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    Play Off Superlega al via, i pronostici di Paolo Cozzi sui quarti di finale

    Di Paolo Cozzi

    Dopo la lunga cavalcata solitaria con cui Perugia ha dominato letteralmente la stagione regolare di Superlega, siamo giunti finalmente alla fase finale del campionato, con i Play Off Scudetto che mai come quest’anno appaiono incerti e aperti a tutti i risultati. Se la Sir pare davvero avere una marcia in più, che su più gare rappresenta un gap difficilmente colmabile, ci si chiede con quale umore e condizione torneranno in campo Trento, Civitanova e Piacenza dopo essere uscite in settimana dalle coppe europee e tutte al Golden Set, quindi con un dispendio pauroso di energie fisiche e mentali.

    Ma veniamo alle singole serie dei quarti di finale.

    foto Lega Volley

    Perugia-Milano pronostico serie: 3-0

    Perfetta per larga parte della stagione, Perugia nelle ultime settimane ha lasciato intravedere qualche scricchiolio che le è costato la Coppa Italia, l’ein plein di punti in stagione regolare e un turno di Champions League molto più complicato di quello che in realtà ci si aspettava visto la differenza di valore con Berlino. Giannelli è la garanzia di un gioco spinto che finalmente vede grandi protagonisti i centrali, battuta e muro sono indubbiamente punti di forza della squadra, va verificato Semeniuk che è ancora altalenante e la ricezione che ogni tanto si prende delle pause. L’abbondanza di alternative in panchina dovrebbe però mettere al riparo Leon e compagni dalla voglia di stupire di Milano, anche perché per gli umbri, in vista della delicata sfida Champions con lo Zaksa, sarebbe oro colato chiudere la serie in 3 sole partite.

    Milano, dopo una stagione fatta di alti e bassi e un ottavo posto che non può soddisfare patron Fusaro, è chiamata al riscatto e ha nelle corde la possibilità di infastidire Perugia. Ishikawa quest’anno è parso in crescita, molto più consapevole del ruolo di leader; servono però un Mergarejo più costante e un Patry intorno al 50% in attacco per provare il colpaccio. Loser al centro è in forma smagliante, bene il recupero di Piano che con le sue lunghe leve a muro è sempre in grado di dire la sua.

    foto Lega Volley

    Civitanova-Verona pronostico serie: 3-1

    Dopo una prima parte di stagione positiva, con il 2023 il gioco di Civitanova si è fatto complicato, complice anche una ricezione che ha cominciato a fare acqua da tutte le parti. Se il talento dei tanti giovani non si discute (Yant e Nikolov su tutti) bisogna però fare i conti con una squadra che sbaglia tanto e che non ha trovato da Chinenyeze quell’apporto, soprattutto a muro, che tutti davano per scontato.

    Non è piaciuta per niente la gestione di Zaytsev, prima offerto a mezza italia e relegato in panchina, poi acclamato come salvatore della patria una volta palesate le prime difficoltà. Ivan, da gran campione quale è, si è fatto trovare pronto e anche mercoledì ha messo a terra 32 punti, mettendosi a disposizione anche per la ricezione. Basterà la grinta dello Zar a trascinare i compagni dopo la pesante eliminazione in Champions?

    Verona, a parte un periodo no a metà stagione, ha offerto un gioco semplice e lineare, basato sulla potenza di attacco del trio laterale Sapozhkov, Mozic e Keita. Se l’attacco ne trae beneficio, la ricezione è il fondamentale chiave per sperare di passare il turno, con Keita che, spesso bersagliato, deve riuscire a trovare un po’ più di continuità. I centrali nella fase d’attacco fanno molto da spettatori, diventano più protagonisti nelle fasi break quando mettono i loro centimetri a disposizione della squadra.

    foto Lega Volley

    Trento-Monza pronostico serie: 3-2

    Uscita con le ossa rotte giovedi sera da un quarto di finale Champions spettacolare contro i polacchi dello Zaksa, la banda di Lorenzetti non ha neanche il tempo di leccarsi le ferite che deve guardarsi dalla voglia di impresa dei monzesi. Le energie fisiche e mentali saranno tutte da ricostruire, e mi aspetto che Trento possa anche perdere Gara 1, anche se alla lunga, nella serie il differente tasso tecnico dovrebbe permettere ai trentini di raddrizzare la serie. Pipe e attacco al centro sono i punti di forza, Michieletto a tratti è devastante, ma spesso sia lui che Lavia subiscono cali dovuti anche all’infinità di partite importanti giocate negli ultimi mesi. Da verificare anche le condizioni di Kaziyski. Per quanto la sua classe sia infinita, i 6 set di giovedì nelle gambe saranno un macigno difficile da smaltire.

    Monza non ha niente da perdere nel match contro Trento, e può fare affidamento su Maar, quest’anno alla sua miglior stagione in Italia, e su un Grozer che quando sente odore di match importanti carica il braccione a palla. Zimmermann, sotto la guida di Eccheli, è cresciuto in maniera esponenziale nel gioco al centro sfruttando al meglio Galassi, Davyskiba invece è maturato in pieno diventando una delle migliori bande del campionato. Se Federici riuscirà a tenere in piedi la ricezione, ecco allora che Monza potrà dire la sua, contando che in panchina il duo Cachopa-Szwarc è una gran bella alternativa. 

    foto Lega Volley

    Modena-Piacenza pronostico serie: 2-3

    Il derby emiliano è senz’altro il quarto di finale più incerto, con i modenesi che hanno stupito in regular season crescendo parecchio dopo un avvio di stagione tumultuoso; al contrario i piacentini hanno mostrato picchi di gioco altissimi, ma anche una netta difficoltà a mantenerlo, anche a causa di ripetuti infortuni. Se Modena fa dell’atteggiamento difensivo un mantra, con invece grosse pecche a muro, Piacenza pretende tanto dal suo servizio ma in ricezione ogni tanto prende delle imbarcate paurose.

    L’essere tornati in una finale europea dopo 15 anni potrebbe galvanizzare l’ambiente gialloblu, che quando decide di essere settimo uomo fa diventare il PalaPanini una fortezza difficilmente espugnabile; al contrario Piacenza il suo l’ha in parte già fatto con la bella vittoria di Coppa Italia, ma poi il risveglio è stato brusco e sono tornati a galla i consueti problemi di continuità soprattutto da parte dei bomber Lucarelli, Leal e Romanò. Fattore X potrebbe essere Simon, a mezzo servizio nell’ultimo periodo ma in grado di indirizzare la serie verso Piacenza in caso di forma ritrovata. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli direttore d’orchestra, Finoli naufraga con Siena

    Di Paolo Cozzi

    Sei vittorie casalinghe su sei nell’ultima giornata di regular season della Superlega maschile, che stende un velo sulla prima parte di campionato e proietta le prime otto nel vortice dei Play Off Scudetto, dove la storia ci insegna che si annidano insidie capaci di sovvertire molti pronostici scontati. Se Perugia in testa chiude con l’incredibile ruolino di marcia di 22 vittorie e un solo punto lasciato per strada, agli antipodi Siena sprofonda in serie A2 mancando anche l’ultima occasione datale da una Milano che ha fermato Taranto in tre set.

    Ma veniamo alle pagelle di giornata, partendo dal big match.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Perugia-Civitanova. Bastano settantasette minuti alla capolista per annichilire una Lube che sembra essersi impantanata nelle sabbie mobili in questo 2023. Giannelli (voto 9) è ormai il Riccardo Muti della pallavolo italiana e dirige alla perfezione i suoi bombardieri, divertendosi con i centrali e alternando un Herrera (voto 8) potente e infermabile in battuta a un Semeniuk (voto 7,5) autore di una prova assai concreta.

    I marchigiani sprofondano sotto ben 11 ace, con Bottolo (voto 5) e Nikolov (voto 4,5) letteralmente presi a pallate. Si salva il solo Gabi Garcia (voto 6) in una squadra che oltre a non ricevere fatica tantissimo a muro e non riesce a trovare continuità al servizio. Davvero una situazione preoccupante per una Lube che domani si giocherà le ultime chance in chiave Champions League.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Trento-Modena. Uno Sbertoli (voto 8,5) pressoché perfetto fa chiudere il primo set ai suoi all’88% in attacco, per poi traghettarli senza patemi ad un rapido 3-0. Kaziyski (voto 8) affila le armi per il match di champions con lo Zaksa, Podrascanin (voto 7,5) giganteggia al centro e Dzavoronok (voto 8) finalmente decide di mostrare il suo lato migliore con una prova convincente nel terzo set.

    Modena ancora una volta paga tanto le difficoltà a muro e la giornata no di Rossini (voto 5) in ricezione. Ngapeth (voto 5) è ancora convalescente dai fastidi alla schiena e poco lucido nelle scelte in attacco, Rinaldi (voto 4,5) bersagliato in ricezione, si salva il solo Lagumdzija (voto 7), in una serata in cui Bruno fatica davvero a trovare il bandolo della matassa.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Verona-Cisterna. Prosegue il momento d’oro degli scaligeri, che abbattono la voglia di Play Off di Cisterna con i colpi di Sapozhkov (voto 8,5) e di un buon Keita (voto 7), sempre pericoloso in attacco ma anche molto alterno in ricezione. Sembra inoltre tornato sui livelli della passata stagione Mozic (voto 8,5), che si toglie lo sfizio di attaccare con il 76% e di chiudere con il 48% in ricezione

    I pontini, arrivati in terra veneta con la voglia di provare l’impresa e cercare punti Play Off, soffrono a muro e pagano la giornata no di Bayram in attacco (voto 5), mentre come al solito piace il gioco al centro di Baranowicz (voto 6) che esalta Rossi (voto 6,5) e Zingel (voto 7).

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Piacenza-Padova. Tornano alla vittoria gli emiliani dopo due pesanti scivoloni, con Brizard (voto 7) che si appoggia a tutti i suoi attaccanti sfruttando un buon Caneschi (voto 7,5) e una coppia Lucarelli (voto 8)-Leal (voto 7,5) che sembra aver ritrovato quella cattiveria mostrata in finale di coppa Italia. Padova, in un match in cui non ha più niente da chiedere, continua a mostrarsi debole a muro, con il solo Crosato (voto 7) autore di alcuni buoni spunti individuali. Se Petkovic (voto 5) sembra già con la testa in vacanza, si rivede il bulgaro Asparuhov (voto 6,5), sparito dal campo nelle ultime settimane.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Monza-Siena. Una concreta Vero Volley per una volta riesce a essere aggressiva anche contro le piccole e si sbarazza in fretta della pratica Siena. Zimmermann (voto 8) merita l’MVP per come in questa stagione ha saputo guidare i suoi nonostante i tanti infortuni, e soprattutto per essere migliorato tantissimo nel gioco al centro, dove Galassi (voto 8) ha davvero ben figurato. Bene anche Grozer (voto 7,5), tornato in forma nel momento più caldo della stagione.

    Siena, nel giorno più importante della stagione, si avvita su se stessa naufragando sotto i colpi di Monza e dimostrando che Finoli (voto 4) non era l’unico problema. Van Garderen (voto 4) e Petric (voto 4,5) non incidono, si salva il solo Raffaelli (voto 6), ma per il resto è notte fonda in una squadra che ha sempre rincorso, con giocatori che – arrivati a Siena con ben altre aspettative – non sono mai riusciti a dare quel qualcosa in più.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Milano-Taranto. Torna il sereno in casa Allianz dopo la rocambolesca partita di Civitanova nella quale, causa Covid, Piazza aveva schierato 4 centrali e nessun palleggiatore. Il muro è una garanzia, così come il giovane Porro (voto 8), che esalta un Loser (voto 8,5) splendido al centro della rete. Bene anche Ishikawa (voto 7,5) e Piano (voto 7,5), che in una stagione vissuta da comprimario per via dei tanti acciacchi si toglie lo sfizio di un gran bel match.

    I pugliesi sono la brutta copia della bella squadra spesso ammirata quest’anno: l’attacco ha le polveri bagnate e Falaschi (voto 5,5) non riesce a far cambiare marcia ai suoi. Lawani (voto 6) è molto falloso e al centro Larizza (voto 4,5) e Alletti (voto 4,5) perdono nettamente il confronto con il duo milanese. Arriva però una salvezza meritata e alla fine, è questo quello che conta! LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Kaziyski sempre monumentale, Lucarelli e Leal in “vacanza”

    Di Paolo Cozzi

    In un weekend di Superlega abbastanza interlocutorio, nel quale tra i pochi verdetti certi uscito dai campi c’è la matematica salvezza di Padova nonostante la sconfitta subita in casa, si fa strada la sensazione che molte squadre giochino un po’ a “ciapa no”… nel senso che, essendo aperte ancora tutte le possibilità di posizionamento in classifica, un po’ tutte le squadre sembrano cercare di evitare il quarto e quinto posto (quest’ultimo già sicuramente di Verona), che vorrebbe dire probabile semifinale contro la favorita Perugia. Capolista che, da par suo, riprende a macinare punti dopo il passo falso in Coppa Italia ai danni di una Taranto che nell’ultima giornata dovrà cercare i punti salvezza a Milano.

    Ma veniamo alle pagelle delle varie partite, partendo proprio dal match giocato in terra pugliese.

    foto Lega Volley

    Taranto-Perugia. Nonostante un ampio turn-over, la squadra di Anastasi controlla il match con facilità trovando un ispiratissimo Herrera (voto 8,5) devastante in attacco e preciso a muro. Molto bene anche Flavio (voto 8), autore di una prova importante al centro, e bene anche Plotnytskyi (voto 7,5), decisamente perfetto nel fondamentale di ricezione. Ancora altalenante il polacco Semeniuk (voto 6), comunque in crescita rispetto alle ultime apparizioni.

    Taranto, spinta da un PalaMazzola finalmente gremito, ci mette il cuore, ma la differenza tecnica è tanta e non bastano la buona verve di Antonov (voto 6,5) e un Lawani (voto 6) che chiude senza subire murate per impensierire gli umbri. Manca il muro ai pugliesi e i 9 ace subiti, di cui tre dal libero Rizzo (voto 5), sono un fardello pesante contro la capolista. 

    foto Legavolley

    Modena-Monza. Senza lo squalificato Ngapeth, Modena subisce l’ottima organizzazione di gioco di Monza per due set prima di cambiare marcia, issarsi sull’8-4 al tie-break e poi spegnere la luce sul cambio Lagumdzija-Sala effettuato da Giani (voto 5). È proprio Lagumdzija (voto 8,5) il migliore dei canarini, che sfruttano bene il gioco al centro ma non trovano grandi risposte dal duo Rousseaux (voto 5,5)–Marechal (voto 5), davvero in difficoltà in ricezione, così come il libero Rossini (voto 4,5), decisamente in giornata no.

    Monza sogna il colpaccio da tre trascinata da un superbo Maar (voto 8,5), ben coadiuvato da un Grozer (voto 8) che alla lunga si spegne un po’, ma per tre set è infermabile. Se Davyskiba (voto 6,5) contro la sua futura squadra offre una buona prova, chi stecca è Federici (voto 5), anche lui prossimo ad approdare nella città della Ghirlandina.

    foto Lega Volley

    Civitanova-Milano. Una discreta Civitanova fatica per un set contro una Milano ai minimi termini, che schiera 4 centrali e due liberi titolari causa assenze da Covid, ma come spesso accade alle squadre di Piazza (voto 8) riesce almeno per un set a giocare sopra ogni difficoltà. Con Nikolov (voto 5) distratto, è Bottolo (voto 7,5) a divenire il terminale offensivo dei cucinieri, e Yant (voto 7) è un ottimo comprimario. Bene anche Gabi Garcia (voto 6,5), subentrato ad uno Zaytsev (voto 5,5) con il motore un po’ ingolfato. Melgarejo (voto 7,5) è il cuore pulsante di una Milano che, senza palleggiatore, dimostra comunque di provarci pur con tutti i limiti del caso; i ragazzi meritano 10 per aver onorato un match già segnato prima di iniziare.

    foto Lega Volley

    Padova-Trento. La più dolce delle sconfitte per Padova porta ad una salvezza che nel girone di ritorno sembrava essere diventata non più scontata.  L’inserimento da titolare di Gardini (voto 6,5) dà nuova linfa in attacco, ma il giovane schiacciatore paga molto in ricezione. Bene il giapponese Takahashi (voto 6,5), mentre a zoppicare è il gioco al centro, con Saitta (voto 5,5) che fatica a trovare l’intesa con i suoi attaccanti.

    Trento vince ancora una volta all’insegna di Kazyiski (voto 8,5), sempre monumentale in attacco, che trova il giusto supporto da un Michieletto (voto 8) ben centrato nel match. Importante infine per il proseguo della stagione il rientro al centro di Lisinac (voto 6,5), ancora poco caricato in attacco da uno Sbertoli (voto 7) ottimo metronomo del gioco trentino.

    foto Lega Volley

    Cisterna-Piacenza. La fresca vincitrice della Coppa Italia stecca alla grande il match, ma tutto sommato non se ne rammarica visto che arrivando sesta o settima eviterà in caso di passaggio dei quarti l’incrocio con Perugia. Cisterna con un guizzo rilancia anche le chance di qualificazione ai Play Off, e se lo fa deve ringraziare Baranowicz (voto 8) che, seppur a mezzo servizio per un problema muscolare, guida sapientemente i suoi esaltando Sedlacek (voto 8,5) e Dirlic (voto 7,5). Bene anche il turco Bayram (voto 7) che chiude il match con 13 punti di cui 5 ace.

    Piacenza è troppo brutta per essere vera; sicuramente i festeggiamenti post Coppa hanno distratto molto la squadra di Botti, ma nel match si salva il solo Romanò (voto 7), mentre il duo Lucarelli (voto 5)–Leal (voto 5) sembra prendersi una giornata di vacanza. Manca anche il muro, con Alonso (voto 5) che non riesce mai ad anticipare il gioco di Baranowicz.

    foto Lega Volley

    Siena-Verona. Non sono bastati gli sproni di patron Bisogno in settimana a caricare la squadra senese, che spreca malamente la penultima chance di superare Taranto in coda alla classifica. Tre soli muri e l’attacco fermo al 47% riducono al lumicino le speranze di una squadra che per i nomi schierati in campo sembrava aspirare a ben altre posizioni. Tutto il peso dell’attacco viene caricato su un discreto Petric (voto 6), ma manca l’apporto di Bartman (voto 5) e Van Garderen (voto 5,5) regala troppi punti diretti.

    Molto bene invece Verona, che con il solito gioco a trazione laterale trova un Sapozhkov (voto 8,5) pressoché infermabile in attacco, ben coadiuvato dalla coppia Mozic (voto 8)–Keita (voto 7,5), per una volta mai messi in difficoltà dalla leggera battuta dei senesi, ottimamente gestita anche dal libero Gaggini (voto 7). LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Brizard “vero” MVP, Lavia e Michieletto irriconoscibili

    Di Paolo Cozzi

    Doveva essere una cavalcata trionfale in solitaria di Perugia la Del Monte Coppa Italia 2023, il preludio ad un finale di stagione monocolore nel segno degli umbri, e invece ancora una volta gli dei dello sport ci ricordano che nella pallavolo non si può dare nulla per scontato fino a quando l’ultimo pallone si schianta sul taraflex. E così ecco che la polvere bagnata di una Piacenza bella ma molto altalenante in stagione si accende e inizia a pulsare di luce, prima in maniera flebile, poi in modo sempre più prepotente, fino ad esplodere e illuminare una crescita esponenziale del gioco nelle ultime 48 ore

    A farne le spese prima una Perugia spenta, ma cui forse il brusco risveglio servirà per attivare gli anticorpi che torneranno utili nei rush finali di Superlega e Champions League, e poi una Trento che, dopo essere passata incolume (ma quanta fatica…) dalle forche caudine preparate da una ottima Milano in semifinale, si scioglie ancora una volta in finale, dando la sensazione che qualcosa all’interno dello spogliatoio possa essersi incrinato, viste anche le future partenze di Lorenzetti e Kaziyski in pratica già ufficializzate.

    Piacenza trova nella battuta linfa vitale per far saltare la linea di ricezione trentina, ma la partita la domina in tutti i fondamentali. mostrando solidità mentale anche nei momenti in cui la palla pesava parecchio. Mio personale MVP è il palleggiatore Brizard, che mai come in questa due giorni ha dimostrato di saper alternare i suoi attaccanti, esaltando prima Simon e Romanò in semifinale, per poi lanciare Leal in finale.

    Ma veniamo alle pagelle.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA

    Brizard voto 9. week end perfetto per il palleggiatore transalpino: prima domina lo scontro contro Giannelli e poi in finale giganteggia, guidando i suoi al 54% in attacco e prendendosi il lusso di chiudere con 4 ace e 2 muri.

    Leal voto 8,5. Dopo il chiacchierato infortunio alla spalla e quello alla caviglia, sembrava avviato verso un’altra stagione di luci, poche, ed ombre. E invece in questo weekend romano tira fuori il meglio di sé, ricevendo bene e soprattutto tornando devastante in attacco.

    Lucarelli voto 7. Forse alla lunga in finale cala un po’, ma l’impatto sulla partita è di quelli importanti, da giocatore che sa come fare la differenza non solo in attacco ma anche negli altri fondamentali. E poi sbaglia poco, altro fattore che lo rende fondamentale negli schemi di Brizard.

    Romanò voto 6,5. Trascinatore in semifinale, viene un po’ dimenticato in finale e chiude con soli 6 punti, ma resta un giocatore chiave di questa Piacenza. Sempre pericoloso quando va sulla linea dei nove metri.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Simon voto 8. Chiamato meno in causa con il ritorno in campo del duo Leal-Lucarelli, resta però sempre concentrato in attacco, dove si porta via sempre un uomo, ed è bravo a muro a mettere subito pressione agli attaccanti trentini togliendo loro sicurezza.

    Caneschi voto 7. Doveva essere l’anello debole della squadra e, dopo aver iniziato il weekend con un muro subito, poteva risentirne mentalmente. Invece è molto bravo a rimanere lucido e a farsi trovare pronto in attacco.

    Scanferla voto 7,5. Prova di forza del giovane libero emiliano, che alla prima finale importante in carriera si prende il lusso di chiudere il match con il 67% di palle positive e una gestione matura di tutti i secondi tocchi.

    Botti voto 8,5. Subentrare a sua maestà Bernardi come allenatore non deve essere stato facile, ma Max ha già dimostrato in passato di saperci fare in panchina e questa sua Piacenza 3.0 è davvero bella da veder giocare.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    ITAS TRENTINO

    Kaziyski voto 8,5. La classe del bulgaro è davvero intramontabile, e anche dopo i 5 set della semifinale è lui l’unico a suonare la carica in attacco, dove è pressoché perfetto. Radio mercato lo da già a Milano per l’anno prossimo, riuscirà a lasciare la sua amata Trento alzando almeno un altro trofeo?

    Sbertoli voto 5,5. Con una ricezione che latita è costretto a rinunciare al gioco centrale, sia in veloce che in pipe, e alla lunga la sua precisione ne risente. Per una volta è il migliore a muro dei suoi e questo è indice di come è andata il resto della squadra.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Lavia voto 5. Ci sono semplicemente delle partite in cui Daniele è irriconoscibile e fatica sin da subito a mettere giù palla, perdendo fiducia troppo in fretta. Un vero peccato perché la classe di questo ragazzo è immensa quanto il suo talento.

    Michieletto voto 5. In semifinale è stato l’uomo della provvidenza per Trento, autore di un tie break monstre, ma in finale il giovane mancino non riesce a ripetersi e alle difficoltà in attacco aggiunge presto quelle in ricezione, dove di solito è sinonimo di garanzia.

    Laurenzano voto 5,5. Soffre tanto la battuta di Piacenza e finisce per subire 3 ace e chiudere con solo il 14% di perfette. Meno brillante del solito anche nella gestione dei palloni facili.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Podrascanin voto 5. Partita complicata per il centrale serbo, costretto all’inoperosità in attacco causa ricezione ballerina. Fatica però tanto a leggere il gioco di Brizard e ad imporsi a muro, lui che invece è uno dei migliori al mondo nel ruolo.

    D’Heer voto 5. Chiude mestamente la finale con due punti a muro e zero attacchi, facendo rimpiangere l’infortunato Lisinac. La sconfitta non è certo colpa sua, ma in attacco non sembra essere migliorato molto da quando è in Italia.

    Dzavoronok voto 6. In una stagione in cui probabilmente pensava di essere maggior protagonista, si deve accontentare di pochi scampoli di gioco.

    Lorenzetti voto 5,5. Continua la maledizione delle finali che negli ultimi anni, Supercoppa 2022 a parte, sembra accompagnare le squadre del tecnico di Fano. La sensazione è che a Trento qualcosa possa essersi rotto e che c’è il rischio di trascinarsi per il resto della stagione. Il mio augurio è invece di vedergli alzare a fine maggio quella coppa (di Champions League) che troppe volte ha sfiorato e che nessuno più di lui merita. LEGGI TUTTO

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    Del Monte Coppa Italia: le quattro protagoniste ai raggi X

    Di Paolo Cozzi

    È ormai tutto pronto per le Final Four di Del Monte Coppa Italia: sabato 25 e domenica 26 febbraio a Roma verrà ufficialmente inaugurata la stagione della caccia a Perugia, visto che la compagine umbra al momento sembra essere irraggiungibile per chiunque. Con la certezza che in uno scontro diretto può succedere di tutto, ecco allora che, nonostante il pronostico penda tutto dalla parte della Sir, Milano, Trento e Piacenza non scenderanno nella capitale con lo spirito di vittime sacrificali, ma con la speranza di trovare la chiave di volta per fare uno sgambetto in piena regola alla squadra di Anastasi.

    Analizziamo nel dettaglio, una per una, le quattro squadre protagoniste della Final Four, con le loro caratteristiche, i loro punti di forza e quelli di debolezza. Partendo naturalmente dalla prima semifinale, in programma sabato alle 15.30, tra Perugia e Piacenza, per approdare alla seconda delle 18, tra Milano e Trento.

    SIR SAFETY SUSA PERUGIA 5 stelle

    Battuta 5 stelle. La linea di servizio di Perugia è pressoché letale, con Leon, Plotnytskyi ed Herrera in grado di spaccare in due un set con la loro potenza in qualsiasi momento. Giannelli e Semeniuk offrono precisione chirurgica, mentre il trio di centrali garantisce continuità unita alla possibilità di battere in modo tattico.

    Ricezione 4 stelle. La ricezione è certamente l’unico aspetto del gioco in cui Perugia può essere infastidita, con Leon e la seconda banda (Plotnytskyi o Semeniuk) che vengono sempre presi di mira. Ma quest’anno Perugia può contare su un Colaci versione deluxe, e i rifornimenti per Giannelli sono garantiti.

    Attacco 5 stelle. Inutile dire che il trio di laterali è semplicemente letale, con schiacciatori che uniscono fisicità e potenza a una grande varietà di colpi. In più, la competizione tra Herrera e Rychlicki per la maglia da opposto titolare ha fatto alzare l’asticella a entrambi. Al centro potenza e centimetri, con Flavio e Russo che paiono certi di una maglia da titolari.

    Muro 5 stelle. L’anno di Grbic ha lasciato in eredità una ottima organizzazione muro-difesa con i centrali davvero ottimi interpreti del fondamentale. Su palla alta sono davvero compatti e ben organizzati, su palla super possono regalare qualcosina, vista anche la carenza di centimetri fra Semeniuk, Plotnytskyi, Herrera e Rychlicki.

    Palleggio 5 stelle. Ormai sempre più leader della squadra, Simone Giannelli se possibile è migliorato molto nell’intesa con i centrali, continuando a chiamare la tesa, ma portandoli spesso anche vicino a sé con i classici primi tempi. Quando prende il ritmo con i suoi laterali suona una sinfonia sublime, e se può non disdegna qualche attacco di prima intenzione.

    Condizione 5 stelle. Nessuna sconfitta, una sola partita finita al tie break e una panchina che è decisiva tanto quanto il sestetto titolare… di sicuro il morale è a mille, e queste ultime settimane sono servite per lavorare bene fisicamente soprattutto in vista del rush finale in campionato e Champions League.

    GAS SALES BLUENERGY PIACENZA 4 stelle

    Battuta 5 stelle. Fondamentale che è il punto di forza degli emiliani, con Simon, Brizard, Romanò, Lucarelli e Leal sempre pronti a picchiare forte. Qualche errore di troppo scappa, ed è un peccato perché è una squadra che anche a muro può fare bene.

    Ricezione 4 stelle. Il duo di schiacciatori brasiliani è croce e delizia nel fondamentale, con Lucarelli che prova a dare equilibrio e Leal invece che fatica parecchio, giustamente preso di mira dai battitori avversari. Scanferla cerca di fare l’ago della bilancia in mezzo ai due, ma contro Perugia servirà una prestazione mostruosa. Nel caso dovesse giocare Recine al posto dell’infortunato Leal, la ricezione ne guadagnerebbe parecchio.

    Attacco 4 stelle. Ci ha messo un po’ di tempo Brizard a trovare l’affiatamento con i compagni, ma adesso Piacenza viaggia su livelli molto alti, con Simon devastante al centro. Manca il guizzo di Romanò, che non riesce a sfondare quota 50%, e un po’ di continuità di rendimento dei due brasiliani in banda. Con Recine in campo, l’attacco da posto 4 viene spesso lasciato con muro a 1 per raddoppiare su Simon.

    Muro 4 stelle. Fondamentale nel quale Piacenza mostra ancora il gap con le prime della classe, più che altro perché ha a muro giocatori molto individuali che sbracciano molto. Simon è il migliore, ma soprattutto su palla scontata, mentre soffre tanto nello spostamento su palle spinte. Molto bene Brizard, diventa invece un punto di riferimento per l’attacco avversario Recine quando gioca, per via della sua statura.

    Palleggio 5 stelle. Campione olimpico in carica, dopo un avvio di stagione non brillante Antoine Brizard è cresciuto molto in personalità, e ora che ha il sestetto titolare a pieno regime si diverte molto. E poi attenti al suo servizio e ai suoi muri, sempre precisi e invadenti.

    Condizione 3 stelle. Stagione sfortunata quella degli emiliani, che a turno hanno perso un po’ tutti i titolari; proprio ora che sembrava aver risolto i problemi ecco l’ennesimo guaio, nella fattispecie alla caviglia di Leal. Difficile che senza lui in campo Piacenza possa trovare la forza di impensierire la corazzata Perugia.

    ITAS TRENTINO 4 stelle

    Battuta 4 stelle. Michieletto e Kaziyski sono fonte di punti, ma rispetto a Perugia manca un po’ di potenza, anche se una delle chiavi di questa squadra è proprio la capacità di alternare continuamente battute forti a battute tattiche. Importante sarà il contributo alla causa di Lisinac e Lavia.

    Ricezione 5 stelle. È il fondamentale chiave per questa Trento, perché fintanto che la palla arriva a Sbertoli con continuità il palleggiatore ex Milano ha la possibilità di far viaggiare i suoi a un ritmo davvero elevato. Lavia e Michieletto sono giocatori molto tecnici e ben portati nel fondamentale, in mezzo a loro cresce in maniera esponenziale il giovane Laurenzano: riuscirà a gestire la pressione del grande evento?

    Attacco 5 stelle. Quando la ricezione gira bene il gioco di Trento è forse quello che piace di più, con un uso continuo dei centrali e della pipe. Bene anche Kaziyski, che da opposto non risparmia potenza nei suoi colpi. Da vedere al centro il rientro di Lisinac, dopo la sosta dovuta a problemi di schiena, e la tenuta di Lavia, quest’anno meno continuo nel rendimento rispetto l’anno scorso.

    Muro 5 stelle. Il duo serbo al centro della rete è garanzia di qualità e quantità, con Podrascanin più bravo nel muro a lettura e Lisinac devastante quando arriva a raddoppiare. In posto 4 Michieletto e Lavia sono sempre difficili da superare, è in zona 2 che nascono le difficoltà ed è lì che Sbertoli deve ricordarsi di non cercare solo altezza, ma anche il giusto piano di rimbalzo con le mani.

    Palleggio 4 stelle. Giocatore sempre caratterizzato da tanta grinta e una innata capacità difensiva, Riccardo Sbertoli è molto abile a sfruttare le vie centrali del campo togliendo pressione ai laterali. Però quando la ricezione cala fatica a riprendere in mano le chiavi della distribuzione trentina.

    Condizione 4 stelle. Qualcuno potrebbe chiamarla bella ma non vincente, visto che negli ultimi due anni la squadra di Lorenzetti si è portata a casa fin qui solo una Supercoppa, a fronte di tante finali perse. E questo potrebbe essere un fattore purtroppo chiave nella testa di una squadra che sulla carta ha già un piede in finale. Riuscirà Trento a trovare quella continuità di rendimento che la fa bella, molto bella, ma solo a sprazzi?

    ALLIANZ MILANO 3 stelle

    Battuta 3 stelle. Delle quattro finaliste è indubbiamente la squadra con meno potenza al servizio, ma non per questo parte sconfitta contro Trento. Ishikawa, Patry e Porro sanno sempre impensierire gli avversari dai nove metri, e il Loser visto nelle ultime partite potrebbe essere l’arma in più per portare l’assalto al fortino Itas.

    Ricezione 4 stelle. Va meglio in ricezione Milano, anche se in alcuni momenti delle partite spesso subisce dei black out importanti in cui prende filotti di punti. Il libero Pesaresi sembra essersi ripreso dopo un periodo di difficoltà, meglio Ishikawa, ma ci vorrà sostegno anche da uno fra Mergarejo ed Ebadipour per garantire palloni giocabili a Porro.

    Attacco 4 stelle. Se Patry nelle ultime uscite ha alzato il suo livello tornando su percentuali più consone ad un giocatore del suo lignaggio, serve una alternativa in banda a Ishikawa, che troppo spesso finisce per essere il giocatore più servito dal match. Al centro bene Vitelli e soprattutto Loser che, affinata l’intesa con Porro, sta facendo vedere colpi degni della sua classe.

    Muro 4 stelle. Non è fra le prime della classe, ma in alcune occasioni, come nella partita di regular season con Modena, ha saputo essere letale. Paga un po’ i centimetri mancanti a Porro e Ishikawa su tutti, ma anche se magari mura qualcosa in meno delle altre il lavoro di correlazione muro-difesa allestito da Piazza è di primissimo livello. E non va dimenticato che in panchina c’è Piano, sempre ottimo quando servono esperienza e capacità di lettura.

    Palleggio 4 stelle. Paolo Porro non ha il palmares degli altri quattro, ma la sensazione è che il giovane palleggiatore stia lavorando duramente per raggiungere il livello degli altri tre. La palla in posto 4 piace molto come tensione e velocità, sembra esserci invece poco feeling con Patry, ma sarà da lì che passeranno i palloni chiave per provare a battere Trento. Migliorato molto il feeling con i centrali, ottimo l’uso della pipe.

    Condizione 4 stelle. Dopo la bella vittoria con Civitanova nei quarti, Milano non ha pressione addosso e questo potrebbe aiutarla almeno inizialmente. Qualcosa però manca in un sestetto che si sa come parte ma non si sa come finisce, visti gli avvicendamenti che spesso riguardano i centrali e gli schiacciatori. Basteranno la voglia di stupire e un’ottima organizzazione per fare lo sgambetto a Trento? LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Plotnytskyi indemoniato, crolla Ngapeth

    Di Paolo Cozzi

    Weekend intenso quello appena concluso in Superlega, con in palio punti pesanti sia in chiave Play Off che, soprattutto, in chiave salvezza. Ed ecco allora ben cinque partite finire al tie break! L’unica che come sempre fa un campionato a parte è Perugia, che continua la sua marcia tritasassi e vince facile con Cisterna, facendo molto turn over anche in vista delle Final Four di Del Monte Coppa Italia che andranno in scena il prossimo week end.

    Ma veniamo alle pagelle delle singole partite, partendo proprio dagli umbri.

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    Perugia-Cisterna. Con l’attacco che viaggia allo stratosferico valore di 64% Perugia è praticamente inarrestabile, con Plotnytskyi (voto 9) letteralmente indemoniato sotto rete. Bene anche Leon (voto 7), fermato per precauzione a fine secondo set. Il muro è come sempre solido e ben organizzato, con Flavio (voto 7,5) che ne mette a segno ben quattro.

    Per i pontini, che devono anche sopperire alla mancanza di Baranowicz, non basta una discreta prova in ricezione, ma la squadra di Soli esce comunque a testa alta dalla tana della capolista, con Dirlic (voto 6,5) che appare in ripresa dopo qualche settimana di appannamento. A faticare sono Zingel (voto 4,5) e Rossi (voto 5), mentre mostra colpi interessanti il cubano Gutierrez (voto 6).

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    Verona-Modena. Avanti due set a zero, Modena è brava a riaprire la partita, ma alla lunga la verve di Sapozhkov (voto 8,5) regala i due punti ai veneti. In una gara in cui la ricezione veneta è non pervenuta, è bravo Spirito (voto 7,5) a gestire le sue bocche da fuoco laterali: Mozic (voto 8) piace di più del maliano Keita (voto 6), che in ricezione è molto cercato e fatica davvero oltre ogni limite.

    Modena mura meglio del solito, con il veterano Stankovic (voto 8) grande protagonista nel fondamentale e anche in attacco. Se Lagumdzija (voto 7) sorprende per la capacità di chiudere il match senza errori e murate subite, crolla Ngapeth (voto 4,5) che fra muri, errori in attacco e battuta regala in pratica 19 punti… Va detto però che ormai la squadra è conscia del proprio livello ed è brava a recuperare il match.

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    Milano-Trento. Un’Allianz Cloud stracolma sogna lo sgambetto ai trentini, ma proprio sul più bello Milano si inceppa in attacco e ricezione. Mergarejo (voto 4,5) non entra mai in partita, meglio Ebadipour (voto 6) che però manca nei momenti caldi. Ishikawa (voto 7,5) si prodiga e dalla pipe è letale, ma alla lunga cala anche lui. Bene infine Loser (voto 7), sempre attento a centro rete.

    Trento soffre ma sa rialzarsi, con il trio laterale che ha un Kaziyski (voto 7,5) altalenante per gran parte del match prima di spaccare il tie break con una serie al servizio infinita. Molto bene Michieletto (voto 8), che nei momenti caldi si fa trovare presente, fatica invece di più Lavia (voto 6) che nei primi tre set sembra latitante, ma poi impatta gli ultimi due da grande campione quale è!

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    Civitanova-Piacenza. Due set orribili per i padroni di casa, presi a pallate da Piacenza, poi Zaytsev (voto 7,5) suona la carica e con lui cresce anche Chinenyeze (voto 7), perentorio al centro ma sempre in difficoltà a muro. Per uno Yant (voto 7) positivo stecca invece Gabi Garcia (voto 5) quando viene chiamato in causa. Tutta la ricezione è però in grosse difficoltà e anche Nikolov (voto 5,5), pur mostrando lampi di classe assoluta, fatica davvero troppo.

    Piacenza bellissima per due set, compatta a muro e letale al servizio con un Brizard (voto 7) sempre attento nelle scelte. Devastante Romanò (voto 6,5) al servizio, ma in attacco è sottotono. Chi non sbaglia il match contro la ex squadra è Simon (voto 8) che come sempre giganteggia al centro della rete. Esce per infortunio, ma non brilla nel match Leal (voto 5), apparso ancora molto altalenante; la sua assenza nel tie break, però, costa comunque la vittoria agli emiliani.

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    Monza-Padova. Una Monza incerottata dimostra una atavica fatica nel giocare contro le piccole e regala due punti preziosi a Padova. Zimmermann (voto 5,5), contro la sua ex squadra, fa chiudere i suoi con il 56% in attacco, ma qualcosa manca nei momenti chiave. A un Galassi (voto 7,5) impeccabile al centro della rete fa da contraltare uno Szwarc (voto 4,5) che in partita proprio non ci entra. Bene il rientro di Davyskiba (voto 7), recuperato dopo l’infortunio alla caviglia.

    Padova si aggrappa ai muri di Volpato (voto 7,5) e alla voglia di emergere di Gardini (voto 7,5) per issarsi al tie break e prendere due punti con il cuore. Se Crosato (voto 5) non convince al centro, si esalta invece il giapponese Takahashi (voto 8), che con una prova maiuscola regala mezza salvezza alla sua società.

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    Taranto-Siena. Vittoria preziosa ma non salvifica quella di Taranto, che mette in mostra un ottimo Alletti (voto 8) a muro e un Antonov (voto 8,5) impeccabile in attacco e perfetto in seconda linea. Chi stecca è il canadese Loeppky (voto 5), mentre Lawani (voto 7) si fa carico dei palloni pesanti. Bene infine il greco Andreopoulos (voto 7,5), giovane carneade che vive una serata di gloria.

    Siena lavora bene a muro, ma in attacco paga la poca precisione del regista Finoli (voto 5). Il jolly di giornata è Raffaelli (voto 7,5), mentre stecca la partita Van Garderen (voto 5) poco incisivo in attacco e in ricezione. Fa meglio il polacco Bartman (voto 6,5) ma alla lunga viene fuori la sua condizione fisica precaria. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Giannelli trascinatore, Dirlic spuntato. Sapozhkov, che impatto!

    Di Paolo Cozzi

    Ci sono volute ben 19 partite di Superlega per trovare una squadra capace di impensierire la capolista Perugia. Alla fine Trento ci è riuscita, ma si deve comunque accontentare di un punto, in un match molto fisico nel quale la Sir è sì stata costretta al tie break, dando però sensazione nel corso della partita di rimanere uno squadrone che ha mille risorse per riuscire a tirarsi fuori dalle situazioni più complicate.

    Continua la sua corsa anche Modena, che fatica ma tiene a bada la voglia di impresa di una Taranto sempre più con un piede nel baratro della retrocessione. Riparte Piacenza, che si impone su una Milano mai doma, e va a caccia del quarto posto in griglia Play Off insieme a Verona, che sul difficile campo di Padova domina per due set prima di subire la rimonta patavina, rimasta però incompiuta. Infine, nello scontro diretto di Cisterna, vittoria chiave per Monza che – seppur per l’ennesima volta in formazione rimaneggiata – riesce a spingersi oltre ogni problematica e a prendersi 3 punti che valgono una stagione.

    Ma veniamo alle pagelle dei singoli match, partendo dalla piacevole sfida della BLM Group Arena.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Trento-Perugia. Un super Michieletto (voto 7), ben coadiuvato da un Podrascanin eccellente (voto 7,5), prova a spingere i suoi all’impresa; la sensazione finale è però che Trento abbia sì nelle corde il livello di gioco di Perugia, ma non ancora la continuità di rendimento nel corso del match. Se la ricezione fatica a dismisura, con un Laurenzano (voto 5) insolitamente impreciso, ecco che anche l’attacco ne risente, con Kaziyski (voto 6) fermo ad un misero 37% e Lavia (voto 5,5) che non trova il guizzo vincente, anche se tiene molto bene in ricezione.

    Perugia, comandata alla perfezione da un Giannelli (voto 8) sempre più spettacolare e trascinatore assoluto, si affida a muro e servizio per scardinare le certezze avversarie, ma per una volta lascia intravedere qualche scricchiolio, specie nel numero di errori gratuiti. Herrera (voto 8) è il best scorer del match capace di spaccare il match con 8 ace, ma è anche il giocatore che in attacco regala 5 errori e prende 4 murate. Meglio in prima linea fa Leon (voto 7,5), che ha uno strapotere fisico imbarazzante, ma in ricezione subisce parecchio. Chi fatica ancora una volta è Semeniuk (voto 5), che appare ancora lontano dai suoi standard.

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    Modena-Taranto. Non basta un eccellente 58% in attacco a Modena per chiudere in tre set un match in cui Bruno (voto 7) alterna con sapienza le sue bocche da fuoco, trovando risposte importanti da Rinaldi (voto 8) e Sanguinetti (voto 7), autori di una prova davvero convincente. Segnali di risveglio anche da parte di Ngapeth (voto 7,5), che chiude con 15 punti una prestazione sontuosa in tutti i fondamentali.

    Senza bomber Stefani e Loeppky, Taranto prova senza timori reverenziali a strappare un punto vitale per la classifica, ma la ricezione obbliga Falaschi (voto 5,5) ad un gioco scontato che alla lunga non rende. Se Antonov (voto 5,5) rimane molto ai margini del gioco, piace Lawani (voto 7,5), che da solo schiaccia il 50% dei palloni di Falaschi, mentre buca completamente la partita Alletti (voto 4) facendo perdere a Taranto uno dei suoi uomini migliori a muro.

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    Padova-Verona. Due set da incubo per i patavini, che sentono la tensione di dover fare punti, poi la bella rimonta che però alla fine porta solo un punticino, per quanto preziosissimo, nelle casse di Padova. Eroe di giornata il giovane figlio d’arte Gardini (voto 6,5) che, sebbene bersagliato in ricezione, riesce a dare un contributo determinante in attacco a partire dal terzo set. Chi sbaglia invece partita è Petkovic (voto 4,5), falloso a dismisura, e con lui Asparuhov (voto 4), sparito presto dai radar del match. Un plauso a Guzzo (voto 7,5) che, entrato nel momento più difficile, offre sicurezza a Saitta (voto 6).

    La Verona dei bombardieri Keita (voto 7) e Mozic (voto 7,5) dopo due set ottimi si incarta in ricezione, con Magalini (voto 4,5) che subisce ben nove ace. Ma proprio quando sembra pronta alla resa, ecco che Stoytchev pesca dalla panchina Sapozhkov (voto 8), che contro uno dei peggior muri della serie A fa letteralmente quello che vuole fino a spingere i suoi alla vittoria.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Piacenza-Milano. Coach Botti, oltre a Leal (voto 7,5), ritrova finalmente anche Lucarelli (voto 7) e non spreca la chance di provare a raggiungere Civitanova al quarto posto (in attesa del recupero con Siena). La ricezione permette a Brizard (voto 7) di far correre i suoi attaccanti, e finalmente anche Romanò (voto 8) torna ad essere grande protagonista e trascinatore della squadra. Unico sottotono Caneschi (voto 5) che non riesce ad incidere nel match.

    Milano fatica tanto, troppo, in ricezione con Pesaresi (voto 5) e anche a muro, fondamentale in cui invece spesso ha dominato in questa stagione. Se Patry (voto 7) dà segnali di crescita confortanti, crolla invece Mergarejo (voto 4,5) e manca il consueto apporto al centro di Vitelli (voto 5,5), ben limitato in attacco e in difficoltà a muro.

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    Cisterna-Monza. Continua il girone di ritorno infernale della Top Volley, che dopo un inizio di stagione brillante paga una panchina cortissima e si ritrova fuori dai play off. Con un Dirlic (voto 5) spuntato, è Sedlacek (voto 7,5) a caricarsi la squadra sulle spalle, ma la ricezione zoppica con Catania (voto 5) e anche Baranowicz (voto 5,5) finisce per perdere lucidità.

    Capolavoro invece per Monza che, ancora una volta in formazione rimaneggiata per l’assenza di Davyskiba, trova in Maar (voto 7) e Szwarc (voto 8) la forza fisica per gettare il cuore oltre l’ostacolo. Piace molto in questo finale di stagione anche Zimmermann (voto 7,5), che appare molto cresciuto soprattutto nel gioco al centro. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Rychlicki e Patry tornano decisivi, soffre Scanferla

    Di Paolo Cozzi

    Prosegue il dominio incontrastato sul campionato di Superlega maschile della capolista Perugia, che continua imperterrita la sua corsa in solitaria; alle sue spalle – ma distanziate di ben 19 punti – veleggiano Trento e Modena, mentre sussulti arrivano da una Lube finalmente vincente e da una Verona potente e lucida contro Monza. Se Milano conquista punti preziosi in chiave Play Off, sembra avere finito la benzina Cisterna, mentre alle sue spalle la lotta salvezza rimane immutata con tre squadre in un solo punto a cercare di evitare la retrocessione.

    Ma veniamo alle pagelle del week-end.

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    Perugia-Piacenza. Soffre per un set e mezzo la capolista di fronte ad una Piacenza ancora in convalescenza che, trascinata da Simon (voto 8) e a tratti da Leal (voto 6), fa tremare i tifosi al PalaBarton. Peccato però che alla lunga la ricezione non tenga, con Scanferla (voto 5) preso di mira dai battitori perugini e un Romanò (voto 5) che nelle ultime gare sembra aver tirato il fiato dopo mesi ad alto livello. Dall’altra parte, con un Semeniuk (voto 5,5) ancora non esaltante, Giannelli (voto 7) trova fluidità di gioco con Plotnytskyi (voto 7,5) e Rychlicki (voto 8), che dopo un gennaio sottotono torna grande protagonista in attacco.

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    Taranto-Trento. Una coriacea Taranto ancora una volta mostra sprazzi di buon gioco, ma alla fine si ritrova con in mano un pugno di mosche e tanti rimpianti. Falaschi (voto 6,5) esalta i suoi attaccanti che chiudono con il 54%, ma nei momenti caldi manca un faro cui dare i palloni che scottano. Bene Lawani (voto 7), più in difficoltà Loeppky, punto di riferimento della battuta avversaria. Trento continua a spremere le 38 primavere di Kaziyski (voto 8), ma è proprio il campione bulgaro il top scorer del match, ben supportato da Michieletto (voto 7,5) e da uno Sbertoli (voto 7) sempre lucido nello smarcare a turno i suoi attaccanti e pericoloso nei suoi turni di servizio.

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    Modena-Siena. La voglia di rivalsa di tanti ex modenesi obbliga i canarini a lottare fino all’ultimo per continuare a sognare il terzo posto. Bruno (voto 7) scalda le mani dei centrali (voto 7,5 a Sanguinetti e Stankovic) che rispondono presente sia in attacco che a muro, fondamentale che per una volta diventa punto di forza di una squadra che aspetta il ritorno in condizione di Ngapeth (voto 5) per sognare ancora più in grande, sorretta in seconda linea da un Rossini (voto 8) semplicemente monumentale.

    Ci provano a più riprese Van Garderen (voto 6,5) e Petric (voto 5) a fare lo sgambetto alla loro ex squadra, ma nei momenti caldi Siena paga la giornata pessima di Pereyra (voto 5) e cosi anche i 4 muri dell’altro ex Mazzone (voto 6,5) passano in secondo piano.

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    Monza-Verona. Fino al 21-18 del primo set Monza sembra in controllo, poi una difesa facile ciccata da Di Martino (voto 6) rilancia le ambizioni di Verona che per due set, spinta da un Mozic (voto 8) brillante e un Magalini (voto 7) dai colpi interessanti, riesce a mettere in scacco la ricezione di una Monza in difficoltà con Federici (voto 5) in seconda linea e con Szwarc (voto 4,5) in prima linea. E proprio quando Davyskiba (voto 7) sembra suonare la carica a fine terzo set ecco l’infortunio alla caviglia che spegne le velleità della Vero Volley, che perde fiducia e muro e finisce per soccombere alle bordate di un Keita (voto 6,5) molto falloso ad inizio match.

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    Milano-Padova. Nel derby dei giapponesi d’Italia è Ishikawa (voto 8) ad avere la meglio e a regalare alla sua Milano tre punti preziosi per il posizionamento play off. Con lui finalmente l’acuto di Patry (voto 8,5), mai così determinante quest’anno, e un plauso a Loser (voto 7,5), che dopo un avvio di stagione in sordina sta mettendo in mostra tutto il suo valore sia in attacco che a muro. Foto Lega Pallavolo Serie AMilano-Padova. Nel derby dei giapponesi d’Italia è Ishikawa (voto 8) ad avere la meglio e a regalare alla sua Milano tre punti preziosi per il posizionamento play off. Con lui finalmente l’acuto di Patry (voto 8,5), mai così determinante quest’anno, e un plauso a Loser (voto 7,5), che dopo un avvio di stagione in sordina sta mettendo in mostra tutto il suo valore sia in attacco che a muro.

    Padova soccombe nei confronti di Milano in tutti i fondamentali, ma è soprattutto a muro che ancora una volta soffre, con Canella (voto 5,5) e Crosato (voto 6) in netta difficoltà. Se Petkovic (voto 6,5) fa tanta quantità, il giapponese Takahashi (voto 6) ci mette anche qualità, ma con Asparuhov (voto 5) in giornata no la strada si fa subito in salita per una squadra che dovrà aggrapparsi alla massima serie con i denti nei prossimi match.

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    Civitanova-Cisterna. Ritrova una vittoria la Lube che, dopo un primo set “horribilis” che le spalanca le porte degli inferi, riesce a rialzarsi dal quasi ko e a portare a casa una vittoria che non scaccia certo la crisi, ma permetterà di lavorare in palestra con maggior serenità. Se Gabi Garcia (voto 4,5) spreca l’ennesima occasione, torna a essere decisivo Yant (voto 7,5), ben coadiuvato dal giovane campione bulgaro Nikolov (voto 7,5). Fatica enormemente il muro, con il francese Chinenyeze (voto 6,5) ancora troppo lontano dai suoi standard.

    Cisterna, che dopo una partenza a razzo in Superlega fatica ora parecchio, può affidarsi solo alla verve di Dirlic (voto 6,5) e alla regolarità di Sedlacek (voto 7), mentre paga un Bayram (voto 5) sottotono e la giornata complicata di Rossi (voto 5) al centro della rete. LEGGI TUTTO