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    Incredibile Popovich, ammonisce i tifosi a gara in corso: “Abbiate classe”

    Popovich difende Leonard
    Nei Clippers gioca Kawhi Leonard, ex Spurs che nel 2018 forzò la compagine neroargento a scambiarlo finendo poi a Toronto e vincendo il titolo, i tifosi di San Antonio non lo hanno mai perdonato fischiandolo ad ogni suo ritorno e Popovich si è stufato. Con Leonard in lunetta i tifosi si stavano preparando all’ennesimo “boooo” ma l’allenatore ha preso il microfono e con tono deciso ha detto: “Scusatemi un secondo: possiamo smettere di fischiare e lasciamo giocare questi ragazzi? Abbiate un po’ di classe. Noi non siamo questi. Smettere di fischiare”. Dopo un silenzio iniziale, però, il pubblico ha ricominciato a bersagliare l’ex che a fine partita ha dichiarato: “A meno che torni a vestire la mgalia degli Spurs verrò sempre contestato quando tornerò”. LEGGI TUTTO

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    Nba, LeBron è inarrestabile: i Lakers stendono Washington 122-109

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – LeBron James non vuole proprio smettere di stupire: il 37enne di Akron, dopo i 56 punti messi a referto contro i Golden State Warriors, ne ha realizzati altri 50 nel successo dei Lakers sui Washington Wizards, in una nottata di Nba che tra l’latro ha visto il coach degli Spurs, Gregg Popovich, diventare il tecnico con più vittorie nella storia della regular season. LeBron James, grazie alla prestazione di ieri, è diventato il primo giocatore dei Lakers dai tempi di Kobe Bryant (nel 2007) a realizzare 50 o più punti in due partite casalinghe di fila. Un regalo più che apprezzato dalla franchigia di Los Angeles, che ha vinto solamente tre delle ultime dieci partite e che ora si ritrova al 9° posto della Western Conference dopo questo successo casalingo per 122-109. Tra l’altro, lo stesso James, ha sfiorato un record senza precedenti attraverso la sua mostruosa prestazione personale: gli sono mancati appena 2 assist, per poter diventare il primo giocatore dell’Nba con 30.000 punti, 10.000 rimbalzi e 10.000 assist in carriera. In quel di San Antonio, invece, Gregg Popovich non ha mancato l’appuntamento con la storia. La vittoria per 104-102 su Utah è stata la numero 1.336 in carriera e gli ha permesso di superare anche il leggendario Don Nelson. Popovich ha preso la guida degli Spurs nel 1996 rendendola una macchina vincente, capace di trionfare in 5 campionati (1999, 2003, 2005, 2007, 2014) e di centrare per 22 volte consecutive i playoff. Tuttavia, nella stagione in corso gli Spurs devono lottare per un posto negli spareggi: 11°, con 26 vittorie e 41 sconfitte, devono rimontare in classifica i Pelicans, sconfitti ieri dagli Hornets con il punteggio di 142-120 in casa. Sempre nella Western Conference cade a sorpresa in casa Phoenix, contro i Toronto Raptors (112-117), trainati dai 42 punti di Gary Trent Jr e dai 25 punti, 10 assist e 7 rimbalzi di Pascal Siakam. Nonostante questa battuta d’arresto, i Suns rimangono comunque saldamente al comando con 53 vittorie e 14 sconfitte, davanti ai Memphis Grizzlies, vittoriosi sui New York Knicks per 118-114, con 37 punti del solito Ja Morant. Sempre rimanendo nella Western Conference, i Dallas Mavericks hanno ingranato la marcia vincendo 113-110 a Houston, con Luka Doncic assoluto protagonista con 30  punti e 14 rimbalzi. Infine, nella Eastern Conference, i Miami Heat hanno battuto in casa Cleveland 117-105, mentre i Celtics hanno conquistato il loro quinto successo consecutivo regolando Detroit 114-103. LEGGI TUTTO

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    Nba, altro show di LeBron: i Lakers battono i Wizards 122-109

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – LeBron James continua a stupire: il 37enne, dopo i 56 punti realizzati contro Golden State, ne ha segnati altri 50 nella vittoria dei Los Angeles Lakers sui Washington Wizards, in una nottata di Nba che ha visto il coach degli Spurs, Gregg Popovich, diventare l’allenatore con più vittorie nella regular season. LeBron James, grazie alla prestazione di ieri, è diventato il primo giocatore dei Lakers dai tempi di Kobe Bryant, nel 2007, ad inanellare due partite casalinghe con 50 o più punti. Un regalo più che gradito per la franchigia di Los Angeles, che ha vinto solamente tre delle ultime dieci partite e e si ritrova al 9° posto della Western Conference dopo questo successo casalingo per 122-109. Tra l’altro, lo stesso James, ha sfiorato un record senza precedenti attraverso la sua mostruosa prestazione individuale: gli sono mancati appena 2 assist, per diventare il primo giocatore della storia dell’Nba con 30.000 punti, 10.000 rimbalzi e 10.000 assist in carriera. A San Antonio, invece, Gregg Popovich non ha mancato l’appuntamento con la storia. La vittoria (104-102) su Utah è stata la numero 1.336 in carriera e gli ha permesso di superare il leggendario Don Nelson. Popovich ha preso le redini degli Spurs nel 1996 rendendola una macchina vincente, capace di trionfare in cinque campionati (1999, 2003, 2005, 2007, 2014) e di centrare i playoff per 22 volte di fila. Tuttavia, nella stagione in corso gli Spurs devono lottare per un posto negli spareggi: 11°, con 26 vittorie e 41 sconfitte, devono rimontare in classifica i Pelicans, battuti ieri dagli Hornets 142-120 in casa. Sempre nella Western Conference Phoenix cade a sorpresa in casa contro i Toronto Raptors (112-117), trascinati dai 42 punti di Gary Trent Jr e dai 25 punti, 10 assist e 7 rimbalzi di Pascal Siakam. Nonostante questa battuta d’arresto, i Suns rimangono saldamente al comando con 53 vittorie e 14 sconfitte, davanti ai Memphis Grizzlies, vittoriosi sui New York Knicks per 118-114, con 37 punti dalla loro giovane stella, il playmaker Ja Morant. Sempre nella Western Conference, i Dallas Mavericks hanno ingranato la marcia vincendo 113-110 a Houston, con Luka Doncic autore di 30 punti e 14 rimbalzi. Infine, nella Eastern Conference, i Miami Heat hanno vinto 117-105 in casa contro Cleveland, mentre i Celtics hanno conquistato il quinto successo consecutivo dominando Detroit 114-103. LEGGI TUTTO

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    Nba, storico Popovich: 1336 vittorie da head coach, è il nuovo record

    ROMA – I San Antonio Spurs battono 104-102 gli Utah Jazz e permettono al loro coach, Gregg Popovich, di fare la storia. Con questa vittoria, infatti, arriva a quota 1336 affermazioni in carriera in Nba, superando il precedente record di Don Nelson – il suo mentore, Popovich era il suo vice ai Golden State Warriors nel 1992 – che era di 1335. Popovich siede sulla panchina degli Spurs come capo allenatore dal 1996, e i texani sono, finora, l’unica squadra allenata in carriera dal nativo di East Chicago. Ha portato San Antonio alla post-season per 22 anni consecutivi. Con lui in panchina, e con il trio Manu Ginobili-Tony Parker-Tim Duncan in campo, la squadra ha messo in bacheca cinque titoli (1999, 2003, 2005, 2007 e 2014, quest’ultimo anche con il nostro Marco Belinelli in rosa).Sullo stesso argomentoNBANba, Brooklyn dà un dispiacere ad Harden: Philadelfia ko

    Popovich: “Il basket è uno sport di squadra”

    Queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore degli Spurs a fine gara: “Il basket è uno sport di squadra, un risultato del genere non appartiene al singolo individuo. E’ quello che cerchi di fare capire ai tuoi giocatori e nella mia vita ho avuto la fortuna di lavorare con giocatori e collaboratori meravigliosi, col supporto di questa fantastica città. É un record di tutti, non solo mio”. Così, invece, Don Nelson: “Sono fiero di te, non vedevo l’ora che questo giorno arrivasse e voglio che tu sappia che sei uno dei miei migliori amici”.  LEGGI TUTTO

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    Lakers e Gallinari ko, Jokic trascina Denver al successo con Golden State

    Una tripla doppia da urlo di Nikola Jokic trascina i Denver Nuggets al successo contro i Golden State Warriors nella notte NBA: il serbo mette a referto 32 punti, 15 rimabalzi e 13 assist. I californiani patiscono le pesanti assenze di Curry, Thompson e Wiggins e incappano nella quinta sconfitta consecutiva nonostante i 32 punti di Poole e i 30 di Moody. Perdono anche i Los Angeles Lakers, che privi di LeBron James cedono 117-110 a San Antonio contro gli Spurs di coach Popovich, che grazie a questo successo raggiunge il primatista Don Nelson a quota 1.335 vittorie in carriera da allenatore in NBA. I texani ringraziano Dejounte Murray e i suoi 26 punti, 10 rimbalzi, otto assist: non bastano ai gialloviola i 18 punti di Horton-Tucker e i 17 ciascuno di Anthony e Westbrook. Serata amara invece per Danilo Gallinari, con gli Atlanta Hawks che vengono sconfitti 113-110 al supplementare dai Detroit Pistons, che ringraziano i 28 punti di Cunningham e i 23 punti di Grant. Non bastano alla squadra della Georgia i 22 punti di Bogdan Bogdanovic e i 14 del Gallo.
    Nba, Jokic show nel match fra Denver e New Orleans
    Nba, LeBron James da urlo contro i Warriors: 56 punti
    Doncic decisivo per Dallas contro Utah, ok Miami e Philadelphia
    35 punti e 16 rimbalzi di Luka Doncic consentono ai Dallas Mavericks di battere 111-103 gli Utah Jazz e di avvicinarli in classifica: il quarto posto della franchigia di Salt Lake City dista infatti solo mezza percentuale. Oltre allo sloveno decisivi per il successo dei texani i 23 punti di Dinwiddie e i 22 di Finney-Smith, mentre a coach Snyder non bastano i 21 punti di Bojan Bogdanovic. Successi netti invece per i Minnesota Timberwolves, che grazie ai 27 punti di Towns e ai 18+11 rimbalzi di Reid superano 124-81 i Portland Trail Blazers, e per i New York Knicks che si impongono 131-115 sui Sacramento Kings trascinati dai 46 punti di Randle. Infine, netti successi dei Miami Heat che domano 123-106 gli Houston Rockets grazie ad un convincente Tyler Herro autore di 31 punti, e dei Philadelphia 76ers che trascinati dai 43 punti del solito Embiid superano 121-106 i Chicago Bulls ( a cui non bastano i 24 punti di Lavine e i 23 di DeRozan. LEGGI TUTTO