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    Rafael Nadal è il quarto giocatore con più titoli vinti oltre i 30 anni

    Rafael Nadal nella foto

    Per valutare ogni nuovo successo di Rafael Nadal come merita, è necessario analizzare poco a poco l’impatto statistico che hanno e l’enorme merito di essere stato uno dei grandi talenti precoci nella storia del tennis mondiale e ora come uno dei migliori veterani di tutti i tempi.
    Lo spagnolo ha già vinto 22 dei suoi 91 titoli totali dopo il suo 30° compleanno. È una cifra davvero notevole, soprattutto se la contestualizziamo e ci rendiamo conto che solo tre giocatori hanno vinto più titoli di lui a trent’anni: Rod Laver e Ken Rosewall, in un tennis molto diverso da quello attuale, e anche Roger Federer, che è ancora davanti a lui con 14 trofei in più.
    Successi dopo i 30 anni🇦🇺 Rod Laver | 64🇦🇺 Ken Rosewall | 39🇨🇭 Roger Federer | 36🇪🇸 Rafa Nadal | 22🇺🇸 Arthur Ashe | 20🇷🇸 Novak Djokovic | 19🇺🇸 Andre Agassi | 15 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Acapulco e Dubai e ATP 250 Santiago: I risultati con il dettaglio delle Finali e Semifinali (Santiago) – LIVE

    Rafael Nadal nella foto

    ATP 500 Acapulco – Finali – hard

    ESTADIO – Ora italiana: 02:00 (ora locale: 7:00 pm)1. [4] Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer vs [WC] Feliciano Lopez / Stefanos Tsitsipas Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Rafael Nadal vs [6] Cameron Norrie (non prima ore: 04:00)Il match deve ancora iniziare

    ATP 500 Dubai (Emirati Arabi) – Finali, cemento

    Centre Court – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 4:30 pm)1. [1] Nikola Mektic / Mate Pavic vs [4] Tim Puetz / Michael Venus Il match deve ancora iniziare
    2. [Q] Jiri Vesely vs [2] Andrey Rublev (non prima ore: 16:00)Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Santiago – Semifinali – terra

    Central – Ora italiana: 17:00 (ora locale: 1:00 pm)1. [1] Rafael Matos / Felipe Meligeni Rodrigues Alves vs [3] Andre Goransson / Nathaniel Lammons Il match deve ancora iniziare
    2. [7] Sebastian Baez vs [2] Albert Ramos-Vinolas (non prima ore: 20:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Alejandro Tabilo vs [4] Pedro Martinez Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Acapulco e ATP 250 Santiago: I risultati con il dettaglio del Day 5. Ad Acapulco semifinale tra Medvedev e Nadal (LIVE)

    Rafael Nadal nella foto

    ATP 500 Acapulco – Semifinali – hard

    ESTADIO – Ora italiana: 01:00 (ora locale: 6:00 pm)1. [WC] Hans Hach Verdugo / John Isner vs [4] Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer Il match deve ancora iniziare
    2. [3] Stefanos Tsitsipas vs [6] Cameron Norrie (non prima ore: 03:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Daniil Medvedev vs [4] Rafael Nadal (non prima ore: 05:00)Il match deve ancora iniziare

    GRANDSTAND CALIENTE.MX – Ora italiana: 04:00 (ora locale: 9:00 pm)1. [LL] Lloyd Glasspool / Harri Heliovaara vs [WC] Feliciano Lopez / Stefanos Tsitsipas Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Santiago – Quarti di Finale – terra

    Central – Ora italiana: 15:30 (ora locale: 11:30 am)1. [7] Sebastian Baez vs Thiago Monteiro Il match deve ancora iniziare
    2. [8] Facundo Bagnis vs [2] Albert Ramos-Vinolas (non prima ore: 18:00)Il match deve ancora iniziare
    3. [4] Pedro Martinez vs [PR] Yannick Hanfmann (non prima ore: 23:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [WC] Alejandro Tabilo vs [6] Miomir Kecmanovic (non prima ore: 01:00)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Il direttore del torneo di Monte Carlo parla di Rafael Nadal: “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix”

    Rafael Nadal nella foto – Foto ATPTour

    Uno dei tornei che Rafael Nadal giocherà per preparare il suo assalto al Roland Garros è stato trovato. Non è esattamente una grande sorpresa, ma il numero cinque del mondo si recherà nel Principato per cercare il 12° titolo in carriera al Monte Carlo Masters 1000. La conferma è arrivata tramite Zeljko Franulovich, direttore dell’apprezzato torneo, che conta sulla presenza del campione spagnolo.
    “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix. È soprannaturale. Nadal ha una forza d’animo straordinaria. Medvedev ha giocato ad un grande livello e non ha potuto sconfiggere la bestia competitiva che è Rafa. Non ho nemmeno bisogno di annunciare che Rafa giocherà a Montecarlo. Sono sicuro che verrà. È uno dei suoi tornei preferiti e serve a preparare il Roland Garros”, ha detto.
    Vale la pena ricordare che l’anno scorso Nadal ha raggiunto solo i quarti di finale a Monaco, perdendo sorprendentemente contro Andrey Rublev. Lo spagnolo non vince il torneo dal 2018, quando vinse la competizione senza perdere un set. LEGGI TUTTO

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    La grandezza di Nadal non è nei numeri (di Marco Mazzoni)

    Rafael Nadal

    Nadal. Ventuno. GOAT. Questi gli # che stanno imperversando su tutti i media e social da domenica pomeriggio. Il mondo del tennis (e non solo) si è stretto intorno a Rafael Nadal, che con la vittoria agli Australian Open torna a vincere il primo Slam dell’anno e soprattutto stacca i grandi rivali nella corsa al più vincente negli Slam. Un successo epocale per mille motivi, che abbiamo già ben analizzato e sviscerato. Una vittoria che consacra (…se mai ce ne fosse stato bisogno) un tennista ed atleta straordinario, uno dei migliori che lo sport – all sport – abbia mai prodotto. Era impensabile poche settimane fa pensarlo capace di giocare di nuovo un tennis di altissimo livello ed intensità. Ha alzato il suo livello strada facendo, imponendo la sua classe, testa e potenza su rivali più giovani, ricchi di talento ma ancora acerbi, con limiti tecnico tattici, non così irriducibili di fronte alla lotta e alle difficoltà. Mancava Djokovic, è giusto sottolinearlo, ma il successo di Nadal è chiaro, forte, meritato. È cresciuto nel torneo, ha ritrovato quella infinita voglia di vincere, ha annusato che la chance c’era. È andato a prendersela, “a la Nadal”, di forza, con tanta “garra”, con quella testa micidiale che non lo fa mollare mai. Anche se tutti i bookies lo davano piuttosto sfavorito contro Medvedev, e il campo nei primi due set e mezzo davano loro ragione, avevo lanciato un pronostico a lui favorevole perché i numeri non possono misurare la grandezza del cuore di un Campione.
    Quindi è Nadal il famoso “più grande di sempre”? Personalmente sono convinto che l’annosa questione del GOAT sia come il sesso degli angeli. Non esiste. Il tennis ha attraversato tante epoche diverse, troppi i cambiamenti. C’è un gruppo ristretto di grandissimi campioni che hanno vinto tanto, dominato, apportato qualcosa di nuovo e spettacolare alla disciplina. Questo è il Club del GOAT, i migliori. Rafa ne è uno dei principali protagonisti, spicca e si distingue anche tra di loro.
    Questo è quel che mi preme sottolineare. Per comodità e tendenza a razionalizzare tutto, creiamo categorie grazie alla comodità dei numeri. I numeri sono importanti. Ci sono aspetti sui quali i numeri non mentono. Anche pro-Nadal, come il mitico “21” alla casella Slam, record epocale, enorme. Ma la grandezza di Nadal a mio avviso è superiore a qualsiasi categoria e/o numero, si fonda in altri aspetti meno tangibili ma ancor più significativi.
    L’impatto di Rafael Nadal Parera sul mondo della racchetta è stato rivoluzionario. Prima di lui non c’era mai stato un tennista così potente, efficace, atleticamente superiore. Una macchina da gioco micidiale, che ha imposto un nuovo ed unico modello di gioco. Poche volte un tennista ha avuto il suo istinto killer, quello che gli ha permesso di scappare via verso il successo in tantissime fasi critiche. Nessuno come lui eccelle nella lotta, sul punto-a-punto, quando la testa conta più di qualsiasi colpo. Nessuno come lui riesce a crederci sino alla fine, ribaltare situazioni che paiono disperate. Vedi la finale di domenica, ma quante ne ha vinte soffrendo, lottando, sprintando, correndo, tirando colpi assurdi sotto totale pressione e fatica. Nessuno come lui riesce a cavarsi da situazioni difficili, a trovare uno spiraglio anche quando la porta sembra chiusa. Unico. Ci riesce grazie a sue qualità innate, e per come Zio Toni l’ha costruito da piccolo. Facendolo giocare in condizioni orribili, con palle sgonfie, con campi pieni di buche, con sessioni folli per fatica e durata. “Devi imparare a cavartela da solo”. Il ragazzo ha imparato come nessuno.
    E c’è molto, molto di più che lo rende superiore a tutti gli altri della sua epoca. Se qualcuno ha voglia di andarsi a rivedere un match del Nadal 2005-2008, quando atleticamente era davvero diverse spanne superiore a tutti, troverà un tennista completamente diverso da quello attuale. Era il più formidabile contrattaccante dell’era moderna, con quel “dirittaccio” così arrotato che diventava ingestibile, con due piedi capaci di rimettere tutto, con una risposta aggressiva e una fame famelica di vittoria su ogni singolo punto. La grandezza di Nadal sta anche nel non essersi fermato mai. Ha continuamente cesellato il suo gioco, con un’evoluzione che ha del sorprendente. Ha capito che doveva muoversi in avanti, che quel gioco lo stava massacrando sul piano fisico e che doveva diventare sempre più costruttore di gioco prima, più attaccante poi. Il Nadal che ha vinto gli Australian Open 2022 non è più il più grande difensore al mondo, quello semmai è Medvedev oggi. Rafa attacca, ha tempi di gioco molto più rapidi. Ha migliorato moltissimo il servizio e la risposta. È prontissimo ad aggredire la palla e pure venire a rete. È diventato un tennista assai più offensivo, con colpi più rapidi e schemi anche assai più gradevoli dal punto di vista meramente spettacolare. Nadal va prendersi il punto, domina, ti stritola non a furia di rincorse ma di pallate giocate con potenza e qualità tattica. Ha rivoltato il suo tennis e ne ha fatto un capolavoro. La sua intelligenza e duttilità è quindi superiore.
    Non è finita qua. La grandezza di Nadal è soprattutto nella sua qualità mentale e morale. La dignità con la quale ha saputo accettare tante sconfitte, traendone forza per ripartire e cambiare, con umiltà e coraggio. La voglia di ripartire dopo tanti problemi fisici – misterioso come dopo tutta questa usura, sia ancora lì, contro gente di 15 anni più giovane! – è un esempio per tutti. Soprattutto per questa nuova generazione di tennisti, dotati di grande talento tecnico ma assai lontana a Nadal per abnegazione e voglia di andare oltre ai propri limiti, oltre alla fatica, oltre al dolore. Rafa non è mai domo. Ci crede sempre. Lavora con un’intensità e qualità straordinarie, con una disciplina e dedizione inarrivabili. È l’esempio vivente di come massimizzare le proprie qualità e talento per diventare una leggenda. 
    Rafael Nadal è diventato il tennista con più titoli dello Slam vinti in singolare, 21. Ma non esiste un numero che possa misurarne la grandezza come persona ed atleta. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal è il re nella corsa ai Grand Slam per la prima volta in carriera

    Rafael Nadal è il re nella corsa ai Grand Slam per la prima volta in carriera

    Ormai tutto il mondo sa che Rafael Nadal è salito sul trono dei titoli del Grand Slam, dopo aver vinto il suo 21esimo Major in carriera agli Australian Open.E’ la prima volta che Rafa occupa il posto più alto in questa classifica. Ma la verità è che, prima che l’attenzione si sposti al Roland Garros, il torneo preferito dello spagnolo, Nadal è il numero 1 come tornei vinti dello Slam nella folle corsa ai Big Three.
    Se guardiamo i sorpassi, Pete Sampras si è lasciato alle spalle Roy Emerson quando ha strappato il suo 14° trofeo del Grande Slam. Anche allora si diceva che avvicinarsi a Pistol Pete era impossibile, ma Roger Federer lo fece a Wimbledon quando vinse il suo 15° Major nel 2009. Da allora in poi, lo svizzero non ha mai smesso di essere almeno in parità al vertice.
    Fino a questa domenica, naturalmente. L’Australian Open del 2022 sarà per sempre ricordato come il torneo in cui Nadal ha lasciato Nole e Roger dietro di sé ed è diventato l’unico giocatore con 21 titoli del Grand Slam in carriera. Ora rimangono domanda: aumenterà il suo vantaggio a Parigi, tutto rimarrà uguale o Djokovic andrà al Roland Garros per ristabilire la parità? Scene per i prossimi capitoli di questa storica rivalità. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e Roger Federer si congratulano con Rafael Nadal

    Rafael Nadal nella foto con Roger Federer

    Roger Federer, uno dei grandi campioni di questa epoca e della storia del tennis è stato tra i primi a reagire al successo di Rafael Nadal, suo eterno rivale e amico, che ha vinto uno storico 21° titolo Major. Il 40enne svizzero, che sta preparando un tentativo di ritorno, non nasconde il fatto che Nadal è un’ispirazione assoluta anche per lui.Anche un altro campionissimo, l’attuale n.1 del mondo, Novak Djokovic si è congratulato con il campione spagnolo.
    Roger Federer : “Che match! Al mio amico e grande rivale Rafael Nadal congratulazioni di cuore per essere diventato il primo uomo a vincere 21 titoli del Grande Slam. Pochi mesi fa scherzavamo sul fatto di essere entrambi sulle stampelle. Incredibile. Mai sottovalutare un grande campione. La tua etica del lavoro, la dedizione e lo spirito combattivo sono un’ispirazione per me e innumerevoli altri in tutto il mondo. Sono orgoglioso di condividere quest’epoca con te e onorato di avere una ruolo nello spingerti ad avere sempre più successi, così come tu lo hai fatto per me negli ultimi 18 anni. Sono sicuro che avrai altri grandi risultati in futuro, ma per adesso goditi questo!”
    Novak Djokovic : “Congratulazioni a Rafa Nadal per il 21° GS. Incredibile risultato. Sempre ammirevole spirito combattivo che ha prevalso un’altra volta. Enhorabuena [congratulazioni]. Medvedev ha dato tutto là fuori e giocato con la passione e la determinazione che ormai ci aspettiamo da lui.” LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal parla dopo il successo agli Australian Open: “ho lottato, ho dato tutto, ci ho creduto. Dopo aver rischiato di non giocare più a tennis per il problema al piede”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal : “Per il momento della mia carriera, per la situazione che si era venuta a creare, per il palcoscenico, per tutto quanto messo insieme, credo che questa sia la rimonta più straordinaria che mi sia capitata nella vita. La situazione era molto critica, ma mi sono detto che avrei dovuto continuare a lottare fino a che avevo energie. Poi sono stato anche fortunato, ma mi sono dato una chance. Non volevo che finisse come quelle altre volte qui in Australia, dove ero uscito sconfitto con dei rimpianti. Stavolta la cosa normale sarebbe stata perdere in tre set, anche se nel secondo avevo avuto le mie chance. Ma nello sport tutto può cambiare, stavolta la situazione è girata dalla mia parte”.
    Per me è stata la vittoria più inattesa, più sorprendente. E credo sia stata sorprendente un po’ per tutti. Onestamente mi sento distrutto fisicamente dopo un match come questo, ma voglio ringraziare il pubblico per tutto il supporto che mi ha dato durante queste cinque ore. Non ho potuto ringraziarli come sono solito fare, ma il loro entusiasmo l’ho sentito dentro di me dall’inizio alla fine”.
    “Medvedev? È un grande campione, ha accettato con grande sportività una sconfitta durissima. Mi ha fatto i complimenti, è stato molto gentile con me. Non so se il tifo del pubblico per me lo abbia condizionato, ovviamente è sempre meglio giocare col pubblico dalla tua parte, stavolta erano in gran parte per me. Ma sono sicuro che abbia un grande futuro davanti a sé, e che anche lui avrà il pubblico dalla sua un giorno, perché se lo merita”.
    “Le cose, come ho detto in passato, possono cambiare rapidamente, anche sotto il profilo fisico. Stavolta non ho sentito alcun dolore al piede, e questo mi ha dato fiducia. Adesso sento di poter competere ancora ad alto livello per un po’, e questo mi rende felice”.
    “Il goat? Non voglio cambiare la mia opinione proprio oggi. Dico solo che questo titolo Slam per me significa tanto. Non voglio dire che me lo merito, perché là fuori ci sono tanti giocatori che lo avrebbero meritato come me. Ma negli ultimi sei mesi ho lottato, ho dato tutto, ci ho creduto. Dopo aver rischiato di non giocare più a tennis per il problema al piede, mi sento onorato e fortunato di poter essere ancora qui. E francamente non mi interessa molto il discorso del migliore di sempre, non è una cosa che sento importante. Sento più importante aver vinto per la seconda volta gli Australian Open”.
    Quando ti storti una caviglia o ti rompi un polso, in fondo la questione è più semplice da affrontare: hai un piano di recupero, lo segui e sai che dopo un certo tempo tutto tornerà come prima. Invece nel mio caso stavolta non potevo in alcun modo fare piani. Perché il mio problema viene da lontano, si ripresenta periodicamente e in questa occasione avevamo provato di tutto, senza il minimo successo. In quel caso, lavorare duramente ogni giorno, senza vedere risultati, è molto complicato. È mentalmente stancante”.
    “Rispetto al primo Slam, forse sono addirittura più felice. Perché quando vinci a 19 anni vivi una grande emozione, ma in fondo sai che continuando a lavorare potrai avere altre chance di vivere situazioni come quella. Quando arrivi alla soglia dei 36, non sai mai quale sarà la tua ultima occasione. Per questo, vincere adesso ha un sapore speciale”. LEGGI TUTTO