 15 anni (2002) ebbe una wild card per le qualificazioni a Monte Carlo. Le superò, stabilendo il primato di più giovane tennista della storia a qualificarsi per un torneo Master Series. Non si fermò qua: vincendo il primo turno contro Franco Squillari, divenne all’epoca il giocatore più giovane a vincere un match nel tabellone principale di un torneo ATP.
    Gasquet entrò per la prima volta nella top 100 ATP il 29 settembre 2003 (n.95), e quindi dopo un anno e mezzo di saliscendi, si è attestato stabilmente tra i migliori cento della disciplina il 18 aprile 2005. Il dato incredibile è che da quella data, non è più uscito dalla top 100! Sono esattamente 6840 giorni, 977 settimane.
    Perché questo dato assume un significato particolare proprio questa settimana? Poiché Gasquet rischia di interrompere la sua striscia record di permanenza tra i migliori 100 al mondo lunedì prossimo. Infatti il talentoso tennista di Beziers deve difendere i punti della vittoria ottenuta lo scorso anno nel torneo Atp 250 di Auckland. Se non riuscirà ad arrivare almeno in finale, uscirà dalla top 100.
    Attualmente Gasquet è il tennista in attività con più settimane consecutive in top 100, 11 più di Novak Djokovic (come rileva il collega Damian Kust). Davvero un dato statistico prestigioso, che sottolinea il talento e la longevità del francese. Vedremo se riuscirà nell’impresa e allungherà ancora il suo record personale.
    Richard ha regalato agli appassionati momenti di puro divertimento con la sua tecnica raffinata e un po’ d’antan, ma penalizzato da un fisico tutt’altro che eccelso e dall’incapacità di evolvere il suo tennis su tempi di gioco più rapidi e con un anticipo che non lo costringesse a retrocedere troppo dietro la riga di fondo, non è mai riuscito ad arrivare in finale in uno Slam (vanta tre semifinali, due a Wimbledon e una a US Open) o vincere una finale 1000 (ha perso vs. Federer quella dell’Open del Canada nel 2006). Complessivamente ha trionfato in 16 tornei in singolare, su tutte le superfici (9 sul cemento,di cui 6 indoor, 3 su erba, 3 su terra battuta e una su tappeto indoor).
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet sorpreso dalla condizione di Rafael Nadal: “LIbero da ogni dolore fisico”

    Richard Gasquet nella foto

    Mentre il mondo del tennis continua a seguire da vicino le sorti di Rafael Nadal, il campione spagnolo si è immerso in una fase intensiva di allenamento, sia in Kuwait con la giovane promessa Arthur Fils, che a Manacor con una leggenda del tennis francese, Richard Gasquet.Nati entrambi nel giugno del 1986, Nadal e Gasquet hanno condiviso molti momenti sui campi da tennis, con il bilancio decisamente a favore dello spagnolo, che ha vinto tutti i 18 incontri diretti contro il francese nel circuito maggiore. Recentemente, Gasquet ha avuto l’opportunità di allenarsi con Nadal a Manacor, notando una netta assenza di dolori nel campione spagnolo e prevedendo un suo ritorno competitivo: “Rafa mi ha detto di aver impiegato un po’ per tornare in forma, ma ora sembra libero da dolori. Sarà sicuramente competitivo e vincerà partite, non ho dubbi!”, ha dichiarato Gasquet in un’intervista a L’Equipe.
    Gasquet, che ha ottenuto la sua unica vittoria su Nadal nel lontano 2003 nel Challenger di St. Jean de Luz, si trova ora in un momento diverso della carriera, avendo vinto quest’anno un unico titolo ad Auckland. Questo contesto ha spinto Nadal a cercare sfide con diversi giocatori, incluso Gasquet.
    L’incontro è stato facilitato da Gustavo Marcaccio, uno degli allenatori di Nadal, che ha contattato Gasquet per un periodo di allenamento a Manacor. “Mi hanno cercato per alcuni allenamenti in dicembre e ho accettato volentieri. Non avevo visitato l’accademia di Nadal da quasi 10 anni; ora è completamente trasformata, con infrastrutture di alto livello, diverse tipologie di campi, inclusi quelli in terra battuta, e un hotel”, ha spiegato Gasquet, che ha anche menzionato sessioni di allenamento con altri giocatori come Struff e Munar.
    Gasquet si unisce all’opinione di Fils riguardo al livello elevato di gioco di Nadal, aggiungendo che lo spagnolo sembra aver superato i problemi fisici. Nadal sta sfruttando questi giorni per una preparazione minuziosa, allenandosi con vari giocatori di alto calibro come Fils, Gasquet, Struff e Ruusuvuori, prima di partire per l’Australia e il suo atteso ritorno in competizione.La determinazione e la metodicità di Nadal nella sua preparazione evidenziano la sua volontà di tornare in campo più forte che mai. La presenza di giocatori di alto livello come Gasquet nella sua fase di allenamento sottolinea ulteriormente il suo impegno verso un ritorno di successo.Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet potrebbe chiudere la carriera nel 2024. Benoit Paire continuerà almeno per 2 anni “ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente”

    Benoit Paire nella foto

    Richard Gasquet rappresenta un forte elemento del tennis mondiale negli ultimi decenni e desidera prolungare la sua carriera professionale finché si vede competitivo. Ha terminato l’anno come 76° del mondo e il suo titolo ad Auckland all’inizio della stagione gli ha dato l’impulso necessario per continuare. Cercherà di riconfermarsi nel 2024, anno che potrebbe segnare il suo addio al tennis professionistico. In più di un’occasione, il nativo di Béziers ha affermato che il suo ultimo torneo da professionista sarà a Roland Garros o a Parigi-Bercy, e che potrebbe avvenire nel prossimo anno. Nel frattempo, si sta preparando con dedizione alla Rafa Nadal Academy, che ospita anche Jan-Lennard Struff durante la pre-season
    Benoit Paire vive un’intensa relazione di amore-odio con il tennis che lo rende uno dei giocatori più indisciplinati dell’intero circuito. Lontano dal suo miglior livello e mentalmente esaurito durante molte fasi degli ultimi tempi, il francese ha sorpreso con delle dichiarazioni raccolte da ESPN in cui parla del suo obiettivo di continuare a competere, così come della sua predisposizione a rientrare nella top-100, essendo attualmente il numero 117 del mondo. “Onestamente, mi sento abbastanza fiducioso nelle mie possibilità. Ho avuto un anno difficile nel 2023, ma nell’ultimo periodo ho fatto buoni tornei e ora mi vedo bene sia fisicamente che mentalmente. Voglio godermi questo sport per uno o due anni in più perché desidero tornare nella top-100”, ha commentato.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet: Un grande, non solo d’età

    Richard Gasquet all’età di nove anni

    Buon compleanno, Richard Gasquet!Oggi il tennista francese dal noto rovescio, mirabile ed elegante come il Pont Vieux della occitanica città natale di Béziers, festeggia i 37 anni, confermando la sua longevità tennistica: è il quarto tennista in attività con più vittorie, dopo Nole, Nadal (ancora per poco) e Murray. Il 15 giugno, vincendo a Stuttgart contro Tsitsipas, ha conseguito la sua 600esima vittoria in carriera. Una vita per il tennis: suo unico, grande amore. Geneticamente portato per questo sport, è figlio unico di 2 maestri di tennis che precocemente, a 4 anni, introducono il loro bimbo, con una racchetta in mano, nel tennis club di Sérignan; a 9 anni l’enfant prodige è già sulle copertine, oggetto di pressanti aspettative, presentato come il campione che la Francia attende.
    “Le petit Mozart du tennis français” è un ragazzo pieno di talento che adora giocare nel club con i suoi amici, mentre consegue risultati sorprendenti: Campione del Mondo junior all’età di 16 anni e capace di battere a 18 anni a Montecarlo il numero 1 Roger Federer …Verrebbe da chiedersi: è dunque lui il puro talento del tennis? Dai risultati non lo è. L’ultima partita contro Struff dimostra la sua discontinuità. Se poi si analizzano i titoli conquistati, Gasquet ha vinto ‘solo’ 16 titoli ATP della categoria 250, l’ultimo nel torneo australiano di Auckland, nella finale del 14 gennaio di quest’anno contro il britannico Cameron Norrie; nessuno Slam o 1000 vinti nella pur lunga carriera. Ha un anno più di Nole ed è numero 55 nel ranking, il cui record, come n. 7, è stato raggiunto nel 2007. Perché dunque Richard Gasquet riesce ad appassionare tanto il pubblico?
    I francesi lo hanno onorato come moderno ‘’moschettiere”, insieme a Tsonga, Simon e Monfils. Se si osserva il pubblico nelle partite del francese, si notano tanti maturi appassionati, pronti a sostenerlo e ad incoraggiarlo, riconoscendosi certamente più in lui che nei grandi, irraggiungibili miti Roger, Nadal e Nole.Umberto Eco avrebbe potuto scriverne la fenomenologia: Richard Gasquet, come Mike Bongiorno, convince il pubblico, che lo vede come un esempio vivente e trionfante di discreto giocatore. Non provoca complessi di inferiorità e viene quasi da pensare che sarebbe facile giocare come lui, vincere di tanto in tanto belle partite e tornei di media importanza con la perseveranza e la generosità. Il pubblico, non solo francese, lo ripaga per questa illusione e gli è grato, amandolo. A maggio, al Roland Garros, prima di essere sconfitto, ha tenuto testa per più di 3 ore, fino al quinto set, al giovane connazionale Arthur Rinderknech, e il pubblico del Suzanne Lenglen era tutto per lui. È quasi facile rispecchiarsi in Gasquet, perché rappresenta un ideale raggiungibile: il tifoso tennista, in particolare quello attempato, lo percepisce come un giocatore di livello ‘normalmente discreto’, soprattutto ora che la sua voce matura esprime la fatica nei colpi più impegnativi. È uno dei pochissimi tennisti che mette da sé l’overgrip sull’impugnatura della sua racchetta durante le pause, come fa ognuno di noi. È il tennista che si curva nella battuta come apparentemente potrebbe fare un qualunque giocatore classificato…È il vincente che non ti aspetteresti, che ti sorprende e ti fa pensare che anche tu, con qualche sforzo, potresti vincere le tue partite. È anche l’atleta incostante che al turno successivo, dopo una esaltante vittoria, ti delude, a cui perdoni il tuo stesso limite, la stessa umanità.Perché i tifosi amano vedere Gasquet? Per vederlo vincere, come qualche giorno fa a Stuttgart, contro Tsitsipas, 24 anni e n. 5 del mondo. Per il piacere di assistere a colpi sorprendenti, vari e creativi, di estrema bellezza, che coi suoi movimenti fa sembrare facili: lungolinea vincenti di rovescio a una mano, sua firma d’artista, che incantano; volée che strappano l’applauso; palle corte improvvise che sorprendono l’avversario; eccezionale sensibilità di mano, ampi gesti eleganti e leggeri, di lenta naturalezza. Solido, pochi errori, corretto e controllato nelle reazioni anche quando lo svedese Mikael Ymer all’ATP di Lyon gli ruba un’opportunità polemizzando eccessivamente con il giudice di sedia, qualche giorno prima che lo stesso venga squalificato e multato per aver colpito violentemente la sedia di un altro arbitro durante la partita con Arthur Fils (Nemesi sportiva?).
    Sentiamo un senso di rispetto totale per un tennista di talento che ha fatto la sua parte di storia del tennis, il tennista timido dei tornei minori, dall’aria modesta ma tenacissimo, specializzato nell’impegnare a fondo i suoi avversari, emerso ai tempi difficili di Federer e Nadal con cui si è più volte misurato.Non è adatto al tennis attuale, muscoloso e di potenza, ma gioca un tennis prezioso e davvero bello da vedere. Gasquet ha curato la tecnica del gioco e la creatività più che il suo fisico in palestra. Ciò non toglie che conserva agilità ed efficacia in campo.A volte la forza mentale è stata messa particolarmente alla prova. Nel 2009 un episodio lo ha profondamente segnato: trovato positivo a un controllo antidoping, ha subito la gogna mediatica per mesi, è stato massacrato, ma ha sempre categoricamente smentito di drogarsi e di essere gay (altra accusa mossagli da più parti per la sua solitudine sentimentale). Dall’accusa di doping è in seguito risultato innocente.Oggi risiede in Svizzera (i francesi residenti a Montecarlo sono tenuti a pagare ugualmente le tasse in Francia) e gestisce molto efficacemente il suo ricchissimo patrimonio.Forse non sarà l’uomo bionico del tennis, ma Richard Gasquet, grande non solo di età, merita pienamente l’elogio tributatogli, nella prefazione al suo libro autobiografico intitolato À Revers et contre tout (2022), dall’amico Rafa Nadal, che il francese ha battuto solo nei tornei giovanili:“Ha dovuto fare i conti con aspettative folli. Posso immaginare quando debba essere difficile per un bambino affrontare l’entusiasmo di un’intera nazione. Quello che ha ottenuto non è mai sembrato essere al livello di quello che i fan speravano. Per venirne fuori ha dovuto dimostrare una grande forza mentale: mantenere un livello così alto per così tanti anni è una sfida che pochi giocatori sono riusciti a vincere”.Lunga vita al tuo rovescio, Richard!Gisella Bellantone LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet rilancia il dibattito sulla qualità delle palline da tennis: dal COVID, più lente e simili a quelle da supermercato

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    L’utilizzo di una nuova palla Dunlop al recente Open d’Australia 2023 ha iniziato a generare un dibattito che, ad oggi, non sembra destinato a placarsi presto. Negli ultimi mesi è stato frequente vedere molti giocatori lamentarsi della qualità, dimensioni e durata delle palle di diversi tornei.
    Richard Gasquet ha voluto andare oltre e ha riaperto la conversazione con alcune dichiarazioni taglienti a L’Equipe: “Abbiamo un problema dal COVID, tutte le palle sono più lente, non c’è più alcun dubbio al riguardo. Lo sto dicendo da due anni, non è una novità. Appena sono diventate così grandi (imita un pallone), ho detto al mio allenatore: ‘Cos’è questa merda?’ Ora se ne parla ovunque, ma sono sicuro che non sono come prima. Allora erano leggere, veloci, era uno dei miei punti di forza, ero in grado di controllarle molto bene. Ora, a prescindere dalla marca e con solo un paio di eccezioni, la loro qualità è vicina a quella dei supermercati”. LEGGI TUTTO

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    Richard Gasquet: Un nuovo record storico per il tennis francese e vicino a un significativo traguardo delle 600 vittorie ATP

    Richard Gasquet nella foto – Foto Getty Images

    Mentre si avvicina al suo 37° compleanno, Richard Gasquet dimostra di non aver perso il tocco, raggiungendo traguardi sempre più notevoli nel mondo del tennis. Nonostante le aspettative di molti che il tennista francese sarebbe diventato un campione di vittorie Slam, la sua carriera è già di per sé impressionante. Lunedì, Gasquet ha stabilito un altro record che entrerà nella storia del tennis francese.
    In particolare, lunedì Gasquet ha segnato l’inizio della sua 944ª settimana all’interno della top 100 mondiale, diventando così il francese con il maggior numero di settimane in questa élite nella storia. Supera Fabrice Santoro, che è stato nella top 100 per 933 settimane.
    Ma Richard Gasquet non si ferma qui: è ormai vicinissimo a raggiungere un altro importante traguardo, ovvero diventare il primo tennista francese a conquistare 600 vittorie ATP. La vittoria ottenuta nel primo turno del torneo di Miami rappresenta la sua 596ª vittoria in carriera. Tra i tennisti attualmente in attività, solo Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray possono vantare un numero maggiore di vittorie. LEGGI TUTTO