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    Premio Bancarella Sport 2024: in finale anche il libro di Maurizio Nicita

    Il volume “Al di là del muro – storie e leggende del volley azzurro” di Maurizio Nicita è tra i sei finalisti del Premio Bancarella Sport 2024. Il libro scritto dal giornalista catanese de “La Gazzetta dello Sport”  e patrocinato dalla Federazione Italiana Pallavolo, racconta sia le leggendarie imprese di Ferdinando De Giorgi e dei suoi compagni di prima e degli allievi di poi, sia quelle messe in atto da Eleonora Lo Bianco, Elisa Togut e compagne dopo lo storico trionfo ai Campionati del Mondo del 2002. 

    Un attento focus anche da Andrea Zorzi ad Alessandro Michieletto, da Francesca Piccinini a Miriam Sylla; nel libro, tra gli altri, è stata raccontata anche la storia del nostro Paese, per scoprire, in realtà, tutto quello che c’è al di là del muro.

    La fortunata collaborazione tra Maurizio Nicita, la casa editrice Minerva e la Fipav, ha permesso a un libro dedicato alla pallavolo di entrare per la prima volta nella storia tra i finalisti del prestigioso premio. 

    Oltre ad “Al di là del muro – storie e leggende del volley azzurro”, i vincitori del 61° Premio Selezione Bancarella Sport che si contenderanno il gradino più alto del podio il 20 luglio sono:

    “8.000 metri di vita” di Simone Moro (Alpinismo)“I tre – Federer, Nadal, Djokovic e il futuro del tennis” di Sandro Modeo (Tennis)“La Piuma del Ghetto” di Antonello Capurso (Pugilato)“Luciano Spalletti – il vincente” di Enzo Bucchioni (Calcio)“Un altro calcio è ancora possibile” di Riccardo Cucchi (Calcio)

    I vincitori dell’ultima edizione sono stati Sara Simeoni e Marco Franzelli con “Una vita in alto”.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Ecco il Fantavolley VNL: l’app per vivere tutte le emozioni del torneo

    In vista dell’inizio della VNL, Volleyball World in collaborazione con Fantaking Interactive, lancia Fantavolley VNL, l’app dedicata al fantavolley che promette agli appassionati di vivere a 360° tutte le emozioni della VNL, sfidando i propri amici e i fantallenatori di tutto il mondo. 

    Il Fantavolley VNL offre agli utenti due modalità di gioco sia per la competizione maschile che femminile:

    Modalità Fantasy: con 150 crediti per scegliere i 12 giocatori e sfidare altri utenti con roster non-esclusivi, ovvero ogni giocatore può appartenere a più fanta coach.Modalità Leghe: fai l’asta con i tuoi amici e crea la tua fantasquadra esclusiva da gestire durante la stagione.

    Durante tutte le Giornate del torneo le Fantasquadre ottengono un punteggio basato sulle statistiche reali registrate dalle giocatrici e giocatori. Il sestetto base ed il libero ottengono il 100% dei punti, mentre i restanti giocatori in panchina il 50%. Il Capitano raddoppia il suo punteggio. All’interno della stessa applicazione sarà possibile giocare sia alla competizione maschile, sia a quella femminile, entrambe con una classifica indipendente. 

    È già possibile creare la propria squadra scaricando l’app negli store iOS e Android. 

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Fiori d’arancio per Earvin Nagpeth: il campione francese ha sposato la sua Prisca

    Fiori d’arancio per Earvin Nagpeth che sabato 4 maggio, al Municipio di Poitiers ha sposato la sua Prisca.

    Matrimonio metà francese e metà camerunese in grande stile, come ci ha abituati il campione francese, con oltre 400 invitati tra stelle della pallavolo e della musica transalpina di cui Nagpeth è da anni protagonista.

    Tra loro anche ex compagni che con lo schiacciatore francese hanno condiviso l’avventura di Modena ma non solo: Georg Grozer, Thomas Beretta, Nimir, Salvatore Rossini, Andrea Giani e Catia Pedrini e il fratello Swan che ha fatto da testimone. Non poteva mancare anche l’amico fraterno Bruno, tornato da Brasile apposta per l’occasione.

    Foto dal profilo Instagram di Bruno

    (Fonte: Il Resto del Carlino di Macerata) LEGGI TUTTO

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    L’Impavida Ortona piange la scomparsa del presidente Tommaso Lanci

    Nella mattinata di oggi, giovedì 2 maggio, è venuto a mancare Tommaso Lanci, Presidente della Sieco Service Impavida Ortona. Al timone da oltre un ventennio, Tommaso ha saputo trasferire le sue capacità imprenditoriali in un progetto sportivo che si è rivelato di indubbio successo. Grandissimo appassionato di pallavolo, ma soprattutto della sua Ortona, è stato dapprima un attivo dirigente dell’Impavida, quando sul finire degli anni ’90  ha deciso di investire nella causa prendendo in mano le redini della storica società sportiva ortonese nel suo momento forse più buio.

    Da presidente Tommaso Lanci ha conseguito numerosi successi. Sotto la sua guida la prima squadra ha scalato i campionati e, partendo dalla Serie C Regionale, si è arrivati a sfiorare una storica promozione in SuperLega nella stagione 2014/2015. Tantissimi i successi anche nei campionati Giovanili con un’Impavida che ha fatto incetta di trofei regionali e trovando buoni piazzamenti anche nelle fasi nazionali.

    Oggi ci lascia quello che è stata una grande Persona ed un grande Presidente. L’Impavida Pallavolo Ortona, sicura che non verrà mai dimenticato, ringrazia Tommaso per quanto fatto sia per la città che per la squadra.

    Il nostro abbraccio più forte – conclude il comunicato della società – va alla moglie, La Signora Maria, ai figli Nunzio e Andrea, ai nipoti e ai parenti tutti. Arrivederci Presidente Tommaso.

    Le più sentite condoglianze ai famigliari, gli amici e la società tutta e i suoi tifosi anche da parte della redazione di VolleyNews.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    All’addetto stampa di Cisterna Giuseppe Baratta il Premio Fair Play del Panathlon

    Nei giorni scorsi il Panathlon Club di Latina ha consegnato il Premio Fair Play al giornalista sportivo Giuseppe Baratta, addetto stampa e speaker delle gare interne del Cisterna Volley. Il Premio Fair Play è il riconoscimento riservato ai personaggi del mondo dello sport che si sono distinti, nella carriera o in un particolare gesto, per la capacità di veicolare gli ideali di educazione e rispetto, con l’evento sportivo inteso come un momento di civile confronto e non di esasperato antagonismo.

    “Sono molto felice per questo riconoscimento e ringrazio il Panathlon Club di Latina per la sensibilità dimostrata. Questo premio mi riempie di orgoglio, anche perché credo fermamente che lo sport serva a un confronto agonistico ma anche a un incontro tra persone e idee diverse che, in occasione dell’evento sportivo, possono mescolarsi e creare nuove vie e anche nuove amicizie” ha commentato Giuseppe Baratta al termine della cerimonia.

    Nella motivazione si ricorda l’impegno profuso nelle campagne di sensibilizzazione e di veicolazione delle buone pratiche portate avanti con le società sportive di pallavolo, pallamano e futsal: “La sua sensibilità e il suo entusiasmo, insieme alla grande professionalità, lo rendono una persona innamorata dello sport in tutte le sue forme, riconoscendone il ruolo di portatore dei più alti valori“. In particolare Giuseppe Baratta è stato l’ideatore del progetto #Accendiamoilrispetto con il club Top Volley e AbbVie, durato sette anni, che ha portato al coinvolgimento di migliaia di studenti delle scuole di tutta Italia, sensibilizzandoli contro il bullismo e il cyberbullismo, per il rispetto delle regole e un uso consapevole dell’energia.

    Giuseppe Baratta, come speaker professionale, ha presentato sette campionati mondiali in diverse discipline tra cui pallavolo, Beach Volley e beach tennis, e da 13 anni è impegnato nel campionato di Superlega, oltre che in eventi internazionali, senza dimenticare le tre finali presentate nelle competizioni internazionali di pallavolo: Champions League, CEV Cup e Challenge Cup.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Progetto TatticaMENTE: dall’esempio di Martina Morandi un protocollo per gli atleti con DSA

    Immaginate questa scena: vostro figlio o vostra figlia sta giocando una partita di pallavolo, il coach chiama time out, parla alla squadra o magari proprio con lui o lei e lui o lei guarda altrove. Voi genitori vi sbracciate dalle tribune, “Stai attendo, ascolta l’allenatore”. L’allenatore magari fa lo stesso: “Ehi, sto parlando con te”. I compagni o le compagne ci mettono il carico da undici alzando gli occhi al cielo, o peggio sghignazzando in segno di scherno. Nessuno, né voi genitori, né l’allenatore, né il resto della squadra, sta capendo che vostro figlio o vostra figlia probabilmente non sta facendo altro che azionare il suo “superpotere“, quello degli atleti con un DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento).

    foto Fondazione Morandi

    “Sapete cosa succede a me durante i time out? Mentre l’allenatore mi parla, o ci parla, io riesco ad ascoltare lui, e lo faccio in maniera nitida senza perdermi una virgola. Ma contemporaneamente metto nel mio radar anche una mosca che vola nel palazzetto, quello che si stanno dicendo gli spettatori delle prime file dietro la panchina, la mia compagna che si mangia nervosamente le unghie o quella che si sta aggiustando la coda dei capelli e tante altre cose. Allo stesso modo, quando sono in campo durante il gioco, riesco a mettere a fuoco tutto: dov’è la palla, la sua velocità, come si stanno posizionando le avversarie dall’altra parte della rete, quali saranno i loro prossimi movimenti”.

    A parlare è Martina Morandi, classe 2002, 175 centimetri d’altezza, da tre anni giocatrice di Serie A2 e in quest astagione alla Orocash Picco Lecco. Martina, circa una quindicina di anni fa, ha scoperto di avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). Prima di saperlo aveva avuto difficoltà a scuola, anche d’inserimento, perché non capita da insegnanti e compagni. Tendeva per questo a chiudersi, isolarsi, parlare poco, poi all’età di dieci anni ha iniziato a praticare sport. Prima ha provato il tennis, poi, su consiglio della sua neuropsicologa di allora, ha cercato uno sport di squadra, finendo con l’innamorarsi della pallavolo.

    foto Roberto Del Bo

    Cresciuta nelle squadre giovanili del Consorzio Vero Volley, si è messa in mostra molto presto tanto da passare subito le selezioni per le squadre Under di eccellenza, dall’Under 14 sino all’Under 18, giocando quasi in tutti i ruoli: schiacciatrice, palleggiatrice, centrale, poi di nuovo schiacciatrice e infine libero, ruolo che le ha spalancato le porte della Serie A prima in A1, debutto con la Saugella Monza (2020), poi in A2 con la Futura Giovani Busto Arsizio e ora, come detto, alla Picco Lecco, sognando un giorno di tornare a casa, alla sua Vero Volley.

    E dire che a questa ragazza, per tanti anni, quasi non era concesso sognare; ma chi ha tentato di tarparle le ali, di persuaderla, si è sempre dovuto ricredere. “Viste le tue difficoltà di apprendimento, è impensabile che tu possa studiare lingue“, ma Martina ha poi frequentato con successo proprio il liceo linguistico. “Viste le tue difficoltà di apprendimento, è impensabile che tu possa andare all’università“, ma Martina ora è anche iscritta al corso di Linguaggi dei Media presso l’Università Cattolica di Milano. “Viste le tue difficoltà di apprendimento, è impensabile che tu possa costruirti una carriera nello sport“, ma la risposta a questa affermazione ormai la conosciamo.

    foto Martina Morandi

    Martina Morandi è andata dritta per la sua strada perché aveva capito che il suo DSA non era un ostacolo, ma un superpotere. È andata avanti, contro tutto e tutti, contro anche se stessa, spinta unicamente dalla sua gigante forza di volontà, ma oggi gli atleti con DSA potrebbero avere presto strumenti specifici ed efficaci per aiutarli nella pratica della loro disciplina sportiva.

    E questo grazie ai genitori di Martina, Matteo e Paola, che con la Fondazione Morandi stanno dando vita, insieme proprio al Consorzio Vero Volley, sempre in prima linea sui giovani, a un progetto unico nel suo genere chiamato TatticaMENTE, che ha lo scopo di realizzare il primo protocollo con valenza scientifica che fornisca nuove e corrette procedure e regole per allenare al meglio questi ragazzi, permettendo loro di performare nel migliore dei modi.

    foto Fondazione Morandi

    “Con la partecipazione attiva di due neuropsicologhe, messe a disposizione dalla Fondazione, in una prima fase del progetto abbiamo coinvolto oltre cento allenatori del network Vero Volley; successivamente abbiamo ristretto il cerchio a circa venti. Durante questi confronti – ci racconta Matteo Morandi – si è fatta luce su tanti aspetti: gli allenatori hanno raccontato, ad esempio, dei primi segnali che avevano individuato, segnali che spesso neanche le famiglie avevano ancora colto, delle difficoltà riscontrate dai ragazzi sia a livello di apprendimento o concentrazione che di inserimento nel contesto squadra“.

    “Su questa base di importantissimo confronto – prosegue –, continueremo a lavorare insieme per realizzare poi questo protocollo-manuale, che speriamo di riuscire a pubblicare il prossimo anno. Nella scuola si è fatto molto di recente, ma solo a partire dal 2010, mentre nello sport ancora no; ed è stato questo, oltre all’esperienza diretta vissuta con nostra figlia, a spingere me e mia moglie, con la nostra Fondazione, a realizzare questo progetto che è stato subito sposato con grande entusiasmo da Alessandra Marzari e Mauro Rech (rispettivamente presidente e direttore sportivo del settore giovanile del Vero Volley, n.d.r.)”.

    foto Vero Volley Young

    La Fondazione Morandi ha come obiettivo primario la formazione di professionisti all’avanguardia in tre ambiti specifici: sanità, scuola, sport. Lo fa donando il 99% dei fondi raccolti ai progetti concreti, eliminando tutti i costi inutili, riducendo al minimo la burocrazia per agire subito ed efficacemente, dando priorità al 100% alle persone. Sul sito ufficiale della Fondazione tutte le informazioni per sostenere le sue attività.

    Di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    La Russia piange la giovane beacher Arina Mikhaylina

    Grave lutto nel mondo del Beach Volley in Russia: a soli 21 anni è morta la giocatrice Arina Mikhaylina, campionessa nazionale Under 17 nel 2018 e vincitrice della medaglia di bronzo alle Spartakiadi studentesche l’anno successivo. Secondo le prime informazioni, la giovane giocatrice dello Zarechie Odintsovo si sarebbe lanciata nel vuoto dal sedicesimo piano dell’ostello in cui soggiornava dopo un litigio con il fidanzato. Prima del suicidio il personale medico di un’ambulanza, intervenuta proprio su richiesta dell’uomo, avrebbe visitato la ragazza, senza però poter evitare il peggio.

    La Federazione russa ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un messaggio di condoglianze alla famiglia e agli amici della giocatrice.

    (fonte: Gazeta.ru) LEGGI TUTTO

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    Piero Giannico vince il premio giornalistico “Segnalibro d’argento”

    Prestigioso riconoscimento in arrivo per Piero Giannico, giornalista da sempre in prima linea nella pallavolo italiana, tra l’altro come collaboratore di Tuttosport e telecronista per la Lega Pallavolo Serie A femminile. A Giannico è stata assegnata la diciottesima edizione del premio nazionale di giornalismo sportivo “Segnalibro d’argento“, ideato dal collega Gianluigi Ivaldi e vinto in passato da numerose grandi firme del volley nazionale, tra cui l’indimenticato Carlo Gobbi.

    La cerimonia di premiazione si svolgerà oggi (lunedì 22 aprile) alle 17.30 a Genova, nel salone Bper, in occasione della presentazione della manifestazione di pallavolo giovanile “Giochi di Maggio 2024- 25° Memorial Roberto Carmarino“, organizzata dall’Amatori Volley Rivarolo. Durante l’evento sarà consegnato anche il “Grappolo d’uva d’argento” ai più futuribili giocatori Under 16 della Liguria: Gaia Medone della Normac VGP e Matteo Pirovano dell’Alassio Volley. Nelle precedenti edizioni diversi giocatori attualmente protagonisti dei campionati di Serie A, come Ilaria Spirito, Alessandro Acquarone e Luca Porro, sono stati insigniti del riconoscimento. LEGGI TUTTO