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    Horner e la battuta ironica sulla Ferrari dopo il flop di Miami: “Qualcuno le ha viste?”

    Horner e la stoccata alle rivali

    “Abbiamo ottenuto cinque gare in altrettante gare, più quella nella sprint race e quattro doppiette. Un avvio di stagione senza precedenti, che ci fa chiedere dove siano finite le altre squadre. Dove sono Ferrari e Mercedes? Qualcuno le ha viste? Sicuramente sono al lavoro per migliorare e nel corso dell’anno ci saranno degli aggiornamenti, ma per ora non si sono viste. Noi abbiamo una vettura che è partita nel miglior modo possibile, per questo non dovremo effettuare grandi cambiamenti”, ha spiegato il team principal della Red Bull Christian Horner durante un’intervista concessa a Sky Sport. LEGGI TUTTO

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    Miami FP3, Ferrari 2° con Leclerc tra le Red Bull. Sainz 4°

    MIAMI – Max Verstappen ha fatto segnare il miglior tempo nelle FP3 del GP di Miami, ultima sessione prima delle qualifiche del quinto appuntamento stagionale di F1. Il pilota della Red Bull ha fermato il cronometro in 1:27.535, chiudendo davanti alla Ferrari di Charles Leclerc per circa quattro decimi; Leclerc e Sainz (quarto nella tabella dei tempi) sono stati gli unici piloti a misurarsi con il long run. Il terzo posto della sessione è andato a Sergio Perez, mentre sono sembrate più in difficoltà le Mercedes, con George Russell 10° e Lewis Hamilton addirittura 13°.   LEGGI TUTTO

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    Auto nuove e auto nascoste, la Formula 1 è anche una partita a scacchi

    TORINO – L’Alfa Romeo ha deciso di svelare la monoposto 2023 così come sarà. «Un modo per restituire ai nostri tifosi l’affetto e l’attenzione che ci hanno dimostrato – ha spiegato il responsabile racing, Alessandro Alunni Bravi – e anche di condividere un’emozione». Ma non tutti hanno seguito la stessa strada e in questi giorni si vedrà (e si è visto) un po’ di tutto: squadre che non hanno la monoposto pronta e hanno svelato solo la nuova livrea (oggettivamente il particolare meno interessante) o squadre che si vogliono nascondere apposta (come la Red Bull, che si vedrà solo nei primi test della stagione). Ci sono stati annunci più o meno a sorpresa (ad esempio la collaborazione tra la Red Bull e la Ford) e altri inattesi che hanno confuso un po’ le acque. È il caso della Ferrari che ha diffuso il “primo vagito” (tecnicamente la prima accensione del motore) nelle stesso momento del lancio della Red Bull (pare che non fosse previsto), dirottando l’attenzione degli appassionati dagli schermi della tv a quelli degli smartphone. Anche ieri, nel giorno dell’Alfa Romeo, la Ferrari ha comunicato il nome della sua nuova monoposto (si chiamerà SF-23) prendendosi inevitabilmente la scena. LEGGI TUTTO

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    Ford torna in F1: “Questo è l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo”

    “La Formula 1 è in forte crescita, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Rispetto al passato, ora la situazione è cambiata, e va presa in considerazione”, aveva dichiarato non molto tempo fa Mark Rushbrook, direttore di Ford Performance. Bene, detto, fatto: dopo più 20 di assenza l’Ovale Blu, spinto dal corso sempre più elettrificato del Circus, torna in F1 per essere protagonista come lo è stata in passato.
    Come seguire la presentazione Red Bull
    “Questo è l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo nella storia degli sport motoristici di Ford, iniziato quando il mio bisnonno ha vinto una gara che ha contribuito a lanciare la nostra azienda”, ha affermato Bill Ford, presidente esecutivo. “Ford sta tornando all’apice dello sport, portando la lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione su uno dei palcoscenici più visibili al mondo”.
    Perché è il momento giusto per Ford di puntare sulla F1
    A portare Ford a decidere di rimettersi in pista sono stati, senza dubbio, la possibilità di sfruttare il palcoscenico dei GP che è in continua crescita in tutto il mondo negli ultimi anni, ma oltre l’aspetto pubblicitario c’è che quello tecnico. Le monoposto della F1 moderna, basate su elettrificazione, sostenibilità e l’utilizzo dei carburanti sintetici, sono un laboratorio perfetto per lo sviluppo di soluzioni per i modelli di serie in piena fase di transizione energetica. Senza contare che, con la governance USA di Liberty Media, l’assenza di un Costruttore statunitense nella classe regina delle corse faceva molto rumore.
    Una storia di successo
    Anche perché Ford ha un legame fortissimo con la F1. Nonostante l’abbia lasciata nel 2004, resta il terzo Costruttore di maggior successo con 10 campionati costruttori e 13 campionati piloti vinti.
    “La notizia di oggi che Ford arriverà in Formula 1 dal 2026 è ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederli unirsi agli incredibili partner automobilistici già in Formula 1”, ha dichiarato Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Formula 1. “Ford è un marchio globale con un’incredibile eredità nelle corse e nel mondo automobilistico e vede l’enorme valore che la nostra piattaforma offre a oltre mezzo miliardo di fan in tutto il mondo. Il nostro impegno per essere Net Zero Carbon entro il 2030 e per introdurre carburanti sostenibili nelle auto di F1 dal 2026 è anche un motivo importante per la loro decisione di entrare in F1. Crediamo che il nostro sport offra opportunità e risultati diversi da qualsiasi altro e non vediamo l’ora che il logo Ford corra sui circuiti iconici della F1 dal 2026″.
    Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato: “Ci sono pochi produttori che hanno un tale celebrato la storia dello sport automobilistico come Ford, per vederli tornare alla FIA Formula Uno Il campionato del mondo è un’ottima notizia. Sottolinea ulteriormente il successo della Power Unit 2026 Regolamenti che hanno al centro un impegno sia per la sostenibilità che per lo spettacolo, e di ovviamente avere più interesse da parte degli Stati Uniti è importante per la continua crescita del la massima categoria di sport motoristici del mondo”.
    Questo ritorno ufficiale è il primo passo verso la collaborazione di Ford con Red Bull? Le voci dei giorni passati fanno intendere questo, ma sicuramente nel corso della giornata ci saranno ulteriori annunci in merito. LEGGI TUTTO

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    Clamoroso, Ford torna in F1

    “La Formula 1 è in forte crescita, sia negli Stati Uniti che a livello globale. Rispetto al passato, ora la situazione è cambiata, e va presa in considerazione”, aveva dichiarato non molto tempo fa Mark Rushbrook, direttore di Ford Performance. Bene, detto, fatto: dopo più 20 di assenza l’Ovale Blu, spinto dal corso sempre più elettrificato del Circus, torna in F1 per essere protagonista come lo è stata in passato.
    Come seguire la presentazione Red Bull
    “Questo è l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo nella storia degli sport motoristici di Ford, iniziato quando il mio bisnonno ha vinto una gara che ha contribuito a lanciare la nostra azienda”, ha affermato Bill Ford, presidente esecutivo. “Ford sta tornando all’apice dello sport, portando la lunga tradizione di innovazione, sostenibilità ed elettrificazione su uno dei palcoscenici più visibili al mondo”.
    Perché è il momento giusto per Ford di puntare sulla F1
    A portare Ford a decidere di rimettersi in pista sono stati, senza dubbio, la possibilità di sfruttare il palcoscenico dei GP che è in continua crescita in tutto il mondo negli ultimi anni, ma oltre l’aspetto pubblicitario c’è che quello tecnico. Le monoposto della F1 moderna, basate su elettrificazione, sostenibilità e l’utilizzo dei carburanti sintetici, sono un laboratorio perfetto per lo sviluppo di soluzioni per i modelli di serie in piena fase di transizione energetica. Senza contare che, con la governance USA di Liberty Media, l’assenza di un Costruttore statunitense nella classe regina delle corse faceva molto rumore.
    Una storia di successo
    Anche perché Ford ha un legame fortissimo con la F1. Nonostante l’abbia lasciata nel 2004, resta il terzo Costruttore di maggior successo con 10 campionati costruttori e 13 campionati piloti vinti.
    “La notizia di oggi che Ford arriverà in Formula 1 dal 2026 è ottima per lo sport e siamo entusiasti di vederli unirsi agli incredibili partner automobilistici già in Formula 1”, ha dichiarato Stefano Domenicali, Presidente e CEO di Formula 1. “Ford è un marchio globale con un’incredibile eredità nelle corse e nel mondo automobilistico e vede l’enorme valore che la nostra piattaforma offre a oltre mezzo miliardo di fan in tutto il mondo. Il nostro impegno per essere Net Zero Carbon entro il 2030 e per introdurre carburanti sostenibili nelle auto di F1 dal 2026 è anche un motivo importante per la loro decisione di entrare in F1. Crediamo che il nostro sport offra opportunità e risultati diversi da qualsiasi altro e non vediamo l’ora che il logo Ford corra sui circuiti iconici della F1 dal 2026″.
    Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato: “Ci sono pochi produttori che hanno un tale celebrato la storia dello sport automobilistico come Ford, per vederli tornare alla FIA Formula Uno Il campionato del mondo è un’ottima notizia. Sottolinea ulteriormente il successo della Power Unit 2026 Regolamenti che hanno al centro un impegno sia per la sostenibilità che per lo spettacolo, e di ovviamente avere più interesse da parte degli Stati Uniti è importante per la continua crescita del la massima categoria di sport motoristici del mondo”.
    Questo ritorno ufficiale è il primo passo verso la collaborazione di Ford con Red Bull? Le voci dei giorni passati fanno intendere questo, ma sicuramente nel corso della giornata ci saranno ulteriori annunci in merito. LEGGI TUTTO

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    F1, Verstappen: “Budget cap? Non so quanto incida”

    ROMA – Il 2022 in F1 è stato un anno da sogno per Max Verstappen e per la Red Bull: il pilota olandese si è confermato campione del mondo con tanto di record di vittorie (15), mentre la scuderia di Milton Keynes è tornata a vincere il mondiale costruttori dopo nove anni dall’ultima volta. Un’impresa che Verstappen punta a ripetere anche nel 2023, dove parte ancora con i favori del pronostico, pronto a provare a imporsi nuovamente su Charles Leclerc e Lewis Hamilton. L’unica incognita riguarda l’incidenza della penalità inflitta dalla FIA alla Red Bull per lo sforamento del budget cap. “Ci condizionerà, ma quanto? – si è chiesto il campione olandese nell’intervista rilasciata al sito ufficiale della F1 – Non lo sappiamo ancora. Sono fiducioso che la nostra squadra posssa usare questa situazione come motivazione extra per fare ancora meglio”.
    Le prospettive per il 2023
    “Abbiamo una monoposto molto competitiva – ha proseguito Verstappen -. Abbiamo già un sacco di idee grandiose per il prossimo per quanto riguarda la nostra monoposto, e speriamo che possano essere abbastanza”. Il classe ’97 quindi non si preoccupa delle sanzioni e anzi punta a fare ancora meglio nella stagione che sta per cominciare: non resta che aspettare i primi test per avere un primo, seppur parziale, bilancio delle forze in pista.  LEGGI TUTTO

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    F1, Norris: “Non solo Red Bull, ho parlato anche con altri team”

    ROMA – Lando Norris è tra i piloti che meno ha brillato in F1 nel 2022, e che punta sicuramente a fare meglio nella prossima stagione, ancora alla guida della McLaren. Infatti, il pilota britannico nel febbraio del 2022 aveva firmato un prolungamento di contratto fino al 2025 con la scuderia di Woking, dando un segnale importante in un momento di scarsa brillantezza. Un rinnovo che ha seguito colloqui e contatti anche con altre scuderie, come ammesso dallo stesso classe ’99. “Ho parlato con la Red Bull, ma a livello generale – ha ammesso Norris in un’intervista concessa a motorsport.com -. Quando ti avvicini alla scadenza del tuo contratto, vuoi sempre parlare con più persone per poter soppesare le varie opportunità e scegliere quella che più ti si addice. Quindi non ho parlato solo con loro, ma con tante persone. Ti chiedi sempre cosa potrebbe succedere in futuro, quindi tutti hanno questo tipo di colloqui”. Una situazione da cui il nativo di Bristol ha voluto interrompere almeno momentaneamente con questo rinnovo: “Ho firmato per così a lungo perché non volevo pensare a queste cose. In questo momento della mia carriera, restare in McLaren era di gran lunga la scelta migliore per me. Nel giro di qualche anno, questi discorsi si ripresenteranno, ma per ora sono molto contento”. 
    Il commento di Horner
    A novembre, il team principal della Red Bull Christian Horner aveva commentato la situazione legata a Norris, confermando che i colloqui c’erano stati, prima della firma del pilota con McLaren: “Negli anni, abbiamo parlato con Lando diverse volte. Ma ogni volta che abbiamo parlato, subito dopo firmava un prolungamento con McLaren”. Insomma, per il momento Norris si è dimostrato convinto nel proseguire con il “papaya team”, a cui è legato fin dal suo debutto nel Circus, nel 2018.  LEGGI TUTTO