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    Daniele Santarelli: “Dovremo dare qualcosa in più per prolungare la serie”

    La prima sconfitta casalinga dell’intera stagione della Prosecco DOC Imoco Conegliano è arrivata proprio in Gara 1 della Finale Scudetto contro Scandicci, e in un modo ai limiti dell’incredibile: mai si era vista la corazzata gialloblu gettare alle ortiche un tie break che conduceva 13-8. “Una delle partite più strane della stagione” l’ha definita in conferenza stampa Daniele Santarelli, ammettendo: “Ci siamo incastrati da soli, dovevamo avere un po’ più di pazienza. In un momento del genere metterci 4-5 errori diventa complicato“.

    “Anche oggi l’avevamo ripresa alla grande in una situazione complicata, spinti da un pubblico che non ha mai mollato – ha detto Santarelli ai microfoni di Rai Sport – ero contento di come avevo reagito la squadra, ed è un peccato che sia finita così. Però sapevo che sarebbe stata una battaglia, perché Scandicci sta giocando alla grande, e se non la affronti in modo aggressivo da subito diventa complicata. Hanno battitori che possono rompere il set, e oggi Antropova l’ha fatto anche un po’ troppo, visto che prendevamo anche i palloni che andavano fuori! Quando trovano un turno di servizio importante possono fare la differenza, l’ha fatto anche Diop, ma Scandicci non è solo questo e il primo e il terzo set li abbiamo persi anche per altre cose“.

    “Adesso sappiamo qualcosa in più di loro – ha chiosato il tecnico di Conegliano – a Firenze avranno ancora più entusiasmo, ma noi sappiamo cosa vogliamo, stiamo facendo una stagione memorabile e vogliamo fare di tutto per portarci a casa questo scudetto. Oggi si sono visti in campo i due palleggiatori più forti del mondo, vederli giocare è una meraviglia: ormai non mi stupisco, più però è stato qualcosa di molto bello per questo sport. Questa la reputo una delle finali più belle, con un livello molto alto: di sicuro Scandicci è arrivata qui nel momento giusto, questo non è un bene per noi e dovremo sicuramente dare qualcosa in più per prolungare la serie“.

    Anche Joanna Wolosz pensa già al prossimo capitolo: “La serie è lunga, oggi non è andata come volevamo ma sono state anche brave loro a giocare e battere bene, mentre noi nei momenti decisivi non siamo state tanto efficaci. Io sono tranquilla, ricordo bene che anche l’anno scorso abbiamo iniziato la finale così così, ma poi ci siamo rialzate, e sono convinta che giocheremo ancora tante partite con Scandicci, almeno 3“.

    “È passato tanto tempo da quando abbiamo incontrato Scandicci in regular season – ricorda la palleggiatrice di Conegliano – e per questo dobbiamo abituarci un po’ all’avversario; già a Firenze giocheremo meglio. Non voglio parlare di fortuna, secondo me noi abbiamo sbagliato un po’ troppo e dobbiamo avere più coraggio. Già le semifinali avevano mostrato che Scandicci era davvero in forma quindi mi aspettavo una partita difficile, ma adesso sappiamo qualcosa in più di loro“.

    (fonte: Rai Sport, Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Scandicci fa saltare il banco: Conegliano finisce ko in Gara 1

    Salta subito il fattore campo nella Finale Scudetto di Serie A1 Tigotà: la Savino Del Bene Scandicci riesce a imporsi in Gara 1 in casa della Prosecco DOC Imoco Conegliano, infliggendole la seconda sconfitta dell’intera stagione (la prima in casa). Una vittoria a dir poco rocambolesca se si considera che la squadra toscana, dopo essersi vista annullare un match point nel quarto set, nel quinto ha messo in scena un’incredibile rimonta dal 13-8 cancellando a sua volta due chance per le Pantere sul 14-12. Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà un’altra serie spettacolare, già a cominciare da Gara 2 in programma sabato 20 aprile a Palazzo Wanny…

    Al Palaverde si assiste a una partita davvero pazzesca, frizzante e imprevedibile, grazie soprattutto ai turni di battuta killer che ribaltano spesso e volentieri il risultato: alla fine si contano 9 ace per Scandicci e 8 per Conegliano, ma è la squadra di Barbolini a gestire molto meglio i finali, riuscendo per tre volte nella rimonta vincente e sfiorandola anche nel quarto set, in cui era sotto 20-18. Ekaterina Antropova conferma il suo stato di forma stellare con 31 punti, il 45% in attacco, 3 muri e 5 ace, ma dai nove metri ci mettono del loro anche Maja Ognjenovic e Bintu Diop, che quasi ripete la clamorosa impresa della semifinale con Milano. Zhu Ting (16 punti) inizia alla grandissima e nel finale lascia la vetrina a Britt Herbots (14), per non parlare dell’apporto dalla panchina di Haleigh Washington (86% in attacco) che incornicia una splendida vittoria di squadra.

    E Conegliano? La formazione di Daniele Santarelli aveva ancora una volta confezionato una reazione stellare, risvegliandosi nel momento più difficile e dominando buona parte del tie break, con la solita Isabelle Haak travolgente (34 punti, 50%, 5 muri e 3 ace) e una Marina Lubian in formato azzurro (13 punti con 2 muri, 4 ace e il 64% in attacco). Poi però le Pantere si sono fermate incredibilmente sul più bello, pagando la sofferenza in ricezione che aveva già contrassegnato tutta la partita e forse anche un po’ di “braccino”, inedito per la squadra più vincente di sempre. Un equilibrio, quello mentale, da ritrovare subito in vista della seconda gara della serie.

    Foto Rubin/LVF

    I SESTETTI – Nessuna sorpresa negli schieramenti di partenza delle due squadre. Conegliano si presenta con Wolosz in regia, Haak opposta, Fahr e Lubian al centro, Robinson e Plummer in posto 4 e De Gennaro libero; Scandicci risponde con Ognjenovic in regia, Antropova opposta, Carol e Nwakalor centrali, Herbots e Zhu schiacciatrici, Parrocchiale libero. Ci sono però da registrare le importanti assenze di Di Iulio, che ha accusato un infortunio alla caviglia prima della partenza (al suo posto la giovane Giacomello), e Piani, che indossa la maglia del secondo libero. Solita cornice d’eccezione al Palaverde, dove anche un’ospite speciale, la leggendaria Jenny Lang Ping, assiste all’esecuzione dell’inno nazionale da parte del coro degli Alpini di Oderzo.

    Foto Rubin/LVF

    1° SET – I primi due punti della partita sono di Haak, ma sul servizio di Antropova arriva un controbreak di 0-5 con un ace dell’azzurra e due attacchi vincenti di Nwakalor (2-5). La battuta corta di Ognjenovic sorprende Plummer e Santarelli chiama time out sul 5-9; al rientro il primo errore di Antropova consente a Conegliano di ridurre lo svantaggio (7-9), che si azzera totalmente poco dopo con un altro attacco out dell’opposta (10-10). Stavolta è Barbolini a fermare il gioco, ma al rientro la serie dell’Imoco continua con l’ace di Lubian e il muro di Fahr (12-10). Risponde bene la Savino Del Bene, che torna avanti con Antropova e Zhu (12-13). Comincia un lungo testa a testa (13-14, 17-16) che si sblocca con la fast vincente di Lubian per il 19-17; Scandicci non molla e pareggia sul 20-20 grazie all’errore di Haak, al termine di uno scambio intensissimo, ma Plummer restituisce subito il break a Conegliano (22-20). In battuta però va Antropova e sono di nuovo dolori: doppio ace per il 22-23, poi la neoentrata Washington si procura due set point. Il time out di Santarelli serve a poco: Antropova chiude con un altro ace (22-25).

    2° SET – Si comincia con un botta e risposta tra Robinson e Antropova: tre punti dell’azzurra per il 2-3. Lubian fa ancora la differenza in battuta con un doppio ace (6-4); Barbolini chiama time out dopo il più 3 siglato da Plummer, ma al rientro continua la serie dai nove metri per la centrale azzurra, che firma un altro servizio vincente (9-4). Haak allunga in attacco e a muro (11-5) e Scandicci si gioca anche il secondo time out. Il muro di Nwakalor riduce le distanze (12-8), ma Robinson neutralizza subito il turno di servizio di Antropova (14-9). Ruddins entra per Herbots e accorcia subito (15-12), ma Plummer sfonda il muro ristabilendo il distacco (17-12) e poi firma anche il 19-13 approfittando del servizio insidioso di Wolosz. Conegliano mantiene il vantaggio (21-15) e nel finale dilaga con tre ace consecutivi di Isabelle Haak pareggiando i conti (25-16).

    3° SET – Scandicci riparte con Herbots nel sestetto, ma l’Imoco prende subito il largo sfruttando gli errori di Nwakalor (2-0) e Ognjenovic (4-1) e Barbolini ferma tutto; al rientro però arrivano anche l’ace di Fahr e l’attacco in rete di Antropova per il 6-1. L’opposta prova a riscattarsi riducendo il gap (7-4) e poi fa il resto con un altro turno di battuta a tutto fuoco, che riporta Scandicci sull’11-10 e convince Santarelli al time out. La rimonta della Savino Del Bene si completa con un servizio maligno di Zhu ben sfruttato da Nwakalor (12-12). Wolosz riporta avanti Conegliano con il muro su Antropova (15-13), che risponde subito per la nuova parità; altro break firmato Haak (17-15) e altro pareggio di Zhu (19-19). Scandicci passa anche avanti con Antropova (20-21), ed è Carol a risolvere uno scambio assai complicato con il punto del 22-24. Santarelli chiama il time out ma l’ultimo pallone di Antropova, deviato dal muro e dal net, sorprende Wolosz per il nuovo 22-25.

    Foto Rubin/LVF

    4° SET – Partenza nel segno di Herbots, che sigla tre punti per il 3-4. Plummer sbaglia in attacco e poi si fa murare da Carol, portando il punteggio sul 4-7 e spingendo Santarelli al time out; Antropova (5-8) e Zhu (6-9) tengono però avanti le ospiti. Si scatena ancora Herbots, con un attacco per il 7-11 e altri due consecutivi per l’8-13: nuovo time out per Conegliano. Robinson accorcia le distanze (10-13), Santarelli prova il doppio cambio con Bugg e Lanier e l’Imoco si riporta sotto sul 12-14; ora è Barbolini a fermare il gioco. Al rientro una rocambolesca difesa di Bugg vale il meno 1, ma la Savino Del Bene torna subito avanti con l’ace di Ognjenovic e l’attacco di Antropova (13-17). Accorciano di nuovo le distanze Lanier, Plummer e Haak (17-18) e Barbolini deve richiamare le sue, ma non può evitare l’attacco vincente di Haak che completa la rimonta. Arrivano anche i muri di Fahr e Haak a far scappare l’Imoco (20-18) per un break complessivo di 6-0. Scandicci non demorde e pareggia con il “solito” ace di Antropova (21-21). Si va di nuovo in volata: Diop, appena entrata, indovina il servizio vincente del 22-23, ma sbaglia la battuta successiva. Herbots conquista il match point per la Savino Del Bene, Haak da seconda linea lo annulla (24-24). Ai vantaggi decidono Lubian e Wolosz con due muri che portano la sfida al tie break (26-24).

    Foto Rubin/LVF

    5° SET – Subito avanti Conegliano con Plummer e Robinson (2-0), vantaggio annullato dall’ace di Zhu (3-3) ma subito ripristinato da Haak e Lubian (5-3). Il muro vincente di Plummer su Carol (7-4) costringe Barbolini a chiamare time out, ma anche Wolosz ferma Herbots mandando l’Imoco sull’8-4 al cambio di campo. Antropova riesce ad accorciare le distanze con il muro su Plummer (9-7), ma Fahr restituisce il favore murando Zhu (11-7) ed è ancora time out. Altro errore di Antropova per il 13-8, ma la stessa opposta tiene vivo il match con un altro gran turno di battuta: servizio vincente ed errore di Haak (13-11). Santarelli ferma tutto, ma al rientro anche Robinson manda out per il meno 1 e il coach gialloblu deve giocarsi anche il secondo time out. Stavolta Antropova sbaglia la battuta e ci sono due match point per Conegliano: ancora la numero 17 annulla il primo e sul secondo finisce out l’attacco di Haak (14-14). Il servizio di Diop regala a Washington la free ball del vantaggio, ma la battuta successiva è fuori (15-15). Altra occasione per Washington e questa volta Herbots la sfrutta: 15-17 e 1-0 per la Savino Del Bene.

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Savino Del Bene Scandicci 2-3 (22-25, 25-16, 22-25, 26-24, 15-17)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Lubian 13, Wolosz 5, Plummer 15, Fahr 8, Haak 34, Robinson-cook 12, De Gennaro (L), Lanier 1, Bardaro, Gennari, Bugg. Non entrate: Squarcini, Piani (L), De Kruijf. All. Santarelli.Savino Del Bene Scandicci: Da Silva 4, Antropova 31, Zhu 16, Nwakalor 5, Ognjenovic 3, Herbots 14, Parrocchiale (L), Washington 6, Diop 1, Ruddins 1, Alberti. Non entrate: Giacomello, Armini (L), Nowakowska. All. Barbolini. Arbitri: Pozzato, Zavater. Note: Spettatori: 5031, Durata set: 26′, 24′, 29′, 29′, 23′; Tot: 131′. Conegliano: battute vincenti 8, battute sbagliate 13, attacco 50%, ricezione 58%-34%, muri 14, errori 26. Scandicci: battute vincenti 9, battute sbagliate 11, attacco 46%, ricezione 52%-34%, muri 7, errori 22. LEGGI TUTTO

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    Le armi di Perugia per la finale: esperienza, fisicità, “lorenzismo” e… winning time

    Si respira aria nuova in quel di Perugia. Una brezza che scalda la passione del PalaBarton e raffredda i mugugni, quest’anno quasi non pervenuti. E questa è già una notizia. Una brezza che ha un nome e un cognome: Angelo Lorenzetti, l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto.

    Il coach ha portato in primis una mentalità diversa alla Sir, una leadership forte in panchina ma anche in società, se è vero, come è vero, che persino il vulcanico patron Sirci quest’anno è apparso più come la Cima del Redentore, la vetta più alta dell’Umbria, lasciato tranquillo a scaldarsi al sole, mentre si gode una stagione che sin qui ha rasentato la perfezione, invece di essere costretto a scagliare lapilli incandescenti come nel recente passato.

    Una stagione (regolare) che non si è chiusa con i Block Devils al primo posto, ma qui ora hanno anche compreso che quello non conta se poi finisce come due anni fa. Molto meglio fare razzia di trofei (in bacheca sono finiti Mondiale per Club, Supercoppa e Coppa Italia). Molto meglio farsi trovare pronti quando conta. E peccato, davvero, che questa Perugia non sia potuta essere protagonista anche in Champions League.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Per quella ci sarà tempo, ma ora c’è da completare l’opera, c’è una finale scudetto da vincere perché in sede di coppe ce ne sono già abbastanza e di tutti i tipi, ma di tricolori solo uno, datato 2018. Lo sogna Sirci, lo sogna Lorenzetti per fare il suo personale “back-to-back” dopo quello conquistato a Trento.

    In totale per lui sarebbe lo scudetto numero 5, così come per Colaci che festeggerebbe al meglio la sua decima finale (immenso!). Ma il tricolore lo bramano pure Leon, che di finali ne ha giocate tre e vinta nessuna, una in più di Plotnytskyi e Russo (stesso esito). E ancora, per Giannelli sarebbe il terzo scudetto, per Solé e Candellaro il secondo. Insomma, di esperienza in fatto di ultimo atto dei Play Off alla Sir ce n’è a vagonate, di fame di vittoria… pure. Armi che possono fare la differenza.

    foto Lega Volley

    Ma Perugia quest’anno non è macchina che corre alimentata da sola determinazione. Questa squadra è un vero e proprio carro armato che con la sua fisicità e la sua potenza di fuoco può davvero schiacciare tutto e tutti. Compresa una Monza che può metterla anche in seria difficoltà, ma che comunque in una serie al meglio delle cinque partite non può che partire da sfavorita, quantomeno ai nastri di partenza.

    Anche perché, se quest’anno la Vero Volley è stata la bestia nera di molti, Civitanova e Trento in testa, è altrettanto vero che Perugia è stata la montagna contro la quale i brianzoli sono sempre andati a sbattere. In stagione regolare la squadra di Eccheli non è riuscita mai a strappare un set alla Sir, in finale di Coppia Italia ha vinto il primo e poi ha dovuto alzare bandiera bianca (22-25, 25-21, 25-15, 25-23 i parziali).

    foto Lega Volley

    Guardando più nel dettaglio, Perugia vanta una contraerea di missili a corto (l’opposto Ben Tara e le bande Semeniuk e Plotnytskyi) e lungo raggio (tanti battitori che dai nove metri fanno malissimo, compreso il jolly Leon) che possono risolvere le partite in qualunque momento. Altro fattore è il muro-difesa, perché a differenza di altre squadre Perugia, oltre ad avere tre centrali granitici come Flavio, Russo e Solé, ha anche un palleggiatore di due metri come Giannelli che a muro aggiunge e aggiungerà sicuramente più mattoni rispetto al collega e avversario Cachopa (185 cm).

    Foto Sir Safety Perugia

    Cosa potrebbe ingolfare una macchina che sembra perfetta? Forse solo la pressione di essere i grandi favoriti, di dover vincere perché la sconfitta sarebbe dura da digerire per tutti. In questo senso, però, la serie contro Milano è stato un ottimo “stress-test”. Un test superato brillantemente.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Le armi di Monza per la finale: fame, cuore, gruppo, Eccheli e… gli “azzurrabili”

    Quella della Mint Vero Volley Monza è senza ombra di dubbio una gran bella storia di sport, ma guai a chiamarla favola. Qui non siamo al cospetto di una meteora, di un lampo a ciel sereno, ma del naturale risultato raggiunto da anni di lucida programmazione step-by-step, senza mai fare il passo più lungo della gamba perché alla Vero Volley, prendendo a prestito un celebre claim, non si costruiscono sogni ma solide realtà.

    foto Vero Volley Monza

    Una crescita costante avvenuta nei tempi giusti e soprattutto figlia dell’operato autorevole di dirigenti bravi. A partire dal direttore sportivo Claudio Bonati che ha sempre saputo costruire roster di valore, ma quest’anno si è decisamente superato dando vita ad una squadra dal tasso tecnico davvero elevato.

    Cachopa miglior palleggiatore del campionato, e su questo non si discute. I tre martelli Takahashi, Maar e Loeppky, prelevati da Padova, Cisterna e Taranto, qui sono diventati tutti top player e infatti andranno via come il pane a fine stagione. Galassi e Di Martino certezze assolute, di sicuro la miglior coppia italiana di centrali in circolazione, entrambi divenuti grandi con questa maglia tanto da pensare di poterli rivedere insieme anche in estate (ogni riferimento a De Giorgi e alla nazionale è puramente… voluto). E che dire poi di Gaggini, prodotto del settore giovanile del Consorzio, mandato a Verona per giocare da titolare (nella passata stagione sarebbe stato “chiuso” da Federici) e quest’anno esploso come un pallone di Maradona a capodanno nei vicoli di Napoli. Da “azzurrare” senza se e senza ma pure lui già dalla prossima VNL (poi chissà).

    foto Vero Volley

    Una squadra dal tasso tecnico decisamente importante, per usare un eufemismo, ma per essere ciambella col buco questo non basta, e altrove in questa stagione lo si è visto chiaramente. Per andare oltre i propri limiti e le proprie virtù serviva avere anche un’anima, e Monza di anima ne ha da vendere.

    I suoi giocatori non fanno altro che ripeterlo dallo scorso ottobre. Sono, si sentono e si definiscono “Squadra” con la S maiuscola. Tra le mura dell’Opiquad Arena hanno creato insieme qualcosa di speciale e non banale, perché non così facile da creare o ricreare. Sono diventati un gruppo vincente stringendo una grande amicizia collettiva fuori dal campo che poi, in campo, si è tradotta in comunione d’intenti. E qui, l’unico intento, non è stato semplicemente quello di provare a vincere un titolo da mettere nel proprio curriculum, nel proprio palmares, ma bensì quello di fare qualcosa di grande insieme. Grande come una finale scudetto impronosticabile a inizio stagione.

    C’è una bella differenza. Magari, a gettare ancor più benzina sul fuoco che arde dentro ognuno di loro, c’è proprio il fatto che molti sono all’ultimo ballo con questa maglia: The Last Dance… “all together”. Non è un segreto, infatti, che tanti il prossimo anno cambieranno squadra, e questo forse li ha spinti ancor di più a dare tutto quello che avevano. A Trento, in Gara 5, lo hanno visto tutti molto chiaramente e non è un caso che sui social tanti tifosi avversari, compresi quelli di Civitanova, Trento stessa e addirittura Perugia, prossima ed ultima avversaria di questa corsa, abbiano riconosciuto ed esaltato lo spirito di questa squadra, il suo fuoco, la sua fame, il suo gioco.

    foto Vero Volley

    Già il gioco. Qui bisogna rigorosamente tessere le lodi di Massimo Eccheli, l’underdog per antonomasia. Arrivato “tardi” da capo allenatore in Superlega (questa è la sua quarta stagione) per una geniale intuizione della presidente Alessandra Marzari, come da lui stesso raccontato in più occasioni, Eccheli in punta di piedi ha sempre centrato i suoi obiettivi stagionali per poi riuscire, anno dopo anno, ad alzare sempre di più l’asticella senza che nessuno glielo avesse chiesto né tantomeno imposto. La finale scudetto, come pure la conseguente qualificazione alla prossima Champions League, sono altre pagine di storia di questa società che portano indelebile la sua firma.

    Una persona che non ama essere sotto i riflettori, se non quelli del palazzetto durante allenamenti e partite, perché più delle parole preferisce far parlare i fatti, il campo. E i fatti, i risultati, alla fine della fiera gli hanno dato sempre ragione, anche al netto di qualche buca da scansare durante il percorso. Vedi il lungo stop di Cachopa lo scorso anno o le soste forzate ai box di Takahashi in stagione regolare o di Maar all’inizio della serie di semifinale. Lui, però, ha sempre trovato una soluzione a tutto.

    Conigli dal cilindro, come quello con cui ha battuto Trento al suo stesso gioco, per lo meno quello che gli era valso lo scudetto, ovvero rinunciando all’opposto di ruolo in virtù di tre schiacciatori per aumentare l’efficienza in attacco e ricezione. Ma pure una gestione “pacifica” degli alti e bassi che ha permesso di non subire emotivamente la rimonta di Civitanova nei quarti (Monza era avanti 2-0 nella serie) né tantomeno farsi sopraffare dall’esaltazione dopo Gara 4 di semifinale contro l’Itas (Monza era sotto 2-0 nella serie).

    Un allenatore preparato, motivato, ma anche un signore, una persona davvero a modo. Quanti si sarebbero stracciati le vesti dopo Gara 5 a Trento parlando solo della loro impresa? Eccheli invece come prima cosa ha riconosciuto il valore degli avversari e la sfortuna che hanno avuto nel perdere Sbertoli per infortunio, aggiungendo anche che “nessuno di noi aveva mai pensato di venire via da Trento con una vittoria per 0-3”. Per quanto la sua Monza ci sia andata terribilmente vicino, ma alla fine le vittorie sofferte sono anche quelle più belle. In questo caso “In puro stile Vero Volley” come dichiarato dalla stessa presidente Marzari.

    Foto Vero Volley

    Quale sarà l’esito ora di questa finale scudetto nessuno può dirlo, ma quanto fatto sin qui da Monza è già abbastanza per farci una docuserie sportiva di quelle che tanto ci piace guardare sulle piattaforme streaming.

    Riuscirà la “garra” di questa squadra a sopperire alla mancanza di esperienza in fatto di finali scudetto? Sarà sufficiente il sistema con tre schiacciatori per contrastare la potenza di Perugia? La chiave è tutta qui. Se le gambe non tremeranno, potremmo assistere a una serie davvero avvincente e spettacolare. Il motto qui è uno e uno solo: “Non succede, ma se succede…”

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Monza si tuffa nella finale scudetto, Eccheli: “Lasceremo sul campo tutto quello che abbiamo”

    E’ giunto il giorno, un appuntamento imperdibile per tutti i tifosi brianzoli e non solo: infatti, la MINT Vero Volley Monza è pronta a tuffarsi nella Finale Scudetto di SuperLega Credem Banca 2023/24, la prima assoluta della sua storia. L’avversario sarà quello già incontrato in un’altra storica Finale di quest’anno, quella di Del Monte Coppa Italia: la Sir Susa Vim Perugia, che sfrutterà il fattore campo per miglior posizionamento in stagione regolare (seconda contro quinta della classe). 

    Si parte quindi domani, giovedì 18 aprile, alle ore 20.30 al “Pala Barton” di Perugia per Gara-1 di una Serie al meglio delle 5 partite (Gara-2 fissata all’Opiquad Arena alle 15.15, domenica 21 aprile).

    Massimo Eccheli (Coach MINT Vero Volley Monza): “Abbiamo realizzato il bellissimo sogno della Finale Scudetto, ma da domani dovremo essere ancora più bravi per onorare la Serie, giocando con coraggio e determinazione. Lasceremo sul campo tutto quello che abbiamo, per cercare di contrastare la corazzata umbra”.

    Forte del bel cammino intrapreso finora, con l’eliminazione di Civitanova dei Quarti di Finale e di Trento in Semifinale, la formazione di Massimo Eccheli cercherà di sfruttare entusiasmo e qualità per provare ad affermarsi sul campo dei “Block Devils”, proprio come successe la passata stagione nella Finale 5° posto, valida per la qualificazione in Challenge Cup.

    Servizio, muro-difesa e tanta determinazione: ecco le qualità che hanno accompagnato Beretta e compagni a guadagnarsi il pass per l’evento più prestigioso dell’anno, oltre alla garanzia di partecipare alla prossima CEV Champions League e Supercoppa Italiana. Ma a Monza serviranno grinta e coraggio, perché Perugia è anche l’unica squadra italiana che in questa stagione non sono mai riuscite a battere. Sono infatti tre i precedenti giocati: uno in Finale di Coppa Italia giocato all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e due in campionato, con la costante del sorriso umbro. La Vero Volley ha però dimostrato di saper lottare, affidandosi nelle ultime partite a un modulo con tre schiacciatori, consentito dal rientro di Stephen Maar, che ha regalato grande solidità alla ricezione monzese.

    Monza, inoltre, ha creato parecchi grattacapi alla formazione di Soli con le super prestazioni di Fernando Kreling, MVP di Gara-4 e capace con una prova da grande autore di mandare in doppia cifra tutta la sua batteria di attaccanti, oltre alla verve offensiva del giapponese Ran Takahashi, ben coadiuvato da Eric Loeppky, schierato da opposto nelle ultime uscite, ma anche alla grinta dei centrali Di Martino-Galassi e le grandi difese del libero Gaggini.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Angelo Lorenzetti carico per la finale: “I ragazzi sono motivati ad essere protagonisti”

    Antivigilia di finale scudetto per la Sir Susa Vim Perugia. I Block Devils del presidente Sirci proseguono tra le mura amiche del PalaBarton la loro preparazione in vista di gara 1 in programma giovedì 18 aprile alle ore 20:30 contro la Mint Vero Volley Monza.

    Sale l’attesa in città e soprattutto dalle parti di Pian di Massiano per l’inizio della serie che assegna il titolo italiano, ma la squadra si allena con tranquillità e determinazione consapevole dell’importanza del momento e della difficoltà e pericolosità dell’avversario.

    I bianconeri svolgeranno allenamento tecnico e tattico oggi pomeriggio e domani pomeriggio, giovedì mattina ultima rifinitura al PalaBarton prima del match.

    A due giorni da gara 1 parla il tecnico bianconero Angelo Lorenzetti: “Ad una finale playoff non bisogna aggiungere niente per renderla entusiasmante. È una finale inedita ed è un valore per la pallavolo, penso che nei prossimi anni questo termine verrà usato spesso perché ormai l’equilibrio la fa da padrone in Superlega. È una finale, è una cosa che non capita spesso quindi bisogna godersela tutta e cercare di mettere il vestito migliore per essere degni protagonisti dell’evento”.

    Lorenzetti parla del fattore campo “ritrovato” e dell’avversario per la corsa al titolo. “Il fattore campo? La domanda è legittima, ma da trattare con attenzione. Giocare in casa è bello ed è sicuramente anche meglio, al tempo stesso che il fattore campo possa essere decisivo non lo si può dire, anche quest’anno nei playoff si è visto che non è così. Tuttavia siamo certamente contenti di poter giocare più possibile qui al PalaBarton”.

    “Monza? Ci ha messo in difficoltà durante la stagione come abbiamo fatto noi con loro ed è normale che sia così in un campionato dove le squadre lottano punto a punto. In finale di Coppa Italia non avevano un giocatore importante come Ran che quest’anno si è imposto sempre di più in termini di qualità per cui Monza rispetto alla coppa ha una qualità più alta. Nella serie di semifinale con Trento ha giocato con una formazione diversa, vediamo se ripeterà questa esperienza o tornerà al classico. La formula con tre schiacciatori è ormai nota, dà tanto in termini di qualità tecnica, di ricezione, di difesa e di secondi tocchi e Monza l’ha sfruttata in pieno. Noi dovremo essere pronti ad entrambe le soluzioni e cercare di fare la nostra partita da subito. Da quello che ho visto in questi giorni i ragazzi sono motivati ad essere protagonisti”.

    Cosa chiede Angelo Lorenzetti ai suoi ragazzi per questa finale? “Ai ragazzi ho già chiesto tanto quest’anno – sorride il tecnico bianconero -. Spero che si godano questa finale, non capita sempre e soprattutto dopo tre finali giocate durante la stagione. Pochi atleti che vestiranno la maglia di Perugia potranno vivere questa esperienza di quattro finali in un anno e quindi questo aspetto, insieme al lavoro fatto in palestra che dal Mondiale per Club in poi è stato buonissimo, li deve rendere sereni di aver fatto tutto quanto era nelle loro possibilità. Adesso c’è da divertirsi in campo e darsele sportivamente a tutta contro i nostri colleghi di Monza”.  

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Curiosità da Finale Scudetto: tutte le partecipazioni dei campioni

    Ci si avvicina sempre più a Gara 1 della Finale Scudetto dei Play Off di SuperLega Credem Banca che, nella serata di giovedì 18 aprile, vedrà sfidarsi al PalaBarton di Perugia i padroni di casa della Sir Susa Vim e Mint Vero Volley Monza, approdata per la prima volta all’atto conclusivo della volata Scudetto.

    Analizzando le partecipazioni degli atleti delle due finaliste, emerge come per 19 di loro si tratti della prima Finale in assoluto della loro carriera: si tratta di Thomas Beretta, che vanta 9 partecipazioni ai Play Off senza aver raggiunto l’atto conclusivo; Stephen Maar con 6 partecipazioni, Gabriele Di Martino (4 partecipazioni) e Gianluca Gaggini (3 partecipazioni), tra i giocatori con più ‘storico’ da un punto di vista dei Play Off.

    Sarà la prima Finale Scudetto anche per i Block Devils Herrera, Flavio, Ropret e Semeniuk, alla loro seconda partecipazione ai Play Off, ai pari dei brianzoli Kreling e Szwarc. Prima partecipazione ai Play Off, e dunque prima Finale in assoluto, per Ben Tara, Held e Toscani (Sir Susa Vim Perugia) e per Comparoni, Loepkky, Morazzini, Mujanovic, Takahashi e Visic (Mint Vero Volley Monza). Ran Takahashi, inoltre, è il secondo atleta giapponese a raggiungere le Finali Scudetto dopo il connazionale Kato Yoichi, che ci riuscì per ben due volte (la prima nel 2002/03 con Treviso, vincendo il titolo, la seconda nel 2004/05 con Perugia).

    Solamente quattro gli atleti che già annoverano in bacheca il campionato italiano: Colaci, alla decima Finale Play Off della carriera, ha nel suo palmares 4 Scudetti vinti (3 con Trento e uno con Perugia), Giannelli ne ha due (entrambi con Trento), uno a testa per Solè (vittoria con Trento) e Candellaro (trionfo con la maglia della Lube).

    Vanno invece a caccia del primo successo Leon (3 Finali), Plotnytskyi e Russo (2) e Galassi (1).

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    Santarelli mette nel mirino Scandicci: “Avversaria inedita, servirà la nostra miglior partita”

    E’ una finale inedita quella che deciderà in una serie al meglio delle cinque partite lo scudetto 2024 del volley femminile. Da mercoledì saranno in campo infatti le campionesse in carica della Prosecco DOC Imoco Volley, che viene da una serie di 5 scudetti consecutivi ed è alla ottava apparizione in finale, e Savino del Bene Scandicci, alla sua “prima volta”.

    Le toscane di coach Barbolini si sono qualificate partendo dal secondo posto in regular season ed eliminando nei quarti di finale per 2-0 Vallefoglia e in semifinale ancora per 2-0 con Allianz Milano. La Prosecco DOC Imoco ha chiuso al primo posto imbattuta la Regular Season e poi ha eliminato nei quarti per 2-0 Roma e nella semifinale per 2-1 l’Igor Novara.

    Squadra al completo per coach Santarelli in una sfida dove in campo ci sarà la “creme” della pallavolo mondiale, con super campionesse provenienti dai cinque continenti, tutte dal curriculum impressionante, che delizieranno il pubblico dei palasport e gli spettatori della massiccia copertura televisiva di Rai e Sky.  

    “Non abbiamo mai giocato una finale con Scandicci quindi sarà un’avversaria inedita per noi – le parole di Daniele Santarelli – . Per molti è stata una sorpresa perchè Milano era data per favorita, ma le toscane hanno meritato alla grande questa finale scudetto con due grandi prestazioni. E’ una squadra con giocatrici che non hanno bisogno di presentazioni, campionesse che hanno vinto tutto a livello mondiale con club e nazionali, esperienza da vendere e infatti quest’anno hanno disputato finora una grande stagione sfiorando la finale di Coppa Italia e anche in Champions con Eczacibasi sono andate vicinissime a passare il turno”.

    “Ci troviamo quindi di fronte un’avversaria attrezzata per vincere che arriverà al Palaverde con grande entusiasmo, sarà una partita molto difficile per noi perchè la squadra toscana non è quella che abbiamo affrontato e battuto in regular season, molte atlete sono cresciute e hanno trovato convinzione e compattezza nell’ultimo periodo; è un team equilibrato, forte in attacco, forte a muro, molto fisica, servizio temibile, non sarà per niente facile, ma noi sappiamo che se giochiamo al nostro massimo siamo forti contro chiunque”.

    “Certo che – conclude – non potremo permetterci una prestazione tipo la nostra gara2 di Novara che ci dovrà servire da lezione, ci vorrà la nostra miglior partita e confidiamo molto per iniziare bene nell’aiuto del nostro pubblico che sono certo risponderà alla grande in questa finale e ci sosterrà come ha fatto per tutta la stagione.”

    “Alla fine siamo riuscite ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, era il nostro obiettivo, e adesso possiamo concentrarci sulla finale scudetto – così la capitana, Joanna Wolosz – . La semifinale con Novara è stata molto dura, abbiamo faticato, ma siamo riuscite a conquistare la finale giocando una grande gara3, anche in finale ci vorrà la nostra migliore versione in campo perchè quest’anno i playoff del campionato hanno avuto un livello altissimo che si eleverà ancora di più in questa finale scudetto”.

    “Stavolta affrontiamo un’avversaria nuova rispetto agli ultimi anni, per la prima volta ci giocheremo lo scudetto con Scandicci che si è dimostrata una grande squadra per tutta questa stagione e sarà bellissimo affrontarle. Nella squadra toscana ci sono campionesse incredibili, ragazze che hanno fatto e continuano a fare la storia della pallavolo e per me sarà un’emozione e uno stimolo particolare affrontare Maja (Ognjenovic) che gioca nel mio stesso ruolo ed era uno dei miei idoli, una giocatrice fantastica che sarà un piacere affrontare”.

    “Ci aspetta una serie incerta e combattuta, dovremo iniziare bene mercoledì e sono contenta che siamo al completo perchè ci sarà bisogno di tutte. Iniziamo nel nostro Palaverde e sarà importante perchè quest’anno forse più di ogni altra stagione giocare nel nostro palazzetto è un’esperienza fantastica, uno spettacolo tutto gialloblù che ci carica, non vediamo l’ora di iniziare la finale.”

    E’ intanto attiva online la prevendita per GARA1 di mercoledì alle 20.30 al Palaverde su www.vivaticket.it e www.imocovolley.it, sezione biglietteria. I biglietti si acquistano anche martedì, dalle 16 alle 18.30 al Palaverde, Uffici Imoco Volley sul retro, e nei punti vendita Vivaticket.

    I prezzi per Gara1, esclusa prevendita e commissioni: Curva Sud: 22 euro; ridotto (under 18) 8 euro – Curva Nord e Settore Ospiti: 25 euro; ridotto (under 18) 10 euro – Distinti: 36 euro; ridotto (under 18) 18 euro – Centrali: 70 euro – Supercentrali: 100 euro.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO