consigliato per te

  • in

    L’italo-argentino Santiago Orduna è il nuovo palleggiatore della Tonno Callipo Volley

    La Tonno Callipo Volley ha un nuovo “direttore d’orchestra” dentro il rettangolo di gioco per la stagione 2022-2023: il palleggiatore italo-argentino Santiago Orduna, 39 anni da compiere il prossimo 31 agosto. Approda a Vibo, dopo aver occupato, per quattro stagioni consecutive in SuperLega, la cabina di regia della Vero Volley Monza.
    Le parole del direttore sportivo Ninni De Nicolo: “Si tratta di un giocatore che dispone di ottime qualità tecniche oltre che di una notevole esperienza maturata nel corso delle tante stagioni in cui ha militato in Serie A2 e in Superlega. Una gestione tattica intelligente della squadra e una grande personalità in campo e nello spogliatoio sono le sue principali qualità”.
    Per il palleggiatore nato a Buenos Aires, il quarto e ultimo torneo con la casacca della Vero Volley Monza è stato il migliore delle sue 14 stagioni consecutive in Italia, che verrà ricordata per la conquista della Cev Cup, primo storico trofeo continentale dei brianzoli dopo quello della CEV Challenge Cup 2019 e la CEV Cup 2021 con la formazione femminile. Oltre al successo in campo europeo, la squadra guidata da coach Massimo Eccheli, ha centrato la finalissima nella sua prima partecipazione alla Final Four di Del Monte@Supercoppa.   
    Santiago Orduna è stato grandissimo protagonista della stagione regolare dei monzesi che si è poi chiusa con un settimo posto. L’obiettivo Play-Off per Eccheli ed il suo staff è stato centrato per il terzo anno consecutivo (non è considerata la stagione 2019/2020, visto che si è interrotta molto prima per Covid), perdendo poi contro Civitanova ai Quarti di Finale, oltre all’accesso alla Del Monte®Coppa Italia per la settima annata consecutiva.
    Nella sua quarta e ultima stagione in Brianza Santiago Orduna è stato il giocatore più presente sul taraflex con 35 partite e 125 set giocati. Sono 38 i punti a referto (6 ace, 14 muri e 18 tocchi di seconda), tra campionato e Play-Off Scudetto, Play-Off 5° posto, Del Monte Coppa Italia e Del Monte Supercoppa (ex aequo con il martello ceco Donovan Dzavoronok, che può vantare lo stesso numero di gare e di set giocati dal regista italo-argentino).
    Nelle 14 stagioni precedenti in Italia, 8 in Superlega e 6 in Serie A2, ha totalizzato 407 partite complessive (232 in Superlega e 175 in Serie A2), con 193 vittorie (110 in Superlega e 83 in Serie A2) e 214 sconfitte. Fatta eccezione per la sua prima stagione in Italia con la casacca della Sp Catania guidata dell’italo argentino Hugo Conte, dove ha giocato con il numero 10, ha sempre indossato la maglia numero 5.
    LE DICHIARAZIONIDopo quattro lustri, tre dei quali trascorsi in Italia, ed equamente distribuiti tra Serie A2 e Superlega, quali sono le motivazioni che ti spingono ancora a giocare?“Mi piace giocare, stare in campo, allenarmi. Amo questo sport, fare squadra, stare nello spogliatoio. Lottare, provare a vincere tutte le partite mi fanno sentire vivo e mi stimolano ad andare avanti. Mi piace la sfida e cercare di coinvolgere tutti a dare il massimo. Insomma, tutto quello che significa vivere una stagione agonistica. Non vedo la mia vita lontano dai campi di gioco”.
    Cosa significa per te lasciare Monza per approdare in una piazza come Vibo con un passato trentennale alle spalle e che quest’anno riparte dalla Serie A2?“Monza è la squadra dove ho giocato di più nell’arco di tutta la mia carriera. In questi anni abbiamo vissuto grandi emozioni e sicuramente anche il mio apporto è stato fondamentale. Ho contribuito a portare la squadra dove non era mai arrivata. Quella di approdare a Vibo è stata una scelta importante. Si tratta di una Società seria, che ha sempre dimostrato di voler fare bene, e che vuole lavorare. Più volte siamo stati sempre molto vicini e quest’anno abbiamo raggiunto l’accordo. Sarà un onore indossare la maglia della Tonno Callipo e difendere i colori giallorossi”.
    Ci racconti chi è veramente Santiago Orduna?“Mi ritengo un ragazzo che nel tempo ha accumulato un po’ di esperienza. La pallavolo è stato il mio pane quotidiano fin da piccolo. Mio padre è allenatore e tutti nella mia famiglia hanno in qualche modo praticato questo sport. Mi sento sempre giovane, mi piace trovare momenti di leggerezza con i compagni di squadra ma quando c’è da lavorare non lesino impegno ed energia, cercando di mettere sempre il massimo della serietà e dell’intensità nelle mie attività quotidiane. Sono molto competitivo e mi piace vincere”.
    L’aspetto più intrigante di questo nuovo progetto giallorosso a nostro avviso, potrebbe anche essere quello di conoscere il punto di partenza, ma non quello di arrivo. Sei d’accordo?“Il mercato è ancora aperto e quindi dobbiamo attendere per conoscere il profilo completo della squadra. Sono curioso e motivato di condividere con un nuovo gruppo giornate di lavoro e avventure agonistiche. Il progetto è molto interessante. Sarà il campo a dimostrare il nostro valore e dove possiamo arrivare”.
    Tutti gli allenatori con i quali hai lavorato nel corso della tua ultraventennale carriera ti hanno sempre riconosciuto le qualità di leadership essendo capace di dare il giusto equilibrio al gruppo. Sarà un impegno anche con la formazione vibonese?“La leadership non è qualcosa che si impone, bisogna guadagnarla con il comportamento, con le dimostrazioni. Apprezzo questo riconoscimento. Sono esigente con me stesso e anche con gli altri. Sono molto contento di aver avuto quel ruolo nelle squadre dove ho giocato e credo che insieme a tutti gli altri potremo costruire un bel gruppo per toglierci grandi soddisfazioni, dare il massimo ogni giorno per raggiungere il nostro obiettivo”.
    LA CARRIERASantiago Orduna si è formato pallavolisticamente proprio in Argentina. Inizia a giocare a 13 anni, entrando a far parte delle giovanili del Club Banade di Buenos Aires, dove resta fino al 2002. Con la famiglia si trasferisce in Spagna (il papà, Guillermo Orduna, è un allenatore), esordendo nella massima serie nella stagione 2002–2003 con la casacca del Club Vigo Voleibol. Nella stagione successiva torna in Argentina, con i colori del Nàutico Hacoaj, per poi trasferirsi, nel 2004–2005, al Club Ciudad de Bolìvar, sempre nella Primera Division. Nella stagione 2006–2007 torna in Spagna, ingaggiato con il Club Voleibol Elche, poi nel 2007–2008 nel Numancia, con cui vince la Coppa del Re. In Italia Santi, come viene “affettuosamente chiamato”, è salito decisamente alla ribalta. Viene notato dal Catania nella seconda categoria nazionale nella stagione 2008–2009, poi passa a Città di Castello (2009–2011) e a Reggio Emilia (2011–2013), prima di accettare il corteggiamento di Padova con cui conquista sin da subito la Serie A e i playoff scudetto nell’ultima stagione (2013–2014).
    Resta per tre stagioni con i patavini, poi nel 2016–2017 passa a Modena con l’Azimut, vincendo una Supercoppa Italiana nel 2016. Nel 2017–2018 approda a Ravenna: con la Bunge vince la Challenge Cup, per poi passare a Monza dove è stato uno dei grandi protagonisti delle ultime quattro stagioni del team brianzolo.Con la casacca albiceleste entra nel giro della nazionale giovanile nel 2000. Nello stesso anno vince un bronzo al campionato sudamericano Under 19 e al campionato sudamericano Under 21 nel 2002. Nel 2006 arriva la prima chiamata in nazionale argentina maggiore, con cui vince l’argento nel 2007 al campionato sudamericano, ottenendo anche il premio come miglior palleggiatore, e con cui gioca fino al 2009.
    CURIOSITÀGLI ARGENTINI NELLA STORIA DEL CLUB GIALLOROSSOSanti Orduna fa parte di una buona cerchia di giocatori argentini che hanno militato con la casacca giallorossa di Vibo: tra i tanti ricordiamo Tomas Lopez, schiacciatore, classe 97, nella stagione 2018–2019, con la squadra guidata da Antonio Valentini.    
    Il centrale Pablo Damian Crer, classe 1989, nella stagione 2013–2014, la terza consecutiva del tecnico Gianlorenzo “Chicco” Blengini; il palleggiatore Martin Alberto Kindgard, classe 1986, nella stagione 2010–2011, con al timone Vincenzo Di Pinto e lo schiacciatore Rodrigo Daniel Quiroga, classe 1987, a Vibo nel torneo 2009–2010, con i giallorossi guidati dal tecnico argentino natio di Buenos Aires Jon Emili Uritarte.
    In Serie A2 è il secondo giocatore argentino dopo il martello natio di Buenos Aires Guillermo Quaini, classe 1971, a Vibo nella stagione di esordio in Serie A2 (2001–2002) guidata dal coach argentino Guillermo Mario Taborda, soprannominato “Willy”. 
    LA SCHEDASantiago OrdunaNato a Buenos AiresIl 31 agosto 1983Ruolo PalleggiatoreAltezza 183 cm
    CARRIERA2003–2004 Club Nàutico Hacoj – A (ARG)2004–2006 Origenes Bolivar – A (ARG)2005–2006 Origenes Bolivar – A (ARG)2006–2007 J’Hayber Elche – B (ESP)2007–2008 Numancia Soria – A (ESP)2008–2009 Sp Catania – A2M2009–2010 Città di Castello – A2M2010–2011 Gherardi Svi Città di Castello – A2M2011–2012 Edilesse Conad Reggio Emilia – A2M2012–2013 Conad Reggio Emilia – A2M2013–2014 Tonazzo Padova A2M2014–2015 Tonazzo Padova A1M
    2015–2016 Tonazzo Padova A1M2016–2017 Azimut Modena A1M2017–2018 Bunge Ravenna A1M2018–2019 Vero Volley Monza – A1M2019–2020 Vero Volley Monza – A1M2020–2021 Vero Volley Monza – A1M2021–2022 Vero Volley Monza – A1M
    PALMARESClub2007–2008  Coppa del Re – Numancia Soria2013–2014  Campionato di A2 – Padova2013–2014  Coppa Italia A2 – Padova2016–2017  Supercoppa Italiana – Modena2017–2018  Challenge Cup – Ravenna2021–2022  Cev Cup – MonzaNazionaleCampionato sudamericano U19 – Bronzo – Cile 2000Campionato sudamericano U21 – Bronzo – 2002Campionato sudamericano – Argento – Cile 2007Premi individualiMiglior palleggiatore – Campionato sudamericano 2007
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

  • in

    Il brasiliano Cezar Douglas è il nuovo allenatore della Tonno Callipo Volley

    Sulla panchina della Tonno Callipo Volley arriva il brasiliano Cezar Douglas. 
    Il sodalizio giallorosso del Cavaliere Pippo Callipo ha individuato nell’ex tecnico della Kemas Lamipel Santa Croce esperienza, dinamicità e sagacia tecnico-tattica, le giuste caratteristiche per guidare la squadra che si presenterà ai nastri di partenza del Campionato di Serie A2 con il chiaro intento di tornare immediatamente in SuperLega.
    DICHIARAZIONI
    LA CHIAMATA DELLA TONNO CALLIPO. “Conoscevo già la Società calabrese perché da qui sono passati tanti brasiliani. Ho avuto anche modo di allenare in Brasile alcuni di loro come ad esempio Rapha Oliveira. Ho sempre sentito parlare molto bene del Club per la serietà e la buona organizzazione. È risaputa anche l’accoglienza delle persone del posto. Non posso nascondere che ho sempre guardato a questa realtà con un certo interesse. È stata una grande soddisfazione ricevere la chiamata della Tonno Callipo e non ho esitato ad accettare la proposta”.
    L’ESPERIENZA IN ITALIA E LE ORIGINI VENETE. “Attratto dal Campionato più competitivo del mondo, sono arrivato in Italia nel 2017. Durante i dieci anni da allenatore nella Superlega brasiliana mi è capitato di ascoltare le considerazioni degli atleti che avevano giocato in Italia, mi raccontavano dell’ambiente e del metodo di lavoro. Ciò ha alimentato la mia curiosità e ho deciso di venire in Italia a cui ero già legato da un filo sottile in quanto i miei bisnonni erano veneti, di Rovigo. Per tre mesi ho studiato la lingua, e poi ho iniziato a frequentare gli allenamenti e le gare di Campionato e Supercoppa delle squadre di Superlega: Milano, Modena, Verona, Perugia, Castellana. Trascorso questo periodo stavo per rientrare in Brasile quando ho ricevuto la chiamata di Andria in Serie B.”.
    IL CREDO DA ALLENATORE.  “Organizzazione e intensità di lavoro. Sono questi i due elementi che servono ogni giorno in allenamento. Serve programmare e pianificare bene il lavoro, serve la sinergia e la collaborazione di tutto lo staff che ruota intorno alla squadra. I giocatori devono sentire che c’è intesa. Allo stesso tempo bisogna affrontare ogni seduta di allenamento con intensità e dinamismo”.
    LA STRADA PER IL SUCCESSO IN A2. “Per vincere un torneo di A2 bisogna capire che ogni partita è una battaglia importante. Occorre dare il massimo contro ogni avversario. Per ogni gara si fanno delle variazioni tattiche ma l’atteggiamento deve essere sempre il medesimo nell’affrontare ogni concorrente. Con due atleti stranieri in squadra si alzerà il livello fisico e tecnico di tutti i roster. Si prospetta un torneo molto competitivo in cui almeno 8 squadre saranno in lizza per i primi posti”.
    LA SCELTA DEI GIOCATORI. “Per la scelta dei nuovi giocatori, insieme ai dirigenti societari, stiamo dando rilevanza al bagaglio di esperienza che ognuno di loro può portare con sé ed alla combinazione delle diverse caratteristiche tecniche cercando il giusto equilibrio tra i vari elementi. Anche l’aspetto motivazionale è importante. Si deve trattare di atleti che siano convinti di venire a Vibo. La Società vuole questo e anche ad un allenatore piace lavorare con giocatori che vogliono indossare questa maglia capendo la loro responsabilità e l’obiettivo del Club”.
    CURIOSITÀNon è la prima volta che un allenatore proveniente dal club toscano approda sulla panchina giallorossa; era già accaduto nella stagione 2011–2012 con il giovane tecnico piemontese Gian Lorenzo Blengini, con alle spalle l’esperienza a Santa Croce. A Vibo rimase per tre stagioni, conducendo la Tonno Callipo per ben due volte ai Play Off scudetto, una semifinale (2012–2013) e un quarto di finale in Coppa Italia (2014–2014).
    Cezar Douglas è il secondo brasiliano a sedere sulla panchina giallorossa: lo ha preceduto Marcelo Fronckowiak, nativo di Porto Alegre, subentrato a Lorenzo Tubertini l’undici gennaio 2018, con la formazione del patron Pippo Callipo al terz’ultimo posto dopo 17 turni di campionato con 10 punti e reduce da 11 sconfitte consecutive.
    LA CARRIERALa maggior parte della carriera di allenatore Cezar Douglas l’ha trascorsa nella Superliga brasiliana prima alla guida del Voley Futuro – Aracatuba (dal 2006–2007 al 2012–2013) e successivamente al Funvic Taubate (dal 2013–2014 al 2016–2017) con la quale ha vinto due volte la Coppa del Brasile, tre volte il campionato Paulista e una Coppa São Paulo.Dopo questo intenso periodo di lavoro e di importanti risultati sportivi Cezar Douglas ha deciso di trasferirsi in Italia per studiare ed approfondire la conoscenza della “pallavolo italiana”.Nel nostro campionato ha esordito nella stagione 2017–2018 con il ruolo di Direttore Tecnico della Florigel Andria (Serie B).Nella stagione 2019-2020, precisamente il 17 gennaio 2019, raggiunge un accordo con il Santa Croce sull’Arno, formazione di Serie A2, dove collabora con l’head coach Alessandro Pagliai. La regular season è stata chiusa al sesto posto in classifica con dieci vittorie.Dopo una stagione in Qatar sulla panchina dell’Al Gharafa S.C., è tornato alla guida dei “Lupi” in qualità di capo allenatore, riuscendo a centrare il secondo posto al termine della regular season con 47 punti dietro l’ Agnelli Tipiesse Bergamo a quota 60 punti, superando formazioni del calibro di Cuneo (46) e Conad Reggio Emilia (44) e la quotata BCC Castellana Grotte, che ha chiuso anch’essa a 44 punti. Sono state 14 le vittorie (undici per 3-0, due per 3-1 e una alla frazione decisiva), a fronte di 10 sconfitte, sei delle quali scaturite al tiebreak decisivo, due per 3-1 e altrettante al quinto e decisivo parziale.Nei Play Off promozione, dopo aver superato i quarti di finale rifilando un doppio perentorio tre a zero alla Gruppo Consoli McDonald’s Brescia, il sogno promozione è svanito in semifinale contro la BAM Acqua San Bernardo Cuneo, perdendo tre a uno in casa e tre a zero in trasferta.
    LO STAFF TECNICOIn panchina ad affiancare coach Cezar Douglas, ci sarà il trentottenne Francesco Racaniello che fungerà da vice allenatore e lo scoutman Giampaolo Maragò.
    Francesco Racaniello è reduce dall’esperienza come allenatore della Mya Volley Marcianise in A3. Nella stagione precedente era stato vice alla Prisma Taranto in A2. La carriera del tecnico pugliese inizia come scoutman nel 2009 a Gioia del Colle in serie A2. Poi il passaggio a Corigliano, due anni ad Avellino (il secondo da vice), il salto in A1 con il Sansepolcro prima di accettare l’incarico di dirigere le giovanili a San Marino dal 2015 al 2017. Torna in Campania a Ischia nel 2017 dove vince il campionato di serie C. Un altro anno in cadetteria sull’isola, poi ad Atripalda come primo allenatore. Nel suo palmares anche la partecipazione alla World Cup disputatasi in Giappone (2015) come scoutman del Venezuela, un European Silver League e un Europeo con la nazionale austriaca (2019). Per Racaniello anche un’esperienza francese, nel 2013/14, nelle fila dell’Asul Volley Lyon.
    Giampaolo Maragò, giovane e intraprendente vibonese, classe ’95, laureato in Scienze Motorie, che aveva già trovato spazio nell’ambiente giallorosso ricoprendo per due anni il ruolo di scoutman per la Serie B e il Settore Giovanile. Promosso in Prima Squadra dopo l’impegno dimostrato a supporto delle attività dello staff tecnico guidato da Valerio Baldovin nel precedente biennio.
    In foto il neo allenatore Cezar Douglas insieme al presidente Pippo Callipo e al vice presidente Filippo Maria Callipo. 
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

  • in

    La Tonno Callipo Volley incontra gli studenti dell’Istituto “G. Galilei”: testimonianze e scambi sottorete

    Gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Galileo Galilei” di Vibo Valentia hanno ricevuto la visita dell’atleta giallorosso Davide Candellaro accompagnato per l’occasione dal dirigente Nico Agricola e dal team manager Giuseppe Defina.
    Un incontro formativo in cui i ragazzi del corso ad indirizzo sportivo hanno interagito con i rappresentanti della Tonno Callipo Volley affrontando diverse tematiche che ruotano intorno al variegato mondo della pallavolo. A partire dal significato del “fare squadra” fino ad arrivare al valore del sacrificio e dell’impegno come viatico per ogni conquista umana e professionale.
    Introdotto dal professore Giorgio Lico, è stato Nico Agricola, Responsabile del Settore Giovanile giallorosso, a prendere la parola: “La nostra Società è da sempre vicina al mondo della scuola. È bello vedere che ci sono ragazzi interessati alla pratica sportiva. Noi oggi siamo qui per promuovere la pallavolo ma è doveroso ricordarvi che qualsiasi sport è importante ai fin della vostra crescita. In un territorio come questo che offre molto poco ai giovani dovete essere abili a cogliere qualsiasi occasione di occupare il vostro tempo libero con attività utili e formative che possano tirare fuori abilità e talenti, allontanandovi da situazioni pericolose o dalla noia. Lo sport, inoltre, ha anche il merito di mettere insieme le persone, di creare aggregazione e confronto”.
    La testimonianza del giocatore Davide Candellaro, che vanta un’esperienza decennale nella massima serie della pallavolo italiana, è stata utile per far comprendere ai giovanissimi che la strada verso le soddisfazioni professionali è lunga e impegnativa.  Si parte dal basso per tentare, con perseveranza, l’ascesa nell’élite del volley: così è stato per il centrale classe ‘89 che ha iniziato nelle giovanili del Treviso e distinguendosi per le sue qualità è riuscito ad arrivare anche in Nazionale oltre che nei più prestigiosi Club di Superlega come Civitanova, Trento e Piacenza. Per l’affermazione sportiva del numero 9 della Tonno Callipo, approdato a Vibo la scorsa estate, è servito tempo, tanto allenamento e un lavoro costante: “Nessun traguardo – ha aggiunto Agricola – può essere raggiunto subito e senza sacrificio. Lo sport insegna proprio che i risultati migliori si ottengono con l’abnegazione e la dedizione. Dietro alle prestazioni tecniche di un grande campione ci sono ore di duro lavoro in palestra”.
    Dal canto suo Candellaro ha risposto alle domande dei ragazzi che hanno cercato di esplorare tra le pagine già scritte della sua carriera: l’emozione di calcare il campo della Superlega per la prima volta, le difficoltà che ha dovuto affrontare come i ripetuti infortuni, il rapporto con i compagni di squadra.
    Un momento dell’incontro con gli studenti
    Significativo il messaggio sull’essere parte di una squadra. È come avere un’arma in più in quanto far parte di un gruppo coeso permette di condividere dispiaceri e soddisfazioni. L’unione diventa lo strumento per supportarsi nei momenti di difficoltà e superare gli ostacoli.
    A conclusione il Preside Genesio Modesti: “Ringraziamo la Tonno Callipo per aver accettato ancora una volta il nostro invito. L’esperienza che ci è stata riportata oggi può insegnarvi che anche a scuola bisogna ragionare come team e superare lo sterile individualismo. Ognuno di voi in classe è importante e può dare il suo contributo, proprio come in una squadra. Per questo motivo bisogna essere uniti”.
    L’iniziativa si è conclusa in palestra con gli inevitabili scambi sottorete tra studenti, professori e l’atleta Davide Candellaro. Non sono mancati selfie e foto di rito per ricordare una giornata che ha avuto come protagonista lo scambio di idee ed esperienze. E chissà magari è servita anche per alimentare i sogni ambiziosi di qualche studente.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

  • in

    Pippo Callipo incontra i giovani di San Luca: “Spero che questo sia un nuovo inizio”

    Di Redazione Una trasferta diversa da tutte le altre per la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, che stamattina ha fatto tappa a San Luca, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, per incontrare i giovani del posto e omaggiarli di un kit di materiale tecnico per l’attività sportiva. Era stato il presidente Pippo Callipo ad impegnarsi pubblicamente, qualche mese fa, nel corso di un evento organizzato dalla Fipav a Vibo Valentia, esprimendo la volontà di supportare il progetto avviato dai dirigenti della stessa Federazione insieme all’Amministrazione Comunale e al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia e ad un’ampia rete di istituzioni, gruppi e singoli. Un progetto dedicato ai ragazzi del centro della Locride, al fine di prevenire la devianza criminale, creando una valida e concreta alternativa nella pratica della pallavolo. Ed è stato proprio il massimo dirigente del club calabrese in persona, insieme al vicepresidente Filippo Maria Callipo, ad incontrare le giovani e i giovani sanluchesi rendendo speciale un ordinario giorno di scuola. L’incontro, ospitato nell’aula magna della Scuola Secondaria di Primo Grado intitolata a Don Giuseppe Signati, è stato introdotto dal sindaco del paese aspromontano, Bruno Bartolo, che ha illustrato i dettagli di quella che potrebbe essere definita la “primavera rosa” di San Luca. Un comitato composto da sei donne, sei mamme, è all’opera per mettere in piedi una squadra femminile di volley garantendo così alle ragazze dai 6 ai 12 anni di potersi impegnare in ambito sportivo. “I ragazzi hanno già come riferimento la squadra di calcio locale che viene da una lunga tradizione, mentre le ragazze – ha affermato il primo cittadino – hanno sempre avuto molto poco. Adesso anche loro hanno l’opportunità di esprimersi attraverso lo sport, che rappresenta un valido e riconosciuto strumento per la formazione e l’educazione dei giovani“. Dal canto suo il presidente Pippo Callipo, da trent’anni alla guida dell’omonima squadra vibonese di massima serie, ha spiegato: “Con spontaneità ed entusiasmo abbiamo accordato il nostro supporto a questa iniziativa, in quanto siamo convinti che una squadra che milita nei massimi campionati nazionali non deve concentrarsi solo sull’agonismo ma ha anche il dovere di prestare attenzione alle questioni sociali e alle esigenze del territorio. Per dare un segnale forte dell’impegno della mia Società verso questo paese ho voluto essere presente di persona con l’auspicio che sia un nuovo inizio per San Luca. Mi auguro che anche altre persone seguiranno questa strada“. Di grande impatto le parole che l’imprenditore calabrese ha rivolto agli studenti: “Ognuno di noi ha uno scopo nella vita. Io sono stato richiamato da mio padre ai tempi degli studi universitari per seguire da vicino l’azienda e da allora ho sempre lavorato. Nello sport mi sono ritrovato per caso in quanto sono stato coinvolto da un gruppo di giovani pallavolisti che mi hanno chiesto di essere supportati. Mi ha convinto la loro determinazione e non sicuramente il calcolo di un utile per l’immagine del mio marchio, visto che si trattava di sponsorizzare una squadra di Serie C. La passione è subentrata dopo“. “Il nostro obiettivo – ha continuato Callipo – non è fare sport fine a se stesso e poter vantare solo vittorie e riconoscimenti sportivi. Anche dopo la recente retrocessione, nonostante il naturale dispiacere, il mio pensiero è stato fin da subito rivolto alla ripartenza con gli occhi puntati al futuro. Lo sport infatti insegna che si può cadere, come nella vita. Ciò che conta è trovare la forza per rialzarsi“. Poi il presidente del club giallorosso è passato a spronare gli studenti a prendere in mano il proprio destino cogliendo questa occasione: “Voi sarete i protagonisti di questo progetto che avrà un senso solamente se sarete voi ad abbracciarlo. Vi servirà per la vita, perché l’attività sportiva vi abituerà al rispetto delle regole. Vi consentirà di organizzare le vostre giornate. Per la mia società si tratta di un’iniziativa sociale in cui crediamo al punto da voler investire in termini di tempo oltre che economici. Lo spirito con cui stiamo agendo è quello di creare un servizio. Ognuno di noi, nelle proprie possibilità, ha l’obbligo verso il prossimo di creare qualcosa, un’utilità. Non vanificate tutto quello che vi è stato dedicato“. “Credo fermamente nelle capacità delle donne – ha concluso Callipo – e sono convinto che le sei dirigenti della neo associazione riusciranno ad ottenere ottimi risultati. Tornerò tra un anno per farmi raccontare l’esperienza maturata. Adesso tocca a voi. Dimostrate di essere forti, tenaci e che quanto fatto per la vostra crescita non andrà sprecato“. All’iniziativa hanno preso parte anche i due referenti Fipav Carmelo Sestito (presidente del Comitato Regionale), Domenico Panuccio (presidente del Comitato Territoriale Reggio Calabria), la dirigente dell’Istituto scolastico Margherita Sergi, il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Città metropolitana Mattia Emanuele, Monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, il referente dell’associazione Libera Mimmo Nasone, autorità militari e civili. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Presidente Pippo Callipo “alza la palla” per i giovani di San Luca: “Ora tocca a voi fare punto e vincere la partita”.

    Una trasferta diversa da tutte le altre per la Tonno Callipo Volley che stamattina ha fatto tappa a San Luca, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria, per incontrare i giovani del posto e omaggiarli di un kit di materiale tecnico per l’attività sportiva.
    Era stato proprio il Presidente Pippo Callipo ad impegnarsi pubblicamente, qualche mese fa, nel corso di un evento organizzato dalla Fipav a Vibo Valentia, esprimendo la volontà di supportare il progetto avviato dai dirigenti della stessa Federazione insieme all’Amministrazione Comunale e al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Emanuele Mattia e da un’ampia rete di istituzioni, gruppi e singoli. Un progetto dedicato ai ragazzi del centro della Locride, al fine di prevenire la devianza criminale, creando una valida e concreta alternativa nella pratica della pallavolo.
    Detto fatto: è stato proprio il massimo dirigente del Club calabrese in persona, insieme al vicepresidente, Filippo Maria Callipo, ad incontrare le giovani e i giovani sanluchesi rendendo speciale un ordinario giorno di scuola.
    L’incontro, ospitato nell’aula magna della Scuola Secondaria di I Grado intitolata a Don Giuseppe Signati, è stato introdotto dal sindaco del paese aspromontano, Bruno Bartolo, che ha illustrato i dettagli di quella che potrebbe essere definita la “primavera rosa” di San Luca. Un comitato composto da sei donne, sei mamme, è all’opera per mettere in piedi una squadra femminile di volley garantendo così alle ragazze dai 6 ai 12 anni di potersi impegnare in ambito sportivo. “I ragazzi hanno già come riferimento la squadra di calcio locale che viene da una lunga tradizione mentre le ragazze – ha affermato il primo cittadino – hanno sempre avuto molto poco. Adesso anche loro hanno l’opportunità di esprimersi attraverso lo sport che rappresenta un valido e riconosciuto strumento per la formazione e l’educazione dei giovani”.
    Dal canto suo il presidente Pippo Callipo, da trent’anni alla guida dell’omonima squadra vibonese di massima serie, ha spiegato: “Con spontaneità ed entusiasmo abbiamo accordato il nostro supporto a questa iniziativa in quanto siamo convinti che una squadra che milita nei massimi campionati nazionali non deve concentrarsi solo sull’agonismo ma ha anche il dovere di prestare attenzione alle questioni sociali e alle esigenze del territorio. Per dare un segnale forte dell’impegno della mia Società verso questo paese ho voluto essere presente di persona con l’auspicio che sia un nuovo inizio per San Luca. Mi auguro che anche altre persone seguiranno questa strada”.
    Il Presidente Pippo Callipo parla agli studenti di San Luca (RC)
    Di grande impatto le parole che l’imprenditore calabrese ha rivolto agli studenti:“Ognuno di noi ha uno scopo nella vita. Io sono stato richiamato da mio padre ai tempi degli studi universitari per seguire da vicino l’azienda e da allora ho sempre lavorato. Nello sport mi sono ritrovato per caso in quanto sono stato coinvolto da un gruppo di giovani pallavolisti che mi hanno chiesto di essere supportati. Mi ha convinto la loro determinazione e non sicuramente il calcolo di un utile per l’immagine del mio marchio visto che si trattava di sponsorizzare una squadra di Serie C. La passione è subentrata dopo. Il nostro obiettivo non è fare sport fine a se stesso e poter vantare solo vittorie e riconoscimenti sportivi. Anche dopo la recente retrocessione, nonostante il naturale dispiacere, il mio pensiero è stato fin da subito rivolto alla ripartenza con gli occhi puntati al futuro. Lo sport infatti insegna che si può cadere, come nella vita. Ciò che conta è trovare la forza per rialzarsi”.E poi in maniera diretta è passato a spronare gli studenti a prendere in mano il proprio destino cogliendo questa occasione, come anche tutte le altre che si presenteranno lungo la loro strada:
    “Voi sarete i protagonisti di questo progetto che avrà un senso solamente se sarete voi ad abbracciarlo. Vi servirà per la vita perché l’attività sportiva vi abituerà al rispetto delle regole. Vi consentirà di organizzare le vostre giornate. Per la mia Società si tratta di un’iniziativa sociale in cui crediamo al punto da voler investire in termini di tempo oltre che economici. Lo spirito con cui stiamo agendo è quello di creare un servizio. Ognuno di noi, nelle proprie possibilità, ha l’obbligo verso il prossimo di creare qualcosa, un’utilità. Non vanificate tutto quello che vi è stato dedicato.
    Credo fermamente nelle capacità delle donne e sono convinto che le sei dirigenti della neo associazione riusciranno ad ottenere ottimi risultati. Tornerò tra un anno per farmi raccontare l’esperienza maturata. Adesso tocca a voi. Dimostrate di essere forti, tenaci e che quanto fatto per la vostra crescita non andrà sprecato”.All’iniziativa hanno preso parte anche i due referenti Fipav Carmelo Sestito (Presidente regionale), Domenico Panuccio (Presidente comitato territoriale Reggio Calabria), la Dirigente dell’Istituto scolastico Margherita Sergi, il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Città metropolitana Mattia Emanuele, Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, il referente dell’associazione Libera Mimmo Nasone, autorità militari e civili.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

  • in

    Pippo Callipo dopo la retrocessione: “Nessuna istituzione si è fatta sentire, potrei andarmene ma…”

    Di Redazione Pippo Callipo, massimo dirigente della Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia ritrae con una pennellata obiettiva, quanto realistica, il percorso compito dalla sua squadra nell’ultima stagione culminata con la retrocessione per poi voltare pagina puntando a nuovi obiettivi: “Vogliamo disputare un Campionato entusiasmante in A2 con l’auspicio che il pubblico che avevamo prima della pandemia si riaffezioni e torni a popolare il palazzetto”.  Volto segnato dalla delusione e dal dispiacere per il triste epilogo dopo quindici anni di Superlega, di cui gli ultimi sei consecutivi in A1. È questa l’espressione del presidente Pippo Callipo al termine della gara con Piacenza di domenica 20 marzo che ha decretato la retrocessione in A2 della sua squadra. Presidente Pippo Callipo cosa prova dopo un’annata che ha purtroppo decretato la retrocessione in A2? Siamo molto rammaricati perché, per svariati motivi, l’ultima partita, quella di domenica scorsa con Piacenza, ha segnato il nostro destino sportivo. È stato un campionato molto duro per tanti aspetti: pronti via ed abbiamo avuto l’infortunio del giocatore più importante della rosa ovvero l’opposto giapponese Nishida, assente per quattro gare. Basti pensare che anche nell’ultima gara persa ha siglato 21 punti ottenendo anche la palma di MVP. Poi c’è stato il Covid che ha interessato quasi tutti i nostri atleti. Il calendario è stato rimodulato più volte, tra stop forzato, rinvii e ripartenze possiamo dire che è stato un campionato anomalo. Tuttavia, dal canto nostro, non siamo riusciti a fare i punti necessari per mantenere la categoria per cui è giusto essere penalizzati. Tutto ciò ha lasciato un velo di tristezza nella nostra Società, così come nel pubblico vibonese che io ho salutato a fine gara. Ed in tutti gli appassionati ed i sostenitori dei colori giallorossi, tra cui i tanti calabresi che vivono fuori e che hanno sempre seguito la squadra nelle città del Nord durante le nostre trasferte. Cosa significa per Vibo e per la Calabria perdere la Superlega dal punto di vista sociale ed economico? Non avrà una grande ripercussione in negativo perché disputeremo il torneo di A2 e la nostra squadra si esibirà nei palazzetti delle principali provincie del Nord. Quindi il nome di Vibo continuerà ad essere veicolato in Italia, ed avendo intenzione di fare un buon campionato, continueremo a dare lustro alla nostra identità e ai nostri colori. L’auspicio è che il pubblico che avevamo prima della pandemia si riaffezioni e ci segua trasmettendo la necessaria carica ai giocatori in campo per fare bene. Sappiamo che il sostegno dei tifosi è indispensabile. Dalla sua esperienza perché una squadra molto forte sulla carta non ha reso sul campo? I risultati non sono sempre consequenziali all’ “assemblaggio” di giocatori di livello. Quest’anno è successo proprio a noi. La squadra era composta da atleti forti individualmente ma è mancato il legame del gruppo. È mancato quello spirito di coesione e quel pathos che può trascinare nei momenti di difficoltà. Dall’esterno si avvertiva una sorta di distacco, di freddura. Ciò dovrà servirci da lezione per il futuro. Come si affronta la Serie A2? È un campionato difficile. Speriamo soprattutto di fare scelte oculate, che possano dare un risultato positivo. L’importante è prendere buoni giocatori che siano anche brave persone fuori dal campo, che possano condividere i nostri valori e contribuire alla nostra causa. Valuteremo con calma. Abbiamo diversi mesi fino all’iscrizione di giugno. Il direttore sportivo Ninni De Nicolo è confermato. A mio avviso è un ottimo conoscitore di volley ed un bravo dirigente. Insieme a mio figlio Filippo Maria prenderanno sicuramente ottime decisioni, naturalmente – sorride il presidente – con la supervisione del “vecchio Pippo”. A nostra disposizione abbiamo un bagaglio di conoscenze accumulato nell’arco dei nostri trent’anni di storia: i primi sono serviti per rodarci e prepararci alla scalata prima in A2 e poi nella massima serie. Siamo scesi di categoria due volte, solo in un caso si è trattato di una retrocessione maturata sul campo. Proprio nella stagione successiva, la 2006-2007, abbiamo disputato un campionato avvincente in A2 e vinto anche la Coppa Italia. Grandi emozioni per una stagione indimenticabile che ci ha riportato nuovamente nell’Olimpo del volley. Avrà senso continuare ad accollarsi la gestione di due impianti sportivi? Continueremo a tenere aperti e funzionanti sia il PalaValentia, la nostra “bomboniera”, ed anche il PalaMaiata, struttura più grande e che soprattutto dopo gli ultimi lavori realizzati a nostre spese si presenta più accogliente e funzionale. Magari ci tornerà utile per ospitare anche le maglie in…rosa… . E l’ambiente come sta vivendo l’attuale retrocessione? Ci sono persone che hanno compreso i nostri sforzi ed altri meno. Nel senso che c’è chi in maniera ragionevole ha capito che ci sono stati dei motivi che hanno influito negativamente sul nostro percorso agonistico e di conseguenza ci ha dimostrato vicinanza, dandoci anche parole di incoraggiamento, consapevoli che a soffrire maggiormente sono stato proprio io. E poi non sono mancati i super-critici che hanno manifestato pensieri negativi che forse covavano da tempo. Sappiamo che i social danno parola a tutti e purtroppo chi offende gratuitamente resta impunito. Naturalmente chi legge, è in grado di capire da chi provengono certi commenti. Queste persone si sentono appagate dal nostro momento di difficoltà. Noi non le consideriamo e cercheremo di allontanarle il più possibile. E le Istituzioni?  Nessun rappresentante istituzionale si è fatto sentire, ahimè. Ormai regolarmente assenti come sempre, non comprendendo cosa significhi avere una squadra in A1. È davvero strana la loro reazione che di fatto non c’è: né gioia l’anno scorso per un quinto posto storico, né quest’anno un sentimento di dispiacere per la retrocessione, tutto passa inosservato. Insomma nessuna attenzione verso di noi, né morale né economica. Per amore verso questa città abbiamo continuato invece a far scorrere gratuitamente i loghi istituzionali sui ledwall a bordo campo, per tutte le partite. Eppure ci sarebbero tante città pronte ad accogliermi se solo facessi un cenno di voler spostare la squadra, diciamo pure che mi farebbero ponti d’oro, ma siccome sono legato alla mia terra continuo a rimanere a Vibo Valentia. Chissà, magari il “tappeto rosa” verrà steso in qualche altra città… (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    Il Presidente Pippo Callipo guarda al futuro: “Continueremo a portare alto il nome di Vibo”

    Il massimo dirigente giallorosso ritrae con una pennellata obiettiva, quanto realistica, il percorso compito dalla sua squadra nell’ultima stagione culminata con la retrocessione per poi voltare pagina puntando a nuovi obiettivi: “Vogliamo disputare un Campionato entusiasmante in A2 con l’auspicio che il pubblico che avevamo prima della pandemia si riaffezioni e torni a popolare il palazzetto”. 
    Volto segnato dalla delusione e dal dispiacere per il triste epilogo dopo quindici anni di Superlega, di cui gli ultimi sei consecutivi in A1. È questa l’espressione del presidente Pippo Callipo al termine della gara con Piacenza di domenica 20 marzo che ha decretato la retrocessione in A2 della sua squadra.
    A distanza di qualche ora però si proietta già al prossimo futuro, rilanciando le ambizioni del sodalizio giallorosso. Da esperto del settore analizza quanto accaduto negli ultimi otto mesi che raccontano di una stagione in chiaroscuro, contrassegnata da troppe negatività, e non manca di individuare anche qualche errore commesso. Il suo tono è, come sempre, quello del buon padre di famiglia, che non addossa colpe ai suoi ragazzi, siano essi dirigenti o giocatori, ma piuttosto indica la strada per ripartire, facendo però tesoro di ciò che non è andato per il verso giusto.
    Presidente Pippo Callipo cosa prova dopo un’annata che ha purtroppo decretato la retrocessione in A2?
    Siamo molto rammaricati perché, per svariati motivi, l’ultima partita, quella di domenica scorsa con Piacenza, ha segnato il nostro destino sportivo. È stato un campionato molto duro per tanti aspetti: pronti via ed abbiamo avuto l’infortunio del giocatore più importante della rosa ovvero l’opposto giapponese Nishida, assente per quattro gare. Basti pensare che anche nell’ultima gara persa ha siglato 21 punti ottenendo anche la palma di MVP. Poi c’è stato il Covid che ha interessato quasi tutti i nostri atleti. Il calendario è stato rimodulato più volte, tra stop forzato, rinvii e ripartenze possiamo dire che è stato un campionato anomalo. Tuttavia, dal canto nostro, non siamo riusciti a fare i punti necessari per mantenere la categoria per cui è giusto essere penalizzati. Tutto ciò ha lasciato un velo di tristezza nella nostra Società, così come nel pubblico vibonese che io ho salutato a fine gara. Ed in tutti gli appassionati ed i sostenitori dei colori giallorossi, tra cui i tanti calabresi che vivono fuori e che hanno sempre seguito la squadra nelle città del Nord durante le nostre trasferte.
    Cosa significa per Vibo e per la Calabria perdere la Superlega dal punto di vista sociale ed economico?
    Non avrà una grande ripercussione in negativo perché disputeremo il torneo di A2 e la nostra squadra si esibirà nei palazzetti delle principali provincie del Nord. Quindi il nome di Vibo continuerà ad essere veicolato in Italia, ed avendo intenzione di fare un buon campionato, continueremo a dare lustro alla nostra identità e ai nostri colori. L’auspicio è che il pubblico che avevamo prima della pandemia si riaffezioni e ci segua trasmettendo la necessaria carica ai giocatori in campo per fare bene. Sappiamo che il sostegno dei tifosi è indispensabile.
    Dalla sua esperienza perché una squadra molto forte sulla carta non ha reso sul campo?
    I risultati non sono sempre consequenziali all’ “assemblaggio” di giocatori di livello. Quest’anno è successo proprio a noi. La squadra era composta da atleti forti individualmente ma è mancato il legame del gruppo. È mancato quello spirito di coesione e quel pathos che può trascinare nei momenti di difficoltà. Dall’esterno si avvertiva una sorta di distacco, di freddura. Ciò dovrà servirci da lezione per il futuro.
    Come si affronta la Serie A2?
    È un campionato difficile. Speriamo soprattutto di fare scelte oculate, che possano dare un risultato positivo. L’importante è prendere buoni giocatori che siano anche brave persone fuori dal campo, che possano condividere i nostri valori e contribuire alla nostra causa. Valuteremo con calma. Abbiamo diversi mesi fino all’iscrizione di giugno. Il direttore sportivo Ninni De Nicolo è confermato. A mio avviso è un ottimo conoscitore di volley ed un bravo dirigente. Insieme a mio figlio Filippo Maria prenderanno sicuramente ottime decisioni, naturalmente – sorride il presidente – con la supervisione del “vecchio Pippo”. A nostra disposizione abbiamo un bagaglio di conoscenze accumulato nell’arco dei nostri trent’anni di storia: i primi sono serviti per rodarci e prepararci alla scalata prima in A2 e poi nella massima serie. Siamo scesi di categoria due volte, solo in un caso si è trattato di una retrocessione maturata sul campo. Proprio nella stagione successiva, la 2006-2007, abbiamo disputato un campionato avvincente in A2 e vinto anche la Coppa Italia. Grandi emozioni per una stagione indimenticabile che ci ha riportato nuovamente nell’Olimpo del volley.
    Avrà senso continuare ad accollarsi la gestione di due impianti sportivi?
    Continueremo a tenere aperti e funzionanti sia il PalaValentia, la nostra “bomboniera”, ed anche il PalaMaiata, struttura più grande e che soprattutto dopo gli ultimi lavori realizzati a nostre spese si presenta più accogliente e funzionale. Magari ci tornerà utile per ospitare anche le maglie in…rosa… .
    E l’ambiente come sta vivendo l’attuale retrocessione?
    Ci sono persone che hanno compreso i nostri sforzi ed altri meno. Nel senso che c’è chi in maniera ragionevole ha capito che ci sono stati dei motivi che hanno influito negativamente sul nostro percorso agonistico e di conseguenza ci ha dimostrato vicinanza, dandoci anche parole di incoraggiamento, consapevoli che a soffrire maggiormente sono stato proprio io. E poi non sono mancati i super-critici che hanno manifestato pensieri negativi che forse covavano da tempo. Sappiamo che i social danno parola a tutti e purtroppo chi offende gratuitamente resta impunito. Naturalmente chi legge, è in grado di capire da chi provengono certi commenti. Queste persone si sentono appagate dal nostro momento di difficoltà. Noi non le consideriamo e cercheremo di allontanarle il più possibile.
    E le Istituzioni? 
    Nessun rappresentante istituzionale si è fatto sentire, ahimè. Ormai regolarmente assenti come sempre, non comprendendo cosa significhi avere una squadra in A1. È davvero strana la loro reazione che di fatto non c’è: né gioia l’anno scorso per un quinto posto storico, né quest’anno un sentimento di dispiacere per la retrocessione, tutto passa inosservato. Insomma nessuna attenzione verso di noi, né morale né economica. Per amore verso questa città abbiamo continuato invece a far scorrere gratuitamente i loghi istituzionali sui ledwall a bordo campo, per tutte le partite. Eppure ci sarebbero tante città pronte ad accogliermi se solo facessi un cenno di voler spostare la squadra, diciamo pure che mi farebbero ponti d’oro, ma siccome sono legato alla mia terra continuo a rimanere a Vibo Valentia. Chissà, magari il “tappeto rosa” verrà steso in qualche altra città…
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampaòvolleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

  • in

    La Tonno Callipo ritorna in palestra: obiettivo-vittoria contro Piacenza!

    A prendere la parola è il vicepresidente Filippo Maria Callipo: “Domenica abbiamo un’unica possibilità: fare 3 punti e noi faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo. Io ci credo, la squadra ci crede e l’ambiente deve crederci”.
    La Tonno Callipo oggi pomeriggio, martedì 15 marzo, ha ripreso ad allenarsi in vista di un’altra delicata e decisiva settimana di lavoro in vista poi della gara casalinga di domenica alle ore 18.00 contro Piacenza (valida per la ventiseiesima e ultima giornata di Superlega).
    Un match che rappresenta di fatto una seconda possibilità in ottica salvezza. Non basterà però soltanto la vittoria dei giallorossi per riuscire a mantenere la categoria bensì servirà il concorso dei risultati dai campi di Modena e Verona dove saranno impegnati rispettivamente Padova e la squadra scaligera contro Monza.
    Dunque un’ultima possibilità per la squadra del presidente Pippo Callipo. C’è da pensare solamente a vincere contro Piacenza, prestando attenzione anche ai campi delle altre due concorrenti – che attualmente sopravanzano in classifica la squadra vibonese di due punti –  in questa infuocata lotta per la salvezza.
    Sul piano tecnico occorre evidenziare la conferma di due pilastri del roster di questa stagione. In primis il centrale Flavio Gualberto, autore a Padova di un’ottima prestazione condita di ben 14 punti realizzati. Il nazionale brasiliano conferma così il secondo posto, alle spalle di Simon con 249 punti, nella relativa classifica generale dei centrali raggiungendo quota 231 punti e 8 ace. Flavio stupisce anche a muro: con i quattro alzati domenica alla Kioene Arena raggiunge quota 55 ed anche qui è secondo con davanti soltanto Piano (69) di Milano. Conferma i suoi standard elevati di rendimento anche il giapponese Yuji Nishida: a Padova per lui 22 punti (di cui 3 ace) che gli fanno guadagnare la 19esima posizione nella relativa classifica generale degli schiacciatori. In totale l’opposto nipponico è a quota 285 punti di cui 38 ace. Contro Piacenza però non servirà soltanto l’apporto di Flavio e Nishida ma di tutto il collettivo giallorosso, per ottenere una vittoria decisiva per la salvezza.
    INSIEME, FINO ALLA FINEUn ruolo altrettanto fondamentale domenica spetta ai supporters giallorossi. Davvero encomiabile, infatti, la rappresentanza presente alla Kioene Arena di Padova: un gruppo di tifosi della ‘Fossa Giallorossa’ ha sostenuto Saitta e compagni dal primo all’ultimo pallone di gioco. Anche contro Piacenza, dunque, servirà il consolidato connubio squadra-pubblico. Entrambi dovranno remare all’unisono verso il traguardo auspicato da tutti.A lanciare un messaggio chiaro e diretto è il vicepresidente Filippo Maria Callipo che esordisce esprimendo gratitudine alla tifoseria: “Prima di tutto vorrei ringraziare la Fossa Giallorossa che è stata vicina alla squadra nella difficile trasferta di Padova“.Passa poi ad esortare l’ambiente ad avere ancora fiducia rimanendo uniti fino alla fine: “Domenica contro Piacenza abbiamo un’unica possibilità: fare 3 punti e noi faremo di tutto per raggiungere questo obiettivo. Io ci credo, la squadra ci crede e l’ambiente deve crederci. Tutto il pubblico vibonese e calabrese deve stringersi intorno alla squadra ed accompagnarla in questa partita che varrà un’intera stagione. Una stagione rocambolesca, a volte complessa da vivere e da gestire ma che deve essere ancora guidata da una luce di speranza e noi a questa luce dobbiamo aggrapparci con tutte le nostre forze. Dovremo fare il possibile ed anche l’impossibile. Io ci credo fino alla fine“.
    TICKETSPer la gara contro Piacenza, valida per l’ultima giornata della Superlega Credembanca 2021/2022 la Società giallorossa ha messo in vendita già da ieri i biglietti al prezzo di 5 euro, acquistabili online su sito di Liveticket o presso i rivenditori autorizzati. Un modo per premiare i tifosi che non hanno mai mancato di far sentire il loro supporto ed un incentivo per chiamare a raccolta tutta Vibo Valentia, la Calabria intera e gli appassionati di volley per spingere la squadra a difendere con determinazione la massima serie.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO