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    Vincenzo Di Pinto: “Il Mezzogiorno deve crescere nella capacità di fare sistema”

    Di Agnese Valenti Torna il nostro appuntamento con la rubrica “Storie dal Sud“, un ciclo di interviste ad allenatori, giocatori e addetti ai lavori per raccontare le opportunità e i problemi della pallavolo nelle regioni del Meridione. Il personaggio di oggi è forse l’uomo più rappresentativo dell’intero movimento meridionale: il tecnico Vincenzo Di Pinto, pugliese di Turi, che ha appena riportato in Superlega la Prisma Taranto, importante punto di riferimento per la pallavolo pugliese e per tutto il mondo dello sport meridionale, dopo 10 anni di assenza dalla massima serie. Lei è in assoluto l’allenatore italiano più legato al Sud, dove ha conquistato ben 12 promozioni. Come mai ha sempre scelto di lavorare in squadre del Mezzogiorno? “Nella mia carriera mi sono arrivate tantissime proposte, anche per giocarmi lo scudetto. Ho sempre cercato un buon risultato al Sud, dove è sempre stato complicatissimo. Anzi, adesso le cose sono un po’ meno complesse, mentre prima era praticamente impossibile. Ma a me le cose impossibili sono sempre piaciute. Sono un idealista. Quindi un po’ per la famiglia, un po’ per i miei ideali, ci tenevo a fare il grande risultato al meridione. Ecco perché sono riuscito ad ottenere così tante promozioni: il 90% dei cicli dell’A1 pugliese sono miei. Ma purtroppo il meridione ha poche realtà di alto livello“. Ha un profondo legame con la città di Taranto, dove ha allenato per 9 stagioni in diversi periodi: come ha ritrovato l’ambiente pallavolistico della città, a tanti anni di distanza dalla rinuncia alla massima serie, e quali pensa siano i punti di forza della società e della città stessa? “Prima di tutto, ho ritrovato la città in grande depressione. Purtroppo i fatti degli ultimi anni legati alla crisi dell’Ilva e i problemi economici l’hanno condizionata molto, deprimendo tutto l’ambiente tarantino. Pallavolisticamente, non c’è molto, ad alti livelli. Esattamente come quando arrivai la prima volta, ho deciso di scommettere su Taranto. Le due situazioni sono simili per un motivo semplice: ho ritrovato la forza nel binomio tra il presidente Tonio Bongiovanni e la vicepresidentessa Elisabetta Zelatore. Abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto, ci sentivamo periodicamente, e quando hanno avuto l’idea di rientrare, ci siamo consultati a vicenda: loro pensavano ad una A3, mentre io consigliai di fare subito una serie A2, perché c’erano le giuste potenzialità economiche e di marketing. Poi, è partito tutto ed è andata benissimo. La cosa fondamentale è stata un’amministrazione comunale molto dinamica e presente, soprattutto il sindaco Rinaldo Melucci e anche l’assessore allo Sport Fabio Marti. È un’amministrazione giovane, che si dà da fare. Già in partenza abbiamo trovato la politica ad appoggiare tutto il progetto, e che si è immediatamente mossa anche per migliorare il palazzetto. Sono stati davvero di parola“. Foto Lega Pallavolo Serie A Purtroppo, in molti altri casi manca l’apporto economico ma anche politico dell’amministrazione pubblica per realizzare progetti pallavolistici duraturi. Pensa che questo sia un fattore fondamentale per la crescita del volley meridionale? “È chiaro che già avere un appoggio della politica che stimola la parte economica ed è di supporto alla pallavolo è un importante passo in avanti. Ma qui al Sud è più complicato, per un motivo semplice: la conformazione geografica dell’Italia non aiuta il meridione. Tutta la pallavolo maschile, tranne per il successo di Pittera a Catania, si è sempre sviluppata al Nord. Non è un caso, è indubbio che al Nord ci sia un’economia migliore. È questo il vero problema. È difficile fare risultati per la pallavolo al Sud. Quando ho iniziato il progetto a Gioia del Colle, ottenendo la mia prima promozione prima in A2 e successivamente in A1, la pallavolo si fermava effettivamente a Bologna: al di sotto c’era solamente Falconara, che dipendeva molto dal proprio vivaio. Era impossibile fare pallavolo al Sud. I giocatori non volevano minimamente scendere. Quando Pittera vinse lo scudetto, c’era un importante zoccolo duro di meridionali e siciliani, che poi ha completato con qualche nome proveniente da fuori. Dopo quel famoso scudetto, in Puglia e in tutto il Meridione c’è stato il deserto, il nulla. Occorreva creare quindi un ciclo, ma con giocatori di zona e meridionali. Ecco perché durante il mio primo ciclo di Gioia del Colle, che fu poi un grande segnale per tutta la pallavolo pugliese, avevamo 8 giocatori su 12 pugliesi, e riuscimmo a fare una grande scalata, anche in A1, dove sfiorammo dei play off che erano a portata di mano: comunque, quando una squadra ha pochi soldi e si ottiene già un risultato del genere si festeggia come se si fosse vinto lo scudetto! Questa prima esperienza è stata la mia fortuna perché mi ha portato ad avere le prime proposte importanti da tutta Italia, tra cui scelsi Macerata. Adesso è un po’ diverso: possiamo dire che i giocatori professionisti in Puglia e nel Meridione in generale hanno iniziato ad arrivare dopo che feci la semifinale scudetto a Macerata. Anche in quel caso scelsi di non andare né a Roma né a Brescia, per giocarmi lo scudetto, ma iniziai un ciclo a Taranto: è stata la prima volta che, pur partendo dall’alto, feci la scelta di tornare al Sud a Taranto, dove non c’era pallavolo ad alto livello in tutta la regione. Allora c’era il presidente Dibattista, che aveva fatto da sponsor anche a Gioia del Colle. Provammo ad aprire un ciclo, e fu lì che cambiai strategia: quando mancano le risorse economiche e pallavolisti di livello, diventa difficile diffondere e creare competenze specifiche. Dirigenti, allenatori, non c’era nulla in circolazione. La mia domanda era: come poter creare un ciclo nel meridione partendo da una posizione di isolamento? Occorreva creare nuovi dirigenti, nuovi allenatori di una certa competenza per divulgare la pallavolo. Era importante creare una nostra scuola, in cui io ero l’allenatore: idee condivise da Giuseppe Manfredi, attuale presidente della Federazione, con cui siamo diventati amici. C’era una condivisione con lui e anche con Vito Primavera (appena rientrato come nuovo Direttore Generale della Prisma Taranto) e c’era quest’idea per cercare di diffondere il nostro ‘Vangelo’, creare una nostra scuola tecnica“. Secondo lei adesso la situazione è migliorata? “Sì, adesso è decisamente migliorata. Ci sono più allenatori in circolazione, più preparatori, più dirigenti. Se mi chiede ‘sono preparati per la Superlega?’, quello è un altro discorso: ma almeno c’è una certa competenza. Ci sono anche importanti dirigenti, tra cui Manfredi. C’è un gruppo di dirigenti che negli anni ha avuto esperienze, ma spesso solo per poco tempo, in quanto la pallavolo non ha mai avuto progetti duraturi, ma hanno comunque fatto dell’esperienza. Qualcuno ha anche fatto esperienza all’estero. Adesso c’è un gruppo di dirigenti in grado di dare un contributo. Sarebbe ora importante essere uniti in questo gruppo ed evitare l’individualismo. È questo un altro problema della pallavolo meridionale. Mentre al Nord l’economia ha permesso sempre più di creare sistemi, di evolversi, al Meridione ci sono più piccole aziende isolate. Ma adesso il meridione sta crescendo nella sua capacità di fare sistema, di aiutarsi l’un l’altro. Uno dei problemi è un certo individualismo che ancora resiste: serve compattezza, e credo che qualche segnale incoraggiante stia emergendo“. Foto Lega Pallavolo Serie A La città di Taranto negli anni scorsi è stata al centro delle cronache nazionali a causa della crisi ambientale ed occupazionale dell’impianto siderurgico della città. Nonostante ciò, la città vuole tornare alla luce, dal punto di vista economico, sociale e turistico. Un grande progetto di rilancio per Taranto è la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo nel 2026. Lei pensa che lo sport possa essere un mezzo di rilancio non solo economico, ma anche a livello di immagine? “Certo. Lo sport è un’attività sociale ed economica come tutte le altre. Io lo chiamo ‘l’antistress della società’, perché è un modo di fare economia ma serve anche a creare passione e piacere. È sempre un modello importante, perché la società ha bisogno della salute delle persone. Le passioni servono a distrarsi, ad allontanare la testa dai problemi. Se lo sport è vincente, diventa un’arma trainante, sia economica che un appiglio. Come si dice: ‘vincere aiuta a vincere’. Se non c’è qualcosa di positivo in un ambiente è difficile partire sempre da zero. Adesso avere la pallavolo in Superlega per Taranto non è roba da poco. Devo dire la verità: la prima volta che con Taranto siamo arrivati in Serie A1, l’attuale presidente Bongiovanni, che all’epoca era vicepresidente ed era appena arrivato, insieme a Elisabetta Zelatore portarono tanto entusiasmo, un grande aiuto al sottoscritto e anche a Vito Primavera. Grazie al loro entusiasmo, unito a quello del presidente Dibattista, fu la prima promozione di una squadra sportiva in A1 a Taranto. Non c’era mai stata una squadra della città in un massimo campionato nazionale. Dopo un po’ successe al basket femminile, che non solo arrivò in A1 femminile, ma vinse addirittura lo scudetto. Questo per far capire che l’idea, politica in partenza, era di creare qualcosa di vincente, e noi diventammo un simbolo della positività di un ambiente. Come speriamo riaccada quest’anno“. Fonte: Prisma Taranto Le infrastrutture al Sud spesso scarseggiano, non hanno una manutenzione adeguata oppure sono addirittura abbandonate. Taranto, anche in prospettiva dei Giochi del 2026, si sta preparando ad un grande rinnovamento strutturale ed impiantistico. Pensa che una riqualificazione delle infrastrutture sportive possa condurre anche ad una riqualificazione del territorio e ad un rilancio della pallavolo al Sud? “Taranto ha già le infrastrutture: molto spesso queste mancanze sono dovute a disorganizzazione di società e mancanza di iniziative e dirigenti qualificati. A Taranto ci sono due palazzetti dove sarebbe possibile fare campionati di A1: il PalaMazzola e il PalaFiom. Il PalaMazzola negli anni non è stato gestito nel modo giusto, ed adesso servirebbe un nuovo piano per riportarlo a livelli alti. Io ho già visto quello che quest’amministrazione sta facendo: il sindaco Melucci e l’assessore Marti in particolar modo. Sarà un PalaMazzola molto moderno e all’avanguardia. Adesso tutte le manifestazioni sportive sono programmate per creare uno spettacolo completo, con ristoranti e tante altre attività. Loro hanno già programmato una ristrutturazione del PalaMazzola ma anche dello Stadio Iacovone. Stanno ristrutturando tutto in modo molto moderno: hanno idee molto moderne per la città, e si stanno veramente dando da fare. Occorre avere un po’ di pazienza“. LE PUNTATE PRECEDENTI:1. La questione meridionale nel volley: perché manca il Sud ad alti livelli?2. Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”3. Carlo Parisi: “Al volley del Sud mancano cultura e capacità dirigenziale”4. Giuseppe Guarracino e il network Volley Lab: “Al Sud servono buoni esempi” LEGGI TUTTO

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    Le decisioni dell’assemblea di ieri del Parella Torino

    Di Redazione Si è tenuta ieri sera l’assemblea dei soci che ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione del Volley Parella Torino, il “ramo” del Parella a cui fa capo tutto il settore giovanile maschile e la squadra che partecipa alla serie A3 sotto il nome di ViViBanca Torino. Confermatissimo il presidente Paolo Brugiafreddo, mentre è stata rinnovata larga parte dei consiglieri. In uscita Alessandro Forlino, Augusto Santi e Mauro Talluto a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per il loro contributo in questi due anni e che continueranno a svolgere i loro importantissimi compiti operativi all’interno della società. Resta al suo posto in Consiglio Attilio Giorda, mentre sono stati eletti Alessandro Bartali, Norma Blengini, Paolo Cergna e Marco Parella. La nuova composizione del Cda del Volley Parella Torino che si è da subito messo all’opera per programmare la prossima stagione sportiva è dunque la seguente:Brugiafreddo Paolo (Presidente)Bartali Alessandro (Consigliere)Blengini Norma (Consigliere)Cergna Paolo (Consigliere)Giorda Attilio (Consigliere)Parella Marco (Consigliere) “Ringrazio ancora una volta l’assemblea per aver riposto la fiducia in me – è il commento del Presidente Brugiafreddo –. Sono contento dell’allargamento del Consiglio a figure nuove e anche esterne alla ristretta cerchia del Parella, ma fatemi dire che in particolare sono molto orgoglioso che ci sia finalmente una quota rosa, perché sappiamo tutti quanto le donne abbiano una visione più ampia e anticipata delle cose. Questo non può che aiutarci a far bene. Abbiamo vissuto periodi complicati, ma la nostra forza è sempre stata l’unione e la voglia di portare avanti questo sogno. Siamo già al lavoro e vogliamo guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Forza Vpt!” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Mikhailov portabandiera della nazionale russa a Tokyo

    Di Redazione Il Comitato Olimpico Russo (ROC) ha raccomandato al Comitato Olimpico Internazionale di approvare il giocatore di pallavolo Maxim Mikhailov e la schermitrice di sciabola Sophia Velikaya come portabandiera ai Giochi di Tokyo. Il 33enne che gioca nello Zenit Kazan è campione olimpico di Londra 2012 e medaglia di bronzo di Pechino 2008. Per lui, quella in Giappone, sarà la sua quarta Olimpiade. A Tokyo, gli atleti russi gareggeranno sotto la bandiera della ROC. Altro pallavolista quindi dopo che alle Olimpiadi di Rio Sergei Tetyukhin è stato il portabandiera della squadra nazionale russa. (Fonte: sport.business-gazeta.ru) LEGGI TUTTO

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    Consorzio Parmigiano Reggiano accanto alla Fipav

    Di Redazione La Federazione Italiana Pallavolo ha al suo fianco un nuovo partner: si tratta del Consorzio Parmigiano Reggiano, un altro storico brand che rappresenta l’eccellenza del made in Italy nel mondo. Parmigiano Reggiano, il formaggio Dop più amato dagli italiani secondo la classifica Lovebrands 2021 di Talkwalker, sarà prodotto ufficiale delle squadre nazionali di pallavolo per due anni. Soddisfatto il presidente federale Giuseppe Manfredi: “Sapere che un marchio prestigioso come il Consorzio Parmigiano Reggiano abbia deciso di affiancarci in un nuovo percorso mi riempie d’orgoglio. Onestamente non era facile avvicinare nuovi partner dopo il periodo che noi tutti abbiamo vissuto, ma evidentemente la pallavolo italiana riesce ad attrarre anche in fasi storiche non semplici. Ovviamente avere con noi un brand che rappresenta l’eccellenza gastronomica italiana nel mondo ci rende felici; credo che FIPAV, rappresentata dalle sue squadre nazionali, e Parmigiano Reggiano siano accomunate proprio da questo, l’essere sinonimo di qualità e riconoscibilità per il nostro Paese”. “Siamo orgogliosi di essere al fianco della Federazione Italiana Pallavolo – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – Il Parmigiano Reggiano si produce oggi come nove secoli fa: con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nei secoli, grazie alla scelta di conservare una produzione del tutto naturale, senza l’uso di additivi. Queste caratteristiche lo rendono un prezioso alleato nella dieta di tutti, dai piccoli agli anziani, passando per gli sportivi che trovano nel Parmigiano Reggiano una carica di energia totalmente naturale”. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano è l’ente di tutela che associa tutti i produttori di formaggio Parmigiano Reggiano. Il Consorzio è stato fondato nel 1934 con le funzioni di tutelare, difendere e promuovere il prodotto, salvaguardandone la tipicità e pubblicizzandone la conoscenza nel mondo. Il Parmigiano Reggiano deve essere prodotto nella Zona di origine che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume. In questa zona devono avvenire la produzione di latte, la trasformazione in formaggio, la stagionatura fino all’età minima (12 mesi) e il confezionamento e la grattugia del Parmigiano Reggiano DOP. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    On line la Guida Pratica 2021/2022

    Di Redazione E’ on line la Guida Pratica per la stagione sportiva 2021/2022 consultabile al consueto link guidapratica.federvolley.it . Anche quest’anno i file della Guida Pratica presentano un indice interattivo che agevolerà i tesserati nella fruizione della documentazione. Queste le sezioni consultabili: Regolamento Ammissione Campionati Lega Maschile Regolamento Ammissione Campionati Lega Femminile Norme Campionati Norme Tesseramento Norme Trasferimenti Internazionali Norme Ufficiali di Gara Norme Allenatori Norme Fisioterapisti Norme Servizio Primo Soccorso Contributi e Tasse Federale (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    AIP compie un anno: per l’occasione, la prima Assemblea Generale

    Di Redazione Nella mattinata di sabato 26 giugno 2021, gli Associati e le Associate AIP si sono ritrovati per la prima Assemblea Generale AIP, proprio nel giorno in cui l’Associazione compie un anno di vita. Grande emozione per tutti i partecipanti, giorni di preparativi per un’Assemblea che si è svolta in via telematica tramite la piattaforma Zoom, con una squadra coordinata dal Consigliere Matteo Paoletti, che ha permesso uno svolgimento senza intoppi. Inizio Assemblea ore 10.10, Segretario e moderatore dell’Assemblea Federico Centomo, attuale Segretario Generale AIP; in seguito alla verifica poteri e all’identificazione di tutti i partecipanti, il Presidente Giorgio De Togni ha aperto la 1a Assemblea Generale AIP salutando le decine di associati presenti, ognuno collegato tramite un dispositivo personale. Il Presidente ha fatto un resoconto di quanto successo fino a oggi, ha aggiornato tutti i presenti sullo stato delle cose, i rapporti in essere e anche tutte le idee e i progetti da attuare nel futuro, per poter far capire nel minor tempo possibile quanto sia importante che il mondo Atlete e Atleti si parli, stia unito e insieme, si confronti internamente e con tutte le parti, per il bene di tutto il sistema pallavolistico italiano, un mondo fatto di giovani ragazzi e ragazze che giocano nelle squadre vicino casa, fino ai grandi campioni e campionesse delle Nazionali Italiane, prossimi a giocare le Olimpiadi e le Paralimpiadi a Tokyo. Sono seguiti i saluti dei Vice-Presidenti Lanzini e Falaschi e dei vari Consiglieri AIP, tra i quali la Rappresentante Atleti in Consiglio Federale FIPAV, Chiara Di Iulio, che ha raccontato i primi mesi di questa nuova esperienza nel mondo federale. RENDICONTO 2020. Si è passati poi ad analizzare il Rendiconto 2020, già approvato in via preventiva dal Consiglio Direttivo in data 24 maggio 2021. Il Rendiconto è stato presentato dal Tesoriere Luca Giorgio; è stata aperta la votazione dell’Assemblea, la quale ha approvato il Rendiconto 2020 all’unanimità dei presenti. È stata poi aperta una sessione dedicata agli interventi liberi degli Associati, in cui ogni Atleta ha potuto esprimere una propria riflessione. Alle ore 10.50 l’Assemblea Generale si è conclusa con un augurio del Presidente Giorgio De Togni e di tutto lo Spogliatoio AIP. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Record per il Big Camp: in 743 per i sei turni in Monte Bondone

    Di Redazione Conto alla rovescia terminato per l’edizione 2021, la quattordicesima di sempre, del Trentino Volley BIG Camp. Domenica 27 giugno, sul Monte Bondone di Trento, prenderà il via infatti il primo dei sei turni settimanali estivi programmati in sequenza per il tradizionale camp estivo del Club gialloblù.Dopo aver organizzato ugualmente l’appuntamento nell’estate 2020, quella contraddistinta dalle maggiori difficoltà per via dell’inizio dell’Emergenza Coronavirus, la Società di via Trener ha predisposto con ancora maggiore entusiasmo i trentasei giorni di attività che attendono i giovani pallavolisti sulla Montagna di Trento. Il camp estivo gialloblù, dedicato ai ragazzi e le ragazze che hanno un’età compresa fra i 10 e i 17 anni e che vogliono trascorrere le proprie vacanze immersi nella natura, verrà svolto anche in questo caso attenendosi rigorosamente al protocollo di regolamentazione dell’attività appositamente realizzato in base alle norme per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. La scrupolosità, la cura di ogni minimo particolare e l’attenzione ai dettagli e al benessere di tutti i partecipanti da sempre sono peculiarità distintive dell’iniziativa che confermano il grande appeal esercitato sui ragazzi e sulle loro famiglie. Il BIG Camp 2021 passerà infatti alla storia come quello che ha fatto registrare in assoluto il maggior numero di iscrizioni: in totale ben 743 distribuite su sei turni, con il picco relativo alla terza (periodo fra l’11 ed il 17 luglio) e all’ultima settimana (1-8 agosto), con oltre 130 adesioni. La manifestazione attira giovani da tutta Italia (Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto le regioni che portano il maggior numero di partecipanti in Bondone), ma piace molto anche all’estero, come dimostrano le richieste pervenute da Svizzera, Lussemburgo, Bulgaria, Francia, Germania ed Inghilterra. L’arrivo dei ragazzi presso lo Chalet Caminetto e lo Chalet Dolomiti, gli alberghi che ospiteranno i partecipanti al camp e che fungeranno da quartier generale del progetto, è previsto a partire dalle ore 15 di domenica; le strutture che dal giorno successivo diventeranno il centro dell’attività del BIG Camp saranno i campi da gioco di beach volley, quelli di green e quelli regolamentari 9×9 realizzati subito vicino all’Hotel Montana.I cinque giorni di attività di ogni turno saranno caratterizzati dal gioco della pallavolo sia al mattino sia al pomeriggio, ma anche da momenti di svago e di confronto con il BIG Ospite settimanale (un campione di SuperLega) e da una gita per poter ammirare la rigogliosa natura che caratterizza il Monte Bondone in questo periodo dell’anno.Nell’apposita sezione del sito internet di Trentino Volley, raggiungibile all’indirizzo www.trentinovolley.it/bigcamp, sono disponibili tutte le informazioni sull’attività. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Torna SoloVolley su Radio BustoLive: al telefono l’arbitro Roberto Boris

    Di Redazione Nuova puntata in vista per SoloVolley: il magazine radiofonico di Radio BustoLive anche questa sera, venerdì 25 giugno, potrà contare su un ospite di primo livello. Nel corso della trasmissione interverrà infatti telefonicamente l’arbitro Roberto Boris, internazionale dal 2010 e direttore di gara, tra l’altro, in 8 Finali Scudetto tra maschile e femminile. Il programma andrà in onda a partire dalle 20.30 e, come sempre, approfondirà in diretta tutti i principali temi della pallavolo varesina, italiana e internazionale. La trasmissione sarà condotta come sempre da Samuele Ferretti, Marco Colombo e Annalisa Gibin e darà spazio alle classiche rubriche “Nutrivolley”, della nutrizionista e giocatrice Diana Caroli, e “The Red Point”, il punto di Gianluigi Rossi sui campionati di Serie B, C e D. Previsto anche il consueto intervento del caporedattore di Volley NEWS, Eugenio Peralta. SoloVolley può essere seguita in diretta streaming sul sito www.bustolive.it, sulla pagina Facebook, sul canale YouTube della radio, sulla skill di Alexa dedicata o sulla App gratuita per iOS e Android. Per interagire con la diretta è possibile inviare un messaggio Whatsapp al numero 347-3862105. LEGGI TUTTO