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    F1, Verstappen: “Non mi vedo in pista fino a quarant'anni”

    ROMA – Max Vertstappen ha appena conquistato il  secondo titolo iridato consecutivo in F1, ma l’olandese oltre che a godersi il presente è già proiettato verso il prosieguo della sua carriera. “Potrei avere una carriera molto lunga, ma non mi vedo in pista fino a quarant’anni – afferma a Sky Sport -. Ci sono altre cose che vorrei fare. Per ora comunque mi diverto molto e vorrei essere competitivo ancora per qualche anno, anche perché ho un contratto fino al 2028. Dopodiché vedremo come andranno le cose. Forse farò qualche esperienza nel mondo del motorsport, perché è importante fare anche altre esperienze”.
    “Resteremo forti per tanti anni”
    Verstappen dopo la battaglia fino all’ultimo giro del 2021 con Lewis Hamilton si è assicurato il titolo piloti 2022 dominando la stagione. L’olandese della Red Bull finora ha infatti conquistato 12 vittorie con anche 2 successi nella Sprint Race. “Per me i numeri non sono così importanti, voglio solo godermi il momento. Sono parte di questa squadra da tanto tempo e spero di rimanere ancora tanto tempo con Red Bull. Poi – ha concluso l’olandese – con le persone che abbiamo all’interno del team credo davvero che resteremo forti per tanti anni”.

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    F1, Budget Cap Red Bull: Marko e la paura mondiale sul titolo Verstappen, “Assurdo!”

    ROMA – In F1 non tende a placarsi il caos riguardante la questione Budget Cap dopo il verdetto emesso dalla Fia lo scorso lunedì. Una procedurale per l’Aston Martin e uno sforamento del tetto da parte della Red Bull, con la scuderia di Milton Keynes accusata di di un superamento del cost cap inferiore al 5%, con la Mercedes che invoca pene più severe fino all’annullamento del titolo vinto da Max Verstappen nel 2021. Una decisione che avrebbe dell’assurdo per Helmut Marko. “Non voglio dire troppo – ha dichiarato Marko a F1 Insider – ma noi crediamo ancora di non aver infranto la regola del cost cap. Le discussioni con la FIA sono in corso, vediamo cosa ne uscirà fuori”.
    “Titolo resti a Max”
    “Sento voci riguardanti la possibilità di una perdita del titolo di Max, per quanto riguarda lo scorso mondiale, e ritengo tutto incredibilmente assurdo. Inoltre in passato la Fia ha dimostrato di punire in maniera lieve delle infrazioni di regolamento ancora più estreme”. Queste la parole conclusive del consulente Red Bull che fanno riferimento a fatti passati in cui Mercedes e Ferrari se la sono cavati con una pena minore.

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    F1, Toto Wolff polemico: “Violazione minore? Se si spendono 5 milioni in più non lo è”

    ROMA – Il weekend di Suzuka ha visto il trionfo mondiale per Max Verstappen, al suo secondo titolo consecutivo, ma ora l’attenzione del Circus è tutta sulla questione Budget Cap e in particolare sulla violazione della Red Bull riguardante il bilancio 2021 accertata dalla Fia. Un’infrazione minore, così è stata definita, perché non supera il 5% del Cap, termine che non trova d’accordo Toto Wolff . “È una violazione cosiddetta minore – ha spiegato Wolff alla stampa britannica – ma credo che la definizione non sia assolutamente corretta. Se si spendono cinque milioni in più rispetto al limite è ancora una violazione minore, ma l’impatto sul campionato è notevole”.
    “Soldi spesi fanno la differenza”
    Dopo il titolo piloti 2021 perso da Hamilton nell’ultimo giro del mondiale proprio contro Max Verstappen, l’infrazione della Red Bull potrebbe rimettere la questione in ballo. “Noi monitoriamo sempre da vicino quali parti vengono portate in pista dai top team in ogni singola gara e per le ultime due stagioni possiamo notare come ci sono due top team che si equivalgono e un altro che invece spende di più. Noi sappiamo quanto spendiamo: esattamente tre milioni e mezzo all’anno. Quindi si può capire spendere altri 500.000 dollari può fare la differenza”, questa la conclusione del team principal Mercedes.
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    F1, a Imola la Red Bull in pista con Coulthard e Verstappen

    ROMA – Una giornata in pista prenotata già da tempo, prima di immaginare che Max Verstappen potesse vincere il mondiale pochi giorni prima a Suzuka.  Quest’oggi infatti l’Autodromo di Imola è stato teatro di una giornata di promozione e marketing con protagonista la Red Bull. Ai box presente la RB09 con cui Sebastian Vettel si è laureato campione del mondo nel 2013 e diverse supercar tra cui spicca di la presenza di Porsche, Lamborghini e Honda.
    Coulthard e Verstappen protagonisti
    I primi giri sono stati effettuati da una vecchia gloria come David Coulthard per poi vedere arrivare in mattinata in elicottero anche il campione iridato Max Verstappen. Nonostante la presenza dell’olandese è certo che l’iniziativa non abbia nulla a che fare con l’ultimo mondiale vinto, ma che riguardi una delle tante operazioni pubblicitarie della Red Bull su cui però c’è ancora il massimo riserbo. LEGGI TUTTO

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    La Red Bull ha sgarrato, ma quanto pagherà?

    ROMA – Non è neve al sole, come temeva Mattia Binotto, o perlomeno non lo è ancora. L’indagine federale condotta dalla Cost Cap Administration ha appurato che la Red Bull nel 2021 ha effettivamente sforato il tetto di spesa rendendosi protagonista di un “Minor Overspend Breach”, un’infrazione minore che però, a osservare bene le cose, minore non è. A carico del team di Max Verstappen c’è anche un’infrazione procedurale, mentre l’Aston Martin è stata protagonista solo di quest’ultima, e la Williams di un vizio di forma già chiarito e sanato (25.000 dollari di multa).
    Cicale e formiche
    Non è poi così importante che gli sgarri accertati non siano gravi quanto quelli di cui si vociferava: l’infrazione della Red Bull è del tipo “minore” e non “materiale”, mentre per l’Aston Martin è procedurale e non minore. Ma nel caso della squadra bibitara sempre di doping finanziario si tratta: Red Bull ha speso nel 2021 più di quanto era consentito – fino al 5% in più che è tantissimo, 7 milioni di dollari – mentre altre squadre si sono tenute prudenzialmente sotto al tetto di spesa, proprio per non inciampare nel regolamento al debutto.
    Tutto è possibile
    Le sanzioni previste per le infrazioni finanziarie cosiddette minori sono pesanti; il problema vero è che la gamma di queste punizioni è tanto ampia da far vacillare la certezza del diritto. I giudici del Cost Cap Adjudication Panel potranno infatti imporre di tutto (a eccezione dell’esclusione dal Mondiale, prevista solo per le infrazioni gravi): dalla multa e la reprimenda alla detrazione di punti nel Mondiale Costruttori e/o Piloti, passando per la sospensione per una o più gare, la riduzione di prove aerodinamiche o dei test, la riduzione del tetto di spesa per anni successivi. Una vaghezza che va di pari passo con la mancanza di trasparenza fin qui riscontrata.
    Sdegno
    Così a questo punto, nell’attesa della sentenza la Ferrari, la Mercedes e le altre squadre vivranno nel timore che i bibitari se la possano cavare con un buffetto, mentre gli accusati hanno accolto la notizia «con sorpresa e disappunto». «Nel 2021 siamo stati al di sotto del limite del tetto dei costi – scrive la Red Bull in una nota, contestando in toto il capo d’accusa – quindi dobbiamo rivedere attentamente le conclusioni della FIA. Nonostante le congetture e le posizioni di altri, esiste un processo previsto dai regolamenti FIA che seguiremo con rispetto, mentre valutiamo tutte le opzioni a nostra disposizione». Ma l’intera procedura potrebbe anche concludersi con una transazione tra FIA e Red Bull.
    Pena esemplare
    Seguiranno lunghe e pedanti disquisizioni tra revisori dei conti e periti di parte, su ogni voce da riportare non in questa riga ma in un’altra, non in questa colonnina ma in una diversa. Intanto Ferrari e Mercedes attendono la pena esemplare che hanno già richiesto: «una multa pesante e una sanzione che limiti la capacità di sviluppo, per evitare che il vantaggio indebitamente acquisito resti nei prossimi anni», aveva detto sabato Binotto, da scontare ovviamente nel 2023.
    Slancio duraturo
    A proposito di azioni che determinano effetti negli anni successivi: sarebbe interessante capire non solo di quanto la Red Bull abbia ecceduto, ma se questo extra budget dello scorso anno sia stato speso per far nascere la RB18 a effetto suolo di questa stagione, garantendosi così l’abbrivio per un intero quadriennio che non conoscerà più cambi regolamentari. Inoltre Ferrari e Mercedes, in buona e numerosa compagnia, sospettano che già il declassamento da “material” a “minor” celi un trattamento di favore nei confronti degli accusati. Mentre la Red Bull dichiara sdegnata di non essere neanche toccata da un eccesso di spesa. Fatto sta che lo scorso anno, come ha dichiarato Lewis Hamilton: “Noi abbiamo concluso lo sviluppo a Silverstone e loro hanno continuato a portare aggiornamenti, almeno quattro, sino alla fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Coppia olandese? Notizia che non farà felice reparto marketing”

    ROMA – La stagione 2022 di F1 sta volgendo al termine e negli ultimi giorni nel Circus sta impazzando sempre di più il “mercato” dei piloti. Ufficializzato il passaggio di Pierre Gasly in Alpine, la scelta dell’Alpha Tauri è ricaduta su Nyck De Vries. Il campione della Formula E 2020 e 2021 sarà il secondo olandese in pista nel mondiale 2023 insieme al campione iridato Max Verstappen, con la coppia che potrebbe ritrovarsi in un futuro prossimo alla Red Bull, sorella maggiore dell’Alpha Tauri. Una notizia che non raccoglie l’entusiasmo del consigliere austriaco Helmut Marko. “Sicuramente è una notizia positiva per la stampa olandese – ha affermato al De Telegraaf – ma il nostro reparto marketing non sarà molto contento, anche se tutto dipenderà dalle prestazioni”.
    “De Vries ha personalità da leader”
    Per Marko l’esperienza di De Vries in Alpha Tauri può essere già un banco di prova importante per le ambizioni futuro dell’olandese. “Nyck deve pensare solo a fare belle prestazioni. Si è impegnato, ha avuto un calo ma poi si è ripreso. AlphaTauri beneficerà sicuramente del suo bagaglio tecnico, ha già avuto modo di guidare diverse vetture di Formula 1 – conclude Marko – in questa stagione, quindi è fantastico che abbia già questa esperienza. Poi con la sua personalità dovrebbe essere lui a guidare il team”. LEGGI TUTTO

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    F1, Marko: “Verstappen-De Vries? La notizia non fa felice il reparto marketing”

    ROMA – Con la stagione 2022 di F1 ormai prossima al termine, nel Circus impazza il “mercato” per la prossima stagione. Dopo il passaggio di Pierre Gasly in Alpine, l’Alpha Tauri ha scelto Nyck De Vries come suo sostituto. Il campione della Formula E 2020 e 2021 sarà il secondo olandese in pista nel 2023 insieme al campione iridato Max Verstappen, con la coppia che potrebbe ritrovarsi in un futuro alla Red Bull, sorella maggiore dell’Alpha Tauri. Un’opzione che non entusiasma il consigliere austriaco Helmut Marko. “Sicuramente è una notizia positiva per la stampa olandese – ha spiegato al De Telegraaf – ma il nostro reparto marketing non sarà molto contento, anche se tutto dipenderà dalle prestazioni”.
    “De Vries dovrebbe guidare la squadra”
    Come sempre saranno i risultati ottenuti a stabilire il futuro di ogni pilota, ma per Marko già da questa stagione De Vries dovrebbe essere il leader dell’Alpha Tauri. “Nyck deve pensare solo a fare belle prestazioni ora. Si è impegnato, ha avuto un calo ma si è ripreso. AlphaTauri beneficerà sicuramente del suo bagaglio tecnico, ha già avuto modo di guidare diverse vetture di Formula 1 – spiega il 79enne austriaco – in questa stagione, quindi è fantastico che abbia questa esperienza. Poi con la sua personalità dovrebbe essere lui a guidare il team”. LEGGI TUTTO