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    Paralimpiadi di Tokyo: il poster d’autore per il Sitting Volley

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    In attesa dell’inaugurazione dei Giochi della XXXII Olimpiade, in programma il 23 luglio, il comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo ha selezionato diciannove artisti e designer di fama internazionale per la creazione dei poster artistici ufficiali di Tokyo 2020. Poster che, ormai, sono diventati patrimonio culturale e artistico della manifestazione sportiva per eccellenza.
    Tra le opere artistiche realizzate specificamente per le Paralimpiadi di Tokyo (che si terranno subito dopo le Olimpiadi, dal 24 agosto al 5 settembre) c’è quella ideata da Goo Choki Par, un collettivo di artisti giapponesi (Ishii Rei, Iitaka Kent e Asaba Q.) che hanno sviluppato il loro progetto partendo dal concetto dell’ “andare avanti verso il futuro”, creando così un disegno in cui forme dinamiche ed energiche si accostano a colori forti e decisi raffigurando una persona in movimento. Gli artisti hanno poi realizzato un poster specifico per ogni disciplina paralimpica, tra cui uno dedicato al Sitting Volley.
    Foto Federazione Italiana Pallavolo
    “Ogni sport ha la sua unicità – ha spiegato Iitaka Kent – e sono tutti molto interessanti. La nostra attenzione al mondo paralimpico è cresciuta enormemente e abbiamo realizzato un poster per ogni sport paralimpico. Spero che le persone possano apprezzare il nostro lavoro e l’immagine che abbiamo voluto dare agli atleti paralimpici. Atleti che guardano sempre in maniera positiva al futuro e nonostante le difficoltà vanno sempre avanti“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Alessandra Vitale si racconta al CIP: “Lo sport mi ha dato un’iniezione di ottimismo”

    Foto Federazione Italiana Pallavolo

    Di Redazione
    Alessandra Vitale, capitano della nazionale italiana di Sitting Volley e Ambasciatrice dello Sport Paralimpico, è stata protagonista di una bella e interessante intervista realizzata dal Comitato Italiano Paralimpico. L’atleta della Nola Città dei Gigli ha parlato della sua esperienza come giocatrice azzurra e anche dell’importante ruolo conferitole lo scorso anno. “Quando parlo della mia esperienza – ha detto – voglio far capire che tutto si può superare, che è necessario riuscire a vedere lo stesso problema da un altro punto di vista o, per dirla in altro modo, cercare più punti di vista a un problema”. 

    Vitale ha parlato innanzitutto del suo ruolo da Ambasciatrice, che “rappresenta l’occasione di andare nelle scuole, nelle associazioni sportive, in mille altri posti e far capire alla gente che la vita ci mette davanti a un muro. La difficoltà non è andare oltre ma capire come superarlo. Spesso – prosegue l’atleta campana – il nostro primo impatto nei confronti delle difficoltà è quello di pensare che non riusciremo più a fare quello che facevamo prima. Il mio compito, allora, è quello di parlare a queste persone raccontando come attraverso il percorso che ho intrapreso – dapprima con il cancro e poi con l’amputazione – ciò che appariva insormontabile alla fine non si è rivelato come tale“.
    Il “segreto” di Alessandra è la capacità di comunicazione: “Cerco con la ‘chiacchiera’ di impartire lezioni di ottimismo, raccontare cose delicate anche con il sorriso, magari inserendo un pizzico di ironia. Insomma, dopo i primi minuti di sguardi del tipo ‘poverina’, vedo nella gente una trasformazione e noto crescere l’interesse”. Questo senza nascondere le difficoltà di un percorso che “non è stato certo in discesa ma piano piano, anche con l’aiuto e il confronto mi ha permesso comunque di migliorare. È stato li che ho compiuto un passo in avanti“.
    Nell’intervista, Vitale ha sottolineato anche il valore dello sport come strumento per riappropriarsi della propria vita: “Lo sport mi ha dato quella spinta finale, quella voglia di riscattarmi e una forte consapevolezza in me stessa. Diciamo che grazie allo sport ho avuto un’iniezione di ottimismo importante“. Anche se, ha spiegato la giocatrice, “nei miei incontri difficilmente parlo dell’aspetto sportivo ma cerco di andare sempre oltre quell’ambito. Credo che il ruolo degli ambasciatori sia soprattutto quello di raggiungere le persone che ancora non fanno parte del mondo paralimpico“.
    Infine una battuta sulle Paralimpiadi di Tokyo e sulla speranza che non vengano annullate, “perché abbiamo voglia di farla e abbiamo sudato tanto per meritarci la qualificazione. Per la nazionale femminile di Sitting Volley, unico team italiano a partecipare ai Giochi, sarebbe un onore: a oggi non possiamo che incrociare le dita“.
    (fonte: Comitatoparalimpico.it) LEGGI TUTTO