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    Del Monte Coppa Italia: Trento e Perugia favorite, ma occhio alle sorprese…

    Il countdown ormai è agli sgoccioli e mancano sempre meno ore alla Final Four di Del Monte Coppa Italia, primo grande evento di questo 2024 che, in una sorta di crescendo rossiniano, ci porterà poi alle Finali scudetto, alla VNL e infine alle Olimpiadi di Parigi 2024. A Bologna scenderanno in campo 4 top team pronti a darsi battaglia, con Trento e Perugia sulla carta favorite, e Monza e Milano a svolgere il ruolo di outsider, ma decise a vendere cara la pelle e a provare a far saltare gli ingranaggi ormai collaudati delle due capofila della nostra Superlega.

    Ma come giocano le 4 semifinaliste? Quali sono i loro punti di forza e i punti deboli? Scopriamolo insieme partendo dal primo match di sabato 27 gennaio.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Itas Trentino. La squadra trentina, nonostante il cambio di allenatore, ha dimostrato di aver subito assimilato la filosofia di gioco di coach Soli, e a dispetto della stanchezza che ha accompagnato i tanti nazionali ad inizio stagione ha concesso pochissimo agli avversari. Sbertoli ha ormai saldamente in mano questo gruppo, in cui Michieletto è la punta di diamante, Lavia l’elemento di equilibrio e Rychlicki la sorpresa, perché dopo una stagione con più ombre che luci in terra umbra sembra essere tornato a livelli davvero alti di rendimento.

    Al servizio Trento ha buona varietà di colpi, anche se forse le manca un giocatore di potenza pura dai nove metri; bene la ricezione, con il giovane e talentuoso Laurenzano pronto a dar man forte ai due azzurri. E proprio la ricezione è il termometro di questa squadra, perché con ricezione positiva Sbertoli è molto bravo a sviluppare il gioco nelle vie centrali (primo tempo e pipe) e ad alleggerire la pressione sui tre martelli. Centrali che sono molto bravi anche nel fondamentale di muro, punto di forza di questa squadra, in cui anche gli esterni, soprattutto in posto 4, sono ottime guide per i compagni di reparto e la difesa.

    foto Vero Volley

    Mint Vero Volley Monza. Partita forte ad inizio stagione, la squadra di coach Eccheli ha avuto una flessione nell’ultimo periodo anche a causa di numerose problematiche fisiche, non ultima la distorsione occorsa a Takahashi mercoledi sera. La squadra gioca bene e non molla mai, riuscendo sempre a tenere un buon livello di gioco, spinta dalla potenza di uno Szwarc sempre più a suo agio nel ruolo di opposto. Cachopa è l’artefice del gioco spumeggiante dei monzesi con tante azioni di 7 e super oppure sette e palla dietro per togliere riferimenti al muro avversario. Senza il giapponese, via libera al duo canadese Maar–Loeppky, che garantisce fisicità ma regala qualcosa in ricezione.

    L’attacco al centro funziona bene soprattutto con Galassi, sempre ben anticipato e con il braccio veloce; a muro invece la squadra fatica un po’, specie in P2, con una prima linea non altissima. Per battere Trento dovrà attaccare almeno con il 55% di squadra e mettere molta pressione già dal servizio, senza eccedere però in troppi gratuiti. Pesa l’assenza del giapponese, ma la squadra non ha niente da perdere e potrà giocare senza pressioni la sua prima finale di Coppa Italia.

    PRONOSTICO: Trento-Monza 3-0

    foto Sir Safety Perugia

    Sir Susa Vim Perugia. Con Leon ormai sulla via del recupero, Perugia si presenta al gran completo a queste finali, sapendo che nella gara secca ha pochi eguali. Giannelli è il termometro di questa squadra, l’uomo che con il proprio atteggiamento guida i suoi compagni a partire dalla difesa. L’intesa con i laterali è cresciuta parecchio e il Semeniuk versione 2023-24 è un giocatore che ormai ha ritrovato le sue performance d’autore. Anche Plotnytskyi sta disputando la sua miglior stagione in maglia umbra, concreto in prima linea e ottimo in seconda.

    La battuta è la prima arma di offesa di questa Perugia che può contare anche su un ottimo muro, con Flavio e Russo fra i top player mondiali. Forse paga qualcosa in posto 4 con le due bande “piccolette”, ma attenti a non chiudere il colpo, perché le mani le sanno mettere bene! In più, come dicevamo, il rientro di Leon può dare man forte alla fisicità di Ben Tara, opposto che ha già saputo prendersi responsabilità importanti negli 81 metri quadrati perugini. E non dimentichiamo il valore aggiunto di questa squadra, quell’Angelo Lorenzetti che in pochi mesi ha già vinto Supercoppa e Mondiale e che sembra essere riuscito a portare una nuova mentalità all’interno del club.

    foto Lega Pallavolo Serie A

    Allianz Milano. Milano arriva a queste finals dopo un tour de force che l’ha portata in pochi giorni prima a Civitanova e poi a Trento, facendole sprecare preziose energie extra. Ma la squadra di Piazza è team dalle mille risorse, e ultimamente è diventata una bestia nera per la stessa Perugia, sconfitta in campionato ed eliminata in maniera clamorosa l’anno scorso dai Play Off. Ishikawa è l’uomo delle palle importanti, ma il vero uomo in più di questa squadra è il centrale argentino Loser, probabilmente il miglior interprete del ruolo nel nostro campionato, con un braccio veloce e una mano raffinata che ne fanno un pericolo in attacco e al servizio.

    Servizio che è un’arma di questa squadra con Porro e Kaziyski che possono spaccare un set da un momento all’altro. E se Matej è ormai un giocatore abituato a giocare partite di un certo spessore tecnico, bisogna invece verificare la tenuta di Reggers, molto bravo a prendere il posto di uno sfortunato Dirlic, ma atteso ad un banco di prova molto importante. Per il resto aspettatevi una Milano camaleontica, che non cambia mai, e capace di cambiare più volte volto nel corso della stessa partita.

    PRONOSTICO: Perugia-Milano 3-1

    LE DICHIARAZIONI DI ALLENATORI E CAPITANI

    di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Chinenyeze uomo del giorno, sbanda Davyskiba

    Trento e Perugia avanzano a tutta forza nonostante le due insidiose trasferte di Piacenza e Modena, che mettono a nudo i limiti delle due compagini emiliane. Match combattuto quello fra Civitanova e Milano, con il quarto posto che torna ad essere di proprietà marchigiana. Riparte Monza che doma una buona Taranto, mentre Cisterna con la vittoria su Padova comincia ad intravedere un possibile ottavo posto. Bene infine Verona che piega le ultime speranze di Catania.

    Ma veniamo a quello che doveva essere il big match, e che invece si è trasformato in una debacle per i padroni di casa…

    Piacenza-Trento 1-3. Poco muro e una ricezione che fa acqua da tutte le parti, questa in sintesi la prova di Piacenza che sbaglia tanto, soprattutto con Romanò (voto 5) e Lucarelli (voto 4,5) decisamente sottotono. Si rivede Leal (voto 6) e Simon (voto 7) fa il suo al centro della rete, ma questa Piacenza è decisamente la più brutta della stagione tanto che naufraga anche Recine (voto 5).

    Trento avanza sospinta da un gran servizio e da un lucido Sbertoli (voto 7,5) che fa volare Michieletto (voto 8) e Rychlicki (voto 8) sempre più determinante in questa Trento. Rimane un po’ al palo Lavia (voto 6) non tanto per la seconda linea quanto per l’attacco dove regala ben 4 errori diretti.

    Modena-Perugia 0-3. Poco più di un allenamento per gli umbri che sbriciolano le poche certezze dei modenesi e si impongono in poco più di un’ora. I canarini subiscono 9 ace con un Gollini (voto 5) in netta difficoltà, ma con lui sbanda anche Davyskiba (voto 4) davvero irriconoscibile in attacco e ricezione. Non pervenuti anche i centrali, tranne il solo Sanguinetti (voto 6) che qualche palla mette a terra. Alla fine comunque si salva il solo Sapozhkov (voto 6,5) in una serata davvero buia per i gialloblu.

    Alle difficoltà di Modena fa da contraltare Perugia che spinta da un Giannelli (voto 8) in formato deluxe fa attaccare i suoi con il 66%. Plotnytskyi (voto 8) è l’mvp del match, ma è Semeniuk (voto 8,5) che sembra davvero un giocatore ritrovato grazie alla sapiente guida di Lorenzetti. Bene infine anche Ben Tara (voto 7) sempre più a suo agio nel nostro campionato.

    Civitanova-Milano 3-2. Partita ricca di emozioni con Civitanova che sembrava poter chiudere in tre set e invece ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per strappare una vittoria che dopo due ore sembrava in mano a Milano. L’uomo del giorno è Chinenyeze (voto 8,5) pazzesco in attacco, ma con ancora ampi margini a muro. Soffre ma resta in partita Lagumdzija (voto 6,5) mentre più fatica fanno Yant (voto 5) e Zaytsev (voto 5,5). Impatto importante per Bottolo (voto 7,5) che sfrutta alla grande la chance concessa.

    Milano, sempre pericolosa dai nove metri, rinasce spinta dai muri di Piano (voto 7) e dalla voglia di non mollare mai di un gruppo che ritrova il miglior Ishikawa (voto 6,5) ma anche un Mergarejo (voto 5) mai entrato nel match. Male Porro (voto 5,5) nei primi set, prima di ritrovare lucidità nel rush finale.

    Taranto-Monza 1-3. Una coriacea Monza doma la voglia dei pugliesi di rilanciarsi in campionato.

    E’ Lanza (voto 7) il trascinatore, ben coadiuvato da Gargiulo (voto 6,5) ma manca qualcosa a muro per allungare la partita al tie break. Anche Russell (voto 6) è più continuo del solito, dando la sensazione di una Taranto in crescita sul piano del gioco, non ancora su quello del risultato.

    Monza gioca una partita concreta, con pochi errori gratuiti e uno Szwarc (voto 8) ottimo riferimento per un Cachopa (voto 7,5) sempre più determinante. Bene anche Maar (voto 7,5) che non si fa distrarre dalle tante voci di mercato e bene Galassi (voto 7,5) che domina al centro della rete.

    Verona-Catania 3-1. Tanta fisicità in questa Verona che guidata dalla staffetta Amin (voto 8) e Keita (voto 7) trova anche la buona verve di un Mosca (voto 7,5) finalmente servito con continuità al centro. In una giornata di gloria per tutti stecca un po’ in attacco Dzavoronok (voto 6) che però si rifà alla grande in ricezione e al servizio.

    Per Catania soliti problemi in ricezione e a muro con Massari (voto 5) ben contenuto e Randazzo (voto 5,5) che alla lunga non riesce ad incidere. Come sempre si salva Buchegger (voto 7,5) autentico faro in una squadra che per una volta trova buon gioco anche nelle vie centrali del campo.

    Cisterna-Padova 3-1. Sente aria di play off una bella Cisterna che si aggrappa si a bomber Faure (voto 8) , ma che trova anche tanta qualità anche in Bayram (voto 7,5) puntuale e preciso in tutti i fondamentali. E finalmente si rivede Mazzone(voto 7) ottimamente servito da un Baranowicz (voto 9) che fa splendere il suo indiscusso talento.

    Padova prova la linea azzurra con Gardini (voto 5,5) e Porro (voto 5,5) ma alla lunga pagano tanto in ricezione ed in continuità. Qualche aiuto timido arriva da Gabi (voto 6) e dal rientrante Stefani (voto 6,5) finalmente tornato a calcare un taraflex di Superlega.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Reggers mattatore, giornata no per Zaytsev e Lagumdzija

    Terza giornata di campionato che lancia ancora di più il terzetto al comando, ormai irraggiungibile per le altre e apre la corsa alla quarta posizione con Milano che sembra in rampa di lancio per il decollo vincente. Rallentano Civitanova e Monza, riparte Modena che dopo una settimana Horribilis non è certo fuori dalle sabbie mobili (sarebbe un grave errore pensare di aver sistemato tutto con una vittoria) ma dimostra che spogliatoio, staff e società remano tutti dalla stessa parte. In coda guizzo di Taranto che lentamente sembra trovare quel gioco che le è mancato per gran parte della stagione.

    Ma veniamo ai singoli match.

    Trento-Verona 3-1. Tanta ricezione e una infinità di muri, questa la chiave della capolista per vincere il derby scaligero. Rychlicki (voto 8) è una costante positiva della stagione, Michieletto (voto 7,5) è in gran forma e Podrascanin (voto 8) mette a referto ben 7 muri. Insomma se anche Lavia (voto 5,5) si prende una giornata di riposo nessuno se ne accorge.

    Verona ci crede e ci prova, ma paga un attacco sottotono con il solo Keita (voto 6,5) che si avvicina al 50%. In difficoltà anche Mozic (voto 5,5) e soprattutto Dzavoronok (voto 4,5) che fallisce la prova dell’ex. Male anche Spirito (voto 5) che nonostante una discreta ricezione non riesce a mettere in scacco il muro trentino.

    Perugia-Civitanova 3-0. Una perfetta Perugia (ma non ditelo a coach Lorenzetti!) si dimostra terrificante dai 9 metri e in attacco, non lasciando scampo ad una Civitanova certamente scossa dal lutto che ha colpito Balaso (cui va il mio pensiero e il mio abbraccio) ma anche con le polveri bagnate. Ben Tara (voto 8) è sempre più sicuro, Plotnytskyi (voto 8,5) un robot sia al servizio che in ricezione. Qualche problema per Semeniuk (voto 5,5) in attacco  e la solita prova di sostanza di Flavio (voto 7,5) e Russo (voto 7,5) finalmente recuperato appieno.

    I marchigiani sbandano in ricezione ma trovano in Chinenyeze (voto 7) l’unico baluardo offensivo. Male Zaytsev (voto 5) murato ben 5 volte e male Lagumdzija (voto 5) con 4 errori diretti. Soffre paurosamente Yant (voto 4,5) ancora una volta bersagliato in ricezione dove subisce 5 ace. Una squadra che dopo l’annuncio che Blengini sarà allenatore della Bulgaria sembra aver perso quella unità di intenti e di gioco mostrata nella prima parte di stagione.

    Milano-Cisterna 3-0. Vittoria convincente contro la propria bestia nera e Civitanova raggiunta…non potrebbe chiedere di più ai suoi ragazzi coach Piazza che si gode un Reggers (voto 8) mattatore e un Loser (voto 8,5) attualmente miglior centrale del campionato. Con un Porro (voto 7) ispirato si rivede anche un positivo Ishikawa (voto 7,5) che scalda il motore per il finale di stagione.

    Cisterna mostra i soliti limiti in ricezione e stavolta non basta Baranowicz (voto 6) ad esaltare gli attaccanti. Faure (voto 7) resta la bocca da fuoco numero 1, gira anche Ramon (voto 5,5) pur faticando in seconda linea mentre è più macchinoso Bayram (voto 5).

    Monza-Modena 2-3. Una Monza incerottata non riesce a frenare una Modena che gioca bene per due set trainata da quei ”vecchietti” messi troppo presto sotto l’occhio indagatore dei tifosi e decisivi anche al tie break. Cachopa (voto 6,5) con il giapponese Takahashi (voto 4,5) sparito presto dal campo si affida alla triade canadese con Loeppky (voto 7,5) migliore e Maar (voto 5,5) leggermente al di sotto delle sue potenzialità. Non piace Di Martino (voto 5) troppo in difficoltà a muro e in attacco.

    Modena sfrutta la voglia dell’ex Davyskiba (voto 8), i muri di Stankovic (voto 6,5) e la potenza di uno Sapozhkov (voto 7) andato in calando nel match. Bruno (voto 7,5) perfetto per due set si spegne nel terzo prima di riaccendersi quando la battaglia si fa dura, Sanguinetti (voto 5) appare spaesato in mezzo alla rete e spreca salti su Di Martino troppo spesso.

    Padova-Taranto 2-3. Partita tirata con in palio punti importanti e primo squillo fuori casa per Travica contro la “sua” Padova. I patavini non giocano male, e sbagliano davvero poco in attacco, ma in ricezione soffrono troppo con Gardini (voto 5,5) davvero in difficoltà. Meglio Desmet (voto 6) e per una volta trascinatore Gabi (voto 7) autore di 17 punti.

    Taranto si aggrappa alla potenza di Russell (voto 7,5) e all’esperienza di Lanza (voto 8) alla sua miglior partita stagionale con numeri da bomber di razza. Ottimo anche Gargiulo (voto 8) mentre fatica Hendrix (voto 5,5) sottotono dopo un inizio stagione importante.

    Catania-Piacenza 1-3. Ancora una sconfitta per Catania, sempre più fanalino della Superlega, che continua a pagare una ricezione non di livello e un muro deficitario. Buchegger (voto 7,5) meriterebbe un monumento, ma predica nel deserto dove Massari (voto 5) si ferma al 33%. Meglio Randazzo (voto 6,5) che spinge tanto anche al servizio, ma senza muro e contrattacco diventa difficile rimanere positivi.

    Piacenza si gode un Recine (voto 8) ormai titolare di diritto e un Romanò (voto 6,5) che pian pianino sta ritrovando ritmo e colpi. Ottima la prova di Brizard (voto 7,5) autore di 5 muri che si prende lo sfizio di fare più punti di un Ricci (voto 5) che sciupa l’occasione.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Balaso torna protagonista, Plotnytskyi si scioglie

    E alla fine l’impossibile divenne possibile nei Play Off Scudetto di Superlega. Lo sport ancora una volta ci ricorda che sulla carta c’è un team più forte, più appariscente, costruito per vincere tutto – in questo caso Perugia – ma che la carta in campo non va… in campo vanno il cuore, la grinta, l’atteggiamento, la voglia di stupire, e in questo Milano non è seconda a nessuno. E così ecco spiegato il sorprendente risultato di Gara 5 dei quarti, in cui l’Allianz, vittima sacrificale designata, decide di ribellarsi alle gerarchie e con un fantastico lavoro di squadra, soprattutto in battuta e difesa, costruisce il suo capolavoro perfetto. Ne parliamo, come sempre, nel nostro pagellone.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Perugia-Milano. Ishikawa (voto 9) diventa il condottiero senza macchia e senza paura che, seppur non perfetto in attacco, non si tira indietro e risulta determinante dai 9 metri e in ricezione; Mergarejo (voto 7,5) fatica ancora di più in attacco, dove ha solo un modesto 29%, ma dà la sensazione di essere ovunque nel campo e nei momenti chiave non trema. Porro (voto 8) continua la sua crescita e diventa la luce pulsante della squadra, capace di cambiare ritmo al match con le sue alzate veloci e i suoi servizi micidiali. Con un Loser (voto 7,5) sempre positivo al centro della rete, Milano riesce anche a sopperire ad un Patry (voto 5,5) che proprio non ne vuol sapere di chiudere una partita sopra il 40% in attacco.

    In casa perugina, lo spettro di una stagione fallimentare aleggia sul Pala Barton dalla sconfitta di Champions League: proprio quando sembra poter essere chiuso in uno spogliatoio almeno fino a fine stagione, ecco che in un attimo paure ed incertezze deflagrano con violenza e dal secondo set Perugia torna in balia di spettri che solo i giocatori vedono. Herrera (voto 6) mostra colpi importanti, ma anche una serie di errori gratuiti troppo pesanti per un top team; Plotnytskyi (voto 5), titolare nel momento più complicato, si scioglie come neve al sole di primavera e resta ai margini di un match che lo vede non incidere neanche dalla linea dei 9 metri.

    Semeniuk (voto 5,5) gioca forse la miglior partita degli ultimi due mesi, ma è comunque lontano parente del campione ammirato con lo Zaksa nelle scorse stagioni, e Leon (voto 5) rimane ai margini del match simbolo di una Perugia che, dopo il ko di Coppa, non sa da che parte voltarsi. Ci prova Giannelli (voto 5,5) a scuotere i suoi, ma anche il golden boy della nostra nazionale alla lunga appare stanco e poco lucido, specie nel gestire alcune transizioni di contrattacco.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Civitanova-Verona. Stacca il pass per le semifinali una Lube data per morta troppo presto e che con il nuovo assetto sembra aver rilanciato le sue ambizioni. Se Yant (voto 8) è il migliore in campo, molto lo deve ad un Balaso (voto 8,5) finalmente tornato grande protagonista in seconda linea, ben coadiuvato da uno Zaytsev (voto 7) che magari fatica un po’ di più da posto 4, ma è uno di quei giocatori che quando c’è da lottare non si tira mai indietro. E con la ricezione finalmente puntellata ecco che De Cecco (voto 7,5) può tornare a creare con il suo estro e ad esaltare un Nikolov (voto 8) sempre più bellissima realtà di questa Civitanova.

    Verona si smarrisce sul più bello e, nonostante una buona prova corale, manca il guizzo finale soprattutto al servizio. Ancora una volta le scelte di Spirito (voto 6) premiano solo i tre laterali, con Keita (voto 7) bravo anche in ricezione e Mozic (voto 7) imperioso anche a muro. Ma una squadra che gioca pressoché senza centrali (voto 4,5) alla lunga diventa prevedibile, e così alla fine anche Sapozhkov (voto 6,5) deve alzare bandiera bianca.

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    Modena-Piacenza. Sulle ali dell’euforia per la vittoria in coppa Cev, Modena parte a razzo e sembra in grado di chiudere il match prima che stanchezza e un super Lucarelli (voto 8,5) la condannino all’inferno sportivo. Il trio di banda torna a splendere come nella notte belga, con un Ngapeth (voto 6,5) determinato ma anche molto falloso. Rinaldi (voto 6,5) per due set è straripante e anche Lagumdzija (voto 6,5) ci prova con tutta l’anima. Artefice dei primi due set è Bruno (voto 6), che però alla lunga paga l’infortunio di Gara 4 e i 9 set giocati in poco più di 72 ore.

    Piacenza è brava a non scollarsi e a rimanere in partita, pronta a spingere ed azzannare appena l’avversario cala di intensità. La ricezione non è delle migliori con uno Scanferla (voto 5,5) in difficoltà, ma Brizard (voto 7) è bravo a forzare con Simon (voto 7,5) che a muro risulta invalicabile. Se Leal chiude sottotono (voto 5,5), cresce nei momenti importanti Romanò (voto 7,5), che diventa una ottima alternativa nel gioco piacentino.

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Porro in versione deluxe, Gaggini fatica

    Continuano a stupire e a farci emozionare i quarti di finale dei Play Off di Superlega, con ben tre serie che si risolveranno a Gara 5 e la sola Trento ad aver strappato il biglietto per le semifinali. Era davvero da tanti anni che non si assisteva a dei quarti così aperti, ma il risultato che indubbiamente colpisce di più è la vittoria di Milano su Perugia, con i meneghini capaci di fermare per la seconda volta quella che fino a 15 giorni fa sembrava una vera e propria corazzata. Altro fattore da segnalare sono i palazzetti finalmente pieni di appassionati e i buoni incassi ottenuti dalle società, che di questi tempi non fanno mai male! Ma analizziamo le partite del weekend nel nostro pagellone.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Milano-Perugia. Una Allianz Cloud estasiata spinge i propri beniamini oltre ogni limite e cosi Milano, guidata in regia da un Porro (voto 9) in versione deluxe al palleggio e al servizio, dimostra ancora una volta quando possa essere imprevedibile lo sport. Con lui brillano Mergarejo, che torna a essere decisivo da prima linea e dalla zona di servizio, e Ishikawa (voto 8), che dopo tanti anni in Italia da buon giocatore quest’anno ha vestito spesso i panni del leader del gruppo. Se i centrali sono stati tenuti in naftalina (ma bene Piano, che a muro si fa sentire) manca il guizzo di Patry (voto 6) che quest’anno fatica tanto a raggiungere una buona efficienza in attacco.

    Perugia batte bene e mura, ma in ricezione sbanda paurosamente e l’attacco nei momenti chiave manca il colpo del ko. Resta incredibile vedere questa squadra che ha dominato per 6 mesi sciogliersi nei momenti chiave, con Giannelli (voto 5,5) che sembra sentire improvvisamente la stanchezza di una stagione lunghissima, Leon (voto 6) che in ricezione è tornato ad essere in grosse difficoltà ed Herrera (voto 5,5) che attacca sì al 52%, ma regala una infinità di errori gratuiti. Meglio Semeniuk (voto 6,5), dopo mesi di appannamento, mentre i centrali Solé e Russo (voto 5) non riescono mai ad anticipare il gioco di Porro.

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    Monza-Trento. Non lascia speranze Trento ad una Monza che comunque lascia i Play Off a testa alta. Cachopa (voto 6) mostra il gioco della Monza 2024, con tanta palla veloce in quattro che esalta un Maar (voto 6,5) sempre positivo. Chi è calato un po’ nel finale di stagione è Davyskiba (voto 6), anche se dai 9 metri e a muro è una autentica sentenza. Faticano invece i centrali, con Di Martino (voto 4,5) mai in partita in attacco e leggero a muro.

    Trento, con questa vittoria, si regala 10 giorni di allenamento senza distrazioni e in chiave semifinale varrà molto, ma mi resta la sensazione che l’ambiente non sia serenissimo e che l’addio di Lorenzetti e la sconfitta in Champions abbiano lasciato più scorie di quello che si pensi… Bravo comunque Sbertoli (voto 8) a mettere il pilota automatico e a pilotare i suoi alla vittoria finale grazie alla ritrovata verve di Lavia (voto 7,5) e Michieletto (voto 7), leggermente sottotono in ricezione. Bene come sempre a muro Podrascanin (voto 7), non a caso miglior muro della stagione regolare.

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    Verona-Civitanova. Getta al vento una occasione clamorosa Verona, che dopo un set e mezzo sembrava padrona del proprio destino e invece soccombe alle battute di Civitanova. Keita (voto 8) è sempre più determinante e stavolta riceve anche bene, Sapozkhov (voto 7) picchia senza paura, ma i cinque ace subiti da Mozic (voto 5) e i 6 di Gaggini (voto 4,5) sono un macigno troppo pesante per gli scaligeri che ancora una volta giocano una partita senza centrali.

    I marchigiani, col nuovo modulo, devono erigere un monumento a Nikolov (voto 9) che chiude con 8 ace, ma il fattore che fa pendere la bilancia verso le Marche è ancora una volta Zaytsev (voto 8) che chiude in gloria un match perfetto in ricezione e attacco dimostrando ancora una volta che signor professionista è. Molto bene anche Yant (voto 7), mentre ancora una volta mancano i centrali, con Chinenyeze (voto 4,5) che resta ai margini del match senza incidere più di tanto; fatica tanto Balaso (voto 5) in ricezione, anche se va ammesso che si prende davvero tanto spazio.

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    Piacenza-Modena. Parte a razzo Piacenza, spinta dal duo Simon (voto 7,5)-Caneschi (voto 7), che al centro e al servizio scavano una voragine. Poi però i padroni di casa pagano l’ennesima giornata no di Romanò (voto 4,5), che dopo 12 mesi straordinari sembra aver esaurito di colpo le forze, e devono aggrapparsi a San Lucarelli (voto 8,5) per portare a casa una vittoria netta che fa ben sperare i biancorossi in vista di Gara 5.

    Modena, dopo un marzo arrembante, sembra aver finito la benzina e si trova con un parziale di 9 set persi di fila fra Play Off e CEV Cup. L’attacco gira a vuoto, con Rinaldi (voto 5) che non passa praticamente mai anche se ha il pregio di non piegare mai la testa. Crolla anche Lagumdzija (voto 5,5), che resta comunque l’ultimo baluardo di una squadra che soffre a muro e ha perso nell’ultimo periodo i guizzi di Ngapeth (voto 5), limitato da problemi alla schiena. In tutto questo arriva anche l’infortunio alla caviglia di Bruno (voto 5), che appare in grossa difficoltà nel gestire la palla giusta per i suoi attaccanti, e soprattutto nella prima parte di match dopo si intestardisce a giocare a “fotocopia” di Brizard. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Leal perfetto in attacco, Rinaldi stavolta stecca

    Weekend di rinascita e, in alcuni casi, di resurrezione sportiva quello andato in scena per la terza giornata dei quarti di finale Play Off di Superlega, con Perugia e Trento che riescono a trovare nuove energie per riequilibrare partite che stavano complicandosi; invece Civitanova e Piacenza, che sembravano già con un piede nella fossa, trovano la partita perfetta per riaprire prepotentemente la serie. Come di consueto analizziamo le prestazioni dei protagonisti nel nostro pagellone!

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Perugia-Milano. Dopo due set orribili in balia di una Milano pressoché perfetta, la Sir trova la forza per scuotersi, ritrovare le fila del gioco e portare a casa una vittoria importante anche in vista della semifinale di Champions League. Soffrire aiuta a crescere e a fare anticorpi per la fase finale della stagione, ma questa Perugia ha scelto di avere il momento no forse nel periodo peggiore della stagione! Per un Leon (voto 4) che per una volta appare clamorosamente fuori partita e un Semeniuk (voto 5) che ancora una volta non sfrutta l’occasione, ecco allora un buon Plotnytskyi (voto 7,5), anche se molto imballato nei primi due set, e un Rychlicki (voto 8,5) che è l’uomo della svolta del match a suon di attacchi e muri. E a muro come al solito è perfetto Flavio (voto 7,5), imperioso al centro della rete

    Milano riceve molto peggio e attacca male, ma ha un cuore grande e per due set ammutolisce il PalaBarton con una pallavolo fatta di difesa e copertura. Se Mergarejo (voto 4,5) non trova la fluidità di Gara 2, è ancora una volta Ishikawa (voto 7,5) a suonare la carica, ben coadiuvato da un Piano (voto 7,5) che a muro resta uno dei migliori interpreti della Superlega. Peccato per un Patry (voto 5) sempre relegato a percentuali bassissime in attacco e un Pesaresi (voto 5,5) molto in difficoltà nel tenere a galla la seconda linea meneghina.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    Trento-Monza. Soffre per un set anche l’Itas, poi si accende la scintilla in Michieletto (voto 8) e in Kaziyski (voto 8) e tanto basta ai trentini a trascinarsi in acque più sicure. Bene attacco e battuta, ma la ricezione soffre tanto e anche Laurenzano (voto 5,5) fatica a dare continuità al lavoro in seconda linea. Bene Lisinac (voto 7,5) che dopo l’infortunio alla schiena di febbraio aveva sin qui faticato molto a tornare protagonista.

    Monza parte forte, spingendo al servizio come se non ci fosse un domani, ma alla lunga paga un Grozer (voto 4) in grande difficoltà e un Maar (voto 5,5) meno incisivo del solito. Meglio Davyskiba (voto 7) e Galassi (voto 7) spesso decisivo al centro della rete. Bene Cachopa (voto 6,5) anche se alla lunga quando la palla ha iniziato a staccarsi ha pagato in lucidità.

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    Piacenza-Modena. Sembrava pronta ad abbandonare la corsa scudetto e invece la Gas Sales Bluenergy, nella tana del nemico, sfodera una prestazione maiuscola e riapre di botto la serie. Davvero brutta Modena, che sbaglia l’approccio e torna agli atavici problemi a muro. Anche la ricezione subisce molto seppur Rossini (voto 6,5) dia garanzie di rifornimento continuo. Chi buca il match è il giovane Rinaldi (voto 5), copia sbiadita del giocatore ammirato finora in stagione, ma autore comunque di guizzi importanti al servizio. Fatica anche Lagumdzija (voto 6), ma è soprattutto Ngapeth (voto 5) a tornare a sbagliare e regalare molto. Si salva solo l’esperto Stankovic (voto 7), che al centro della rete regala muri e attacchi.

    Piacenza si affida ad un super Leal (voto 8): è vero che bisticcia con il bagher, ma in attacco è perfetto. Si rivede anche Simon (voto 7) a muro, anche se in attacco e battuta è ancora in convalescenza; bene il compagno di reparto Caneschi (voto 7,5), ottimamente servito da un Brizard (voto 7) che tiene in partita tutti tranne forse Romanò (voto 5), rimasto ai margini del gioco.

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    Civitanova-Verona. È in vena di imprese anche la Lube, che si presenta con Zaytsev opposto ma ricevitore e Nikolov banda che non riceve. E proprio il giovane bulgaro Nikolov (voto 9), sgravato dalla ricezione, è l’MVP del match con un impressionante 84% in attacco, in quella che è senza dubbio la sua miglior gara in maglia biancorossa. Ottimo anche lo stesso Zaytsev (voto 7,5), non solo per i numeri sul campo, ma perché ancora una volta dimostra la sua adattabilità e la sua disponibilità a mettersi al servizio della squadra per il bene della squadra stessa. Con De Cecco (voto 8) in serata super, è comunque tutto l’attacco a risultare perfetto, con il solo Yant (voto 6) a chiudere con un “normale” 44%.

    Non mura e subisce parecchio in ricezione Verona che forse pregustava già una storica semifinale… L’attacco è comunque positivo, con Keita (voto 8) davvero infermabile e per una volta continuo anche in ricezione. Bene anche il braccio pesante di Sapozhkov (voto 6,5), mentre fatica di più Mosca (voto 5) che stavolta non riesce ad incidere a muro. Sottotono anche il libero Gaggini (voto 5,5), che chiude il match con ben 5 ace subiti. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Grozer fenomenale, Semeniuk fuori partita

    Il nostro Pagellone fotografa un turno infrasettimanale dei Play Off Scudetto che, come spesso accade, regala partite combattute e risultati a sorpresa. Se Milano dimostra ancora una volta di avere un cuore enorme e riesce a fermare quella Perugia fino a ieri imbattuta in Superlega, Monza è furba e lesta ad approfittare dei problemi fisici che hanno attanagliato Trento e a regalarsi un’altra gara in casa. Verona inguaia una Civitanova sempre più invischiata nelle sabbie mobili di una stagione complicata e Modena espugna con merito il campo di una Piacenza che, dopo la vittoria in Coppa Italia, non ne ha più azzeccata una.

    Ma veniamo ai singoli match di Gara 2 dei quarti.

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    Milano-Perugia. Milano ci mette il cuore e il giusto atteggiamento, ma la chiave del match ha un nome e si chiama Mergarejo (voto 8,5), che tra muri e attacchi diventa una spina nel fianco per gli umbri. Molto bene anche Ishikawa (voto 8), quest’anno uomo di riferimento di Milano, a differenza di un Patry (voto 5,5) apparso ancora molto discontinuo. Se Porro (voto 8) si esalta al cospetto di Giannelli, è da applausi anche la prova di Piano (voto 7), sempre pericoloso a muro.

    Perugia attacca meglio e ottiene di più dal servizio, ma soffre lo sprint iniziale di Milano e si ritrova un Semeniuk (voto 4) ancora una volta fuori match. Con lui fatica anche Herrera (voto 5,5), mentre piace di più Rychlicki (voto 6,5), anche se molto falloso dalla linea dei nove metri. Se Leon è mostruoso (voto 8,5) in attacco e muro, manca qualcosa da Solé (voto 6) in attacco e muro; come accade spesso ultimamente, Plotnytskyi (voto 7) è ottimo in seconda tanto quanto in prima linea.

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    Monza-Trento. La banda di Eccheli non si lascia impietosire dalle condizioni di Trento e, spinta da un Grozer (voto 9) fenomenale, dimostra di non essere mai doma. Con il tedesco impressiona Maar (voto 8), ballerino in ricezione ma puntuale e preciso al servizio e in attacco. Bagna l’esordio da titolare con una vittoria Cachopa (voto 7), bravo a sfruttare un Beretta (voto 7,5) in giornata di grazia. Fra tutti stecca il solo Davyskiba (voto 5,5), anche se, nel momento chiave del match, il bielorusso mette il suo zampino dalla linea di battuta.

    Trento senza due titolari ci prova, ma Kaziyski (voto 6) mostra segnali di stanchezza regalando molto in attacco e Nelli (voto 5) non riesce ad incidere nel match più di tanto. D’Heer (voto 5) al centro è pura presenza, mentre sfrutta bene l’occasione Dzavoronok (voto 7,5) anche se in ricezione, contro gli ex compagni, mostra tanti limiti.

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    Verona-Civitanova. Vittoria sofferta ma importantissima quella degli scaligeri, che per una volta hanno nel duo centrale Grozdanov (voto 8)-Mosca (voto 7,5) il motore della squadra. Con uno Spirito (voto 7) in stato di grazia si esaltano anche i tre laterali, e Keita (voto 8) è bravo a rimanere lucido in ricezione. Sempre pericoloso invece il russo Sapozhkov (voto 7,5), mano pesante in attacco e ottimo baluardo nella fase di muro.

    A Civitanova non basta una ricezione finalmente positiva per accendere le polveri all’attacco, con Nikolov (voto 5) che si ferma ad un modesto 33% e Yant (voto 6) al 45%, ma unito ad una ottima prova in ricezione. Come spesso accade la carretta la tira il buon Zaytsev (voto 7) e per una volta piace il francese Chinenyeze al centro (voto 6,5), anche se a muro continua ad avere tanti momenti di difficoltà.

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    Piacenza-Modena. Ancora un tie break nel derby emiliano, con i modenesi che ora si ritrovano avanti 2-0 nella serie e i piacentini in crisi grossa di risultati. I padroni di casa attaccano bene, ma si vede che Simon (voto 6) è fuori forma e manca l’apporto di Romanò (voto 5), ieri sostituito dopo una prova incolore. Bene l’approccio di Gironi (voto 7) e quello di Leal (voto 7), pur con i noti limiti in ricezione; positivo Lucarelli (voto 6) anche se alla fine gli manca il guizzo finale.

    Modena interpreta la partita con l’atteggiamento giusto e nei momenti bui si aggrappa alla potenza di Lagumdzija (voto 8) e all’estro di Ngapeth (voto 8) tornato prepotentemente faro del gioco gialloblu. Se poi Rinaldi (voto 6,5) gioca come un veterano e la coppia di centrali schianta primi tempi come se non ci fosse un domani, ecco che i tifosi di Modena cominciano a sognare…

    Di Paolo Cozzi LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Ngapeth sembra rinato, De Cecco perde lucidità

    Di Paolo Cozzi

    È finalmente partito, con il primo turno dei quarti di finale Play Off, il rush finale per decretare la vincitrice del campionato di Superlega 2022-2023. Se Perugia ancora una volta dà una prova di forza importante, dimostrando che anche le fatiche infrasettimanali di Champions possono essere gestite senza problemi, più complicati sono i match di Trento e Modena, in cui le squadre di casa trovano il guizzo vincente solo al tie break. Continua invece l’involuzione nel gioco di Civitanova, che come una bandiera al vento viene presa a schiaffi dalla potenza fisica di Verona.

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    Perugia-Milano. Soffrono un set gli umbri, con Milano che si aggrappa all’attacco e ad un ottimo atteggiamento difensivo per provare ad impensierire i padroni di casa, ma quando Herrera (voto 8,5) innesta la marcia il gap si amplia e Milano sprofonda in ricezione e a muro. Se Giannelli (voto 8,5) guida i suoi ad un fantastico 68% di squadra, manca invece Porro (voto 5), che non riesce ad avere buone risposte da un Mergarejo (voto 4,5) oltremodo falloso.

    Al centro giganteggia il brasiliano Flavio (voto 8), che vince il derby sudamericano con Loser (voto 5), ben marcato sotto rete e in grosse difficoltà a muro. Se Ishikawa (voto 7,5) è l’anima di Milano, ma sembra predicare da solo nel deserto, si prende una giornata di parziale relax Leon (voto 6), mentre chi bagna con una grande prestazione gli ormai acquisiti gradi di titolare è Plotnytskyi (voto 8), devastante in tutti i fondamentali.

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    Trento-Monza. Ci si aspettava una Trento ferita e stanca dopo i 6 set giocati giovedi in champions, invece gli uomini di Lorenzetti, trascinati da Michieletto (voto 7,5) e Lisinac (voto 7), partono forte e mettono alle corte una Monza inizialmente spuntata, nella quale faticano Zimmermann (voto 5) e Davyskiba (voto 5,5).

    Alla lunga però il serbatoio delle energie di Trento va in riserva, Kaziyski (voto 5,5) cala e comincia a sbagliare molto, mentre per Monza sale in cattedra il duo Cachopa (voto 6,5)-Grozer (voto 7,5), che issa la squadra fino al tie break. La Vero Volley spinge tanto al servizio, ma un buon Laurenzano (voto 6,5) permette a Sbertoli di giocare fluido e mettere in difficoltà il muro monzese, nel quale mancano i guizzi dei centrali Beretta e Galassi (voto 5,5), bravi in attacco, ma in difficoltà estrema nel leggere il gioco del palleggiatore trentino.

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    Civitanova-Verona. Non basta una prova monstre a muro di Anzani (voto 6,5) e compagni per uscire dalle sabbie mobili che ormai li attanagliano da svariate settimane. Con un De Cecco (voto 5) che perde lucidità strada facendo, fatica tutto l’attacco marchigiano a partire da uno Zaytsev (voto 5,5) che dopo la gran prova di mercoledì incappa in una prestazione infarcita da troppi errori diretti. Se Yant (voto 5) e Nikolov (voto 5,5) continuano ad andare a corrente alternata, si salva invece Bottolo (voto 6,5) sempre pericoloso al servizio e finalmente positivo in ricezione.

    Verona riesce a mascherare le enormi difficoltà di Keita (voto 6,5) in ricezione grazie ad una super prova di Gaggini (voto 7,5), ma è brava soprattutto a regalare pochi errori diretti a differenza di Civitanova. E così alla lunga la potenza di Sapozhkov (voto 7) e la fame di vittoria di un Mozic (voto 6) non perfetto ma grintoso consentono a Verona di portare a casa una vittoria che potrebbe pesare molto nell’economia del passaggio del turno.

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    Modena-Piacenza. Partita caratterizzata dai tanti cambiamenti di fronte, con Modena che però alla lunga sbaglia qualcosa di meno e si dimostra più cinica nei momenti topici del match. Se Ngapeth (voto 8) sembra rinato dopo un periodo molto altalenante, continua invece il buon momento di Lagumdzija (voto 7,5) molto meno falloso e discontinuo rispetto alle stagioni precedenti. Con un Rinaldi (voto 6) meno in luce in attacco, ma ottimo in seconda linea, Bruno (voto 6,5) torna protagonista al palleggio, lasciando poco spazio al muro avversario.

    Piacenza ci prova, ma Leal (voto 6) è in una di quelle giornate in cui bisticcia con il bagher e Lucarelli (voto 7) non riesce da solo a gestire il peso di un attacco spuntato dalla prestazione incolore di Romanò (voto 5). Nonostante la ricezione vada a singhiozzo, Brizard (voto 6) cerca la via centrale, trovando ottime risposte soprattutto da un Caneschi (voto 7) cresciuto molto in mezzo alla rete. LEGGI TUTTO