L'attivismo McLaren, le puntiualizzazioni di Ricciardo: è una partita ancora lunga
TORINO – Il comunicato diffuso da Daniel Ricciardo sui social, come si usa adesso, per dire che non si ritira e non lascia la McLaren. Inusuale, diciamo così. In genere si comunica qualcosa che sta per accadere, non qualcosa che non deve accadere. Invece il pilota australiano ribadisce di voler rispettare il suo contratto. Il sapore di una presa di posizione del genere è un po’ amaro, specie alla luce dell’iper attivismo che mostra la sua squadra.
VIA DA GANASSI – Nuovi acquisiti per la parte americana (arriva Alex Palou, che lascia Ganassi) e voci che si rincorrono in Europa. Nei giorni scorsi il ragazzo prodigio delle corse a stelle e strisce (Colton Herta) ha provato una monoposto di Formula 1 sulla pista portoghese di Portimao. E si sono sentiti rumors di mercato che avvicinerebbero McLaren e Sebastian Vettel (improbabile, verrebbe da dire; ma la Formula 1 è il regno dove quel che pare impossibile diventa reale). La sensazione è che a tanto attivismo corrisponda la voglia di cambiare, forse alla McLaren pensano che Ricciardo abbia fatto il suo tempo e che Lando Norris sia l’uomo sul quale puntare (esponente di punta nell’attuale ricambio generazionale). S’era persino ipotizzato un futuro americano per lo stesso Ricciardo, pur restando sotto le insegne McLaren. La sensazione è che la partita non sia chiusa, ma sia appena stata aperta… LEGGI TUTTO