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    Il direttore del torneo di Monte Carlo parla di Rafael Nadal: “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix”

    Rafael Nadal nella foto – Foto ATPTour

    Uno dei tornei che Rafael Nadal giocherà per preparare il suo assalto al Roland Garros è stato trovato. Non è esattamente una grande sorpresa, ma il numero cinque del mondo si recherà nel Principato per cercare il 12° titolo in carriera al Monte Carlo Masters 1000. La conferma è arrivata tramite Zeljko Franulovich, direttore dell’apprezzato torneo, che conta sulla presenza del campione spagnolo.
    “Ho visto la partita di Nadal in Australia e la verità è che dovrebbe essere la sceneggiatura di un film su Netflix. È soprannaturale. Nadal ha una forza d’animo straordinaria. Medvedev ha giocato ad un grande livello e non ha potuto sconfiggere la bestia competitiva che è Rafa. Non ho nemmeno bisogno di annunciare che Rafa giocherà a Montecarlo. Sono sicuro che verrà. È uno dei suoi tornei preferiti e serve a preparare il Roland Garros”, ha detto.
    Vale la pena ricordare che l’anno scorso Nadal ha raggiunto solo i quarti di finale a Monaco, perdendo sorprendentemente contro Andrey Rublev. Lo spagnolo non vince il torneo dal 2018, quando vinse la competizione senza perdere un set. LEGGI TUTTO

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    La grandezza di Nadal non è nei numeri (di Marco Mazzoni)

    Rafael Nadal

    Nadal. Ventuno. GOAT. Questi gli # che stanno imperversando su tutti i media e social da domenica pomeriggio. Il mondo del tennis (e non solo) si è stretto intorno a Rafael Nadal, che con la vittoria agli Australian Open torna a vincere il primo Slam dell’anno e soprattutto stacca i grandi rivali nella corsa al più vincente negli Slam. Un successo epocale per mille motivi, che abbiamo già ben analizzato e sviscerato. Una vittoria che consacra (…se mai ce ne fosse stato bisogno) un tennista ed atleta straordinario, uno dei migliori che lo sport – all sport – abbia mai prodotto. Era impensabile poche settimane fa pensarlo capace di giocare di nuovo un tennis di altissimo livello ed intensità. Ha alzato il suo livello strada facendo, imponendo la sua classe, testa e potenza su rivali più giovani, ricchi di talento ma ancora acerbi, con limiti tecnico tattici, non così irriducibili di fronte alla lotta e alle difficoltà. Mancava Djokovic, è giusto sottolinearlo, ma il successo di Nadal è chiaro, forte, meritato. È cresciuto nel torneo, ha ritrovato quella infinita voglia di vincere, ha annusato che la chance c’era. È andato a prendersela, “a la Nadal”, di forza, con tanta “garra”, con quella testa micidiale che non lo fa mollare mai. Anche se tutti i bookies lo davano piuttosto sfavorito contro Medvedev, e il campo nei primi due set e mezzo davano loro ragione, avevo lanciato un pronostico a lui favorevole perché i numeri non possono misurare la grandezza del cuore di un Campione.
    Quindi è Nadal il famoso “più grande di sempre”? Personalmente sono convinto che l’annosa questione del GOAT sia come il sesso degli angeli. Non esiste. Il tennis ha attraversato tante epoche diverse, troppi i cambiamenti. C’è un gruppo ristretto di grandissimi campioni che hanno vinto tanto, dominato, apportato qualcosa di nuovo e spettacolare alla disciplina. Questo è il Club del GOAT, i migliori. Rafa ne è uno dei principali protagonisti, spicca e si distingue anche tra di loro.
    Questo è quel che mi preme sottolineare. Per comodità e tendenza a razionalizzare tutto, creiamo categorie grazie alla comodità dei numeri. I numeri sono importanti. Ci sono aspetti sui quali i numeri non mentono. Anche pro-Nadal, come il mitico “21” alla casella Slam, record epocale, enorme. Ma la grandezza di Nadal a mio avviso è superiore a qualsiasi categoria e/o numero, si fonda in altri aspetti meno tangibili ma ancor più significativi.
    L’impatto di Rafael Nadal Parera sul mondo della racchetta è stato rivoluzionario. Prima di lui non c’era mai stato un tennista così potente, efficace, atleticamente superiore. Una macchina da gioco micidiale, che ha imposto un nuovo ed unico modello di gioco. Poche volte un tennista ha avuto il suo istinto killer, quello che gli ha permesso di scappare via verso il successo in tantissime fasi critiche. Nessuno come lui eccelle nella lotta, sul punto-a-punto, quando la testa conta più di qualsiasi colpo. Nessuno come lui riesce a crederci sino alla fine, ribaltare situazioni che paiono disperate. Vedi la finale di domenica, ma quante ne ha vinte soffrendo, lottando, sprintando, correndo, tirando colpi assurdi sotto totale pressione e fatica. Nessuno come lui riesce a cavarsi da situazioni difficili, a trovare uno spiraglio anche quando la porta sembra chiusa. Unico. Ci riesce grazie a sue qualità innate, e per come Zio Toni l’ha costruito da piccolo. Facendolo giocare in condizioni orribili, con palle sgonfie, con campi pieni di buche, con sessioni folli per fatica e durata. “Devi imparare a cavartela da solo”. Il ragazzo ha imparato come nessuno.
    E c’è molto, molto di più che lo rende superiore a tutti gli altri della sua epoca. Se qualcuno ha voglia di andarsi a rivedere un match del Nadal 2005-2008, quando atleticamente era davvero diverse spanne superiore a tutti, troverà un tennista completamente diverso da quello attuale. Era il più formidabile contrattaccante dell’era moderna, con quel “dirittaccio” così arrotato che diventava ingestibile, con due piedi capaci di rimettere tutto, con una risposta aggressiva e una fame famelica di vittoria su ogni singolo punto. La grandezza di Nadal sta anche nel non essersi fermato mai. Ha continuamente cesellato il suo gioco, con un’evoluzione che ha del sorprendente. Ha capito che doveva muoversi in avanti, che quel gioco lo stava massacrando sul piano fisico e che doveva diventare sempre più costruttore di gioco prima, più attaccante poi. Il Nadal che ha vinto gli Australian Open 2022 non è più il più grande difensore al mondo, quello semmai è Medvedev oggi. Rafa attacca, ha tempi di gioco molto più rapidi. Ha migliorato moltissimo il servizio e la risposta. È prontissimo ad aggredire la palla e pure venire a rete. È diventato un tennista assai più offensivo, con colpi più rapidi e schemi anche assai più gradevoli dal punto di vista meramente spettacolare. Nadal va prendersi il punto, domina, ti stritola non a furia di rincorse ma di pallate giocate con potenza e qualità tattica. Ha rivoltato il suo tennis e ne ha fatto un capolavoro. La sua intelligenza e duttilità è quindi superiore.
    Non è finita qua. La grandezza di Nadal è soprattutto nella sua qualità mentale e morale. La dignità con la quale ha saputo accettare tante sconfitte, traendone forza per ripartire e cambiare, con umiltà e coraggio. La voglia di ripartire dopo tanti problemi fisici – misterioso come dopo tutta questa usura, sia ancora lì, contro gente di 15 anni più giovane! – è un esempio per tutti. Soprattutto per questa nuova generazione di tennisti, dotati di grande talento tecnico ma assai lontana a Nadal per abnegazione e voglia di andare oltre ai propri limiti, oltre alla fatica, oltre al dolore. Rafa non è mai domo. Ci crede sempre. Lavora con un’intensità e qualità straordinarie, con una disciplina e dedizione inarrivabili. È l’esempio vivente di come massimizzare le proprie qualità e talento per diventare una leggenda. 
    Rafael Nadal è diventato il tennista con più titoli dello Slam vinti in singolare, 21. Ma non esiste un numero che possa misurarne la grandezza come persona ed atleta. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal è il re nella corsa ai Grand Slam per la prima volta in carriera

    Rafael Nadal è il re nella corsa ai Grand Slam per la prima volta in carriera

    Ormai tutto il mondo sa che Rafael Nadal è salito sul trono dei titoli del Grand Slam, dopo aver vinto il suo 21esimo Major in carriera agli Australian Open.E’ la prima volta che Rafa occupa il posto più alto in questa classifica. Ma la verità è che, prima che l’attenzione si sposti al Roland Garros, il torneo preferito dello spagnolo, Nadal è il numero 1 come tornei vinti dello Slam nella folle corsa ai Big Three.
    Se guardiamo i sorpassi, Pete Sampras si è lasciato alle spalle Roy Emerson quando ha strappato il suo 14° trofeo del Grande Slam. Anche allora si diceva che avvicinarsi a Pistol Pete era impossibile, ma Roger Federer lo fece a Wimbledon quando vinse il suo 15° Major nel 2009. Da allora in poi, lo svizzero non ha mai smesso di essere almeno in parità al vertice.
    Fino a questa domenica, naturalmente. L’Australian Open del 2022 sarà per sempre ricordato come il torneo in cui Nadal ha lasciato Nole e Roger dietro di sé ed è diventato l’unico giocatore con 21 titoli del Grand Slam in carriera. Ora rimangono domanda: aumenterà il suo vantaggio a Parigi, tutto rimarrà uguale o Djokovic andrà al Roland Garros per ristabilire la parità? Scene per i prossimi capitoli di questa storica rivalità. LEGGI TUTTO

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    Novak Djokovic e Roger Federer si congratulano con Rafael Nadal

    Rafael Nadal nella foto con Roger Federer

    Roger Federer, uno dei grandi campioni di questa epoca e della storia del tennis è stato tra i primi a reagire al successo di Rafael Nadal, suo eterno rivale e amico, che ha vinto uno storico 21° titolo Major. Il 40enne svizzero, che sta preparando un tentativo di ritorno, non nasconde il fatto che Nadal è un’ispirazione assoluta anche per lui.Anche un altro campionissimo, l’attuale n.1 del mondo, Novak Djokovic si è congratulato con il campione spagnolo.
    Roger Federer : “Che match! Al mio amico e grande rivale Rafael Nadal congratulazioni di cuore per essere diventato il primo uomo a vincere 21 titoli del Grande Slam. Pochi mesi fa scherzavamo sul fatto di essere entrambi sulle stampelle. Incredibile. Mai sottovalutare un grande campione. La tua etica del lavoro, la dedizione e lo spirito combattivo sono un’ispirazione per me e innumerevoli altri in tutto il mondo. Sono orgoglioso di condividere quest’epoca con te e onorato di avere una ruolo nello spingerti ad avere sempre più successi, così come tu lo hai fatto per me negli ultimi 18 anni. Sono sicuro che avrai altri grandi risultati in futuro, ma per adesso goditi questo!”
    Novak Djokovic : “Congratulazioni a Rafa Nadal per il 21° GS. Incredibile risultato. Sempre ammirevole spirito combattivo che ha prevalso un’altra volta. Enhorabuena [congratulazioni]. Medvedev ha dato tutto là fuori e giocato con la passione e la determinazione che ormai ci aspettiamo da lui.” LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal parla dopo il successo agli Australian Open: “ho lottato, ho dato tutto, ci ho creduto. Dopo aver rischiato di non giocare più a tennis per il problema al piede”

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal : “Per il momento della mia carriera, per la situazione che si era venuta a creare, per il palcoscenico, per tutto quanto messo insieme, credo che questa sia la rimonta più straordinaria che mi sia capitata nella vita. La situazione era molto critica, ma mi sono detto che avrei dovuto continuare a lottare fino a che avevo energie. Poi sono stato anche fortunato, ma mi sono dato una chance. Non volevo che finisse come quelle altre volte qui in Australia, dove ero uscito sconfitto con dei rimpianti. Stavolta la cosa normale sarebbe stata perdere in tre set, anche se nel secondo avevo avuto le mie chance. Ma nello sport tutto può cambiare, stavolta la situazione è girata dalla mia parte”.
    Per me è stata la vittoria più inattesa, più sorprendente. E credo sia stata sorprendente un po’ per tutti. Onestamente mi sento distrutto fisicamente dopo un match come questo, ma voglio ringraziare il pubblico per tutto il supporto che mi ha dato durante queste cinque ore. Non ho potuto ringraziarli come sono solito fare, ma il loro entusiasmo l’ho sentito dentro di me dall’inizio alla fine”.
    “Medvedev? È un grande campione, ha accettato con grande sportività una sconfitta durissima. Mi ha fatto i complimenti, è stato molto gentile con me. Non so se il tifo del pubblico per me lo abbia condizionato, ovviamente è sempre meglio giocare col pubblico dalla tua parte, stavolta erano in gran parte per me. Ma sono sicuro che abbia un grande futuro davanti a sé, e che anche lui avrà il pubblico dalla sua un giorno, perché se lo merita”.
    “Le cose, come ho detto in passato, possono cambiare rapidamente, anche sotto il profilo fisico. Stavolta non ho sentito alcun dolore al piede, e questo mi ha dato fiducia. Adesso sento di poter competere ancora ad alto livello per un po’, e questo mi rende felice”.
    “Il goat? Non voglio cambiare la mia opinione proprio oggi. Dico solo che questo titolo Slam per me significa tanto. Non voglio dire che me lo merito, perché là fuori ci sono tanti giocatori che lo avrebbero meritato come me. Ma negli ultimi sei mesi ho lottato, ho dato tutto, ci ho creduto. Dopo aver rischiato di non giocare più a tennis per il problema al piede, mi sento onorato e fortunato di poter essere ancora qui. E francamente non mi interessa molto il discorso del migliore di sempre, non è una cosa che sento importante. Sento più importante aver vinto per la seconda volta gli Australian Open”.
    Quando ti storti una caviglia o ti rompi un polso, in fondo la questione è più semplice da affrontare: hai un piano di recupero, lo segui e sai che dopo un certo tempo tutto tornerà come prima. Invece nel mio caso stavolta non potevo in alcun modo fare piani. Perché il mio problema viene da lontano, si ripresenta periodicamente e in questa occasione avevamo provato di tutto, senza il minimo successo. In quel caso, lavorare duramente ogni giorno, senza vedere risultati, è molto complicato. È mentalmente stancante”.
    “Rispetto al primo Slam, forse sono addirittura più felice. Perché quando vinci a 19 anni vivi una grande emozione, ma in fondo sai che continuando a lavorare potrai avere altre chance di vivere situazioni come quella. Quando arrivi alla soglia dei 36, non sai mai quale sarà la tua ultima occasione. Per questo, vincere adesso ha un sapore speciale”. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal leggenda del tennis. 21 Slam conquistati e mai nessuno come lui

    Rafael Nadal nella foto

    Rafael Nadal è riuscito ad estendere la sua leggenda e ad esplorare un territorio inesplorato nella storia del tennis maschile. Primo giocatore dell’era Open a vincere 21 titoli del Grand Slam.Novak Djokovic ha avuto la sua occasione di farlo a New York, anche Roger Federer a Wimbledon 2019, ma è stato lo spagnolo a realizzare qualcosa di mai visto prima.
    I 21 Slam di Rafa🏆 RG 05🏆 RG 06🏆 RG 07🏆 RG 08🏆 WB 08🏆 AO 09🏆 RG 10🏆 WB 10🏆 US 10🏆 RG 11🏆 RG 12🏆 RG 13🏆 US 13🏆 RG 14🏆 RG 17🏆 US 17🏆 RG 18🏆 RG 19🏆 US 19🏆 RG 20🏆 AO 22
    Dopo 13 anni di ricerca Nadal ha vinto l’Australian Open. Per la seconda volta in carriera, lo spagnolo ha vinto il titolo a Melbourne e questo significa qualcosa di incredibile. Eguaglia Novak Djokovic come gli unici due tennisti che sono riusciti a vincere tutti i Grand Slam almeno due volte. Un traguardo che il serbo ha raggiunto nell’ultimo Roland Garros e che in meno di un anno lo ha fatto anche Nadal. LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Incredibile Nadal! Rimonta due set a un Medvedev sprecone e vince il 21esimo Slam in carriera

    Rafael Nadal

    Incredibile rimonta di Rafa Nadal. Lo spagnolo crolla due set a zero, dominato sul piano del gioco e anche fisicamente da Medvedev, ma il russo “si incarta” nel terzo set. Inizia a litigare col pubblico (estremamente indisciplinato oggi), sbaglia molte scelte tattiche, incasinando quella condotta che l’aveva portato in vantaggio. Soprattutto non sfrutta chance importanti (tre palle break sul 3-2 che avrebbero “ucciso” il match) e si fa rimontare. La partita gira. Nadal ritrova incredibilmente energia, dopo oltre 4 ore corre più dell’avvio, e ritrova magicamente lunghezza di colpi e intensità, anche col diritto che era mancato in spinta per tutta la prima parte del match, mentre Medvedev crolla sul piano fisico e mentale, sempre meno lucido nelle scelte. Il match diventa una rissa agonistica, e in questa condizioni Nadal è quasi invincibile, come dimostra la sua lunga carriera. Vince Nadal 2-6 6-7 6-4 6-4 7-5, si regala il sogno del 21esimo Slam, proprio in quell’Australia che gli aveva portato poca fortuna. Quanti rimpianti per Medvedev, incapace di chiudere nel terzo set una partita che aveva in pugno. Quanta gioia per Nadal, che completa una rimonta eccezionale e così stacca gli “eterni” rivali nella corsa al maggior numero di Slam vinti. Una finale lunga, sofferta, non sempre di alta qualità tecnica ma memorabile per il suo andamento, tanto da entrare dritta nei libri di storia della disciplina. Come l’impresa del suo vincitore: el Rey, Rafael Nadal.Difficile per non dire quasi impossibile scrivere così a caldo, soverchiato da una valanga di emozioni e situazioni, un commento lucido. Di sicuro i due protagonisti meritano un grande applauso: chiunque ama il tennis ha vissuto una domenica mattina (e primo pomeriggio!) indimenticabile. Una di quelle partite che entrano nella storia del torneo e dell’intero sport, perché si è visto un campionario quasi esaustivo di quel che rende il tennis uno sport unico e affascinante. Lotta, sofferenza, cambi di rotta, pathos, dramma sportivo. Qualità tecnica altalenante, questo è corretto riconoscerlo. In un match così lungo e sofferto è normale ci siano dei momenti di calo qualitativo. Il match onestamente è stato bello, ma più per la passione che scatenava che per la qualità del tennis espresso. Molto modesto il livello di Nadal nei primi due set; molto caotico per non dire senza filo logico il gioco di Medvedev da metà del terzo set. Tanto che per assurdo si è giocato quasi meglio nel quinto set, quando i due hanno spesso lasciato correre il braccio, avendo più poche gambe ed energie.
    La vittoria di Nadal viene principalmente dalla sua estrema forza mentale, ed atletica. Irreale come dal finire del terzo set abbia incrementato di molto la spinta con le gambe, sia nei recuperi che soprattutto sul suo drive di diritto. Nella prima fase della partita, infatti, Medvedev aveva non poco beneficiato di tanti, troppi errori di Rafa in spinta e di un diritto misero, povero, cortissimo e poco incisivo. Per magia, dopo la sosta ai box prima del terzo set e ancor più dopo aver superato indenne quel terribile game in cui si è ritrovato sotto 0-40, Rafa ha spiccato il volo. Ha tenuto altri ritmi, ha retto di più contro il rovescio di Medvedev, ha tenuto maggiormente il gioco in mano. La partita è svoltata in modo incredibile nel terzo set.
    Infatti, si può quasi parlare di “due partite” nella partita. All’avvio Daniil è stato tatticamente perfetto. Ottimo al servizio, ha dominato anche in risposta approfittando di una prima di Rafa che non andava affatto. Medvedev ha avuto tutto il tempo per costruire il punto, lavorando benissimo col rovescio. Le statistiche dei primi due set dicono che ha tirato 2 rovesci su 3 lungo linea, mentre nel resto del torneo era il contrario, più sulla diagonale. Contro Nadal è un plus formidabile perché costringe il rivale a lavorare tanto col rovescio, con il quale colpisce più pulito e più corto, dando al russo una palla più facile da aggredire. Medvedev ha tenuto in mano l’iniziativa, governava i ritmi, portava all’errore lo spagnolo comandando col rovescio e sbagliando poco col diritto. Non soffriva tanto lo spin di Rafa perché era debole, poco carico, poco aggressivo. Per questo è risultato totalmente assurdo il suo cambio di direzione a metà del terzo set. Ha iniziato a rispondere in modo diverso, ha cercato qualche punto diretto quando non ne aveva bisogno, perché nello scambio era superiore e Nadal a tratti non sapeva che pesci pigliare. Tanto che la maggior parte dei suoi punti li ricavava accorciando al massimo gli scambi, buttandosi a rete, o con la smorzata, per mettere a nudo la scarsa qualità di volo del russo. Proprio con un serie di smorzate, forse Daniil ha perso il ritmo, si è anche scagliato contro il pubblico (davvero troppo ostinato nel fischiarlo, addirittura sul passante vincente che gli è valso il secondo set, brutta pagina per quello che era lo “happy slam), si è incartato totalmente. Ha iniziato anche a calare con la prima, vistosamente nervoso. Ha perso le chance per l’allungo e si è fatto riprendere. Ma più di quello, l’errore mortale è stato iniziare a scambiare troppo sulle diagonali e incaponirsi in palle corte che un Rafa tornato veloce ha rigiocato con facilità. Lì, la partita è girata. Pochi punti col servizio per il russo, è salito il servizio di Nadal (molto più incisivo da sinistra con lo Slice esterno, con il quale ha cancellato tante chance). Sulle ceneri della tattica ora caotica di Medvedev, Rafa è decollato, l’ha spinto nella sua “palude”, quella della lotta, e l’ha stritolato in rimonta. Ha iniziato a fare più punti col rovescio lungo lungo linea, dove nel primo set aveva sofferto; ha iniziato a caricare a tutta il diritto, ritrovando energie che parevano non esserci. Nadal è salito, Medvedev è crollato.
    Senza le gambe, la difesa tattica del russo è diventa inefficace, e solo nel quinto set ha ritrovato il servizio. Era tardi, perché ormai Nadal si era preso il match. Clamoroso che Rafa si sia fatto prendere dalla tensione al momento di chiudere, ma operato il contro break Medvedev ha continuato a giocare tatticamente male. Si è scavato la fossa da solo con un’altra scellerata palla corta, che Rafa ha giocato con in mano “il bicchiere col Martini”. È stato l’errore decisivo, nuovo break e stavolta il super campione ha chiuso il match.
    Grandissimi meriti per un un Nadal infinito, sempre pronto alla lotta. Non muore mai, insinua dubbi nel rivale, riesce ad agganciarlo e non ti molla più. Per certi versi ha ricordato un po’ la finale vinta a Melbourne contro Federer nel 2009. Roger a tratti giocò meglio (senza dominare mai), ma quando si spostò la partita sulla lotta e sul fisico, Rafa decollò e si meritò il successo.
    Grandissimi meriti di Rafael. Terrificanti rimpianti per Medvedev, che si dimostra forse fisicamente non pronto a reggere battaglie così dure, non solo per la gambe e forza ma per il non riuscire a restare lucido. Per lui è un problema enorme, visto che la condotta e lucidità delle scelte tattiche sono il suo colpo vincente, insieme al servizio.
    Applausi Rafa, ora li guardi tutti dall’alto, forte di 21 Slam. A mio personalissimo giudizio il GOAT è un concetto astratto, non esiste. Ma di sicuro tu sei uno dei campioni più incredibili che lo sport mondiale abbia mai prodotto.
    Marco Mazzoni

    La cronaca della partita
    La finale degli AO22 scatta alle 9.47, Nadal to serve. Lavora col diritto mancino stretto Rafa, chiude col vincente in contro piede. Secondo punto, Medvedev spinge sul diritto di Nadal, stavolta l’iberico sbaglia. Dai primi punti si intuisce che Rafael non vuole scambi troppo lunghi, cerca il diritto molto stretto visto che Medvedev è molto dietro, quindi verticalizza per chiudere. Medvedev invece cerca il rovescio del rivale. Ai vantaggi Nadal si porta 1-0. Più agile il primo turno di servizio per Medvedev, chiuso a 15 con il primo Ace del match. Terzo game, Rafa scambia molto, ma senza grande ritmo (spinge poco con le gambe…), Medvedev è paziente e infila il rivale col rovescio lungo linea. 0-30, e REGALI di Daniil!!? Con lo scambio già vinto, prima tira addosso al rivale, venendo infilato in modo bizzarro, quindi non trova il passante con il rivale ormai inerme sulla rete. Che chance sprecate… Arriva lo stesso la palla break per Medvedev, che “sgonfia” la palla e Nadal cerca l’accelerazione, sbagliando. Si butta avanti Rafa, chiude con una bella stop volley. Malissimo col diritto Rafa, affossa col diritto in rete, altra palla break per il russo. Col servizio, cancella anche questa palla break. A fatica, Rafa si porta 2-1. Il quinto game è di nuovo complicato per Nadal. Medvedev rimette in modo splendido col rovescio una smorzata, quindi lo infila con un passante alto. Un errore in scambio costa a Rafa lo 0-40, tre palle break consecutive da difendere. Un errore col rovescio su di una risposta potente e profonda costa a Nadal il BREAK, 3-2 e servizio Medvedev. Poco al servizio per Nadal, troppo poco, e questo non gli permette di impostare lo scambio. Invece serve meglio il russo, che nei propri game fa molta meno fatica, Ace, avanti dopo un affondo. Consolida il vantaggio, 4-2 avanti. Nadal è in confusione, strano a dirsi, ma in campo non trova la chiave per incidere e crolla al servizio con due doppi falli! Prova a venire avanti, ma il passante di Medvedev è perfetto. 0-40, altre tre palle break! Tenta un serve and volley Rafa, ma la risposta è bassa, difficile da gestire, tanto che il tocco di Rafa è largo. DOPPIO BREAK, 5-2 e servizio Medvedev. Senza problemi Daniil chiude 6-2. Un set dominato totalmente dal russo. Nadal ha servito male, è stato corto nel palleggio, non è riuscito ad incidere con nessuno dei suoi colpi, tanto che i punti li ha fatti quasi esclusivamente venendo avanti. Medvedev in controllo del match finora.
    Secondo set, inizia al servizio Nadal. Finalmente scambia maggiormente sul diritto di Medvedev e carica con più potenza il suo diritto, una maggior vivacità che lo porta 40-15. Uno dei rari punti diretti col servizio vale a Rafa l’1-0. Fa il pugno, cerca di scuotersi, ma deve riuscire ad incidere in risposta, dove finora è mancato totalmente. Continua a non far fatica il russo al servizio, tutto scorre molto veloce nei suoi turni, con buone percentuali di prime e quell’apertura di campo sistematica da destra che gli apre totalmente il campo. Sul 2-1 Nadal, arriva il primo mento di difficoltà per Medvedev al servizio, che sbaglia e si ritrova 0-30. Sul 15-30 arriva lo scambio più lungo del match, che Rafa chiude con un back improvviso, maligno, che taglia le gambe a Daniil. 15-40 e due palle break! Annulla la prima con un Ace al T (sesto del match), sbaglia un rovescio uscendo dal servizio, ancora sfiatato dal punto precedente. BREAK improvviso, Nadal avanti 3-1, grazie ad errori del russo. Trova anche il primo Ace Nadal, vince il primo turno “comodo” al servizio, e vola 4-1. Medvedev torna a dominare col servizio, ma ora deve trovare uno spiraglio in risposta per riaprire il set. Ci prova spingendo a tutta, col servizio dell’iberico che di nuovo non fa la differenza. 0-30 e 15-40, bravissimo Medvedev a reggere sul diritto molto carico e poi affondare col rovescio cross. Due palle del contro break! Se lo prende Daniil, grande affondo col diritto. BREAK, si riporta 3-4 e servizio. Non trova però punti facili col servizio, si lotta e Nadal spinge, ci crede. Torna a palla break Nadal sul 30-40. Nadal alza a tutta la parabola, allontana Daniil dalla riga di fondo e lo infila con una smorzata, anche piuttosto alta, ma che coglie totalmente impreparato il russo. BREAK Nadal, che lotta ora nel set. Serve sul 5-3 Rafa. Orribile errore con lo smash di Nadal, da pochi passi, nel primo punto. Stecca quindi una palla Rafa, su di una risposta profonda di Medvedev. 0-30! Con coraggio Medvedev avanza in campo col rovescio a va prendere il punto di volo, è 15-40. Due palle del contro break. Ottimo il Serve and Volley di Nadal, a cancellare la prima; ancora a rete sulla seconda, ben chiusa di volo. Con un gran vincente di rovescio, Medvedev si procura la terza palla break per allungare il set. Entra uno spettatore in campo!?!? I body guard arrivano, proteggono i giocatori e allontanano il folle… Brutto momento per una interruzione. Ancora con la smorzata, Nadal si salva, visto che il rivale è lontanissimo dalla riga di fondo. Scambio rocambolesco, altra smorzata ma stavolta il passante di Rafa è lungo. Quarta palla break del game. Buona prima, la risposta è larga. Un bell’attacco porta Nadal al primo Set Point. Si scambia, Medvedev guadagna campo e forza l’errore. Grande tensione in campo, che battaglia adesso. Stecca Rafa, arriva la quinta palla break… vola via il diritto dell’iberico, BREAK, tutto da rifare, Medvedev serve sul 4-5. Non va la prima di Daniil, ma il rovescio sì, impatta con grande timing e senza far fatica. Con un improvviso e perfetto S&V, Medvedev si porta 5 pari. L’undicesimo game è una fiera dell’errore, tanti da parte di Nadal ma è coraggioso, Medvedev è passivo, sente la tensione e non trova modo di imporsi. Con un gran rovescio lungo linea, lo spagnolo si porta 6-5. Rafa tira fuori gli artigli, spinge a tutta col diritto, carico e potente. 15 pari, e la prima del russo è scomparsa. Ritrova un Ace sul 30 pari, fondamentale per lui ritrovare il servizio. Si va al tiebreak. 1-0 Nadal, errore col diritto di Medvedev, era in controllo ma tira lungo. Terribile errore di volo di Medvedev, sbaglia totalmente con una stecca su di un colpo non così difficile. 2-0 Nadal! Trova un vincente di rovescio Daniil, 1-2. Spinge col diritto Nadal, ma sparacchia in rete. 2 pari. Rischia il S&V e tocca benissimo di volo Rafa, 3-2. Stavolta chiude di volo Daniil, grazie all’attacco profondo, si gira 3 pari. Resta miracolosamente in campo la risposta di Nadal, 4-3! Mini break e 5-3 con un pressing col diritto. Trova una gran risposta stavolta Medvedev, nei piedi, impossibile il tocco di volo dell’iberico. contro-mini-break, serve Daniil 4-5. Scambio rocambolesco, avanza Nadal ma sbaglia la volée, difficile. 5 pari. Servizio, palla corta e rovescio vincente per Medvedev, 6-5 e SET POINT! Trova un passante SPLENDIDO Medvedev, alza le braccia tra i fischi del pubblico (non corretto…), 7-5 Medvedev. Due set avanti ora il russo. Un set durissimo, sofferto, che Nadal ha condotto fino al momento in cui ha servito per chiuderlo. Meritato da Medvedev, che ha tenuto nonostante sia calato al servizio, ha sofferto, ha lottato, ha tenuto di testa quando il rivale ha alzato al massimo il suo ritmo e spinta.
    Terzo set, Medvedev inizia alla battuta. Nadal è tornato in campo carico, spinge forte col diritto, fa il pugno, cerca di farsi sentire. È un game complicato, il servizio va e viene, incluso il secondo doppio fallo del match. Arriva una palla break per Nadal! Sbaglia però una palla banale in scambio l’iberico, il suo sguardo è tutto un programma… Col servizio il russo (due Ace consecutivi) si porta 1-0. Torna a dominare lo scambio Daniil, gioca alla perfezione in lungo linea, si apre il colpo e affonda. 0-30. Non crolla Nadal, si carica e continua a spingere. Sbaglia però il diritto più facile dopo essersi costruito alla perfezione il punto. A fatica, Rafa vince il game. Il set avanza sui turni di servizio, più complicati quelli di Rafa, più rapidi quelli di Daniil. Sul 3-2 Medvedev, Rafa serve e crolla 0-30, moooolto profondo nello scambio il russo. INCREDIBILE punto difensivo di Medvedev, non chiude lo smash Rafa, il lob lo passa e quindi via con un’accelerazione di rovescio lungo linea vincente. Punto mortale, che gli vale lo 0-40 e tre palle break! Cancella la prima con una smorzata Rafa, spreca la seconda Daniil con un rovescio lungo, e pure la terza giocando una palla corta totalmente errata. Regali di Medvedev, che tengono in vita Nadal. 3 pari. Medvedev è infuriato col pubblico, commette due errori gravissimi, 30 pari. Si riprende con una grandinata di rovesci, uno migliori dell’altro. Con un diritto cross vincente si porta 4-3. Serve Rafa, inizia male con un errore di rovescio in rete, è un muro l’avversario. Scattano le tre ore di gioco quando un rovescio di Daniil vola via, sotto il forcing di Rafa. 4 pari. Serve Medvedev e commette sul 15-30 pari un errore gravissimo, un tocco banale sotto rete, due palle break Nadal!?! Salva la prima rischiando una smorzata; affretta l’attacco sulla seconda e viene infilato da Nadal. BREAK 5-4 e servizio Nadal! Stavolta non trema, chiude 6-4 l’iberico, si va al quarto set. La follia di Medvedev ha riaperto una partita che pareva chiusa.
    Quarto set, Medvedev scatta al servizio, gioca un game solido si porta 1-0. Sembra però più stanco, mentre Nadal corre come un forsennato. Rafa commette il quarto doppio fallo sul 15 pari, piccola chance per il russo. Si salva con la smorzata Rafa, ma accusa un grande attacco del rivale nel punto seguente. 30-40, palla break immediata per Medvedev! Con un gran diritto l’iberico la cancella, con prepotenza. Muore in rete la palla corta di Rafa, seconda palla break del game. Non la sfrutta Daniil, sbaglia un rovescio di scambio. Nadal insiste con la smorzata, alcune premiate, altre no. 1 pari, dopo un game di oltre 10 minuti. Medvedev è in difficoltà al servizio, due errori e 0-30. Scappa un diritto del russo, 15-40, due palle break! Cancella la prima con il 15esimo Ace Daniil, doppio fallo!!! BREAK Nadal, avanti 2-1 e servizio. Crollo fisico per Daniil, dopo il crollo mentale con le chance sprecate nel terzo set, che ora paga carissimo. Cerca una reazione il russo, ci prova col rovescio lungo linea. Un gran vincente che lo porta 15-30. Non molla Nadal, balza come un gatto su ogni palla (come ha recuperato energie alla fine del secondo set, quando pareva “morto”???), ma non riesce a gestire un gran cross di Medvedev. 30-40, palla del contro break per Medvedev! Lungo il diritto di Rafa, forzato dal pressing del rivale. BREAK Medvedev, 2 pari! Spreca tutto però giocando corto, Nadal ne approfitta col rovescio lungo linea. 0-40, tre palle break per l’iberico. Si gioca bene le prime due Daniil, avanti tutta, e sbaglia un affondo vincente Nadal sulla terza, gli esce di un niente. Stavolta è Medvedev a rischiare la smorzata e gli va bene. Rischia poi un S&V, ma la volata è pessima e arriva un comodo passante. Quarta palla break del game… come se la gioca Daniil, da campione. Cancella anche la quinta PB, con un gran servizio, e la sesta con una smorzata. Strappa finalmente il game di servizio alla settima palla break. 3-2 e servizio Nadal. Con un buon game Rafa consolida il vantaggio, 4-2. Medvedev è sulle gambe, ma sul 4-3 Nadal regala e concede due palle break. Troppo passivo il russo, non fa niente e subisce la rimonta dello spagnolo, che sale 5-3. Ormai il russo non riesce più a spingere, Nadal si procura un set point sul 30-40. Lo cancella con un grande rovescio incrociato. Rafa serve sul 5-4 per forzare il match al quinto set. Serve solido l’iberico, 40-0 e tre set point! Basta il primo, 6-4. Si va al quinto set, con Nadal in piena trance agonistica e la gambe che vanno a mille, e Medvedev spossato e completamente andato sul piano tattico.
    Quinto e decisivo set, inizia dopo oltre 4 ore di battaglia. Serve Medvedev, e si inverte la inerzia della partita. Concede subito una palla break sul 30-40. Trova una gran prima al centro e chiude col diritto. 1-0 Medvedev, a fatica vince il primo game, finalmente col servizio in campo. Più in controllo Rafa nel suo primo game, 1 pari. Ritrova la prima di servizio Daniil, con un game a zero (non gli capitava da un po’) si porta 2-1. Sul 2 pari 30 pari, commette un grave errore col diritto Medvedev, è di nuovo palla break! Con un gran servizio si salva il russo, ma le gambe non vanno più e sbaglia un rovescio a mezza rete. Nadal opera il BREAK con un bellissimo diritto lungo linea. 3-2 e servizio Nadal. Il sesto game è un’altra feroce battaglia, Medvedev cerca un ultimo disperato assalto. Incredibile l’accelerazione di Medvedev lungo linea col rovescio, lascia immobile Rafa, è palla del contro break! Bella prima esterna, larga la risposta col rovescio del russo. Stecca col diritto lo spagnolo, altra palla break, game caotico, tanti errori. Stesso schema, altra prima esterna e si salva. Lotta Daniil, spreme le ultime energie strappando di forza la terza palla break. Stesso schema, servizio esterno e la risposta vola via. 4-2 Nadal, 18 punti nel game e 3 PB annullate. Nadal si porta 5-3, ad un solo game dalla vittoria. In risposta, inizia con un gran diritto lungo linea, ma Medvedev reagisce e resta aggrappato al match. 5-4, Rafa serve per la storia. Servizio esterno, apre il campo ed entra facile Nadal. 30-0. Con un doppio fallo Nadal regala il punto del 30 pari, anche lui sente la tensione… Spara un diritto a tutta incrociata e chiude sotto rete. 30-40 e palla break per Medvedev! In rete il rovescio di Nadal, incredibile! BREAK Medvedev… 5 pari. Ha tremato Rafa. Medvedev spara il 23esimo Ace del suo match, ma sbaglia tutto con un’altra smorzata che Rafa chiude col tocco. Davvero poco lucido, invece di chiudere di forza sotto rete. 30 pari. Largo il diritto di Daniil, palla break per il 6-5 Nadal!?! Quante scelte errate del russo dal terzo set… Si salva con una bordata col diritto incrociato. Con un bel forcing, Rafa strappa un’altra palla break, ma con la prima esterna cancella la chance. Altro rovescio largo di Medvedev, succede di tutto in campo. Altro errore di Medvedev, dopo una gran prima, il diritto scappa lungo. BREAK Nadal, 6-5 e servizio. Con un Ace si procura il 40-0, 3 match point consecutivi! Chiude a rete, ride Rafa! Vince ancora uno Slam, il 21 esimo di una carriera irripetibile.

    GS Australian Open R. Nadal [6]26667 D. Medvedev [2]67445 Vincitore: R. Nadal ServizioSvolgimentoSet 5R. Nadal 15-0 30-0 40-06-5 → 7-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-5 → 6-5R. Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-4 → 5-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-3 → 5-4R. Nadal 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-3 → 5-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-2 → 3-2R. Nadal 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 4R. Nadal 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-3 → 5-4R. Nadal 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-404-3 → 5-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2D. Medvedev 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A2-2 → 3-2R. Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 30-402-1 → 2-2D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1R. Nadal 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 3R. Nadal 15-0 30-0 40-05-4 → 6-4D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 15-40 30-404-4 → 5-4R. Nadal 0-15 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4R. Nadal 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-402-3 → 3-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3R. Nadal 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-2 → 2-2D. Medvedev 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2R. Nadal 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1D. Medvedev 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 2-0* 2*-1 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* 5-5* 5*-66-6 → 6-7D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 40-306-5 → 6-6R. Nadal 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 6-5D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 5-5R. Nadal 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A5-3 → 5-4D. Medvedev 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-3 → 5-3R. Nadal 0-15 0-30 15-30 15-404-2 → 4-3D. Medvedev 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2R. Nadal 15-0 30-0 40-03-1 → 4-1D. Medvedev 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-1 → 3-1R. Nadal 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1R. Nadal 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-152-5 → 2-6R. Nadal 0-15 0-30 0-402-4 → 2-5D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-3 → 2-4R. Nadal 0-15 0-30 0-402-2 → 2-3D. Medvedev 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2R. Nadal 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1D. Medvedev 15-0 30-0 30-15 40-15 1-0 → 1-1R. Nadal 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0
    3 Aces 235 Double faults 562 % 117/189 1st serve in 69 %126/18267 % 78/117 Win 1st serve 71 % 89/12647 % 34/72 Win 2nd serve 41 % 23/5632 % 7/22 Break points won 27 % 6/2260 % 30/50 Net points won 56 % 28/5036 % 65/182 Receiving points won 38 % 72/18969 Winners 760 Return winners 068 Unforced errors 523 Return unforced errors 1182 Total points won 189200 kmh Fastest serve 214 kmh187 kmh 1st Serve Average 191 kmh160 kmh 2nd serve average 145 kmh LEGGI TUTTO

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    Australian Open: Medvedev o Nadal?

    Rafael Nadal e Daniil Medevev, in palio gli Australian Open 2022

    …Nadal. Scelta difficilissima, basata più su istinto che razionalità. La finale 2022 degli Australian Open è molto incerta. Daniil Medvedev proverà a vincere per la prima volta lo Slam australiano dopo esser stato sconfitto nettamente l’anno scorso da un Super-Djokovic. Ormai il suo ruolo di big è consolidato. Nadal tenterà il bis, dopo il successo del lontano 2009. Da allora è passata un’epoca geologica sportivamente, il suo fisico non è più quello di una volta ma sfruttando la sua enorme voglia e intelligenza ha rivoltato il suo tennis, passando da più grande difensore a giocatore assai più offensivo. Uno che non ne vuol sapere di mollare nonostante mille acciacchi.
    I precedenti diretti dicono 3-1 Nadal: tre successi nel 2019 per l’iberico; l’ultimo precedente, 2020, l’ha vinto Medvedev, all’ultima edizione delle Finals a Londra, quando Daniil si presentò in forma eccezionale. E nonostante giocasse di brutto, soffrì non poco per venire a capo di Rafael in condizioni indoor, quelle meno favorevoli per il “tiranno” di Roland Garros.
    Proprio su questo aspetto si basa il mio pronostico Pro-Nadal: Medvedev è oggi il tennista più forte dopo Djokovic, sul cemento è fortissimo, ma per fattori tecnici soffre tanto contro Rafa. In una sfida che si preannuncia incerta, probabilmente molto lottata, i vantaggi tecnici di Nadal abbinati alla sua forza mentale potrebbero creare quella differenza che sposta la bilancia dalla parte del “Rey”. Se la partita dovesse essere caotica, rocambolesca, una battaglia senza esclusioni di colpi, preferisco la solidità ed esperienza di Nadal alla complessità di Medvedev. Nel torneo, entrambi hanno brillato e sofferto. Hanno faticato, hanno convinto e lasciato dubbi, tanto che in finale conterà più la testa che la tecnica o il fisico.
    Medvedev può certamente vincere la finale, ha tutto quel che serve per farlo. Potrebbe servire benissimo, rispondere profondo alle prime e seconde di Nadal e quindi invischiarlo nella sua ragnatela, visto che sulla diagonale sinistra non soffrirà come altri (Berrettini, ad esempio). La sensazione è che costruirà di meno e cercherà di giocare più diretto, dritto per dritto, perché la sua tela viscida non è “così viscida” per Rafa. Nadal sarà pronto a non lasciargli quei tempi di gioco dilatati che il russo ama. Nadal ha tecnica e mano per non subire così tanto le variazioni di Medvedev. Rafa ormai soffre di più chi lo prende di velocità, chi ha potenza e non gli lascia il tempo di ribaltare le situazioni. Medvedev invece tende a lasciarti tempo per giocare, anche se ai suoi ritmi, ed è lui a ribaltare le situazioni con degli strappi improvvisi. Il tempo di gioco sarà domani decisivo.
    Nadal sarà costretto ad attaccare, perché ormai quel Rafa che rimette tutto per 5 ore è nei libri di storia, non più in campo. Dovrà però attaccare bene, soprattutto sul diritto del russo, perché sfidarne il passante è un rischio enorme anche per lui, che sotto rete gioca meglio di tutti. Chi crede che Rafa abbia la mano di un “fabbro” è bene che passi oltre.
    È una partita affascinante, perché potrebbe succedere un po’ di tutto, sono tantissime le variabili che potrebbero innescare spirali particolari, come invertire all’improvviso l’inerzia dell’incontro. Potrebbe partire molto forte Daniil, ma poi essere ripreso e sorpassato; potrebbe scattare velocissimo Rafa (lo sta facendo in tutto il torneo), ma al primo calo (magari del servizio) Daniil potrebbe tornare in partita, spostare il gioco nei suoi ritmi e correre verso il successo. È un match di difficile pronostico, perché nessuno dei due appare al meglio, ed entrambi sono tennisti capace di difendere e di offendere.
    La chiave tecnica? I colpi di inizio gioco, più di una situazione tattica in particolare. Quando ci saranno scambi, saranno lunghi, sofferti, con molti ribaltamenti. Ma la vera differenza sarà a favore di chi troverà molti punti col servizio e risponderà bene, prendendosi il campo. Il servizio di Medvedev o la risposta di Rafa? Difficile a dirsi, Daniil non ha servito con costanza nel torneo (contro Felix, ad esempio, malissimo per tutta la prima parte, e Rafa non gli consentirà MAI di rientrare in partita…).
    I fattori che entreranno in gioco sono davvero tanti, incluso quel numero “21” così caro a Rafa… Daniil, da vero Villain del Tour, non ha nascosto che dopo aver stoppato il record di Nole, non vede l’ora far altrettanto con Rafa. Ci riuscirà?
    Buona finale a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO